ESAMI DI MATEMATICA DISCRETA 2009/2010

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Transcript:

ESAMI DI MATEMATICA DISCRETA 2009/2010 09/06/2009 (1) In R 4 si considerino il sottospazio vettoriale W k = Span{(2, 1, 0, 1), (1, 1, 1, 1), (k, 1, 0, 1)} e il sottospazio vettoriale U dato da tutti i vettori di R 4 aventi somma delle coordinate nulla e appartenenti al nucleo dell'applicazione lineare f : R 4 R 2 denita da f(e 1 ) = f(e 3 ) = (1, 1) e f(e 2 ) = f(e 4 ) = ( 1, 1) (dove gli e 1, e 2, e 3, e 4 sono i vettori della base canonica) (a) Determinare base ed equazioni cartesiane di U e di W k, al variare di k (b) Determinare base ed equazioni cartesiane di U W k e di U + W k al variare di k Soluzione Per determinare la dimensione di W k basta calcolare il rango della matrice le cui righe sono costituite dalle coordinate dei vettori che generano W k 1 1 1 1 2 1 k 1 1 1 1 1 0 1 2 1 0 1 k k 1 k 1 1 1 1 0 1 2 1 0 0 k 2 2 Tale matrice ha sempre rango massimo e quindi dim W k = 3 per ogni valore di k Una sua base è data dai 3 vettori di partenza o anche dai 3 vettori ottenuti al termine dell'algortimo di Gauss, cioè (1, 1, 1, 1), (0, 1, 2, 1) e (0, 0, k 2, 2) L'equazione cartesiana si ottiene imponendo il seguente determinante uguale a zero 0 x 0 x det 1 y 1 2 k 2 z = det 0 y x y x 0 2 k 2 z x = det 2 k 2 z x 1 2 t x 1 1 2 t 0 1 2 t x = det y x 0 k 2 z x 2(y x) 0 2 t x (y x) = 2x (k + 2)y + 2z + (k 2)t = (k 2)(t y) + 2(z + x 2y) L'equazione cartesiana di W k è quindi 2x (k + 2)y + 2z + (k 2)t = 0 Le equazioni di f sono f(x, y, z, t) = (x y + z t, x + y z + t) Il nucleo di f ha quindi equazione cartesiana x y + z t = 0 Gli elementi di U, oltre a soddisfare questa equazione devono soddisfare anche la x + y + z + t = 0 Queste due equazioni sono chiaramente indipendenti e quindi abbiamo che le equazioni cartesiane di U sono { x y + z t = 0 x + y + z + t = 0 La dimensione di U è quindi 4 2 = 2 e una sua base è data da 2 vettori non proporzionali che soddisfano le equazioni cartesiane, ad esempio (1, 0, 1, 0) e (0, 1, 0, 1) 1

ESAMI DI MATEMATICA DISCRETA 2009/2010 2 Studiamo l'intersezione U W k Mettiamo a sistema le due equazioni cartesiane di U con quella di W k e otteniamo 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0 2 0 2 0 1 2 k 2 2 k 2 0 k 0 k 0 0 0 2k Se k = 0 deduciamo che dim(u W 0 ) = 2 In questo caso si ha quindi necessariamente U W 0 = U e quindi anche U + W 0 = W 0 Basi ed equazioni cartesiane sono state quindi ottenute nel punto (a) Se k 0 si ha invece dim(u W k ) = 1 le sue equazioni cartesiane sono x y + z t = 0 y + t = 0 t = 0 U W k non dipende quindi da k per k 0 ed una sua base è data dal vettore (1, 0, 1, 0) Per Grassmann dim(u + W k ) = 4 e quindi U + W k = R 4 Una sua base è quindi la base canonica e le sue equazioni cartesiane sono l'insieme vuoto

(2) Sia V R 3 [t] lo spazio vettoriale dei polinomi a coecienti reali di grado minore o uguale a 3 nella variabile t che si annullano per t = 2 Sia inoltre f : V V data da f(p (t)) = P (4 t) (a) Determinare una base per V ; (b) Vericare che f è un endomorsmo di V ; (c) Determinare la matrice associata ad f rispetto alla base determinata nel punto (a); (d) Determinare gli autospazi di f, deducendone la diagonalizzabilità Soluzione Rispetto alla base (t 3, t 2, t, 1) il sottospazio V ha equazione cartesiana 8x 1 +4x 2 +2x 3 +x 4 = 0 Pertanto dim V = 4 1 = 3 Una sua base è data quindi da 3 polinomi di V indipendenti Si può ad esempio prendere B = (t 2, t 2 4, t 3 8) f è chiaramente un'applicazione lineare in quanto f(p (t) + Q(t)) = P (4 t) + Q(4 t) = (P + Q)(4 t) = f((p + Q)(t)) e similmente per il prodotto per uno scalare Bisogna solo vericare che Imf V Ma questo è immediato in quanto se P (t) si annulla per t = 2 anche P (4 t) si annulla per t = 2 Detti b 1 = t 2, b 2 = t 2 4, b 3 = t 3 8 si ha 06/07/2009 Si ha quindi f(b 1 ) = (4 t) 2 = t + 2 = b 1 f(b 2 ) = (4 t) 2 4 = t 2 4t + 12 = b 2 8b 1 f(b 3 ) = (4 t) 3 8 = t 3 + 12t 2 48t + 64 8 = b 3 + 12b 2 48b 1 MB B (f) = 1 8 48 0 1 12 0 0 1 Essendo tale matrice triangolare gli autovalori sono i coecienti che appaiono sulla diagonale, cioè 1 con molteplicità 1 e 1 con molteplicità 2 Determiniamo gli autospazi Per λ = 1 si ha 0 8 48 MB B (f) + I = 0 2 12 0 0 0 L'equazione cartesiana di V 1 è quindi y + 6z = 0 (rispetto alla base B) Una base di V 1 è data ad esempio da b 1 = t 2 e 6b 2 b 3 = 6(t 2 4) (t 3 8) = t 3 + 6t 2 16 Per λ = 1 si ha 2 8 48 MB B (f) I = 0 0 12 0 0 2 L'equazione cartesiana di V 1 è quindi { 2x + 8y + 48z = 0 z = 0 Una sua base è data da 4b 1 b 2 = 4(t 2) (t 2 4) = t 2 + 4t 4 (1) Sia R 2 [t] lo spazio dei polinomi a coecienti reali nella variabile t di grado minore o uguale a 2 Si consideri l'applicazione lineare f k : R 2 [t] R 4 P (t) (P ( 1), P (0), kp (1), P (2)) (a) Vericare che f k è iniettiva per ogni k; (b) Determinare equazioni cartesiane ed una base per Imf 0 ; (c) Determinare una base per Imf 0 Imf 1

ESAMI DI MATEMATICA DISCRETA 2009/2010 4 Soluzione (a)basterà dimostrare che ker f = {0}, dove 0 indica il polinomio nullo In eetti f(a + bt + ct 2 ) = (a b + c, a, k(a + b + c), a + 2b + 4c) Il nucleo è determinato dalle soluzioni del sistema a b + c = 0 a = 0 k(a + b + c) = 0 a + 2b + 4c = 0 e si verica facilmente che questo sistema ammette la sola soluzione banale per ogni valore di k (b) Siccome f 0 è iniettiva si ha dim Imf 0 = 3 e quindi basterà trovare una equazione lineare soddisfatta da tutti gli elementi di Imf 0 Una tale equazione è chiaramente x 3 = 0 che quindi è l'equazione cartesiana Una base è data dai vettori della base canonica e 1, e 2, e 4 (c) Siccome Imf 0 e Imf 1 non coincidono (ad esempio perchè la terza coordinata negli elementi di Imf 0 è sempre zero mentre questo non è vero per Imf 1 ) si ha Imf 0 + Imf 1 = R 4 e quindi, per l'identità di Grassamnn, dim(imf 0 Imf 1 ) = 2 Osservando poi che se P (1) = 0 si ha f 0 (P ) = f 1 (P ) una base per Imf 0 Imf 1 = 2 è data dalle immagini di 2 polinomi indipendenti che soddisfano questa condizione (il fatto che le immagini siano ancora indipendenti è garantito dall'iniettività di f 0 e f 1 ) Una base è quindi data dai 2 vettori f 0 (t 1) = ( 2, 1, 0, 1) e f 0 (t 2 1) = (0, 1, 0, 3)

(2) Si consideri lo spazio vettoriale M 2 (R) delle matrici 2 2 a coecienti reali Sia f : M 2 (R) M 2 (R) l'endomorsmo denito da ( ) ( ) a b 2c a + c f = c d b 2c d (a) Determinare gli autovalori di f; (b) determinare gli autospazi di f; (c) determinare, se esiste, una base B di M 2 (R) tale che MB B (f) sia diagonale Soluzione (a) Determiniamo la matrice associata ad f rispetto alla base (( ) ( ) ( ) ( )) 0 0 0 0 E =,,, 0 0 0 0 0 1 Si ha M = M E E (f) = 0 0 2 0 0 1 2 0 0 0 0 1 Il polinomio caratteristico è quindi dato da λ 0 2 0 det(m λi) = det 1 λ λ 0 2 0 1 2 λ 0 = (1 λ) det 1 λ 1 0 1 2 λ 0 0 0 1 λ [ ( ) ( )] λ 1 1 λ = (1 λ) λ det + 2 det 1 2 λ 0 1 = (1 λ) 2 (1 + λ)(2 + λ) Gli autovalori sono pertanto 1, 1 e 2 con molteplicità algebrica 2, 1 e 1 rispettivamente (b) V (1) è lo spazio delle{ soluzioni del sistema omogeneo associato alla matrice M I Le sue x1 2x 3 = 0 equazioni cartesiane sono (e quindi f è diagonalizzabile) e una base per V (1) è data x 2 3x 3 = 0 da 2 matrici linearmente indipendenti le cui coordianate soddisfano queste equazioni cartesiane, ad esempio si può scegliere (( ) ( )) 0 0 2 3 B V (1) =, 0 1 Similmente si possono ottenere gli altri autospazi (che sappiamo già essere di dimensione 1) che avranno basi date da (( )) (( )) 2 1 B V ( 1) = B V ( 2) = (c) Una base B rispetto alla quale MB B (f) sia diagonale è data dall'unione delle basi degli autospazi ottenute nel punto (b) ad esempio si può scegliere In tal caso si avrà B = (( 0 0 0 1 ), ( 2 3 M B B (f) = ), ( 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 ) (, ))

ESAMI DI MATEMATICA DISCRETA 2009/2010 6 17/09/2009 (1) In R 5 si considerino i sottospazi vettoriali U = {(x 1, x 2, x 3, x 4, x 5 ) R 5 : x 1 = x 3 = x 5 e x 2 = x 4 } W k = Span{(1, 2, 3, 4, 5), (k + 2, 2k, k, k, 0)} al variare del parametro k R (a) Determinare la dimensione e una base di U; (b) Determinare la dimensione e una base di W k al variare del parametro k; (c) Determinare la dimensione di U W k al variare del parametro k; (d) Determinare, se esiste, un sottospazio V R 5 tale che R 5 = U V = W k V per ogni k R (a) U è dato dai vettori della forma (h, k, h, k, h) al variare di h e k Si ha quindi U = Span{(1, 0, 1, 0, 1), (0, 1, 0, 1, 0 Siccome questi 2 vettori non sono proporzionali sono anche indipendenti formano una base e quindi la dimensione di U è 2 (b) E' evidente che i 2 vettori che generano W k non sono proporzionali per ogni k Ne segue che sono indipendenti e quindi formano una base La dimensione di W k è quindi 2 per ogni valore di k (c) Determiniamo la dimensione di U +W k al variare di k Basterà determinare il rango della matrice 1 0 1 2 3 4 5 k + 2 2k k k 0 = = 1 0 0 2 2 4 4 0 2k 2 k k 2 1 0 0 0 2 2 4 0 0 0 2 k 2 k = 1 0 0 0 2 2 4 0 0 2 k k 2 Il rango di questa matrice è 3 per k = 2 e 4 per k 2 Concludiamo che se k = 2 dim(u +W 2 ) = 3 e quindi dim(u W 2 ) = 1, mentre per k 2 abbiamo dim(u +W 2 ) = 4 e quindi dim(u W 2 ) = 0 (d) Si osserva facilmente che U e W k ammettono tutti il sottospazio V di equazioni cartesiane x 1 = x 2 = 0 come complemento (2) Sia g : R 3 R 2 denita ponendo g(x, y, z) = (y + z, x z) e f : R 2 R 3 l'applicazione lineare denita ponendo f(2, 1) = (2, 1, 1) e f(0, 1) = (0, 1, 1) Siano e le basi canoniche di R 2 e R 3 rispettivamente (a) Deteminare M (f); (b) Deteminare M (g); (c) Deteminare autovalori ed autospazi di g f e f g (a) Si ha f(1, 0) = 1 2 f(2, 1) 1 2 f(0, 1) = 1 2 ((2, 1, 1) (0, 1, 1)) = (1, 0, 1) Ne segue M (f) = 0 1 1 1 (b) [ M 0 1 1 (g) = 1 ]

ESAMI DI MATEMATICA DISCRETA 2009/2010 7 18/01/2010 (c) Si ha [ ] M (g f) = M (g)m 0 1 1 (f) = 1 0 1 1 1 = [ 1 2 2 1 [ ] 1 λ 2 Il polinomio caratteristico è det = λ 2 1 λ 2 +2λ 3 e quindi gli autovalori sono -3 e 1, entrambi con molteplicità 1 Calcoliamo gli autospazi V 3 ha equazione cartesiana x+y = 0 mentre V 1 ha equazione cartesiana x y = 0 M (f g) = M (f)m (g) = 0 1 1 1 Il polinomio caratteristico è det λ 1 1 1 λ 1 1 1 2 λ [ 0 1 1 1 ] = ] 0 1 1 1 1 1 2 = λ 3 2λ 2 3λ = λ(λ + 3)(λ 1) Gli autovalori sono quindi 0,-3 e 1 I relativi autospazi sono V 0 = Span{(1, 1, 1)}, V 3 = Span{( 1, 1, 2)} e V 1 = Span{(1, 1, 0)} (1) In R 4, con coordinate cartesiane (x, y, z, t), sia H il sottospazio vettoriale di equazioni cartesiane 2x y = 2t = 0 e K = Span{(1, 2, 0, 1), (2, 4, 1, 1), (0, 0, 1, 1), (1, 2, 4, 5)} (a) Determinare la dimensione e una base di H e di K; (b) Determinare la dimensione e una base di H K e di H + K (c) Stabilire se il vettore (1, 2, 3, 3) appartiene ad H + K ed in caso aermativo esprimerlo in tutti i modi possibili come somma di un vettore di H e di un vettore di K

ESAMI DI MATEMATICA DISCRETA 2009/2010 8 (2) Sia W il sottospazio vettoriale di R 4 di equazione cartesiana x + y + z + t = 0 (a) Determinrare una base B di W (b) Vericare che esiste un e un solo endomorsmo f : W W che soddisfa 15/02/2010 f(2, 0, 1, 1) = (6, 2, 7, 3) f(1, 0, 0, 1) = (3, 1, 5, 3) f(1, 1, 1, 1) = (2, 2, 3, 3) (c) Determinare la matrice associata ad f rispetto alla base B calcolata nel punto (a) (d) Studiare la diagonalizzabilità di f (1) In R 4 si considerino i vettori u = (1, 1, 1, 0), v = (0, 1, 1, 1), w = (1, 1, 0, 0) ed il sottospazio U di equazione cartesiana x + y + z + t = 0 (a) Determinare una base e le equazioni cartesiane di H = Span{u, v, w} (b) Determinare un vettore z U tale che H Span{z} = R 4 (c) Detto K il sottospazio vettoriale di equazioni cartesiane y = z + t = 0 stabilire se K H

ESAMI DI MATEMATICA DISCRETA 2009/2010 9 (2) Si consideri l'endomorsmo f : R 3 R 3 dipendente dai 2 parametri a e b dato da f(x, y, z) = (ax + z, ay + bz, x + by + az) (a) Vericare che gli autovalori di f sono sempre distinti e che quindi f è sempre diagonalizzabile (b) Determinare a e b in modo che gli autovalori di f siano 1, 2, 3 Determinare in tal caso gli autospazi di f