CIRMiB. 02 aprile 2014

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Transcript:

CIRMiB 02 aprile 2014

La storia di un centro di ricerca locale Il Centro di Iniziative e Ricerca sulle Migrazioni in provincia di Brescia Il centro nasce nel 1998 come Osservatorio Provinciale sulle Migrazioni con lo scopo di monitorare il fenomeno delle migrazioni e promuovere la ricerca e la valutazione di progetti nel territorio di Brescia e provincia. L OPI nasce come un centro di ricerca interuniversitario, finanziato da Comune e Provincia, esprimendo un mandato forte dal territorio per condividere temi, problemi, metodologie e strumenti; Dal 2006 l OPI cambia nome diventando CIRMiB per distinguersi dagli osservatori nati in Lombardia in seno alle amministrazioni provinciali; Dal 2012 in seguito alla chiusura dell'eulo (che raccoglieva i finanziamenti per i centri interuniversitari), il CIRMiB diventa centro di ricerca dell'università Cattolica di Brescia, che da sempre lo ospita nella sede di via Trieste. Il centro è aperto al pubblico su appuntamento scrivendo all'indirizzo: CIRMiB- BS@unicatt.it

Le nostre attività Rilevazione della presenza di stranieri a Brescia, analisi e diffusione dei dati; Ricerca e approfondimento di alcuni aspetti del fenomeno migratorio; Consulenza e documentazione per studenti, associazioni, scuole, terzo settore

L annuario 2013 del CIRMiB Un volume che presenta dati statistici e di ricerca e offre spunti di riflessione su alcune questioni emergenti In primo piano: l'integrazione delle donne, le relazioni interetniche nella scuola, la povertà delle famiglie straniere, l'emergenza nord africa.

Il fenomeno migratorio in provincia di Bergamo

L immigrazione a Bergamo dati al 1 gennaio 2013 119.612 stranieri residenti i presenti sono quasi 130.000, perchè si devono conteggiare circa 10 mila irregolari (il 7% di tutti i presenti, stime ORIM 2012).

L immigrazione a Bergamo dati al 1 gennaio 2013 A livello provinciale gli stranieri sono il 10,9% dei residenti sopra la media regionale (10,2%). COMUNE DI BERGAMO 15.833 residenti 13,2% di tutti i residenti stranieri in provincia 13,7% dei residenti in città + 3,2% rispetto al 2012 PROVINCIA DI BERGAMO 119.612 residenti 11,6% di tutti i residenti stranieri in regione 10,9% dei residenti in provincia + 5,7% rispetto al 2012

Il bilancio demografico 2012 Ci sono rimpatri dovuti alla crisi? Le cancellazioni per estero a Bergamo sono solo 1143 e il saldo con le iscrizioni dall'estero è positivo: + 4765 persone Maschi Femmine Totale Popolazione straniera residente al 1 gennaio 57853 55261 113114 Iscritti per nascita 1412 1302 2714 Iscritti da altri comuni 5013 4683 9696 Iscritti dall'estero 2893 3015 5908 Altri iscritti 1251 809 2060 Totale iscritti 10569 9809 20378 Cancellati per morte 77 53 130 Cancellati per altri comuni 4878 4599 9477 Cancellati per l'estero 562 581 1143 Acquisizioni di cittadinanza italiana 606 552 1158 Altri cancellati 1203 769 1972 Totale cancellati 7326 6554 13880 Popolazione straniera residente al 31 dicembre 61096 58516 119612

Stranieri per macroaree di provenienza dati al 1 luglio 2012 America Latina 14,6 mila (10%) Altri Africa 21,7mila (16%) Est Europa 49,1 mila (35%) Nord Africa 30,6 mila (22%) Asia 23,5 mila (17%)

Stranieri per nazionalità di provenienza dati al 1 luglio 2012 Principali Paesi di provenienza Residenti % su totale stranieri residenti Marocco 21.590 17,7 Romania 15.290 12,6 Albania 13.340 11 Senegal 10.600 8,7 India 9.940 8,1 Bolivia 6.170 5,1 Ucraina 4.420 3,6 Pakistan 3.860 3,2 Cina 3.280 2,7 Egitto 2.760 2,3 Totale primi 10 Paesi 91250 75

L'età mediana (33 anni per gli uomini e 34 per le donne) è inferiore a quella degli stranieri a livello regionale (35 anni per uomini e donne) Caratteristiche strutturali: età e genere 2001 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Maschi 60,7 56,8 57,3 56,0 53,7 54,3 52,9 51,9 Femmine 39,3 43,2 42,7 44,0 46,3 45,7 47,1 48,1 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 La distribuzione di genere è in linea con quella regionale (51,1% maschi e 48,9% femmine). Si assiste ad un peso sempre maggiore della componente femminile dovuto sia ai ricongiungimenti, sia al recente arrivo di flussi migratori principalmente femminili per il lavoro di colf e badanti

I minori e i giovani I minori di 18 anni sono 33.546, il 28% della popolazione straniera e il 17% del totale dei minori residenti MINORI SOTTO I 5 ANNI: sono 15.174, il 45% di tutti i minori stranieri MINORI A SCUOLA: nel a.s. 2011/2012 erano 22.420 (di cui il 51,4% nato in Italia), per un incidenza del 13% MINORI NELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE: nel a.s. 2011/2012 erano 721 per un incidenza del 15%

Caratteristiche strutturali: titolo di studio Province % diplomati % Laureati Varese 55,0 15,2 Como 45,2 5,8 Sondrio 44,0 14,9 Milano città 71,7 22,2 Altri comuni in provincia di Milano 64,2 17,6 Monza-Brianza 63,4 19,9 Bergamo 52,5 9,0 Brescia 57,1 13,1 Pavia 49,1 10,7 Cremona 56,1 10,8 Mantova 48,1 9,0 Lecco 48,8 11,4 Lodi 49,5 11,3 % laureati e diplomati molto inferiore alla media regionale (15% per i laureati e 59,4% per i diplomati)

Caratteristiche strutturali: Appartenenza religiosa Province Cattolici Musulmani Varese 31,6 41,6 Como 27,2 43,2 Sondrio 13,7 58,0 Milano città 33,3 30,7 Altri comuni in provincia di Milano 32,8 34,3 Monza-Brianza 26,3 38,4 Bergamo 12,6 47,2 Brescia 21,8 48,6 Pavia 22,5 39,0 Cremona 7,8 34,8 Mantova 14,3 37,2 Lecco 24,3 56,1 Lodi 27,1 35,6 % mussulmani superiore alla media regionale (39,6%) e di cattolici inferiore alla media (25,2%). Forte presenza delle altre religioni cristiane (28%)

Fattori di stabilizzazione e di integrazione: l'anzianità di presenza 2001 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 <5 anni 50,9 31,5 27,9 38,6 33,3 30,6 20,1 15,3 5-10 anni 30,7 50,4 52,8 38,1 40,5 47,9 39,9 47,5 >10 anni 18,4 18,1 19,3 23,4 26,2 21,5 40,0 37,2 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 L'anzianità di presenza è positivamente correlata con l'integrazione, come dimostrato dalle indagini ORIM 2012

1,0 0,8 0,6 0,4 Indice di integrazione 0,2 0,0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Anzianità in Italia (anni) Uomini Donne

Fattori di stabilizzazione e di integrazione: la stabilità abitativa Sistemazione privata solo o con famiglia di cui: casa di proprietà Sistemazione privata in coabitazione Sistemazione precaria Centro d accoglienza Sul luogo di lavoro 2001 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 57,8 73,1 68,8 80,2 79,9 76,3 79,5 81,2 13,4 23,0 22,7 31,9 22,0 23,6 24,6 19,5 26,0 15,2 17,2 10,3 8,2 12,7 6,9 5,8 9,2 6,3 7,1 6,2 7,0 8,0 7,2 5,4 4,6 1,5 1,6 0,3 0,2 0,1 0,6 1,7 2,4 4,0 5,3 3,1 4,6 2,9 5,8 5,8 TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Fattori di stabilizzazione e di integrazione: la stabilità abitativa Indice di integrazione 2012, valore medio Media Lodi Lecco Mantova Cremona Pavia Brescia Bergamo Media Monza-Brianza Altri comuni in provincia di Milano Milano città Sondrio Como Varese 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7

Gli stranieri e il mercato del lavoro in provincia di Bergamo

La presenza nel Mercato del Lavoro fonte: Annuario Statistico Istat L analisi della situazione lavorativa della popolazione straniera nella classe 15-64 anni ci indica che nel 2012: Il tasso di occupazione che nel 2008 era superiore di circa il 10 punti percentuali rispetto a quello degli italiani ora al Nord è di 5 punti percentuali minore (65,7% gli italiani e 60,5% gli stranieri) Il tasso di disoccupazione che nel 2008 era di 2 punti percentuali superiore a quello degli italiani ora al Nord è di 8 punti percentuali superiore rispetto a quello italiano (6,4% gli italiani contro il 14,4% gli stranieri)

La presenza nel Mercato del Lavoro L Istat parla di MERCATO DEL LAVORO DUALE la crisi economica colpisce più duramente la componente straniera dell'occupazione, soprattutto al nord, dove negli ultimi 4 anni il tasso di occupazione si è ridotto del 7,7% contro l'uno 1,1% degli italiani. Il fenomeno sembra in linea anche con quanto rilevato in altri paesi europei dove la partecipazione al mercato del lavoro è inferiore per gli stranieri rispetto agli autoctoni

I beneficiari di ammortizzatori sociali Il Ministero del Lavoro nel suo rapporto annuale sul lavoro degli stranieri sottolinea che nel Nord Ovest del Paese si trova una percentuale maggiore di beneficiari di A.A.S.S., rispetto al resto d'italia. In particolare: CIGO: 15,3% dei beneficiari del NO sono stranieri (10%Italia) CIGS e CIG in deroga: 11,2% NO (6,8% Italia) MOBILITA': 10,7% NO (5,5% Italia)

La presenza nel Mercato del Lavoro nella provincia di Bergamo fonte: Provincia di Bergamo L'analisi delle Comunicazioni Obbligatorie della provincia di Bergamo mostra come il calo dell'occupazione straniera in questo territorio sia molto rilevante, visto che gli avviamenti nel 2012 erano in calo del 7,5% (avviamenti italiani -4,8%), mentre nel 2013 erano in calo addirittura del 16% (avviati italiani -10%). Il calo pronunciato inverte la tendenza rilevata fino al 2011 di crescita dell'occupazione straniera (+13,4% rispetto al 2010). Gli avviamenti di lavoratori stranieri nella provincia nel 2013 sono 33.608 (26,4% del totale degli avviamenti).

La presenza nel Mercato del Lavoro nella provincia di Bergamo fonte: Orim 2012 STRANIERI PRESENTI IN PROVINCIA DI BERGAMO PER CONDIZIONE LAVORATIVA: Disoccupati: nel 2008 erano il 6,7% della popolazione, mentre oggi sono il 13,3% (+6,5 punti %) Studenti: nel 2008 erano il 5,4%, mentre oggi sono l'8,9% (+3,5) Casalinghe: nel 2008 erano il 12,7%, oggi sono il 15,3% (+2,6) Occupati T.I.: nel 2008 erano il 41,8%, oggi il 28% (-13,8) Occupati T.D.: nel 2008 erano l'11,2%, oggi sono il 12,2% (+1) Irregolari: nel 2008 erano il 16,9%, oggi sono il 6,2% (-10,7) Autonomi: nel 2008 erano il 6%, oggi sono il 4,3% (-1,7) Imprenditori: nel 2008 erano lo 0,2%, oggi sono il 2% (+1,8)

La presenza nel Mercato del Lavoro nella provincia di Bergamo fonte: Orim 2012 Regolari a tempo indeterminato Irregolari Disoccupati Bergamo 28,0 6,6 13,3 Media Regionale 32,6 9,8 14,4 Bergamo si colloca all'ultimo posto in regione per % di lavoro a T.I., ma è inferiore alla media regionale la % di lavoratori irregolari e di disoccupati. C'è possibilità di occupazione, ma poco stabile

Tipo di lavoro svolto Uomini Donne Totale Assistenti domiciliari 1,7 23,6 10,7 Operai generici nell'industria 16,8 1,2 10,4 Domestici ad ore 0,5 21,2 9,0 Muratore 9,7.. 5,7 Addetti alle pulizie 2,9 6,4 4,3 Operai generici nel terziario 5,3 2,0 3,9 Infermiere 1,2 6,8 3,5 Manovale edile 5,8.. 3,4 Assistenti in campo sociale.. 7,4 3,0 Cameriere 2,9 2,1 2,6 Operai specializzati 3,1 1,4 2,4 Titolari/esercenti attività commerciali 2,6 2,1 2,4 Operai edili 4,0.. 2,4 Lavapiatti 1,7 3,3 2,4 Operaio agricolo 3,9.. 2,3 Barista/barman 2,4 1,9 2,2

La presenza nel Mercato del Lavoro nella provincia di Bergamo fonte: Orim 2012 CONDIZIONE LAVORATIVA / IN BASE AL GENERE UOMINI maggiore occupazione regolare a T.I. (36% vs. 20%) maggiore disoccupazione (15,6% vs 11%) Il 17% è operaio generico nell'industria Il 10% è muratore DONNE Il 31% è casalinga Il 24% di chi lavora ha un occupazione come assistente domiciliare Il 21% di chi lavora è domestica a ore.

La presenza nel Mercato del Lavoro nella provincia di Bergamo fonte: Orim 2012 CONDIZIONE LAVORATIVA / PROVENIENZA AFRICA CENTRO SUD: caratterizzata dalla più elevata disoccupazione (circa nel 26% dei casi); EST EUROPA: mostra il valore minimo, pari al 3%, e al contempo quello più elevato di occupazione regolare; NORD AFRICA: caratterizzato dalla quota più alta di casalinghe e studenti. Ci sono differenze anche in base alle singole nazionalità, per esempio: % disoccupati % Occupati regolari % Occupati irregolari Pakistan 24 29,3 12,9 Romania 2,8 82 2,7

Gli imprenditori stranieri fonte: Camera di Commercio di Milano 2012 Imprese Straniere % sul totale imprese Ditte individuali straniere % sul totale ditte individuali Bergamo 8.237 8,3 5.883 12,3 Lombardia 80.116 9,7 65.162 15,4 La dimensione media per numero di addetti delle imprese con titolare straniero è inferiore a quella delle imprese con titolare italiano (5,15 addetti per le aziende italiane e 2,43 addetti per le ditte straniere)

Gli imprenditori stranieri Addetti totali Addetti imprese straniere % Bergamo 428.486 17.582 4,1 Lombardia 4.369.234 187.578 4,3 A Bergamo le imprese con titolare straniero generano 17mila posti di lavoro, il 4,1% del totale degli occupati creati dalle imprese bergamasche del settore privato. La provincia si trova al 9 posto in Italia per numero di posti generati da imprese straniere.

Le ricerche sociologiche e le prospettive per il futuro

Spunti di riflessione La domanda di occupazione degli stranieri è stata positiva per 10 anni (dal 2001 dal 2011 anni) Possiamo dire che gli stranieri sono venuti per sfuggire alle difficoltà economiche dei loro paesi, MA SONO RESTATI NEL NOSTRO PAESE, PERCHE NE AVEVAMO BISOGNO.

I temi: ETNICIZZAZIONE del MdL Gli stranieri occupati lavorano soprattutto in alcuni settori del mercato del lavoro, che vengono detti etnicizzati. Per esempio: SERV IZI DOMESTICI E DI CURA= 76,8% lavoratori stranieri EDILIZIA = 18,9% lavoratori stranieri ALBERGHI E RISTORAZIONE= 16,5% lavoratori stranieri Questo è vero indipendentemente dal titolo di studio posseduto

I temi: COMPLEMENTARIETA Il modello di integrazione nel MdL è quello dell Integrazione subalterna = gli immigrati vengono inseriti solo nelle mansioni che gli italiani non vogliono più svolgere, perché troppo poco qualificate, faticose o pericolose (i lavoratori stranieri sono l'1,8% nelle professioni qualificate e più del 30% in quelle non qualificate).

I temi: COMPLEMENTARIETA A parità di sesso, età, area di residenza, istruzione, ruolo in famiglia, settore occupazionale, regime orario, posizione e anni di esperienza lavorativa uno straniero ha 7 volte più probabilità di un Italiano di trovare una posizione non qualificata

I temi: MOBILITA La mobilità verticale dei lavoratori immigrati è bassa: 30% dei lavoratori stranieri è occupato in mansioni a bassa qualificazione; Per GENERE: praticamente assente la mobilità verticale femminile; Per ANZIANITA : non c è mobilità se non per le figure di assistente domiciliare e manovale appannaggio degli stranieri di breve anzianità.

I temi: SICUREZZA I lavoratori stranieri sono soggetti ad infortunio il 25% in più degli italiani. Tra le cause concorrenti al fenomeno: Mansioni più pericolose; Differente percezione del rischio; Difficoltà linguistiche e di comunicazione in genere con i colleghi; Mancanza di formazione (per es. a Brescia il 38% non conosce l INAIL e il 70% dichiara di non aver mai partecipato a corsi sulla sicurezza).

I temi: DISCRIMINAZIONE Una ricerca empirica dell ILO, realizzata in Italia nel 2004, rileva: L ampiezza della discriminazione riscontrata in questo esperimento, il fatto che essa confermi risultati simili in altri paesi ci può far concludere che una discriminazione esiste..

I temi: DISCRIMINAZIONE SOTTOCCUPATI: IL 10,7% degli stranieri è sottouccopato (4,6% campione italiano) SOVRAISTRUITI: IL 41,2% degli stranieri è sovraistruito (19,5% campione italiano). In particolare si sale al 50% per le donne

Spunti di riflessione I lavoratori stranieri sono considerati anche dalla Commissione Europea Lavoratori Svantaggiati (Regolamento CE 800/08) Quali sono le implicazioni della loro presenza nel nostro MdL? PRO Hanno favorito la mobilità verticale degli italiani Sollevando le donne dai carichi familiari hanno consentito l ingresso di più donne nel mercato del lavoro? Le piccole e medie imprese dei settori INDUSTRIALI grazie a manodopera a basso costo hanno aumentato la propria competitività CONTRO Le condizioni di svantaggio a cui sono soggetti impoveriscono il patrimonio di tutele di tutti i lavoratori e danno origine a conflittualità sociale

CONCLUSIONI L impossibilità di mantenere a lungo un così ampio numero di lavori in condizione di scarsa tutela; La crisi del settore dell Industria che principalmente occupa gli stranieri e che verosimilmente porterà ad una maggiore terziarizzazione dell economia FANNO CREDERE CHE SIA NECESSARIA UNA VARIAZIONE DI PROSPETTIVA E necessario un INVESTIMENTO IN FORMAZIONE e una maturazione della nostra CAPACITA DI INTEGRAZIONE dei lavoratori stranieri nel nostro MdL a partire in particolare dalle seconde generazioni

CONCLUSIONI UNA SPERANZA. In Italia esistono condizioni che potrebbero favorire questo processo: La popolazione straniera possiede un alto livello di istruzione; Ed è una popolazione giovane e adattabile; Sta maturando la seconda generazione di immigrati, che potrebbe essere da guida in questo progetto; Esiste nel nostro paese una crescente attenzione alla formazione professionale ed in particolare verso quella rivolta agli stranieri.

Grazie per l ascolto Francesca Peano Cavasola Francesca.peano@unicatt.it