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RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA 12/10/2015 Territorio di Costa Paradiso Impianto di Depurazione esistente Relazione tecnica illustrativa dell impianto esistente, allegata all istanza di autorizzazione allo scarico reflui depurati su suolo. Integrazione riscontro nota Provincia del 17/09/2015 prot. 20655.

Il sottoscritto, Ing. G. Piero Cassitta iscritto all albo degli Ing. della provincia di Sassari al n 229, a seguito di incarico dell Amministrazione della Comunità di Costa Paradiso ha proceduto alla redazione della dell insediamento e del relativo sistema di trattamento reflui in ossequio ai disposti della normativa vigente in merito alla richiesta di autorizzazione allo scarico a suolo dei reflui depurati, le presenti note sono a chiarimento e riscontro della nota della Provincia Olbia Tempio nel merito della richiesta di autorizzazione allo scarico dei reflui depurati dell impianto esistente. Premesse Le seguenti note sono un estratto della relazione generale allegata al progetto definitivo del completamento del sistema fognario e depurativo del comprensorio in oggetto, progetto che ha ottenuto tutti parei da parte delle autorità compete tenti ivi compreso l approvazione dello studio di Valutazione Impatto Ambientale. Tale progetto, a firma dell Ing. SAVI è stato reso disponibile allo scrivente dalla società committente. Lo stato di fatto Vista dell esistente impianto di depurazione. Pagina 1

Come si può osservare dalla planimetria di seguito riportata, le linee acque e fanghi dell impianto di trattamento prevedono le seguenti sezioni: Linea acque: grigliatura fine; pre-denitrificazione; ossidazione/nitrificazione; sedimentazione finale; filtrazione su sabbia/disinfezione; sollevamento acque depurate. Linea fanghi: ispessimento; disidratazione naturale. Pagina 2

Planimetria dell impianto di depurazione esistente di Costa Paradis (Cfr. tavola 3.3 Planimetria di dettaglio impianto di depurazione: stato di fatto). Il comparto di ossidazione/nitrificazione è costituito da due bacini combinati in calcestruzzo. Nella parte centrale delle vasche è realizzato il processo biologico, mentre nella parte esterna viene effettuata la separazione della biomassa dal liquame depurato (sedimentazione finale). Bacini combinati di ossidazione/nitrificazione e sedimentazione esistenti Pagina 3

La linea Acque in dettaglio Di seguito viene riportata una breve descrizione delle diverse fasi di trattamento che costituiscono la linea acque. Grigliatura fine La sezione di grigliatura è costituita da una griglia autopulente con luce di passaggio pari a 3 mm (modello Aqua-guard). La griglia è installata in un apposito canale con griglia di by-pass nella struttura muraria, che consente il deflusso delle acque in arrivo a gravità direttamente nel comparto di pre-denitrificazione. La griglia installata presenta le seguenti caratteristiche: tipo: a nastro continuo; numero di unità:1; larghezza canale: 750 mm; altezza: 250 mm; interspazio tra le barre: 3 mm; portata max: 300 m 3 /h. Fase di grigliatura fine. Pagina 4

Denitrificazione La sezione è costituita da un unico manufatto in calcestruzzo e presenta le seguenti caratteristiche: larghezza: 6,8 m; lunghezza: 7,5 m; volume: 204 m 3 ; altezza utile: 4 m; sistema di miscelazione: n. mixer sommersi 1; potenza istallata 2,5 kw; potenza assorbita 1,35 kw; velocità di rotazione 700 giri/min. Fase di Denitrificazione. Pagina 5

Il comparto è dotato di paratoie di deviazione dei flussi idraulici, che permettono il bypass per gli eventuali interventi di manutenzione. Ossidazione/nitrificazione Il comparto di ossidazione/nitrificazione è costituito da due bacini combinati in calcestruzzo. Nella parte centrale delle vasche è realizzato il processo biologico, mentre nella parte esterna viene effettuata la separazione della biomassa dal liquame depurato (sedimentazione finale). I due bacini operano in parallelo. Le vasche di ossidazione/nitrificazione hanno le seguenti caratteristiche: n. vasche: 2; altezza utile: 5 m; volume utile unitario: 316 m 3 ; volume utile totale: 632 m 3. Il sistema di aerazione (del tipo a bolle fini) è costituito da 64 diffusori a candela con portata unitaria di 15 Nm 3 /h, che vengono alimentati da due soffianti (di cui una di riserva fatta però funzionare saltuariamente in parallelo nei momenti di punta) della portata rispettivamente di 600 e 700 Nm 3 /h, con prevalenza di 6 m. Sezione Bacini combinati di ossidazione/nitrificazione e sedimentazione. Pagina 6

Bacini combinati di ossidazione/nitrificazione e sedimentazione. Sedimentazione finale La separazione tra la biomassa e il liquame depurato avviene, come precedentemente evidenziato, nella parte esterna dei due bacini combinati. Di seguito si riportano le caratteristiche geometriche delle quattro unità (due per linea) di sedimentazione finale. volume totale: 240 m 3 ; superficie totale: 126 m 2. Bacini combinati di ossidazione/nitrificazione e sedimentazione. Filtrazione su sabbia/disinfezione Pagina 7

A monte del pozzetto di scarico finale delle acque depurate sono state realizzate due unità di filtrazione su sabbia (Figura 1.1/5) che risultano dismesse dopo i primi anni di funzionamento. Fase di filtrazione finale. In considerazione delle modalità di smaltimento delle acque depurate (disperdimento nel terreno) onde evitare eventuali compromissioni della esistente flora, non veniva effettuata alcuna disinfezione finale; a seguito delle specifiche richieste degli Enti di controllo, detta vasca e la successiva (cui sono allacciate le pompe di rilancio delle acque depurate) sono state adibite a bacini di contatto per la disinfezione finale con un tempo di contatto (alla massima portata di 20 l/s) di circa 15. Pagina 8

Linea fanghi La linea di trattamento fanghi è costituita da una fase di ispessimento e da una fase di disidratazione su letti di essiccamento. Ispessitore L ispessitore è di tipo statico. Il manufatto è costituito da una vasca in calcestruzzo armato con fondo inclinato a 45 convergente al centro. Le caratteristiche geometriche del manufatto sono: larghezza: 5,00 m; lunghezza: 5,00 m; altezza: 3,70 m; superficie: 25 m 2 ; volume utile: 96 m 3. Disidratazione A valle della fase di ispessimento è presente una fase di disidratazione del fango su letti di essiccamento. Il comparto è costituito da due unità per una superficie totale di 100 m 2. Pagina 9

Gestione Grigliatura Fase preliminare che trattiene il materiale grossolano che viene trascinato dai liquami provenienti dalla rete fognaria. Lo scopo di tale fase non è solo quello di separare il citato materiale quanto anche quello di salvaguardare il resto delle apparecchiature (pompe in primis). Risulta fondamentale, quindi, procedere alla pulizia periodica delle griglie: il materiale di risulta, assimilato agli RSU, deve essere raccolto in idonei contenitori ed avviato allo smaltimento come RSU e non depositato in luoghi o zone (letti di essiccamento) non idonee allo scopo. Dissabbiatura In presenza di tale fase, separazione del materiale in sospensione (più fine) dal liquame da trattare, anche esso pericoloso per le apparecchiature presenti nel depuratore e interferente per le altre fasi. Di solito si presenta come un canale con sabbia sul fondo e va regolarmente pulito per evitare fenomeni di trascinamento; le sabbie vanno smaltite secondo le vigenti normative ambientali. Ossidazione Importantissimo è l apporto di ossigeno che può avvenire in diversi modi e con diversi tipi di pompe soffianti. Per una efficiente depurazione, il colore del liquame contenuto nella vasca deve essere nocciola intenso e non vi deve essere un eccessiva presenza di croste di fango o schiume in superficie che, nelle migliori delle ipotesi, limitano lo scambio dell ossigeno e, nei casi limite, creano un substrato sul quale possono addirittura trovarsi forme vegetative. Molto spesso si rileva la presenza di modeste quantità di schiume o croste negli spigoli delle vasche (comunque non è un anomalia grave) ove i flussi generati dalle soffianti sono di minor intensità. Altro utile indicatore del corretto funzionamento della fase ossidativa (e del depuratore in generale) è l olfatto: un depuratore che funzioni come si deve non puzza! In caso di verifica delle problematiche citate si deve immediatamente provvedere alla misurazione dell ossigeno disciolto nella massa ed intervenire sulle soffianto o le condutture di adduzione, se permane eventuale stato di carenza di ossigeno si renderà necessario inoculare ossigeno puro da bombole esterne in riserva. Pagina 10

Sedimentazione Posta dopo la fase di ossidazione, serve per separare, in modo definitivo, il liquame dal fango che, viene inviato all essiccamento o al ricircolo per rimpinguare la quantità di fango attivo in ossidazione. Per una corretta gestione sarebbe opportuno facilitare il processo di sedimentazione del fango anche con l aggiunta di sostanze all uopo preposte ancorchè con un aggravio di spesa per il gestore. Dal contro, un eccessiva presenza di fanghi galleggianti, può portare a fenomeni di trascinamento degli stessi nella successiva fase di disinfezione. Disinfezione Detta anche clorazione in quanto, nella maggior parte dei nostri depuratori, viene usato ipoclorito di sodio per eliminare la carica batterica presente nelle acque di scarico. Questa fase avviene all interno di un manufatto che presenta delle paratie che inducono il liquame a fare un percorso a zig zag per diminuire la portata e per aumentare il tempo di contatto con il disinfettante. In questa fase il liquame deve avere una certa limpidezza e deve scorrere con la giusta velocità per evitare fenomeni di ristagno; all interno della vasca di clorazione non vi devono essere fanghi superficiali e schiume persistenti, se non quelle prodotte in minime quantità a causa dei salti di flussi che, comunque, devono dileguarsi poco dopo. Necessita un controllo costante del clororesiduometro al fine di garantire il rispetto dei limiti di cloro residuo nell effluente finale. Scarico finale Dopo la fase di disinfezione il liquame viene scaricato nel corpo recettore; di fondamentale importanza dal punto di vista giuridico e non è il pozzetto finale di ispezione e campionamento detto anche pozzetto fiscale, che deve essere individuato ed ubicato in modo inequivocabile sulla planimetria di dettaglio dell impianto in modo da consentire, a qualsivoglia organo di controllo, di accedere alle operazioni di prelievo delle acque di scarico. Prescrizione: per verificare l effettiva limpidità dello scarico si prescrive che il fondo del pozzetto (o in alternativa se presente un salto all uscita della clorazione presenta) sia rivestito di materiale bianco (es.: piastrelle o resina ). Pagina 11

Essiccamento dei fanghi L essiccamento dei fanghi avviene, all interno dei letti di essiccamento. Occorre verificare è la modalità di deposito dei fanghi nei letti di essiccamento: essi devono essere distribuiti correttamente ed uniformemente evitando in ogni caso: la crescita eccessiva di forme vegetative; la formazione di cumuli di fanghi essiccati; la miscelazione con altri tipi di rifiuti (grigliato, sabbie, etc) prodotti dal depuratore. Pagina 12

Le manutenzioni e il crono programma Le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria previsti nel crono programma allegato all istanza di autorizzazione allo scarico sono le seguenti: Di queste la realizzazione della vasca di equalizzazione doveva essere avviata nel mese di Ottobre 2015. Al fine di una corretta rappresentazione dello stato dell impianto, lo scrivente ha partecipato alla visita di collaudo in corso d opera del sistema infrastrutturale di Costa Paradiso, Ing. Lorenzo Corda, il cui verbale si allega alla presente. Lo stato dell impianto Il Processo All atto della visita, fine mese di settembre, l impianto era in funzione con una sola linea (o modulo da 2000 ab. equivalenti) a causa dell accertata permeabilità della vasca combinata dell altro modulo da impermeabilizzare e sistemare nelle componentistiche metalliche. All atto della visita, peraltro preceduta da precedente ricognizione dello scrivente, era riscontrabile un fenomeno di lieve rising nel denitrificatore e sensibile bulking nella vasca di ossidazione, le foto di seguito riportate chiariscono quanto esposto. Pagina 13

Il fenomeno è poco preoccupante in quanto limitato e dovuto essenzialmente alla risalita di bolle gassose che trascino particelle di fango, il problema va per contro affrontato sulla qualità del fango e la formazione sensibile di bulking nella vasca di ossidazione, come di seguito mostrato. Pagina 14

Come mostra incontrovertibilmente la foto, si ha un evidente fenomeno di di bulking nella vasca in esercizio, ciò a prescindere dall analisi deterministica del fango può essere ascrivibile ad almeno alcuni fattori sui quali è facile ed immediato agire: a) incrementare la quantità di aria attraverso la sostituzione dei diffusori in ceramica porosa, previa misurazione della concentrazione dell ossigeno disciolto in vasca; b) sostituire le tubazioni di mandata ossigeno che attualmente, rattoppate in vari punti 1, non presentano garanzie di tenuta; c) operare una pre-aerazione dei liquami provenienti dai sollevamenti e ciò potrebbe essere attuato, unitamente al controllo del carico totale biologico in ingresso all impianto. Ora poiché il fenomeno riscontrato si è accertato nel periodo non di punta ma probabilmente con presenza di ridotti carichi organici, non ha determinato effetti che possano aver inficiato la capacità depurativa dell impianto, come dimostrato dalle analisi chimico-fisiche del refluo in uscita che si allegano alla presente. Si è reputato inutile approfondire l analisi del fenomeno in quanto non funzionale al fine della presente relazione. 1 Vedi foto veduta insieme Pagina 15

Lo stato strutturale dei manufatti Naturalmente si posta l attenzione sulla vasca non in esercizio. Le operazioni da effettuare nell immediatezza sono le seguenti: Ripristino del calcestruzzo ammalorato con trattamento con resine reoplastiche passivizzanti sui ferri d armatura; Rasatura e impermeabilizzazione della vasca sempre con resine o cementi speciali del tipo MAPEI e similari; Sostituzione delle lame Thomson; Sostituzione nella linea esclusa delle tubazioni aria, tubazioni ricircolo fanghi, diffusori aria; Attivare il processo nel modulo oggetto dell intervento, quindi escludere l altro modulo e procedere con la medesima sequenza. Le operazioni descritte avranno inizio la settimana prossima ventura con appalto secondo procedure della normativa vigente per i lavori pubblici per un importo di 100 000,00 I.V.A. compresa. Tali operazioni non è stato possibile attuarli nel mese di agosto a causa delle portate di punta registrate che non potevano consentire la procedura illustrata. Contestualmente verranno avviate le operazioni per la realizzazione elle opere civili della vasca di equalizzazione. Pagina 16

Si allegano alla presente: a) Analisi dei mesi di Luglio e Agosto; b) Documentazione avvenuta richiesta fondi ai condomini. c) Verbale collaudo in corso d opera dell Ing. Corda Il Redattore del Documento Ing. G.Piero Cassitta Pagina 17