Il patto di stabilità interno
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- Federica Carli
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1 2. Il Patto di stabilità interno Il patto di stabilità interno Perché il Patto di stabilità interno? Ppt di una conferenza di (luglio 2007) Massimo Bordignon Università Cattolica di Milano esigenze generali di controllo dell evoluzione delle finanze pubbliche complessive asimmetria del Patto europeo (solo i governi centrali firmano il Patto e sono soggetti a sanzioni, ma equilibrio richiesto per AP complessive) 1 Decentramento 2 Evidenze internazionali Disciplina fiscale: il Patto di stabilità interno Diverse formulazioni del Patto di stabilità interno Approccio cooperativo Approccio delle regole fiscali Nel panorama europeo, si rifanno all approccio cooperativo Austria, Belgio, Germania e Olanda; seguono il secondo approccio Italia, Francia, Spagna, Portogallo. Anche la Spagna si è ora mossa verso un approccio + cooperativo il PSI in Italia Disciplina fiscale: il PSI in Italia Patto di stabilità interno (PSI) introdotto in Italia con la Legge finanziaria per il 1999: nel quadro del federalismo fiscale, le regioni, le province autonome, le province, i comuni e le comunità montane concorrono alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica che il paese ha adottato con l adesione al patto di stabilità e crescita, impegnandosi a ridurre progressivamente il finanziamento in disavanzo delle proprie spese e a ridurre il rapporto tra il proprio ammontare di debito e il prodotto interno lordo Contenuti del PSI annualmente definiti con la legge finanziaria e le successive circolari di attuazione PSI modificato ogni anno A partire dal 2002, norme differenti per gli enti locali (Comuni e Province) e per le Regioni (bilancio regionale e regole per la Sanità) 5 6 1
2 Gli enti soggetti al Patto Nel 2001 e 2002 esclusi i comuni inferiori a abitanti Nel 2005 esclusi i comuni inferiori ai abitanti e le Comunità Montane inferiori a abitanti Nel 2006 esclusi i comuni inferiori ai abitanti e le Comunità Montane inferiori a abitanti Nel 2007 esclusi i comuni con popolazione inferiore ai abitanti e le comunità montane 7 L obiettivo sul saldo in tutti gli anni ad eccezione del 2005 e del 2006 (ma già con qualche vincolo spesa a partire dal 2002) sulla spesa nel 2005 e nel 2006 sul saldo dal 2007 Qual è preferibile? 8 Gli obiettivi definiti rispetto ai saldi di bilancio hanno alcuni vantaggi: il governo locale ha la libertà di decidere come rispettare il vincolo; si riduce il problema del soft budget constraint; più in linea con i vincoli europei Quale saldo? Saldo di competenza o di cassa? 9 10 L indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche include sia le spese per interessi passivi sia le spese in conto capitale Al contrario, queste sono state escluse dal saldo di riferimento per il PSI, fino al Dal 2007 il saldo di riferimento è il saldo complessivo 11 Ragioni per escludere le spese in conto capitale: non introdurre disincentivi agli investimenti profilo temporale dei pagamenti per spese di investimento Golden rule costituzionale (art.119) PSI fondato su art
3 Saldo di competenza o di cassa? La legge finanziaria per il 2007 ha introdotto un vincolo sul saldo complessivo: coerenza con gli obblighi europei (che non prevedono la golden rule) disincentivo a trasformare poste di spesa corrente in spese in conto capitale nei bilanci degli enti locali Il saldo rilevante per il Patto di stabilità europeo, l indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche, è un saldo di competenza 13 Un vincolo solo sulla competenza non consente il controllo sui flussi di cassa (che determinano il fabbisogno del settore statale), su cui esistono informazioni più tempestive a livello centrale e consentono un più agevole monitoraggio dei comportamenti degli enti locali 14 Saldo di competenza o di cassa? Obiettivi del PSI 2007 Dal 2003, il vincolo del PSI riguarda sia il saldo di competenza sia il saldo di cassa Per ciascun ente, la correzione richiesta (comp. 2,2 mld di euro per i comuni) è la somma algebrica di due componenti: riduzione nel 2007 del 50% del disavanzo di cassa medio registrato nel triennio (non riguarda i comuni in pareggio o in avanzo nel periodo considerato) miglioramento del saldo di bilancio in misura pari al 3,4% dei pagamenti correnti effettuati in media nel periodo (tutti i comuni) Uniformità del vincolo Uniformità del vincolo Stesse regole sia per chi è già in avanzo finanziario (imponendogli di migliorare ulteriormente il saldo) e per chi è in deficit (chiedendogli di raggiungere l equilibrio di bilancio)? Oppure trattamento differenziato degli enti virtuosi? Un trattamento differenziato sembrerebbe opportuno Ma perché un ente è virtuoso? Finanziamento per spesa storica : virtuoso perché bravo o perché fortunato? Mancano indicatori di efficienza nell offerta dei servizi;
4 Il sistema di monitoraggio La normativa sul PSI include anche disposizioni relative al sistema di monitoraggio sui comportamenti degli enti interessati, alla trasmissione delle informazioni e alla verifica della realizzazione degli obiettivi programmati Dal 2007: estensione a tutti gli enti soggetti al patto del monitoraggio via web Le Province, i Comuni con popolazione superiore ai abitanti, sono tenuti a comunicare ogni trimestre al Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato tutti i dati relativi al patto di stabilità interno Dal 2007: introduzione del principio contabile dell obbligatorietà del rispetto del PSI come elemento necessario per l approvazione del bilancio di previsione il bilancio di previsione degli enti locali, soggetti al PSI, deve essere approvato, in misura tale da consentire il raggiungimento dell obiettivo programmatico posto dal patto stesso Accanto alla individuazione di parametri di carattere propriamente finanziario, la manovra per il 2007 enuncia la predisposizione di uno strumento volto ad assicurare un controllo di ampio respiro sulla condotta complessiva degli enti locali al fine di assicurare un controllo indipendente e continuativo della qualità dell azione di governo degli enti locali, è istituita un Unità per il monitoraggio con il compito di accertare la ricorrenza dei presupposti per il riconoscimento delle misure premiali previste dalla normativa vigente e di provvedere alla verifica delle dimensioni organizzative ottimali degli enti locali anche mediante la valutazione delle loro attività, la misurazione dei livelli delle prestazioni e dei servizi resi ai cittadini e l apprezzamento dei risultati conseguiti, tenendo altresì conto dei dati relativi al patto di stabilità interno Dal 2007: La verifica ogni ente locale dovrà inviare, entro il 31 marzo dell anno successivo, una certificazione sottoscritta dal legale rappresentante e dal responsabile del servizio finanziario (messa a disposizione dell ANCI e dell UPI da parte del Ministero sulla base di apposite convenzioni)
5 Le sanzioni Le sanzioni Nella versione originaria del PSI (triennio ), nessun meccanismo sanzionatorio PSI come esortazione programmatica Solo una dichiarazione generale che in caso di sanzione della UE, questa sarebbe stata condivisa tra gli enti responsabili Nel 2002, introduzione di due meccanismi sanzionatori: riduzione agli enti locali dell importo dei trasferimenti erariali spettanti (mai entrata in vigore, per dubbi di incostituzionalità) e limiti all assunzione di nuovo personale Le sanzioni Dal 2003: divieto di assunzioni a qualsiasi titolo obbligo di ridurre la spesa per acquisto di beni e servizi ad un livello predeterminato divieto di ricorso all indebitamento per spesa per investimento 27 Dal 2007, in caso di mancato rispetto degli obiettivi: il Presidente del Consiglio dei Ministri diffida gli enti locali ad adottare i necessari provvedimenti entro il 31 maggio dell anno successivo qualora gli enti non adempiano, il Sindaco e il Presidente della provincia, in qualità di commissari ad acta, adottano i necessari provvedimenti entro il 30 giugno decorso inutilmente il 30 giugno, l aliquota dell addizionale comunale IRPEF aumenta di 0,3%, mentre nelle province, l imposta di trascrizione aumenta del 5% 28 Gli incentivi * Sanzioni non commisurate al danno? * Azzardo morale; * Sanzioni solo sui cittadini? Dal 2007, un premio per gli Enti che nel 2006 hanno rispettato il PSI: solo questi concorreranno, a partire dall anno 2008, alla ripartizione dell incremento del gettito della compartecipazione IRPEF
6 Disciplina fiscale: il PSI in Italia R.S.O. Regioni a statuto ordinario Disciplina fiscale: il PSI in Italia R.S.O. Regioni a statuto ordinario : vincolo sulla crescita delle spese correnti (al netto di spese per interessi passivi, spese finanziate da programmi comunitari e spesa sanitaria) Tasso di crescita consentito pari al tasso d inflazione programmato Dal 2005: regola del 2%; il limite si applica anche agli investimenti Per il 2007, il complesso delle spese finali (escluse le spese per la sanità, per le quali valgono norme specifiche) di ciascuna Regione a statuto ordinario non deve essere superiore a quello del 2005 diminuito dell 1,8% Disciplina fiscale: il PSI in Italia R.S.O. Regioni a statuto ordinario Sanzioni per Regioni inadempienti: aumento automatico di 5 punti percentuali della tassa automobilistica e nell applicazione dell imposta regionale sulla benzina nella misura massima di 0,0258 euro al litro 4.Le novità Legge Delega 1. Standardizzazione dei bilanci a criteri EU; 2. Anticipo definizione regole (aprile, Dpef, approvazione entro 31 ottobre); 3. Procedure + consensuali (discussione conferenza unificata); Le novità legge delega 4. Sanzioni commisurate al danno, modulate fino a prevedere Commissariamento; 5. Previsione ruolo maggiore (su base consensuale, previa approvazione Consiglio delle autonomie) regioni su PSI; 35 6
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