Audizione della Conferenza delle Regioni sul "DDL STABILITA 2015'"

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Transcript:

Audizione della Conferenza delle Regioni sul "DDL STABILITA 2015'" Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato 4 novembre 2014

Effetti delle manovre di finanza pubblica sui sottosettori delle Amministrazioni pubbliche La spesa primaria regionale è stata ridotta del 38,5% fra il 2009 e 2012 a fronte di un peso percentuale del 4,5% nel 2012 sulla spesa primaria della Pubblica Amministrazione in confronto, ad esempio, la riduzione della spesa primaria delle amministrazioni centrali, che incide sulla spesa primaria per il 24%, è stata del 12,2%. A questi dati vanno aggiunte le manovre del 2013 e del 2014. Perdita di gettito derivante dalle manovre nazionali. (dati resi noti nel rapporto della Commissione tecnica paritetica per l attuazione del federalismo fiscale inviata alla Conferenza permanente per la finanza pubblica il 23 gennaio 2014)

Effetti delle manovre di finanza pubblica sui sottosettori delle Amministrazioni pubbliche Spesa primaria PA (consolidata per i sottosettori; milioni di euro) Spesa primaria PA per sottosettore Manovre cumulate 2008-2013 2009 2010 2011 2012 2009 2010 2011 2012 Milioni di euro Milioni di euro Spesa primaria AC 191.739 180.353 175.920 172.279-6.128-6.233-16.471-20.981 Spesa primaria Stato 175.990 164.720 159.253 157.112-6.128-6.233-16.471-20.981 Spesa primaria EP 291.622 299.638 305.638 312.369 863 460-421 -5.048 Spesa primaria AC + EP 483.361 479.991 481.558 484.648-5.265-5.773-16.893-26.029 Spesa primaria AL 244.212 241.740 236.398 230.434 1.213-4.955-16.801-27.695 Spesa primaria Regioni 38.244 35.390 33.807 32.097-1.516-2.315-8.168-12.342 Spesa primaria Province 11.976 11.604 10.905 10.333 238-552 -1.279-2.876 Spesa primaria Comuni 63.700 62.455 61.214 58.752 962-1.738-4.672-8.406 Spesa primaria ESL 110.349 112.478 111.270 110.357 1.423-332 -2.502-4.126 Composizione % Incidenza % su spesa primaria Spesa primaria PA 100 100 100 100 Spesa primaria AC 26,4 25,0 24,5 24,1-3,2-3,5-9,4-12,2 Spesa primaria Stato 24,2 22,8 22,2 22,0-3,5-3,8-10,3-13,4 Spesa primaria EP 40,1 41,5 42,6 43,7 0,3 0,2-0,1-1,6 Spesa primaria AC + EP 66,4 66,5 67,1 67,8-1,1-1,2-3,5-5,4 Spesa primaria AL 33,6 33,5 32,9 32,2 0,5-2,0-7,1-12,0 Spesa primaria Regioni 5,3 4,9 4,7 4,5-4,0-6,5-24,2-38,5 Spesa primaria Province 1,6 1,6 1,5 1,4 2,0-4,8-11,7-27,8 Spesa primaria Comuni 8,8 8,7 8,5 8,2 1,5-2,8-7,6-14,3 Spesa primaria ESL 15,2 15,6 15,5 15,4 1,3-0,3-2,2-3,7 Fonte: Istat 2013; prospetti riepilogativi effetti finanziari vari provvedimenti legislativi dati resi noti nel rapporto della Commissione tecnica paritetica per l attuazione del federalismo fiscale inviata alla Conferenza permanente per la finanza pubblica il 23 gennaio 2014

Il controllo da parte dello Stato delle spese regionali Il peso del patto di stabilità per le RSO Il patto di stabilità interno per le Regioni si esplica con un tetto di spesa che incide direttamente sulla riduzione dell indebitamento netto dello Stato 2015 e anni 2010 2011 2012 2013 2014 RSO - obiettivi patto successivi competenza 35.736 29.828 27.601 20.090-43,78 variazione 2013/2010 cassa 27.783 22.550 20.399-26,58 variazione 2012/2010 eurocompatibile 20.090 19.390 19.099-4,93 variazione 2015/2013 Disallineamento fra cassa e competenza

Quadratura legge di stabilità maggiori entrate 8,487 maggiori spese correnti -18,857 deficit -10,370 In sintesi: Spese correnti Entrate Spese in capitale deficit 5

Variazione alla Nota di aggiornamento al DEF 2014 Fondo per la riduzione della pressione fiscale 3,3 mld Maggiori entrate estensione meccanismo inversione contabile per IVA Risorse per cofinanziamento dei fondi strutturali europei 0,730 mld 0,500 mld Riduzione di 4,5 mld del deficit previsto inizialmente

Effetti della manovra sugli enti territoriali per l anno 2015 Effetti sul Bilancio Totale Province e Comuni Totale RSO RSS (saldo netto da finanziare) regioni Città metrop. enti territoriali DDL Stabilità 2015 3.452 548 4.000 1.000 1.200 6.200 DL 66/2014 750 300 1.050 573 540 2.163 DL 95/2012 1.050 1.783 2.833 1.050 2.100 5.983 Totale 5.252 2.631 7.883 2.623 3.840 14.346. e in più per le Regioni Perdita di gettito derivante da manovra IRAP nazionale per circa 450 milioni (RSO) La maggior parte del gettito IRAP è destinato al ripiano dei disavanzi in sanità! Introduzione del «pareggio di bilancio»

I risparmi dei Ministeri I tagli previsti ai Ministeri nel ddl Stabilità ammontano a circa 2,338 mld. La spesa primaria dello Stato è di circa 157 mld. Un risparmio del 3% su tale importo comporta una riduzione di spesa che si attesta a 4,71 miliardi. Il rispetto del target del 3% come per le altre amministrazioni pubbliche determina, quindi, ancora possibili 2,372 mld di tagli alle spese delle amministrazioni centrali.

Introduzione del principio del pareggio di bilancio disposto dalla legge 24 dicembre 2012, n. 243, ai sensi dell articolo 81, sesto comma della Costituzione entra in vigore nel 2016. Il comparto regioni anticipa l applicazione del pareggio di bilancio al 2015. È l unico settore delle amministrazioni pubbliche che applicherà il principio già dall anno prossimo mentre nella nota di aggiornamento al DEF il Governo ha chiesto alla UE il rinvio al 2017. La sola manovra di pareggio di bilancio vale per le regioni a statuto ordinario 2,8 miliardi

La manovra di pareggio di bilancio vale per le regioni 2,8 miliardi VS Richiesta di 4 miliardi di contributo alle Regioni per la manovra 2015 pari a circa il 12% della spesa primaria contro la richiesta di un contributo del 3% alle altre Amministrazioni pubbliche

Risposta alle osservazioni formulate dalla Commissione europea sulla manovra al fine del miglioramento dell indebitamento netto al 2,6% del PIL È soppressa la possibilità per le Regioni che applicano per il primo anno il pareggio di bilancio di escludere dal pareggio 500 milioni di cofinanziamenti nazionali ai fondi comunitari

Il ddl stabilità prevede la soppressione dei parametri ispirati all efficienza inseriti nel DL 66/2014 attraverso cui le Regioni dovrebbero ripartire i tagli fra loro avendo a base il rispetto dei tempi di pagamento stabiliti dalla direttiva UE 2001/7/UE e l incidenza degli acquisti centralizzati. (norma ispirata a premiare le amministrazioni che hanno gestito con efficienza i tempi di pagamento verso i fornitori e avviato da tempo l utilizzo delle centrali acquisto per i beni e servizi ) TAGLI LINEARI In base al: PIL; popolazione residente 12

La manovra richiesta (di 4 miliardi) intacca la spesa sanitaria. Automaticamente si determina una riduzione del fabbisogno standard sanitario pertanto le manovre statali di finanza pubblica che prevedono riduzioni del FSN devono contenere anche i meccanismi di copertura ovvero individuare quali LEA devono essere ridotti ovvero quali costi e per quanto è possibile effettuare la riduzione così da poter ridurre il finanziamento in maniera corrispondente. In caso contrario le manovre creerebbero solo disavanzi sanitari e non risparmi in quanto i LEA devono essere garantiti. Nel «Patto Salute» è applicata la regola: «Chi rompe, paga!» Responsabilità degli equilibri finanziari Responsabilità della copertura dei LEA

IRAP DL 66/2014: riduzione dell aliquota dal 3,9% al 3,5% DDL Stabilità 2015: abolizione della norma che prevede la riduzione dell aliquota ridotta del DL 66/2014 retroattiva dall inizio dell anno 2014 La riduzione dell IRAP, come promesso, quest anno non c è anzi è stata aumentata retroattivamente

Clausola di salvaguardia art.45 ddl stabilità 12.814 milioni dal 2016 19.221 milioni dal 2017 Incremento dell aliquota IVA del 10% di due punti percentuali a decorrere dal 2016 e di un ulteriore punto percentuale dal 2017; Incremento dell aliquota IVA del 22% di due punti percentuali a decorrere dal 2016, di un ulteriore punto percentuale dal 2017 e di un ulteriore 0,5% dal 2018; Incremento dell accisa sulla benzina e sul gasolio per autotrazione in misura tale da determinare almeno 700 milioni di entrate nette per l anno 2018 e successivi. A salvaguardia degli equilibri di bilancio non per le criticità di finanziamento del Fondo Nazionale Trasporti 15

Fondo Nazionale trasporti Sottostima del fabbisogno del FNT IX Commissione permanente (Trasporti, poste e telecomunicazioni) Indagine conoscitiva sul trasporto pubblico locale numerose audizioni hanno evidenziato la necessità di intervenire rispetto alla dotazione del Fondo istituito dalla legge di stabilità 2013, segnalando che il quantum complessivo garantito dal Fondo (circa 4.929 milioni di euro annui a decorrere dal 2013) non garantisce il pieno ristoro delle risorse del settore rispetto ai tagli operati negli ultimi anni... assolutamente insufficiente per far fronte, oltre agli oneri derivanti dai contratti di servizio in essere, alle spese per il rinnovo del materiale rotabile ferro/gomma, per la manutenzione straordinaria delle infrastrutture, per l innovazione tecnologica e per il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro. Il settore ha assistito a una contrazione complessiva delle risorse per i servizi di quasi 600 milioni di euro, vale a dire che a livello medio nazionale sono stati tagliati il 12 per cento dei contributi pubblici totali»;. Per garantire un ristoro completo rispetto alle decurtazioni precedenti, la dotazione del fondo dovrebbe essere elevata da 4.929 milioni di euro a 6.330 milioni di euro. Su questa necessità di rifinanziamento del Fondo hanno convenuto ASSTRA, le organizzazioni sindacali, Rete Imprese Italia, Conferenza delle regioni e province autonome, ANAV, ANCI, Arriva Italia.

Elementi qualificanti della proposta regionale in discussione con il Governo a) Concorso positivo delle Regioni alla manovra di finanza pubblica. b) Riqualificazione della spesa corrente - ivi compresa la spesa sanitaria e le società partecipate - e maggiori investimenti anche in edilizia sanitaria. c) Contestuale rilancio degli investimenti pubblici attraverso l esclusione dal pareggio di bilancio degli impegni in capitale non rilevanti ai fini dell indebitamento netto. d) Accelerazione dei pagamenti attivando una sinergia istituzionale tra Stato, Regioni ed EE.LL. mediante il Patto di Stabilità Verticale Incentivato ai fini di immettere liquidità a favore delle imprese per gli investimenti pubblici. e) Anticipazione dell applicazione dell equilibrio di bilancio al 2015. f) Ottimizzazione flussi finanziari delle risorse regionali stanziate nel bilancio dello Stato. g) Efficientamento e razionalizzazione del Fondo Nazionale Trasporti. h) Proposte per la riqualificazione della spesa corrente attraverso l estensione dell applicazione dei costi standard anche alle Amministrazioni centrali tenendo altresì conto del processo di riordino istituzionale. 17