SOMMARIO. Primo Piano. Tempo Presente. In Linea. Senza Frontiere. Sguardi e traguardi25. Finestre. NOSTOP News



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SOMMARIO S O M M A R I O 2 Prio Piano La Cgil e la Filt alla prova del nuovo Governo Tepo Presente In Linea Senza Frontiere 3 Dal Congresso Cgil ad oggi Il sistea ferroviario in Lobardia Ferrovie: evitare la catastrofe, ricostruire le condizioni di sviluppo Modello organizzativo Filt Milano e Lobardia Intervista a Marisa Moi Precariato, globalizzazione e odelli europei 14 Qui Coprensorio Pavia La sfida continua Rifora del Tpl in Lobardia: inedite questioni Le nuove Società Cargo nel ercato ferroviario italiano 21 Lo Shinkansen network: l alta velocità ferroviaria in Giappone Organising globally - Fighting for our rights Sguardi e traguardi25 Donne e edia: ancelle o signore della counicazione? Piccole donne crescono Finestre Macchinista ferroviere Il genere Subway Italia in frantui di L. Gallino La valle dell Eden NOSTOP News 29 36 Il servizio fotografico è stato realizzato da Franco Maana - franco.aana@fastwebnet.it

Prio piano La Cgil e la Filt alla prova del nuovo Governo di Nino Cortorillo, Segretario Generale Filt-Cgil Lobardia P R I M O P I A N O Le elezioni politiche hanno dato all Unione e al Centro Sinistra il governo del Paese, e anche la nostra organizzazione ha avuto un grande ruolo nel contrastare le politiche del Centro Destra. Nonostante ciò, viviao questi prii esi coe nell attesa che avvenga una reale svolta nel Paese. Un esito elettorale, per l Unione, inferiore alle attese che ci consegna un Centro Sinistra coposito ed articolato, frutto anche della legge elettorale proporzionale. Una aggioranza al Senato tanto ridotta da esser certi che dovrà ricorrere al voto di fiducia, alle inevitabili ediazioni, rischiando su ogni voto un esito negativo. Il voto di aprile ha evidenziato una spaccatura politica nel Paese di cui già eravao consapevoli, a c è un Centro Destra che non riconosce ancora l esito del voto e pensa che il Governo agirà contro una età del Paese, agari collocata nel nord del Paese. La nettissia vittoria del No al referendu sulla Costituzione, da nord a sud, e la partecipazione del 53,6 % hanno evitato una crisi istituzionale e politica gravissia. Con il voto sulla Costituzione si è concluso il percorso elettorale e di insediaento del governo e delle assie cariche istituzionali. La Presidenza di Caera e Senato a Bertinotti e Marini e l elezione di Giorgio Napolitano a Presidente della Repubblica segnano in odo visibile che la nuova aggioranza riconosce la storia di questo Paese anche per il ruolo svolto dal sindacato e dalla sinistra. Il voto di aprile non ha caratteristiche sociali definite e chiare e gli elettori di Centro Destra e Centro Sinistra appartengono trasversalente a tutti i ceti sociali. Lo studio di IRES-CGIL ci dice che votano Centro Destra non solo gli iprenditori a, al nord in aggioranza, gli operai, i pensionati, i disoccupati, i lavoratori dipendenti. Le obilitazioni di questi anni sull art. 18, la precarietà, i diritti, la Legge 30, la rifora pensionistica, i tanti rinnovi di contratto, hanno posto la CGIL alla guida di un oviento di lavoratori e società senza precedenti. Ma avvertiao che a una parte significativa del ondo del lavoro non arrivano le nostre opinioni o essa vive una realtà lontana dalle nostre analisi o da un certo linguaggio della politica. Così coe l abnore conflitto di interessi di Berlusconi che ha pereato ogni azione del governo, dall econoia all ordinaento giuridico, non sebra aver provocato nell elettorato quella distanza che ci attendevao. Tra il prograa dell Unione e le tesi con cui la CGIL è andata a congresso vi erano autonoe, a evidenti, analisi condivise. Tra quelle analisi e le soluzioni individuate per una ripresa sociale, civile, econoica orale del Paese si frappongono le oggettive difficoltà in cui versa il Paese. I dati econoici, che vedono un accentuarsi del debito pubblico e del rapporto debito/pil, sono purtroppo peggiori delle previsioni. È cresciuta nel Paese la disuguaglianza sociale, l insicurezza, la precarietà tra i giovani. Contrastare il declino econoico e sociale dovrà essere il centro dell azione del nuovo governo che ha previsto una anovra econoica la cui entità è in via di definizione. Da esi diciao che la politica dei due tepi, pria i sacrifici poi lo sviluppo, non potrà essere accettata. È chiaro, però, che l eredità lasciata dal Centro Destra va affrontata con coraggio, sapendo che ci sarà bisogno di un assunzione di responsabilità e condivisione nelle forze sociali e nel Paese. Coe iaginavao, le proesse e i olti sogni nascondevano una realtà a lungo celata. Le ultie finanziarie hanno ridotto gli investienti nei trasporti o ne hanno spostato l entità al 2008. Ciò significa che i cantieri delle infrastrutture ferroviarie e stradali già avviati si possono ferare nell arco di 6 esi. Si calcola che servono, pur nella individuazione delle priorità, circa 15 iliardi di euro. Sospendere i lavori sarebbe un suicidio econoico per il settore dei trasporti e per il Paese. Per ragioni diverse, le grandi iprese del settore - Trenitalia, Alitalia, Anas, Autostrade per l Italia, Tirrenia - vivono tutte una crisi profonda che diostra coe non si possa più gestire ogni realtà in assenza di una regia e di una strategia del Governo. La nuova strategia sindacale deve affrontare i nodi di arretratezza (innovazione, qualità, ricerca), per dotare il Paese di infrastrutture dentro un progetto europeo e favorire la stabilità e il rilancio del ondo dei trasporti. 2

Tepo presente Dal Congresso Cgil ad oggi di Nicoletta Rocchi, Segretaria nazionale Cgil Un quadriestre di battaglie, di ansia, di speranze e progetti, a sinora fruttuoso. Quasi quattro esi particolarente intensi, delicati, decisivi per l avvenire del nostro paese e dei suoi cittadini di nascita e di elezione. La successione delle date è ipressionante. Il nostro congresso del centenario si è svolto il 1-4 arzo scorso, in piena capagna elettorale. Una lunga, torentata, difficile capagna elettorale dai toni volutaente esasperati da un Centro Destra che aveva la necessità di recuperare una significativa distanza testioniata non solo e non tanto dai sondaggi quanto dalle nuerose e precedenti consultazioni elettorali a livello locale dove il Centro Sinistra aveva quasi ovunque prevalso. Le elezioni per la XVa Legislatura, svolte il 9-10 aprile, hanno sancito la vittoria del Centro Sinistra sul filo di lana, registrando quindi un ulteriore divisione, quasi sietrica, nel Paese, anche se questa artificiosaente costruita, aleno per buona parte, dal tipo di capagna elettorale dello schieraento uscito sconfitto. In tale situazione sono seguite le prevedibili difficili elezioni dei Presidenti dei due rai del Parlaento. Il Presidente della Caera, Fausto Bertinotti, ha tenuto il suo discorso di insediaento il 28 aprile e quello del Senato, Franco Marini, il 29 aprile. Non eno difficile, e poi dalla sola aggioranza, è stata l elezione del Presidente della Repubblica, nella persona di Giorgio Napolitano, che ha giurato e pronunciato il suo alto essaggio, di fronte al Parlaento, il 15 aggio. E seguito rapidaente l incarico a Prodi per la forazione del Governo che ha giurato nelle ani del Presidente della Repubblica il 17 aggio. In un clia particolarente acceso dalla volontà di rivalsa ( avviso di sfratto al Governo appena insediato) del Centro Destra, si sono svolte il 28-29 aggio le elezioni ainistrative che, nonostante le vicine elezioni politiche, hanno visto la consueta alta affluenza degli elettori ed un buon risultato del Centro Sinistra. Risultato conferato in questi giorni nelle elezioni counali. Anche il referendu conferativo, il 25 e 26 giugno, dell orrenda rifora della Costituzione, costruita ed iposta dal Centro Destra, sotto il ricatto della Lega, si è concluso positivaente con un elevata partecipazione dei cittadini elettori e con la netta vittoria del NO. Una progressione eccezionale di date, di appuntaenti, di battaglie decisive, coe dicevo pria, per il nostro avvenire e per quello dei nostri figli. Questi appuntaenti si sono poi intrecciati teporalente, a anche con reciproche valenze di significato, con altre date, per così dire, fondative della nostra Repubblica: il 25 aprile, la festa della Liberazione; il 1 aggio, la festa dei Lavo- ratori; il 2 giugno, la festa della Repubblica fondata sul lavoro, sugli eguali diritti e sulla pace. Ricorrono, inoltre, 60 anni della Costituente che ci regalò la Costituzione, vero atto fondativo e regolativo della Repubblica. Parlavo pria dell artificiosa divisione del Paese indotta dalle capagne elettorali di un Centro Destra che ha condotto l Italia a quella crisi econoica, sociale, T E M P O P R E S E N T E 3

Tepo presente T E M P O P R E S E N T E Le ie coplessive esperienze politiche e di vita i inducono ad associare con forza il problea del rilancio della nostra econoia a quello della giustizia sociale, della lotta contro le accresciute disuguaglianze e le nuove earginazioni e povertà. (Giorgio Napolitano) istituzionale ed etica che già denunciao nel nostro Congresso. Ben altre sono, infatti, le divisioni reali, e non da oggi, del Paese: quelle tra chi ha piena cittadinanza e chi non l ha; tra chi è in grado di esercitare i propri diritti e chi non lo è; tra chi di questi diritti ne ha titolarità e chi persino non ne ha; tra chi ha occupazione stabile e dignitosa e chi non l ha; tra chi si è enoreente arricchito e chi invece si è ipoverito; tra chi ha sapere e chi no. Non a caso, la CGIL ipostava il suo docuento congressuale sulla centralità del lavoro, la difesa dei diritti, la diffusione dei saperi, chiedeva la riprogettazione del Paese, proponeva un patto fiscale coe presupposto della pari cittadinanza tra chi aveva fino in fondo fatto il suo dovere di contribuente e chi invece tale dovere aveva evaso. Roano Prodi, allora candidato del Centro Sinistra, nel suo intervento al Congresso anifestò grande sintonia con le nostre analisi e le nostre proposte, così coe lo riscontrao con lo stesso prograa, appena definito, del Centro Sinistra. Ma anche nei discorsi pronunciati dai due Presidenti delle Caere e dallo stesso Giorgio Napolitano abbiao ritrovato counanza di valori, di tei, di analisi, di indirizzo. Basti ricordare un lipido passo del Suo essaggio alle Caere riunite: Sono più in generale le ie coplessive esperienze politiche e di vita che i inducono ad associare con forza il problea del rilancio della nostra econoia a quello della giustizia sociale, della lotta contro le accresciute disuguaglianze e le nuove earginazioni e povertà, dell ipegno più conseguente per elevare l occupazione e il livello di attività della popolazione, il problea non eludibile del iglioraento delle condizioni dei lavoratori e dei pensionati e di una rinnovata garanzia della dignità e della sicurezza del lavoro. Così coe, a suo tepo, la battaglia sull art. 18 rappresentò il prio vero e più fero ostacolo all egeonia ontante del Centro Destra ed un punto di ripresa per l opposizione, oggi abbiao l abizione di aver dato un contributo alla condivisione di un analisi e alla costruzione di un progetto alternativo per il nostro Paese. Coe è scritto nel docuento conclusivo del nostro congresso: Per la Cgil le politiche del welfare sono, infatti, otore di sviluppo, non una spesa, a un investiento nel senso proprio del terine. Per questo riteniao che la redistribuzione di risorse e potere verso i lavoratori sia oggi la condizione necessaria e non eludibile per procedere sulla strada della ripresa, e che non siano possibili politiche dei due tepi. Conteporaneità delle politiche di risanaento e di equità, politiche di giustizia sociale coe condizione delle politiche di sviluppo: in tale contesto appare centrale la questione delle reti infrastrutturali, dell energia, dei trasporti e del territorio. Da olti anni orai in questo capo, ed in special odo nei trasporti, non solo non si investe più in uoini e ezzi, a non si procede ne- 4

Tepo presente per il nostro paese, che ha copreso il valore unificante della Costituzione respingendo l indigeribile baratto tra la devolution voluta da Bossi e il dispotiso del preier abìto da Berlusconi. Il delicato equilibrio dei poteri istituzionali, fondaento della deocrazia, non sarà scardinato e le odifiche al testo della Carta Costituzionale, che pure potranno essere affrontate, non ne intaccheranno i principi fondativi. Il Presidente della Repubblica, nel riferirsi ad alcuni paralleli, da qualche parte effettuati, con la ricostruzione dell iediato secondo dopoguerra, rilevava che allora, a differenza di oggi, c era da parte di tutte le forze politiche una sincera ricerca delle couni basi e del coune sentire, pur nelle differenziate e robuste ideologie. Copito principale è dunque quello di superare la fuorviante capagna elettorale del Centro Destra e ripristinare nella aggior parte degli italiani e delle forze politiche dell attuale opposizione (se e dove è possibile) quella consapevolezza e quella volontà. Naturalente la strada che abbiao davanti è lunga e difficile, a ci sono tutti i presupposti. Una cabina di regìa del Governo e tavoli di lavoro sui più coplessi nodi econoici e sociali che vedano il continuo confronto dell esecutivo con le forze sociali e produttive potrebbe essere un utile struento operativo. Non ci saranno, dunque, alibi o attenuanti alle nostre responsabilità nella ricostruzione del Paese. Non ci saranno alibi o attenuanti alle nostre responsabilità nella ricostruzione del Paese. eno per l ordinaria anutenzione. I risultati, in terini di grave e progressivo degrado delle strutture e delle capacità anageriali, sono sotto gli occhi di tutti e gravano sulle spalle del cittadino e dell econoia intera. Il ilione e seicentoila persone coinvolte nelle assisi congressuali, per oltre sei esi, e le altre igliaia nelle iniziative per la battaglia del referendu, che la Cgil ha condotto con grande ipegno, coe riconobbe intervenendo al nostro congresso, Oscar Luigi Scalfaro, hanno costituito e costituiranno in futuro un apia base di consenso per le scelte che seguiranno in coerenza con quegli obiettivi su cui si è chiesto e ricevuto il andato ad operare, noi dal nostro Congresso, il Centro Sinistra dagli elettori, ognuno con la necessaria autonoia di ruoli. Dal Congresso della CGIL ad oggi: un quadriestre di battaglie, di ansia, di speranze e progetti, a sinora fruttuoso. Il referendu ha definitivaente chiuso una brutta stagione 5

Tepo Presente T E M P O P R E S E N T E Il sistea ferroviario in Lobardia Siao di fronte ad una rifora del trasporto locale che ha una gestazione di circa 10 anni e che stenta a trovare una definizione, con conseguente pericolo di controrifora. Lo scorso anno, dopo l insediaento della nuova Giunta della Regione Lobardia, l Assessore alle infrastrutture e obilità, Alessandro Moneta, aveva iniziato un buon rapporto di relazioni con il sindacato confederale, introducendo un utile discontinuità con il suo predecessore e riconoscendo a CGIL, CISL e UIL della Lobardia un ruolo iportante sui problei della obilità nella nostra regione. Negli incontri dei esi scorsi abbiao avuto l occasione di ettere in evidenza le carenze del sistea ferroviario in Lobardia. Oggi, in un econoia globalizzata, la copetizione avviene tra territori. Il territorio acquista sepre più centralità ed è attraverso un sistea efficace ed efficiente, nel cui abito rivestono assia iportanza le infrastrutture e la qualità dei servizi ferroviari, che si attrae e si difende l ipresa e quindi la buona occupazione. Necessari sono gli interventi pubblici, con la selezione delle poche risorse finanziarie disponibili, in una logica sisteica e nel rispetto dei tepi. Siao di fronte ad una rifora del trasporto locale che ha una gestazione di circa 10 anni e che stenta a trovare una definizione con conseguente pericolo di controrifora. E necessaria una forte e convinta spinta per portare a copiento le novità presenti nel progetto di rifora. E iportante che i contratti di servizio stipulati tra la Regione e le iprese ferroviarie (F.S. e F.N.M.) tengano conto dell auento dell offerta di servizio ed adeguino il trasferiento delle risorse finanziarie. Altrienti si ette in discussione il progetto di rifora. Devono essere gli utenti a giudicare se il sistea ferroviario funziona o invece ha bisogno di sostanziali correttivi. E noi pensiao che, in presenza di continui disservizi e di tariffe non coisurate al servizio dato all utenza, è necessaria una forte azione di tutti i soggetti interessati per invertire la rotta. Esiste un problea coune tra le due iprese ferroviarie e riguarda principalente le non sufficienti risorse finanziarie che la Regione trasferisce loro attraverso il contratto di servizio. Altri problei toccano in aniera differente il servizio svolto da Trenitalia e da F.N.M. Per Trenitalia esiste una centralizzazione dei poteri decisionali. Infatti, per qualsiasi otivo bisogna far intervenire il potere centrale, in controtendenza con i contenuti della rifora del T.P.L. che invece deanda al territorio, ed in particolare alle regioni, copetenze e poteri. Tutto ciò rappresenta un evidente falliento per un servizio ferroviario che dovrebbe rispondere ai bisogni dei cittadini lobardi. Un altro problea è rappresentato dalla ancanza di un vero piano industriale di Trenitalia che etta al centro il fattore uano. Le ferrovie sono un azienda coplessa che ha di Franco Giuffrida, Segretario Cgil Lobardia bisogno di relazioni tra le parti corrette e basate sulla concertazione. La crisi di tali relazioni accentua le difficoltà ed auenta i disservizi. Per quanto riguarda F.N.M., invece, si deve superare il conflitto d interessi creatosi con la liberalizzazione del settore che assegna alla regione il copito di indire le gare per l assegnazione del servizio. La Regione non può essere ente regolatore e proprietario di un azienda che può partecipare alla gara. Un altro problea riguarda la gestione dalle due infrastrutture che può rappresentare un oggettivo ipediento alla liberalizzazione del settore. Bisogna trovare il odo di unificare la gestione dell infrastruttura, per consentire la libera circolazione dei vettori ferroviari. L unicità dell infrastruttura peretterebbe di intervenire in odo unitario negli investienti per assicurare sicurezza alla rete ferroviaria. Su questi ed altri problei il sindacato confederale aveva aperto con l assessorato alle infrastrutture un utile confronto, oggi interrotto per problei legati al ripasto del Governo regionale, a i cittadini lobardi che usano i trasporti ferroviari non possono aspettare che si diriano le beghe interne alla aggioranza. E necessario, quindi, riprendere rapidaente il confronto per trovare risposte adeguate ai problei insoluti. 6

Tepo Presente Ferrovie: evitare la catastrofe, ricostruire le condizioni di sviluppo Il Gruppo FS, per effetto della disastrosa situazione esistente in Trenitalia, rischia di precipitare in una crisi fuori controllo. Al deficit di bilancio si associa uno dei livelli peggiori di servizio. La crisi finanziaria e produttiva è sotto gli occhi di tutti. Il consuntivo 2005 del Gruppo FS si è chiuso con 465 ilioni di disavanzo, entre la perdita di Trenitalia ha raggiunto i 632 ilioni. Nel 2006 si prevede per il Gruppo una perdita di 1.800-1.900 ilioni. Gli ultii esi del 2005 e l inizio del 2006 hanno registrato un vero e proprio disastro organizzativo e produttivo: il caos nella circolazione, i ritardi, la pessia qualità del servizio, la protesta dei pendolari. I ferrovieri sono stati costretti a lavorare in condizioni di straordinaria difficoltà, tra la rivolta dei viaggiatori e l azienda che, per un lungo periodo, non è stata capace di riettere il sistea sotto controllo. Le cause della crisi sono da attribuirsi, anzitutto, alle scelte sbagliate dei vertici che hanno agito senza considerare adeguataente la straordinaria coplessità di una grande azienda di trasporto che offre un servizio isurato quotidianaente dai cittadini che utilizzano il treno. Per olti esi sono stati proessi piani industriali di sviluppo, ai predisposti. La crisi si è rivelata una crisi d offerta. La doanda, in forte auento, non ha trovato e non sebra destinata a trovare soddisfazione. Certo, sulle difficoltà di FS hanno agito pesanteente anche le azioni del Governo. La legge Finanziaria varata a fine 2005 ha tolto circa 10 iliardi di euro ai piani di investiento sull infrastruttura per il prossio biennio, provocando, di fatto, il blocco del copletaento delle opere assolutaente indispensabili per aodernare la rete tradizionale e copletare le tratte di linee nuove ad Alta Velocità. E alle difficoltà dovute ai tagli della legge Finanziaria si sono aggiunte quelle provocate dalla cancellazione dei trasferienti in conto esercizio per 580 ilioni di euro, legati ai contratti di servizio tra lo Stato e FS. Ma l effetto distruttivo di queste azioni non è stato iniaente contrastato dai vertici FS per acquiescenza verso il Governo. Sintesi della relazione di Franco Nasso, Segretario Nazionale Filt-Cgil, all asseblea nazionale RSU. Roa 30 aggio 2006 La catastrofe delle FS si può, counque, ancora evitare. Si possono ricostruire le condizioni per garantire al Paese un trasporto ferroviario in grado di rispondere alle attese e alle necessità dei cittadini. Occorre, però, che tutti facciano la loro parte, iniziando dall individuazione delle cause e delle responsabilità della crisi e ettendo in atto le azioni necessarie. I lavoratori ed il Paese non devono pagare il conto del disastro e si deve respingere qualsiasi tentativo di far quadrare i conti attraverso il ridiensionaento aziendale e l abbandono delle prospettive di sviluppo del trasporto ferroviario. Occorre tornare alle scelte che hanno esso in oto i piani di investiento sull Infrastruttura e di risanaento dell azienda. Il nuovo Esecutivo deve garantire le condizioni essenziali per riettere in oto lo sviluppo. Deve essere conferata l Azienda integrata e l unitarietà del Gruppo FS. Insiee alla ripresa dei piani di investiento vanno ripristinati i trasferienti in conto esercizio tagliati dall ultia legge Finanziaria. Deve essere essa in atto una politica tariffaria seplificata e trasparente raccordando gli auenti ai iglioraenti qualitativi. Ma tutto questo potrebbe non essere sufficiente ed essere rapidaente vanificato se non si realizza anche una forte discontinuità nella gestione nel Gruppo FS, attraverso un cabiaento necessario e non rinviabile. Le proposte di FS relative alle linee di piano per il prossio quadriennio, presentate al sindacato il 23 aggio scorso, appaiono assolutaente inadeguate. Le ipotesi di risanaento sono, ancora una volta, basate sul ripianaento del deficit da parte del Governo, entre ancano ancora credibili piani industriali. La discontinuità è condizione indispensabile in FS, bisogna interropere un ciclo negativo che ha portato l azienda sull orlo del falliento, ricostruendo credibilità e prospettive per il futuro. I lavoratori di tutte le società del Gruppo FS, pure sottoposti a condizioni sepre più difficili, hanno diostrato grandi capacità professionali e ipegno straordinario nel tentare di riettere insiee il servizio, arrivato in olte situazioni a livelli qualitativi insopportabili. I lavoratori hanno copensa- 7

Tepo Presente T E M P O P R E S E N T E to, spesso, le scelte sbagliate di chi ha condotto l azienda, si sono ipegnati ed hanno il diritto di rivendicare scelte diverse. Su questa risorsa bisogna contare per ricostruire, per riettere in oto una prospettiva positiva per l azienda. Il confronto sindacale in azienda, sostanzialente fero da esi, deve riprendere. Troppi sono i problei che si sono accuulati a seguito della conduzione negativa delle relazioni sindacali. Bisogna concludere rapidaente le vertenze aperte, a partire da quella relativa alla sicurezza. Il piano di investienti tecnologico relativo alle linee e ai ezzi di trazione non deve essere interrotto, a va accelerato e concluso nei tepi previsti. Il sindacato ha sepre sostenuto il piano di attrezzatura con la tecnologia SCMT e SSC, che porterà le ferrovie italiane ad uno standard di sicurezza di livello superiore, rispetto alle tecnologie tradizionali. Gli accordi sindacali sulla ateria, a partire dal copletaento, avvenuto nei giorni scorsi, del lavoro della coissione ista sui sistei di rilevaento della vigilanza a bordo dei ezzi di trazione, possono finalente concludere una lunga ed iportante vertenza sindacale. L eliinazione del sistea VACMA e l istallazione di nuovi sistei deve essere accelerato attraverso i piani di attrezzatura e gli interventi tecnici e regolaentari previsti. E fondaentale quanto FS deve fare per rispettare gli ipegni, a altrettanto necessario è l intervento del Ministero per riuovere gli ostacoli che, nel caso della vertenza, sono venuti attraverso norative che ne hanno rallentato la conclusione. Da parte loro, Trenitalia e FS dovrebbero finalente prendere atto che questioni così coplesse, che toccano il grande tea della sicurezza e delle condizioni di lavoro sui treni, non possono essere risolte con l uso del codice disciplinare. Il confronto sindacale e la paziente ricerca di un intesa non possono essere evitati cercando di odificare l equilibrio tra le parti con atti coe il licenziaento ingiustificato per fatti legati alla vertenza sindacale. Chiediao nuovaente a FS di ritirare il provvediento, insiee all accelerazione del confronto sindacale sul problea dell attrezzatura tecnologica, per chiudere rapidaente la vertenza. Per quanto ci riguarda, non ci sottrarreo alla necessità di sostenere fattivaente i necessari cabiaenti. Ricordiao però a tutti che i lavoratori e il sindacato hanno fatto sepre la loro parte, sostenendo il risanaento e lo sviluppo dell azienda FS. L abbiao fatto con gli accordi e con i contratti di lavoro, con le iniziative di obilitazione e lotta. Oggi, in una situazione di crisi e di grande incertezza, ribadiao la nostra disponibilità. A fronte degli ipegni che siao disposti ad assuere, a sostegno delle proposte che qui avanziao, chiediao a tutti, al Governo e alle altre Istituzioni interessate, alle associazioni datoriali e al Gruppo FS, di offrire le risposte che i lavoratori e il paese si aspettano. Chiediao di essere ascoltati bene e chiediao risposte urgenti, considerata la gravità della situazione. Diversaente, trovereo il odo di sostenere le nostre rivendicazioni e proposte, con tutte le iniziative della categoria che si renderanno necessarie. I lavoratori e il Paese non devono pagare il conto del disastro. Va respinto qualsiasi tentativo di far quadrare i conti attraverso il ridiensionaento aziendale e l abbandono delle prospettive di sviluppo del trasporto ferroviario. 8

Modello organizzativo Filt Milano e Lobardia Tepo presente Nella riunione congiunta dei Coitati Direttivi Filt-Cgil Milano e Lobardia, il 24 aggio 2006, sono stati eletti: Nino Cortorillo, Segretario Generale Filt Lobardia (in precedenza Segretario generale Filt Milano); Giuseppe Vallifuoco, Segretario Generale Filt Milano (in precedenza Segretario organizzativo Filt Lobardia); Paola Bentivegna, Stefano Malorgio e Vittoria Scordo, Segretari (confera dell incarico precedente); Marisa Moi, Segretaria (proveniente dalla Segreteria Flai ilanese); Rocco Ungaro, Segretario (in precedenza Coordinatore Trasporto persone terra Filt Lobardia). NOSTOP presenta i due nuovi Segretari con un intervista: a Marisa Moi nelle pagine seguenti, a Rocco Ungaro sul prossio nuero. Franco Fedele ha lasciato l incarico di Segretario Generale Filt-Cgil Lobardia per candidarsi alle elezioni ainistrative. Nella stessa occasione, alla presenza dei Segretari Generali della Caera del Lavoro di Milano, della Cgil Lobardia e della Filt nazionale, i copagni hanno salutato Franco ringraziandolo per l ipegno di questi anni e augurandogli un proficuo lavoro per l incarico che assuerà. RESPONSABILITA SEGRETERIA GENERALE Antonino CORTORILLO Segretario Generale FILT Lobardia Giuseppe VALLIFUOCO Segretario Generale FILT Milano COMPITI Assolve alle funzioni di rappresentanza dell organizzazione verso le istituzioni, le associazioni datoriali, i diversi livelli della categoria e della confederazione Nella distinzione dei ruoli, a nell intreccio politico/organizzativo, assolve ai copiti di: Coordinaento della segreteria Coordinaento dei dipartienti e delle aree sindacali pianificazione e politica delle risorse (diritti sindacali, legge 300, apparato tecnico/politico) Internazionale Progetti di lavoro finalizzati Rapporti con la Stapa Politiche dei trasporti/ufficio studi e docuentazione DIPARTIMENTO ORGANIZZAZIONE Stefano MALORGIO DIPARTIMENTO DIRITTI Marisa MOI DIPARTIMENTO COMUNICAZIONE Vittoria SCORDO TRASPORTO PERSONE TERRA Rocco UNGARO MERCI RESPONSABILITA Paola BENTIVEGNA VIABILITA Stefano MALORGIO TRASPORTO AEREO SEGRETERIA GENERALE Politiche organizzative Governo delle risorse Ufficio vertenze e servizi (CSF, INCA, etc) Ufficio Ainistrazione Tesseraento Forazione sindacale Sicurezza Quadri Politiche e ercato del lavoro Politiche previdenziali e fondi negoziali Politiche sociali e iigrazione (copreso Sportello d Ascolto) Forazione aziendale/fondi interprofessionali Pari opportunità Strategia della counicazione sindacale Coordinaento stapa e inforazione Coordinaento sito internet e sistei audio-visivi AREE SINDACALI/CONTRATTUALI AMBITO Trasporto ferroviario Trasporto pubblico locale Appalti ferroviari Autonoleggio Merci Logistica Cooperazione Autostrade, Anas, Taxi, Trasporto a fune, Autoscuole, Trasporti funebri Trasporto aereo: personale navigante e di terra, copagnie aeree, aeroporti, Enav Sino a nuova definizione restano conferati i coordinatori delle attuali aree sindacali. 9

Tepo Presente Intervista a Marisa Moi T E M P O P R E S E N T E Marisa Moi è nata a Locate di Triulzi (Mi) il 5 febbraio 1973. Diploa Tecnico Coerciale. Dipendente della SAIWA di Locate di Triulzi, nel 2000 in occasione del rinnovo dell RSU, è eletta delegata e nel 2002 ha l opportunità di entrare nella Segreteria Flai (Alientaristi) di Milano. Dal 24 aggio fa parte della Segreteria Filt di Milano. Nel tepo libero, per liberare la ente, preferisce coe lettura le coedie e i fuetti, tra i fil adora i cartoni aniati. Tra le cose che le piace fare ci sono le belle passeggiate, andare a teatro o ai concerti e tra i pub predilige quelli con usica dal vivo. Arrivi alla Filt dalla Flai: cosa porti con te di quella esperienza e cosa pensi che ti potrà essere utile nel lavoro di tutti i giorni? L esperienza in Flai i ha insegnato che il odo igliore per affrontare i problei è quello di rapportarsi con le persone. Cercare di ottenere il consenso su ciò che s intende portare avanti facilita il percorso e spesso apre verso punti di vista diversi che, senza un confronto, non potrebbero eergere. La collaborazione a tutti i livelli è fondaentale. Non esistono accordi fotocopia da poter applicare ad ogni realtà o situazione; perché siano validi devono essere coprensibili e gestibili ed offrire reali opportunità e soluzioni alle persone. Ho iparato ad ascoltare anche coloro che spesso stanno in silenzio, a capire che esistono varie realtà ed a ragionare a 360 sulle questioni. Ma soprattutto ho appreso che il nostro non può essere vissuto solo coe un lavoro: bisogna crederci e, in cabio, si riceve olto dalle persone che s incontrano. Puoi dirci coe i valori del tuo essere donna hanno caratterizzato le tue esperienze quotidiane e il tuo crescere nel sindacato? Credo che le donne abbiano tra le loro caratteristiche il fatto di porsi sepre in aniera tale da cercare soluzioni in grado di tenere insiee più questioni, sforzandosi di coprendere e rapportarsi nel odo più adatto nelle diverse situazioni. Spesso siao accusate di sofferarci sulle piccole questioni a risolverle aiuta a creare il clia giusto per affrontare quelle più grandi. Una donna è abituata ai coproessi e a far conciliare più situazioni: basti pensare a coe e quanto deve giostrarsi per gestire i tepi del lavoro e quelli per sé, per la faiglia e gli affetti. Cosa pensi della scelta fatta dalla Cgil di inserire nello Statuto (art. 6) la nora antidiscriinatoria per garantire il suo essere un sindacato di donne e uoini? Pensi che tale nora agisca veraente nella vita dell organizzazione? All inizio ritenevo le quote inadatte, poiché sebrava un problea di nuero a non di qualità; infatti, spesso in alcune situazioni si inventavano soluzioni solo per assegnare dei posti alle donne a, in realtà, non si creavano vere opportunità di crescita traite la forazione e un individuazione degli incarichi più qualificante. Poi ho iniziato a ricrederi e i rendo conto che olte volte, se non si interviene con delle forzature, il rischio è che alcune posizioni siano inibite alle donne e si adottino scelte alternative più seplici. La Caera del Lavoro di Milano sta affrontando bene il problea perché, oltre a porre la questione dei nueri, ha proosso un progetto finalizzato a dare quella forazione in grado di fornire gli struenti di crescita all interno dell organizzazione e forare un gruppo di donne che possano confrontarsi e aiutarsi a vicenda. Che percezione hai avuto finora del problea dei trasporti, in particolare in una città coe Milano? Ci sono, a tuo parere, delle eergenze che il sindacato dei trasporti deve saper affrontare per dare dignità al odo di viaggiare e vivere delle persone? Il problea dei trasporti è olto delicato poiché tiene insiee olti interessi, da quelli del territorio e delle istituzioni a quelli degli utenti e dei lavoratori e lavoratrici che rappresentiao. In una città coe Milano dove esiste un forte pendolariso e c è l eergenza del problea inquinaento, è chiaro che la questione trasporti è olto delicata. Non 10

Tepo presente dientichiao poi quanto i trasporti siano fondaentali per lo sviluppo delle realtà industriali. Ci troviao nella necessità di sostenere, coe le altre categorie che si occupano dei servizi al cittadino, le giuste richieste sindacali senza che le tensioni penalizzino troppo l utente. Ritengo che la sfida aggiore per il sindacato sia riuscire non solo a dialogare con i propri lavoratori a anche con gli utenti, facendo loro coprendere che la solidarietà aiuta a igliorare da una parte il odo di lavorare e dall altra i servizi forniti. Da una categoria industriale a una categoria di servizi, quali differenze sostanziali pensi di trovare rispetto a contenuti, odi e tepi di fare sindacato? Una diversità sostanziale tra una categoria industriale ed una di servizi sta nel tipo di interlocutore: nella pria si trovano le Associazioni datoriali a in prio luogo le aziende; nella seconda si aggiunge il rapporto stretto con le Istituzioni. Altra differenza sta nei tepi e odi della elaborazione delle strategie. In una categoria industriale le scelte organizzative sono influenzate soprattutto dal ercato e infatti le Direzioni Marketing e Finanza stanno assuendo un peso sepre aggiore all interno delle Società nell influenzare le strategie aziendali con la richiesta di aggiore flessibilità. E più facile perdere quote di ercato (con le conseguenze occupazionali facilente iaginabili) che conquistarle. Ci si confronta in un contesto sepre in ferento, dove le aziende fanno prograi a breve/edio terine. Può capitare che in un sito produttivo si concordino il giorno pria turni per un increento produttivo e il giorno dopo la stessa realtà sana sia chiusa perché la ultinazionale decide per un altro investiento più redditizio. E più seplice per la categoria industriale, quando si apre un conflitto con la controparte, chiedere la solidarietà dell opinione pubblica e ricercare la visibilità attraverso i ass-edia e l intervento delle Istituzioni. Nel coparto industriale si fa riferiento al consuatore, entre nei servizi all utente: questa denoinazione diversa racchiude sibolicaente le differenze. Per quel che posso aver capito da esterna, nel settore dei servizi e in particolare nei trasporti, c è un rapporto più stretto con le Istituzioni, che spesso influenzano anche le scelte gestionali. La visibilità attraverso i ass- edia è counque un eleento costante nella vita della categoria; spesso non è ricercata a è d obbligo, visto l interesse che i trasporti ricoprono per l econoia di un territorio, oltre che per la obilità. C è il problea dell opinione pubblica, più difficile da conquistare in caso di conflitti che portano inevitabilente disservizi e il senso di responsabilità che il sindacato dei trasporti deve avere verso gli utenti. Per le sue caratteristiche di coinvolgiento di olti interlocutori, il settore dei trasporti richiede una aggior attenzione nella gestione dei cabiaenti, con tepi più lenti proprio per ricercare il aggior consenso possibile. 11

Tepo Presente Precariato, globalizzazione e odelli europei T E M P O P R E S E N T E di Aerico Pagliara Guardando alle capagne dei ovienti no global (fino al recente Foru Europeo di Atene) abbiao avuto odo di approfondire i connotati e le diensioni delle cosiddette nuove schiavitù, le tante facce dello sfruttaento, in ogni angolo del ondo. Quella del precariato è una delle tante ricadute negative della ondializzazione dell econoia in chiave neoliberista e sta ingenerando un grande alessere sociale nel nostro occidente avanzato. Quello che colpisce di più, nella faccenda del lavoro precario, è che la continua deregolaentazione del ercato del lavoro, che porta alla creazione della nuova figura del lavoratore povero, innesta nei vari paesi guasti sociali profondi, costi uani e sociali sepre più pesanti. La precarietà nel lavoro genera instabilità psicologica, failiare, sociale. Si crea una schiera di invisibili, coe viventi in un ondo parallelo, che non counica, o dialoga poco, con il ondo del lavoro incluso, coeso, protetto. Deboli perché ricattabili, ipauriti, insicuri e quindi disponibili a qualsiasi trattaento. E in queste condizioni sono tenuti per anni e anni, anzi rischiano di passarci tutta la vita lavorativa. I lavoratori precari sono convenienti all iprenditore e all idea di crescita Quella del precariato è una delle tante ricadute negative della ondializzazione dell econoia in chiave neoliberista e sta ingenerando un grande alessere sociale nel nostro occidente avanzato. La continua deregolaentazione del ercato del lavoro, che porta alla creazione della nuova figura del lavoratore povero, innesta nei vari paesi guasti sociali profondi, costi uani sepre più pesanti. 12

Tepo Presente neoliberista, alle casse pubbliche sepre più vuote, alla previdenza pubblica sepre più in crisi; sono costruiti in serie, in tutti i paesi, su isura per il ercato globale; offrono una prestazione, senza avere, coe contropartita, la possibilità di pianificare la vita di oggi e la vita futura. Niente utuo, niente casa e, alla fine, quasi niente pensione pubblica: ecco le loro certezze. E, infine, la più triste delle constatazioni: saranno counque più poveri dei loro genitori. In Europa, soprattutto nel nucleo dei paesi più avanzati dell Unione Europea, il progressivo estendersi del precariato risulta ancora più ingiusto perché incide in realtà lavorative che finora si erano viste riconoscere (non certo in odo autoatico, a con dure lotte sindacali quotidiane) buoni diritti, dignitose norative su orari e assetti previdenziali, affidabili tutele dello stato sociale. In Francia, Gerania, Italia, Gran Bretagna, Spagna, la questione del lavoro senza dignità è veraente atipica e desta quindi grandi tensioni politiche, sindacali, sociali. L Unione Europea è ancora scossa e confusa, sul piano istituzionale, dopo la bocciatura in Francia e in Olanda del trattato per la Costituzione europea. La bocciatura era venuta soprattutto a causa del rifiuto della riduzione di tutele e della arginalizzazione del lavoro sottese all ipianto neoliberista di quel docuento. La direttiva Bolkestein sulla liberalizzazione dei servizi, con la clausola sul paese d origine, pesante eblea di quell indirizzo globalizzante, è stata radicalente cabiata, coe abbiao visto, lo scorso febbraio. Le politiche dell occupazione sono lasciate alla copetenza dei vari stati ebri. Di conseguenza, l inseriento dei giovani nel ondo del lavoro avviene in ogni stato con norative eterogenee e parte da odelli econoici e sociali olto diversi fra loro, coe si è evidenziato con l allargaento UE a 25 paesi. Ma dappertutto la filosofia è la stessa: deregolaentazione e arginalizzazione. Proprio questo è il dato più preoccupante: dove più, dove eno, la negazione o la diinuzione delle tutele per i giovani lavoratori è una costante nella più generale crisi dei sistei di welfare. Intanto, per inquadrare il problea nella diensione coplessiva notiao che, a fronte di un tasso di disoccupazione totale nell UE, nel 2004, del 9 per cento, la disoccupazione giovanile (cioè al di sotto dei 25 anni), è stata del 18,7 per cento. Il tasso dei disoccupati giovani, nei singoli paesi, è vario, a alto quasi dappertutto. Si va dal 7,7 di Olanda, all 8,6 dell Irlanda, all 8,5 della Daniarca, al 13,4 della Gran Bretagna, al 16,3 della Gerania, al 17,8 della Spagna, al 21,6 della Francia, al 24,4 dell Italia, al 26,4 della Grecia, al 30,5 della Slovacchia, al 35,4 della Polonia. Nel far partire una carrellata su coe ipattano le odierne restrizioni sui odelli di protezione storicaente più afferati, non si può coinciare che dalla Francia. E questo il paese in cui si sta consuando in odo più draatico la disgregazione di un sistea di tutele fra i più forti e avanzati del ondo. In Francia la disoccupazione si aggira attorno al 10% e l occupazione coprende un 12% di eployés precaires. L intervento dei governi non è riuscito (o non ha voluto) invertire la tendenza all auento della disoccupazione e del precariato, salvaguardando le tutele essenziali. Le norative introdotte non hanno rilanciato la crescita e hanno certaente accresciuto le disuguaglianze. Nel 1975 la differenza di salario fra 50enni e 30enni era del 15% in più per gli anziani, oggi c è uno scarto del 40%. Non ci ha eravigliato dunque che, anche su questo fronte, dopo quello del trattato costituzionale, sia toccato alla Francia, dare una spallata al tentativo di istituzionalizzazione del precariato, coe sottoondo del lavoro. La rottura definitiva del patto sociale con le nuove generazioni del lavoro è avvenuta su un ennesia legge precarizzante, il CPE (contract de preier eploi). In esso era previsto che per i prii due anni il datore di lavoro potesse in qualsiasi oento rescindere il contratto e licenziare senza alcuna giustificazione. In una priavera di ferento espresso anche in grandi anifestazioni di piazza, il oviento degli studenti ha sostenuto una grande battaglia contro il precariato e ha costretto il governo Villepin a riangiarsi il CPE. Va sottolineato che i giovani francesi hanno saputo conquistarsi l appoggio e la solidarietà dei sindacati e hanno portato in piazza anche i genitori. E significativo questo fronte coune fra la generazione dei precari e quella dei 40-50enni e pensionati. La generazione oggi protetta, che doani vivrà sulle spalle di questa generazione precaria, si fa carico della protezione dei giovani oggi, in ancanza di adeguate tutele salariali e sociali. Al welfare di Stato, si è sostituito un welfare failiare. Questo avviene in tutti i paesi, a quanto potrà reggere? 13

In Linea Logistica e ricadute occupazionali di Roberto Savoldelli, Segretario Generale Coprensorio Filt-Cgil Pavia I N L I N E A QUI COMPRENSORIO PAVIA L econoia della provincia di Pavia è caratterizzata oggi da una fase di transizione in cui la contrazione di settori storici coe quello agricolo e quello calzaturiero si accopagna a una fase di terziarizzazione e di crescita del settore della logistica. Nascono sepre più aree logistiche che nascondono foridabili recuperi di efficienza ed efficacia e dunque di copetitività a supporto dell econoia dove, sepre di più, bisogna far confluire le attenzioni politiche e sindacali, non sepre attente alle potenzialità che possono offrire tali insediaenti. Il nostro territorio può increentare le proprie capacità di copetitività e di attrazione di investienti se saprà valorizzare le peculiarità geografiche del territorio attraverso l adeguaento di infrastrutture che perettono di copletare l asse strategico verso la Liguria e le counicazioni via are con la Francia eridionale. La provincia di Pavia costituisce inoltre uno snodo indispensabile nell agevolare le interrelazioni con il Pieonte e l Eilia. In tale contesto la logistica è indispensabile per favorire lo sviluppo e va gestita d intesa tra le forze interessate, senza rivalità sulle dislocazioni nel territorio. Riallacciare le copetenze inisteriali in ateria di logistica è indispensabile affinché si realizzi un patto logistico condiviso tra lo sviluppo econoico, i trasporti e le infrastrutture. Il legae con i trasporti è storico e strategico: basti pensare alle enori potenzialità in terini di ercato che hanno nel nostro paese le attività di outsourcing logistico. I colossi europei T.N.T., SCHENKER, D.H.L. NORBERT DENTRESANGLE, sono presenti su tutto il territorio nazionale in odo capillare perché le iprese industriali hanno ceduto in outsourcing le attività di servizio. All interno delle loro piattafore, nella ovientazione di agazzino e nel trasporto operano i soci lavoratori e le cooperative sindacalizzate. E bene ricordare che fino all aprile del 2001, data della nuova legislazione in ateria Cooperativistica con l applicazione della Legge 142, il socio lavoratore non aveva un contratto di riferiento a erano i regolaenti e gli Statuti interni che ne deterinavano sia il salario sia la norativa lavorativa, creando assenza di controllo e anarchia nel settore. Il vuoto legislativo, giorno dopo giorno, ha alterato questo ercato, inquinato da operatori che, con la sola finalità di realizzare il assio profitto possibile, hanno introdotto sistei spesso illegali. Mi riferisco alle Cooperative spurie che, oltre a recare danno ai loro soci, calpestandone i diritti e la dignità, negli anni hanno frenato il ercato, ettendo in serie difficoltà quella politica di cooperazione irata al rispetto delle regole. Da qui l esigenza di una nuova legislazione che la Cgil in priis ha voluto con forza, per riconoscere senza equivoci e aderendo alle utate realtà del ercato del lavoro nel settore Cooperativistico, i diritti e la funzione del socio lavoratore nella sua duplice veste di prestatore d opera e di partecipe della gestione e 14

In Linea collettiva può e deve intervenire, oltre che sui trattaenti econoici e norativi, anche sull esercizio dei diritti previsti dalla Legge 300, rispetto alla specificità e peculiarità del settore. Altre parti della legge possono e devono essere igliorate a, per quanto ci copete, credo che vada sepre più rafforzato il reinsediaento del sindacato nel settore. Dobbiao proseguire con la politica già avviata e realizzare, dato che i tepi sono orai aturi, un vero coordinaento regionale per esercitare un aggior controllo sul settore che peretta di seguire in aniera più strutturata le iriadi di aziende cooperative, a anche del Merci e della Logistica. Va considerato e valorizzato il ruolo che un tale tessuto iprenditoriale rappresenta per il rilancio econoico del territorio pavese e, più in generale, della regione. della vita della Cooperativa. L obiettivo della FILT è sepre stato quello di una nuova stagione di qualificazione della contrattazione collettiva autonoa nel coparto della Cooperazione. Ne è prova il fatto che, a livello regionale, si è dato fiducia, anche attraverso investienti, al progetto di reinsediaento proposto nel 2004 dal coprensorio di Pavia. Voglio ricordare che coplessivaente nella nostra provincia sono ipegnati nel lavoro di cooperativa circa 2.000 addetti che rappresentano una risorsa considerevole. La FILT locale, oltre a raggiungere l obiettivo di portare tutela, norativa e salariale, ai soci lavoratori attraverso l applicazione della legge 142, ha increentato il proselitiso, operando un inversione di tendenza rispetto ad un trend negativo degli anni precedenti. L ipegno ora è di proseguire in questi esi negli ulteriori passaggi previsti dalla legge per realizzare nuovi sistei di controllo attraverso l istituzione di un organiso stabile coposto dalla CCIAA, Direzione Provinciale del Lavoro, INPS, INAIL, Associazioni del Moviento Cooperativo e Organizzazioni Sindacali. Tale organiso dovrà verificare: la correttezza dei versaenti contributivi, la tipologia dei rapporti di lavoro, il rispetto dell applicazione del CCNL. Oltre a tale struento, essenziale per onitorare gli insediaenti produttivi nella provincia, nonché la regolarità delle Cooperative che vi operano, è nostro intendiento intraprendere con le Associazioni datoriali una regolaentazione sugli appalti, atta a deterinare aggiori controlli da parte delle aziende coittenti che dovranno garantire di avere all interno del proprio ciclo produttivo Cooperative in regola con la legge e il contratto. La funzione del sindacato è essenziale in quanto è chiaro che la contrattazione Nascono sepre più aree logistiche che nascondono foridabili recuperi di efficienza ed efficacia e dunque di copetitività a supporto dell econoia 15

In Linea LA SFIDA CONTINUA di Roberto Martelli, Segretario nazionale Filt-Cgil I N L I N E A Gli anni che ci separano dal precedente contratto sono stati per il coparto Merci e Logistica densi di trasforazioni, lotte e proposte. Ci siao battuti per afferare il valore del lavoro confrontandoci con processi caotici, spesso distanti dalle esigenze di rifora copiuta del coparto e caratterizzati da una filosofia copetitiva poco qualificata, fondata in prevalenza sulla riduzione dei diritti. L ipegno è ancora quello di tenere unito il coplesso ondo dei lavori che caratterizza i trasporti, anche con struenti contrattuali adeguati, per afferare l idea, a noi cara, di un disegno confederale di cabiaento. Il contratto erci-logistica è un passo iportante in questa direzione. Dovreo rivendicare discontinuità di coportaento rispetto alla precedente fase politico-econoica, chiedere che si predisponga un progetto ed una strategia coplessiva, afferare l idea di un sistea dei servizi che si trasfori da costo ad opportunità di sviluppo. Si apre ora una fase olto delicata, quella dell applicazione dei contenuti contrattuali. Su quali teatiche dobbiao concentrarci? La forte frantuazione del settore, 26 Associazioni di rappresentanza iprenditoriale, 180 ila iprese di trasporto, di cui oltre la età rappresentate da padroncini, ha peresso alle grandi iprese pub- bliche straniere, coe le poste francesi, tedesche e olandesi, di colonizzare il pezzo pregiato della logistica del nostro paese lasciando agli operatori italiani solo copiti esecutivi, quali il trasporto puro ed il facchinaggio. La difficile vertenza per il rinnovo del contratto ha reso evidente la totale assenza di governo del settore, sebbene esso sia considerato da più parti coe strategico per la copetitività dell industria italiana. Sul rinnovo contrattuale si sono così scaricate le contraddizioni di un intero coparto che cerca di copensare i costi di gestione copriendo quelli del lavoro, violando le regole e alientando lavoro nero e precario. Il sindacato ha provato a legare processi di odernizzazione e tutela dei diritti basandosi anche sul recepiento di alcune norative europee, quelle sugli orari di lavoro del personale autista (ci sono autisti che lavorano fino a 16 ore giornaliere!), rendendo applicabili norative che originariaente riguardavano il solo personale dipendente. L idea originale, ancora valida, è quella di non perettere concorrenza sleale e destrutturazione del sistea ed esercitare un controllo più rigoroso degli orari attraverso la contrattazione aziendale. Gli argini che abbiao provato a costruire devono, tuttavia, essere irrobustiti. In prio luogo, va sostenuta l unificazione contrattuale: è un odo per contrattare obbligando i nostri interlocutori a gestire l intera filiera del trasporto erci. La difficile vertenza per il rinnovo del contratto Merci e Logistica ha reso evidente la totale assenza di governo del settore, sebbene esso sia considerato da più parti strategico per la copetitività dell industria italiana. In secondo luogo, l aver ridiensionato sostanzialente l applicazione della legge 30 coporta la necessità di vigilare perché i contenuti dell intesa siano rigidaente applicati: in un settore così frantuato il ricorso alla contrattazione individuale ha olte possibilità di diventare la nora. Infine, dobbiao copiere un passo decisivo nella direzione del riconosciento e della pratica della contrattazione di secondo livello. Facciao olta fatica a far diventare questo obiettivo pratica corrente; ciò dipende solo in parte dalla specificità del sistea caratterizzato da grandi aziende con contratti aziendali che coincidono spesso con il contratto nazionale. Nel nuovo contratto erci-logistica c è ateria sufficiente per rendere più stringente la tutela delle condizioni di vita e di lavoro. La contrattazione del regie degli orari, del salario di produttività, della flessibilità, iplica una forte regia territoriale insiee ad un diverso rapporto dialettico tra struttura nazionale e territorio. Questo processo deve essere accopagnato da azioni forative adeguate. La fira definitiva del contratto apre una nuova fase. Gestirla con equilibrio, attenti al rapporto deocratico da instaurare con i lavoratori diventa una priorità che potrà auentare la nostra rappresentanza. 16

In Linea Rifora del TPL: in Lobardia inedite questioni di Doenico Molino, Segretario Generale Filt-Cgil Brescia Quasi dieci anni fa, veniva avviato in Italia il processo di rifora del Trasporto Pubblico Locale innescato dal D.lgs 422/1997. In Lobardia, in particolare, la rifora vedeva concretizzare i suoi indirizzi nell articolazione della legge regionale 22/98, testo su cui in questi anni si è sviluppato gran parte dell ipegno della Filt. Gli obiettivi della rifora erano olteplici. Si riscrivevano i rapporti tra gli indirizzi politici di regolazione e la gestione delle aziende di TPL, attraverso un principio di separazione tra queste due funzioni. Si scardinavano gli eleenti onopolistici da sepre presenti nel settore, attraverso la fine del regie delle concessioni, introducendo eleenti di concorrenza tali da creare le condizioni di una concorrenza per il ercato anziché nel ercato. Sullo sfondo, a non secondari, gli effetti indotti del processo: igliorare l efficienza del servizio; auentare i viaggiatori trasportati; accrescere l efficienza gestionale; razionalizzare la spesa regionale; sviluppare l integrazione tariffaria ed interodale; favorire la crescita diensionale delle aziende con l avvio di un virtuoso processo di econoie di scala. Ad oggi il bilancio di questo decennio presenta, sul piano nazionale, una sostanziale non realizzazione della rifora. Tale è il giudizio della Filt nazionale che io credo pienaente condivisibile. Basti pensare che intere regioni hanno ignorato il processo di rifora, coplice anche l incertezza norativa nazionale alientata dalle disposizioni legislative della copagine governativa uscente, particolarente sensibile ad assecondare vecchie rendite di posizione aziendali. Occorre dire, tuttavia, che l analisi non può essere oogenea. Infatti, nei territori dove il processo in qualche odo è stato innescato, delle odificazioni anche profonde sono state prodotte. Modificazioni che ci consegnano un quadro di riferiento counque profondaente utato e che segnerà l ulteriore sviluppo del settore in questi territori. E il caso della Lobardia, dove il processo di rifora è fallito sui nodi principali a, per certi aspetti, è olto più avanti di quanto si tenda a credere soprattutto per quel che riguarda il diensionaento delle aziende e le difficoltà che il sindacato sta incontrando a relazionarsi con la nuova realtà produttiva. Qualche dato ci aiuterà in questa nostra breve analisi. Esclusa l area etropolitana ilanese il processo di essa a gara del servizio ha orai interessato quasi tutte le province della regione. I quasi 155ln di bus/k (escluso Milano) del territorio lobardo sono sviluppati su di un territorio costituito non più da linee in con- cessione a da quasi 32 sottoreti (lotti), nucleo di potenziali icro - sistei trasportistici integrati. Lotti affidati traite contratto di servizio a 27 consorzi/a.t.i. e 5 aziende singole. Coplessivaente le iprese in qualche odo costituitesi in consorzio o ATI sono circa 58, di cui ben 12 non lobarde. In realtà, olte aziende sono presenti in più di un consorzio, il che ci porta a dire che i segenti di aziende toccati per costituire i consorzi/ati sono circa 80. Se le aziende di TPL in Lobardia sono circa 150, ciò diostra che le 100 iprese che non hanno partecipato o non hanno vinto una gara si suddividono il 25% del ercato che può essere subaffidato,

In Linea I N L I N E A pari a circa 40 ln di bus/k, con una edia percentuale per azienda dello 0,4% del ercato. Poiché il dato corrisponde a quello del 2000, anno dell avvio della rifora, questo significa che non si è realizzato alcun reale processo di aggregazione tra le iprese. E evidente che il processo di rifora in Lobardia ha sostanzialente riassegnato a gran parte delle precedenti concessionarie il servizio, costringendole però a consorziarsi tra loro. Riane inalterata la polverizzazione delle piccole iprese sul territorio. Le 32 sottoreti/lotti costituiscono, però, potenziali icro - sistei integrati, un interfaccia produttiva gestita da più aziende. Per il sindacato quindi un nuovo perietro della fabbrica, un luogo che tende sepre più a fare sistea ed intrecciare progettualità e pratiche organizzative che danno sinergicaente valore aggiunto alla produzione. Si è di fronte a nuove realtà che recuperano produttività di sistea che il sindacato, con gli attuali struenti contrattuali, non riesce ad intercettare. Un luogo della produzione con cui noi in Lobardia dobbiao fare i conti tutti i giorni. Occorre articolare su questo punto un vero livello di contrattazione, uno struento contrattuale che ci peretta di confrontarci con i 32 consorzio/ati. Credo che anche una legislazione di sostegno sia indispensabile affinché i consorzi di aziende vadano verso una fusione che le diensioni diversaente. Un ulteriore eleento di riflessione è dato dall analisi di coe il processo di rifora abbia inciso, direttaente o indirettaente, sulla proprietà delle aziende. In Lobardia il processo ci consegna la presenza di un grande In Lobardia il processo di rifora è fallito sui nodi principali a, per certi aspetti, è olto più avanti di quanto si tenda a credere soprattutto per quel che riguarda il diensionaento delle aziende e le difficoltà che il sindacato sta incontrando a relazionarsi con la nuova realtà produttiva. gruppo straniero, ARRIVA, che in diverse fore svolge il 25% circa delle percorrenze regionali e investe in un ercato protetto, coe quello del TPL. Un ercato che, pur in presenza di gara, vedrà le istituzioni ipegnate a definire obblighi di servizio, finanziaenti rivolti all acquisto di ezzi, fino al sostegno al rinnovo dei CCNL. Doanda: la rifora ha avviato il settore del TPL verso una dinaica di business o ha dato solo nuove protezioni? E poi corretto che le risorse pubbliche siano destinate ad iprese straniere? Di contro, in olte realtà le aziende di proprietà pubblica sono state scisse dal legae con le unicipalizzate. Ma è del tutto evidente che, anche se dal punto di vista societario sono realtà autonoe, continuano a rianere vincolate al progetto politico coplessivo che un ainistrazione offre alla città. Attraverso la noina della dirigenza, counque, il Coune in quanto azionista ne condiziona le scelte e gli indirizzi. Su questi aspetti un analisi più profonda andrebbe sviluppata. Credo, in definitiva, che il processo di rifora del TPL avviato in Lobardia, pur in un sostanziale falliento, ci pone però oggi grossi interrogativi ed inedite questioni che non possono essere ignorate e eritano quindi di essere approfondite per affrontare, con le giuste analisi ed efficaci struenti, i prossii anni in questo settore. 18

In Linea Le nuove Società Cargo nel ercato ferroviario italiano Sono sei le nuove Società Cargo alla conquista del ercato italiano delle erci su ferro: NORDCARGO (Gruppo Ferrovie Nord Milano); Rail Traction Copany S.p.A. (società privata a capitale isto); SBB CARGO ITALIA (ferrovie svizzere); EXPRESS ITALIA (ferrovie austriache); RAILION ITALIA (ferrovie tedesche); SNCF FRET ITALIA (ferrovie francesi). A partire dal prossio nuero intervistereo i Dirigenti di queste Società. A cura di Ivan Panzica NORDCARGO NORDCARGO è nata il 1 agosto 2003 dallo scorporo della Divisione Cargo dal Gruppo Ferrovie Nord Milano. Prio ad ottenere il certificato di sicurezza sulla rete RFI, il Gruppo FNM ha iniziato la propria attività di trasporto internazionale delle erci nel settebre 2001. Di recente costituzione, Nordcargo è diventata una realtà che oggi gestisce 150 treni la settiana. La società ovienta circa 600.000 tonnellate di erce l anno con un fatturato di circa 15 ilioni di euro. Oggi i traffici si sviluppano principalente nell area del nord dell Italia verso i valichi di Doodossola e Chiasso, con previsione di estensione del business anche alle aree strategiche del centro e del sud dell Italia. RAIL TRACTION COMPANY S.p.A. RTC è una società ferroviaria privata fondata nel febbraio 2000. RTC nasce originariaente per sviluppare in isura consistente il traffico erci lungo l asse del Brennero, con due servizi ferroviari tra Italia e Gerania. Ad oggi tali servizi aontano a 12 coppie di treni al giorno. Dal 2005 si è iniziato a diversificare l attività anche lungo l asse del Tarvisio, dove attualente si effettuano una coppia di treni al giorno. LOKOMOTION è una nuova ipresa ferroviaria privata tedesca, la cui sede è a Monaco, con licenza di operare sia in Gerania sia in Austria.Tutti i servizi di Lokootion sulle tratte tra Monaco e l Italia sono gestiti in Italia da RTC. LOKOMOTION è posseduta al 30% da RAILION DEUT- SCHLAND, al 30% da RTC, al 20% da KOMBIVERKEHR ed al 20% da STR (azionista di riferiento di RTC). SBB CARGO ITALIA FFS Cargo, nel ese di gennaio del 2003, ha fondato SBB Cargo Italia, affiliata al 100 per cento. Nelle aree del nord dell Italia circa 260 treni circolano già regolarente ogni settiana sotto la regia di SBB Cargo Italia. Il 35 per cento circa delle tonnellate trasportate dalla FFS Cargo attraversa il confine Svizzera-Italia. La SBB Cargo Italia ha esteso rapidaente le prestazioni nelle aree del nord dell Italia e già attualente offre servizi di trasporto erci per un gran nuero di iprese tra Chiasso e Milano e tra Torino e Padova. I dipendenti sono circa 4800. L anno scorso l affiliata delle FFS ha realizzato una prestazione di trasporto di 11,48 iliardi di chiloetri per tonnellata e ha trasportato coplessivaente 56,2 ilioni di tonnellate nette. 19

In Linea I N L I N E A EXPRESS ITALIA (Rail Cargo Austria) La società del Gruppo Austriaco opera in Italia dal 2003 attraverso la piattafora logistica di San Stino di Livenza. I traffici sono arrivati nel 2005 a 450 ila tonnellate, dai 100.000 del 2003. Il fatturato si aggira sui 15 ilioni di euro del 2005. La società ha stretto un alleanza strategica con Trenitalia per sviluppare i traffici da e per l Austria. Ha progetti di sviluppo anche nel sud Italia (Roa o Napoli), oltre che verso l Europa dell est e l Austria via Tarvisio. RAILION ITALIA (DB) Railion Italia è la consociata italiana della Railion, di proprietà della DB, le ferrovie nazionali tedesche. Railion ha fondato una ferrovia erci privata in Italia coe parte integrante della rete europea Railion a partire dal dicebre 2004. Railion Italia - che risulta dalla società Strade Ferrate del Mediterraneo (SFM) - per il oento dispone di otto locootive proprie e conta circa 90 dipendenti. I trasporti italiani della Railion sono gestiti da Alessandria. La Railion effettua trasporti shuttle via Gottardo, Sepione e Brennero verso tutte le destinazioni nordeuropee ed offre inoltre collegaenti in coincidenza verso l Europa dell est ed i paesi scandinavi. Opera soprattutto in Lobardia e Pieonte con circa 150 treni la settiana dai valichi di Luino, Chiasso e Doodossola. SNCF FRET ITALIA E l ultia arrivata in Italia coe società straniera nell abito del trasporto erci, a fine gennaio 2006, con l acquisizione del certificato di sicurezza e l oologazione da parte del inistero. Assue il ruolo di ipresa ferroviaria attraverso l acquisizione della copagnia ferroviaria del gruppo Monfer, Monferail srl. Il traffico erci ferroviario tra la Francia e l Italia si aggira intorno a 14 ilioni tonnellate annue; circa la età (49%) è realizzato con le tecniche del trasporto cobinato. Per ora offre solo due servizi di collegaento attraverso il Frejus, in Pieonte (Avigliana e Bruzolo). L obiettivo di questa società è di sviluppare collaborazioni con Trenitalia e non quello di ettersi in concorrenza. 20