Master di I livello per Operatori di pastorale giovanile



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Istituto Internazionale Don Bosco UNIVERSITÀ PONTIFICIA SALESIANA FACOLTÀ DI TEOLOGIA - SEZIONE DI TORINO www.unisaltorino.it Master di I livello per Operatori di pastorale giovanile 1. La proposta e le sue motivazioni La pastorale giovanile costituisce un compito di primaria importanza per la missione della Chiesa e il servizio formativo nei confronti di questo ambito della vita ecclesiale rientra nei compiti peculiari della Università Pontificia Salesiana. I mutamenti in atto nel tessuto sociale e nella vita delle comunità cristiane permettono di rilevare una crescente esigenza di un servizio educativo qualificato in questo settore non solo da parte di sacerdoti e religiosi, ma anche da parte di laici che siano coinvolti in un vera logica di comunione e di corresponsabilità in ruoli di animazione cristiana dei ragazzi e dei giovani. Ciò corrisponde d altra parte all insegnamento del Concilio Vaticano II e del Magistero successivo sulla missione affidata ad ogni battezzato di essere testimone della fede e sulla necessità di preparare laici qualificati nella trasmissione del Vangelo alle giovani generazioni. Di fatto in numerose parrocchie, oratori, scuole e centri di formazione professionale operano già da tempo educatori, che hanno una qualificazione accademica in ambito pedagogico. A questi educatori non di rado vengono però affidate responsabilità di carattere pastorale, quali l animazione della preghiera, la preparazione di incontri formativi e spirituali, l accompagnamento di gruppi di impegno cristiano per cui non hanno una preparazione specifica, se non sotto il profilo della competenza pedagogica. Si ritiene pertanto, anche su sollecitazione di numerose istanze che giungono dalle comunità locali, di proporre un Master universitario di I livello per Operatori di pastorale giovanile che risponda all esigenza di qualificare maggiormente, anche sotto il profilo della formalità pastorale, gli educatori cristiani che già hanno conseguito a livello accademico una qualifica in ambito pedagogico. 2. Obiettivi formativi Il Master intende abilitare l Operatore di pastorale giovanile ad operare con maggiore competenza nell ambito della formazione cristiana dei giovani attraverso una conoscenza più approfondita dei contenuti della fede, l assunzione della prospettiva pastorale come modalità di approccio al mondo giovanile, l acquisizione di una competenza metodologica in ordine alla attività più frequentemente richieste nell educazione cristiana, un livello iniziale di riflessione critica sulla prassi pastorale. In particolare il Master intende qualificare l Operatore di pastorale giovanile che: - conosce i contenuti fondamentali del cristianesimo e ha appreso l utilizzo degli strumenti essenziali della formazione cristiana; - conosce i testi fondamentali sulla missione dei laici nella Chiesa, sulla pastorale giovanile e sulla spiritualità educativa; - è capace di orientarsi entro le dinamiche pastorali della comunità in cui opera e di interagire con esse, riconoscendo i diversi ruoli e integrando il proprio apporto peculiare nell azione della comunità educativo-pastorale; - è capace di applicare alla realtà in cui opera i principi fondamentali della progettazione pastorale e di proporre ai ragazzi e ai giovani iniziative e percorsi formativi coerenti con la proposta ecclesiale;

- è in grado di organizzare percorsi di formazione cristiana e di animare correttamente momenti di riflessione e di preghiera. 3. Destinatari Il Master è destinato a educatori cristiani che operano o intendono operare nella pastorale giovanile. 4. Condizioni di ammissione Per accedere al Master si richiede la Laurea triennale in scienze della formazione/dell educazione o la Laurea triennale di educatore professionale o altro titolo equivalente. Sono anche ammessi uditori che, pur non avendo i titoli accademici richiesti per l accesso al Master, possono comunque fruire dei contenuti del Master. Questi uditori avranno, alla fine del corso, solo un attestato di frequenza firmato dal direttore del corso. Il numero minimo per l attivazione del Master è di 15 iscritti e il numero massimo di 40. I candidati che desiderano iscriversi dovranno presentare la domanda entro il termine fissato, presentando il proprio curricolo di studi e le proprie esperienze professionali. La domanda di iscrizione sarà accompagnata da una lettera di presentazione del proprio parroco o dell istituzione religiosa presso cui sono impegnati. Coloro che presentano la domanda saranno contattati per un colloquio personale. 5. Organizzazione formativa Il Master prevede lezioni di didattica frontale, studio guidato, laboratori e un tirocinio, per un totale di 60 ECTS, pari a 1500 ore di lavoro di cui: 24 ECTS di didattica frontale; 12 ECTS di laboratorio condotto dal docente; 9 ECTS di studio personale guidato; 10 ECTS di tirocinio; 5 ECTS di lavoro finale. Il Direttore del Master valuterà la possibilità di riconoscimento di crediti acquisiti (fino a un massimo di 10), con conseguente riduzione del carico formativo a chi ha già partecipato a corsi di studio teologico presso Facoltà teologiche o Istituti Superiori di Scienze Religiose e ne produce la idonea attestazione. 6. Programma didattico Il Master si compone di 3 moduli di 15 ECTS, un tirocinio (10 ECTS) e una prova finale (5 ECTS). I Modulo: lezioni frontali + laboratorio (1 giorno alla settimana nel primo semestre) Area biblica Area fondamentale e cristologica Area ecclesiale Laboratorio di spiritualità giovanile 6 ECTS II modulo: lezioni frontali + laboratori (1 giorno alla settimana nel secondo semestre) Area antropologica Area sacramentale Area morale Laboratorio di animazione liturgica 6 ECTS

III modulo: lezioni frontali (due sessioni di tre giorni consecutivi) + studio personale guidato Pastorale fondamentale Pastorale giovanile Studio guidato su temi di: sociologia della gioventù temi monografici di pastorale giovanile sistema preventivo e spiritualità dell educatore Tirocinio Prova finale 10 ECTS 5 ECTS 7. Durata e frequenza Il Master ha la durata di un anno accademico. La frequenza delle lezioni è obbligatoria e per il conseguimento del Master si richiede non meno dei due terzi della presenza. Le lezioni del primo modulo si terranno nei lunedì dal 1 ottobre al 17 dicembre 2012, dalle ore 9.00 alle ore 17.30. Le lezioni del secondo modulo si terranno nei lunedì dall 11 febbraio al 13 maggio 2013 (esclusi il lunedì santo e il lunedì di Pasqua) dalle ore 9.00 alle ore 17.30 presso la Sezione di Torino della Facoltà di Teologia dell Università Pontificia Salesiana, Istituto Internazionale Don Bosco, Via Caboto, 27 10129 Torino. Le lezioni del terzo modulo si terranno in due sessioni di tre giorni consecutivi (19-21 gennaio 2013 e 1-3 giugno 2013) presso il Centro di Pastorale giovanile della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d Aosta (ICP), Piazza Maria Ausiliatrice, 32 10152 Torino. 8. Valutazione Le verifiche dei moduli I e II saranno effettuate al termine del rispettivo semestre, nei mesi di gennaio e maggio. Le verifiche del modulo III sarà effettuata nel mese di settembre. La valutazione finale del Master si farà nel settembre 2013, al termine della verifica sul III modulo, con la consegna di un progetto di formazione cristiana per ragazzi o giovani in cui l operatore pastorale deve mostrare di saper utilizzare le competenze acquisite nel corso del Master. 9. Costi La quota di iscrizione per l intera attività formativa è di 950 euro, pagabile in due rate. 10. Staff Direttore del Master: A. Bozzolo (Preside della Sezione di Torino) Coordinamento didattico: A.M. Baldacci Comitato scientifico: A. Bozzolo, R. Carelli, A. Martelli, R. Sala Segreteria del Master: L. Grimaldi 11. Docenti Prof.ssa Baldacci Anna Morena Prof. Besso Cristian Prof. Bozzolo Andrea Prof. Carelli Roberto Proff. Martelli Alberto e Le An Phong Laboratorio di animazione liturgica Laboratorio di spiritualità giovanile Introduzione ai sacramenti Antropologia teologica e teologia dell educazione Tirocinio e studio guidato

Prof. Paolo Merlo Prof. Martelli Alberto Prof. Ripa Paolo Prof. Rossetti Marco Prof. Sala Rossano Temi pastorali di teologia morale Pastorale fondamentale e pastorale giovanile Temi di ecclesiologia Bibbia e pastorale giovanile Introduzione al cristianesimo 12. Descrizione dei corsi I modulo Bibbia e pastorale giovanile. I grandi temi teologici del Primo Testamento. La formazione dei testi dei Quattro Vangeli ed i loro principali temi teologici. Saggi di analisi. La teologia paolina. Saggi di analisi. La rilevanza dell unità del Primo e del Nuovo Testamento in vista della pastorale biblica. L annuncio della Parola di Dio ai giovani: la responsabilità dell annuncio per il fedele laico; la necessità dell attualizzazione della Bibbia; l uso della Bibbia nella pastorale dei giovani con particolare attenzione all ambito della celebrazione e della Lectio divina Introduzione al cristianesimo. In ascolto della Parola: la Costituzione Dogmatica Dei Verbum ; L esperienza della fede apostolica; l evento fondatore della fede cristiana; la forma della fede; il concetto teologico di tradizione. Questioni di cristologia: l annuncio del regno e le beatitudini; l ultima cena e la croce; morte e risurrezione; l invio e la presenza dello Spirito. Il mistero del Dio unitrino: la testimonianza della scrittura e i primi concili; modelli di teologia trinitaria lungo la storia; per un discorso sulla trinità. Cristianesimo e religioni: spunti per una teologia delle religioni. Temi di ecclesiologia. L identità della Chiesa, mistero e popolo di Dio. La missione della Chiesa. Le diverse vocazioni nella Chiesa. La missione dei laici nella Chiesa. La Chiesa locale e la comunità cristiana. L operatore di pastorale giovanile all interno della comunità cristiana: comunione, corresponsabilità e partecipazione. Laboratorio di spiritualità giovanile. Il laboratorio intende aiutare a costruire degli itinerari formativi di spiritualità cristiana particolarmente idonei ai ragazzi e ai giovani. Esso prevede una parte di presentazione metodologica e di critica di alcuni modelli di itinerario e una parte in cui gli studenti saranno coinvolti nella preparazione di percorsi formativi. I contenuti degli itinerari su cui si lavorerà nel laboratorio saranno la Parola di Dio, la vita dei santi, la preghiera, la vita morale del giovane, le scelte di vita, l impegno laicale nel mondo. II modulo Antropologia teologica e teologia dell educazione. La visione cristica dell uomo: creazione, vita e destinazione dell uomo in Cristo, predestinazione e salvezza, giustizia di Dio e giustificazione dell uomo, primato della grazia ed esercizio della libertà. Il paradosso della libertà finita: finitezza e trascendenza, bisogni e desideri, identità e legami, dipendenza e autonomia. L uomo come unità di corpo, anima e spirito. Il mistero della sessualità. Il Vangelo e l educazione: separazioni e ricomposizioni, distinzione e reciprocità, il carattere educativo del Vangelo e l orientamento evangelico dell educazione, la pedagogia della grazia e della fede. Introduzione ai sacramenti. L economia sacramentale e il suo significato per l azione pastorale della Chiesa. Simbolo e rito nell esperienza antropologica e nel vissuto dei giovani. Il mistero pasquale di Cristo e l origine dei sacramenti cristiani. L Eucaristia, sacramento principale. L iniziazione cristiana e la pastorale giovanile. Il quarto sacramento e il suo ruolo nella pastorale giovanile. Il matrimonio cristiano.

Temi pastorali di teologia morale. Sviluppo delle scienze della vita e ritorno dell etica. Dalla pluralità degli approcci bioetici ai nodi centrali della riflessione critica sull agire morale (l identità dell uomo e della sua libertà; virtù e norme morali; saggezza pratica e coscienza; intenzionalità e conseguenze dell agire). Vita in Cristo e agire morale (vivere nella fede-speranza-carità di Gesù; fede e saggezza pratica). L educazione morale dei giovani, con riferimento ad alcuni temi di morale sessuale, bioetica e morale sociale. Laboratorio di animazione liturgica. Il laboratorio intende fornire le competenze di base per l animazione liturgica di momenti di preghiera e di celebrazioni liturgiche destinati ad assemblee giovanili. Esso intende approfondire le conoscenze dei linguaggi del rito (parole, musica, gesti, segni e simboli), i criteri di scelta delle diverse forme di preghiera cristiana, le caratteristiche principali dei diversi tempi dell'anno liturgico. Una cura particolare sarà riservata alla preparazione di uno spazio di preghiera, all'uso dei segni, allo stile della preghiera, alla struttura di una preghiera comunitaria per fanciulli, ragazzi, giovani. III modulo Pastorale fondamentale. La pastorale come azione della comunità cristiana nella storia: figure storiche fondamentali della pastorale e identità della comunità. La pastorale come azione culturale e il rapporto fede cultura. Metodologia pastorale e linee di programmazione pastorale. Pastorale giovanile. La pastorale giovanile nel quadro dell azione pastorale. Il nesso evangelizzazione e educazione. I cardini teologici della pastorale giovanile. Ambienti della pastorale giovanile: la parrocchia, l oratorio, la scuola e il centro di formazione professionale. Il lavoro di rete con il territorio in ottica pastorale. La pastorale giovanile in un contesto multiculturale e multireligioso. Confronto con alcuni testi di riferimento della pastorale giovanile salesiana. Sociologia della gioventù. Verrà proposto lo studio guidato su tematiche sociologiche relative alla gioventù, con particolare riferimento alla situazione degli adolescenti, al rapporto con i genitori e le istituzioni educative, al tema dell immigrazione minorile straniera. Temi monografici di pastorale giovanile. Verrà proposto lo studio di temi specifici (es. la catechesi dei ragazzi, l animazione culturale, la pastorale scolastica, oratoriana, dello sport ecc.) a seconda degli ambiti di attività in cui l operatore pastorale agisce o intende agire. Sistema preventivo e spiritualità dell educatore. Studio guidato di alcuni testi fondamentali circa il Sistema preventivo di San Giovanni Bosco come esperienza che unifica l azione apostolica a favore dei giovani e la maturazione spirituale dell educatore. Il lavoro personale prevede anzitutto un contatto diretto con le fonti, in particolare con le Memorie dell Oratorio, la loro analisi attraverso una griglia interpretativa, e lo studio di alcuni saggi rilevanti sul tema. Tirocinio Il tirocinio si propone come momento di sintesi tra la riflessione teologico-pastorale prospettata nei corsi, le competenze acquisite nei laboratori e la prassi educativo-pastorale sviluppata dagli studenti. Il tirocinio può essere attuato presso la struttura religiosa in cui lo studente è già impegnato lavorativamente o presso altra struttura concordata con il Direttore del Master. Si articola come segue: analisi della realtà pastorale presso cui si svolge il tirocinio, elaborazione di un progetto pastorale inerente la propria attività, confronto periodico con il tutor del tirocinio, verifica conclusiva.