REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA



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Allegato alla Delib.G.R. n. 38/ 21 del 2.8.2005 Piano regionale dei servizi sociali Approvazione definitiva del testo sulla base delle osservazioni emerse nel corso delle consultazioni. Cap. 1.1 alla pag. 4 sostituire la frase: La Regione Sardegna, con il presente Piano dei servizi sanitari e sociali, definisce e organizza un sistema di servizi ed interventi che mette al centro la persona e le famiglie, valorizza le risorse delle comunità locali, promuove l esercizio dei diritti di cittadinanza. La Regione Sardegna, con il presente Piano dei servizi sociali e sanitari, definisce e organizza un sistema di servizi ed interventi che mette al centro la persona e le famiglie, valorizza le risorse delle comunità locali, promuove l esercizio dei diritti di cittadinanza. Cap. 1.1 alla pag. 4 sostituire la frase: I principi ispiratori del Piano dei servizi sanitari e sociali - universalità, responsabilità e partecipazione - sono in linea con il processo di rinnovamento del welfare avviato dalla legge nazionale 328/2000 ed in parte già anticipato dalla legge regionale 4/1988. Il Piano dei servizi sanitari e sociali promuove e sostiene: I principi ispiratori del Piano dei servizi sociali e sanitari - universalità, responsabilità e partecipazione - sono in linea con il processo di rinnovamento del welfare avviato dalla legge nazionale 328/2000 ed in parte già anticipato dalla legge regionale 4/1988. Il Piano dei servizi sociali e sanitari promuove e sostiene: Cap. 1.2.2 alle pagine 17 e 18 sostituire la tabella: Minori in difficoltà e giovani a rischio Percentuali 18-24enni privi di diploma su totale 18-24enni (2002) 51,3 127,6 1/ 5

Tasso di abortività volontaria per 1.000 donne 15-19enni (2000) 5,2 74,3 Minori affidati per separazione e divorzi sul totale minori per 1.000 (2001) 7,1 88,1 Disabilità Tasso di popolazione disabile oltre i 6 anni (1999-2000) 59,5 122,7 Incidenza dei disabili oltre i 15 anni senza titolo di studio (1999-2000) 50,1 151,4 Disabili confinati (1999-2000) 23,6 110,3 Anziani Persone sole con 65 anni e più (tasso per 100 famiglie) 48,4 86,3 Percentuale di anziani 65 anni percettori di pensione sociale sul totale degli anziani 5,0 113,1 Dipendenze Persone 14 anni che consumano oltre ½ l di vino al giorno per 1.000 persone (2001) 5,1 96,2 Persone 15 anni che fumano oltre 20 sigarette al giorno (per 100 fumatori) (2000) 11,1 108,8 Salute mentale Persone affette da disturbi psichici per 1.000 persone (1999-2000) 5,3 156,2 Persone invalide per insufficienza intellettiva per 1.000 persone (1999-2000) 11,6 146,3 Povertà economica /indigenza Persone con consumi al di sotto della soglia di povertà su popolazione totale (2002) 19,3 155,6 Percentuale di famiglie che hanno avuto spesso o qualche volta difficoltà per comprare cibo necessario, pagare bollette, sostenere spese per cure mediche (2002) 14,8 134,5 Lavoro/disoccupazione Tasso di disoccupazione giovanile (2002) 48,3 177,6 Percentuale di persone in cerca di occupazione da oltre 12 mesi sul totale delle persone in cerca di occupazione (2002) 62,3 101,1 Tasso di lavoratori atipici 15-64enni sul totale degli occupati (2002) 11,3 144,9 Devianza, detenuti Quoziente di criminalità per 100.000 abitanti (2001) 3.419 91,5 Indice di comportamento malavitoso (incendi, estorsioni, rapimenti) su 1.000 delitti (2001) 15,4 194,9 Tasso di detenzione (2002) 1,3 115,4 Tasso di detenuti stranieri (2002) 26,8 84,5 Immigrati extracomunitari in difficoltà Percentuale di stranieri denunciati su stranieri residenti (2000) 5,3 115,2 Percentuale di stranieri disoccupati (15-64enni) su forza lavoro complessiva (2001) 11,6 156,8 2/ 5

con la seguente tabella: Minori in difficoltà e giovani a rischio Percentuali 18-24enni privi di diploma su totale 18-24enni (2002) 51,3 127,6 Tasso di abortività volontaria per 1.000 donne 15-19enni (2000) 5,2 74,3 Minori affidati per separazione e divorzi sul totale minori per 1.000 (2001) 7,1 88,1 Disabilità Tasso di popolazione con disabilità oltre i 6 anni (1999-2000) per 1.000 59,5 122,7 Incidenza delle persone con disabilità oltre i 15 anni senza titolo di studio (1999-2000) per 1.000 50,1 151,4 Persone con disabilità confinate (1999-2000) per 1.000 23,6 110,3 Anziani Persone sole con 65 anni e più (tasso per 100 famiglie) 48,4 86,3 Percentuale di anziani 65 anni percettori di pensione sociale sul totale degli anziani 5,0 113,1 Dipendenze Persone 14 anni che consumano oltre ½ l di vino al giorno per 1.000 persone (2001) 5,1 96,2 Persone 15 anni che fumano oltre 20 sigarette al giorno (per 100 fumatori) (2000) 11,1 108,8 Salute mentale Persone affette da disturbi psichici per 1.000 persone (1999-2000) 5,3 156,2 Persone invalide per insufficienza intellettiva per 1.000 persone (1999-2000) 11,6 146,3 Povertà economica /indigenza Percentuale di persone con consumi al di sotto della soglia di povertà su popolazione totale (2002) 19,3 155,6 Percentuale di famiglie che hanno avuto spesso o qualche volta difficoltà per comprare cibo necessario, pagare bollette, sostenere spese per cure mediche (2002) 14,8 134,5 Lavoro/disoccupazione Tasso di disoccupazione giovanile (2002) per 100 48,3 177,6 Percentuale di persone in cerca di occupazione da oltre 12 mesi sul totale delle persone in cerca di occupazione (2002) 62,3 101,1 Tasso di lavoratori atipici 15-64enni sul totale degli occupati (2002) per 100 11,3 144,9 Devianza, detenuti Quoziente di criminalità per 100.000 abitanti (2001) 3.419 91,5 Indice di comportamento malavitoso (incendi, estorsioni, rapimenti) su 1.000 delitti (2001) 15,4 194,9 Tasso di detenzione (2002) per 1.000 1,3 115,4 Tasso di detenuti stranieri (2002) per 100 26,8 84,5 3/ 5

Immigrati extracomunitari in difficoltà Percentuale di stranieri denunciati su stranieri residenti (2000) 5,3 115,2 Percentuale di stranieri disoccupati (15-64enni) su forza lavoro complessiva (2001) 11,6 156,8 Cap. 2.1 alla pagina 35 sostituire la frase: Ogni ambito territoriale dovrà definire specifiche misure di sostegno rivolte alle fasce di popolazione più esposte a condizioni di precarietà lavorativa, di instabilità, prestando attenzione prioritaria alle persone prive di supporto familiare adeguato. In tali programmi, le azioni di carattere sociale si ricongiungono alle politiche dell istruzione e del lavoro nel promuovere un sistema locale di protezione della persona. Vanno avviati interventi volti a costruire ambienti di vita che offrano sostegno. Devono essere valorizzate le risorse di partecipazione e di aiuto costituite dall associazionismo di volontariato e di promozione sociale e dalla cooperazione sociale. Ogni ambito territoriale dovrà definire specifiche misure di sostegno rivolte alle fasce di popolazione più esposte a condizioni di precarietà lavorativa, di instabilità, prestando attenzione prioritaria alle persone prive di supporto familiare adeguato, valorizzando e sostenendo il ruolo specifico del sistema della cooperazione sociale di tipo B. In tali programmi, le azioni di carattere sociale si ricongiungono alle politiche dell istruzione e del lavoro nel promuovere un sistema locale di protezione della persona. Vanno avviati interventi volti a costruire ambienti di vita che offrano sostegno. Devono essere valorizzate le risorse di partecipazione e di aiuto costituite dall associazionismo di volontariato e di promozione sociale e dalla cooperazione sociale radicate nelle comunità locali. Cap. 2.1 alla pagina 41 sostituire la frase: - azioni di collegamento tra i servizi sociali del territorio e i servizi sociali dell Istituto Penale Minorile, anche al fine della definizione di più efficaci programmi di reinserimento; - azioni di collegamento tra i servizi sociali del territorio e i servizi sociali dell Amministrazione della Giustizia Minorile, anche al fine della definizione di più efficaci programmi di reinserimento; 4/ 5

- interventi educativi e di reinserimento sociale rivolti a minori e giovani-adulti che dovendo scontare residui di pena, siano ammessi a misure alternative alla detenzione in comunità educative; Cap. 2.1 alla pagina 44 inserire il seguente allinea: - predisposizione di un programma di interventi per la prevenzione e la presa in carico delle situazioni di rischio relative alle famiglie di bambini ed adolescenti problematici. Tale programma terrà conto delle specificità territoriali e della attuale allocazione delle risorse umane. Cap. 2.2.5 alla pagina 61 sostituire l allinea: - la Regione verifica l attuale sistema informativo e, sulla base delle criticità, in parte già evidenziate nel presente Piano, ne ridefinisce la struttura; predispone inoltre linee guida per la raccolta delle informazione e la loro condivisione; - la Regione verifica l attuale sistema informativo e, sulla base delle criticità, in parte già evidenziate nel presente Piano, ne ridefinisce la struttura; predispone inoltre, entro 180 giorni dall entrata in vigore del presente Piano, linee guida per la raccolta delle informazione e la loro condivisione; 5/ 5