PROVINCIA DI ROMA DIREZIONE GENERALE SERVIZIO 1 BENESSERE ORGANIZZATIVO

Documenti analoghi
DIRETTIVA DEL MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA SULLE MISURE FINALIZZATE AL MIGLIORAMENTO DEL BENESSERE ORGANIZZATIVO NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

BENESSERE NELLE ORGANIZZAZIONI. Francesco Avallone Università di Roma La Sapienza

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

I percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

ALLEGATO A) all'avviso LINEE GUIDA DEL PROGETTO EDUCATIVO CRESCERE NEL CENTRO

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie

SISTEMA QUALITA (3) ISO

PROVINCIA DI LIVORNO PIANO DELLE AZIONI POSITIVE

Titolo XII. Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi

Comune di San Martino Buon Albergo

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

COMUNE DI GONNOSNO PROVINCIA DI ORISTANO PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2013/2015

[REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI MOBILITA ESTERNA]

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CENTRO ESTIVO

Il tirocinio extracurriculare. come, quando, dove e perché

ADOTTA LA SEGUENTE DETERMINAZIONE. Art. 1

ACCORDO QUADRO del 7 agosto 2012

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato

Comune di Baranzate Provincia di Milano

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

Protocollo d intesa tra Autorità garante per l'infanzia e l adolescenza e Consiglio nazionale dell Ordine degli Assistenti sociali (CNOAS)

Linee guida per il Volontariato Civico del Comune di Monza

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

L esperienza dell Università di Bologna

REGIONE LIGURIA Assessorato alle Politiche attive del lavoro e dell occupazione, Politiche dell immigrazione e dell emigrazione, Trasporti

ATTI AMMINISTRATIVI. Prefettura di Firenze - Protezione dei dati personali

COMUNE DI PERUGIA PROTOCOLLO D INTESA TRA. della Regione Umbria ai sensi della L. R. Umbria n. 34 del 10 luglio 1987

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI

DIVISIONE GESTIONE RISORSE UMANE LINEE GUIDA SULLA MOBILITA INTERNA DEL PERSONALE TECNICO - AMMINISTRATIVO

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni;

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

Comune di LOMBRIASCO. Provincia di TORINO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' AGRO-ALIMENTARI TRADIZIONALI LOCALI

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU)

REGOLAMENTO VOLONTARIATO COMUNALE

CITTÀ DI MOGLIANO VENETO

Piano delle Performance

REGOLAMENTO PER LA CONSULTA COMUNALE DEI GIOVANI

Ministero dell Interno

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.

Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGISTRO DEL VOLONTARIATO SOCIALE

BOZZA DI CONVENZIONE. Tra. Università degli Studi di Milano, in persona del Rettore, prof. Enrico Decleva

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2014

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Giusta delibera n. 302 del 18/11/2010

NUOVO REGOLAMENTO PER LA CERTIFICAZIONE AUSER DI QUALITA DELLE UNIVERSITA POPOLARI e DEI CIRCOLI CULTURALI AFFILIATI

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune

METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI INDIVIDUALI

Sistema di Gestione per la Qualità

POLITICA PER LA QUALITÀ, L AMBIENTE, LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E LA RESPONSABILITA SOCIALE

Allegato B alla deliberazione della Giunta della Comunità n. dd TIROCINI FORMATIVI ESTIVI

DGR. n del

ALLEGATO 1 (SCHEDA DI ASSEGNAZIONE OBIETTIVI)

REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883

PARTE SECONDA. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 29 dicembre 2011, n Adozione Piano della Performance organizzativa della Regione Puglia.

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI.

COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA

Testo coordinato del REGOLAMENTO PER L'ATTRIBUZIONE DI BORSE DI RICERCA (emanato con D.R. n del deliberazioni di approvazione del

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO

Regolamento. Questo Servizio adotta il seguente regolamento:

PROTOCOLLO DI INTESA TRA AUSL3 PISTOIA E LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO E TUTELA

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

L'Istituto nazionale di statistica (di seguito denominato ISTAT) con sede in Roma, Via Cesare Balbo, n. 16, C.F , rappresentato da

ECOCERVED S.c.a.r.l.

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE

Transcript:

PROVINCIA DI ROMA DIREZIONE GENERALE SERVIZIO 1 BENESSERE ORGANIZZATIVO DISCIPLINARE DELLE ATTIVITA DI BENESSERE ORGANIZZATIVO PER I DIPENDENTI DELLA PROVINCIA DI ROMA

TITOLO I OGGETTO E FINALITA...3 Art. 1 Oggetto... 3 Art. 2 Finalità... 3 TITOLO II INIZIATIVE DI BENESSERE PER I DIPENDENTI DELLA PROVINCIA DI ROMA...5 Art. 1 Individuazione delle iniziative... 5 Art. 2 Ambiti di intervento prioritari... 5 TITOLO III - DISCIPLINA OPERATIVA DELLE ATTIVITÀ DI CUI AL TITOLO II, ART. 2.6 Art. 1 Disciplina operativa delle attività Rinvio... 6 Art. 2 Asilo nido Aziendale... 6 Art. 3 Centri ricreativi estivi diurni... 6 Art. 4 Soggiorni estivi con pernottamento... 7 Art. 5 Iniziative in occasione della chiusura delle scuole per le festività: Natale e Pasqua... 7 Art. 6 Iniziative relative ad eventi periodici... 8 Art. 7 Altre Attività... 8 Art. 8 Efficacia del Disciplinare... 9 2

TITOLO I OGGETTO E FINALITA Art. 1 Oggetto Il presente disciplinare intende regolare le attività svolte dal Servizio 1 della Direzione Generale, Benessere Organizzativo, da qui in avanti definito semplicemente Servizio o Servizio competente, il quale si occupa dell analisi dei nuclei culturali, dei processi, delle pratiche organizzative che animano la dinamica della convivenza nei contesti di lavoro, promuovendo, mantenendo e migliorando la qualità della vita lavorativa al fine del conseguente miglioramento del grado di benessere fisico, psicologico e sociale dei dipendenti della Provincia di Roma, attraverso buone pratiche tese in primo luogo a favorire i dipendenti nella conciliazione dei tempi della vita lavorativa con i tempi della vita familiare. Art. 2 Finalità Una pubblica amministrazione moderna deve sempre più rispondere ai nuovi bisogni dei cittadini e delle imprese, a partire dal miglioramento dei servizi e quindi delle prestazioni fornite. Questo percorso non deve trascurare quelli che sono i principali protagonisti di questa politica orientata al cliente/utente: gli uomini e le donne che lavorano nelle amministrazioni pubbliche. Il raggiungimento degli obiettivi richiede concretamente la presenza di persone che, al di là delle capacità e delle conoscenze professionali, posseggano alcune qualità fondamentali: facciano propri i valori del servizio pubblico, si riconoscano nei principi dell interesse generale ed abbiano un comportamento consapevole, nonché sviluppino appieno il senso di appartenenza. L Amministrazione è, quindi, chiamata a migliorare la qualità del lavoro e, in generale, la performance dell Ente (art. 14, comma 5, decreto legislativo n. 150/2009); così facendo, viene a rafforzarsi la motivazione al lavoro e si determina il senso di appartenenza all Ente e la condivisione dei valori e degli obiettivi, dando concreta attuazione alle vigenti disposizioni normative (dall art. 14, co. 5 del D.Lgs. 150/2009; art. 21 legge n. 183/2010; artt. 7 e 57 del D.Lgs. 165/2001; Direttiva del Consiglio dei Ministri del 4/3/2011 contenente le Linee guida sulle modalità di funzionamento dei Comitati Unici di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, recepita dalla Giunta Provinciale con D.G.P. n 101/6 del 16/3/2011, istitutiva del Comitato Unico di Garanzia). Il benessere di una organizzazione è definibile in termini delle variabili che concorrono a determinarlo. Una organizzazione può considerarsi in buona salute se: Allestisce un ambiente di lavoro salubre, confortevole ed accogliente Pone obiettivi espliciti e chiari ed è coerente tra enunciati e prassi operative Riconosce e valorizza le competenze e gli apporti dei dipendenti e stimola nuove potenzialità Ascolta le istanze dei dipendenti Mette a disposizione le informazioni pertinenti al lavoro 3

Adotta tutte le azioni per prevenire gli infortuni e i rischi professionali Stimola un ambiente relazionale franco, comunicativo e collaborativo Assicura scorrevolezza operativa, rapidità di decisione, supporta l azione verso gli obiettivi Assicura equità di trattamento a livello retributivo, di assegnazione di responsabilità, di promozione personale Stimola nei dipendenti il senso di utilità sociale, finalizzato a dare maggiore valore alla giornata lavorativa dei singoli e a sviluppare il loro sentimento di contribuire ai risultati comuni È aperta all ambiente esterno a all innovazione tecnologica e culturale È attenta ai fattori che determinano livelli di stress, conflittualità ed alle caratteristiche dei compiti in termini di carichi di lavoro. L attività del Servizio deve tendere a sviluppare nei dipendenti della Provincia di Roma il senso di appartenenza, ad analizzare il clima e la cultura dell Ente, a svolgere una funzione socio-relazionale e motivazionale, ad occuparsi di problematiche, anche di carattere personale, che i dipendenti possono presentare. Il Servizio si ispira al concetto di Comunità, intesa come sommatoria di individui e di gruppi affettivi che hanno un rapporto di lavoro continuativo con la Provincia di Roma. L approccio interno del Servizio è di tipo relazionale e il modello di lavoro è di stile partecipativo. Tutto il personale addetto al Servizio svolge funzioni polivalenti, ciascuna delle risorse umane possiede informazioni e competenze utili per lo sviluppo delle capacità di problemsolving e di idee e suggerimenti migliorativi. Il lavoro del Servizio si articola in una logica di Team, dove il confronto e l iniziativa sono libere ed aperte. 4

TITOLO II INIZIATIVE DI BENESSERE PER I DIPENDENTI DELLA PROVINCIA DI ROMA Art. 1 Individuazione delle iniziative Ferme restando alcune iniziative di benessere organizzativo già individuate come prioritarie, sulle quali poggia l attuale attività complessiva del Servizio, è facoltà del competente dirigente, d intesa con il Direttore Generale, individuare tutte quelle iniziative, legate in special modo al tema della conciliazione dei tempi della vita lavorativa con quelli della vita familiare, da proporre come ulteriori attività da realizzare in aggiunta a quelle iniziative già individuate e di seguito riportate all art. 2: Ambiti di intervento prioritari, in ossequio alla provvista di competenze del Servizio1 della Direzione Generale, stabilita mediante determinazione dirigenziale n. 1949 (e successive modifiche e/o integrazioni), adottata dal Direttore Generale in data 17/3/2010. Art. 2 Ambiti di intervento prioritari Il Servizio competente ha il compito di sviluppare, organizzare, gestire e monitorare alcune iniziative di benessere individuate come prioritarie: Asilo nido aziendale Chicchilandia Centri ricreativi estivi diurni Soggiorni estivi con pernottamento Iniziative in occasione della chiusura delle scuole per le festività: Natale e Pasqua Iniziative, anche saltuarie, in relazione all organizzazione di eventi, tesi ad accrescere il senso di appartenenza del dipendente all Amministrazione Provinciale di Roma e migliorare la performance dell Ente. Le basilari norme che disciplinano le attività di benessere organizzativo così individuate vengono descritte nei successivi articoli raccolti nel titolo III: DISCIPLINA OPERATIVA DELLE ATTIVITA DI CUI AL TITOLO II, ART. 2. 5

TITOLO III - DISCIPLINA OPERATIVA DELLE ATTIVITÀ DI CUI AL TITOLO II, ART. 2 Art. 1 Disciplina operativa delle attività Rinvio Compatibilmente con le risorse di Bilancio annualmente stanziate nel PEG del Servizio competente, e previa determinazione dirigenziale, adottata dal competente Dirigente, ciascuna iniziativa legata alle attività di Benessere organizzativo si avvia mediante apposito Avviso al personale dipendente, a firma congiunta del competente Dirigente e del Direttore Generale, pubblicato attraverso gli strumenti informatici più in uso nell Ente, nonché pubblicato sul sito informatico presente su Area di Lavoro al link <<Benessere organizzativo>>. Detto Avviso dovrà contenere tutte le informazioni ed i requisiti necessari per aderire all iniziativa così posta in essere: Modalità e termini di presentazione delle iscrizioni/adesioni Costi a carico del dipendente fruitore della iniziativa Modalità di pagamento dei suddetti costi da parte del dipendente Modalità e termini di revoca, rinuncia, disdetta Modalità di gestione delle iscrizioni (ad esempio graduatoria in base all ordine di arrivo delle iscrizioni/adesioni) Ogni ulteriore attività fosse ritenuto opportuno disciplinare, in conformità a leggi, regolamenti e circolari. Al dipendente fruitore sarà anche concesso, laddove previsto e specificatamente inserito nell Avviso che dà avvio all iniziativa, di effettuare il pagamento dei costi a suo carico mediante trattenuta sul proprio cedolino stipendiale, anche rateizzato, in base alla scelta effettuata in fase di iscrizione all iniziativa. Art. 2 Asilo nido Aziendale L asilo nido aziendale della Provincia di Roma, denominato Chicchilandia, è attivo dal mese di gennaio 2008 ed è ubicato in Viale di Villa Pamphili n. 104 Roma. Per tutto quanto concerne le attività dell Asilo nido aziendale, si veda lo specifico Disciplinare, approvato con Deliberazione della Giunta Provinciale n. 282 del 13.02.2008 e successive modifiche e/o integrazioni. Art. 3 Centri ricreativi estivi diurni Al fine di supportare le famiglie durante il periodo di chiusura delle scuole, in occasione delle vacanze estive, non disponendo la Provincia di Roma di un proprio centro estivo che possa accogliere i figli dei dipendenti interessati, è necessario individuare strutture esterne che annualmente già offrono Centri estivi aperti al pubblico, ed attivare specifiche 6

convenzioni tra la Provincia di Roma e detti Centri per l utilizzo delle relative strutture da parte dei figli dei dipendenti provinciali a prezzi agevolati. Le strutture vanno individuate in diverse zone di Roma e provincia, possibilmente anche limitrofe alle sedi lavorative più numerose. Attivata la Convenzione, sarà compito del Servizio competente svolgere direttamente tutti gli adempimenti amministrativi-contabili con il centro convenzionato, lasciando al dipendente-fruitore solo quei rapporti esplicitamente menzionati nell apposito Avviso. Per la modalità di attivazione della presente iniziativa vedere il precedente art. 1 al Titolo III. Art. 4 Soggiorni estivi con pernottamento Il Soggiorno è un servizio attivato annualmente nei mesi estivi, avente una valenza socializzante e di autonomia, nonché ludico-ricreativa, dove bambini e ragazzi, figli dei dipendenti della Provincia di Roma, possono trascorrere giornate con pernottamento nel periodo di chiusura delle scuole, in località prescelte dal Servizio e situate in Italia. È compito del Servizio competente, mediante strumenti informatici e comunque attraverso sopralluoghi sul posto, individuare ogni anno almeno due località, una marina e l altra collinare/montana, presso le quali organizzare il soggiorno, della durata minima di almeno una settimana, rivolto ai figli dei dipendenti che ne faranno richiesta, di età compresa tra gli 8 e i 13 anni, nei periodi dell anno che vanno da giugno a settembre. Su richiesta motivata e documentata, sarà possibile inserire i giovani diversamente abili in una fascia di età inferiore o superiore di due annualità rispetto a quella di appartenenza. Non possono iscriversi al Soggiorno i minori che negli anni precedenti siano stati ammoniti per motivi disciplinari. Attivati i soggiorni, sarà compito del Servizio competente svolgere direttamente tutti gli adempimenti amministrativi-contabili con la struttura prescelta, lasciando al dipendentefruitore solo quei rapporti esplicitamente menzionati nell apposito Avviso. Per la modalità di attivazione della presente iniziativa vedere il precedente art. 1 al Titolo III. Art. 5 Iniziative in occasione della chiusura delle scuole per le festività: Natale e Pasqua Obiettivo di queste iniziative è sia quello di fornire soluzioni pratiche alla conciliazione dei tempi della vita lavorativa con quelli della vita familiare, in occasione di particolari momenti dell anno quali il periodo di chiusura delle scuole in occasione delle festività del Natale e della Pasqua, sia quello di costruire momenti di socializzazione ludico-ricreativa dei figli dei dipendenti, utili anche al fine del progressivo coinvolgimento dei bambini/ragazzi alle iniziative di volta in volta programmate dal Servizio competente. Attivata l iniziativa, sarà compito del Servizio svolgere direttamente tutti gli adempimenti amministrativi-contabili con le strutture prescelte, lasciando al dipendente-fruitore solo quei rapporti esplicitamente menzionati nell apposito Avviso. Per la modalità di attivazione della presente iniziativa vedere il precedente art. 1 al Titolo III. 7

Art. 6 Iniziative relative ad eventi periodici Per evento periodico si intende un evento spot riconducibile o meno ad una festività (solo a titolo esemplificativo: Carnevale, Primavera, Estate, etc.) ovvero a particolari momenti della vita lavorativa ai quali l Ente, per il tramite del Servizio competente, intende attribuire rilevanza attraverso giornate conviviali organizzate per il nucleo familiare del dipendente o per il singolo dipendente. L obiettivo è quello della aggregazione sociale della Comunità dei dipendenti, al fine dell accrescimento del <<senso di appartenenza>> e del coinvolgimento progressivo alle iniziative che di volta in volta vengono programmate dal Servizio competente. Tale attività riveste un ruolo importante, come strumento di conoscenza dei dipendenti, anche al di fuori del contesto lavorativo, e tende a migliorare il clima lavorativo per accrescere la motivazione e la performance dei dipendenti stessi. Attivato l evento periodico, sarà compito del Servizio competente svolgere direttamente tutti gli adempimenti amministrativi-contabili con le strutture selezionate, lasciando al dipendente-fruitore solo quei rapporti esplicitamente menzionati nell apposito Avviso. Per la modalità di attivazione della presente iniziativa vedere il precedente art. 1 al Titolo III. Art. 7 Altre Attività Per Altre attività si intendono tutte quelle che possono fornire ai dipendenti utili servizi legati alla persona. In via sperimentale, il Servizio dovrà attivarsi per l avvio delle seguenti Altre attività : utilizzo di centri sportivi e palestre, utilizzo di centri diagnostici, utilizzo di centri odontoiatrici, eccetera. (Istituzioni universitarie- Fidelity card- Centri balneari) Ogni attività verrà individuata dal Servizio competente, il quale procederà ad attivare una apposita Convenzione con ciascuna struttura disponibile ad offrire i propri servizi a prezzi agevolati. L obiettivo generale delle altre attività consiste principalmente nell avviare un percorso, partecipato e condiviso da tutti gli interessati, volto a migliorare le abitudini alimentari, a contrastare l inattività fisica, a migliorare il benessere psico-fisico, a far sentire i dipendenti parte di una comunità attenta e sensibile ai propri bisogni e a stimolare loro il senso di appartenenza e di integrazione all Ente e, come valore aggiunto, a conseguire un aumento del benessere organizzativo. Ogni Altra attività sarà resa nota mediante apposito Avviso, pubblicato attraverso gli strumenti informatici più in uso nell Ente, che conterrà tutte le informazioni e i requisiti necessari inerenti ciascuna specifica attività. Trattandosi di attività poste in essere in via sperimentale, la Provincia di Roma resta estranea a ciascun rapporto contrattuale insorto tra il dipendente e la struttura convenzionata prescelta dallo stesso. 8

Tutti i costi saranno a totale carico del dipendente fruitore. Art. 8 Efficacia del Disciplinare Il presente Disciplinare è immediatamente esecutivo. Nell arco del primo semestre dalla sua entrata in vigore si procede a monitorare la validità della disciplina ed eventualmente ad integrarla e/o modificarla. 9