SCHEDA A SCARICHI DI ACQUE REFLUE

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SCHEDA A SCARICHI DI ACQUE REFLUE A.1 Quadro sinottico degli scarichi finali che nell'impianto/stabilimento/attività sono presenti i seguenti scarichi, indicati sulla planimetria allegata, così come riportato nel quadro sinottico TIPOLOGIA DELLE ACQUE REFLUE CONVOGLIATE AI DIVERSI SCARICHI Industriali Industriali assimilate alle domestiche Urbane Acque di dilavamento di prima pioggia Acque di dilavamento di seconda pioggia Rete fognaria TIPOLOGIA DI RECAPITO PER CIASCUNO SCARICO (ESISTENTE E NUOVO) Acque superficiali 1 specificare le condizioni di deroga di cui all'articolo 10 del Codice dell'ambiente 2 specificare le condizioni di deroga di cui all'articolo 104 del Codice dell'ambiente Suolo 1 o strati superficiali del sottosuolo Acque² sotterranee TIPOLOGIA RICHIESTA SPECIFICA E SCARICHI INTERESSATI Rilascio Modifica senza modifica Rinnovo con modifica A.2 Ciclo produttivo e utilizzo dell'acqua Descrizione sintetica del ciclo produttivo e dell utilizzo dell acqua (da non compilare nel caso di usi civili) A.. Quadro dei prelievi n viene effettuato alcun prelievo idrico Il prelievo idrico relativo all'insediamento in esame viene effettuato nelle modalità specificate nel seguente quadro sinottico: FONTE DENOMINAZIONE /CODICE IDENTIFICATIVO COORDINATE GEOGRAFICHE WGS84 rd Est DATI CONCES- SIONE AL Ente, data, n concessione MASSIMO AUTORIZ- ZATO MEDIO EFFET- TIVO SERVIZI IGIENICI UTILIZZAZIONE ACQUA DI PROCES- SO ACQUA DI RAFFRED- DAMENTO RIUSO Si/ QT. RIUTILIZ- ZATA Sorgenti Acquedotto Corpo idrico superficiale Pozzi Altro Presenza di contatori Si A.4. Descrizione dei punti di scarico Numero totale dei punti di scarico, come riportati nel quadro sinottico degli scarichi finali (A.1) del modulo (allegare per ciascuno di essi l'apposita scheda)

A.5. Ulteriori dati tecnici per lo scarico di acque reflue urbane 1 Agglomerato espresso in abitanti equivalenti 2 Utenze servite dalla rete fognaria Presenza di acque reflue industriali nella rete fognaria 4 Raccolta di acque meteoriche 5 Esistenza di scaricatori di piena Abitanti residenti n. Abitanti fluttuanti n. Se presenti allegare elenco specificando, per ogni insediamento, la ragione sociale, la tipologia degli scarichi industriali allacciati alla rete fognaria, le portate giornaliere, il relativo carico organico immesso nella rete fognaria espresso in Kg/giorno di BOD5 Se esistente, indicare la localizzazione dello scaricatore di piena, gli estremi catastali del punto di scarico nel corpo recettore, la tipologia del corpo recettore A.6 Recapito dei reflui A.6.1. Se il refluo viene allontanato in acque superficiali specificare: CORPO RECETTORE DENOMINAZIONE NATURA DEL CORPO RECETTORE PORTATA MEDIA m³/sec PORTATA MINIMA m³/sec N GIORNI CON PORTATA NULLA Corpo idrico superficiale A.6.2. Se il refluo viene allontanato sul suolo/strati superficiali del sottosuolo specificare: Lo scarico su suolo è ammesso solo quando sia accertata l impossibilità tecnica o l eccessiva onerosità a fronte dei benefici ambientali conseguibili a recapitare in corpi idrici superficiali nel rispetto dei valori limite di cui al Codice dell ambiente (art. 10 del Codice dell ambiente). Le distanze dal più vicino corpo idrico superficiale oltre le quali è permesso lo scarico sul suolo sono rapportate al volume dello scarico stesso secondo il seguente schema: a) per quanto riguarda gli scarichi di acque reflue urbane: - metri - per scarichi con portate giornaliere medie inferiori a 500 m - 2.500 metri - per scarichi con portate giornaliere medie tra 501 e 5000 m - 5.000 metri - per scarichi con portate giornaliere medie tra 5001 e 10.000 m b) per quanto riguarda gli scarichi di acque reflue industriali. - 1.000 metri - per scarichi con portate giornaliere medie inferiori a 100 m - 2.500 metri - per scarichi con portate giornaliere medie tra 101 e 500 m -5.000 metri - per scarichi con portate giornaliere medie tra 501 e 2.000 m Gli scarichi aventi portata maggiore di quelle su indicate devono in ogni caso essere convogliati in corpo idrico superficiale, in fognatura o destinati al riutilizzo. (all. 5 Parte III del Codice dell ambiente). 1 Distanza dal più vicino corpo idrico m 2 Distanza minima dalla rete fognaria pubblica m Possibilità di convoglio o riutilizzo 4 Distanza da punti di captazione o derivazione 5 Modalità di dispersione nel sottosuolo Pozzo assorbente Condotta disperdente In caso negativo, motivare l'impossibilità di convogliare i reflui in corpo idrico, in altre reti fognarie o di destinarli al riutilizzo Lo scarico terminale al suolo o negli strati superficiali del sottosuolo rispetta la distanza di almeno 200 m da eventuali punti di captazione o di derivazione di acque destinate al consumo umano (art. 94 c. 6 del D.Lgs 152/2006) 6 Profondità dal piano campagna m

A.7. Sistema di depurazione delle acque reflue industriali/urbane 1 Gestore dell'impianto di depurazione indicare se il responsabile sia diverso dal titolare 2 Tipo di trattamento dell'impianto Potenzialità nominale di progetto dell'impianto da esprimersi in abitanti equivalenti o mc/h Fisico Chimico Biologico Altro Linee acqua (n. linee ) Linee fanghi (n. linee ) 4 Caratteristiche impianto di depurazione Vasche di accumulo Grigliatura grossolana Grigliatura fine Dissabbiatura Disolea tura Sedimentazione primaria Ossidazione a biomassa adesa Ossidazione a biomassa sospesa Nitrificazione Denitrificazione Defosfatazione Sedimentazione secondaria Filtrazione Disinfezione finale Altro (specificare) Fanghi prodotti, mc/giorno, secco Preispessitore Ispessimento dinamico Gigestione anaerobica Digestione aerobica Disidratazione con centrifuga Disidratazione con nastro pressa Disidratazione con filtropressa Postispessitore Letti di essiccamento Incenerimento Essiccamento termico Compostaggio Cogenerazione Altro (specificare) 5 Dati sui fanghi prodotti e loro modalità di smaltimento Eventuali modalità stoccaggio fanghi Smaltimento finale discarica, agricoltura, altro COORDINATE GEOGRAFICHE (sistema WGS84) rd Est 6 Strumenti e modalità di controllo Presenza di pozzetto di controllo all'ingresso dell'impianto Presenza di pozzetto di controllo/ispezione in uscita dell'impianto Presenza di sistemi di controllo in automatico ed in continuo di parametri analitici Presenza di contatori ingresso/uscita 7 Modalità di gestione provvisoria dell'impianto Descrivere le misure da adottare in caso di disfunzioni improvvise dell impianto in grado di ridurre la capacità di trattamento dello stesso. Specificare in particolare: - sistemi di allerta ottici e/o acustici per evidenziare eventuali disfunzioni a componenti impianto - reperibilità dei responsabili - protocollo di pronto intervento - mezzi o risorse interne o esterne disponibili

A.8. Sistema di depurazione delle acque reflue domestiche/assimilabili FOSSA IMHOFF Comparto sedimentazione m³ Comparto digestione m³ 1 Trattamento acque domestiche-urbane Capacità totale m³ Distanza da pozzi, condotte o serbatoi destinati ad acqua potabile m ALTRO Descrivere le modalità di trattamento Descrizione tipo di trattamento 2 Trattamento acque grigie Dimensioni del manufatto 4 Trattamento acque assimilabili alle domestiche Strumenti e modalità di controllo Descrizione tipo di trattamento Dimensioni del manufatto Presenza di pozzetto di controllo all'ingresso dell'impianto Presenza di pozzetto di controllo in uscita dell'impianto 5 Produzione fanghi Fanghi prodotti, secco Destinazione finale discarica, agricoltura, recupero, altro ELENCO DELLA DOCUMENTAZIONE ALLEGATA

SCHEDA A SCARICHI DI ACQUE REFLUE Schema a blocchi relativo al processo produttivo con indicazione delle portate dei vari flussi di processo, comprese acque di raffreddamento, vapore, acque di lavaggio, acque di scarico, fanghi) Relazione tecnica dettagliata, a firma di tecnico abilitato, corredata di complete indicazioni su: Fonti di approvvigionamento (in caso di approvvigionamento autonomo allegare eventualmente titolo abilitativo alla derivazione idrica da pozzi, sorgenti, corpi di acqua superficiali ecc.); Descrizione del ciclo produttivo nonché delle apparecchiature impiegati nel medesimo ciclo nei sistemi di scarico e delle fasi che generano acque reflue, corredata dai relativi grafici; Tipologia di acque scaricate (acque da servizi igienici, acque di lavorazione, acque di prima pioggia/dilavamento piazzali, acque bianche); Caratteristiche qualitative dello scarico, parametri delle acque scaricate in relazione alla Tabella dell Allegato 5 alla parte terza del D. Lgs. 152/06; Presenza di cicli produttivi di cui alla Tabella /A dell allegato 5 del D. Lgs. 152/2006. In questo caso integrare la relazione tecnica con le seguenti informazioni: - fabbisogno orario di acque per ogni specifico processo produttivo e quello complessivo; - capacità di produzione del singolo stabilimento industriale che comporta produzione o trasformazione o utilizzazione delle sostanze di cui alla tabella /A dell allegato 5 del D. Lgs. 152/2006, ovvero la presenza di tali sostanze nello scarico. La capacità di produzione deve essere indicata con riferimento alla massima capacità oraria, moltiplicata per i numeri massimi di ore lavorative giornaliere e di giorni lavorativi; Presenza di attività che comportano la produzione, la trasformazione o l utilizzazione delle sostanze di cui alla tabella 5 dell Allegato 5 della Parte Terza del D. Lgs. 152/2006. Volume annuo da scaricare; Tipologia del ricettore; Descrizione dei sistemi di depurazione utilizzati per conseguire il rispetto dei valori limite di emissione, lo schema di funzionamento dell impianto di depurazione, le dimensioni delle vasche di raccolta e/o trattamento acque reflue e dell impianto di smaltimento, una verifica analitica dell efficienza depurativa dell impianto, la presenza/assenza di by-pass nei sistemi di depurazione; Descrizione dei sistemi di trattamento delle acque di prima pioggia, lo schema di funzionamento, le dimensioni delle vasche di raccolta e/o trattamento acque reflue, una verifica analitica dell efficienza depurativa, la presenza/assenza di by-pass; Conformità rispetto ai pertinenti strumenti di programmazione e pianificazione settoriale (ad esempio: Piano regionale di Tutela delle Acque, Piano di distretto idrografico, ecc.); Cartografia in grado di evidenziare l'ubicazione dell'impianto, il più vicino corpo idrico superficiale e il suo percorso Planimetrie e dati di progetto relativi all'impianto di depurazione comprensivi di schema a blocchi, che dimostrino l'efficienza depurativa dell'impianto e indichino i pozzetti di ispezione Ubicazione insediamento, punti di scarico e corpo recettore su stralcio CTR in scala 1:10.000 o in scala 1:5.000 Ubicazione insediamento, punti di scarico e corpo recettore su stralcio mappa catastale in scala 1:2.000 (o comunque superiore a 1:5.000); Planimetria in scala idonea dell'insediamento, rete fognaria e scarichi in cui sia evidenziata con tratteggio/colore diverso ogni tipologia di acque reflue Nel caso di scarico su suolo o strati superficiali del sottosuolo cartografia in grado di evidenziare l'ubicazione dell'impianto, il più vicino corpo idrico superficiale e il suo percorso, relazione sull'impossibilità tecnica o eccessiva onerosità a fronte dei benefici ambientali conseguibili a recapitare in corpi idrici superficiali e relazione geologico idrogeologica sulla natura dei terreni soggetti allo scarico ed eventuali ripercussioni sui corpi idrici sotterranei e superficiali Dichiarazione per presenza/assenza di sostanze pericolose nello scarico (vedere ulteriori dettagli riportati nella relazione tecnica predisposta e sottoscritta da tecnico abilitato ) Nel caso di assimilazione delle acque reflue industriali alle acque reflue domestiche documentazione necessaria a comprovare il possesso dei requisiti richiesti (riferimenti normativi : art.101 comma 7 del Codice dell'ambiente Allegato 5 Parte III del Codice dell'ambiente Tabella 6 D.P.R. 19 ottobre 2011 n.227 Regolamento di Giunta Regionale 6/201) Certificato analitico eseguito da laboratorio autorizzato relativo alle sostanze inquinanti presenti nello scarico terminale (eventuale, qualora non sia stata compilata la tabella 7 Caratteristiche dello scarico finale di cui alla sezione A.4 - Descrizione dei punti di scarico) (per gli scarichi in acque superficiali) Nulla osta sotto il profilo idraulico dell Ente gestore del corpo idrico superficiale (per gli scarichi in pubblica fognatura) Modulistica ATO Luogo Data il gestore