Provincia di Pordenone Comune di San Vito al Tagliamento PROGETTO

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Provincia di Pordenone Comune di San Vito al Tagliamento PROGETTO DI PIANO ATTUATIVO COMUNALE PER L URBANIZZAZIONE DELL AREA EDIFICABILE C19 DI PIANO REGOLATORE GENERALE 2^ ISTANZA COMMITTENTE UBICAZIONE DELLE OPERE LEADER COSTRUZIONI SRL Via A. Altan 69/7 33078 San Vito al Tagliamento Via delle Acque Via Fontanasso Via Doncal 33078 San Vito al Tagliamento OGGETTO - RAPPORTO PRELIMINARE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DI PICCOLE AREE A LIVELLO LOCALE DATA 02/03/2016 Katia Durì Architetto Via Aquileia 1/A 33036 Mereto di Tomba (UD) P.Iva 02597060306

PROGETTO DI PIANO ATTUATIVO COMUNALE PER L URBANIZZAZIONE DELL AREA EDIFICABILE C19 DI PIANO REGOLATORE GENERALE 2^ ISTANZA RAPPORTO PRELIMINARE PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DI PICCOLA AREA A LIVELLO LOCALE (direttiva 2001/42/CE - D.Lgs. 03.04.2006 artt.12-13 - L.R. 05.12.2008 n.16 art.4) ESTREMI CATASTALI IMMOBILE: Foglio 10 mapp. 326(p.)-137-484-147-148-151(p.)-805-806- 155(p.)-142. SOGGETTO VAS PROPONENTE: Leader Costruzioni srl - Immobiliare Amadio srl - Nonis Daniela - Zanello Enzo - Vegnaduzzo Romana. Finalità La presente relazione viene redatta allo scopo del riconoscimento dell esclusione di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per il Piano Attuativo Comunale denominato C19 negli elaborati di Piano regolatore Generale. Il progetto ha come obiettivo l urbanizzazione di area a scopi edificatori e conseguente insediamento di attività antropiche. Le valutazioni ed i contenuti del documento, secondo i criteri di cui all allegato I della Parte Seconda del D.Lgs.152/2006, verificano la sostenibilità delle previsioni di sviluppo e la compatibilità del rapporto con il tessuto urbano circostante, escludendo la necessità di VAS. Il progetto interessa una superficie di Ha. 3.41.86. Ai sensi dell art.4 co.2-b) della L.R. 16/2008, il Piano determina l uso di piccola area a livello locale. Ai fini della corretta interpretazione dei contenuti del presente rapporto si fa riferimento agli elaborati tecnico-grafici allegati alla richiesta di approvazione del Piano Attuativo. Caratteristiche di progetto (punto 1 all. I Parte II^ D.Lgs. 152/06) Localizzazione e rilevanza territoriale Si tratta di area interclusa tra zone già ampiamente sviluppate ai fini edilizi e costituisce il naturale completamento della cintura di delimitazione urbana, localizzata verso Nord/Nordest del nucleo cittadino principale, a ridosso di aree centrali-storiche caratterizzate da destinazioni residenziali e da attività di servizio compatibili, con circostante presenza di consistenti insediamenti programmati di epoca recente. L area interessata è definita a Nord da Via Fontanasso, ad est da Via del Doncal, a sud da Via delle Acque e ad Ovest da proprietà private edificate. Analizzando l intero isolato che comprende l area di progetto si individuano già alcuni agglomerati edilizi o episodi isolati di insediamenti spontanei, di origine o modificazione anche recente, che pregiudicano l omogeneità territoriale dando luogo ad una crescita disorganica ed incoerente, con relative conseguenze sul piano organizzativo e di razionalizzazione ambientale. Prevalentemente si tratta di tipologie prive di valenza storico-architettonico-ambientale. All esterno dell ambito di intervento si individua un unico episodio di edificio tipico in sasso, segnalato dagli elaborati di Piano Regolatore, che resta estraneo al Piano Attuativo unitamente ad un congruo intorno. Nell area oggetto di proposta di urbanizzazione già in passato le previsioni urbanistiche avevano designato reiteratamente una viabilità di comunicazione in direzione Est-Ovest, previsione poi rinviata ad un futuro sviluppo urbanistico che va ora a concretizzarsi con il Piano Attuativo presentato. Si individuano infrastrutture aeree di energia elettrica e di telefonia. Lo sviluppo in modo pianificato della zona presenta incidenze positive in relazione alla dotazione di servizi Pagina 1 di 8

a rete sistematici, anche per i preesistenti insediamenti, eliminando le reti infrastrutturali aeree ed introducendo i presupposti tecnici per l eliminazione delle parti residue esterne all intervento e mitigando, quindi, effetti di disturbo ambientale (campi elettromagnetici, etc.). Attualmente l area è destinata, a tratti, alla coltivazione agricola di impronta familiare o privata di modesta dimensione, spesso quale pertinenza degli insediamenti esistenti, con presenza di zone incolte. Verso Nord oltre la strada comunale, giace il canale Fontanasso di origine sorgiva, che costituisce limite naturale di modifica del territorio e dal quale l intervento è debitamente distanziato, sia per le preesistenze di cui sopra che per le previsioni di progetto di un consistente nucleo di verde, che apporta interesse e connotazioni naturalistiche pur compatibilmente con il Piano di sviluppo. Gli obbiettivi del Piano sono quelli di dotare la zona dei servizi necessari ad un insediamento di tipo residenziale, nel rispetto della coesistenza degli elementi sopra descritti. Le eventuali attività diverse ivi previste sono limitate a quelle compatibili con la residenza. Allo stato attuale l area non presenta risorse naturali speciali che possano costituire oggetto di attenzione ai fini di una rigenerazione. Il progetto non costituisce quadro di riferimento in quanto strumento attuativo di una pianificazione di ordine gerarchicamente superiore. Per quanto riguarda gli aspetti di inquinamento, va osservato che si tratta di insediamento i cui effetti sono da ricondursi ad una normale presenza umana: la produzione di rifiuti è limitata a quelli di natura urbana e potrà essere smaltita mediante il servizio specifico già esistente, adeguatamente corretto. Gli scarichi fognari recapitano i reflui nelle condotte della rete pubblica con tre diversi allacciamenti, che suddividono il carico in rete. Il progetto prevede collegamenti by-pass per l eventuale compensazione nel caso di diversa disponibilità in ricezione della rete urbana. La rete di smaltimento delle acque meteoriche recapita al sottosuolo mediante dispersori contribuendo agli attributi di sostenibilità ambientale dell intervento. Non sussistono elementi di rischio di incidenti rilevanti, se non sotto il profilo sismico ordinario per il quale le costruzioni devono essere adeguatamente progettate. L impiego di acqua è limitato al consumo umano. Caratteristiche dell impatto potenziale (punto 2 all. I Parte II^ D.Lgs. 152/06) Elementi paesaggistici e Compatibilità di trasformazione - Rischi e vulnerabilità L insediamento prevede un incremento demografico dello 0,7 0,9% circa dell attuale popolazione del Comune, su un estensione di Ha. 3.41.86, pari a circa 250 300 mq per abitante insediato, con un carico antropico di bassa influenza. L area non presenta vincoli ambientali e/o paesaggistici, non appartiene alle zone SIC- ZPS-ZSC della rete Natura 2000, nè sii relaziona in qualsiasi modo con esse. Le caratteristiche geomorfologiche della zona escludono problematiche connesse con l impiego del suolo sotto il profilo geologico/idrogeologico. Il sito è caratterizzato da morfologia pianeggiante e la presenza di elementi idrografici, con origine sorgiva verso nord-est, è del tutto esterna e fisicamente separata dall area d intervento, tale da non esserne interessata. Il verde previsto a nord si interfaccia correttamente con gli elementi naturali dell acqua e della zona agricola contigua. Le attività di scavo per la realizzazione del progetto non comportano variazioni ambientali di rilievo essendo prevista la sostanziale compensazione di scavi e riporti secondo quote altimetriche omogenee raccordate all esistente. L area circostante ed in parte l isolato territoriale ove inserito il Piano, sono di fatto già antropizzate con presenza di edifici di tipologia residenziale e l intervento è accettabile senza immagini stridenti con il contesto. Gli aspetti architettonici e conseguentemente sociologici, non determinano rischio di compromissione dell immagine territoriale. Pagina 2 di 8

La percettività acustica, visiva, estetica e di qualità dell aria rispettano quanto già consolidato con gli interventi già realizzati nelle circostanze. L edificazione futura avverrà nel rispetto delle tipologie locali. La necessità di realizzare edifici ZEB secondo le vigenti disposizioni legislative, mitiga ulteriormente lo sfruttamento di risorse energetiche di lungo termine, diversamente dalle quantità fino ad oggi considerate ordinarie per simili insediamenti. Sintesi conclusiva Non si individuano impatti significativi del Piano in quanto destinato prettamente alla permanenza umana in contesto caratterizzato da presenza antropica ed infrastrutturale. L approccio progettuale conferma l adeguatezza della pianificazione, che si presenta perfettamente integrata e conforme alle strutture esistenti, e che oltre a non determinare sgradevoli contraddizioni con l ambiente circostante, in alcuni casi fonda i presupposti per la progressiva soluzione di elementi di disturbo e/o degrado ambientale nei confronti degli insediamenti preesistenti, sia spontanei che pianificati. Il territorio interessato non è soggetto a restrizioni per la tutela di elementi idrogeologici e naturali e il Piano Attuativo non costituirà fonte di contaminazione e/o alterazione di suolo e sottosuolo. Nè sussistono vincoli paesaggistico-ambientali o di natura architettonica o culturale. Considerata l assenza di effetti rilevanti sulle matrici ambientali naturali ed urbane e date le modeste dimensioni dell intervento, definito quale piccola area a livello locale. dall art. 4 punto 2-b) della L.R. 05.12.2008 n.16, si ritiene che il Piano Attuativo C19 come proposto possa essere escluso dall assoggettamento a Valutazione Ambientale Strategica. D altra parte già l approvazione della Variante Urbanistica al Piano Regolatore Generale con la quale è stata conferita edificabilità all area, aveva contemplato la verifica di assoggettabilità a VAS con esito negativo, come risulta da Delibera della Giunta Comunale n.211 del 07.07.2011. Con tale delibera collimano, oltre che la relazione tecnica di verifica preventiva elaborata dal progettista urbanistico, le seguenti valutazioni incluse quali riferimento ed allegati: - Parere Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale prot. 3486/2011/DS/74 del 26.04.2011; - Parere Dipartimento di Prevenzione dell Azienda per i Servizi Sanitari del Friuli Occidentale n.10/dpsv del 05.05.2011; tutte dichiaranti la non assoggettabilità a VAS della variante urbanistica del Piano Regolatore, della quale l area in analisi ha fondato la parte più rilevante in termini di consistenza ed oggetto di modifica. Rispetto a tali valutazioni non sussistono oggi contenuti del Piano Attuativo proposto che costituiscano variazione degli elementi determinanti ai fini della VAS. Pagina 3 di 8

SCHEDE RIASSUNTIVE CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEI POSSIBILI EFFETTI SIGNIFICATIVI - all art. 3 paragrafo 5 della Direttiva 2001/42 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001 1. Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto, in particolare, degli elementi di seguito elencati. COMUNE DI SAN VITO AL TAGLIAMENTO ATTUAZIONE DEL PIANO URBANISTICO C19 DI PRGC Denominazione e breve descrizione del sito. Si tratta di Piano Attuativo Comunale (PAC), ex Piano Regolatore Particolareggiato Comunale. Il progetto va ad interessare un area a nord/nord-est del centro urbano di San Vito posto tra Via Fontanasso, Via delle Acque, Via Doncal. La zona cittadina in cui tale porzione è compresa è già interessata da sviluppo edificatorio urbano circostante e, parzialmente, nello stesso isolato. Denominazione e descrizione del piano Il progetto è attuativo di previsioni urbanistiche del Piano Regolatore Generale e del Piano Struttura. Il Piano è quello definito con la sigla alfanumerica C19 dal Piano Regolatore Generale e non va ad incidere sui contenuti dello Strumento Urbanistico Generale. Ha come scopo l insediamento di unità abitative con razionalizzazione, integrazione, adeguamento e miglioramento di obsolete infrastrutture già esistenti. Valori dimensionali L area si attesta a Ha. 3.41.86 dei quali il 40% minimo destinati ad uso pubblico. 1.1) In quale misura il piano o il programma, stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività. O per quanto riguarda l ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse. Il Piano costituisce integrazione, sviluppo e completamento organico di aree residue da trasformazioni spontanee di epoche diverse. CONCLUSIONI: - La Variante rende efficaci le previsioni di Piano Regolatore in ordine ad obbiettivi urbanistici di carattere generale e di assetto locale del territorio. 1.2) In quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati. Il piano non influenza altri piani o programmi. Si pone in continuità e sintonia con lo strumento urbanistico generale. Pagina 4 di 8

1.3) La pertinenza del piano o del programma per l integrazione delle condizioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile. (Lo sviluppo sostenibile è una forma di sviluppo che comprende lo sviluppo economico, delle città, delle comunità che non compromette la possibilità delle future generazioni di perdurare nello sviluppo preservando la qualità e la quantità del patrimonio e delle riserve naturali, esauribili. L'obiettivo è di mantenere uno sviluppo economico compatibile con l'equità sociale e gli ecosistemi, operante quindi in regime di equilibrio ambientale. Il tasso di utilizzazione delle risorse rinnovabili non deve essere superiore al loro tasso di rigenerazione; l'immissione di sostanze inquinanti e di scorie nell'ambiente non deve superare la capacità di carico dell'ambiente stesso; lo stock di risorse non rinnovabili deve restare costante nel tempo, ecc.) L incidenza della Variante sulle condizioni ambientali, per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile, il patrimonio e le riserve naturali, è nullo. Favorisce l adozione di criteri energetici sostenibili nei nuovi insediamenti delle unità abitative. 1.4) Problemi ambientali pertinenti al piano o al programma. L intervento, così come configurato, non pone problemi ambientali in quanto permette l edificazione di strutture edilizie ordinarie in assenza di elementi ambientali intaccati dallo sviluppo. 1.5) La rilevanza del piano o del programma per l attuazione della normativa comunitaria nel settore dell ambiente (ad es. piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque) Il piano non incide nel settore ambientale. 2. Caratteristiche degli effetti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto in particolare, degli elementi di seguito elencati. 2.1) probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli effetti L intervento: - non interviene in habitat di valore naturalistico; - non danneggia specie animali o vegetali. Non sussiste pertanto un problema di effetti. Pagina 5 di 8

2.2) carattere cumulativo degli effetti. Al fine di definire i parametri ambientali di riferimento per l ambito comunale si utilizzano le informazioni disponibili; qualora non fossero disponibili per tutti i dati, si possono utilizzare delle stime Gli effetti derivanti dall attuazione del Piano si sommano al carico ambientale complessivo che si genera nell abitato di San Vito. Sono di entità trascurabili in rapporto all intero insediamento urbano cittadino. L incremento di impiego delle seguenti risorse/servizi risultano trascurabili: Produzione di Rifiuti Solidi Urbani annuale Consumo acqua potabile per uso domestico annuale Quota consumo metano annuale Quota consumo energia elettrica 2.3 ) natura transfrontaliera degli effetti. Il Piano Attuativo non ha incidenze transfrontaliere. 2.4) rischi per la salute umana o per l ambiente (ad es.in caso di incendio) Le attività ammesse non presentano rischi per la salute umana o per l ambiente. Gli unici rischi sono da riconducibili alle attività per la realizzazione del Piano ma non alla sua esistenza (attività di cantiere, utilizzo di sostanze potenzialmente pericolose per l ambiente, qualora accidentalmente disperse), attività comunque ineluttabili intrinseche alla presenza antropica. 2.5) entità ed estensione nello spazio degli effetti (area geografica e popolazione interessate) Il Piano Attuativo proposto presenterà i relativi effetti nel solo ambito d intervento. 2.6) valore e vulnerabilità dell area che potrebbe essere interessata a causa: Riferimenti: Clima Natura dei terreni Assetto vegetazionale delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale. L area non è interessata da caratteristiche naturali speciali o di patrimonio culturale. Pagina 6 di 8

Valori ambientali Elencare quali ai sensi del D.Lgs. 42/2004 e vedere nel Piano Territoriale Regionale della Regione Aut. Friuli- V.G. adottato - Aree soggette a vincoli di tutela Fino all'approvazione del piano paesaggistico ai sensi dell'articolo 156, sono comunque sottoposti alle disposizioni di questo Titolo per il loro interesse paesaggistico: - i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare; - i territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi; - i fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna; - le montagne per la parte eccedente 1.600 metri sul livello del mare per la catena alpina e 1.200 metri sul livello del mare per la catena appenninica e per le isole; - i ghiacciai e i circhi glaciali; - i parchi e le riserve nazionali o regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi; - i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, come definiti dall'articolo 2, commi 2 e 6, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227; - le aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici; - le zone umide incluse nell'elenco previsto dal D.P.R. 13 marzo 1976, n. 448; - i vulcani; - le zone di interesse archeologico individuate alla data di entrata in vigore del presente codice. Nell area di studio, non risulta soggetto ai vincoli di tutela introdotti dal D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42. Le parti di territorio soggette a tutela ambientale sono (vedere nel PTR): Fiumi - corsi d acqua Parchi e riserve nazionali o regionali Territori coperti da foreste e da boschi Ville, giardini, parchi in aree ex lege 1497/1939 Zone vincolate ex lege 1497/1939 Zone di interesse archeologico Vincoli storico-artistico-monumentali maggiormente significativi Beni vincolati ai sensi della L.1089/39 Prati stabili Dalla consultazione della Deliberazione della Giunta Regionale 14 settembre 2009 n 2166 L.R. 9/2005 art 6 comma 4 Norme regionali per la tutela dei preti stabili naturali - Approvazione dell inventario dei prati stabili - si è potuto verificare che l area d intervento non ricade dell inventario dei prati stabili. Siti di Importanza Comunitaria. del superamento dei livelli di qualità ambientale e dei valori limite. dell utilizzo intensivo del suolo. Non sussistono variazioni significative dei livelli di qualità ambientale e dei rispettivi valori limite. Il Piano non modifica le previsioni urbanistiche di Piano Regolatore per il quale sono state effettuate le valutazioni di merito. Pagina 7 di 8

2.7) effetti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale Il Piano non esplica effetti su aree tutelate in quanto non si rapporta con le medesime. VALUTAZIONE RIASSUNTIVA DAI DATI SOPRA ESPOSTI RISULTA ESCLUDIBILE QUALSIASI EFFETTO SIGNIFICATIVO AI SENSI: - dell art. 3 paragrafo 5 della Direttiva 2001/42 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001 - dell art. 4 della L.R. del 05/12/2008 n.16 Alla luce delle considerazioni sopra effettuate, conformemente ai requisiti per la determinazione dei possibili effetti significativi sull'ambiente di cui all'allegato II della Direttiva comunitaria 2001/42/CE ed il recepimento da parte dello Stato rappresentato dall Allegato I, D.Lgs. 128/2010 del 29 giugno 2010, si ritiene che per il Piano Attuativo C19 di Piano Regolatore del Comune di S.Vito al Tagliamento non sia necessario procedere con l applicazione completa della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), in quanto essa non determina effetti significativi sull ambiente, non rientra tra le categorie di opere assoggettabili a procedura di V.I.A., non avrà effetti su aree tutelate, nel rispetto del quadro pianificatorio del PRGC vigente. DICHIARAZIONE FIRMATA DAL PROGETTISTA: S.Vito al Tagl.to li 02.03.2016.= il tecnico Pagina 8 di 8