N. 00835/2016 REG.PROV.COLL. N. 00662/2016 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (Sezione Terza) ha pronunciato la presente SENTENZA ex art. 60 cod. proc. amm.; sul ricorso numero di registro generale 662 del 2016, proposto da: ** rappresentato e difeso dagli avvocati Guido Travaglioni e Filomena Di Maio, domiciliato ai sensi dell art. 25 c.p.a. presso la Segreteria del T.A.R. Veneto in Venezia, Cannaregio 2277/2278; contro Ministero dell'interno, in persona del Ministro pro tempore, Questura di Venezia, in persona del Questore pro tempore, rappresentati e difesi ope legis dall'avvocatura Distrettuale dello Stato, presso i cui Uffici sono legalmente domiciliati in Venezia, San Marco, 63; per l'annullamento
del provvedimento di respingimento alla frontiera del 13.3.2016, senza numero, emesso dalla Questura di Venezia, Ufficio Polizia di Frontiera, in quanto il ricorrente risultava segnalato per la non ammissione nel Sistema Informativo Schengen; di tutti gli atti conseguenti Visti il ricorso e i relativi allegati; Visti gli atti di costituzione in giudizio del Ministero dell'interno e della Questura di Venezia; Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nella camera di consiglio del giorno 23 giugno 2016 il dott. Michele Pizzi e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale; Sentite le stesse parti ai sensi dell'art. 60 cod. proc. amm.; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue. FATTO e DIRITTO Con ricorso ritualmente notificato, in data 10 maggio 2016, al Ministero dell Interno ed alla Questura di Venezia, presso l Avvocatura Distrettuale dello Stato di Venezia, il sig. **, cittadino albanese, ha impugnato, previa sospensione cautelare, il provvedimento di respingimento adottato dalla Polizia di Frontiera il 13 marzo 2016 e notificato al ricorrente in pari data, a causa della segnalazione del medesimo sig. ** nella Banca Dati S.I.S. (Sistema Informativo Schengen).
Il ricorrente è insorto avverso il suddetto provvedimento di respingimento, affidando le sue doglianze ad un ricorso con il quale è stata denunciata, in primo luogo, violazione degli artt. 3 L.n.241/90 e 10 D.Lgs n.286/98, per aver l Amministrazione dell Interno omesso di motivare il provvedimento di respingimento, redatto su un modulo prestampato con mera crocettatura ; in secondo luogo il ricorrente ha lamentato eccesso di potere per sviamento e travisamento dei fatti per non aver la Questura valutato i presupposti richiesti dalla Legge per giustificare il respingimento e rifiutare l ingresso nel territorio dello Stato; infine, con il terzo motivo di ricorso, è stata denunciata violazione dell art. 96 della Convenzione Schengen, nonché eccesso di potere in tutte le figure sintomatiche, per non aver l Amministrazione dell Interno previamente verificato la sussistenza delle condizioni di pericolosità effettive ed attuali in capo all odierno ricorrente, e per non aver l Amministrazione previamente acquisito e valutato la documentazione per verificare quale sia la effettiva ragione della segnalazione nella banca dati S.I.S. Si sono costituite in giudizio le Amministrazioni resistenti, mediante il patrocinio dell Avvocatura dello Stato, depositando memoria difensiva nella quale si è affermato che: Dalle ricerche emergeva che lo straniero oggi ricorrente era stato condannato per reati riguardanti lo spaccio di sostanze stupefacenti ed allontanato dal territorio nazionale in data 08.06.2009, con accompagnamento coatto alla Frontiera di Bari [ ]
Del pari, dalla banca dati S.I.S., risultava che lo straniera era (ed è) inammissibile nello spazio Schengen come segnalato con ID Schengen n.isrpq50e49855800001 (ex art. 24 del Regolamento S.I.S. II) in seguito ad inserimento del suo nominativo nella banca dati dell Ufficio Stranieri della Questura di Siracusa del 08.06.2009, con validità della preclusione all ingresso fino al 04.06.2018 (pag. 2 della memoria difensiva). Le Amministrazioni resistenti hanno insistito per il rigetto del ricorso. Il ricorso è infondato. Il provvedimento di respingimento, basato sulla segnalazione nella banca dati S.I.S., è atto vincolato ai sensi degli artt. 4, comma 3, e 10 D.Lgs n.286/1998 e non è pertanto annullabile, data la sua natura vincolata, neanche qualora, in ipotesi, come dedotto dal ricorrente, si riscontrino meri vizi formali (in punto di carenza di motivazione per esser il provvedimento costituito da un modulo prestampato con semplice crocettatura ) ai sensi dell art. 21-octies, comma 2, L.n.241/90. Ad abundatiam si rileva comunque che nel presente caso, da quanto emerge dalla memoria difensiva depositata dal Ministero dell Interno (non contestata da parte ricorrente), il sig. ** risulta condannato per reati riguardanti lo spaccio di sostanze stupefacenti, con la conseguenza che la segnalazione del ricorrente nella banca dati S.I.S. è pienamente legittima e dovuta ai sensi degli artt. 96, comma 3, lett. b) e 71 della medesima Convenzione Schengen. Per tali ragioni il ricorso deve essere respinto.
Le spese seguono la soccombenza e sono liquidate come in dispositivo. P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (Sezione Terza) definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo respinge. Condanna il ricorrente al pagamento delle spese di giudizio liquidate in 1.000,00 oltre accessori di Legge. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Venezia nella camera di consiglio del giorno 23 giugno 2016 con l'intervento dei magistrati: Oria Settesoldi, Presidente Marco Rinaldi, Referendario Michele Pizzi, Referendario, Estensore L'ESTENSORE IL PRESIDENTE DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 15/07/2016 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)