Tirosin chinasi senza o con funzione recettoriale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tirosin chinasi senza o con funzione recettoriale"

Transcript

1 Tirosin chinasi senza o con funzione recettoriale

2 elica di poliprolina Il dominio chinasico di Src è mantenuto nello stato inattivo mediante due distinte interazioni intramolecolari: il legame del dominio SH2 alla fosfo-tirosina 527 ed il legame di SH3 alla regione linker tra SH2 ed il sito catalitico, che contiene una breve elica di poliprolina. La Tyr 527 è fosforilata dalla C-terminal Src Kinase kinase (CSK) e defosforilata dallashp-1 fosforilasi). L attivazione parziale di Src comporta il suo passaggio da una conformazione chiusa ad una aperta, dovuta probabilmente ai seguenti eventi: 1) defosforilazione della tirosina 527; 2) legame dei domini SH3 e SH2 rispettivamente ad eliche di poliprolina e di tirosine fosforilate presenti in proteine interagenti; 3) La piena attivazione di Src richiede l autofosforilazione della tirosina 416 nella loop di attivazione del sito catalitico, che nello stato non fosforilato produce ingombro sterico nel sito attivo.

3

4

5 Modello dell EGF (epidermal growth factor) Receptor

6 Nello stato inattivo, la loop di attivazione dei recettori tirosin chinasici è relativamente mobile e adotta varie conformazioni, la maggior parte delle quali interferiscono con il legame dei substrati e dell ATP al sito attivo (in rosso). In questo stato, la probabilità di autofosforilazione in trans dei recettori è molto bassa. La presenza di un ligando bivalente sui siti recettoriali extracellulari avvicina stabilmente i recettori, rendendo possibile l autofosforilazione in trans delle loop di attivazione. Una volta attivati, i recettori sono in grado autofosforilarsi (probabilmente sia in cis che in trans) in corrispondenza di altri residui di tirosina, fornendo siti di legame a proteine che contengono domini SH2.

7

8

9

10 proteins

11 Kinase suppressor of Ras (KSR) A) B) C) A) Struttura lineare da di KSR B) In una cellula quiescente Ras inattiva (GDP-bound) è localizzata nella membrana plasmatica, mentre le forme inattive di Raf e KSR sono nel citoplasma. Le forme inattive di MEK interagiscono con il dominio CA5 di KSR. Inoltre, le proteine si legano sia a KSR che a Raf, stabilizzando le loro conformazioni inattive. C) In risposta all attivazione recettoriale, Ras scambia GDP per GTP e viene attivata, inducendo la traslocazione di Raf in membrana e la sua attivazione. Mediante l esposizione del dominio CA3, KSR trasloca anch essa in membrana portando con se MEK. Come risultato MEK si localizza in prossimità di Raf, il suo attivatore fisiologico. La localizzazione di KSR in membrana e Il rilascio delle proteine può esporre i siti di interazione per le MAPK, consentedo ad esse di essere fosforilate da MEK. KRS potrebbe anche fungere da substrato per le MAPK, e la sua fosforilazione portare al rilascio delle MAPK dal complesso. NB. Benchè KSR sia una protein chinasi serina-treonina funzionale, i suoi possibili substrati fisiologici sono ancora noti.

12 Attivazione della PI-3 chinasi Nello stato inattivo, la PI-3 chinasi (PI3K) è situata nel citosol. L assenza dell attività enzimatica è dovuta all effetto inibitorio esercitato dalla subunità p85 (o p55) sulla subunità catalitica p110. Il legame dei due domini SH2 di p85 (o p55) ai siti di autofosforilazione recettoriale abolisce l effetto inibitorio della stessa p85 (o p55) sulla subunità catalitica p110, che è ora pienamente attiva. La PI3K catalizza la fosforilazione in posizione 3 sull anello inositolico del PI(4)P e del PI(4,5)P2, generando rispettivamente PI(3,4)P2 and PI(3,4,5)P3.

13 Il PIP3 promuove il reclutamento di proteine contenenti il dominio PH in membrana PI3K La produzione di fosfoinositidi fosforilati in posizione 3 sull anello inositolico (in particolare il PIP3) può indurre il recrutamento in membrana di proteine contenenti domini PH. Questo evento può essere fondamentale in varie vie di trasduzione del segnale. Ovviamente, i livelli di cellulari PIP3 debbono essere finemente regolati. In questo quadro, l enzima PTEN (phoshatase and tensin homolog deleted on chromosome ten) riconverte il PIP3 a PIP2.

14 1) La PDK (phosphoinositide-dependent kinase) nella forma attiva e la PKB nella forma inattiva sono entrambe presenti nel citosol ma non interagiscono. 2) La produzione di PIP3, operata dall attivazione della PI3K, induce il reclutamento in membrana di entrambe le chinasi mediante i loro domini PH. 3) La PDK fosforila inizialmente PKB/Akt sulla serina 473 del dominio HM (Hydrophobic Motif). La PDK interagisce quindi con il dominio HM fosforilato e viene posizionata in modo da poter fosforilare PKB/Akt nella loop di attivazione del dominio catalitico (KD, Thr 308). 4) La PKB/Akt è ora nella forma attiva.

15 L attivazione di Akt favorisce la sopravvivenza cellulare Inibizione dell apoptosi Inibizione dell autofagia

16 Struttura ed attivazione della PLC-g Pannello di sinistra Il legame con un fattore di crescita innesca l autofosforilazione di TRK a livello di residui tirosinici che agiscono come siti di reclutamento per la PLC-g, attraverso il dominio SH2 N-terminale. Da notare che TRK fosforilato induce anche l attivazione della PI-3K che converte PIP2 a PIP3. Pannello di destra La PLC-g fosforilata va incontro a cambiamenti di conformazione che ne determinano la completa attivazione. In particolare i sotto-domini catalitici (X ed Y in figura), separati nella sequenza lineare della proteina, vengono ora riarrangiati spazialmente creando un sito catalitico funzionale. Da notare che il reclutamento in membrana della PLC-g è favorito dall accumulo di PIP3 sopra riportato. Il PIP3 recluta infatti la PLC-g attraverso un dominio SH2 atipico al C-terminale ed un dominio PH all N- terminale.

Cell Signaling. Qualsiasi tipo di comunicazione tra le cellule

Cell Signaling. Qualsiasi tipo di comunicazione tra le cellule Cell Signaling Qualsiasi tipo di comunicazione tra le cellule I segnali intercellulari L evoluzione degli organismi multicellulari dipende dalla capacità delle cellule di comunicare una con l altra. La

Dettagli

Io Non sono un recettore!

Io Non sono un recettore! I recettori portano il messaggio extracellulare direttamente nel citoplasma (recettori di membrana) o nel nucleo (recettori nucleari) Io Non sono un recettore! È essenziale per la loro sopravvivenza che

Dettagli

TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE

TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE TRASDUZIONE DEL SEGNALE CELLULARE RECETTORI I recettori ormonali sono proteine (spesso glicoproteine) capaci di riconoscere e legare l ormone L interazione tra ormone e recettore è estremamente specifica

Dettagli

TRASDUZIONE DEL SEGNALE

TRASDUZIONE DEL SEGNALE TRASDUZIONE DEL SEGNALE TRASDUZIONE DEL SEGNALE Specificità (specificità riconoscimento) Amplificazione e diversificazione della risposta (cascata enzimatica) Integrazione tra segnali Spegnimento del segnale

Dettagli

Aspetti caratteristici dei diversi tipi di adesione cellula-matrice

Aspetti caratteristici dei diversi tipi di adesione cellula-matrice Aspetti caratteristici dei diversi tipi di adesione cellula-matrice Propietà/ struttura Localizzazione Complessi focali Adesioni focali Adesioni fibrillari Bordo dei lamellipodia Periferia della cellula

Dettagli

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi

Dettagli

La trasduzione del segnale

La trasduzione del segnale Latrasduzionedelsegnale AlesandraPontillo,LaboratorioImmunologiaPediatrica,IRCCSBurloGarofolo pontillo@burlo.trieste.it Lez.1:4/12/2006www.pediatria.univ.trieste.it/didattica/biol/ppt/genfunz_06_09.ppt

Dettagli

Trasduzione del Segnale da Recettori di Superfice

Trasduzione del Segnale da Recettori di Superfice Trasduzione del Segnale da Recettori di Superfice MEMBRANA 1. Legame recettore-ligando 2. oligomerizzazione 3. Attivazione TYR-K -Dominio citosolico dei RTK -Reclutamento TYR-K (src, jak, fak, abl) 4.

Dettagli

TRASDUZIONE DEL SEGNALE LE PRINCIPALI MOLECOLE CHE PROVVEDONO ALLO SCAMBIO DI INFORMAZIONI TRA LE CELLULE SONO FATTORI SOLUBILI QUALI NEUROTRASMETTITORI, ORMONI, FATTORI DI CRESCITA, CITOCHINE. UN CASO

Dettagli

Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre

Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre Una risposta cellulare specifica può essere determinata dalla presenza di mediatori chimici (ormoni o altre molecole), dall interazione con altre cellule (contatto cellula-cellula) o con strutture extracellulari

Dettagli

Apoptosi. Copyright (c) by W. H. Freeman and Company

Apoptosi. Copyright (c) by W. H. Freeman and Company Apoptosi La morte cellulare e la sua regolazione La morte cellulare programmata è un processo fondamentale che controlla lo sviluppo degli organismi pluricellulari; L apoptosi porta all eliminazione di

Dettagli

Acidi grassi essenziali. Acidi grassi esterificati (fosfolipidi) Fosfolipasi A 2. Acido arachidonico. Eicosanoidi. Trombossani

Acidi grassi essenziali. Acidi grassi esterificati (fosfolipidi) Fosfolipasi A 2. Acido arachidonico. Eicosanoidi. Trombossani Acidi grassi essenziali Acidi grassi esterificati (fosfolipidi) Stimolo patologico Lipocortina Fosfolipasi A 2 Acido arachidonico Fans Ciclossigenasi Lipossigenasi Endoperossidi ciclici Eicosanoidi Prostaglandine

Dettagli

scaricato da www.sunhope.it

scaricato da www.sunhope.it Recettori a tirosina chinasi I recettori a tirosina chinasi presentano vari domini Una regione di legame (extracellulare) Una regione transmembrana Una coda intracellulare con numerose tirosine scaricato

Dettagli

Effetti precoci dell alto glucosio sui segnali di fosforilazione in un modello retinico in vitro

Effetti precoci dell alto glucosio sui segnali di fosforilazione in un modello retinico in vitro Effetti precoci dell alto glucosio sui segnali di fosforilazione in un modello retinico in vitro Marika Villa Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze Istituto Superiore di Sanità Background Il

Dettagli

Comunicare. 6. La comunicazione cellulare. Messaggio EFFETTO. Recepito e elaborato

Comunicare. 6. La comunicazione cellulare. Messaggio EFFETTO. Recepito e elaborato 6. La comunicazione cellulare contiene materiale protetto da copyright, ad esclusivo uso personale; non è consentita diffusione ed utilizzo di tipo commerciale Comunicare Messaggio Recepito e elaborato

Dettagli

Meccanismi molecolari di trasduzione del segnale III

Meccanismi molecolari di trasduzione del segnale III Meccanismi molecolari di trasduzione del segnale III Copyright 2001-2012 by Giorgio Sartor. All rights reserved. Versione 1.2 jan 2012 v. 1.2 gsartor 2012 M04 - Trasduzione del segnale II 2 Recettori v.

Dettagli

Glycogen Synthesis Glicogeno sintesi UTP UDP + 2 P i glycogen (n) + glucose-1-p glycogen (n + 1) Glycogen Phosphorylase P i Glicogeno lisi

Glycogen Synthesis Glicogeno sintesi UTP UDP + 2 P i glycogen (n) + glucose-1-p glycogen (n + 1) Glycogen Phosphorylase P i Glicogeno lisi Glycogen Synthesis Glicogeno sintesi UTP UDP + 2 P i glycogen (n) + glucose-1-p glycogen (n + 1) Glycogen Phosphorylase P i Glicogeno lisi Se entrambe le vie fossero attive simultaneamente nella cellula

Dettagli

Fattori di crescita FATTORI DI CRESCITA. Recettori

Fattori di crescita FATTORI DI CRESCITA. Recettori FATTORI DI CRESCITA FATTORI DI CRESCITA Fattori di crescita FATTORI DI CRESCITA Recettori FATTORI DI CRESCITA Proliferazione Differenziamento FATTORI DI CRESCITA? Come fa una interazione tra due molecole

Dettagli

La trasduzione del segnale intracellulare

La trasduzione del segnale intracellulare La trasduzione del segnale intracellulare Chemical signaling mechanisms Amplification in signal transduction pathways Un aspetto importante è il controllo temporale del comportamento cellulare: il trasferimento

Dettagli

Recettori di superficie

Recettori di superficie Recettori di superficie Esistono 3 classi principali di recettori di superficie 1. Recettori annessi a canali ionici 2. Recettori accoppiati alle proteine G 3. Recettori associati ad enzimi Recettori

Dettagli

04/04/14. Fondamenti di biochimica Terza edizione. Le ghiandole principali del sistema endocrino. Capitolo 13 La segnalazione biochimica

04/04/14. Fondamenti di biochimica Terza edizione. Le ghiandole principali del sistema endocrino. Capitolo 13 La segnalazione biochimica Fondamenti di biochimica Terza edizione Donald Voet Judith G. Voet Charlotte W. Pratt La segnalazione biochimica Copyright 2013 Zanichelli editore S.p.A. Gli ormoni Conce& chiave 13.1 Gli ormoni endocrini

Dettagli

Recettori accoppiati a chinasi

Recettori accoppiati a chinasi Recettori accoppiati a chinasi con attività tirosin chinasica (RTK) singola catena (EGF) tetramero (INS) dimero (HGF) Receptor Tyrosine Kinases (RTK) Diverse sottofamiglie (almeno15) classificate sulla

Dettagli

CONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA

CONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA CONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA QUESTI ORMONI REGOLANO IL FLUSSO DEI METABOLITI NELLA GLICOLISI, NELLA GLICOGENO-SINTESI, NELLA GLIGENO-LISI E

Dettagli

REGOLAZIONE ENZIMATICA

REGOLAZIONE ENZIMATICA REGOLAZIONE ENZIMATICA Cambio conformazionale In molte molecole proteiche, cambiamenti strutturali possono determinare profondi cambiamenti nella funzione o nell attività. Il cambio conformazionale può

Dettagli

Corso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari

Corso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari Corso di laurea magistrale in BIOTECNOLOGIE DELLA RIPRODUZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TERAMO Corso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari Prof.ssa Luisa Gioia COMUNICAZIONE

Dettagli

Catena B del fattore di crescita PDGF

Catena B del fattore di crescita PDGF FATTORI DI CRESCITA sis Proteina p28 Catena B del fattore di crescita PDGF (platelet derived growth factor) Agisce con meccanismo autocrino Si trova sul cromosoma 22, coinvolto nella traslocazione 9,22

Dettagli

Regolazione del metabolismo del glucosio

Regolazione del metabolismo del glucosio Regolazione del metabolismo del glucosio Regolazione coordinata di glicolisi e gluconeogenesi Glicolisi e gluconeogenesi sono regolate in modo reciproco La regolazione è a livello dei punti di deviazione

Dettagli

Meccanismi di controllo della proliferazione cellulare

Meccanismi di controllo della proliferazione cellulare Meccanismi di controllo della proliferazione cellulare Il ciclo cellulare è regolato dall azione di PROTOONCOGENI e (attivatori della proliferazione cellulare) GENI ONCOSOPPRESSORI (inibitori del ciclo

Dettagli

Maurizio Pianezza. La mia terapia anticancro. Maurizio Pianezza. Aspetti di

Maurizio Pianezza. La mia terapia anticancro. Maurizio Pianezza. Aspetti di Maurizio ianezza Aspetti di Biologia Molecolare Maurizio ianezza 1 - DUE ISOFROME IGF1 IGF2 IGF - INSULIN GROWTH FACTOR FATTORE INSULINICO - ISOFORMA RINCIALE IGF1 - ROTEINA FORMATA DA 70 AMINOACIDI SIMILE

Dettagli

Come gli ormoni scatenano una risposta nella cellula bersaglio

Come gli ormoni scatenano una risposta nella cellula bersaglio Come gli ormoni scatenano una risposta nella cellula bersaglio La capacità delle cellule di ricevere e rispondere a segnali che arrivano dall esterno della membrana plasmatica è un processo fondamentale

Dettagli

Segnalazione cellulare e trasduzione del segnale. Comunicazione fra le cellule

Segnalazione cellulare e trasduzione del segnale. Comunicazione fra le cellule Segnalazione cellulare e trasduzione del segnale Comunicazione fra le cellule Le cellule comunicano e interagiscono tra loro tramite il fenomeno della segnalazione cellulare Una cellula segnalatrice produce

Dettagli

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi

Dettagli

Il glicogeno (riserva di glucosio) è immagazzinato nel fegato e nei muscoli (con finalità diverse )

Il glicogeno (riserva di glucosio) è immagazzinato nel fegato e nei muscoli (con finalità diverse ) Glicogeno Glicogeno...1 Glicogenolisi...3 Glicogenosintesi...7 Regolazione ormonale della glicogenolisi e delle glicogenosintesi...13 Il recettore del glucagone e quello dell adrenalina sono 2 GPCR (G-Protein

Dettagli

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo.

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo. Il cancro è associato a alterazioni dei meccanismi di controllo del ciclo cellulare. mutazioni del DNA a carico di oncogeni, geni oncosoppressori, geni del riparo del DNA, geni che regolano l apoptosi

Dettagli

Geni che regolano la divisione cellulare

Geni che regolano la divisione cellulare Geni che regolano la divisione cellulare!geni il cui prodotto proteico promuove un aumento del numero di cellule (oncogeni) Oncogeni = acceleratori!geni il cui prodotto proteico induce una riduzione del

Dettagli

1 Capitolo 9. Attivazione dei linfociti T

1 Capitolo 9. Attivazione dei linfociti T 1 Capitolo 9. Attivazione dei linfociti T I linfociti T maturi che non hanno mai incontrato l antigene si concentrano negli organi linfoidi secondari dove hanno la possibilità di riconoscere antigeni presentati

Dettagli

Integrine 07/04/2013 SEGNALAMENTO MEDIATO DA INTEGRINE. 2. Trasduzione segnali & Meccanotrasduzione. Integrine/actina e trasduzione di segnale (2)

Integrine 07/04/2013 SEGNALAMENTO MEDIATO DA INTEGRINE. 2. Trasduzione segnali & Meccanotrasduzione. Integrine/actina e trasduzione di segnale (2) SEGNALAMENTO MEDIATO DA INTEGRINE Integrine 2. Trasduzione segnali & Meccanotrasduzione L interazione delle integrine con la matrice extracellulare nei punti di contatto o di adesioni focali porta all

Dettagli

Meccanismi molecolari di trasduzione del segnale. Le vie di trasduzione del segnale sono molto specifiche ed estremamente sensibili.

Meccanismi molecolari di trasduzione del segnale. Le vie di trasduzione del segnale sono molto specifiche ed estremamente sensibili. Meccanismi molecolari di trasduzione del segnale. Le vie di trasduzione del segnale sono molto specifiche ed estremamente sensibili. La sensibilita delle vie di trasduzione dipende da 3 fattori: -l affinita

Dettagli

alberi in prossimità dei lampioni stradali

alberi in prossimità dei lampioni stradali 1800 alberi in prossimità dei lampioni stradali perdita foglie sviluppo alterato 1901 l etilene è il gas responsabile degli effetti RISPOSTA TRIPLA riduzione allungamento fusto aumento crescita laterale

Dettagli

MFN0366-A1 (I. Perroteau) - indirizzamento delle proteine. Solo per uso didattico, vietata la riproduzione, la diffusione o la vendita.

MFN0366-A1 (I. Perroteau) - indirizzamento delle proteine. Solo per uso didattico, vietata la riproduzione, la diffusione o la vendita. 10_bct_2011 1 E la proteina nascente a determinare se il ribosoma che catalizza la sua sintesi deve rimanere libero oppure essere associato alla membrana del RER. 1 2 Proteine che hanno destinazione finale

Dettagli

AVVISO. Lunedì 26 MAGGIO ore 14:00 aula P1/P2 nuova prova APP

AVVISO. Lunedì 26 MAGGIO ore 14:00 aula P1/P2 nuova prova APP AVVISO MARTEDI 6 MAGGIO I/II GRUPPO 14.15-15:45 GIOVEDI 8 MAGGIO III/IV GRUPPO 14.15-15:45 II PIANO V MEDICA VISIONE DELLA PROVA SCRITTA APP E VERBALIZZAZIONE Lunedì 26 MAGGIO ore 14:00 aula P1/P2 nuova

Dettagli

Biologia Molecolare della Cellula 08 7: Regolazione ormonale del metabolismo del glicogeno e della glicolisi Desensitizzazione

Biologia Molecolare della Cellula 08 7: Regolazione ormonale del metabolismo del glicogeno e della glicolisi Desensitizzazione Biologia Molecolare della Cellula 08 7: Regolazione ormonale del metabolismo del glicogeno e della glicolisi Desensitizzazione camp Proteina-CHINASI camp DIPENDENTE (PKA) Proteine target : ε metabolici

Dettagli

Cancro della tiroide

Cancro della tiroide Cancro della tiroide Tumori tiroidei: origine istologica ed alterazioni molecolari RET/PTC TRK BRAF RAS Carcinoma papillifero Cellula follicolare Carcinoma poco differenziato Carcinoma anaplastico RAS

Dettagli

Legami chimici. Covalente. Legami deboli

Legami chimici. Covalente. Legami deboli Legami chimici Covalente Legami deboli Legame fosfodiesterico Legami deboli Legami idrogeno Interazioni idrofobiche Attrazioni di Van der Waals Legami ionici STRUTTURA TERZIARIA La struttura tridimensionale

Dettagli

Omnis cellula e cellula

Omnis cellula e cellula ogni cellula deriva da un altra cellula Omnis cellula e cellula Virchow 1858 LA MAGGIOR PARTE DEI PROCESSI NUCLEARI E CELLULARI DURANTE LA MITOSI E INDISTINGUIBILE IN PIANTE,ANIMALI E FUNGHI. DIVISIONE

Dettagli

Comunicazione cellulare

Comunicazione cellulare Comunicazione cellulare Per segnali cellulari (cell signaling) si può intendere sia una catena di segnali tutti all interno di una cellula sia la catena di eventi che consente ad un segnale extracellulare

Dettagli

Summary diagram of the acquisition and storage of declarative versus procedural information.

Summary diagram of the acquisition and storage of declarative versus procedural information. LA MEMORIA Summary diagram of the acquisition and storage of declarative versus procedural information. Principali regioni encefaliche con funzione regolatrice BASI MOLECOLARI DEI PROCESSI DI MEMORIZZAZIONE

Dettagli

DOMINI E MODULI 02/04/2014. Domini modulari delle proteine 2

DOMINI E MODULI 02/04/2014. Domini modulari delle proteine 2 Domini modulari delle proteine 1 Proteine della matrice DOMINI E MODULI La maggior parte dei peptidi consiste in disposizioni lineari di regioni globulari, ripiegate in modo indipendente, dette domini,

Dettagli

- Assenza di mitogeni - Presenza di segnali conflittuali ( se durano troppo va incontro ad apoptosi) - Segnali differenziativi

- Assenza di mitogeni - Presenza di segnali conflittuali ( se durano troppo va incontro ad apoptosi) - Segnali differenziativi Ciclo Cellulare M --> G1--> S --> G2 --> M S, G2 e M hanno durata sempre uguale mentre la fase G1 (in media 10 ore) può subire enormi variazioni da tessuto a tessuto (fino a migliaia di ore per i neuroni).

Dettagli

Biochimica Strutturale con Elementi di Enzimologia corso integrato di Struttura e Funzione delle Macromolecole Biologiche

Biochimica Strutturale con Elementi di Enzimologia corso integrato di Struttura e Funzione delle Macromolecole Biologiche Biochimica Strutturale con Elementi di Enzimologia corso integrato di Struttura e Funzione delle Macromolecole Biologiche Codice Disciplina : BT019 Settore : BIO/10 N CFU: 6 Codice Corso integrato : BT067

Dettagli

Gli ormoni sono : peptidi o glicoproteine steroidi

Gli ormoni sono : peptidi o glicoproteine steroidi L apparato endocrino insieme al sistema nervoso coordina e controlla le attività cellulari e il metabolismo, ma con meccanismi e tempi diversi: veloci per il nervoso, più lenti e di lunga durata per l

Dettagli

I più comuni polisaccaridi sono: AMIDO CELLULOSA GLICOGENO DESTRINA

I più comuni polisaccaridi sono: AMIDO CELLULOSA GLICOGENO DESTRINA GLICOGENO POLISACCARIDI La maggior parte dei carboidrati che si ritrovano in natura sono polimeri ad alto peso molecolare chiamati polisaccaridi L u n i t à m o n o s a c c a r i d i c a p i ù frequente

Dettagli

FARMACODINAMICA. La farmacodinamica studia gli effetti biochimici e il meccanismo d azione dei farmaci. identificare i siti d azione dei farmaci

FARMACODINAMICA. La farmacodinamica studia gli effetti biochimici e il meccanismo d azione dei farmaci. identificare i siti d azione dei farmaci FARMACODINAMICA La farmacodinamica studia gli effetti biochimici e il meccanismo d azione dei farmaci. La farmacodinamica si propone di: identificare i siti d azione dei farmaci delineare le interazioni

Dettagli

BIOSEGNALAZIONE. La ricezione e la trasmissione delle informazioni extracellulari Parte II

BIOSEGNALAZIONE. La ricezione e la trasmissione delle informazioni extracellulari Parte II BIOSEGNALAZIONE La ricezione e la trasmissione delle informazioni extracellulari Parte II Tipi generali di trasduttori di segnali RECETTORI CON ATTIVITA TIROSIN CHINASICA (RTK) INS: insulin VEGF: vascular

Dettagli

Recettori. v. 1.3 gsartor 2013 M04 -Trasduzione del segnale II 3. Recettori con attività enzimatica intrinseca

Recettori. v. 1.3 gsartor 2013 M04 -Trasduzione del segnale II 3. Recettori con attività enzimatica intrinseca Meccanismi molecolari di trasduzione del segnale II Copyright 2001-2013 by Giorgio Sartor. All rights reserved. Versione 1.3 oct2013 v. 1.3 gsartor 2013 M04 -Trasduzione del segnale II 2 Recettori v. 1.3

Dettagli

Prof. Maria Alessandra Santucci

Prof. Maria Alessandra Santucci La famiglia Abl consiste di due isoforme Abl (1a e 1b ) e due isoforme Arg (1a e 1b). Le isoforme di tipo b contengono un sito di miristoilazione all N-teminale che manca nelle isoforme a. c-abl è una

Dettagli

10/03/ Proteine di membrana

10/03/ Proteine di membrana Proteine di membrana http://www.nfsdsystems.com/w3bio315/; http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/nbk28193/figure/a105/?report=objectonly Proteine di membrana 1 I domini transmembrana delle proteine integrali

Dettagli

LA REGOLAZIONE GENICA DEI PROCARIOTI.

LA REGOLAZIONE GENICA DEI PROCARIOTI. LA REGOLAZIONE GENICA DEI PROCARIOTI www.fisiokinesiterapia.biz NON TUTTI I GENI VENGONO UTILIZZATI NELLO STESSO MOMENTO E NON TUTTI CON LA STESSA INTENSITÀ Regolazione genica = la modalità con cui viene

Dettagli

GLICOGENOSINTESI E GLICOGENOLISI

GLICOGENOSINTESI E GLICOGENOLISI GLICOGENOSINTESI E GLICOGENOLISI OMOPOLISACCARIDE STRUTTURA DEL GLICOGENO Biosintesi dei carboidrati 1 Biosintesi del glicogeno 2 Deposito di Glicogeno Fegato Muscolo fornisce glucosio al sangue quando

Dettagli

MECCANISMI DI COMUNICAZIONE CELLULARE

MECCANISMI DI COMUNICAZIONE CELLULARE MECCANISMI DI COMUNICAZIONE CELLULARE La COMUNICAZIONE CELLULARE è cruciale negli organismi multicellulari - serve a coordinare/organizzare le attività lo sviluppo dei vari organi/tessuti -Lo scambio di

Dettagli

Trascrizione negli Eucariotici

Trascrizione negli Eucariotici Trascrizione negli Eucariotici Cytoplasm DNA RNA Transcription RNA Processing mrna G Nucleus AAAAAA Export G AAAAAA CLASSI DI GENI Le unità di trascrizione eucariotiche sono più complesse di quelle procariotiche

Dettagli

GLICOLIPIDI E TRASDUZIONE DEL SEGNALE

GLICOLIPIDI E TRASDUZIONE DEL SEGNALE LEZIONE Rafts GLICOLIPIDI E TRASDUZIONE DEL SEGNALE Esempi di processi di trasduzione di segnale che coinvolgono i rafts Simons K, Toomre D. Lipid rafts and signal transduction. Nat Rev Mol Cell Biol.

Dettagli

Formazione delle strutture amiloidi_1

Formazione delle strutture amiloidi_1 Formazione delle strutture amiloidi_1 Gli aggregati possono essere amorfi AMILOIDOGENESI Formazione delle strutture amiloidi_2 Gli aggregati possono essere strutturati monomero dimero monomero oligomero

Dettagli

I RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE G

I RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE G I RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE G I recettori accoppiati a proteine G sono costituiti da un unica subunità formata da un filamento di aminoacidi che attraversa 7 volte la membrana plasmatica Il sito

Dettagli

Legame al GMPciclico COOH

Legame al GMPciclico COOH Moduli strutturali delle proteine Nelle proteine è possibile individuare alcune strutture caratterizzate da omologia, che svolgono particolari funzioni, e che si ritrovano in proteine diverse. Si può parlare

Dettagli

Gli organismi multicellulari si devono adattare ad un ambiente esterno che cambia continuamente. A tale scopo operano due sistemi, il sistema nervoso

Gli organismi multicellulari si devono adattare ad un ambiente esterno che cambia continuamente. A tale scopo operano due sistemi, il sistema nervoso Gli organismi multicellulari si devono adattare ad un ambiente esterno che cambia continuamente. A tale scopo operano due sistemi, il sistema nervoso ed il sistema endocrino. Il sistema nervoso gestisce

Dettagli

Attori principali nei TCRS. Processi biologici in cui sono coinvolti sistemi a due componenti. Numero di TCRS nel genoma batterico

Attori principali nei TCRS. Processi biologici in cui sono coinvolti sistemi a due componenti. Numero di TCRS nel genoma batterico rocessi biologici in cui sono coinvolti sistemi a due componenti Utilizzazione di elementi necessari alla crescita (azoto); NtrC Virulenza (BvgAS di Bordetella pertussis) Resistenza a metalli pesanti (pco)

Dettagli

La comunicazione intercellulare: gli ormoni ed i recettori. Copyright (c) by W. H. Freeman and Company

La comunicazione intercellulare: gli ormoni ed i recettori. Copyright (c) by W. H. Freeman and Company La comunicazione intercellulare: gli ormoni ed i recettori La trasduzione del segnale: processo che converte i segnali extracellulari in risposte cellulari. La comunicazione mediante segnali extracellulari

Dettagli

Ruolo del calcio nella cellula

Ruolo del calcio nella cellula Ruolo del calcio nella cellula I meccanismi evolutivi hanno attribuito agli ioni fosfato un importanza fondamentale poiché sono necessari per sintetizzare ATP. Per questo motivo la loro concentrazione

Dettagli

TARGETS DEI FARMACI ATTUALMENTE IN USO

TARGETS DEI FARMACI ATTUALMENTE IN USO TARGETS DEI FARMACI ATTUALMENTE IN USO FORME DI SIGNALING CELLULARE FORME DI SIGNALING CELLULARE (A) ENDOCRINO (B) PARACRINO cellula endocrina recettore cellula segnalatrice ormone cellule bersaglio mediatore

Dettagli

Seminario. Domini modulari delle proteine 1

Seminario. Domini modulari delle proteine 1 Seminario Proteine della matrice DOMINI E MODULI Domini modulari delle proteine 1 La maggior parte dei peptidi consiste in disposizioni lineari di regioni globulari, ripiegate in modo indipendente, dette

Dettagli

METABOLISMO DEL GLICOGENO

METABOLISMO DEL GLICOGENO METABOLISMO DEL GLICOGENO GLICOGENO: Polisaccaride di riserva del regno animale Organi principali: FEGATO MUSCOLO SCHELETRICO Glicogeno Glucosio Glucosio-6P Via del pentoso fosfato Glucosio Fruttosio-6P

Dettagli

IL-2R & IL-15R Alice Praduroux

IL-2R & IL-15R Alice Praduroux Università degli Studi di Torino Facoltà di Biotecnologie Molecolari Anno Accademico 2006/2007 Corso di Immunologia Molecolare IL-2R & IL-15R Alice Praduroux Classificazione Recettori appartenenti alla

Dettagli

DETERMINAZIONE HER-2 E RISPOSTA A TERAPIA ANTI HER-2

DETERMINAZIONE HER-2 E RISPOSTA A TERAPIA ANTI HER-2 DETERMINAZIONE HER-2 E RISPOSTA A TERAPIA ANTI HER-2 Dr.ssa Caldara Dr.ssa Frisinghelli DIAGNOSI DONNA 47 aa Luglio 2003 quadrantectomia SE sx + svuotamento ascellare con diagnosi di carcinoma duttale

Dettagli

Modellazione dinamica e strumenti per la valutazione sperimentale del comportamento della via EGFR-IGF1R per la linea cellulare H1650

Modellazione dinamica e strumenti per la valutazione sperimentale del comportamento della via EGFR-IGF1R per la linea cellulare H1650 Università deglistudidiperugia FacoltàdiIngegneria Tesi di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica e dell Automazione Anno Accademico 2011/2012 Modellazione dinamica e strumenti per la valutazione

Dettagli

Le cellule cancerose

Le cellule cancerose Le cellule cancerose Cosa è il cancro? Malattia che insorge in conseguenza di anomalie della funzionalità cellulare E la Seconda causa di morte si possono sviluppare in quasi tutti gli organi Le diverse

Dettagli

Mitosi, ciclo cellulare e sua regolazione.

Mitosi, ciclo cellulare e sua regolazione. Mitosi, ciclo cellulare e sua regolazione www.fisiokinesiterapia.biz La dinamica del DNA nel corso della mitosi Schema delle fasi della mitosi Immagine al microscopio ottico di cellule vegetali in interfase

Dettagli

LA DIVISIONE CELLULARE

LA DIVISIONE CELLULARE LA DIVISIONE CELLULARE Il mantenimento della VITA si basa sulla divisione cellulare UNICELLULARI - riproduzione dell intero organismo PLURICELLULARI - sviluppo dalla prima cellula (zigote) - rinnovamento

Dettagli

Evasione apoptosi. Angiogenesi

Evasione apoptosi. Angiogenesi Il cancro rappresenta un gruppo d malaae che comprende almeno 100 Bpi differenb di tumori. A secondo del tessuto di origne si classificano tre Bpi principali di tumori: in tessub epiteliali: Carcinoma

Dettagli

De Leo - Fasano - Ginelli Biologia e Genetica, II Ed. Capitolo 7. Replicazione del DNA Preparazione alla divisione Citodieresi

De Leo - Fasano - Ginelli Biologia e Genetica, II Ed. Capitolo 7. Replicazione del DNA Preparazione alla divisione Citodieresi Replicazione del DNA Preparazione alla divisione Citodieresi Durata del ciclo cellulare: 24 ore nei fibroblasti; 2 ore nel lievito; 30 minuti nei procarioti Quando una cellula non si divide per un periodo

Dettagli

Fosforilazione ossidativa

Fosforilazione ossidativa Chimica Biologica A.A. 2010-2011 Fosforilazione ossidativa Marco Nardini Dipartimento di Scienze Biomolecolari e Biotecnologie Università di Milano Teoria Chemiosmotica ΔG = 2.3 RT (ph (matrice) -ph (spazio

Dettagli

Regolazione ormonale del metabolismo energetico. Lezione del 11 marzo 2014

Regolazione ormonale del metabolismo energetico. Lezione del 11 marzo 2014 Regolazione ormonale del metabolismo energetico Lezione del 11 marzo 2014 Effetti fisiologici e metabolici dell adrenalina: preparazione all azione EFFETTO IMMEDIATO EFFETTO COMPLESSIVO Effetto fisiologico

Dettagli

1. MITOSI. Lezione 8 2.MEIOSI 3.CICLO CELLULARE

1. MITOSI. Lezione 8 2.MEIOSI 3.CICLO CELLULARE 1. MITOSI Lezione 8 2.MEIOSI 3.CICLO CELLULARE LE QUATTRO FASI DEL CICLO CELLULARE Il ciclo cellulare si suddivide in 2 fasi: la mitosi e l interfase. Quest ultima fase può essere ulteriormente suddivisa

Dettagli

STRUTTURA E FUNZIONE DELLE PROTEINE

STRUTTURA E FUNZIONE DELLE PROTEINE STRUTTURA E FUNZIONE DELLE PROTEINE PROTEINE 50% DEL PESO SECCO DI UNA CELLULA STRUTTURA intelaiatura citoscheletrica strutture cellulari impalcatura di sostegno extracellulare FUNZIONE catalisi enzimatica

Dettagli

Lezione n. 2: Biologia dei tumori

Lezione n. 2: Biologia dei tumori CORSO INTEGRATO: PROBLEMI DI SALUTE III (ONCOLOGICI) Lezione n. 2: Biologia dei tumori Franco Testore Argomenti Principi di proliferazione cellulare Meccanismi di regolazione della crescita e della proliferazione

Dettagli

Fonte diretta di Energia è l ATP.

Fonte diretta di Energia è l ATP. Una cellula compie tre tipi di lavoro: -Lavoro meccanico: movimenti muscolari.. -Lavoro di trasporto: trasporto contro gradiente -Lavoro chimico: assemblaggio di polimeri da monomeri Fonte diretta di Energia

Dettagli

Prof. Maria Nicola GADALETA DISPENSA N. 23

Prof. Maria Nicola GADALETA DISPENSA N. 23 Prof. Maria Nicola GADALETA E-mail: m.n.gadaleta@biologia.uniba.it Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie Sanitarie e Farmaceutiche Biochimica e Biotecnologie Biochimiche DISPENSA

Dettagli

COMUNICAZIONE INTERCELLULARE

COMUNICAZIONE INTERCELLULARE COMUNICAZIONE INTERCELLULARE Recettore Cellula segnalante Cellula target Molecola che segnala Cellula segnalante Recettore Cellula target SEGNALI INTERCELLULARI Recettori di superficie La molecola segnalante

Dettagli

LA GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE COME ESEMPIO DI SINAPSI CHIMICA

LA GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE COME ESEMPIO DI SINAPSI CHIMICA LA GIUNZIONE NEUROMUSCOLARE COME ESEMPIO DI SINAPSI CHIMICA Lezione_6 1 STUTTURA MOTONEURONE FIBRA MUSCOLARE GIUNZIONE NMUSCOLARE Lezione_6 2 Sintesi e degradazione di acetilcolina ACh è rilasciata da

Dettagli

Scheletrico Striato. Cardiaco Striato. Liscio

Scheletrico Striato. Cardiaco Striato. Liscio IL METABOLISMO DEL TESSUTO MUSCOLARE Scheletrico Striato La maggior parte della massa muscolare corporea Volontario Cardiaco Striato Cuore Involontario Liscio Non striato Visceri e vasi sanguigni Involontario

Dettagli

1 PARTE: Recettori accoppiati alle proteine G

1 PARTE: Recettori accoppiati alle proteine G 1 PARTE: Recettori accoppiati alle proteine G Circa l 80% degli ormoni, dei neurotrasmettitori e dei neuromodulatori regolano le interazioni cellulari 1. Essi sono i cosiddetti primi messaggeri, che inducono

Dettagli

ATTIVAZIONE DEI LINFOCITI B

ATTIVAZIONE DEI LINFOCITI B Seminario ATTIVAZIONE DEI LINFOCITI B http://commons.wikimedia.org/wiki/file:b_cell_activation.png http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/nbk26921/figure/a4430/?report=objectonly http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/nbk26884/figure/a4448/?report=objectonly

Dettagli

scaricato da www.sunhope.it

scaricato da www.sunhope.it CICLO DEGLI ACIDI TRICARBOSSILICI o CICLO DELL ACIDO CITRICO o CICLO DI KREBS scaricato da www.sunhope.it IL CICLO DI KREBS È LA VIA OSSIDATIVA FINALE DEL CATABOLISMO DI GLUCIDI LIPIDI PROTEINE IL CICLO

Dettagli

COMUNICAZIONE INTERCELLULARE

COMUNICAZIONE INTERCELLULARE COMUNICAZIONE INTERCELLULARE TRASFERIMENTO DIRETTO DI SEGNALI CHIMICI E ELETTRICI ATTRAVERSO GIUNZIONI COMUNICANTI COMUNICAZIONE CHIMICA LOCALE (SOSTANZE PARACRINE E AUTOCRINE) COMUNICAZIONE A LUNGA DISTANZA

Dettagli

MFN0366-A1 (I. Perroteau) - Ciclo cellulare. Solo per uso didattico, vietata la riproduzione, la diffusione o la vendita

MFN0366-A1 (I. Perroteau) - Ciclo cellulare. Solo per uso didattico, vietata la riproduzione, la diffusione o la vendita MFN0366-A1 (I. Perroteau) - Ciclo cellulare 1 MFN0366-A1 (I. Perroteau) - Ciclo cellulare G1 sta per gap 1 : intervallo o pre-sintesis, S per sintesi, G2 per gap 2, o postsintesi, M è la fase di divisione

Dettagli

Mutazioni nelle cellule somatiche e genetica del cancro. (Teoria Boveri - Sutton)

Mutazioni nelle cellule somatiche e genetica del cancro. (Teoria Boveri - Sutton) Mutazioni nelle cellule somatiche e genetica del cancro (Teoria Boveri - Sutton) Walter Stanborough Sutton Theodor Boveri Walter S. Sutton: Teoria dell ereditarietà dei cromosomi 1914: Teoria cromosomica

Dettagli

sono le unità monomeriche che costituiscono le proteine hanno tutti una struttura comune

sono le unità monomeriche che costituiscono le proteine hanno tutti una struttura comune AMINO ACIDI sono le unità monomeriche che costituiscono le proteine sono 20 hanno tutti una struttura comune sono asimmetrici La carica di un amino acido dipende dal ph Classificazione amino acidi Glicina

Dettagli

LA SINTESI PROTEICA LE MOLECOLE CHE INTERVENGONO IN TALE PROCESSO SONO:

LA SINTESI PROTEICA LE MOLECOLE CHE INTERVENGONO IN TALE PROCESSO SONO: LA SINTESI PROTEICA La sintesi proteica è il processo che porta alla formazione delle proteine utilizzando le informazioni contenute nel DNA. Nelle sue linee fondamentali questo processo è identico in

Dettagli

Integrine. Eterodimeri a + b. Esistono 8 diverse subunità β e 20 α, variamente combinate tra loro

Integrine. Eterodimeri a + b. Esistono 8 diverse subunità β e 20 α, variamente combinate tra loro Integrine Eterodimeri a + b Esistono 8 diverse subunità β e 20 α, variamente combinate tra loro La combinazione di una subunità α con una β conferisce la specificità di ligando. Es.: α4β1 collagene α5β1

Dettagli

CROMATINA ISTONI. Proteine relativamente piccole, con forte carica positiva per la presenza degli aminoacidi lisina e arginina

CROMATINA ISTONI. Proteine relativamente piccole, con forte carica positiva per la presenza degli aminoacidi lisina e arginina CROMATINA Complesso molecolare formato da DNA, istoni e proteine non istoniche ISTONI Proteine relativamente piccole, con forte carica positiva per la presenza degli aminoacidi lisina e arginina Si conoscono

Dettagli