Comunicazione cellulare 1) Se le cellule sono in contatto diretto tra loro, esse possono comunicare attraverso l interazione tra una molecola di
|
|
- Silvano Cocco
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Comunicazione cellulare 1) Se le cellule sono in contatto diretto tra loro, esse possono comunicare attraverso l interazione tra una molecola di superficie di una cellula e recettori presenti sulla superficie delle cellule adiacenti (comunicazione cellula-cellula). 2) Se le cellule sono distanti, una cellula può rilasciare segnali chimici che vengono poi riconosciuti da recettori presenti sulla superficie di altre cellule
2 Esistono due meccanismi fondamentali di comunicazione cellulare, in cui la trasmissione del segnale avviene per interazione tra molecole e recettori. 1) Le cellule nervose comunicano tra loro e con altri tipi di cellule attraverso modificazioni elettrochimiche delle loro membrane. L arrivo di un potenziale di azione a una sinapsi provoca il rilascio di neurotrasmettitori che, a loro volta, si legano a recettori sulla membrana della cellula postsinaptica alla quale è trasmesso il segnale. 2) In un secondo meccanismo di comunicazione intercellulare la trasmissione del segnale è regolata da messaggeri chimici i cui recettori si trovano sulle membrane di cellule che possono essere anche molto distanti dalla cellula che secerne la molecola di regolazione
3 Esistono diverse molecole che funzionano come MESSAGGERI CHIMICI, trasmettendo segnali da cellula a cellula: 1) ORMONI 2) FATTORI DI CRESCITA
4
5
6 La capacità delle cellule di trasformare una interazione recettore/ligando in una modifica funzionale o di espressione genica è detta TRASDUZIONE DEL SEGNALE
7 I messaggeri sono: Amminoacidi Peptidi Proteine Acidi grassi Lipidi Nucleosidi o nucleotidi
8 I messaggeri di natura idrofila si legano a uno o più recettori specifici sulla cellula bersaglio. I messaggeri di natura idrofobica agiscono su recettori nucleari o citosolici la cui funzione è quella di regolare l espressione di geni specifici (Es: ormoni steroidei, retinoidi)
9 La capacità del recettore di distinguere il suo ligando specifico tra migliaia di altre molecole dipende dalla combinazione di due caratteristiche del sito di legame: 1) La FORMA 2) La POSIZIONE strategica delle catene laterali di aa al suo interno
10 AFFINITA DEL RECETTORE Il rapporto tra la concentrazione del ligando in soluzione e il numero di molecole di recettore occupate costituisce una descrizione qualitativa dell affinità del recettore. Se a basse concentrazioni di ligando, tutto il recettore è occupato possiamo affermare che il recettore ha un alta affinità per il ligando e viceversa.
11 L affinità del recettore può essere descritta quantitativamente in termini di: Kd= costante di dissociazione è la concentrazione di ligando libera necessaria a saturare la metà dei siti di legame del recettore ( mm). Dunque Kd esprime la concentrazione di ligando in grado di indurre una data risposta cellulare. (i recettori con affinità alta per i loro ligandi Kd molto bassa)
12 Down-regolazione del recettore Sebbene ogni recettore abbia una caratteristica affinità per il proprio ligando, i recettori rispondono non tanto a una determinata concentrazione del ligando ma piuttosto a variazioni della sua concentrazione. Quando la presenza del ligando e l occupazione dei recettori persistono per un certo periodo di tempo, la cellula va incontro a un processo di adattamento e cioè si desensibilizza e non risponde più al ligando. A questo punto, per ristimolare la cellula, è necessario che la concentrazione del ligando aumenti.
13 La down-regolazione (desensibilizzazione) del recettore è dovuta: 1) Modifiche del recettore che ne riducono l affinità per il ligando 2) Modifiche del recettore che ne abbassano la capacità di indurre modificazioni di alcune funzioni cellulari La desensibilizzazione del recettore è anche la base del fenomeno della tolleranza.
14 I recettori possono essere classificati in diverse categorie a seconda della loro modalità di azione: CANALI IONICI LIGANDO-DIPENDENTI RECETTORI INTRACELLULARI RECETTORI SULLA MEMBRANA PLASMATICA Recettori associati a Proteine G Recettori associati a PK
15
16 Proteine G proteina che lega un nucletide guanina 1) Proteine G grandi eterotrimeriche, costituite da 3 subunità (Gα,Gβ,Gγ) 2) Proteine G piccole monomeriche, es. la proteina RAS Gs= stimolatori della trasduzione del segnale Gi= inibitori della trasduzione del segnale
17 Il recettore per un dato ligando può esistere in diverse isoforme, che hanno differenti affinità per il ligando come pure per una particolare proteina G. Diverse isoforme di un recettore possono coesistere nella stessa membrana o possono trovarsi sulla membrana di diversi tipi di cellule bersaglio.
18
19
20 Le più diffuse proteine G inducono il rilascio e la produzione dei II messaggeri ( campioni calcio)
21 camp
22 Proteine G e camp
23 La fosfodiesterasi assicura che la trasduzione del segnale venga prontamente interrotta quando si abbassa la concentrazione extracellulare del ligando.
24 PKA, proteina chinasi A Catalizza la fosforilazione di diversi substrati
25 La PKA fosforila una serie di proteine cellulari, trasferendo un gruppo fosfato da una molecola di ATP a una serina o una treonina presente nel sito di fosforilazione della proteina.
26 L aumento dei livelli di camp può avere diversi effetti: Ad alte concentrazioni di camp nel muscolo scheletrico o nel fegato viene attivato il catabolismo del glicogeno; nel muscolo cardiaco un innalzamento dei livelli di camp fa aumentare le contrazioni cardiache; nel muscolo liscio, al contrario, la contrazione muscolare viene inibita, favorendone il rilassamento; nelle piastrine ne impedisce la mobilizzazione durante la coagulazione del sangue; nelle cellule epiteliali dell intestino causa la secrezione di sali e acqua nel lume intestinale. Inibitori della fosfodiesterasi: metilxantine Caffeina e Teofillina
27 Il malfunzionamento della trasduzione del segnale mediata da proteine G causa gravi patologie nell uomo. La tossina colerica ha un dominio enzimatico in grado di modificare chimicamente la proteina Gs, rendendola incapace di idrolizzare il GTP in GDP. Gs non si spegne, i livelli di camp rimangono alti e le cellule intestinali continuano a secernere grosse quantità di acqua e sali.
28 Molte proteine G utilizzano come secondi messageri inositolo trifosfato e diacilglicerolo.
29 80 Berridge
30 Proteine G e IP3-DAG
31 FURA-2 (indicatore del calcio) Cellula di surrene non stimolata Cellula di surrene stimolata da angiotensina
32 Gli ioni calcio hanno un ruolo essenziale nella regolazione di un gran numero di funzioni cellulari. La regolazione è basata su variazioni della concentrazione del calcio nel citosol in risposta a segnali esterni. Nello stato di riposo, la concentrazione citosolica del calcio è intorno a 1x10-4 mm; nei fluidi extracellulari e nel sangue è circa 1,2 mm.
33 DIVERSI MECCANISMI DI REGOLAZIONE DEL Ca++ (3) (4) (6) (7) m.cardiaco,m.scheletrico, neuroni. (2) (1) (5)
34 In alcuni casi il calcio modifica l attività delle proteine legandosi direttamente ad alcune di queste; più frequentemente, però, svolge la sua funzione attraverso la calmodulina.
35
36 Quando un determinato stimolo fa aumentare la concentrazione citosolica del calcio (da 10-4 a10-3 mm), questo si lega alla calmodulina. La maggior parte delle proteine che legano la calmodulina sono enzimi della classe delle proteine chinasi e proteine fosfatasi. La risposta indotta in una cellula bersaglio da un aumento della concentrazione di calcio dipende dalle proteine in grado di legare la calmodulina presenti in quella cellula.
37 L ossido nitrico (NO) è una importante molecola segnale del sistema cardiovascolare. L NO accoppia la stimolazione di recettori associati a proteine G sulle cellule endoteliali al rilassamento della muscolatura liscia dei vasi sanguigni. L ossido nitrico è una molecola di gas tossica con emivita breve, prodotta dalla conversione dell aa arginina a NO e citrullina ad opera dell enzima NO sintetasi.
38 REGOLAZIONE PARACRINA Furchgott, Ignarro, Murad Nobel 1998
39 Il meccanismo per cui la stimolazione delle cellule endoteliali da parte dell acetilcolina induce il rilassamento della muscolatura liscia spiega anche il meccanismo di azione di una sostanza chimica, la nitroglicerina. Questa sostanza viene somministrata a pazienti con angina allo scopo di ridurre la costrizione delle arterie coronariche.
COMUNICAZIONE CELLULARE TRASDUZIONE DEL SEGNALE
COMUNICAZIONE CELLULARE TRASDUZIONE DEL SEGNALE recettori (proteine recettoriali) vie di segnalazione intracellulare (molecole che elaborano il segnale e lo distribuiscono ai bersagli appropriati) recettori
DettagliTRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE
TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE RECETTORI I recettori ormonali sono proteine (spesso glicoproteine) capaci di riconoscere e legare l ormone L interazione tra ormone e recettore è estremamente specifica
DettagliMediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula
Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi
DettagliMediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula
Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi
DettagliUna risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre
Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre cellule (contatto cellula-cellula) o con strutture extracellulari
DettagliIo Non sono un recettore!
I recettori portano il messaggio extracellulare direttamente nel citoplasma (recettori di membrana) o nel nucleo (recettori nucleari) Io Non sono un recettore! È essenziale per la loro sopravvivenza che
DettagliCell Signaling. Qualsiasi tipo di comunicazione tra le cellule
Cell Signaling Qualsiasi tipo di comunicazione tra le cellule I segnali intercellulari L evoluzione degli organismi multicellulari dipende dalla capacità delle cellule di comunicare una con l altra. La
DettagliSegnalazione cellulare e trasduzione del segnale. Comunicazione fra le cellule
Segnalazione cellulare e trasduzione del segnale Comunicazione fra le cellule Le cellule comunicano e interagiscono tra loro tramite il fenomeno della segnalazione cellulare Una cellula segnalatrice produce
DettagliComunicare. 6. La comunicazione cellulare. Messaggio EFFETTO. Recepito e elaborato
6. La comunicazione cellulare contiene materiale protetto da copyright, ad esclusivo uso personale; non è consentita diffusione ed utilizzo di tipo commerciale Comunicare Messaggio Recepito e elaborato
DettagliDipendente da contatto Segnali di posizione (migrazione dei leucociti) Paracrina Raggio breve (neurotrasmettitori)
Dipendente da contatto Segnali di posizione (migrazione dei leucociti) Paracrina Raggio breve (neurotrasmettitori) Autocrina Endocrina Agisce sulla stessa cellula che Fattori rilasciati in circolazione
DettagliFATTORI DI CRESCITA COME MESSAGGERI
RECETTORI ASSOCIATI A PROTEINE CHINASI Sono proteine che hanno sia funzione di recettore che attività enzimatica chinasica. L interazione con il ligando specifico stimola l attività della chinasi e il
DettagliRuolo della membrana plasmatica: - nelle comunicazioni intercellulari. - nella trasduzione del segnale extracellulare
Ruolo della membrana plasmatica: - nelle comunicazioni intercellulari - nella trasduzione del segnale extracellulare Tra cellule vicine, la comunicazione può avvenire con diverse modalità. Pure la comunicazione
DettagliSistema Endocrino 1. Principi generali. Fisiologia Generale e dell Esercizio Prof. Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona
Sistema Endocrino 1. Principi generali Fisiologia Generale e dell Esercizio Prof. Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona Obiettivi Principi generali di fisiologia endocrina Meccanismi
DettagliComunicazione Cellulare
Comunicazione Cellulare Negli organismi pluricellulari le cellule comunicano a breve medio o lungo raggio mediante molecole segnale Rilasciate da cellula che le produce e ricevute da cellula bersaglio
DettagliTRASDUZIONE DEL SEGNALE LE PRINCIPALI MOLECOLE CHE PROVVEDONO ALLO SCAMBIO DI INFORMAZIONI TRA LE CELLULE SONO FATTORI SOLUBILI QUALI NEUROTRASMETTITORI, ORMONI, FATTORI DI CRESCITA, CITOCHINE. UN CASO
DettagliBIOSEGNALAZIONE. La ricezione e la trasmissione delle informazioni extracellulari Parte I
BIOSEGNALAZIONE La ricezione e la trasmissione delle informazioni extracellulari Parte I La coordinazione delle attività metaboliche nei diversi tessuti e organi dei mammiferi avviene mediante il sistema
Dettagliscaricato da www.sunhope.it
Recettori a tirosina chinasi I recettori a tirosina chinasi presentano vari domini Una regione di legame (extracellulare) Una regione transmembrana Una coda intracellulare con numerose tirosine scaricato
DettagliTRASDUZIONE DEL SEGNALE
TRASDUZIONE DEL SEGNALE TRASDUZIONE DEL SEGNALE Specificità (specificità riconoscimento) Amplificazione e diversificazione della risposta (cascata enzimatica) Integrazione tra segnali Spegnimento del segnale
DettagliCellula presinaptica e cellula postsinaptica. Il messaggio nervoso segue la direzione mostrata dalle frecce.
La trasmissione sinaptica Cellula presinaptica e cellula postsinaptica. Il messaggio nervoso segue la direzione mostrata dalle frecce. 1 Microfotografia a scansione elettronica del corpo cellulare di un
DettagliI RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE G
I RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE G I recettori accoppiati a proteine G sono costituiti da un unica subunità formata da un filamento di aminoacidi che attraversa 7 volte la membrana plasmatica Il sito
DettagliComunicazione chimica
Comunicazione chimica La comunicazione tra le cellule Modalità di comunicazione cellulare: Mediante messaggi elettrici Mediante messaggi chimici In ambedue le modalità il messaggio, sia esso una variazione
DettagliMolecola segnale procedente della cellula segnalatrice Come il telefono, la cellula pure ha meccanismi per la trasduzione del segnale.
LA SEGNALAZIONE CELLULARE TuAe le cellule hanno bisogno di comunicare col loro ambiente (ricevere informazione dei dintorni) e con altre cellule. In organismi pluricellulari la complessità di questa comunicazione
DettagliComunicazione intercellulare. Negli organismi pluricellulari le cellule comunicano tramite un ampia varietà di segnali extracellulari
Comunicazione intercellulare Negli organismi pluricellulari le cellule comunicano tramite un ampia varietà di segnali extracellulari PRINCIPI GENERALI DELLA COMUNICAZIONE TRA CELLULE TRAMITE MOLECOLE SEGNALE
DettagliBIOSEGNALAZIONE. La ricezione e la trasmissione delle informazioni extracellulari Parte II
BIOSEGNALAZIONE La ricezione e la trasmissione delle informazioni extracellulari Parte II Tipi generali di trasduttori di segnali RECETTORI CON ATTIVITA TIROSIN CHINASICA (RTK) INS: insulin VEGF: vascular
DettagliGlycogen Synthesis Glicogeno sintesi UTP UDP + 2 P i glycogen (n) + glucose-1-p glycogen (n + 1) Glycogen Phosphorylase P i Glicogeno lisi
Glycogen Synthesis Glicogeno sintesi UTP UDP + 2 P i glycogen (n) + glucose-1-p glycogen (n + 1) Glycogen Phosphorylase P i Glicogeno lisi Se entrambe le vie fossero attive simultaneamente nella cellula
Dettagliscaricatoda Come è noto il SNC controlla i muscoli e gli altri organi attraverso la branca efferente del SNP.
Come è noto il SNC controlla i muscoli e gli altri organi attraverso la branca efferente del SNP. Il sistema parasimpatico controlla la routine e le attività tranquille del vivere quotidiano, come per
DettagliREGOLAZIONE DEL METABOLISMO GLUCIDICO
REGOLAZIONE DEL METABOLISMO GLUCIDICO IL METABOLISMO DEL GLICOGENO E FINEMENTE REGOLATO: Quando è attiva la sua sintesi non è attiva la sua demolizione e viceversa I principali ormoni che controllano il
DettagliFARMACODINAMICA. La farmacodinamica studia gli effetti biochimici e il meccanismo d azione dei farmaci.
FARMACODINAMICA La farmacodinamica studia gli effetti biochimici e il meccanismo d azione dei farmaci. La farmacodinamica si propone di: * identificare i siti d azione dei farmaci * delineare le interazioni
DettagliLa trasduzione del segnale intracellulare
La trasduzione del segnale intracellulare Chemical signaling mechanisms I RECETTORI Farmaci antagonisti I beta-bloccanti per l ipertensione competono con adrenalina e noradrenalina per il recettore beta-adrenergico.
Dettagli11/10/16. Il concetto di MOSAICO FLUIDO. Fosfolipidi Colesterolo Glicolipidi
Il concetto di MOSAICO FLUIDO Fosfolipidi Colesterolo Glicolipidi 1 DIFFUSIONE SEMPLICE 2 Pressione osmotica Il problema della pressione osmotica 3 Diverse soluzioni al problema della pressione osmotica
Dettagli1) Sostanze liberate A B Recettori ormoni altre 2) Conduzione di segnali elettrici
MECCANISMI DI TRASMISSIONE DEI MESSAGGI LA COMUNICAZIONE CELLULARE 1) Sostanze liberate A B Recettori ormoni altre 2) Conduzione di segnali elettrici CONDUZIONE SALTATORIA PROPAGAZIONE DI UN PdA LUNGO
DettagliBIOSEGNALAZIONE cap. 15, 15, 23 Lehninger Berne & Levy cap. 41
BIOSEGNALAZIONE cap. 15, 15, 23 Lehninger Berne & Levy cap. 41 Un sistema vivente è capace di ricevere, rispondere e adattarsi ai cambiamenti dell ambiente circostante. I cambiamenti si manifestano sotto
DettagliLa trasduzione del segnale intracellulare
La trasduzione del segnale intracellulare Chemical signaling mechanisms Amplification in signal transduction pathways Un aspetto importante è il controllo temporale del comportamento cellulare: il trasferimento
DettagliE presente nella parete di organi interni cavi (arterie, vene, canale digerente, vescica).
Il muscolo liscio E presente nella parete di organi interni cavi (arterie, vene, canale digerente, vescica). E formato da cellule piccole (lunghezza 20-600 µm, diametro 2-5 µm), con singolo nucleo, che
DettagliFARMACODINAMICA FARMACOCINETICA
FARMACODINAMICA FARMACOCINETICA Farmacodinamica La farmacodinamica studia gli effetti biochimici e fisiologici e il meccanismo d azione dei farmaci ² identificare i siti d azione dei farmaci ² delineare
DettagliBiochimica Umana. Margherita Ruoppolo BDF56731
Biochimica Umana Margherita Ruoppolo margherita.ruoppolo@unina.it www.federica.unina.it www.federica.eu BDF56731 BIOCHIMICA DEGLI ORMONI Testi consigliati: I PRINCIPI di BIOCHIMICA di LEHNINGER D.L. Nelson
DettagliREGOLAZIONE DELL ATTIVITA ENZIMATICA 1) MODULAZIONE ALLOSTERICA NON-COVALENTE (REVERSIBILE)
REGOLAZIONE DELL ATTIVITA ENZIMATICA - Regolazione a lungo termine: la quantità di enzima può essere controllata regolando la velocità della sua sintesi o degradazione (minuti o ore) - Regolazione a breve
DettagliMECCANISMI DI COMUNICAZIONE CELLULARE
MECCANISMI DI COMUNICAZIONE CELLULARE La COMUNICAZIONE CELLULARE è cruciale negli organismi multicellulari - serve a coordinare/organizzare le attività lo sviluppo dei vari organi/tessuti -Lo scambio di
DettagliScaricato da 1
Muscolo cardiaco scheletrico liscio Eterogeneità: muscolo liscio vascolare gastrointestinale urinario respiratorio riproduttivo oculare Anatomia: le fibre contrattili del muscolo liscio sono disposte in
DettagliMantenimento dell omeostasi
Sistema Endocrino Ruolo nell omeostasi Ruolo nell esercizio fisico 1. Regolazione del metabolismo 2. Induzione di risposte adattative allo stress 3. Promozione della crescita e dello sviluppo sequenziale
DettagliMantenimento dell omeostasi
Sistema Endocrino Ruolo nell omeostasi Ruolo nell esercizio fisico 1. Regolazione del metabolismo 2. Induzione di risposte adattative allo stress 3. Promozione della crescita e dello sviluppo sequenziale
DettagliRegolazione enzimatica Isoenzimi
Regolazione enzimatica Isoenzimi Gli enzimi regolatori nel metabolismo gruppi di enzimi lavorano insieme per produrre una via metabolica in cui il prodotto del primo enzima diventa il substrato del secondo
DettagliMessaggeri proteici e Recettori di membrana: Meccanismi di trasduzione del segnale
Messaggeri proteici e Recettori di membrana: Meccanismi di trasduzione del segnale Figure e tabelle: Becker et al. ; Il mondo della cellula EdiSES Wolfe, Biologia molecolare e cellulare - EdiSES Le cellule
DettagliCOMUNICAZIONE INTERCELLULARE
COMUNICAZIONE INTERCELLULARE TRASFERIMENTO DIRETTO DI SEGNALI CHIMICI E ELETTRICI ATTRAVERSO GIUNZIONI COMUNICANTI COMUNICAZIONE CHIMICA LOCALE (SOSTANZE PARACRINE E AUTOCRINE) COMUNICAZIONE A LUNGA DISTANZA
DettagliCorso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Biofisica e Fisiologia I. Muscolo liscio
Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I Muscolo liscio Muscolo cardiaco scheletrico liscio MUSCOLO LISCIO La muscolatura liscia si trova nelle pareti degli organi cavi.
DettagliModalità di trasporto di membrana (DIFFUSIONE FACILITATA)
Modalità di trasporto di membrana (DIFFUSIONE FACILITATA) Classi di proteine di trasporto presenti nella membrana plasmatica (o CARRIER) Porta girevole Porta aperta I canali ionici Sezione trasversale
DettagliNucleotidi 26/10/2014. Nucleotidi (1)
I Nucleotidi Hanno Tre Componenti Base azotata Nucleotidi https://www2.chemistry.msu.edu/faculty/reusch/virttxtjml/nucacids.htm Base azotata Qualsiasi composto che manifesta proprietà basiche per via della
DettagliSISTEMA NERVOSO. Sistema nervoso periferico. Sistema nervoso centrale. simpatico parasimpatico Sezione afferente.
SISTEMA NERVOSO Sistema nervoso periferico Sistema nervoso centrale Sezione efferente Sezione afferente Sistema autonomo Sistema somatico simpatico parasimpatico INNERVAZIONE SIMPATICA E PARASIMPATICA
DettagliNucleotidi 20/12/2013. Nucleotidi (1) Ribosio Vs. Desossirbosio
I Nucleotidi Hanno Tre Componenti Nucleotidi https://www2.chemistry.msu.edu/faculty/reusch/virttxtjml/nucacids.htm Nucleotidi (1) Ribosio Vs. Desossirbosio Un Nucleotide è una molecola costituita da un
DettagliTirosin chinasi senza o con funzione recettoriale
Tirosin chinasi senza o con funzione recettoriale elica di poliprolina Il dominio chinasico di Src è mantenuto nello stato inattivo mediante due distinte interazioni intramolecolari: il legame del dominio
DettagliFARMACOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO SIMPATICO. Il sistema ortosimpatico media le risposte della reazione di lotta e fuga
FARMACOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO SIMPATICO Il sistema ortosimpatico media le risposte della reazione di lotta e fuga Le basi anatomiche del sistema nervoso autonomo Reazioni connesse alla digestione
DettagliFondamenti di Chimica Farmaceutica. Recettori
Fondamenti di Chimica Farmaceutica Recettori Recettori In biochimica, un recettore è una proteina, transmembrana o intracellulare, che si lega ad uno specifico ligando, causando nel recettore una variazione
DettagliIl trasporto del glucosio
Il trasporto del glucosio Il glucosio non può diffondere direttamente nelle cellule Esso entra nelle cellule mediante due meccanismi di trasporto: a) diffusione facilitata Na + indipendente b) co-trasporto
DettagliCirca l 80% di tutti gli ormoni e neurotrasmettitori e neuromodulatori inducono le loro risposte combinandosi con recettori che sono accoppiati agli
Circa l 80% di tutti gli ormoni e neurotrasmettitori e neuromodulatori inducono le loro risposte combinandosi con recettori che sono accoppiati agli effettori con proteine G da Gether, Endocr.Rev. 21,90,200o
DettagliUso didattico, vietate riproduzione e vendita 1
1 Negli organismi pluricellulari, ciascuna cellula risponde alle informazioni che ricevute dalle altre cellule. Questo meccanismo rende ciascuna cellula dipendente dalle altre. La communicazione cellulare
DettagliI RECETTORI PER NEUROTRASMETTITORI E ORMONI: CARATTERISTICHE GENERALI. 1.Localizzazione: recettori di membrana e recettori intracellulari
I RECETTORI PER NEUROTRASMETTITORI E ORMONI: CARATTERISTICHE GENERALI Classificazione per: 1.Localizzazione: recettori di membrana e recettori intracellulari 2.Struttura 3.Modalità di funzionamento 4.Agonista
Dettagli04/04/14. Fondamenti di biochimica Terza edizione. Le ghiandole principali del sistema endocrino. Capitolo 13 La segnalazione biochimica
Fondamenti di biochimica Terza edizione Donald Voet Judith G. Voet Charlotte W. Pratt La segnalazione biochimica Copyright 2013 Zanichelli editore S.p.A. Gli ormoni Conce& chiave 13.1 Gli ormoni endocrini
DettagliACCRESCIMENTO DELLA MAMMELLA
Lattazione ACCRESCIMENTO DELLA MAMMELLA LATTAZIONE 3 FASI: A) PRODUZIONE DI COLOSTRO B) INIZIO E PICCO DELLA PRODUZIONE DI LATTE C) RIDUZIONE DELLA SECREZIONE 5 lattazione 4 lattazione 2 lattazione 3
DettagliLa pressione diminuisce a causa dell ATTRITO
Il gradiente pressorio generato dal cuore induce il sangue a scorrere nel sistema circolatorio Atrio destro La pressione diminuisce a causa dell ATTRITO PAM = 80 mmhg+1/3(120-80 mmhg) 1 Concetti base di
DettagliIl sistema nervoso autonomo: simpatico e parasimpatico
Il sistema nervoso autonomo: simpatico e parasimpatico Proprietà dell omeostasi: 1- mantenimento della costanza dell ambiente interno 2- aumento o diminuzione del controllo tonico 3- controllo antagonista
DettagliSISTEMA NEUROENDOCRINO
Mantenimento dell omeostasi Nervoso: risposta rapida +! Endocrino: risposta lenta SISTEMA NEUROENDOCRINO Neuro-endocrino Cambiamenti durante l esercizio: Contrazione dei muscoli sistema nervoso attivato
DettagliFARMACI DEL SIMPATICO. Innervazione simpatica e parasimpatica
Innervazione simpatica e parasimpatica Sintesi delle catecolamine - Re-uptake - Allontanamento (diffusione e assorbimento temporaneo a proteine plasmatiche) - Degradazione (MAO, COMT) - Deposito (da sintesi
DettagliSummary diagram of the acquisition and storage of declarative versus procedural information.
LA MEMORIA Summary diagram of the acquisition and storage of declarative versus procedural information. Principali regioni encefaliche con funzione regolatrice BASI MOLECOLARI DEI PROCESSI DI MEMORIZZAZIONE
DettagliRecettori con attività guanilil ciclasica. il cgmp e la proteina chinasi G
Recettori con attività guanilil ciclasica il cgmp e la proteina chinasi G Isoenzimi della guanilil ciclasi Guanilil ciclasi di membrana Esempio: guanilato ciclasi nel rene= recettore del fattore natriuretico
DettagliFisiologia cellulare e Laboratorio di Colture cellulari
Corso di laurea BIOTECNOLOGIE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TERAMO Fisiologia cellulare e Laboratorio di Colture cellulari Prof.ssa Luisa Gioia Corso di laurea BIOTECNOLOGIE Fisiologia cellulare e Laboratorio
DettagliCambiamenti durante l esercizio:
Sistema Neuro-endocrino Cambiamenti durante l esercizio: Contrazione dei muscoli sistema nervoso attivato coscientemente Aumento della ventilazione polmonare Aumento della gittata cardiaca Aumento della
DettagliREGOLAZIONE ENZIMATICA
REGOLAZIONE ENZIMATICA Cambio conformazionale In molte molecole proteiche, cambiamenti strutturali possono determinare profondi cambiamenti nella funzione o nell attività. Il cambio conformazionale può
DettagliCambiamenti durante l esercizio: a mantenere l equilibrio delle funzioni del corpo: OMEOSTASI
Sistema Neuro-endocrino Cambiamenti durante l esercizio: Contrazione dei muscoli sistema nervoso attivato coscientemente Aumento della frequenza respiratoria a Aumento della frequenza cardiaca Aumento
DettagliTutor Pietro Bortoluzzi Cell
Prof.ssa Paola Guandalini ---------------------------------------------------- Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgico specialistiche Sezione di Fisiologia Umana
DettagliFunzioni dei nucleotidi
Funzioni dei nucleotidi monomeri degli acidi nucleici esempi di altre funzioni ATP: moneta energetica GTP: fonte di energia nella sintesi proteica camp: secondo messaggero nella trasduzione del segnale
DettagliIl muscolo liscio vascolare
Il muscolo liscio vascolare La cellula muscolare liscia Giorgio Gabella, professor of histology University College, London La cellula muscolare liscia Eccitabilita : potenziale d azione o potenziali graduati
DettagliEsempi di funzioni svolte dalle proteine
Esempi di funzioni svolte dalle proteine Trasporto di sostanze Esempi di funzioni svolte dalle proteine Trasporto di sostanze Funzioni strutturali Esempi di funzioni svolte dalle proteine Trasporto di
DettagliCONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA
CONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA QUESTI ORMONI REGOLANO IL FLUSSO DEI METABOLITI NELLA GLICOLISI, NELLA GLICOGENO-SINTESI, NELLA GLIGENO-LISI E
DettagliNADH e NADPH. ATP = 1 moneta (energetica) della cellula NADH, NADPH = 2 moneta (potere riducente)
NADH e NADPH ATP = 1 moneta (energetica) della cellula NADH, NADPH = 2 moneta (potere riducente) NADH e NADPH non sono funzionalmente intercambiabili. [NAD + ]/[NADH] ~ 1000 favorisce ossidazione [NADP
Dettagli5. Trasporto di membrana
5. Trasporto di membrana contiene materiale protetto da copyright, ad esclusivo uso personale; 1 non è consentita diffusione ed utilizzo di tipo commerciale Le membrane biologiche hanno una permeabilità
DettagliUniversità di Roma Tor Vergata Scienze della Nutrizione Umana Biochimica della Nutrizione - Prof.ssa Luciana Avigliano A.A.
Università di Roma Tor Vergata Scienze della Nutrizione Umana Biochimica della Nutrizione - Prof.ssa Luciana Avigliano A.A. 2011-12 Nutrienti quali regolatori delle funzioni cellulari AZIONE REGOLATORIA
DettagliComunicazione cellulare
Comunicazione cellulare Per segnali cellulari (cell signaling) si può intendere sia una catena di segnali tutti all interno di una cellula sia la catena di eventi che consente ad un segnale extracellulare
DettagliDiffusione facilitata Trasporti mediati da proteine di membrana: i trasportatori
Diffusione facilitata Trasporti mediati da proteine di membrana: i trasportatori I trasportatori somigliano agli enzimi: catalizzano la traslocazione dei substrati da una parte all altra della membrana
DettagliLegami chimici. Covalente. Legami deboli
Legami chimici Covalente Legami deboli Legame fosfodiesterico Legami deboli Legami idrogeno Interazioni idrofobiche Attrazioni di Van der Waals Legami ionici STRUTTURA TERZIARIA La struttura tridimensionale
DettagliScheletrico Striato. Cardiaco Striato. Liscio
IL METABOLISMO DEL TESSUTO MUSCOLARE Scheletrico Striato La maggior parte della massa muscolare corporea Volontario Cardiaco Striato Cuore Involontario Liscio Non striato Visceri e vasi sanguigni Involontario
DettagliSEI PRONTO PER LA VERIFICA? SOLUZIONI
Capitoli E1 - E2 1. B 2. D 3. D 4. C 5. A 7. B 8. C 9. B, E 10. A, D 11. F, V, F, V SEI PRONTO PER LA VERIFICA? SOLUZIONI 12. Gli inibitori sono molecole che si legano agli enzimi e riducono la velocità
DettagliIl glicogeno (riserva di glucosio) è immagazzinato nel fegato e nei muscoli (con finalità diverse )
Glicogeno Glicogeno...1 Glicogenolisi...3 Glicogenosintesi...7 Regolazione ormonale della glicogenolisi e delle glicogenosintesi...13 Il recettore del glucagone e quello dell adrenalina sono 2 GPCR (G-Protein
DettagliOmeostasi e coordinamento funzioni di un organismo
Omeostasi e coordinamento funzioni di un organismo Organismi unicellulari Organismi pluricellulari Scambi attivi con l ambiente esterno Comunicazione elettrica Comunicazione chimica Meccanismi di comunicazione
DettagliSOLUZIONI DEGLI ESERCIZI
iccolò Taddei - Biochimica Capitolo 11 IL CTRLL E LA CMUICAZIE TRA CELLULE: GLI RMI SLUZII 1 Il sistema endocrino è costituito dall insieme delle ghiandole endocrine del nostro organismo e dagli ormoni
DettagliScheletrico Striato. Cardiaco Striato. Liscio
IL METABOLISMO DEL TESSUTO MUSCOLARE Scheletrico Striato La maggior parte della massa muscolare corporea Volontario Cardiaco Striato Cuore Involontario Liscio Non striato Visceri e vasi sanguigni Involontario
DettagliPermeabilità Di Membrana Cellulare
Permeabilità Di Membrana Cellulare Le membrane biologiche rappresentano una barriera per le molecole polari La membrana cellulare controlla il volume, la componente ionica e molecolare della cellula Una
DettagliProprietà Esotossine Endotossine
Principali differenze tra Esotossine ed Endotossine Proprietà Esotossine Endotossine Proprietà chimiche Modalità d azione Immunogenicità Potenzialità del tossoide Proteine secrete nell ambiente extracellulare
DettagliBIOCHIMICA APPLICATA e CLINICA
BIOCHIMICA APPLICATA e CLINICA Regolazione Enzimatica Biosegnalazione Regolazione Ormonale Specializzazioni metaboliche (Biochimica d Organo) Integrazione del metabolismo BIOCHIMICA APPLICATA e CLINICA
DettagliMUSCOLO. Muscolo striato scheletrico. FGE aa
MUSCOLO Muscolo striato scheletrico FGE aa.2015-16 Tipi di muscoli Muscolo scheletrico Muscolo liscio Muscolo cardiaco Tipi di muscoli Muscolo scheletrico Muscolo liscio Muscolo cardiaco Tipi di muscoli
DettagliIl tessuto muscolare liscio
Il tessuto muscolare liscio LOCALIZZAZIONE TONACHE MUSCOLARI Apparato digerente Vie respiratorie Vie urinarie e genitali Vasi (parete arterie e vene) Condotti escretori delle ghiandole muscolare muscolare
DettagliEnzimi = catalizzatori di una reazione biochimica Caratteristiche: Specificità: ogni enzima riconosce specificamente il/i substrato/i e non altre
Enzimi = catalizzatori di una reazione biochimica Caratteristiche: Specificità: ogni enzima riconosce specificamente il/i substrato/i e non altre molecole, anche chimicamente simili al substrato. Saturabilità:
DettagliFondamenti di Chimica Farmaceutica. Recettori come bersagli dei farmaci
Fondamenti di Chimica Farmaceutica Recettori come bersagli dei farmaci Recettori come bersaglio dei farmaci I farmaci che agiscono sui recettori: a somiglianza dei farmaci che agiscono sugli enzimi vanno
DettagliMECCANISMI DI ESOCITOSI ED ENDOCITOSI. Meccanismi di Trasporto mediati da vescicole
MECCANISMI DI ESOCITOSI ED ENDOCITOSI Meccanismi di Trasporto mediati da vescicole ENDOCITOSI ENDOCITOSI Forma di trasporto che consente l ingresso in cellula di varie sostanze mediante la formazione di
DettagliCorso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari
Corso di laurea magistrale in BIOTECNOLOGIE DELLA RIPRODUZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TERAMO Corso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari Prof.ssa Luisa Gioia COMUNICAZIONE
Dettagli- utilizzano esclusivamente le reattività chimiche di alcuni residui AA
Enzimi semplici Enzimi coniugati - utilizzano esclusivamente le reattività chimiche di alcuni residui AA - richiedono la reattività chimica aggiuntiva di COFATTORI o COENZIMI gruppi prostetici COENZIMI
DettagliFunzionalmente, il cuore è costituito da due pompe in parallelo Il flusso unidirezionale è assicurato dalle valvole
Sistema cardiovascolare Atrio destro Funzionalmente, il cuore è costituito da due pompe in parallelo Il flusso unidirezionale è assicurato dalle valvole 1 TESSUTO DEL MIOCARDIO 1. Masse atriali e ventricolari,
DettagliComunicazione cellulare: messaggi, recettori e trasduzione dei segnali. Le cellule comunicano eccome! - L esperimento di Spemann e Mangold
Comunicazione cellulare: messaggi, recettori e trasduzione dei segnali Le cellule comunicano eccome! - L esperimento di Spemann e Mangold Lezione 8: Comunicazione cellulare Biologia e Genetica aa 2014/2015
DettagliINTERAZIONI CELLULA-CELLULA
INTERAZIONI CELLULA-CELLULA Poco si conosce sui meccanismi responsabili della formazione delle complesse organizzazioni cellulari tridimensionali all interno di un organo in via di sviluppo. Si presume
DettagliLattato. Glicolisi. Piruvato
Lattato Glicolisi Piruvato REAZIONI MITOCONDRIALI DEL PIRUVATO + Piruvato Deidrogenasi + CO 2 + H 2 O ATP ADP + Pi Piruvato Carbossilasi + 2 H + ossalacetato La Piruvato Carbossilasi è una proteina Mitocondriale
DettagliProprietà di permeabilità della membrana
Proprietà di permeabilità della membrana Il Trasporto attraverso le membrane La fase lipidica delle membrane le rende impermeabili alla maggior parte degli ioni e delle sostanze polari. Questi composti
Dettagli