COMUNE DI GALATINA PROV. DI LECCE

Documenti analoghi
Stazione Passeggeri Porto di Pozzallo (Rg) Piano manutenzione dell opera 2

Nuova Scuola Italo Calvino Piano di Manutenzione

Prog /2013 CIMITERI COMUNALI: Fornitura e posa in opera di ossarini prefabbricati

PROVINCIA DI RAVENNA SETTORE LAVORI PUBBLICI

COMUNE DI RIMINI DIREZIONE LAVORI PUBBLICI E QUALITA URBANA Via Rosaspina, 21 - Tel fax C.F. / P. IVA.

CITTA' DI GALATINA. Provincia di Lecce. Regione Puglia

COMUNE DI ARNESANO PROVINCIA DI LECCE

PIANO DI MANUTENZIONE DELL OPERA E DELLE SUE PARTI

COMUNE DI CATIGLIONE DI SIICLIA PROVINCIA DI CATANIA PIANO DI MANUTENZIONE

Piano di manutenzione

COMUNE DI VILLAFRATI PROVINCIA DI

Ing. ALESSANDRO VENTURELLI Strada Saliceto Panaro, MODENA

REGIONE SICILIANA PIANO DI MANUTENZIONE RELAZIONE GENERALE

COMUNE DI SCIACCA PROVINCIA DI PIANO DI MANUTENZIONE RELAZIONE GENERALE

progetto definitivo/esecutivo

SOTTOPROGRAMMACONTROLLI

COMUNE DI LAINATE PROVINCIA DI MILANO

Comune di Giovinazzo Provincia Bari

PROGETTO DEFINITIVO / ESECUTIVO

PIANO DI MANUTENZIONE DELL OPERA REALIZZAZIONE DI UN ITINERARIO TURISTICO NELLA ZONA ARCHEOLOGICA DI MONTAGNA DEI CAVALLI

Manutenzione degli edifici

PROGRAMMA DI MANUTENZIONE

Documentazione disponibilità Luogo di conservazione Provincia di Pistoia preliminare

CONSIDERAZIONI SULLA MANUTENZIONE NELLA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

Introduzione e riferimenti normativi

1.1 Descrizione e collocazione dell intervento Modalità di uso corretto Sottoprogramma delle prestazioni Stabilità...

8. PIANO DI MANUTENZIONE DELL OPERA

COMUNE DI CREAZZO PROVINCIA DI VICENZA

- Manuale d uso, contenente le indicazioni per il corretto uso e la conservazione del bene in oggetto;

PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE DELL OPERA (Ai sensi del D.M , art. 10.1)

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222

MANUALE D USO E MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE

Elenco delle Unità strutturali. Strutture di fondazione Sono previste al piano terra dell area 1. Travi di fondazione in acciaio.

1.1 Descrizione e collocazione dell intervento Modalità di uso corretto...3

COMUNE DI VALBRONA PROVINCIA DI COMO

Il piano di manutenzione è costituito dai seguenti documenti operativi: il manuale di manutenzione comprensivo del programma di manutenzione.

COMUNE DI PALUZZA PROVINCIA DI UDINE

7.2 Controlli e prove

PIANO DI MANUTENZIONE TENSOSTRUTTURA IN COMUNE DI FERNO PARCO DI FERNO

Comune di Pojana Maggiore Impianto fotovoltaico posto sulla copertura della palestra scuole medie

Lo stato attuale dei luoghi è illustrato nelle tavole dedicate e nella documentazione fotografica.

2 PIANO DI MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE (art DM 14/01/2008)

Comune di CREMONA. Settore Progettazione MANUALE D USO E MANUTENZIONE PROGETTO ESECUTIVO

FABBRICATO IN VIA PADRE GIOVANNI ANTONIO FILIPPINI civ. 119

Consorzio di Polizia Locale Valle Agno Corso Italia n.63/d Valdagno Vicenza

COMUNE DI ANCONA AREA DELLA CITTA' E DEL TERRITORIO

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

EDIFICIO SCOLASTICO COMUNALE DI SANT ENEA INTERVENTI DI RISANAMENTO CONSERVATIVO, CONSOLIDAMENTO E MIGLIORAMENTO SISMICO PROGETTO ESECUTIVO

Piano di manutenzione della struttura dell opera 1. Premessa manuale d uso manuale di manutenzione programma di manutenzione delle strutture

Piano di Manutenzione

PIANO DI MANUTENZIONE DI UN'ARCOSTRUTTURA

PIANO GUIDA MANUTENZIONE EDILE PER L'AFFIDAMENTO PER ANNI 5 (CINQUE) DELLE ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA EDILE, NONCHÉ DEI

Piano di manutenzione dell opera

PONTE SU RUOTE A TORRE (trabattelli)

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

SCS Eurotetti. Di Sara Lanzoni. Azienda specializzata nei sistemi anticaduta

Il Manuale si articola in: - Manuale d uso - Manuale di manutenzione - Programma di Manutenzione

I GRADI DI PROGETTAZIONE

3. Interventi da eseguire Il progetto prevede quanto di seguito meglio specificato:

ALLEGATO B PROGRAMMA DEI LAVORI E DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE

PIANO DI MANUTENZIONE (art. 38 D.P.R. 207/2010)

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO

CONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96 INDICE 1. PREMESSA - 3 -

Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza

Piano di manutenzione

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

Tipo di intervento Tipo di controllo Periodicità (g) Sorveglianza 30

PIANO DI MANUTENZIONE DELL'OPERA

PROGRAMMA DI MANUTENZIONE

PROGETTO DEFINITIVO DI MESSA IN SICUREZZA DELL ABITATO DI ESCARRA

Sostituzione serramenti scuola secondaria di I grado N.Sauro. Progetto preliminare

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute

PIANO DI MANUTENZIONE (art. 38 D.P.R. n 207/2010)

1 PREMESSA BARRIERE PARAMASSI CONSOLIDATORI MONOANCORAGGIO GABBIONI MURI A SECCO... 7

PIANO DI MANUTENZIONE IMPIANTI FOTOVOLTAICI. Installazione di un impianto fotovoltaico da 1,2 kwp su un Istituto Scolastico

IMPIANTO DI TELERISCALDAMENTO ALIMENTATO A BIOMASSE (LEGNO VERGINE) A SERVIZIO DELLA FRAZIONE DI VALLOMBROSA NEL COMUNE DI REGGELLO

Indice generale. Ing. Davide Pompei mail: pec: tel: STRUTTURE PRESENTI...

Dissesti statici nel consolidamento delle opere d'arte danneggiate. Giorgio Monti Università La Sapienza di Roma

MANUALE DI MANUTENZIONE

- Provincia di Taranto - INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE E MESSA IN SICUREZZA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE.

ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA ED EMILIA ROMAGNA

I dispositivi di protezione ed il TU

RILIEVO DI MASSIMA DEGLI IMMOBILI

INDICE 1. INTRODUZIONE PARATIA DI PALI TRIVELLATI IN C.A MURO IN C.A REGIMAZIONE ACQUE METEORICHE... 3

PROVINCIA DI LECCO Settore Viabilità e Grandi Infrastrutture PIANO DI MANUTENZIONE

COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Materiali per l architettura B (6CFU) Prof. Alberto De Capua, coll. Arch. Valeria Ciulla 13 PARTIZIONI INTERNE. Verticali Orizzontali

PIATTAFORMA DI LAVORO MOBILE ELEVABILE (piattaforma elevabile) e PONTE MOBILE SVILUPPABILE SU CARRO AD AZIONAMENTO MOTORIZZATO (cestello)

Sommario. 1. Premessa Sintesi dello stato di consistenza Intervento di salvaguardia della conca di navigazione...

CAV S.p.A. Concessioni ni Autostradali Venete

LAVORI DI RECUPERO EDILIZIO E ADEGUAMENTO NORMATIVO PIANO TERRA EDIFICIO VIA MURONI, 25 CIG F71 RELAZIONE TECNICA - PROGETTO ESECUTIVO

Pericolosità del Materiale Contenente Amianto

4 ) D E S C R I Z I O N E D E L B E N E I M M O B I L I A R E

Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa.

COMUNE DI TRIGOLO PROVINCIA DI CREMONA LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE PALESTRA COMUNALE

Manuale d'uso. Comune di San Vito al Torre. Provincia di Udine. Committente Comune di San Vito al Torre. Cantiere:

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

COMUNE DI SAN SPERATE PROVINCIA DI CAGLIARI

Lavori in quota. Lavori in quota. frareg.com 1/22

Transcript:

COMUNE DI GALATINA PROV. DI LECCE LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA, MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE E MESSA IN SICUREZZA DELL ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO POLO 2 SEDE DI GALATINA, VIA ARNO PROGETTO ESECUTIVO D.P.R. n. 554/99 D.Lgs 163/2006 D.Lgs152/2008 Il tecnico Arch. Rita TARASCHI Galatina, 10 Settembre 2013 1

1. PREMESSA 2. INFORMAZIONI GENERALI SULL INTERVENTO 3. STRUTTURE 3.1. Strutture di elevazione in c.a. 3.2. Orizzontamenti tradizionali 3.3. Orizzontamenti in legno di tipo tradizionale 4. INVOLUCRI E TAMPONAMENTI ESTERNI 4.1. Murature esterne 4.2. Intonaci esterni 4.3. Rivestimenti esterni 4.4. Tinteggiature esterne 4.5. Rivestimenti copertura 5. TAMPONAMENTI INTERNI 5.1. Murature interne 5.2. Infissi interni 5.3. Intonaci interni 5.4. Rivestimenti interni 5.5. Controsoffitti 6. PAVIMENTAZIONI 6.1. Riempimenti e massetti 6.2. Pavimenti 6.3. Pavimenti esterni 7. FINITURE 7.1. Opere in ferro 8. OPERE STRADALI 8.1. Aree pedonali e marciapiedi 2

8.2. Parcheggi 8.3. Strade 9. FOGNATURE 9.1. Tubazioni 9.3. Pozzetti e caditoie 10. SISTEMA DI RACCOLTA E STOCCAGGIO ACQUE METEORICHE 10.1. Tubazioni 10.2. Pozzetti 3

1. PREMESSA Il presente Piano di Manutenzione dell Opera, redatto in conformità all Art.40 del DPR 554/99, contiene i seguenti documenti operativi: 1. il manuale d uso 2. il manuale di manutenzione 3. il programma di manutenzione. Il manuale d uso si riferisce all'uso delle parti più importanti del bene, ed in particolare degli impianti tecnologici. Il manuale contiene l insieme delle informazioni atte a permettere all utente di conoscere le modalità di fruizione del bene, nonché tutti gli elementi necessari per limitare quanto più possibile i danni derivanti da un utilizzazione impropria, per consentire di eseguire tutte le operazioni atte alla sua conservazione che non richiedono conoscenze specialistiche e per riconoscere tempestivamente fenomeni di deterioramento anomalo al fine di sollecitare interventi specialistici. Tale documento presenta i seguenti contenuti: a) la collocazione nell intervento delle parti menzionate; b) la rappresentazione grafica; c) la descrizione; d) le modalità di uso corretto. Il manuale di manutenzione si riferisce alla manutenzione delle parti più importanti del bene ed in particolare degli impianti tecnologici. Esso fornisce, in relazione alle diverse unità tecnologiche, alle caratteristiche dei materiali o dei componenti interessati, le indicazioni necessarie per la corretta manutenzione nonché per il ricorso ai centri di assistenza o di servizio. I contenuti del manuale di manutenzione sono i seguenti: a) la collocazione nell intervento delle parti menzionate; b) la rappresentazione grafica; c) la descrizione delle risorse necessarie ; d) il livello minimo delle prestazioni; e) le anomalie riscontrabili; f) le manutenzioni eseguibili direttamente ; g) le manutenzioni da eseguire a cura. Il programma di manutenzione prevede un sistema di controlli e di interventi da eseguire, a cadenze temporalmente o altrimenti prefissate, al fine di una corretta gestione del bene e delle sue parti nel corso 4

degli anni. Esso si articola secondo tre sottoprogrammi: a) il sottoprogramma delle prestazioni, che prende in considerazione, per classe di requisito, le prestazioni fornite dal bene e dalle sue parti nel corso del suo ciclo di vita; b) il sottoprogramma dei controlli, che definisce il programma delle verifiche e dei controlli al fine di rilevare il livello prestazionale (qualitativo e quantitativo) nei successivi momenti della vita del bene, individuando la dinamica della caduta delle prestazioni aventi come estremi il valore di collaudo e quello minimo di norma; c) il sottoprogramma degli interventi di manutenzione, che riporta in ordine temporale i differenti interventi di manutenzione, al fine di fornire le informazioni per una corretta conservazione del bene. Il programma di manutenzione, il manuale d'uso ed il manuale di manutenzione redatti in fase di progettazione sono sottoposti a cura del direttore dei lavori, al termine della realizzazione dell'intervento, al controllo ed alla verifica di validità, con gli eventuali aggiornamenti resi necessari dai problemi emersi durante l'esecuzione dei lavori. Il presente Piano di Manutenzione è organizzato mediante schede relative alle parti d opera che compongono l intervento nel suo complesso. Sono stati individuati i seguenti macro-sistemi ed i relativi subsistemi, per ciascuno dei quali è stata approntata una scheda: MACRO SISTEMA SUB SISTEMA STRUTTURE 1. Strutture di fondazione 2. Strutture di elevazione in c.a. 3. Orizzontamenti tradizionali INVOLUCRI E TAMPONAMENTI ESTERNI 1. Murature esterne 2. Intonaci esterni 3. Rivestimenti esterni 4. Tinteggiature esterne 5. Rivestimenti coperture 5

TAMPONAMENTI INTERNI 1. Murature interne 2. Infissi interni 3. Intonaci interni 4. Rivestimenti interni PAVIMENTAZIONI FINITURE OPERE STRADALI FOGNATURE BIANCHE E NERE SISTEMA DI RACCOLTA E STOCCAGGIO ACQUE METEORICHE 1. Riempimenti e massetti 2. Pavimenti interni 3. Pavimentazioni esterne 1. Lattonerie 2. Opere in ferro 1. Aree pedonali e marciapiedi 2. Parcheggi 3. Strade 1. Trattamenti primari 2. Tubazioni 3. Pozzetti e caditoie 1. Tubazioni 2. Sistema di filtrazione 3. Pozzetti 4. Vasche di raccolta NOTE IMPORTANTI: Nel seguito del presente documento non vengono riportati i componenti impiantistici, per i quali si dovrà fare specifico riferimento agli specifici Piani facenti parte dei progetti esecutivi degli impianti; Per informazioni di dettaglio sui requisiti dei vari elementi, si rimanda agli specifici elaborati di progetto esecutivo; in questa sede si riassumono in via sintetica i principali requisiti prestazionali. 6

2. INFORMAZIONI GENERALI SULL INTERVENTO L intervento in questione prevede lesecuzione di LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA, MIGLIORAMENTO DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE E MESSA IN SICUREZZA DELL ISTITUTO SCOLASTICO COMPRENSIVO POLO 2 - SEDE DI GALATINA, VIA ARNO L edificio scolastico, è posto alla periferia ovest dell abitato di Galatina in un area pianeggiante. Sono previsti una serie di interventi di manutenzione straordinaria, dislocati in diversi punti dell edificio, che per consistenza e caratteristiche tecnico operative comporteranno un interessamento globale del manufatto architettonico, con l obiettivo di migliorare le caratteristiche funzionali e di messa in sicurezza dell opera. Gli interventi da effettuare possono essere parzialmente sintetizzati nel seguente elenco (vedasi Relazione Tecnica - allegato 01): - RIMOZIONE SCOSSALINE METALLICHE; - DEMOLIZIONE DI PAVIMENTAZIONE ESTERNA; - RIMOZIONE DI RIVESTIMENTO PLASTICO E RIFACIMENTO DEGLI INTONACI ESTERNI; - MANUTENZIONE STRAORDINARIA LLA SCALA ESTERNA DI SICUREZZA IN C.A; - REALIZZAZIONE DI CAPPOTTO TERMICO; - RIFACIMENTO DEI LIVELLINI DI CORONAMENTO; - REALIZZAZIONE DI STRUTTURA FRANGISOLE; - TINTEGGIATURE INTERNE; - SOSTITUZIONE DI TENDE ALLA VENEZIANA; - ADEGUAMENTO NORMATIVI DEGLI IMPIANTI; 7

3. STRUTTURE 3.1. Strutture di elevazione in c.a. Le strutture in elevazione in c.a. sono costituite da setti e pilastri gettati in opera. Materiali impiegati: Calcestruzzo Acciaio FeB44k Le strutture in elevazione hanno la funzione di trasferire i carichi delle sovrastrutture alle fondazioni. L impiego di tali strutture è indiretto. Le modalità di corretto impiego riguardano il rispetto delle destinazioni d uso dei locali e di conseguenza dei carichi sugli orizzontamenti, evitando di sovraccaricare la struttura. risorse necessarie Scale di sicurezza o ponti semoventi per raggiungere le zone in quota. livello minimo delle prestazioni Resistenza alle sollecitazioni di progetto Resistenza al fuoco R60 Lesioni alla sovrastruttura Alterazioni della miscela cementizia Fessurazione Scopertura delle armature Disassamento Trattamento delle armature Ripristino della superficie mediante malte antiritiro. Altri interventi da decidersi a seguito di indagini specifiche Resistenza alle sollecitazioni di progetto Resistenza al fuoco R60 Dato che le strutture non sono a vista, i controlli dovranno essere di tipo induttivo, osservando eventuali danneggiamenti alla sovrastruttura. Per garantire la funzionalità del sistema si prevedono controlli a campione ogni 5 anni Nel caso di rilevino fenomeni di disassamento, anche minimi, dovranno essere eseguite indagini mirate per determinare le cause ed approntare gli interventi di ripristino. 8

3.2. Orizzontamenti tradizionali Gli orizzontamenti tradizionali sono costituiti prevalentemente da solai In c.a e laterizio Gli orizzontamenti hanno la funzione di trasferire i carichi alle strutture verticali. L impiego di tali strutture è indiretto. Le modalità di corretto impiego riguardano il rispetto delle destinazioni d uso delle opere e di conseguenza dei carichi, evitando di sovraccaricare la struttura. risorse necessarie Scale di sicurezza o ponti semoventi per raggiungere le zone in quota.per le manutenzioni occorrerà attenersi alle necessarie misure di sicurezza e livello minimo delle prestazioni Resistenza alle sollecitazioni di progetto Resistenza al fuoco R60 Lesioni alla sovrastruttura Alterazioni della miscela cementizia Fessurazione Scopertura delle armature Disassamento Trattamento delle armature Ripristino della superficie mediante malte antiritiro Altri interventi da decidersi a seguito di indagini specifiche Resistenza alle sollecitazioni di progetto Resistenza al fuoco R60 Dato che gli orizzontamenti, i controlli dovranno essere principalmente di tipo induttivo, osservando eventuali danneggiamenti alla sovrastruttura e l integrità dei rivestimenti in corrispondenza delle strutture e dei giunti all intradosso dei solai, smontando a tratti i controsoffitti. Per garantire la funzionalità del sistema si prevedono controlli a vista ogni 5 anni Nel caso di rilevino fenomeni di disassamento, anche minimi, dovranno essere eseguite indagini mirate per determinare le cause ed approntare gli interventi di ripristino. 9

4. INVOLUCRI E TAMPONAMENTI ESTERNI 4.1. Murature esterne Le murature esterne sono realizzate in conci tufacei, blocchi termici e in cls vibrato; rientrano in questa categoria anche le contropareti lato interno sulle pareti esterne ed il cappotto. L impiego delle strutture murarie è principalmente indiretto. Tutte le possibili alterazioni d uso ordinarie, come l affissione e l ancoraggio di arredi e decori non dovrà alterare sensibilmente le condizioni di carico e le sollecitazioni, né limitare le possibilità di separazione e/o compartimentazione antincendio eventualmente assegnate risorse necessarie Scale di sicurezza o ponti semoventi per raggiungere le zone in quota. livello minimo delle prestazioni Per i livelli minimi di prestazioni (acustici, termici, antincendio, ecc.) Sfarinatura superficiale delle murature Scagliatura di elementi difettosi Distacco degli elementi di rivestimento Difetti nel fissaggio Infiltrazioni di umidità Pulizie Sostituzione elementi ammalo rati Ripristino fissaggi e connessioni Reintegro delle malte di muratura Per i livelli minimi di prestazioni (acustici, termici, antincendio, ecc.) Si eseguiranno controlli a vista con periodicità annuale 10

4.1. Intonaci esterni ed esterni Gli intonaci interni sono del tipo per civile abitazione, quelli esterni sono del tipo traspirante idrorepellente a base di resine silossaniche in emulsione acquosa. L impiego degli intonaci è principalmente indiretto. Tutte le possibili alterazioni d uso ordinarie non dovranno alterare la continuità degli stessi risorse necessarie Scale di sicurezza o ponti semoventi per raggiungere le zone in quota. livello minimo delle prestazioni Protezione del cappotto e/o delle murature Distacchi di porzioni di intonaco Sbollature o sollevamenti Lesionature Ripristino delle porzioni di intonaco ammalorate Protezione del cappotto e/o delle murature Si eseguiranno controlli a vista con periodicità semestrale 11

4.2. Rivestimenti esterni I rivestimenti esterni sulle pareti saranno costituite da, soglie, davanzali, zoccolini, ecc. L impiego dei rivestimenti è principalmente indiretto. Tutte le possibili alterazioni d uso ordinarie non dovranno alterare la continuità degli stessi. risorse necessarie Scale di sicurezza o ponti semoventi per raggiungere le zone in quota. livello minimo delle prestazioni. Mascherine e protezioni per i trattamenti Le prestazioni sono essenzialmente di tipo estetico. La funzionalità è legata alla protezione delle pareti sottostanti Alterazione delle membrane di protezione UV, vento, umidità Rotture di singoli elementi Deterioramento per esposizione agli agenti Deterioramento dovuto ad umidità Applicazione di prodotti protettivi impregnanti Sostituzione delle parti ammalorate Le prestazioni sono essenzialmente di tipo estetico. La funzionalità è legata alla protezione delle pareti sottostanti Si eseguiranno controlli a vista con periodicità semestrale 12

4.3. Tinteggiature esterne Le tinteggiature esterne sono previste con tempera fine sugli interni e con calce preconfezionata sugli esterni L impiego dei rivestimenti è principalmente indiretto. risorse necessarie Scale di sicurezza o ponti semoventi per raggiungere le zone in quota. Ponteggi, ecc. livello minimo delle prestazioni. Mascherine e protezioni per i trattamenti Protezione intonaci Decorative Sbollature Mancata tenuta delle colorazioni Distacchi Rifacimento tinteggiature Protezione intonaci Decorative Si eseguiranno controlli a vista con periodicità semestrale 13

4.4. Rivestimenti copertura I rivestimenti di copertura sono realizzati principalmente con lastre in pietra leccese L impiego delle coperture è principalmente indiretto; per garantire un corretto uso è necessario non incrementare i carichi agenti. risorse necessarie Ponteggi, cestelli, ecc. livello minimo delle prestazioni. Protezione dei fabbricati; impermeabilizzazione Infiltrazioni di acqua Lacerazioni delle impermeabilizzazioni Distacchi delle connessioni dei giunti Essiccazione specie vegetali Ripristino manutentivo dei ginti Sostituzione eventuali elementi ammalorati Protezione dei fabbricati; impermeabilizzazione Si eseguiranno controlli a vista con periodicità annuale per le coperture in lastre e con periodicità trimestrale per i tetti verdi I controlli dei dispositivi anticaduta sono regolamentati nell elaborato tecnico della copertura 14

5. TAMPONAMENTI INTERNI 5.1. Murature interne Le murature interne sano realizzate in conci tufacei L impiego delle strutture murarie è principalmente indiretto. Tutte le possibili alterazioni d uso ordinarie, come l affissione e l ancoraggio di arredi e decori non dovrà alterare sensibilmente le condizioni di carico e le sollecitazioni, né limitare le possibilità di separazione e/o compartimentazione antincendio eventualmente assegnate risorse necessarie Scale di sicurezza o ponti semoventi per raggiungere le zone in quota. livello minimo delle prestazioni Per i livelli minimi di prestazioni (acustici, antincendio, ecc.) si rimanda allo specifico abaco delle stratigrafie) Sfarinatura superficiale delle murature Scagliatura di elementi difettosi Distacco degli elementi di rivestimento Difetti nel fissaggio Infiltrazioni di umidità Pulizie Sostituzione elementi ammalo rati Ripristino fissaggi e connessioni Reintegro delle malte di muratura Per i livelli minimi di prestazioni (acustici, antincendio, ecc.) si rimanda allo specifico abaco delle stratigrafie) Si eseguiranno controlli a vista con periodicità annuale 15

5.2. Infissi interni Gli infissi esterni saranno in legno e in alluminio a taglio termico. Per informazioni di dettaglio si rimanda all abaco degli infissi. L uso degli infissi deve limitarsi all apertura e chiusura da parte degli utenti. Per tutte le tipologie di infisso dovrà essere applicata la corretta manipolazione delle ferramenta, evitando azionamenti forzati e/o in condizioni non corrette. Le porte sulle vie d esodo (antincendio) dovranno essere mantenute nella posizione prevista in progetto (aperte o chiuse) e non dovranno essere in alcun caso posti ostacoli per il passaggio delle persone o che possano impedire l apertura/chiusura delle stesse. risorse necessarie Scale di sicurezza o ponti semoventi per raggiungere le zone in quota. livello minimo delle prestazioni Per i livelli minimi di prestazioni (acustici, antincendio, ecc.) si rimanda allo specifico abaco degli infissi) Non integrità delle parti vetrate Difetti di tenuta delle guarnizioni e del fissaggio dei vetri e dei sigillanti Difetti di ancoraggio alle pareti Corrosione dei componenti Sbollature nelle verniciature Sostituzione parti vetrate Rispristino sigillature e guarnizioni Protezioni dalla corrosione Verniciature protettive Altri interventi da decidersi a seguito di indagini specifiche Per i livelli minimi di prestazioni (acustici, antincendio, ecc.) si rimanda allo specifico abaco degli infissi) Si eseguiranno controlli a vista con periodicità annuale Con periodicità semestrale si controlleranno gli infissi sulle vie d esodo antincendio In particolare si provvederà immediatamente alla sostituzione delle parti vetrate deteriorate e di eventuali problemi alle porte sulle vie d esodo 16

5.3. Intonaci interni Gli intonaci sono del tipo per civile abitazione L impiego degli intonaci è principalmente indiretto. Tutte le possibili alterazioni d uso ordinarie non dovranno alterare la continuità degli stessi risorse necessarie Scale di sicurezza o ponti semoventi per raggiungere le zone in quota. livello minimo delle prestazioni Protezione delle murature Distacchi di porzioni di intonaco Sbollature o sollevamenti Lesionature Ripristino delle porzioni di intonaco ammalorate Protezione delle murature Si eseguiranno controlli a vista con periodicità semestrale 17

5.4. Rivestimenti interni I rivestimenti interni sono costituiti dalle piastrelle nei servizi igienici, negli spogliatoi e nelle zone retro-mensa L uso dei rivestimenti è la protezione degli ambienti igienici per garantire il massimo livello di pulizia. Usi diversi ed impropri di tali locali potrebbero produrre deterioramenti e funzionalità inadeguate dei rivestimenti. risorse necessarie livello minimo delle prestazioni. Garantire il massimo livello di igiene. Distacco di piastrelle Usura delle piastrelle Deterioramento delle fughe Infiltrazioni di umidità Sostituzione elementi deteriorati Rifacimento stuccature Garantire il massimo livello di igiene. Si eseguiranno controlli a vista con periodicità semestrale 18

6. PAVIMENTAZIONI 6.1. Riempimenti e massetti I riempimenti e i massetti previsti sono di varie tipologie. Si rimanda al progetto esecutivo per la particolareggiata descrizione degli stessi. L impiego dei riempimenti e dei massetti è di tipo indiretto. risorse necessarie livello minimo delle prestazioni. Adeguato sostegno alle pavimentazioni Consentire il passaggio dell impiantistica Degrado dei materiali Risalite di umidità Sostituzione elementi deteriorati Adeguato sostegno alle pavimentazioni Consentire il passaggio dell impiantistica I controlli, dato che gli elementi non sono a vista, saranno di tipo induttivo; si osserveranno, in particolare, eventuali lesioni o cedimenti delle pavimentazioni; in tal caso di procederà all ispezione delle parti non a vista, mediante indagini localizzate. 19

6.2. Pavimenti Nell edificio sono presenti pavimenti in linoleum e in ceramica Le caratteristiche delle diverse pavimentazioni previste sono adeguate per gli usi ordinari dei vani nei quali sono collocate. Cambi di destinazione d uso o inserimenti di attività, attrezzature ed arredi impropri potrebbero produrre deterioramenti e funzionalità inadeguate delle pavimentazioni risorse necessarie Per le manutenzioni occorrerà attenersi alle necessarie misure di sicurezza e prevedere l impiego di materiali dotati dei necessari requisiti per Caratteristiche adeguate per la destinazione dei vani Rottura degli elementi ceramici Rotture nel rivestimento in linoleum Usura Deterioramento delle colorazioni Deterioramento delle fughe Sostituzione elementi deteriorati Caratteristiche adeguate per la destinazione dei vani Si eseguiranno controlli a vista con periodicità annuale 20

6.3. Pavimenti esterni Sono previste pavimentazioni esterne in cls e apricena Le caratteristiche delle diverse pavimentazioni previste sono adeguate per gli usi ordinari. Inserimenti di attività, attrezzature ed arredi impropri potrebbero produrre deterioramenti e funzionalità inadeguate delle pavimentazioni risorse necessarie livello minimo delle prestazioni. Caratteristiche adeguate per la destinazione dei vani Rottura degli elementi Usura Deterioramento delle fughe Sostituzione elementi deteriorati Caratteristiche adeguate per la destinazione dei vani Si eseguiranno controlli a vista con periodicità annuale 21

7. FINITURE 7.1. Opere in ferro Sono presenti varie opere in ferro quali ringhiere, cancelli, ecc. L uso delle lattonerie è ovviamente diversificato. I parapetti e le ringhiere non dovranno in nessun caso essere sovraccaricate risorse necessarie livello minimo delle prestazioni. Presidi vari alla caduta, ecc. Difetti di ancoraggio Difetti nelle bullonature e nelle saldature Difetti nella tenuta dei fissaggi Corrosione Ripristino fissaggi Sostituzione elementi deteriorati Verniciature e trattamenti Presidi vari alla caduta, ecc. Si eseguiranno controlli a vista con periodicità semestrale Il ripristino degli elementi deteriorati o quando vi siano pericoli di stabilità richiedono intervento immediato. 22

8. OPERE STRADALI 8.1. Aree pedonali e marciapiedi Aree per il transito pedonale interne al perimetro della scuola e lungo le strade Impiegare le aree solo per il transito pedonale. Evitare di sovraccaricare gli elementi. Non transitare con automezzi od altro. risorse necessarie livello minimo delle prestazioni. Le aree pedonali ed i marciapiedi devono assicurare la normale circolazione dei pedoni ma soprattutto essere conformi alle norme sulla sicurezza e alla prevenzione di infortuni a mezzi e persone. Buche Cedimenti Difetti di pendenza Ristagni d acqua Presenza di vegetazione Rotture e sollevamenti Usura Intasamento canalizzazioni, cigli e cunette Riparazione pavimentazione Pulizia Ripristino canalizzazioni Le aree pedonali ed i marciapiedi devono assicurare la normale circolazione dei pedoni ma soprattutto essere conformi alle norme sulla sicurezza e alla prevenzione di infortuni a mezzi e persone. I controlli verranno effettuati a vista con cadenza annuale. La presenza di depositi e/o intasamento delle canalizzazioni dovrà essere verificato con cadenza 2 mesi 23

9. FOGNATURE 9.1. Tubazioni Tubazioni fognatura nera PEHD Ø160mm Tubazioni fognatura bianca PEHD Ø250mm, PEHD Ø315mm, CLS Ø400mm, CLS Ø800mm L uso corretto rispetta le previsioni di progetto; in particolare, non dovrà essere collegata alla rete bianca qualsiasi tipologia di acque grigie o nere e viceversa. risorse necessarie livello minimo delle prestazioni. Allontanamento delle acque nere Allontanamento delle acque meteoriche per eventi di pioggia ordinari ed eccezionali Difetti di tenuta idraulica degli elementi Accumuli schiume e incrostazioni Difetti ai raccordi Intasamento Penetrazione di radici Diffusione di cattivi odori Riparazione perdite Pulizie Spurghi Sostituzione elementi danneggiati Allontanamento delle acque nere Allontanamento delle acque meteoriche per eventi di pioggia ordinari ed eccezionali Con cadenza semestrale apertura dei pozzetti di ispezione per verifica della presenza di eventuali depositi e/o occlusioni 24

9.2. Pozzetti e caditoie Sono previste varie tipologie di pozzetti (50x50, 80x80 e 120x120cm) e di caditoie L uso corretto rispetta le previsioni di progetto; in particolare, non dovrà essere collegata alla rete bianca qualsiasi tipologia di acque grigie o nere e viceversa. risorse necessarie livello minimo delle prestazioni. Le caditoie ed i pozzetti devono essere in grado di garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall impianto Difetti di tenuta idraulica degli elementi Accumuli schiume e incrostazioni Difetti dei chiusini Intasamento Diffusione di cattivi odori Riparazione perdite Pulizie Spurghi Sostituzione elementi danneggiati Le caditoie ed i pozzetti devono essere in grado di garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall impianto Con cadenza semestrale apertura dei pozzetti di ispezione per verifica della presenza di eventuali depositi e/o occlusioni, dello stato dei chiusini e della tenuta idraulica dei pozzetti 25

10. SISTEMA DI RACCOLTA E STOCCAGGIO ACQUE METEORICHE 10.1. Tubazioni Tubazioni PEHD Ø250mm L uso corretto rispetta le previsioni di progetto; in particolare, non dovrà essere collettata a tali tubazioni alcuna acqua diversa dalle calate dei tetti, per non inficiare il sistema di raccolta e riutilizzo risorse necessarie livello minimo delle prestazioni. Le tubazioni raccoglieranno le acque provenienti dai tetti e dalla parte sud del piazzale, evitando fenomeni di ristagno delle acque meteoriche Difetti di tenuta idraulica degli elementi Intasamento Penetrazione di radici Riparazione perdite Pulizie Sostituzione elementi danneggiati Le tubazioni raccoglieranno le acque provenienti dai tetti e dalla parte sud del piazzale, evitando fenomeni di ristagno delle acque meteoriche Con cadenza semestrale apertura dei pozzetti di ispezione per verifica della presenza di eventuali depositi e/o occlusioni 26

10.2. Pozzetti Pozzetti 50x50cm per le calate dalle coperture L uso corretto rispetta le previsioni di progetto; in particolare, non dovrà essere collegata alla rete bianca qualsiasi tipologia di acque grigie o nere e viceversa. risorse necessarie livello minimo delle prestazioni. Le caditoie ed i pozzetti devono essere in grado di garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall impianto Difetti di tenuta idraulica degli elementi Difetti dei chiusini Intasamento Riparazione perdite Pulizie Sostituzione elementi danneggiati Le caditoie ed i pozzetti devono essere in grado di garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall impianto Con cadenza semestrale apertura dei pozzetti di ispezione per verifica della presenza di eventuali depositi e/o occlusioni, dello stato dei chiusini e della tenuta dei pozzetti 27