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N. 7 Luglio 2015 F GLI ARGOMENTI DI QUESTO NUMERO AUA, NUOVO MODELLO SEMPLIFICATO PER LA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE PRINCIPALI SCADENZE FOCUS: LAVORI IN LOCALI SOTTERRANEI, OCCORRE LA VERIFICA DI COMPATIBILITÀ TRA LE NOTIZIE FLASH: ENTRO IL 2015 IL NUOVO CODICE DI PREVENZIONE INCENDI? N E W S IN GAZZETTA UFFICIALE LA NUOVA SEMPLIFICAZIONE PER L AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE Pubblicato il 30 giugno scorso sulla Gazzetta Ufficiale, il modello semplificato e unificato per la richiesta di Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) accorpa sette diverse autorizzazioni: quella all uso dei fanghi di depurazione, la comunicazione sullo smaltimento e il recupero dei rifiuti, l autorizzazione sugli scarichi, la comunicazione per l utilizzo delle acque reflue, l autorizzazione alle emissioni in atmosfera e la documentazione previsionale di impatto acustico. L adozione della nuova AUA prevede una validità di 15 anni dalla data di rilascio e, solo in caso di scarichi pericolosi, deve essere integrata da una dichiarazione di autocontrollo. Tutte le Regioni hanno l obbligo di adeguare le proprie normative a tale semplificazione. AESIS S.R.L. È IN GRADO DI FORNIRE SUPPORTO PER LA PRESENTAZIONE DELLE PRATICHE DI AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE 05/12/2015 PRINCIPALI SCADENZE Scadono i termini per la DIAGNOSI ENERGETICA, obbligatoria per le aziende energivore o grandi aziende ai sensi dell art. 8 del Decreto Legislativo n. 102 del 4 luglio 2014 (G.U. Serie Generale n. 165 del 18 luglio 2014). Si considerano aziende energivore le imprese a forte consumo di energia iscritte nell elenco annuale istituito presso la Cassa Conguaglio per il settore Il nostro è a cura di Licia Ferrari, l.ferrari@aesis.info

elettrico ai sensi del Decreto Interministeriale 5 aprile 2013. L impresa energivora è esonerata dall obbligo di esecuzione della diagnosi energetica nel caso in cui adotti uno dei sistemi di gestione volontaria di cui all art. 8, comma 1, secondo periodo (EMAS, ISO 50001, EN ISO 14001), a condizione che tale sistema di gestione includa un audit energetico realizzato in conformità con i criteri definiti nell allegato 2 al Decreto Legislativo 102/2014. Resta comunque fermo l obbligo di comunicare all ENEA l esito della diagnosi operata. È opportuno ricordare come si debbano definire grandi tutte quelle imprese prive dei due requisiti che, unitamente, caratterizzano invece le Piccole Medie Imprese (PMI), ovvero: meno di 50 occupati e fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro o totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro. Pertanto, qualunque azienda non soddisfi entrambi questi criteri deve essere ritenuta grande impresa e, come tale, soggetta all obbligo di diagnosi energetica. 31/12/2015 Scadono le autorizzazioni per le emissioni in atmosfera rilasciate dalla Provincia per gli stabilimenti autorizzati ai sensi del vecchio DPR 203/88 dal 1 gennaio 2000 al 29 aprile 2006. Occorre quindi attivarsi per il rinnovo che, salvo poche eccezioni, comporterà la presentazione di una Domanda Unica Ambientale (AUA). IN VISTA DI TALE SCADENZA, AESIS S.R.L. È IN GRADO DI FORNIRE SUPPORTO PER LA PRESENTAZIONE DELLE PRATICHE DI AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE FOCUS LAVORI IN LOCALI CHIUSI SOTTERRANEI: SERVE LA VERIFICA DI COMPATIBILITÀ L art. 65 del D. Lgs. 81/08 prevede che locali chiusi sotterranei o semisotterranei possano essere destinati al lavoro quando ricorrono particolari esigenze tecniche (comma 2) e anche per altre lavorazioni che non le richiedono (comma 3). Questo, in assenza di emissioni di agenti nocivi e con la garanzia che vengano sempre assicurate idonee condizioni di aerazione meccanica e/o naturale, di illuminazione artificiale e di microclima (bar, ristoranti, attività commerciali, ecc.). Nell interpello n 5 del 24 giugno scorso, posto dal Consiglio nazionale degli ingegneri, si chiede se, in presenza delle condizioni sopra esposte, vi può essere permanenza di lavoratori in detti locali per l intera giornata lavorativa contrattuale. A proposito delle modalità di impiego di Il nostro è a cura di Licia Ferrari, l.ferrari@aesis.info pag.2

questi locali, la Commissione del Ministero del Lavoro ricorda che il potere dell organo di vigilanza di consentire il loro uso anche per altre lavorazioni per le quali non ricorrono le esigenze tecniche si concretizza in uno specifico potere autorizzativo atto a rimuovere, con un determinato provvedimento, i limiti posti dall ordinamento all utilizzazione dei locali, previa verifica della compatibilità di tale esercizio con il bene tutelato e costituito (nel caso, la salute e sicurezza dei lavoratori). E conclude: il provvedimento di autorizzazione deve essere congruamente motivato in ordine a quanto previsto al comma 3 dell art. 65, il quale impone che le predette lavorazioni non diano luogo ad emissioni di agenti nocivi; lo stesso provvedimento presuppone il rispetto del D. Lgs. 81/08 e, in particolare, richiede la verifica che siano state assicurate idonee condizioni di aerazione, di illuminazione e di microclima (comma 2 del citato art. 65). Sulla specifica domanda riguardo la permanenza di lavoratori per l intera giornata, la Commissione conclude che nell ambito dell atto autorizzativo, anche eventuali limitazioni sull orario di lavoro devono trovare una concreta e determinata motivazione, strettamente correlata alle esigenze imposte e ben definite dalla norma medesima. NOTIZIEFLASH-NOTIZIEFLASH-NOTIZIEFLASH-NOTIZIEFLASH Linee guida dell AUSL per una corretta valutazione del rischio calore Sno state predisposte dall AUSL Romagna le linee guida per la gestione delle attività lavorative in condizioni di caldo estremo. Indicazioni utili per far fronte alle temperature bollenti, emaonate dall Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro di Forlì. Nel documento si sottolinea come l esposizione a calore per le attività lavorative all aperto vada considerato, ai sensi dell art. 17 del D. Lgs. 81/2008, sotto il profilo di una corretta valutazione dei rischi, soprattutto in questo particolare momento, caratterizzato da ondate di calore di intensità elevata. Co & Si, Costi e Sicurezza: ecco il nuovo applicativo INAIL per calcolare quanto ci si rimette se non si investe in sicurezza Con il software messo a punto dall Istituto, imprese e professionisti saranno in grado di quantificare con precisione i costi a cui si va incontro quando non si mettono a punto investimenti a favore della prevenzione. È uno strumento in più per far comprendere come sicurezza e salute rappresentino risorse preziose anche per la competitività e la produttività delle aziende. Il nostro è a cura di Licia Ferrari, l.ferrari@aesis.info pag.3

Merci pericolose, in vigore l ADR 2015 Dal 1 luglio 2015 è entrato in vigore l aggiornamento 2015 dell accordo ADR per i trasporti nazionali. Sulla Gazzetta Ufficiale del 3 aprile 2015 n 78 è stato pubblicato il decreto ministeriale 16 gennaio 2015 di recepimento della direttiva 2014/103/UE della Commissione del 21 novembre 2014, che adegua per la terza volta al progresso scientifico e tecnico gli allegati della direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al trasporto interno di merci pericolose. Gestione rifiuti e responsabilità in caso di appalto Con Sentenza 16 marzo 2015 n. 11029, la Corte di Cassazione, terza sezione penale, si è espressa in merito alle responsabilità nella gestione dei rifiuti in caso di appalto di servizi, chiarendone gli obblighi e la loro ripartizione tra le diverse figure del committente e del subappaltatore. La Cassazione puntualizza che l appaltatore, per la natura del rapporto contrattuale che lo vincola al compimento di un opera o alla prestazione di un servizio con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio è, di regola, il produttore del rifiuto; su di lui gravano, quindi, i relativi oneri, pur potendosi verificare casi in cui, per la particolarità dell obbligazione assunta o per la condotta del committente, concretatasi in ingerenza o controllo diretto sull attività dell appaltatore, tali oneri si estendono anche a questo ultimo soggetto. Guida elettronica sulla gestione dello stress L Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro ( European Agency for Safety and Health at Work) ha pubblicato la guida elettronica sulla gestione dello stress e dei rischi psicosociali. Disponibile nelle diverse versioni nazionali, fornisce utili informazioni su stress e rischi psicosociali dovuti al lavoro, per sensibilizzare maggiormente su tali problemi, favorendone la comprensione e suggerendo le misure più idonee da adottare per affrontarli. http://eguides.osha.europa.eu/stress/it-it Lavoratrici madri, aggiornate le misure di tutela È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n 144 del 24 giugno 2015 il D. Lgs. n 80/2015 che attua l art. 1, commi 8 e 9, della Legge 10 dicembre 2014, n 183. Tale norma ha delegato il Governo ad apportare modifiche in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell attività ispettiva, di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro e, in particolare, ad aggiornare le misure di tutela della maternità e le forme di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, materia quest ultima ricompresa nel D. Lgs. 151/2001. Il nostro è a cura di Licia Ferrari, l.ferrari@aesis.info pag.4

Entro fine anno il nuovo Codice di Prevenzione incendi? Il 19 giugno scorso scadeva il termine per la presentazione di eventuali rilievi da parte della Commissione UE sul nuovo Codice di Prevenzione incendi, notificato all organo europeo il 18 dicembre con Notification Number 2014/641/I. In base al principio del silenzio assenso, a questo punto il provvedimento può riprendere il suo iter normativo nazionale, che si concluderà con la pubblicazione sulla G. U., prevista per la fine dell anno. Via San Nicolò di Villola, 1-40127 Bologna Tel. 051/50.08.02 Fax: 051/420.06.82 C.F. e P.I. 02240381208 www.aesis.info Il nostro è a cura di Licia Ferrari, l.ferrari@aesis.info pag.5