Lipidi e membrana 3 a parte

Documenti analoghi
Lipidi e membrana 3 a parte

10/03/ Proteine di membrana

Alberts et al., L ESSENZIALE DI BIOLOGIA MOLECOLARE DELLA CELLULA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

LE MEMBRANE CELLULARI

Unità di misura per riferimento 06/11/2015. Doppio strato lipidico («bilayer») Struttura delle membrane. Spessore membrana: 5 8 nm (50 80 Å)

20/12/2013. Struttura delle membrane. Doppio strato lipidico («bilayer») Impedisce che i due ambienti acquosi si mescolino

Membrane _Biologiche. Unità di misura per riferimento 30/10/2012. Struttura delle membrane. Doppio strato lipidico («bilayer») Biotec_2012

Unità di misura per riferimento 03/11/2014. Struttura delle membrane. Impedisce che i due ambienti acquosi si mescolino

I ribosomi liberi nel citoplasma sintetizzano le proteine destinate alla via citoplasmatica, cioè quelle destinate a:

STRUTTURA E FUNZIONI

Trasduzione del segnale

TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE

Cos è la Fisiologia Scienza che studia la vita e le funzioni organiche dei vegetali, degli animali e dell uomo

Recettori di superficie

Le MEMBRANE in biologia

Lipidi & Membrane 2 PARTE 14/03/2014 EFFETTO DEL TIPO DI LIPIDE SULLA FLUIDITA E SPESSORE DELLA MEMBRANA (SEGUE)

FATTORI DI CRESCITA COME MESSAGGERI

Le MEMBRANE in biologia

STEROLI. Nucleo steroideo, rigido e planare. porzione idrofobica

Struttura delle membrane cellulari

SECONDI MESSAGGERI. Ca++

Le membrane biologiche

Modulo 11 biosegnalazione

LE MEMBRANE Le membrane sono composte da lipidi e proteine in composizioni che variano in base alla specie,al tipo cellulare e all organello.

01/11/2013. Introduzione ai Rafts lipidici. Membrana Plasmatica. Influenza dei legami doppi in posizione cis delle catene idrocarburiche

Segnalazione cellulare e trasduzione del segnale. Comunicazione fra le cellule

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

TRAFFICO INTRACELLULARE E COMUNICAZIONE TRA LE CELLULE

Lipidi. Funzioni biologiche

Lipidi, grassi, membrane. Sommario Lipidi Doppi strati e loro strutture Membrane

Trasduzione del segnale tramite recettori eptaelica e sistema cgmp

Le membrane cellulari

Modulo 11 biosegnalazione

COMPARTIMENTI INTRACELLULARI

Le Membrane Cellulari

IL METABOLISMO DEL GLICOGENO E FINEMENTE REGOLATO: Quando è attiva la sua sintesi non è attiva la sua demolizione e viceversa

1/11/17. Segnalazione cellulare. Essenz. Alberts: cap 16

COMUNICAZIONE CELLULARE TRASDUZIONE DEL SEGNALE

Tirosin chinasi senza o con funzione recettoriale

Lipidi & Membrane 14/03/2013 LIPIDI (1)

Quando la sfingosina è legata ad 1 ac. grasso si forma il CERAMMIDE.

Struttura e funzione delle membrane biologiche

LA MEMBRANA PLASMATICA

Recettori di superficie

LIPIDAZIONE delle PROTEINE. Proteine di membrana legate a lipidi Ancorano le proteine alla membrana

FUNZIONE CELLULARE E TRAFFICO INTRACELLULARE

Modulo 12 biosegnalazione

MFN0366-A1 (I. Perroteau) -traduzione e indirizzamento delle proteine. Solo per uso didattico, vietata la riproduzione, la diffusione o la vendita

Comunicazione Cellulare

Io Non sono un recettore!

Dipendente da contatto Segnali di posizione (migrazione dei leucociti) Paracrina Raggio breve (neurotrasmettitori)

Regolazione enzimatica Isoenzimi

Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre

FUNZIONI DELLA MEMBRANA PLASMATICA 1)Barriera di selettività

nm di spessore

Proprietà Esotossine Endotossine

Lezione 3. Le membrane cellulari: struttura e funzioni

Fondamenti di Chimica Farmaceutica. Recettori

25/03/2012. Membrana Plasmatica. Rafts lipidici.

Plasma membrane. Endoplasmic reticulum. Nucleus. Golgi apparatus. Mitochondrion Lysosome. Ribosome

06_citologia_SER_golgi 1

Plasma membrane. Endoplasmic reticulum. Nucleus. Golgi apparatus. Mitochondrion Lysosome. Ribosome

BIOSEGNALAZIONE. La ricezione e la trasmissione delle informazioni extracellulari Parte I

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Le due subunità ribosomali sono formate nel nucleolo dall associazione tra rrna e proteine

Glicosaminoglicani e proteoglicani

Farmacodinamica. Emilio Russo

Introduzione al Citoscheletro

Cell Signaling. Qualsiasi tipo di comunicazione tra le cellule

Struttura della membrana plasmatica

LIPIDI. Costituenti basilari dei lipidi sono gli ACIDI GRASSI

MFN0366-A1 (I. Perroteau) - indirizzamento delle proteine. Solo per uso didattico, vietata la riproduzione, la diffusione o la vendita.

sono le unità monomeriche che costituiscono le proteine hanno tutti una struttura comune

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

FARMACODINAMICA. Studio degli effetti biochimici e fisiologici dei farmaci e. dei loro meccanismi d azione.

Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi di Verona. Lezioni 2-3: Farmacodinamica

Comunicazione cellulare 1) Se le cellule sono in contatto diretto tra loro, esse possono comunicare attraverso l interazione tra una molecola di

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Biofisica e Fisiologia I. Muscolo liscio

Trasporti attraverso. Proteine di trasporto

REGOLAZIONE DEL METABOLISMO GLUCIDICO

Le membrane cellulari CORSO DI BIOLOGIA, PER OSTETRICIA

Muscolo. cardiaco scheletrico liscio. scaricatoda

Comunicare. 6. La comunicazione cellulare. Messaggio EFFETTO. Recepito e elaborato

Le proteine si membrana si possono associare al doppio strato lipidico con modalità differenti

Immunologia e Immunopatologia ATTIVAZIONE DEI LINFOCITI T

Compartimenti intracellulari

Lezione 4 - La cellula eucariotica ed i suoi organuli

MFN0366-A1 (I. Perroteau) - membrana plasmatica. Solo per uso didattico, vietata la riproduzione, la diffusione o la vendita

07/01/2015. Funzioni della membrana citoplasmatica. Funzioni della membrana citoplasmatica

REGOLAZIONE DELL ATTIVITA ENZIMATICA 1) MODULAZIONE ALLOSTERICA NON-COVALENTE (REVERSIBILE)

La cellula vegetale. Scienze e Tecnologie Agrarie (STAg) Tecnologie Forestali e Ambientali (TFA) Biotecnologie Agrarie (BA) Biologia Vegetale

Membrane Biologiche. Barriere per confinare sostanze o attività in ambienti specifici. Costituite da lipidi e proteine. Confini Cellulari Organelli

10/03/2016. Glicosaminoglicani e proteoglicani. Membrana plasmatica GLICOCALICE 2 parte

STRUTTURA E FUNZIONE DELLE PROTEINE

Glicosaminoglicani e proteoglicani

Transcript:

Lipidi e membrana 3 a parte Laurea Magistrale Biologia Sperimentale e Applicata Proteine periferiche di membrana 1 Rappresentazione schematica dei diversi tipi di interazione tra proteine di membrana monotopiche e la membrana cellulare: 1. Interazione mediante una α elica parallela al piano della membrana («in plane membrane helix»). 2. Interazione mediante un «loop» idrofobico. 3. Interazione mediante un lipide di membrana legato covalentemente («ancora lipidica»). 4. Interazioni elettrostatiche con lipidi di membrana (ad es. mediante ioni Calcio). https://en.wikipedia.org/wiki/peripheral_membrane_protein 1

Proteine periferiche 2 Alcune proteine di membrana sono localizzate totalmente nel citosol e sono collegate al monostrato citosolico del doppio strato lipidico da una α elica anfifilica (un lato è predominantemente polare mentre l altro è chiaramente idrofobico) esposta sulla superficie della proteina e parallela al piano della membrana. Alberts et al., 5 o 6 ed http://en.citizendium.org/images/thumb/2/26/alphahelixbydevolk.jpg/500px AlphaHelixByDEVolk.jpg. Proteine periferiche 3 Altre proteine di membrana sono collegate al monostrato citosolico da una o più catene lipidiche collegate covalentemente. Altre proteine sono esposte interamente sulla superficie esterna dato che sono collegate al doppio strato lipidico soltanto mediante un legame covalente (mediato da un oligosaccaride) ad un ancora lipidica che si inserisce sul monostrato esterno della membrana plasmatica. 2

Esempi di proteine legate ai foglietti citosolico o al foglietto esterno mediante ancore lipidiche http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/nbk21570/#a611 Proteine ancorate alla membrana da lipidi http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/nbk9898/figure/a1979/?report=objectonly 3

Ancore lipidiche per collegamento al foglietto citosolico CATENE DI ACIDO GRASSO O DI GRUPPO PRENILICO citosol http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/nbk26878/figure/a1893/?report=objectonly Ancore lipidiche catene di acidi grassi o gruppi prenilici Acido miristico Acido grasso saturo con 14 atomi di carbono. Viene aggiunto al gruppo aminico N terminale di una proteina durante la sua sintesi nel ribosoma. Tutti i membri della famiglia Src di proteina tirosina chinasi citoplasmatiche sono miristoilati. Tuttavia, poiché il collegamento alla membrana tramite una sola ancora lipidica non è molto forte viene spesso aggiunto un secondo gruppo lipidico che permette un ancoraggio più forte. http://what when how.com/wp content/uploads/2011/05/tmp493_thumb.jpg 4

Ancore lipidiche catene di acidi grassi o gruppi prenilici Acido palmitico Per la maggior parte delle Src chinasi la seconda modificazione lipidica consiste nel collegamento di acido palmitico, acido grasso saturo con 16 atomi di carbono,ad una catena laterale di cisteina della proteina. Questa modificazione, reversibile, avviene in risposta ad un segnale extracellulare, ed aiuta a reclutare la chinasi verso la membrana plasmatica. Quando la via di segnalazione non è più attiva, l acido palmitico viene rimosso permettendo alla chinasi di ritornare allo stato di soluzione nel citosol. http://what when how.com/molecular biology/palmitoylationmolecular biology/ Ancore lipidiche catene di acidi grassi o gruppi prenilici Gruppi prenilici La prenilazione o l isoprenilazione è un processo post traduzionale in cui residui di cisteina vicini al C terminale di alcune proteine eucariotiche sono modificate mediante aggiunta di un gruppo isoprenoide: il gruppo farnesilico con 15 atomi di carbono o il gruppo geranilgeranil con 20 atomi di carbono. http://what when how.com/molecular biology/prenylation molecular biology/ 5

Ancore lipidiche catene di acidi grassi o gruppi prenilici Alcune proteine di segnalamento, quali la famiglia Ras delle piccole proteine G monomeriche, usano una combinazione di collegamento con un gruppo prenilico e un acido palmitico per reclutare la proteina alla membrana plasmatica. Le proteine che si legano al foglietto citosolico mediante aggiunta di un acido grasso o gruppo prenilico sono prodotte come proteine solubili nel citosol e vengono successivamente ancorate alla membrana mediante il collegamento covalente di un ancora lipidica. Ancora di GPI 1 I glicosilfosfatidil inositoli (GPI)sono glicolipidi complessi che si legano ad alcune proteine presenti sulla superficie esterna della membrana plasmatica.il loro legame è sotto indicato, ma la composizione dell oligosaccaride può variare: Proteina (C terminale) fosfoetanolamina mannosio mannosio mannosio N acetilglucosamina inositolo (componente di fosfatidilinositolo inserito nella membrana) La proteina è ancorata ad una certa distanza all esterno della membrana dalla lunga catena oligosaccaridica. Le proteine legate a GPI possono essere rilasciate da fosfolipasi. Esempi di proteine ancorate a glicosilfosfatidilinositolo (GPI): fosfatasi alcalina, 5 nucleotidasi, un isoforma dell acetilcolinesterasi e un isoforma della N CAM. 6

Foglietto esoplasmico Coda di Glicosil fosfatidil inositolo (GPI) 2 Le proteine associate al foglietto esoplasmico che hanno una coda di GPI, sono sintetizzate come proteine di membrana a singolo passo, nel reticolo endoplasmatico. Ancora quando sono nel RE il segmento transmembrana viene rimoso e viene aggiunta una coda di glicosilfosfatidilinositolo (GPI). In questo modo la proteina rimane legata alla superficie noncitosolica dell ER soltanto tramite questa ancora. Glicosilfosfatidil inositolo (GPI) http://lipidlibrary.aocs.org/lipids/gpianchor/figure1.png http://www.biken.osaka u.ac.jp/biken/men ekihuzen/media/projects/gpisynthesis.jpg 7

Associazione proteine con lipidi di membrana Alcune proteine citosoliche hanno domini che si legano transitoriamente alle teste polari di lipidi. Gli enzimi che creano o degradano questi lipidi sono soggetti a regolazione mediata da segnali, fornendo un meccanismo per modulare l affinità di una proteina verso la superficie di una membrana: Ad es. i domini pleckstrin homology, (PH) sono in grado di legare il fosfatidilinosiltolo. Alcuni domini PH si legano al PIP 2 (PI 4,5 P2). Altri domini PH riconoscono e si legano a derivati del foafatidilinositolo con gruppi P i esterificati con il gruppo 3 OH dell inositolo. ES: PI 3 P, PI 3,4 P2, e PI 3,4,5 P3. http://www.rpi.edu/dept/bcbp/molbiochem/mbweb/mb1/part2/lipid.htm#animat1 Le associazioni alla membrana possono aver luogo mediante legame selettivo delle proteine con gruppi polari della testa dei lipidi Un esempio è la spettrina, che si lega al fosfatidilinositolo 4,5 bisfosfato rivolto verso il citoplasma mediante un dominio pleckstrin homology (PH). Diversi enzimi e proteine strutturali si legano alla membrana in seguito ad attivazione da Ca 2+. Es: proteina chinasi C (PKC), fosfolipasi A 2 e sinaptotagmina. Una regolazione allosterica dell idrofobicità delle superficie di legame delle proteine ha spesso luogo. Uno dei casi meglio noti è il legame Ca 2+ dipendente della calmodulina ad altre proteine. spettrina Le annessine sono una famiglia di proteine che formano associazioni Ca 2+ dipendenti con la membrana cellulare mediante interazione diretta con fosfolipidi; viceversa, le interazioni con i fosfolipidi aumentano la loro affinità verso il Ca 2+. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/nbk28193/ http://www.geneticaebiologia.unito.it/membrana/globulo_rosso.jpg 8

Movimento di proteine G attivate nell ambito del foglietto citosolico Disassemblaggio di unaproteinag attivata in due component di segnalamento http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/nbk26912/figur e/a2798/?report=objectonly (A) Nello stato non stimolato, il recettore e la proteina G sono entrambi inattivi. Nonostante qui siano illustrati come entità separate, in alcuni casi sono associati in un complesso preformato. (B) Il legame di un segnale extracellulare al recettore cambia la conformazione del recettore, che a sua volta altera la conformazione della proteina G legata al recettore. (C) L alterazione della subunità α della proteina G le permette di scambiare il suo GDP con GTP. Ciò provoca la decomposizione della proteina G in due component attivi una subunità α e un complesso βγ, entrambi dei quali possono regolare l attività di protein bersaglio sulla membrana plasmatica. Il recettore rimane attivo finchè il segnale esterno rimane legato e quindi può catalizzare l attivazione di molte molecule di proteina G. 9

Proteine «scaffold» 1 Le proteine scaffold possono avere almeno quattro funzioni: assemblare i componenti delle vie di segnalamento, localizzare i componenti di una via di segnalamento in un specifico compartimento intracellulare o localizzazione, regolare segnali positivi o negativi di feedback e proteggere le proteine intermediarie di segnalamento attive dalla inattivazione mediata da fosfatasi. Shaw AS, Filbert EL. Scaffold proteins and immune cell signalling. Nat Rev Immunol. 2009 Jan;9(1):47 56. Proteine «scaffold» 2 Le A kinase anchoring proteins; AKAPs sono un importante famiglia di molecule scaffold coinvolte nell organizzazione dei complessi multiproteici di segnalamento mediato da protein G. Esempio illustrato: AKAP gravin (nota anche come AKAP250), che si associa reversibilmente con la membrane plasmatica in risposta all attivazione della proteina chinasi (PKA) e fosforilazione della gravina e del recettore accoppiato alla proteina G (GPCR; in questo caso il recettore beta2 adrenergico) nella coda C terminale. Il scaffold funziona come scattola degli attrezzi per le molecule interagenti che influenza il segnalamento complessivo basato sulle protein G. Malbon CC. G proteins in development. Nat Rev Mol Cell Biol. 2005 Sep;6(9):689 701. 10

LE PROTEINE CHE RIMODELLANO LA MEMBRANA ADOPERANO DIVERSI METODI PER GENERARE CURVATURA. Durante l inserimento delle proteine, domini idrofobici inseriti asimmetricamente nel bilayer lipidico generano curvature di membrane. Nei processi di affollamento di proteine ( protein crowding si presume che l energia per la deformazione della membrane sia generata da collisioni fra proteine in stretta vicinanza della superficie... Il termine protein shape riguarda un meccanismo in cui il piegamento della membrane è generato da proteine di forma curva con domini di legame a ligandi, quali i rivestimenti di clatrina o di COPI. (Regioni di curvature positive e negative sono rappresentate in azzurro. Beales PA, Ciani B, Cleasby AJ. Nature's lessons in design: nanomachines to scaffold, remodel and shape membrane compartments. Phys Chem Chem Phys. 2015 Jun 28;17(24):15489 507. Infine, nel caso di protein scaffolding, la curvatura della membrane è generata da un scaffold proteico organizzato. La deformazione della membrane può avere luogo laddove i componenti dello scaffold sono ancorati alla membrane mediante interazioni proteinalipidi oppure mediante proteine adattatrici (verde); questo metodo è usato dalle proteine ESCORT [lezione sulle microvescole] 11