ORGANI E FINALITA DELL AZIENDA... 1 ORGANIGRAMMA AZIENDALE... 2 ORGANIZZAZIONE AI FINI DELLA SICUREZZA... 3... 3 RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE... 3 MEDICO COMPETENTE... 3 RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA... 3 ORGANIZZAZIONE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE... 3 ADDETTI SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE... 3 COORDINATORE SERVIZIO QUALITA E SICUREZZA... 4 GESTIONE DEL SERVIZIO ANTINCENDIO E EMERGENZA... 11 ORGANI E FINALITA DELL AZIENDA L Azienda DSU Toscana viene istituita con la Legge Regionale n 26/2008, in modifica della Legge Regionale n 32/2002, e relativo Regolamento n 38/2008 a seguito della fusione delle tre Aziende per il Diritto allo Studio Universitario di Firenze, Pisa e Siena che divengono, per la nuova Azienda Unica, le Articolazioni Organizzative Territoriali (AOT). Con Delibera della Giunta Regionale Toscana n. 1.127 dell 11 dicembre 2012 viene approvato il nuovo Regolamento Organizzativo dell'azienda DSU che prevede il superamento delle AOT e l organizzazione dell Azienda per aree funzionali il cui scopo è garantire omogeneità dei servizi sul territorio in cui si trovano le sedi universitarie. L Azienda, con sede sociale a Firenze, in viale Gramsci n 36, è dotata di personalità giuridica, di autonomia amministrativa e gestionale nonché di proprio personale. Gli organi dell Azienda sono: - il Consiglio di Amministrazione, nominato dal Consiglio Regionale della Toscana, che dura in carica cinque anni ed e composto da 8 membri oltre al Presidente: i tre Presidenti dei Consigli Territoriali degli Studenti; il Presidente del Comitato Regionale di Coordinamento delle Università Toscane (CORECO); i quattro Rappresentanti della Regione scelti fra persone di comprovata e specifica esperienza tecnico-amministrativa acquisita nella gestione di strutture pubbliche o private; - il Presidente (nominato dal Consiglio Regionale, su proposta della Giunta e d intesa con l Università); - il Collegio dei Revisori, composto da 5 membri (3 effettivi più 2 supplenti) iscritti nel registro contabile di cui al Decreto Legge n 88/1992, con il compito di esaminare i provvedimenti aziendali sotto il profilo della legittimità contabile ed amministrativa. Rev. 02 del 10.02.2015 1
La gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa e di competenza del, che ne è direttamente responsabile. ORGANIGRAMMA AZIENDALE L organizzazione dell Azienda DSU Toscana risente ancora del processo di unificazione ed è destinata ad essere modificata a seguito dell approvazione del nuovo Regolamento Organizzativo dell Azienda, che prevede sostanziali modifiche che impattano soprattutto sull individuazione delle aree dirigenziali e funzionali. L attuale articolazione di servizi attraverso i quali l Azienda DSU Toscana persegue le sue finalità è rappresentata dall Organigramma DSU Toscana. Rev. 02 del 10.02.2015 2
ORGANIZZAZIONE AI FINI DELLA SICUREZZA Ai fini della corretta gestione della salute e della sicurezza all interno dell Azienda DSU Toscana, sono stati individuati i soggetti che ricoprono i ruoli definiti dal Decreto Legislativo n 81/2008. (art. 27 del Regolamento Organizzativo dell Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Leonardo Martini (Convenzione con Università di Firenze approvata con Delibera CDA n 45/2012, Nomina con Provvedimento del n 490/2013) MEDICO COMPETENTE Dott.ssa Alba Stocchi (FIRENZE) Dott. Pagano (PISA) Dott.ssa Salvatrice Lo Bosco (SIENA) (Convenzioni con ASL territorialmente competenti approvate con Provvedimento del n 3/2012, 4/2012 e 160/2012; Nomina dei medici proposti dalle singole ASL, attraverso Provvedimento del n 62/2012, 169/2012 e 426/2012) RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Rossella Ponticelli Fabio Diana Rosanna Lagioia (Comunicazione INAIL del 03.10.2012 protocollata n 015476/12) ORGANIZZAZIONE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE ADDETTI SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Gabriele Di Carlo Giuseppe Montano (assegnato al Servizio Tecnico con specificazione del ruolo di Addetto alla Sicurezza) Daniela Saporito Elena Petrignani (Provvedimento del n 490/2013) Rev. 02 del 10.02.2015 3
COORDINATORE SERVIZIO QUALITA E SICUREZZA Ornella Fantoni (Provvedimento del n 38/2012) Con Provvedimento del n 490/2013 viene definita revisionata l organizzazione del Servizio Prevenzione e Protezione così come richiesto all art. 31 del Decreto Legislativo n 81/2008. Ornella Fantoni: nel corso del 2014 è stata conseguita la formazione richiesta per lo svolgimento del ruolo di RSPP Aziendale (Modulo A, B, C), aprendo la possibilità ad una reinternalizzazione di questa funzione. Tenendo conto del grado di maturità del Sistema di Gestione, delle attività già avviate in materia di formazione e sorveglianza sanitaria, il Coordinatore del Servizio Qualità e Sicurezza, si occupa della definizione, in accordo con il RSPP e con i relativi referenti, delle procedure di sicurezza per le attività aziendali. Si occupa direttamente dell aggiornamento della documentazione prevista come evidenza delle attività di prevenzione e protezione adottate dall Azienda nei confronti dei Lavoratori, degli Studenti e dei Fornitori (redazione DVR, verbali riunioni, Piani Emergenza e atti di designazione, DUVRI, etc). Il Coordinatore del Servizio Qualità e Sicurezza ricopre il ruolo di Referente dell Azienda DSU per il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, con cui concorda gli interventi per il miglioramento della sicurezza nelle strutture delle varie sedi del DSU, mantenendo la gestione delle risorse umane ed economiche, la programmazione e pianificazione delle attività in ordine a quanto potrà essere previsto nei Documenti di Valutazione dei Rischi o comunque in ogni altra deliberazione che potrà scaturire dall attività propria del RSPP. I Dipendenti assegnati al Servizio Qualità e Sicurezza vengono individuati come Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione, differenziando l ambito delle attività svolte da ciascuno, sulla base delle attitudini espresse e delle competenze possedute a seguito dei percorsi di istruzione e formazione, che dovranno essere opportunamente integrate e aggiornate, per rispondere a quanto previsto dal Decreto Legislativo 81/2008. Il Dipendente Giuseppe Montano non risulta più assegnato al Servizio Qualità e Sicurezza, ma l ordine di servizio con cui è stato disposto il suo trasferimento al Servizio Tecnico, (Ordine di Servizio n 4 del 26.03.2013) prevede il mantenimento della nomina di Addetto alla Sicurezza. In particolare: FIRENZE: Gabriele Di Carlo: in ragione delle attitudini espresse e delle competenze acquisite a seguito del percorso universitario e della frequenza del corso di formazione per Addetto alla Sicurezza Modulo A e B, frequentati a gennaio - febbraio 2008, dell aggiornamento effettuato nel 2014 e del corso di formazione Modulo C svolto ancora nel 2014, ricopre il ruolo di Addetto al Servizio Prevenzione e Protezione, in particolare per ciò che attiene la verifica delle misure Rev. 02 del 10.02.2015 4
preventive e protettive previste all interno dei Documenti di Valutazione dei Rischi e l eventuale, aggiornamento degli stessi, nonché la diffusione ai lavoratori delle informazioni previste dall art. 36 del Decreto Legislativo 81/2008 (rischi connessi all attività; procedure primo soccorso, antincendio, evacuazione; nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di pronto soccorso e emergenza incendi; nominativi di RSPP, Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione, Medico Competente). In virtù delle approfondite competenze tecniche di progettazione e urbanistiche si occupa della redazione e revisione delle planimetrie ed è il referente tecnico del Servizio. PISA: Elena Petrignani: nel corso del 2014 ha conseguito la qualifica di Addetto alla Sicurezza frequentando i corsi Modulo A e B. In ragione delle attitudini espresse e delle competenze acquisite è direttamente coinvolta nell implementazione delle Procedure del Sistema di Gestione della Sicurezza. Si occupa inoltre della verifica delle misure preventive e protettive previste all interno dei Documenti di Valutazione dei Rischi, nonché la diffusione ai lavoratori delle informazioni previste dall art. 36 del Decreto Legislativo 81/2008 (rischi connessi all attività; procedure primo soccorso, antincendio, evacuazione; nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di pronto soccorso e emergenza incendi; nominativi di RSPP, Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione, Medico Competente). Giuseppe Montano: nel primi mesi del 2014 è stato completato il percorso formativo per il ruolo di Addetto alla Sicurezza. In ragione delle attitudini espresse e delle competenze acquisite a seguito del corso di formazione per Addetto alla Sicurezza ricopre il ruolo di Addetto al Servizio Prevenzione e Protezione, per ciò che attiene la verifica delle misure preventive e protettive previste all interno dei Documenti di Valutazione dei Rischi, nonché la diffusione ai lavoratori delle informazioni previste dall art. 36 del Decreto Legislativo 81/2008 (rischi connessi all attività; procedure primo soccorso, antincendio, evacuazione; nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di pronto soccorso e emergenza incendi; nominativi di RSPP, Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione, Medico Competente). SIENA: Daniela Saporito: nel corso del 2014 ha conseguito la qualifica di Addetto alla Sicurezza frequentando i corsi Modulo A e B. In ragione delle competenze possedute e dell attitudine all attività di carattere amministrativo e tenendo conto dell esigenza di garantire un omogenea gestione e controllo delle procedure relative alla Sorveglianza Sanitaria presso le 3 Sedi, viene individuata come referente unica per questa attività in merito all organizzazione delle visite, al ricevimento dei certificati di idoneità e all aggiornamento del file riepilogativo delle visite effettuate. Rev. 02 del 10.02.2015 5
Allo scopo di fornire un quadro riepilogativo dei ruoli e delle responsabilità a cui è richiamato ciascun Dipendente dell Azienda DSU Toscana in base alle mansioni svolte e a quanto previsto dal Decreto Legislativo n 81/2008, è stato redatto il Disciplinare dei ruoli e delle responsabilità in materia di Salute e Sicurezza all interno dell Azienda DSU Toscana, approvato con Provvedimento del n 85/2013. Attraverso il Disciplinare si individuano all interno dell Azienda DSU Toscana i ruoli definiti dal dettato normativo, in particolare vengono individuati i Dipendenti che ricoprono il ruolo di DIRIGENTI e PREPOSTI, così come rappresentato graficamente nell Organigramma Organigramma della Sicurezza DSU Toscana, suddiviso per aree funzionali. Rev. 02 del 10.02.2015 6
All interno del Servizio Ristorazione vengono individuati come Preposti i Dipendenti incaricati di Posizione Organizzativa cui compete il coordinamento del personale operante all interno degli Uffici e l attuazione delle direttive impartite dal Dirigente in merito all organizzazione del lavoro del Servizio. All interno dell area di produzione del Servizio vengono individuati come Preposti coloro che sono investiti di una Particolare Responsabilità per il coordinamento delle squadre di cucina, e i loro sostituti, e nella specifica organizzazione della Mensa Calamandrei in cui il lavoro è suddiviso fra Produzione e Terminale, anche i coordinatori delle specifiche attività di produzione. Rev. 02 del 10.02.2015 7
All interno del Servizio Ristorazione ricoprono il ruolo di Preposti i Dipendenti incaricati di Posizione Organizzativa cui compete il coordinamento del personale operante all interno degli Uffici, e nella specifica organizzazione prevista all interno della sede di Siena, i Dipendenti che svolgono la funzione di Gestori, cui compete il coordinamento del personale assegnato alle Residenze di riferimento. Rev. 02 del 10.02.2015 8
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Vengono individuati come Preposti dell area funzionale Servizi agli studenti e dei Servizi Trasversali o di Staff del i Dipendenti titolari di Posizione Organizzativa, in relazione al Servizio che coordinano e alla sede di assegnazione nonché ciascun Dipendente che sovrintenda alle attività del Servizio, in assenza di un Coordinatore assegnato alla stessa sede. GESTIONE DEL SERVIZIO ANTINCENDIO E EMERGENZA Gli edifici facenti parte del patrimonio immobiliare dell Azienda DSU Toscana sono dotati di misure intese ad evitare l'insorgere di un incendio e a limitarne le conseguenze qualora esso si verifichi, che vengono sottoposte a controllo periodico e programmato come previsto nel Capitolato relativo all Appalto per la gestione integrata dei lavori di manutenzione del DSU Toscana, affidato con Provvedimento del n 407/2012. Allo scopo di consentire una corretta gestione delle emergenze che dovessero verificarsi all interno delle strutture dell Azienda DSU Toscana, il Servizio Prevenzione e Protezione, attraverso il Servizio Qualità e Sicurezza, si occupa dell organizzazione delle prove di evacuazione e delle squadre preposte alla gestione delle emergenze, secondo le caratteristiche delle singole strutture, della tipologia di attività e dell utenza presente. Allo scopo di garantire la massima disponibilità di personale formato alla gestione delle emergenze, tenendo conto dei sistemi di turnazione presenti all interno dei Servizi rivolti all utenza, tutto il Personale dell Azienda DSU Toscana è stato avviato alla formazione antincendio prevista in caso di rischio basso. Con ordini di servizio n.12/2013 del 02 settembre 2013 e n.13/2013 del 17 settembre 2013 sono stati avviati a formazione sulla base delle proposte avanzate dal Servizio Prevenzione e Protezione, dal, dai Dirigenti e i Preposti ai singoli Servizi e delle attitudini espresse dai singoli Lavoratori, è stata integrata la formazione antincendio per coloro che sono stati individuati come soggetti attivi nella gestione di un eventuale emergenza, allo scopo di completare il percorso formativo previsto in caso di rischio medio. A tutti i Dipendenti formati è stata inviata comunicazione formale di designazione quali Addetti alla Gestione delle Emergenza attraverso i mezzi di comunicazione aziendali. Durante l anno 2012, in considerazione della natura istituzionale dell Azienda DSU Toscana e del numero di lavoratori e dell utenza di riferimento, tutto il Personale è stato avviato alla formazione per il pronto soccorso prevista in caso di rischio medio. Per agevolare l organizzazione dei turni di lavoro e garantire la presenza di personale formato, la designazione come Addetto alla Gestione dell Emergenza coincide con la designazione di Addetto al Primo Soccorso, là dove il Dipendente risulti formato. Rev. 02 del 10.02.2015 11