Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 2. Titolo I DISPOSIZIONI GENERALI



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Transcript:

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 2 Indice Titolo I DISPOSIZIONI GENERALI art. 1 Contenuti ed obiettivi del P.R.G...6 art. 2 - Elaborati del progetto preliminare di P.R.G...6 art. 3 - Applicazione del p.r.g.c...9 Titolo II ATTUAZIONE DEL P.R.G. art. 4 - Modalità di attuazione...10 art. 4.1 Perequazione urbanistica...10 art. 5 - Gli strumenti urbanistici esecutivi...11 art. 6 - Permesso di costruire e segnalazione certificata inizio attività (SCIA)...13 art. 7 - Condizioni per il rilascio del permesso di costruire...15 art. 8 Documentazione...16 Titolo III TIPI D INTERVENTO art. 9 - Manutenzione ordinaria...18 art. 10 - Manutenzione straordinaria...19 art. 11 - Restauro e risanamento conservativo...21 art. 11.1 - Risanamento conservativo...21 art. 11.2 - Restauro conservativo...23 art. 12 - Ristrutturazione edilizia...24 art. 12.1 - Ristrutturazione edilizia di tipo A...25 art. 12.2 - Ristrutturazione edilizia di tipo B...26 art. 13 - Ristrutturazione urbanistica...27 art. 14 - Demolizione...27 art. 15 - Completamento...27 art. 16 - Nuovo impianto...28 Titolo IV RIPARTIZIONE DEL TERRITORIO IN AMBITI NORMATIVI E PRESCRIZIONI OPERATIVE art. 17 - Aree normative per densità di urbanizzazione...29 art. 18 - Aree normative per densità di urbanizzazione e tipologie d intervento...29 art. 19 - Aree dense di tipo A, centro storico (Ad)...30 art. 20 - Aree dense di tipo B (Bd)...31 art. 21 - Aree di transizione (completamento) di tipo B (Bt)...32 art. 22 - Aree di transizione di nuovo insediamento (Ct)...32 art. 22.1 - Aree di transizione di tipo Crst...33 art. 22.2 Aree urbane di trasformazione e rifunzionalizzazione (Tm)...34 art. 22.3 Aree urbane per edilizia sociale (Es)...34 art. 23 - Aree dense destinate ad attività produttive di tipo P (Pd)...34

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 3 art. 24 - Aree di transizione destinate ad attività produttive di tipo P (Pt)...35 art. 25 - Aree per servizi...35 art. 26 - Aree libere (l)...36 art. 26.1 - Aree libere a destinazione agricola (Ela)...38 art. 26.1.1 - Aree libere a destinazione agricola con elevata produttività e/o con colture specializzate (Elb)...42 art. 26.2 - Aree boscate (Elc)...42 art. 26.3 - Aree umide(eld)...43 art. 26.4 - Aree libere di interesse ambientale(ele)...44 art. 26.5 - Edifici in aree agricole destinati ad attività non connesse con l agricoltura...45 art. 26.6 - Edifici di valore storico/artistico/documentario in territorioagricolo...45 art. 26.7 - Alberi isolati...45 Titolo V DESTINAZIONI D USO PROPRIE, AMMESSE, ESCLUSE art. 27 - Destinazioni d'uso proprie, ammesse, escluse...47 art. 27.1 - La residenza...47 art. 27.2 - Le attività a carattere turistico-ricettivo...48 art. 27.3 - Strutture connesse con attività agricole...48 art. 27.4 - Le attività produttive...48 art. 27.5 - Le attività commerciali...48 Titolo VI VINCOLI DA OSSERVARE NELL'EDIFICAZIONE art.28 - Salubrità del terreno e della costruzione...49 art. 29- Parametri urbanistici e definizioni...50 art. 29.1 - Altezza dei fronti della costruzione...50 art. 29.2 - Altezza della costruzione...51 art. 29.3 - Altezza interna dei locali abitativi...51 art. 29.4 - Numero dei piani della costruzione...51 art. 29.5 - Criteri per la misurazione della distanza tra le costruzioni e il confine, ciglio strada o il confine stradale...51 art. 29.6 - Superficie coperta della costruzione...52 art. 29.7 - Superficie utile lorda della costruzione (Sul)...52 art. 29.8 - Superficie utile netta della costruzione (Sun)...53 art. 29.9 - Volume della costruzione (V)...53 art. 29.10 - Superficie fondiaria (Sf)...53 art. 29.11 - Superficie territoriale (St)...53 art. 29.12 - Rapporto di copertura (Rc)...54 art. 29.13 - Indice di utilizzazione fondiaria (Uf)...54 art. 29.14 - Indice di utilizzazione territoriale (Ut)...54 art. 29.15 - Indice di densità edilizia fondiaria (If)...54 art. 29. 16 - Indice di densità edilizia territoriale (It)...54 art. 29.17 - Utilizzazione degli indici...55 art. 29.18 - Rapporto fra quantità di costruito ed abitanti o addetti...55 art. 30 - Distanze dai confini e tra edifici...55 art. 30.1 - Aree degli insediamenti storici tipo Ad...55 art. 30.2 - Aree di completamento...56 art. 30.3 - Aree di espansione...56 art. 30.4 - Bassi fabbricati...56 art. 31 - Distanza dalle vie...57 art. 32 - Interventi in aree destinate alla viabilità ed accessibilità...58 art. 33 - Aree soggette a vincoli speciali: fasce cimiteriali e reti di telecomunicazione...60

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 4 art. 34 - Edifici con destinazioni d'uso in contrasto con quelle di zona...60 art. 34.1 - Edifici a prevalente destinazione residenziale ricadenti in zone a destinazione non residenziale...60 art. 34.2 - Edifici, impianti ed attrezzature destinati ad attività produttive non moleste e nocive ricadenti in aree a destinazione residenziale...61 art. 34.3 - Impianti e attrezzature al servizio dell'agricoltura ricadenti in aree a destinazione residenziale...61 art. 34.4 - Edifici, impianti ed attrezzature destinati a qualsiasi uso, ricadenti in aree di tutela ambientale...62 art. 34.5 - Impianti fotovoltaici per la produzione di energia...62 Titolo VII VINCOLI E NORME PARTICOLARI art. 35 - Tutela e valorizzazione degli edifici e dei manufatti di interesse storico, artistico, architettonico e ambientale...63 art. 36 - Fasce perifluviali e corridoi di connessione ecologica...63 art. 37 - Progettazione del verde urbano e dei bordi dell urbanizzato...67 art. 37.1 - Verde urbano...67 art. 37.1.1 Progettazione del verde...68 art. 37.1. 2 - Il verde nei parcheggi, cortili ed altre aree pertinenziali...69 art. 37.1.3 - Orti in ambito urbano destinati all autoconsumo...69 art. 37.1.4 - Piantumazioni da eseguire in adempimento alla L. 113/1992 e L. 10/2013...69 art. 37.1.5 - Scelta delle specie da utilizzare negli spazi verdi urbani...69 art. 37.2 - Bordi urbani...70 art. 38 - Viabilità, fasce di rispetto, allineamenti...71 art. 38.1 - Viabilità privata...72 art. 38.2 - Autostrade e linee ferroviarie, fasce di rispetto...73 art. 38.3 - Infrastrutture di trasporto dell energia, fasce di rispetto...73 art. 39 - Prescrizioni per l istallazione di impianti a fotovoltaico...74 art. 40 - Requisiti delle costruzioni per il contenimento energetico...74 Titolo VIII NORME PER LA TUTELA DEL CENTRO STORICO art. 41 - Area interessata e procedure d intervento...75 art. 42 Elaborati per il progetto...76 art. 43 - Destinazioni d uso...76 art. 44 - Valorizzazione dei caratteri del centro storico...77 Art. 44.1 Finalità degli interventi edilizi...77 art. 44.2 Valorizzazione dei cortili e delle aree verdi...78 art. 44.3 Valorizzazione delle facciate degli edifici...79 art. 44.4 - Le finiture esterne degli edifici...80 art. 44.4.1 Murature, intonaci e finiture esterne...80 art. 44.4.2 - Forometria...80 art. 44.4.3 - Serramenti ed inferriate...81 art. 44.4.4 - Portoni e cancelli degli accessi carrai...81 art. 44.4.5 - Balconi e ringhiere...82 art. 44.4.6 Coperture, passafuorie canali di gronda...82 art. 44.4.7 Rilievi ed ornati...83 art. 44.4.8 - Accessori...83 art. 44.4.9 - Zoccolature...83 art. 44.4.10 - Vetrine...84 art. 44.4.11 - Insegne...84 art. 45 - Bassi fabbricati e tettoie...85

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 5 art. 45.1 - Bassi fabbricati e tettoie coerenti con il tessuto edificato...85 art. 45.2 - Bassi fabbricati e tettoie non coerenti con il tessuto edificato...86 art. 46 - Ex annessi agricoli...86 art. 47 - Emergenze architettoniche storicamente consolidate (Beni culturali)...87 art. 48 Modalità e procedure d intervento sul patrimonio edilizio...88 art. 48.1 - Modalità di intervento...88 art. 48.2 - Definizioni, procedure e parametri...89 art. 48.3 - Volume trasferibile...90 art. 49 - Gli interventi ammessi nel centro storico...91 art. 49.1 - Manutenzione ordinaria...91 art. 49.2 - Manutenzione straordinaria...92 art. 49.3 - Restauro e risanamento conservativo...94 art. 49.4 - Restauro conservativo statico e architettonico...94 art. 49.5 - Risanamento conservativo...96 art. 49.6 - Ristrutturazione edilizia...97 art. 49.6a - Ristrutturazione edilizia di tipo A...98 art. 49.6b - Ristrutturazione edilizia di tipo B...99 art. 49.7 - Completamento ambientale...100 art. 49.8 - Recupero dei bassi fabbricati...101 art. 49.9 - Demolizione di bassi fabbricati e tettoie non coerenti con il tessuto edificato del centro storico...101 art. 49.10 - Demolizione e rilocalizzazione...102 art. 50 - Piani di Recupero...103 Titolo IX GOVERNO DELLE AREE PER ATTIVITÀ PRODUTTIVE art. 51 -Destinazioni d uso...104 art. 52 - Obiettivi prestazionali...104 art. 52.1 - Il sistema delle aree compatte...105 art. 52.2 - Il sistema delle attività produttive disperse sul territorio...105 art. 53 - Miglioramento della qualità formale e funzionale...105 art. 53.1 - Interventi di demolizione e ricostruzione e di ampliamento...106 art. 53.2. Interventi di nuovo insediamento...107 art. 54 - Aree da qualificare in base a progetti unitari...108 art. 55 - Dotazioni di parcheggi correlata alle trasformazioni fisiche...109 art. 56 - Definizione degli ambiti unitari d intervento...109 art. 57 - Utilizzazione degli strumenti attuativi...109 art. 58 - Tipologie d intervento...110 art. 59 - Edifici con destinazione d uso impropria...111 Titolo X TUTELA DELL'ASSETTO IDROGEOLOGICO art. 60 - Carta di sintesi della pericolosità geologica e dell'idoneità all'utilizzazione urbanistica...112 art. 61 - Aspetti prescrittivi...116

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 6 Titolo I DISPOSIZIONI GENERALI art. 1 Contenuti ed obiettivi del P.R.G. [1] Il presente P.R.G., costituendosi come variante di revisione generale del P.R.G. vigente, approvato con D.P.G.R. n. 45-21263 del 29/071997, disciplina l'intero territorio comunale in coerenza con la vigente legislazione urbanistica statale e regionale. [2] Obiettivi prioritari del Piano sono il perseguimento, in sinergia, di uno sviluppo sostenibile della città, il miglioramento, in essa, della qualità della vita ed il contenimento del consumo di suolo e della dispersione urbana (sprawling) privilegiando, in coerenza con la Carta di Aalborg 1 : a) la tutela dell'integrità fisica e dell'identità culturale, assunte come condizioni di ogni ammissibile scelta di trasformazione, fisica o funzionale, del territorio comunale; b) la valorizzazione e il miglioramento delle qualità ambientali, paesaggistiche, urbane, architettoniche, relazionali e sociali presenti nel territorio; c) il ripristino delle qualità deteriorate; d) la distribuzione delle funzioni sul territorio al fine di assicurare l'equilibrio e l'integrazione tra il sistema di organizzazione degli spazi e il sistema di organizzazione delle attività dei cittadini sul territorio. art. 2 - Elaborati del progetto preliminare di P.R.G. [1] L apparato normativo del presente PRG è articolato su due diverse e complementari componenti: - le presenti NdiA, che definiscono le regole generali, da rispettare in tutte le azioni di manutenzione/trasformazione del territorio comunale; 1 La Carta di Aalborg ( Carta delle Città Europee per uno sviluppo durevole e sostenibile ) è un documento sottoscritto, nel 1994, da 80 Amministrazioni Locali e da 253 rappresentanti di organizzazioni internazionali, governi nazionali, istituti scientifici.

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 7 - le schede normative aventi per oggetto i singoli ambiti normativi in cui è stato ripartito il territorio comunale in ragione delle diverse caratteristiche ambientali, paesaggistiche e funzionali che lo connotano e degli obiettivi assunti per ciascun ambito dal presente strumento di governo del territorio. L obiettivo è quello di definire una normativa che, partendo da un approfondita conoscenza dello stato dei luoghi 2, tenga conto delle relative specificità definendo, per ciascun logo, norme/indirizzi specifici in grado di affrontare correttamente i diversi problemi valorizzando le diverse realtà. [2] Validità prescrittiva delle indicazioni delle schede normative. I dati quantitativi riportati nelle schede normative (superficie coperta, superficie fondiaria, superficie territoriale, aree a servizi.) sono stati determinati su carta 1: 2.000 ai fini del dimensionamento complessivo del Piano. Ai fini attuativi faranno fede i rilievi dello stato di fatto debitamente sottoscritti dalla proprietà e dal professionista abilitato. [3] Conformemente a quanto prescritto dall'art. 14 della L.R. n 56/77 e s.m.i., il presente P.R.G. è costituito dai seguenti elaborati: Tavola Titolo Scala QUADRO CONOSCITIVO 01 QC Strumentazione urbanistica vigente 1: 5.000 02 QC Edificato aggiornato 1: 5.000 03 QC Rete acquedotto e pozzi di captazione pubblici 1: 5.000 04 QC Rete fognaria pubblica: criticità e progetti 1: 5.000 05 QC Rete metano 1: 5.000 06 QC Rete elettrodotti 1: 5.000 07 QC Localizzazione impianti per reti cellulari per le telecomunicazioni 1: 5.000 08 QC Infrastrutture per la mobilità 1: 5.000 09 QC Aree soggette a vincolo 1: 5.000 10aQC Beni architettonici e relativi vincoli 1: 5.000 10bQC Beni architettonici e relativi vincoli - Centro Storico 1: 1.000 11 QC Edifici di interesse pubblico 1: 5.000 12 QC Aree a servizi 1: 5.000 13a QC Centro Storico: stato di conservazione degli immobili 1: 1.000 13b QC Cortili centro storico 1: 1.000 14 QC Mosaico dei PRGC comuni limitrofi 1:25.000 15 QC Consumo di suolo 1: 5.000 2 Ciò che si intende governare con tale approccio è un territorio inteso come un insieme di entità viventi, ciascuna con una sua storia ed sua una dignità da rispettare e preservare in coerenza con il principio dì sviluppo sostenibile.

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 8 Tavola Titolo Scala PROGETTO URBANISTICO - Relazione Illustrativa - - Norme di Attuazione (N. di A.) - - Schede normative - - Centro storico, destra Dora Schede Normative - - Centro storico, sinistra Dora Schede Normative - 1/A PRG 1:5.000 1/A 1 5 PRG 1:2.000 2/A Centro Storico 1:1.000 1/B Carta dei vincoli paesaggistici e ambientali 1:5.000 1/C Carta di sintesi della pericolosità geologica e dell idoneità all utilizzazione urbanistica su base catastale 1:5.000 3A Planimetria sintetica mosaicatura PRG C 1:25.000 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) - Rapporto ambientale - - Sintesi non tecnica - - Programma di monitoraggio - ALLEGATI GEOLOGICI - Relazione geologico - tecnica - - Relazione Illustrativa (e relativi allegati) - 1/G Carta geologica 1:5.000 2/G Carta geologico-tecnica e delle indagini 1:5.000 3/G Carta idrogeologica 1:5.000 4/G Carta del reticolo idrografico S.I.C.O.D. 1:5.000 5/G Carta dell acclività 1:5.000 6/G Carta geomorfologica ed evento alluvionale 13-16 ottobre 2000-1:5.000 Quadro del dissesto 7/G Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica 1:5.000 8/G Carta di sintesi della pericolosità geologica e dell idoneità all utilizzazione urbanistica 1:5.000 ALLEGATI AGRONOMICI - FORESTALI - Relazione Illustrativa sugli aspetti agronomici - forestali - 1/F Carta dell uso attuale del suolo 1:5.000 2/F Carta della capacità d uso dei suoli 1:5.000 Carta delle aziende agricole operanti sul territorio comunale censite all anagrafe agricola unica del 3/F 1:25.000 Piemonte 4/F Identificazione geografica dei terreni afferenti alle aziende agricole 1:5.000 PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA ADEGUAMENTO VARIANTE - Adeguamento alla Variante Generale del PRGC 2014 Verifica Preliminare

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 9 art. 3 - Applicazione del P.R.G.C. [1] Le prescrizioni insediative del P.R.G.C. in coerenza con quanto al comma 1 dell art. 12 della lr. 56/77 e s.m.i.,sono riferite ad un arco temporale decennale [2] Ai sensi della legge n 1150/42 e della L.R. n 56/77 e successive modificazioni, la disciplina urbanistica del territorio è regolata dalle norme e prescrizioni contenute negli elaborati costituenti il P.R.G.C: ogni attività comportante trasformazione edilizia ed urbanistica del territorio comunale, o comunque subordinata al conseguimento di permesso di costruire o di segnalazione certificata di inizio attività, a norma del titolo VI della citata legge regionale, deve essere compatibile con tali norme e prescrizioni. [3] Per attività di trasformazione urbanistica ed edilizia si intende: l'esecuzione di opere edilizie, la modifica delle destinazioni d'uso e la sistemazione di aree ed edifici, l'utilizzazione delle risorse naturali e l alterazione delle caratteristiche dei luoghi salvo le modificazioni delle colture agricole in atto.

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 10 Titolo II ATTUAZIONE DEL P.R.G. art. 4 - Modalità di attuazione [1] II P.R.G.C. è attuato: a - con intervento diretto mediante semplice conseguimento, convenzionato o non, del permesso di costruire o della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA); l'a.c. potrà imporre l'atto convenzionale ogni qualvolta venga riconosciuta, per la zona interessata, l'esigenza di completare e/o riorganizzare la rete delle urbanizzazioni primarie. b - con strumenti urbanistici esecutivi, la cui approvazione è preliminare al rilascio del permesso di costruire. [2] II P.R.G.C. precisa i casi e le aree in cui è obbligatoria la preventiva formazione di strumenti urbanistici esecutivi ed i casi e le aree nelle quali è ammesso l'intervento diretto. Il Comune può comunque richiedere la formazione di SUE (o provvedervi direttamente). [3] In sede di attuazione del P.R.G.C. e dei relativi SUE il Comune può procedere, con propria deliberazione, alla delimitazione di comparti costituenti unità di intervento e di ristrutturazione urbanistica ed edilizia, comprendenti immobili da trasformare ed eventuali aree libere da utilizzare secondo le prescrizioni dei piani vigenti anche al fine di un equo riparto di oneri e benefici tra i proprietari interessati. Le procedure di formazione dei comparti sono definite all'art. 46 della legge regionale n 56/77 art. 4.1 Perequazione urbanistica [1] La perequazione urbanistica (art. 12 bis della lr 56/77 e s.m.i.) costituisce una modalità attuativa del PRG volta ad evitare le disparità di trattamento tra aree a servizi ed aree destinate all edificazione. [2] Il PRG, applicando la perequazione urbanistica, prevede l attribuzione di diritti edificatori a tutti i terreni inclusi in un ambito di trasformazione, a prescindere dalla localizzazione dell'edificabilità e dalle destinazioni d'uso assegnate ai singoli terreni, per poi concentrare tali diritti edificatori sulle superfici fondiarie, previa gratuita cessione al

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 11 Comune delle aree destinate/da destinare a servizi e alle attrezzature ed infrastrutture pubbliche o di uso pubblico. [3] La perequazione è applicata negli ambiti urbani destinati all edificazione/trasformazione, anche in ambiti di territorio non contigui ed è attuata mediante SUE o Permessi di Costruire convenzionati art. 5 - Gli strumenti urbanistici esecutivi Piani Particolareggiati (P.P.) [1] I Piani Particolareggiati (P.P.) sono formati dal Comune ai sensi dell'art. 40 della L.R. 56/77 e s.m.i. e devono essere obbligatoriamente redatti per tutte le zone previste dal P.R.G.C.. Piani per l'edilizia Economica e Popolare (PEEP) [2] I Piani per l'edilizia Economica e Popolare (PEEP) sono formati dal Comune ai sensi della legge 18. 4. 1962 n 167 e s.m.i. e dell'art. 41 della l.r. n 56/77 e s.m.i. Piani Esecutivi Convenzionati (P.E.C.) [3] Nelle zone per le quali il PRGC subordina l'edificazione a Piani Esecutivi di iniziativa privata (P.E.C.), le proprietà interessate debbono predisporre tali strumenti (artt. 43 e 44 della L.R. n 56/77 e s.m.i), i quali debbono necessariamente fornire: la esatta definizione del perimetro dell'area interessata ed un rilievo della stessa firmato da un tecnico abilitato; l'individuazione degli immobili da dismettere al Comune e le modalità di realizzazione delle infrastrutture pubbliche; la precisazione delle destinazioni d'uso delle singole aree e l'individuazione della unità di intervento con l'indicazione delle relative opere di urbanizzazione primaria e secondaria; la definizione delle tipologie edilizie costruttive e le destinazioni d'uso da adottare negli interventi attuativi con le relative precisazioni planovolumetriche; l'eventuale individuazione degli immobili, o di parte dei medesimi, da sottoporre ad occupazione temporanea al fine di realizzare interventi di risanamento o di consolidamento; i termini di attuazione del Piano ed i tempi di realizzazione degli interventi previsti, con l'indicazione delle relative priorità.

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 12 [4] I P.E.C. sono consentiti in tutte le zone con l'osservanza dei vincoli e degli standard edilizi stabiliti per ciascuna area e precisati nelle tabelle sinottiche allegate alle presenti norme tecniche d'attuazione. [5] In caso di inerzia o disaccordo fra i privati proprietari, l'amministrazione Comunale può obbligare gli stessi a procedere per cui il P.E.C. si trasformerà in Piano Esecutivo Convenzionato Obbligatorio (P.E.C.O.) [6] La capacità insediativa teorica da considerare per il conteggio delle aree per servizi pubblici da dismettere gratuitamente al Comune (nella misura minima di 25 mq/abitante) è stata determinata utilizzando il criterio sintetico (art. 20, comma 3, della lr 56/77 e s.m.i.) che assegna a ciascun abitante teorico un volume residenziale pari a 90 mc. [7] Per ogni 100 mq. di superficie lorda di pavimento degli edifici per attività terziarie dovranno essere previsti 100 mq. di aree per servizi pubblici (verde e parcheggi). La dotazione di aree per servizi dovrà essere destinata a parcheggio pubblico in misura non inferiore al 50%. [8] In tutti i casi la superficie da destinare a parcheggio potrà essere utilmente reperita in apposite attrezzature multipiano, all interno degli edifici interessati e nel sottosuolo, purché, in quest ultimo caso, non vengano pregiudicate le aree sovrastanti se piantumate o a ciò destinate, non sia collocato, o non vada ad interessare, un ambito di interesse storico/documentale. [9] Ai fini della soddisfazione degli standard di cui al presente articolo, sono computabili, oltre alle superfici delle quali è prevista l'acquisizione da parte della Pubblica Amministrazione, anche quelle private per le quali sia previsto l'assoggettamento ad uso pubblico disciplinato con convenzione. [10] L'area oggetto di P.E.C. deve avere una forma e dimensione idonea ad un utilizzo urbanisticamente corretto e coerente con gli indirizzi di P.R.G.C., deve rispettare le preesistenze ambientali e paesaggistiche, la viabilità principale. Non deve inoltre pregiudicare, per la forma e la posizione, la formazione di altri strumenti esecutivi nell'ambito della zona. [11] Nelle aree residenziali soggette a P.E.C. il conteggio del volume edificabile verrà effettuato moltiplicando l'indice di densità territoriale per la superficie territoriale; è ammesso il trasferimento di volume dalle aree da cedere per strade, viali, e servizi pubblici a quelle edificabili. II volume trasferito rimane di proprietà del titolare del terreno dismesso, il quale potrà disporne nei limiti delle densità fondiarie stabilite nelle tabelle di area.

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 13 [12] La convenzione dovrà prevedere che le opere di urbanizzazione primaria e secondaria (parcheggi, verde, ecc.) siano realizzate senza alcun onere per il Comune. [13] Nel caso che, in sede di Piano Esecutivo, non sia possibile reperire ed attrezzare tutte le aree da destinare a servizi pubblici (25 mq/ab.), le aree per l'istruzione (5 mq/ab) e quelle per le attrezzature di interesse comune (5 mq/ab) potranno essere monetizzate, qualora ciò sia conforme all'interesse pubblico, a giudizio dell' Amministrazione, e fatte salve diverse prescrizioni delle tabelle sinottiche. [14] In sede di formazione del SUE potranno consentirsi: a - modifiche al disegno di dettaglio del PRGC (che ha titolo puramente indicativo dei requisiti di carattere urbanistico) previo accordo con l'amministrazione Comunale e, comunque, quando non siano modificati il perimetro delle aree e le linee generali di assetto definite dal PRGC stesso; b - l'accorpamento o un diverso assetto distributivo delle aree a sevizi pubblici in nuclei organicamente collegati, ferme restando la superficie complessiva prestabilita e tutte le altre indicazioni di PRGC. [15] In sede di presentazione del S. U E. dovrà dimostrarsi che le urbanizzazioni primarie esistenti e/o di prevista attuazione sono in grado di soddisfare le esigenze indotte dall'attuazione del S. U E. stesso. Piano di recupero del patrimonio edilizio esistente (PdiR) [1] Ai sensi dell art. 41 bis della L.R. 56/77 e s.m.i. il Piano di Recupero (P. di R.) è applicato all interno dell ambito perimetrato come centro storico (zona Ad). [2] Il P. di R. è obbligatorio nei casi espressamente previsti dalle schede normative del centro storico e nei casi in cui vengano proposti interventi di livello superiore a quelli previsti nelle citate schede normative. art. 6 - Permesso di costruire e segnalazione certificata inizio attività (SCIA) [1] A norma dell'art. 48 della lr. 56/1977, il proprietario o l'avente titolo deve chiedere al Sindaco il permesso di costruire o presentare la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), di cui all art. 8 della lr 56777 e s.m.i., per l'esecuzione di qualsiasi attività comportante la trasformazione urbanistica ed edilizia nel territorio comunale, i mutamenti di destinazione d'uso degli immobili. [2] Permesso di costruire. In particolare sono soggette a permesso di costruire le seguenti opere

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 14 - nuova costruzione, ampliamento, soprelevazione di edifici; - restauro, risanamento e ristrutturazione di edifici; - variazione delle destinazioni d'uso delle unita immobiliari; - demolizione parziale e/o totale di edifici o manufatti; - collocamento, modificazioni, costruzione, rimozione di: fontane, monumenti, chiostri, stazioni di servizio, edicole, tombe, recinzioni ed altri manufatti, se realizzati da operatori privati; - scavi e movimenti di terra a carattere permanente; - impianti sportivi ed altre attrezzature all'aperto, se realizzate da operatori privati; - apertura di strade, costruzione di accessi pedonali e carrabili ed esecuzione di opere di sopra e sottosuolo, puntuali o a rete, se realizzati da operatori privati; - costruzione di vani nel sottosuolo; - costruzioni prefabbricate o temporanee e campeggi; - apertura ed ampliamento di cave e torbiere, sfruttamento di falde acquifere minerali e termali; - ogni altra opera ed intervento non richiamato, escluse quelle di cui al seguente comma. [3] Permesso di costruire convenzionato. La concessione del permesso di costruire, «in casi di particolare complessità degli interventi previsti, e che richiedano opere infrastrutturali eccedenti al semplice allacciamento ai pubblici servizi o il coordinamento tra operatori pubblici e privati per la realizzazione delle opere di urbanizzazione, può essere subordinata alla stipula di una convenzione, o di atto unilaterale da parte del richiedente, che disciplini modalità, requisiti e tempi di realizzazione degli interventi» (comma 5, art. 49,lr. 56/77e s.m.i) [4] Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA). Sono soggette alla SCIA: - l' occupazione temporanea di suolo pubblico o privato, con depositi, accumuli di rifiuti, rottami, baracche e tettoie destinati ad attrezzature di cantiere; - le tinteggiature esterne degli edifici, la formazione e la sostituzione di intonaci e rivestimenti esterni; - il taglio di boschi, l'abbattimento di alberi che abbiano particolare valore naturale e ambientale ai sensi della l.r. 57/79; - collocamento, modificazione e rimozione di stemmi, insegne, targhe decorazioni, addobbi esterni, cartelli, materiali pubblicitari, vetrinette, distributori automatici, tende ecc; - costruzione e/o rimozione di marciapiede o pavimentazione se realizzati da operatori privati; - trivellazione di pozzi per lo sfruttamento di falde acquifere,

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 15 [5] Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata C.I.L.A. (art. 6 del T.U 380/01 come modificato dall art. 5 della L. 73/2010) è applicabile limitatamente agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria ivi compresa la realizzazione e l integrazione dei servizi igienico-sanitari e tecnologici, purché all'interno degli edifici, quando non soggetti a vincolo. art. 7 - Condizioni per il rilascio del permesso di costruire [1] Fatti salvi i casi di gratuità previsti dall'art. 9 della Legge n 10/1977, il permesso di costruire è subordinato alla corresponsione di un contributo commisurato all'incidenza delle spese di urbanizzazione primaria e secondaria, nonché al costo di costruzione. [2] L'entità dei contributi di cui al precedente comma e le modalità della loro applicazione sono stabilite in coerenza con quanto all art. 16 del DPR n 380/2001 così come modificato dal dlgs n 301/2002. [3] Si definiscono aree urbanizzate quelle dotate delle seguenti opere: a. sistema viario pedonale e/o veicolare per il collegamento o l'accesso agli edifici; spazi di sosta e parcheggio; b. impianto di smaltimento dei rifiuti liquidi con caratteristiche idonee a smaltire i carichi indotti dall'insediamento, così come previsto dalla vigente normativa; c. impianto di distribuzione idrica con caratteristiche idonee a sopportare le utenze dell'insediamento; d. impianto di illuminazione per il sistema viario. [4] Per gli interventi ricadenti nelle aree libere, a titolo sostitutivo dell'impianto di cui alla lettera b), potranno realizzarsi sistemi individuali o collettivi di smaltimento o depurazione delle acque di rifiuto riconosciuti idonei a norma del quadro normativo vigente. [5] E condizione per gli interventi ricadenti nelle aree agricole la definizione puntuale della tipologia in base alla conduzione dell attività agricola così come definito all art. 26.1. [6] Per quanto riguarda le case sparse, i servizi pubblici (quando possibile) potranno essere funzionalmente allacciati alle reti comunali a cura e spese dell'utente (acqua, energia elettrica). [7] Agli effetti delle presenti norme le modifiche di destinazione d'uso sono considerate nuovi interventi. [8] Il rilascio del permesso di costruire è subordinato alla corresponsione di un contributo commisurato alla incidenza delle spese di urbanizzazione primaria e secondaria da so-

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 16 stenere in relazione al carico sulle infrastrutture da esse prodotte, secondo le modalità stabilite dal Consiglio Comunale. art. 8 Documentazione [1] Le istanze tese ad ottenere il permesso di costruire, indirizzate al Sindaco, debbono essere redatte in bollo competente ed indicare la residenza anagrafica del richiedente, il domicilio da questi eletto nel Comune ed il codice fiscale. [2] La domanda sarà firmata dal proprietario (o da chi dimostrerà la disponibilità del bene). [3] Dopo il rilascio del permesso di costruire e prima dell'inizio dei lavori il richiedente dovrà produrre una dichiarazione in cui risultino i nominativi dell'esecutore delle opere e del Direttore dei Lavori (DURC) che dovranno controfirmare la dichiarazione stessa. La domanda per l ottenimento del permesso di costruire dovrà altresì essere corredata dei seguenti documenti: - dimostrazione del diritto di proprietà del terreno interessato dall'intervento con indicazione della superficie del lotto. Tale dimostrazione potrà essere prodotta al momento della presentazione della dichiarazione di inizio attività; - una planimetria generale delle località comprendente una fascia di almeno mt.100 di raggio circostante la proprietà interessata in scala della mappa catastale esistente, e indicante i circostanti ed adiacenti spazi pubblici, i fabbricati ed i muri di cinta e- sistenti; - una planimetria a scala 1:500 contenente le opere progettate e quelle da demolire ed indicare le distanze rispetto ai confini della proprietà ed ai fabbricati esistenti e l'area destinata a parcheggio oltre all'accesso carrabile a partire dalla viabilità pubblica o di uso pubblico; - piante quotate in scala 1:100 dei piani con l'indicazione delle dimensioni delle aree coperte e scoperte e della loro destinazione d'uso; - sezione, in scala 1:100, con l'indicazione dell'altezza dei singoli piani, compreso il sottotetto nonché dell'altezza totale dell'edificio, disegni di tutti i prospetti del fabbricato, sempre in scala 1:100, ivi comprese le eventuali sovrastrutture con l'indicazione dell'altezza di tutte le pareti perimetrali dell'edificio, dei materiali impiegati e dei colori degli stessi; - i prospetti dovranno essere ampliati fino alla prima campata del fabbricato o dei fabbricati contigui, quando la costruzione si affianca ad altre esistenti; - nel caso di intervento su edifici esistenti dovrà essere presentata idonea documentazione fotografica estesa agli eventuali edifici confinanti;

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 17 - schema delle fognature in scala 1:500 sulla planimetria di cui al punto c) con l'indicazione della posizione delle fosse e/o dell'attacco ai collettori comunali; - in particolari situazioni si potranno utilizzare altre scale (maggiori o minori) a seconda dell'intervento; - nel caso di interventi riguardanti edifici collocati in aree di interesse storicoambientale, oltre a quanto previsto nei punti precedenti, la documentazione comprenderà: - fotografie relative a tutti i fronti dell'edificio, compresa parte degli eventuali edifici adiacenti; - l'indicazione, nello stato di fatto, dei materiali esistenti e di quelli previsti nel progetto, compresi i colori degli stessi; - può essere richiesta dall'amministrazione, quando lo ritenga necessario, una definizione più dettagliata delle finiture esterne esistenti ed in progetto, con riguardo anche alle soluzioni tecniche previste per il ripristino di specifici elementi strutturali e/o decorativi; - una relazione illustrativa con una sommaria descrizione delle opere previste; - i dati relativi al nuovo catasto edilizio urbano; - computi planivolumetrici con la dimostrazione del rispetto di quanto prescritto dalle presenti N.T.A., calcoli delle cubature secondo le diverse destinazioni per il pagamento degli oneri relativi. [4] Quando si tratti di S.U.E. con più lotti d'intervento dovrà predisporsi un quadro comparativo esteso all'intero territorio interessato. [5] Per i luoghi di pubblico ritrovo il rilascio del permesso di costruire è subordinato alle prescritte autorizzazioni dell'autorità competente. [6] Per le attività commerciali e industriali, il rilascio della licenza di esercizio è subordinata all ottenimento del permesso di costruire e dell agibilità i locali in cui si svolgerà l'attività.

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 18 Titolo III TIPI D INTERVENTO I tipi di intervento ammissibili nelle zone esterne al centro storico sono definiti ai sensi dell'art. 13 della L.R. 56/77 e s.m.i., e della Circolare del P.G.R. n 5 del 27/4/1984, e qui di seguito elencati ed esemplificati. Nelle definizioni successive, per «caratteri originari» si intendono quelli propri dell edificio all'epoca della costruzione, o i più significativi tra quelli storicamente consolidati. art. 9 - Manutenzione ordinaria «Le opere dl riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnici esistenti, purché non comportino la realizzazione di nuovi locali né modifiche alla struttura od all'organismo edilizio» (L.R n. 56/1977, art.13). [1] La manutenzione ordinaria consiste in interventi di riparazione, rinnovamento e parziale sostituzione delle finiture degli edifici (intonaci, pavimenti, infissi, manti di copertura, ecc.) senza alterarne i caratteri originari né aggiungere nuovi elementi essendo sostanzialmente rivolta a mantenere in efficienza gli edifici. [2] E consentita la sostituzione e l'adeguamento degli impianti tecnici esistenti, purché non comporti modificazioni delle strutture o dell'organismo edilizio ovvero la realizzazione di nuovi locali. [3] Sono da considerarsi interventi di manutenzione straordinaria quelli eseguiti alterando i caratteri originari degli elementi esterni o delle parti comuni degli edifici modificandone tecniche, materiali e colori. Al fine di evitare tali errori di valutazione si rende necessario effettuare le verifiche di conformità alla normativa edilizia, in sede di Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). [4] Con riferimento ai manufatti, la manutenzione ordinaria è essenzialmente rivolta a mantenerli in efficienza mediante interventi di riparazione, rinnovamento o di sostituzione delle finiture. [5] Per gli interventi di manutenzione ordinaria non è richiesto il permesso di costruire o la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, ad eccezione degli specifici provvedimenti previsti per gli immobili vincolati ai sensi della legge n. 1089/1939 e della legge n. 1497/1939 e per gli immobili ed i manufatti di interesse storico-ambientale, di cui alla tavola n 2/A.2 ed al titolo VIII, centro storico, delle presenti N.T.A., per i quali è obbligatoria la SCIA.

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 19 Elenco delle opere ammesse riferite ai principali elementi costitutivi degli edifici: [6] Pulitura delle facciate, riparazione e sostituzione parziale di infissi e ringhiere; ripristino parziale di tinteggiatura, intonaci e rivestimenti; riparazione e sostituzione di grondaie, pluviali, comignoli; riparazione e coibentazione e/o sostituzione parziale del manto di copertura. [7] Riparazione e sostituzione delle finiture purché, nelle parti comuni a più unità immobiliari (scale, androni, porticati, logge, ecc.), siano mantenuti i caratteri originari. [8] Riparazione, sostituzione e parziale adeguamento di impianti ed apparecchi igienicosanitari. [9] Riparazione, sostituzione e parziale adeguamento degli impianti e delle relative reti, installazione di impianti telefonici e televisivi, purché tali interventi non comportino alterazione dei locali, aperture nelle facciate, modificazione o realizzazione di volumi tecnici. [10] Per quanto concerne gli edifici a destinazione produttiva (industriale, artigianale, a- gricola) e commerciale, sono ammesse la riparazione e la sostituzione parziale di impianti tecnologici, nonché la realizzazione delle necessarie opere edilizie, sempreché non comportino modifiche dei locali, né aumento delle superfici utili. art. 10 - Manutenzione straordinaria «Le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare o integrare i servizi igienico-sanitari e gli impianti tecnici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni d'uso» (L. R. n 56/1977, art. 13). [1] La manutenzione straordinaria è volta a mantenere in efficienza gli edifici esistenti con interventi che non comportino modificazioni della tipologia, dei caratteri costruttivi e dell'assetto distributivo originali del fabbricato e delle unità immobiliari. [2] Sono ammessi interventi sistematici relativi alle finiture esterne, con possibilità di sostituzione delle stesse con elementi congruenti con i caratteri originari degli edifici. Sono altresì ammessi rinnovi e sostituzioni di parti limitate delle strutture, anche portanti, l'installazione e l'integrazione degli impianti igienico-sanitari e di quelli tecnici, senza alterazione di volumi e superfici. [3] Per la realizzazione dei servizi igienico-sanitari e dei relativi disimpegni, sono consentite limitate modificazioni distributive, purché strettamente connesse all'installazione dei servizi, qualora mancanti o insufficienti.

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 20 [4] Per gli edifici a destinazione produttiva - industriale, artigianale, agricola, commerciale - la manutenzione straordinaria comprende l'installazione di impianti tecnologici e la realizzazione di impianti o opere necessari al rispetto della normativa sulla tutela degli inquinamenti e sulla igienicità degli edifici e la sicurezza delle lavorazioni, sempre che non comportino aumento delle superfici utili di calpestio, né mutamento delle destinazioni d'uso. I relativi volumi tecnici potranno essere realizzati, se necessario, all'esterno dell edificio, purché non configurino incremento della superficie utile destinata all'attività produttiva o commerciale. [5] Per la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria è necessaria la SCIA (o, per opere interne, la C.I.L.A.) qualora l'intervento non comporti il rilascio dell'immobile da parte del conduttore o non sia relativo ad immobili soggetti ai vincoli previsti di cui al D.Lgs. n. 42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio, e s.m.i. [6] La realizzazione di ripetuti interventi di manutenzione straordinaria su uno stesso immobile, possono portare ad un organismo edilizio sostanzialmente rinnovato e diverso dal precedente. Al fine di evitare che in tal modo si realizzino interventi non consentiti dallo strumento urbanistico, è opportuno che le domande relative agli interventi di manutenzione straordinaria siano valutate anche in rapporto ad altri interventi precedentemente assentiti, per un periodo di almeno 5 anni dalla presentazione della dichiarazione di inizio attività. Elenco delle opere ammesse riferite ai principali elementi costitutivi degli edifici [7] Rifacimento e nuova formazione di intonaci e rivestimenti, tinteggiatura, sostituzione di infissi e ringhiere, coibentazione e rifacimento totale del manto di copertura. [8] Consolidamento, rinnovamento e sostituzione di parti di elementi strutturali degradati nel rispetto delle norme antisismiche. [9] E' ammesso il rifacimento di parti limitate di muri perimetrali portanti, qualora sia provato il loro degrado, purché ne siano mantenuti il posizionamento e i caratteri originari (del tutto ne risponderà il professionista firmatario del progetto). [10] Rifacimento di parti limitate di tamponamenti esterni, qualora siano degradate, purché ne siano mantenuti il posizionamento e i caratteri originari. [11] Non è ammessa l'alterazione dei prospetti né l'eliminazione o la realizzazione di aperture. [12] Installazione ed integrazione degli impianti e dei servizi igienico-sanitari.

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 21 [13] Installazione degli impianti tecnologici e delle relative reti. I volumi tecnici devono essere realizzati all'interno dell'edificio e non devono comportare alterazioni dell'impianto strutturale e distributivo dello stesso. [14] Per quanto concerne gli edifici a destinazione produttiva (industriale, artigianale e a- gricola, commerciale) è ammessa l'installazione di impianti tecnologici, nonché la realizzazione degli impianti e delle opere necessarie al rispetto della normativa sulla tutela degli inquinamenti e sull'igienicità e la sicurezza degli edifici e delle lavorazioni, purché non comportino aumento delle superfici utili di calpestio, né mutamento delle destinazioni d'uso. [15] I volumi tecnici relativi possono essere realizzati, se necessario, all esterno dell'edificio, purché non configurino incremento della superficie utile destinata all'attività interessata. art. 11 - Restauro e risanamento conservativo «Gli interventi rivolti a conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso, ne consentano destinazioni d'uso con essi anche parzialmente o totalmente nuove con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino ed il rinnovo degli elementi costitutivi dell'edificio, I'insieme degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell'uso, I'eliminazione degli elementi estranei all'organismo edilizio» (L.R. n 56/1977, art. 13). [1] Gli interventi di restauro e risanamento conservativo sono volti alla conservazione e alla valorizzazione degli edifici dei quali si intendono recuperare gli elementi tipologici, architettonici ed artistici. [2] Gli interventi che comportino aumento della superficie lorda di pavimento ed alterazioni di sagoma, salvo quelli relativi all'installazione di impianti tecnologici non rientrano nel restauro e risanamento conservativo. [3] Nella definizione di legge si distinguono due diverse tipologie di intervento: risanamento conservativo e restauro conservativo. [4] Quando gli interventi di restauro e di risanamento conservativo comportino il mutamento di destinazione d'uso, la domanda deve indicare espressamente sia la destinazione in atto che quella prevista e la realizzazione dell'intervento nel suo insieme è soggetta all ottenimento del permesso di costruire. art. 11.1 - Risanamento conservativo [1] Interventi volti essenzialmente al recupero igienico e funzionale di edifici per i quali si rendono necessari il consolidamento e l'integrazione degli elementi strutturali nel

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 22 rispetto delle norme antisismiche e la modificazione dell'assetto planimetrico, anche con l'impiego di materiali e tecniche diverse da quelle originarie, purché congruenti con i caratteri degli edifici. In particolare, tale intervento è volto alla conservazione dell'involucro esterno e di elementi della morfologia interna dell'edificio. Le opere ammesse, con riferimento ai principali elementi costitutivi degli edifici, sono: [2] Ripristino, sostituzione e integrazione delle finiture, da eseguirsi con l'impiego di materiali e tecniche congruenti rivolte alla valorizzazione dei caratteri dell'edificio e alla salvaguardia degli elementi di pregio. Non è comunque ammesso l'impoverimento dell'apparato decorativo. [3] Ripristino e consolidamento statico degli elementi strutturali nel rispetto delle norme antisismiche. Quando non sia possibile per le condizioni di degrado di tali elementi, sono ammesse la sostituzione e la ricostruzione degli stessi, limitatamente alle parti degradate o crollate, purché ne sia mantenuto il posizionamento originale. [4] I materiali e le tecniche utilizzate devono essere congruenti con i caratteri dell'edificio, senza alterazione della tipologia e salvaguardandone gli elementi di pregio. [5] Sono ammesse modeste integrazioni degli elementi strutturali, purché siano impiegati materiali e tecniche compatibili con i caratteri dell'edificio, solo in presenza di documentate necessità statiche o per mutate esigenze d'uso. [6] E' consentita la traslazione dei solai interni purché non venga modificata la linea di imposta delle aperture esterne documentando la non esistenza di volte significative o pregevoli solai in legno. [7] Ripristino e valorizzazione dei prospetti nella loro unitarietà. Parziali modifiche sono consentite nel rispetto dei caratteri originari. [8] Conservazione e/o ripristino delle aperture originarie al livello stradale per gli accessi agli edifici o per negozi e vetrine. [9] Le aperture, sia in larghezza che in altezza, dovranno essere conformate e distribuite secondo le dimensioni, le scansioni e i rapporti mediamente corrispondenti a quelli degli edifici circostanti. [10] Ripristino e valorizzazione degli ambienti interni, con particolare attenzione per quelli caratterizzati dalla presenza di elementi architettonici e decorativi di pregio, quali: volte, soffitti, pavimenti, affreschi. [11] Realizzazione e integrazione degli impianti e dei servizi igienico-sanitari, di scale e ascensori, purché all'interno dell edificio.

Comune di Alpignano PRGC Variante generale- N di A Pag. 23 [12] Installazione degli impianti tecnologici e delle relative reti. Le strutture e/o i volumi tecnici devono essere realizzati all'interno dell'edificio. art. 11.2 - Restauro conservativo [1] II restauro conservativo è rivolto essenzialmente alla conservazione dei caratteri tipologici, strutturali, formali e ornamentali dell'opera e all'eliminazione delle aggiunte e superfetazioni che ne snaturano il significato artistico e di testimonianza storica. Tali interventi devono essere eseguiti con l'impiego di materiali originari e di tecniche specifiche e di conservazione e di ricostruzione, secondo i principi della scienza e dell'arte del restauro. [2] Gli interventi di restauro e risanamento conservativo sono finalizzati anche alla modificazione della destinazione d'uso degli edifici purché la nuova destinazione sia compatibile coi caratteri tipologici, formali e strutturali dell'organismo edilizio. [3] Sono assoggettati ad interventi di restauro anche i manufatti individuati dal P.R.G. (vedi tav. 1/B) come beni culturali e ambientali da salvaguardare per il loro valore storico-artistico, ambientale o documentario. In questi casi l'intervento è finalizzato al recupero dei caratteri tipologici, architettonici e ornamentali dei manufatti, mediante il ripristino e la sostituzione delle finiture e di parti degli elementi strutturali con l'impiego di materiali e tecniche congruenti. [4] Le prescrizioni inerenti a caratteri, tecniche, materiali e colori, da osservare nell esecuzione di interventi di restauro e di risanamento conservativo nelle aree e- sterne al centro storico sono definite all art. 35, per gli interventi ricadenti nel centro storico sono definite al Titolo VIII delle presenti NdiA. Le opere ammesse con riferimento ai principali elementi costitutivi degli edifici, sono: [5] Restauro e ripristino di tutte le finiture. Qualora ciò non sia possibile. sono ammessi il rifacimento e la sostituzione delle stesse con l'impiego di materiali e tecniche originarie, o ad esse affini, volti alla valorizzazione dei caratteri dell'edificio. [6] Non è comunque ammesso l'impoverimento dell'apparato decorativo. [7] Particolare attenzione deve essere rivolta all'eliminazione di elementi aggiuntivi deturpanti e alla rimozione delle superfetazioni storicamente non significative. [8] Ripristino e consolidamento statico degli elementi strutturali con l'impiego di materiali e tecniche originarie.