SCHEDA IDENTIFICATIVA DELL ATTIVITA CHE ORIGINA LO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI E/O METEORICHE DI DILAVAMENTO

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1 Provincia di Trieste Servizio Tutela Ambientale Pagina 1 di 15 SCHEDA IDENTIFICATIVA DELL ATTIVITA CHE ORIGINA LO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI E/O METEORICHE DI DILAVAMENTO 1 - DATI IDENTIFICATIVI DELL ATTIVITA Denominazione Sede legale in via n CAP Comune Prov. Tel. Fax Legale rappresentante tel 2 - DATI IDENTIFICATIVI DELL INSEDIAMENTO Denominazione Insediamento sito in Comune di CAP Via n. Tel. Fax Data inizio attività Codice ISTAT Attività svolta nell insediamento: Titolare dello scarico tel residente in via n CAP Comune Prov C.F. P.IVA Superficie totale dell insediamento: mq superficie coperta mq superficie scoperta mq. di cui pavimentata e interessata da dilavamento mq Totale addetti stabili n. periodici n. Turni lavorativi giornalieri n. della durata di n. ore ciascuno Giornate lavorative settimanali mensili annuali

2 Provincia di Trieste Servizio Tutela Ambientale Pagina 2 di 15 3 APPROVVIGIONAMENTO IDRICO FONTE Nome Consumo medio Utilizzo % [m 3 /giorno] [m 3 /anno] processo servizi raffeddamento Portata riciclata [m 3 /anno] Acquedotto Pozzo/sorgente Corpo idrico superficiale Corpo idrico sotterraneo Mare Altro CONSUMO TOTALE [m 3 /giorno] e [m 3 /anno] n. utenza/e acquedotto Estremi della/e concessione/i Strumenti di misura della quantità di acqua prelevata: nessuno Fonte contatore contaore altro Fonte contatore contaore altro 4 ALTRI SCARICHI Presenza di ulteriori scarichi originati dallo stabilimento non oggetto della presente autorizzazione: SI NO in caso affermativo specificare numero, tipologia e recapito di tali scarichi (la loro localizzazione deve essere riportata sulle planimetrie allegate alla domanda di autorizzazione).

3 Provincia di Trieste Servizio Tutela Ambientale Pagina 3 di 15 ALLEGATO A SCHEDA IDENTIFICATIVA DELLO SCARICO TERMINALE N DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI E/O METEORICHE DI DILAVAMENTO Estremi catastali scarico: Comune censuario di foglio mappale Coordinate Gauss Boaga X= Y= Z= A1 COMPOSIZIONE DELLO SCARICO TERMINALE Lo scarico terminale n è costituito dai segue nti n scarichi parziali: Scarico parziale N (1) Portata scaricata [m 3 /giorno] (2) Portata scaricata [m 3 /anno] (2) Depurazione (sì/no) (3) AE (4) Acque reflue industriali da processi produttivi Acque reflue industriali di raffreddamento Acque reflue industriali di lavaggio Acque meteoriche di dilavamento contaminate (5) Acque reflue domestiche e assimilate Acque reflue industriali da autolavaggio Altro (acque meteoriche, acque da pozzo.) (1) contraddistinguere ogni scarico parziale con lettere/numeri; (2) indicare la portata media, di ogni scarico parziale, immessa nello scarico terminale riferita al periodo di massimo esercizio; (3) indicare il passaggio in un impianto di depurazione; (4) indicare gli abitanti equivalenti scaricati (1 AE=60 g di BOD5/giorno); (5) si ritiene che debbano essere individuati come scarichi di acque meteoriche contaminate (nel caso di depositi di rifiuti, centri di cernita e/o trasformazione degli stessi, distributori di benzina, depositi di rottami, depositi di veicoli destinati alla demolizione, depositi all ingrosso di sostanze liquide e/o solide) gli scarichi delle acque di dilavamento meteorico delle aree dove avviene lo stoccaggio di rifiuti o di materiali in genere e dove avvengono operazioni di carico e scarico (escluse pertanto le zone dove avviene il solo trasporto dei materiali e/o rifiuti).

4 Provincia di Trieste Servizio Tutela Ambientale Pagina 4 di 15 A2 DESTINAZIONE DELLO SCARICO CORPO RECETTORE Denominazione Portata media [m 3 /sec] Portata minima [m 3 /sec] N di giorni con portata nulla Corpo idrico superficiale (1) Corso d acqua con portata nulla oltre 120 gg/anno Scarico sommerso sì no CORPO RECETTORE Condizioni di deroga Distanza dal più vicino corpo idrico [m] Distanza minima dalla rete fognaria pubblica [m] Suolo (2) Sottosuolo (3) (1) come definito dall allegato 1alla parte III del D. Lgs. 152/06, sia significativo che non significativo; (2) specificare le condizioni di deroga di cui all art. 103 comma 1 e se trattasi di scarico esistente ed autorizzato prima del ; (3) specificare le condizioni di deroga di cui all art Il sottoscritto dichiara che lo scarico terminale n recapita (*) ad una distanza di almeno 200 m da eventuali punti di captazione o di derivazione di acque destinate al consumo umano (come previsto dall art. 94 del D. Lgs. 152/06). Sì No (*) al suolo o negli strati superficiali del sottosuolo / in corpo idrico superficiale; Il sottoscritto dichiara che lo scarico terminale n ed i sistemi di depurazione utilizzati non recano e non recheranno danni a terzi ed alla proprietà di terzi. Sì No

5 Provincia di Trieste Servizio Tutela Ambientale Pagina 5 di 15 A3 - PORTATA DELLO SCARICO TERMINALE (effettiva se scarico esistente, prevista se scarico nuovo) Portata giornaliera media scaricata [m 3 /g] Portata media scaricata [m 3 /s] Portata annua scaricata [m 3 /anno] SCARICO CONTINUO (lo scarico è in atto tutti i giorni lavorativi) La portata scaricata è COSTANTE La portata scaricata è VARIABILE SCARICO PERIODICO (lo scarico non è in atto tutti i giorni lavorativi) La portata è COSTANTE nel periodo di scarico La portata è VARIABILE nel periodo di scarico Portata max scaricata Portata max scaricata [m 3 /s] Intervallo di tempo di max portata (ore, giorni,..) Periodo in cui è effettuato scarico ore/giorno giorni/settimana settimane/mese mesi/anno Temperatura dello scarico C T con il corpo idrico recettore C L acqua depurata dello scarico terminale n v iene riutilizzata? sì no Tipo di riutilizzo Volume riutilizzato [m 3 /giorno] A4 PRESENZA DI SOSTANZE PERICOLOSE Nello stabilimento si svolgono attività che comportano la produzione, la trasformazione o l utilizzazione delle sostanze di cui alle tabelle 3/A e 5 dell all. 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06 o di cui all all. A al D.M. 367/03 e nel cui scarico terminale n sia accertata la presenza di tali sos tanze in quantità o concentrazioni superiori ai limiti di rilevabilità delle metodiche di rilevamento in essere all entrata in vigore del D. Lgs 152/06 o degli aggiornamenti messi a punto ai sensi del punto 4 dell all.5 alla parte III? Sì No Se sì, indicare quali sostanze pericolose sono scaricate:

6 Provincia di Trieste Servizio Tutela Ambientale Pagina 6 di 15 A5 CARATTERISTICHE QUALITATIVE DELLO SCARICO TERMINALE NOTA: qualora lo scarico terminale coincida con quello parziale, compilare la sezione B3 dell allegato B. Elencare le sostanze inquinanti presenti nello scarico terminale. La qualità è presunta se scarico nuovo, è effettiva se scarico esistente (si alleghino a tal fine referti di analisi). Parametro (1) Tipo di sostanza Concentrazioni (2) Quantità giornaliera scaricata (3) Quantità mensile scaricata (3) (1) i parametri e le unità di misura della concentrazione sono tra quelli previsti nell allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06, nell all. A al D.M. 367/03 e nel D.M. 18/09/02; (2) si riferisce alla concentrazione della sostanza inquinante nel refluo; le unità di misura sono tra quelle previste nell all. 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06; (3) quantità media espressa in kg (al giorno ed al mese); per il parametro BOD5 è espressa in abitanti equivalenti (1 a.e. = 60 gr di BOD5/ giorno). A6 CONTROLLI SULLO SCARICO TERMINALE NOTA: qualora lo scarico terminale coincida con quello parziale, compilare la sezione B4 dell allegato B. Pozzetto di ispezione/controllo sullo scarico sì no Misuratori di portata installati allo scarico (*): sì no Campionatore in automatico installato allo scarico (*): sì no (*) misuratore di portata e campionatore in automatico obbligatori nel caso di presenza di sostanze di cui all allegato A del D.M. 367 del , nel qual caso vanno allegate le loro specifiche tecniche. Nel caso di scarichi con presenza di sostanze di cui alla tabella 3/A dell all. 5 alla parte III D. Lgs. 152/06 derivanti dai cicli produttivi indicati nella medesima tabella deve essere prevista una procedura di controllo che prevede il prelievo quotidiano di un campione rappresentativo degli scarichi effettuati nel giro di 24 ore e la misurazione della concentrazione della sostanza in esame nonché la misurazione del flusso totale degli scarichi nello stesso arco di tempo. Nel caso di scarichi contenenti sostanze di cui alle tabelle 5 o 3/A dell all. 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06 o di cui all all. A al D.M. 367/03, i punti per le misurazioni si intendono fissati subito dopo l uscita dall impianto di depurazione. In tutti gli altri casi, i punti per le misurazioni sono fissati subito a monte del punto di immissione nel corpo recettore. Analizzatori in continuo installati Parametri controllati Altri autocontrolli eseguiti sullo scarico terminale sì no Parametri controllati Frequenza di controllo N e metodo di prova (IRSA, EPA, UNI, interna )

7 Pagina 7 di 15 ALLEGATO B SCHEDA IDENTIFICATIVA DELLO SCARICO PARZIALE N Tipologia di acqua reflua Immissione nello scarico terminale n Massim a portata immessa m 3 /ora Impianto di trattamento sì no (*) Potenzialità massima di trattamento m 3 /ora (*) se non è presente alcun tipo di trattamento sullo scarico parziale, compilare le sezioni B2 e B4 del presente allegato. B1 IMPIANTO DI TRATTAMENTO TRATTAMENTI MECCANICI grigliatura grossolana grigliatura fine dissabbiatura disoleazione idrocicloni vasche condensa grassi sedimentazione primaria sedimentazione secondaria TRATTAMENTI CHIMICO-FISICI coagulazione flocculazione neutralizzazione precipitazione chimica adsorbimento osmosi inversa ossido-riduzione stripping flottazione filtrazione a carboni attivi filtrazione a coalescenza filtrazione mediante TRATTAMENTI BIOLOGICI fanghi attivi ossidazione totale letti percolatori biodischi fitodepurazione lagunaggio fosse Imhoff fosse settiche TRATTAMENTI TERZIARI nitrificazione denitrificazione defosfatazione disinfezione ALTRO (specificare) UTILIZZO DI DISPOSITIVI QUALI: pompa di sollevamento sifone pozzetto scolmatore/sistemi troppo pieno vasche di accumulo altro (specificare)

8 Pagina 8 di 15 B2 CARATTERISTICHE QUALITATIVE DEI REFLUI IN INGRESSO ALL IMPIANTO DI TRATTAMENTO Elencare le sostanze inquinanti prodotte, trasformate o utilizzate nell attività che possono essere presenti nei reflui in ingresso all impianto di depurazione e la loro concentrazione (se disponibile). Il sottoscritto dichiara che: nell insediamento SI UTILIZZANO sostanze pericolose diverse di cui al D.M. 18/09/2002 che possono confluire nei reflui generati nell insediamento; nell insediamento SI UTILIZZANO sostanze pericolose diverse di cui al D.M. 18/09/2002 che NON confluiscono nei reflui generati nell insediamento in quanto ; nell insediamento NON SI UTILIZZANO sostanze pericolose diverse di cui al D.M. 18/09/2002. Il sottoscritto dichiara che: nell insediamento SI UTILIZZANO sostanze pericolose di cui all all. A al D.M. 367/2003 che possono confluire nei reflui generati nell insediamento; nell insediamento SI UTILIZZANO sostanze pericolose di cui all all. A al D.M. 367/2003 che NON confluiscono nei reflui generati nell insediamento in quanto ; nell insediamento NON SI UTILIZZANO sostanze pericolose di cui all all. A al D.M. 367/2003. Il tipo di sostanza inquinante deve essere indicato nel seguente modo: indicare con SPD (sostanza pericolosa diversa) se il parametro rientra tra le sostanze previste nel D.M. 18/09/02 (tab. 8.1, 8.2, 8.3, 8.4, 8.5); indicare con SPP (sostanza pericolosa prioritaria) se il parametro rientra tra le sostanze nell all. A al D.M. 367 del 06/11/2003 con la dicitura PP; indicare con SPA (sostanza pericolosa altre) se il parametro rientra tra le sostanze previste nell all. A al D.M. 367 del 06/11/2003 senza la dicitura PP; indicare con SP (sostanza pericolosa) se il parametro rientra tra le sostanze previste nelle tabelle 3/A o 5 dell all. 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06; indicare con SNP (sostanza non pericolosa) se il parametro rientra solamente tra le sostanze previste nell all. 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06 ma non nelle tabelle 3/A o 5 del medesimo allegato.

9 Pagina 9 di 15 Denominazione prodotto (1) Tipo prodotto (2) Sostanze pericolose contenute e % (3) Tipo di sostanza Quantità annuale utilizzata in kg (4) Concentrazione in ingresso (5) Quantità giornaliera (6) Quantità mensile (6) (1) elencare i prodotti utilizzati durante l attività contenenti le sostanze inquinanti, nel qual caso allegare le loro schede tecniche di sicurezza; (2) indicare con MP se si tratta di materia prima, con A se additivo, con C se catalizzatore, con PI se prodotto intermedio, con PF se prodotto finito, con A se altro; (3) i parametri sono tra quelli previsti nell allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06, nell all. A al D.M. 367/03 e nel D.M. 18/09/02. Indicare la percentuale di sostanza inquinante contenuta nell unità di peso del prodotto; (4) si riferisce al prodotto contenente le sostanze inquinanti; (5) si riferisce alla concentrazione della sostanza inquinante nel refluo in ingresso all impianto di trattamento: le unità di misura sono tra quelle previste nell all. 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06; (6) si riferisce alla sostanza inquinante in ingresso mediamente all impianto di trattamento: è espressa in kg/giorno e kg/mese, per il parametro BOD5 è espressa in abitanti equivalenti (1 a.e. = 60 gr di BOD5/ giorno). OSSERVAZIONE: alcuni parametri potrebbero rientrare nell elenco delle sostanze sia dell. 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06, sia dell all. A al D.M. 367/03, sia del D.M. 18/09/02; in tal caso dare tutte le indicazione sotto la voce tipo di sostanza. B3 CARATTERISTICHE QUALITATIVE DELLO SCARICO PARZIALE Elencare le sostanze inquinanti presenti nello scarico parziale. La qualità va verificata a piè d impianto: è presunta se scarico nuovo, è effettiva se scarico esistente (si alleghino a tal fine referti di analisi). Il tipo di sostanza inquinante deve essere indicato nel seguente modo: indicare con SPD (sostanza pericolosa diversa) se il parametro rientra tra le sostanze previste nel D.M. 18/09/02 (tab. 8.1, 8.2, 8.3, 8.4, 8.5); indicare con SPP (sostanza pericolosa prioritaria) se il parametro rientra tra le sostanze previste nell all. A al D.M. 367 del 06/11/2003 con la dicitura PP; indicare con SPA (sostanza pericolosa altre) se il parametro rientra tra le sostanze previste nell all. A al D.M. 367 del 06/11/2003 senza la dicitura PP; indicare con SP (sostanza pericolosa) se il parametro rientra tra le sostanze previste nelle tabelle 3/A o 5 dell all. 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06; indicare con SNP (sostanza non pericolosa) se il parametro rientra solamente tra le sostanze previste nell all. 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06 ma non nelle tabelle 3/A o 5 del medesimo allegato.

10 Pagina 10 di 15 Parametro (1) Tipo di sostanza Concentrazioni (2) Quantità giornaliera scaricata (3) Quantità mensile scaricata (3) (1) i parametri e le unità di misura della concentrazione sono tra quelli previsti nell allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06, nell all. A al D.M. 367/03 e nel D.M. 18/09/02; (2) si riferisce alla concentrazione della sostanza inquinante nel refluo in uscita all impianto di trattamento: le unità di misura sono tra quelle previste nell all. 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06; (3) quantità media espressa in kg (al giorno ed al mese); per il parametro BOD5 è espressa in abitanti equivalenti (1 a.e. = 60 gr di BOD5/ giorno). OSSERVAZIONE: alcuni parametri potrebbero rientrare nell elenco delle sostanze sia dell all. 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06, sia dell all. A al D.M. 367/03, sia del D.M. 18/09/02; in tal caso dare tutte le indicazione sotto la voce tipo di sostanza Il sottoscritto dichiara che lo scarico parziale n recapitante (1) rispetta i limiti di emissione alla tabella (2) e 3/A (nei casi previsti) dell all. 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06. Sì No (1) al suolo / in corpo idrico superficiale (2) tabella 4 se scarico al suolo, tabella 3 se scarico in corpo idrico superficiale Da compilare in caso di scarico al suolo Il sottoscritto dichiara che lo scarico parziale n recapitante al suolo e negli strati superficiali del suolo non contiene le sostanze elencate al punto 2.1 dell allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06. Sì No

11 Pagina 11 di 15 B4 CONTROLLI SULLO SCARICO PARZIALE Pozzetto di ispezione/controllo in ingresso all impianto di trattamento sì no Pozzetto di ispezione/controllo in uscita all impianto di trattamento sì no Misuratori di portata installati in ingresso all impianto di trattamento: sì no Misuratori di portata installati in uscita all impianto di trattamento (*): sì no Campionatore in automatico installato in uscita all impianto di trattamento (*): sì no (*) misuratore di portata e campionatore in automatico obbligatori nel caso di presenza di sostanze di cui all allegato A del D.M. 367 del , nel qual caso vanno allegate le loro specifiche tecniche. Nel caso di scarichi con presenza di sostanze di cui alla tabella 3/A dell all. 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06 derivanti dai cicli produttivi indicati nella medesima tabella deve essere prevista una procedura di controllo che prevede il prelievo quotidiano di un campione rappresentativo degli scarichi effettuati nel giro di 24 ore e la misurazione della concentrazione della sostanza in esame nonché la misurazione del flusso totale degli scarichi nello stesso arco di tempo. Nel caso di scarichi contenenti sostanze di cui alle tabelle 5 o 3/A dell all. 5 alla parte III del D. Lgs. 152/06 o di cui all all. A al D.M. 367/03, i punti per le misurazioni si intendono fissati subito dopo l uscita dall impianto di depurazione. In tutti gli altri casi, i punti per le misurazioni sono fissati subito a monte del punto di immissione nel corpo recettore. Analizzatori in continuo installati Parametri controllati Localizzazione impiantistica (1) (1) indicare se i parametri sono controllati in entrata al sistema di depurazione, allo scarico o in altri punti (specificare dove), nel caso allegare le specifiche tecniche della strumentazione utilizzata. Altri autocontrolli eseguiti sullo scarico parziale (*) sì no (*) obbligatori, in caso di scarichi contenenti sostanze di cui all all. A al D.M. 367/03, ogni 15 giorni sulle acque reflue sia in ingresso sia in uscita dall impianto di trattamento. Parametri controllati Localizzazione impiantistica (1) Frequenza di controllo N e metodo di prova (IRSA, EPA, UNI, interna ) (1) indicare se i parametri sono controllati in entrata al sistema di depurazione, allo scarico o in altri punti (specificare dove), nel caso allegare le specifiche tecniche della strumentazione utilizzata.

12 Pagina 12 di 15 B5 GESTIONE DELL IMPIANTO DI TRATTAMENTO individuale diretta consortile affidata ad azienda esterna Nome azienda/consorzio e indirizzo legale rappresentante B6 RIFIUTI DAL PROCESSO DI DEPURAZIONE E TRATTAMENTO FANGHI Tipologia (*) Codice CER Riutilizzo (sì/no) (*) Tipo di eventuale trattamento Recapito finale (*) (*) indicare anche la quantità (ton/anno) Caratteristiche chimico fisiche dei rifiuti prodotti Linea fanghi dopo l impianto di depurazione assente presente e costituita da: preisspessimento ispessimento dinamico digestione aerobica digestione anaerobica disidratazione con centrifuga disidratazione con nastropressa disidratazione con filtropressa postipessimento letti di essicamento incenerimento essicamento termico compostaggio cogenerazione raccolta biogas altro (specificare)

13 Pagina 13 di 15 Il Presente documento è stato compilato da (precisare la qualifica) Luogo e data Firma Il sottoscritto dichiara inoltre di essere informato ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 13 del D.Lgs. n. 196/2003, che i dati sopra riportati verranno utilizzati per le finalità riportate nell allegata informativa. Luogo e data Firma

14 Pagina 14 di 15 Note per la compilazione degli Allegati A e B Scarico terminale : si intende l immissione nel corpo recettore come da definizione generale ex art. 74 c. 1 lettera ff) per il quale si chiede l autorizzazione. Presenza di più scarichi terminali nello stesso insediamento. Qualora in uno stesso insediamento vi siano più scarichi terminali, ognuno va individuato, con un numero o lettera, in tutta la documentazione tecnica allegata all istanza; l allegato A va compilato per ciascun scarico terminale. Presenza di più linee di processo o attività. Ogni scarico può essere generato dalla commistione di acque reflue industriali (provenienti anche da più linee di processo), reflue domestiche, meteoriche di dilavamento, ; il sistema di scarico può essere pertanto costituito da processi produttivi e/o attività umane e/o acque meteoriche, nonché dai relativi sistemi di collettamento e di eventuale depurazione. Ogni sistema può originare uno scarico parziale, che va anch esso contraddistinto nella documentazione tecnica, prima della commistione con acque di altre linee. In questo caso, l allegato B va compilato per ciascuna linea che deve essere contraddistinta con lettere e/o numeri, coerentemente con la documentazione tecnica allegata all istanza. Se lo scarico terminale coincide con un unico scarico parziale compilare gli allegati A e B tranne le sezioni A5 e A6. Se lo scarico parziale non viene depurato prima della sua immissione nello scarico terminale, nell allegato B compilare le sezioni B2 e B4. Se lo scarico terminale coincide con un unico scarico parziale che non viene depurato prima della sua immissione nel corpo ricettore, compilare le sezioni A1, A2, A3, A4, B2 e B4. OSS: all occorrenza allungare le tabelle negli allegati.

15 Pagina 15 di 15 INFORMATIVA EX ART. 10 DELLA LEGGE 675/96 Ai sensi dell art. 10 della Legge 675/96, si informa che: 1) i dati personali forniti saranno trattati dai dipendenti del Servizio Tutela Ambientale della Provincia di Trieste, in qualità di incaricati del trattamento degli stessi, per finalità strettamente connesse alle funzioni istituzionali dell Ente, per consentire un efficace gestione dei procedimenti relativi all espletamento delle suddette funzioni e nel rispetto dei limiti stabiliti dalle Leggi e dai Regolamenti; 2) i dati personali vengono trattati in modo tale da contemperare le esigenze di tutela degli stessi con le esigenze di efficiente organizzazione degli uffici e di trasparenza dell azione amministrativa; 3) i dati vengono trattati su strumento cartaceo e/o su supporto magnetico, elettronico o telematico e con modalità idonee a garantirne la sicurezza; 4) il conferimento dei dati è obbligatorio nei casi espressamente previsti dalla Legge, dai Regolamenti o dalla normativa comunitaria. Pertanto, l eventuale rifiuto a fornire i dati personali il cui conferimento abbia natura obbligatoria o al successivo trattamento degli stessi, potrà determinare l impossibilità dei dipendenti del trattamento dei dati personali ad ottemperare agli adempimenti previsti dalla Legge, dai Regolamenti o dalla normativa comunitaria oppure una non corretta esecuzione degli stessi; 5) il conferimento di dati avente natura facoltativa risulta comunque indispensabile per un efficace gestione dei procedimenti connessi alle funzioni attribuite e all espletamento delle procedure di competenza del Servizio Tutela Ambientale. Pertanto, il mancato conferimento di dati che non sia riconducibile ad obblighi previsti dalla Legge, dai Regolamenti o dalla normativa comunitaria, verrà valutato di volta in volta e potrà determinare le conseguenti decisioni rapportate all importanza dei dati richiesti rispetto all espletamento delle procedure di competenza dell Unità Operativa preposta al trattamento dei dati medesimi; 6) i dati di che trattasi potranno essere comunicati e diffusi in Italia o all estero a soggetti pubblici o privati, nel rispetto dei limiti ed in ottemperanza alle disposizioni previste dai commi 2 e 3 dell art. 27 della Legge 675/96; 7) relativamente ai dati medesimi, l interessato potrà esercitare in ogni momento i diritti di accesso, rettifica, aggiornamento, integrazione e cancellazione dei dati, come previsti dall art. 13 della Legge 675/96; 8) il titolare del trattamento dei dati personali da forniti è la Provincia di Trieste, avente sede in Trieste, Piazza Vittorio Veneto n. 4; 9) il responsabile del trattamento è il Dirigente del Servizio Tutela Ambientale della Provincia di Trieste Via Sant Anastasio 3, Trieste. Il presente foglio deve essere trattenuto dal sottoscrittore della dichiarazione

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