RASSEGNA STAMPA INCONTRO NAZIONALE REFERENTI MEDICI 6-8 MARZO 2015 A cura di Agenzia Comunicatio
COMUNICATO STAMPA SERVIZIO CIVILE; UNITALSI; CRESCONO I GIOVANI CHE SI DEDICANO A DISABILI E MALATI + 10,25%, IN TESTA QUELLI DEL SUD E DELLE ISOLE Oltre 1900 ragazzi formati dall associazione anche come esecutori BLSD Sono giovani tra i 18 e i 26 anni quelli che decidono di dedicarsi nell ambito del servizio civile al volontariato in particolare accanto alle persone disabili e malate assistite dall U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali). Il numero dei ragazzi e delle ragazze che hanno deciso di fare una scelta diversa è cresciuto del 10,25% passando dai 27 del 2003 ai 304 del 2015. In totale oltre 1900 GIOVANI in 12 anni sono stai formati dall UNITALSI e in particolare negli ultimi anni tutti qualificati come esecutori di BLSD grazie al servizio nazionale dei medici dell associazione. Sono questi alcuni dei dati emersi dal dossier dell U.N.I.T.A.L.S.I. che verrà presentato in occasione dell incontro nazionale dei referenti sezionali medici dell U.N.I.T.A.L.S.I. che si terrà a ROMA dal 6 all 8 MARZO 2015, presso l Hotel Melia, Via Aldobrandeschi, 223. Una tre giorni dedicata alla formazione, ma anche alle nuove progettualità che verranno messe in campo nel 2015: dalla collaborazione con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus, alle case di accoglienza, al servizio Civile nazionale. Un focus speciale verrà riservato allo stato dell arte del progetto BLSD (Basic Life Support Defibrillation) dell associazione. Ancora dal dossier si evince che: sono soprattutto i RAGAZZI DEL SUD (56,4%) a decidere di effettuare il servizio civile a sostegno del settore della disabilità e della malattia, a seguire LE ISOLE (19,8%), il CENTRO (17,3%) ed infine il NORD (6,4%). Basilicata, Calabria, Campania e Puglia sono le regioni dove si concentra il maggiore numero di progetti accreditati per il servizio civile (88 PROGETTI COMPLESSIVI) a favore delle persone disabili con il 39,7 %, seguono la TOSCANA, MARCHE ABRUZZO, LAZIO e MOLISE con il 27,2% dei progetti; SARDEGNA e SICILIA 23,8% e EMILIA ROMAGNA e LIGURIA con il 6,8%. I ragazzi che hanno deciso di intraprendere questo tipo di esperienza credono che sia utile per crescere come persona (87% concordano molto o abbastanza con questa affermazione). Seguono quelli che confidano che queste siano occasioni per arricchire le competenze utili per la vita sociale e lavorativa come ad esempio il corso BLSD (75%) ed anche per incentivare la formazione di cittadini attivi (68 %). L aumento costante dei giovani spiega SALVATORE PAGLIUCA, presidente nazionale dell UNITALSI - che hanno deciso di fare quest esperienza di volontariato con noi accanto a chi soffre ci dice che il modello UNITALSI funziona. Tutto questo però passa attraverso un attenta formazione a 360 gradi sia medica di primo soccorso, ma anche spirituale ed etica. Nei ragazzi - aggiunge FEDERICO BAIOCCO, responsabile nazionale dei medici U.N.I.T.A.L.S.I. - è cresciuta la consapevolezza che il proprio futuro professionale ed umano non dipenda solo dal titolo di studio, ma anche da esperienze che si possono acquisire fuori dalle mura universitarie e scolastiche mettendosi in gioco, in presa diretta con la vita. Per questo molti dopo essere diventati esecutori BLSD ci hanno chiesto di essere formati anche per diventare istruttori di BLSD, e molti altri ancora ci chiedono di essere preparati all assistenza ad una persona disabile o malata. Insomma la loro è una scelta consapevole per un volontariato di qualità.
INTERVENTO IN DIRETTA IL 5/03 ALLE ORE 16,10 INTERVENTO IN DIRETTA IL 6/03 ALLE ORE 15,35
Unitalsi: crescono i giovani che si dedicano a disabili e malati = In testa quelli del Sud e delle Isole Roma, (askanews) - Sono giovani tra i 18 e i 26 anni quelli che decidono di dedicarsi nell ambito del servizio civile al volontariato in particolare accanto alle persone disabili e malate assistite dall Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali). Il numero dei ragazzi e delle ragazze che hanno deciso di fare una scelta diversa e cresciuto del 10,25% passando dai 27 del 2003 ai 304 del 2015. In totale oltre 1900 giovani in 12 anni sono stai formati dall Unitalsi e in particolare negli ultimi anni tutti qualificati come esecutori di BLSD grazie al servizio nazionale dei medici dell associazione. Sono questi alcuni dei dati emersi dal dossier dell Unitalsi che verra presentato in occasione dell incontro nazionale dei referenti sezionali medici che si terra a Roma dal 6 all 8 marzo, presso l Hotel Melia, Via Aldobrandeschi 223. Una tre giorni dedicata alla formazione, ma anche alle nuove progettualita che verranno messe in campo nel 2015: dalla collaborazione con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus, alle case di accoglienza, al servizio civile nazionale. Un focus speciale verra riservato allo stato dell arte del progetto BLSD (Basic Life Support Defibrillation) dell associazione. Ancora dal dossier si evince che: sono soprattutto i ragazzi del sud (56,4%) a decidere di effettuare il servizio civile a sostegno del settore della disabilita e della malattia, a seguire le Isole (19,8%), il centro (17,3%) ed infine il Nord (6,4%). Basilicata, Calabria, Campania e Puglia sono le regioni dove si concentra il maggiore numero di progetti accreditati per il servizio civile (88 progetti complessivi) a favore delle persone disabili con il 39,7 %; seguono la Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio e Molise con il 27,2% dei progetti; Sardegna e Sicilia 23,8%; Emilia Romagna e Liguria con il 6,8%. "L aumento costante dei giovani - spiega Salvatore Pagliuca, presidente nazionale dell Unitalsi - che hanno deciso di fare quest esperienza di volontariato con noi accanto a chi soffre ci dice che il modello Unitalsi funziona. Tutto questo pero passa attraverso un attenta formazione a 360 gradi sia medica di primo soccorso, ma anche spirituale ed etica". "Nei ragazzi - aggiunge Federico Baiocco, responsabile nazionale dei medici Unitalsi - e cresciuta la consapevolezza che il proprio futuro professionale ed umano non dipenda solo dal titolo di studio, ma anche da esperienze che si possono acquisire fuori dalle mura universitarie e scolastiche mettendosi in gioco, in presa diretta con la vita. Per questo molti dopo essere diventati esecutori BLSD ci hanno chiesto di essere formati anche per diventare istruttori di BLSD, e molti altri ancora ci chiedono di essere preparati all assistenza ad una persona disabile o malata. Insomma la loro e una scelta consapevole per un volontariato di qualita ". Ssa 031441 MAR 15
SERVIZIO CIVILE. UNITALSI: PIÙ GIOVANI SI DEDICANO A DISABILI E MALATI Oltre 1900 ragazzi formati dall'associazione, numeri in aumento. Sono soprattutto i ragazzi del sud e delle isole a compiere questa scelta. Il presidente Pagliuca:"Tutto passa attraverso un attenta formazione, sia medica di primo soccorso che spirituale ed etica" (RED.SOC.) ROMA - Sono oltre 1.900 i giovani che negli ultimi dodici anni si sono dedicati al servizio civile e al volontariatoaccanto alle persone disabili e malate assistite dall Unitalsi. A dirlo e la stessa associazione precisando che il numerodei ragazzi e delle ragazze che hanno deciso di dedicarsi al settore della disabilita e della malattia sonopassati dai 27 del 2003 ai 304 del 2015. La particolarita e che, negli ultimi anni, sono tutti qualificati come esecutori di Blsd (Basic Life Support Defibrillation) grazie al servizio nazionale dei medici dell associazione. I dati sono emersi dal dossier dell Unitalsi, che verra presentato in occasione dell incontro nazionale dei referenti sezionali medici dell associazione in programma dal 6 all 8 marzo 2015 a Roma. Una tre giorni dedicata alla formazione, ma anche alle nuove progettualita che l associazione mettera in campo nel 2015: dalla collaborazione con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus, alle case di accoglienza, al servizio Civile nazionale. Un focus speciale e dedicato allo stato dell arte del progetto Blsd dell associazione. Sono soprattutto i ragazzi del sud (56,4%) a decidere di effettuare il servizio civile a sostegno del settore della disabilita e della malattia, a seguire le isole(19,8%), ilcentro (17,3%)ed infine ilnord (6,4%). Basilicata, Calabria, Campania e Pugliasono le regioni dove si concentra il maggiore numero di progetti accreditati per il servizio civile (88 progetti complessivi) a favore delle persone disabili con il39,7 %. Seguono Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio e Molisecon il27,2%dei progetti, Sardegna e Sicilia 23,8%, Emilia RomagnaeLiguria con il 6,8%. "L aumento costante dei giovani -spiega Salvatore Pagliuca, presidente nazionale dell Unitalsi- che hanno deciso di fare quest esperienza di volontariato con noi accanto a chi soffre ci dice che il modello Unitalsi funziona. Tutto questo pero passa attraverso un attenta formazione a 360 gradi sia medica di primo soccorso, ma anche spirituale ed etica". Sempre secondo il dossier di Unitalsi, tra le principali motivazioni che hanno spinto i ragazzi ad intraprendere questo tipo di esperienza vi e l opportunita di crescita personale (ben l 87% concorda "molto" o "abbastanza" con questa affermazione). Seguono coloro che ritengono tali esperienze occasioni per arricchire le competenze utili per la vita sociale e lavorativa come ad esempio il corso Blsd (75%) ed anche per incentivare la formazione di cittadini attivi (68 %). "Nei ragazzi - aggiungefederico Baiocco, responsabile nazionale dei medici Unitalsi - e cresciuta la consapevolezza che il proprio futuro professionale ed umano non dipenda solo dal titolo di studio, ma anche da esperienze che si possono acquisire fuori dalle mura universitarie e scolastiche mettendosi in gioco, in presa diretta con la vita. Per questo molti dopo essere diventati esecutori Blsd ci hanno chiesto di essere formati anche per diventare istruttori di Blsd, e molti altri ancora ci chiedono di essere preparati all assistenza ad una persona disabile o malata. Insomma la loro e una scelta consapevole per un volontariato di qualita ". (www.redattoresociale.it)
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