Maggio 2008. L imprenditoria giovanile nell industria



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Maggio 2008 L imprenditoria giovanile nell industria

I rapporti Cerved sulle imprese italiane N. 1 L imprenditoria giovanile nell industria L imprenditoria giovanile nell industria inaugura I Rapporti Cerved sulle imprese italiane, una nuova collana di studi originali prodotti da Cerved BI e basati sul vasto patrimonio di informazioni di cui dispone il Gruppo Cerved-Centrale dei Bilanci. I principali risultati dei rapporti, che avranno cadenza bimensile, saranno anticipati in esclusiva da Il Sole 24 Ore, nell ambito di una collaborazione con Cerved BI. Il testo completo dei rapporti sarà disponibile sul sito di Cerved, all indirizzo web www.cerved.com. Il rapporto è stato curato da Guido Romano con il supporto per l estrazione e l elaborazione dei dati di Margherita De Paola, Maria Caterina Iaquinta e Alessandro Perri. Aggiornato con le informazioni disponibili a Febbraio 2008.

Sommario Tra il 2000 e il 2007 sono nate nell industria 317 nuove imprese. Una parte consistente di queste nuove nascite, quasi il 40%, si deve all iniziativa di giovani di età inferiore ai 35 anni che hanno deciso di intraprendere il rischio di impresa. Come è naturale, la presenza nella nostra industria di imprese giovani (definite come quelle realtà produttive in cui il titolare, tutti i soci o tutti gli amministratori non abbiano ancora compiuto 35 anni al momento della nascita dell impresa 1 ) si riduce all aumentare della complessità dell azienda e delle risorse finanziarie necessarie: tra le imprese nate nella manifattura nel periodo 2000-2007, sono imprese giovani il 48,6% delle ditte individuali, il 25,6% delle società di persone e il 21,9% delle società di capitale. Prevedibilmente, l incidenza di imprese giovani nell ambito dell industria è minore nei settori di scala a maggiore intensità di capitale, che richiedono onerosi investimenti iniziali. Le imprese giovani si concentrano in alcuni settori tipici del made in Italy come le industrie di generi alimentari (sono imprese giovani il 52% delle ditte individuali, il 29% delle società di persone e il 26% delle società di capitale di questo comparto), la produzione di mobili (il 50% delle ditte individuali, il 26% delle società di persone, il 25% delle società di capitale), la produzione del legno (il 49% delle ditte individuali, il 25% delle società di persone, il 26% delle società di capitale). Per quanto riguarda il settore del tessile e dell abbigliamento, i dati indicano una diffusa presenza di imprese giovani tra le società di capitali (il 27% contro una media del 21,9%), mentre tra le ditte individuali e le società di persone l incidenza di imprese giovani del tessile è inferiore rispetto alla media manifatturiera (rispettivamente, il 46% contro il 48,6% e il 22,6% contro il 25,6%). La presenza di imprese giovani rispetto alle imprese nate nell industria 53,6% 2000 2007* 41,2% 27,5% 23,4% 20,5% 19,3% Ditte individuali Società di persone Società di capitale (*) stime. 1 La soglia è coerente con le misure di agevolazione per la costituzione di imprese giovani previste dal D. Lgs 185/2000. L imprenditoria giovanile nell industria 3

La presenza di imprese under 35 sulle nuove nate è maggiore nel Mezzogiorno, nelle regioni in cui si sono concentrati gli investimenti pubblici di sostegno alle imprese giovani. Questo fenomeno, che è comune a tutte le forme giuridiche considerate, coincide con indici di imprenditorialità nelle regioni meridionali molto inferiori rispetto alla media nazionale: in altri termini, nel Sud nascono poche imprese, ma tra quelle vi è un contributo dei giovani maggiore rispetto al resto dell Italia. Dal rapporto emerge chiaramente una progressiva riduzione dell imprenditorialità giovanile nell industria per tutte le forme giuridiche considerate: tra il 2000 e il 2007, la quota di imprese giovani sulle nuove nate si è ridotta dal 53,6% al 41,2% per le ditte individuali, dal 27,2% al 20,5% per le società di persone e dal 23,4% al 19,3% per le società di capitale. Una crescita rapida e strutturale dell imprenditoria straniera, specialmente nelle forme giuridiche d impresa più semplici, ha contribuito significativamente a frenare il calo di natalità tra le imprese giovani dell industria. Tra il 2000 e il 2007, la percentuale di nascite di ditte individuali giovani non italiane è aumentata continuamente, passando dal 12,8% al 30,4%, con il risultato che nel 2007 è più frequente che una nuova ditta individuale sia costituita da uno straniero piuttosto che da una donna (28,5%). Le statistiche relative ai tassi di sopravvivenza indicano che la frequenza di morte di un impresa giovane non è molto superiore a quella riscontrabile tra le imprese costituite dai più anziani. Considerando le imprese che abbiano compiuto almeno tre anni (nate prima del 2005), i dati per le ditte individuali e le società di persone indicano una maggiore frequenza delle cessazioni tra le imprese giovani rispetto al resto delle imprese nate nel periodo di osservazione di due o tre punti percentuali. Per le società di capitale, i tassi di sopravvivenza delle imprese giovani sono invece superiori rispetto a quelli delle altre imprese (il 92,2% delle imprese giovani nate tra il 2000 e il 2004 è ancora in vita, contro il 90,3% delle altre società di capitale). Tassi di sopravvivenza delle imprese nate nell industria tra il 2000 e il 2004 imprese giovani altre 77,9% 81,5% 92,2% 90,3% 58,9% 60,9% Ditte individuali Società di persone Società di capitale L imprenditoria giovanile nell industria 4

I dati di bilancio, uniti alle informazioni sugli amministratori, forniscono preziose indicazioni sulle caratteristiche delle società di capitale giovani. Si tratta prevedibilmente di microimprese dal forte carattere familiare, in cui è molto frequente il caso di figli di imprenditori che decidono di mettersi in proprio sfruttando l esperienza accumulata nell impresa di famiglia. Sono solo undici le società di capitale giovani che nel 2006 hanno superato i 20 di euro di fatturato. Solo due di queste, entrambe nate nel settore della distribuzione di energia elettrica a seguito della liberalizzazione del mercato, hanno superato i 100 di euro. Sono quindi poche le imprese giovani che riescono a crescere e ad affermarsi rapidamente sul mercato. Tuttavia, tra queste, esistono diversi casi in cui il giovane imprenditore è riuscito a fondere la tradizione del made in Italy con innovazioni tecnologiche o di marketing che hanno sancito il successo della nuova impresa, anche sui mercati esteri. La distribuzione del fatturato 2006 delle società di capitale nate nell industria tra il 2000 e il 2006 4.000 3.500 34% 3.000 2.500 2.000 17,2% 16,5% 1.500 1.000 11,9% 10,8% 7,8% 500 - pari a 0 da 0 a 50 50-100 100-250 250 1 milione 1,6% 1-5 5-20 0,1% > 20 miloni L imprenditoria giovanile nell industria 5

Le ditte individuali e le società di persone Tra il 2000 e il 2007, sono state costituite nell industria 198 ditte individuali e 48 società di persone. Che ruolo hanno giocato le nuove generazioni? Per misurare la dimensione dell imprenditoria giovanile e le caratteristiche delle imprese create dai più giovani è necessario definire l impresa giovane. Per le ditte individuali (la forma giuridica di impresa più semplice, in cui il titolare risponde illimitatamente e con il proprio patrimonio personale per le obbligazioni contratte dall impresa) l insieme di queste imprese corrisponde alle ditte costituite dai titolari più giovani, per i quali si è scelta la soglia di 35 anni. Per quanto riguarda le società di persone (in cui i soci rispondono solidamente e illimitatamente 2 per i debiti contratti dalla società), si considerano imprese giovani solo quelle costituite esclusivamente da soci che non abbiano compiuto 35 anni al momento della nascita della società. Secondo gli archivi Cerved, adottando queste definizioni, tra il 2000 e il 2007 sono state costituite nell industria 96 ditte individuali giovani (il 48,6% delle nate nel periodo considerato, grafico 1) e 12 società di persone giovani (il 25,6%). Mentre per le ditte individuali la percentuale di imprese giovani nate nell industria è inferiore rispetto a quella riscontrabile nell economia nel suo complesso 3 (tra il 2000 e il 2007 il 51,7% delle ditte individuali sono state costituite da under 35), per le società di persone la percentuale è superiore alla media (24,1%). Nell ambito dell industria, è il settore della produzione di generi alimentari, delle bevande e del tabacco a far registrare la maggiore incidenza di nascite di imprese giovani (grafico 2), sia tra le ditte individuali (il 52,5% del totale) che tra le società di persone (il 28,8%). Grafico 1 La presenza di imprese giovani tra le ditte individuali e le società di persone nate nel periodo 2000-2007 Ditte individuali Società di persone 48,6% 53,6% 51,3% 52,7% 25,6% 27,5% 25,1% 18,1% Industria Costruzioni Commercio e telecomunicazioni Altri servizi Industria Costruzioni Commercio e telecomunicazioni Altri servizi 2 Ad eccezione dei soci accomandanti nelle Sas. 3 Sono escluse dal conteggio le ditte individuali e le società di persone costituite nei settori ateco A, B, J, M, N, O, P (rispettivamente, nell agricoltura, nella pesca, nell intermediazione monetaria e finanziaria, nell istruzione, nella sanità, negli altri servizi pubblici e sociali, nei servizi domestici). L imprenditoria giovanile nell industria 6

49,6% 49,0% 48,8% 48,7% 47,5% 47,5% 46,1% 26,4% 26,3% 25,4% 24,8% 24,2% 44,4% 44,2% 43,8% 43,0% 40,7% 22,6% 21,9% 21,5% 20,8% 20,5% Grafico 2 La presenza di imprese giovani nei settori industriali Ditte individuali 52,5% alimentari e tabacco mobili e altro nca minerali e metalli legno, esclusi i informatica, mobili macchine elettriche, radiotelevisive e di precisione carta, editoria riciclaggio tessili, abbigliamento e cuoio Società di persone combustibili, chimici, gomma e plastica macchine ed apparecchi meccanici mezzi di trasporto estrattive energia elettrica, gas, acqua 28,8% 19,3% 14,1% alimentari e tabacco carta, editoria mobili e altro nca minerali e metalli legno, esclusi i informatica, mobili macchine elettriche, radiotelevisive e di precisione tessili, abbigliamento e cuoio combustibili, chimici, gomma e plastica mezzi di trasporto macchine ed apparecchi meccanici estrattive riciclaggio energia elettrica, gas, acqua L imprenditoria giovanile nell industria 7

Per le ditte individuali, fanno registrare percentuali superiori rispetto alla media dell industria (48,6%) il settore della produzione dei mobili (49,6%), della metallurgia e della lavorazione dei prodotti in metallo (49%), del legno (48,8%) e dell informatica, delle apparecchiature di precisione e per le radiotelecomunicazioni (48,7%). Per quanto riguarda le società di persone, a parte gli alimentari, i comparti in cui è maggiore la presenza di giovani sono i settori della produzione di carta e dell editoria (26,4%), della produzione dei mobili (26,3%), della metallurgia e della lavorazione dei prodotti in metallo (25,4%). Oltre la metà delle ditte individuali nate nell industria tra il 2000 e il 2007 si concentra in cinque regioni: in Lombardia (15%), Toscana (10,4%), Veneto (9%), Emilia Romagna (8,6%) e Campania (8,4%). Le stime per il 2007 indicano che la concentrazione di imprese giovani in quattro di queste cinque regioni è aumentata (Lombardia: 17,1%, Toscana 16,4%, Veneto 11,3%, Emilia Romagna 9%). Le regioni in cui nasce il maggior numero di società di persone giovani sono la Campania (il 13,8% di quelle nate tra il 2000 e il 2007), la Lombardia (13,5%), il Veneto (9,1%), il Piemonte (8,7%), l Emilia Romagna (8,4%) e la Toscana (8,1%). Nonostante le agevolazioni economiche per la costituzione di imprese giovani nel Mezzogiorno siano destinate esclusivamente alle società di persone 4, l incidenza di imprese under 35 sul totale delle nuove nate è maggiore nel Sud che nel resto del Paese anche tra le ditte individuali (grafico 3). In Campania, in Puglia, in Calabria, in Basilicata e in Sicilia una percentuale superiore al 55% delle ditte individuali nate nell industria tra il 2000 e il 2007 è stato costituito da persone che ancora non avevano compiuto i 35 anni. Per quanto riguarda le società di persone, l unica regione settentrionale in cui la percentuale di imprese giovani sulle nascite tra il 2000 e il 2007 supera il 30% è la Val d Aosta; le altre sono la Campania, la Puglia, la Calabria, la Basilicata e la Sicilia. L elevata percentuale di imprese giovani nelle regioni meridionali coincide con bassi indici di imprenditorialità: al Sud nascono poche imprese, ma tra quelle vi è un contributo dei giovani maggiore rispetto al resto dell Italia. Infatti, rapportando il numero di imprese giovani nate tra il 2000 e il 2007 non al numero di imprese ma alla popolazione residente nella fascia di età compresa tra i 18 e i 34 anni, la spaccatura del Paese tra Nord e Sud scompare (grafico 4). Per quanto riguarda le ditte individuali, è la Toscana la regione con un maggior tasso di imprenditorialità giovanile nell industria (165 ditte individuali ogni 100 abitanti giovani), seguita dalle Marche (118), dall Emilia Romagna (116), dalla Lombardia e dall Abruzzo (104), dal Veneto (102). Le Marche sono la regione in cui è maggiore il numero di società di persone giovani nate nell industria rispetto agli abitanti (21 ogni 100 ), seguita da Toscana e Umbria (16), Emilia Romagna, Piemonte e Abruzzo (15). 4 Le agevolazioni del D. Lgs 185/2000, che hanno l obiettivo di finanziare la creazione delle imprese costituite in maggioranza da giovani di età compresa tra 18 e 35 anni, sono destinate alle società di persone, di capitale e cooperative. Secondo i dati del Ministero dello Sviluppo economico, tra il 2003 e il 2006, l 85% degli investimenti si sono concentrati nel Mezzogiorno. L imprenditoria giovanile nell industria 8

Grafico 3 - Imprese giovani rispetto alle nate nell industria tra il 2000 e il 2007 Ditte individuali Società di persone 46,8% 45% 45,4% 48,4% 46% 41,8% > 55% tra il 50% e il 55% tra il 45% e il 50% 31,1% 24,3% 22,2% 19,4% 21,8% 20,4% > 35% tra il 30% e il 35% tra il 25% e il 30% 44,5% 45,6% 46,2% 46,4% < 45% 40,8% Media Italia: 48,6% 20,8% 21,7% 22,8% 26% 27,1% tra il 20% e il 25% < 20% Media Italia: 25,6% 46,8% 48% 52,5% 27,6% 26,5% 31,6% 58,2% 55,7% 34,2% 31,7% 52,7% 58,3% 29,1% 35,8% 60% 33,5% 58,3% 34,2% Grafico 4 - Imprese giovani nate nell industria tra il 2000 e il 2007 su 100 abitanti tra 18 e 34 anni Ditte individuali Società di persone 13 15 13 10 15 7 13 9 > 15 tra 12 e 15 tra 9 e 12 < 9 Media Italia: 11,5 74 104 79 85 57 102 116 69 > 120 tra 100 e 120 tra 80 e 100 < 80 Media Italia: 89,6 16 16 21 165 83 118 6 15 14 54 104 86 14 9 68 84 12 11 96 76 9 93 7 77 L imprenditoria giovanile nell industria 9

Grafico 5 Presenza delle donne nelle ditte individuali e nelle società di persone nate nell industria Ditte individuali Società di persone 29,5% 31,0% 29,4% 30,6% totale 29,9% 29,8% < 35 anni 30,2% 30,4% 32,0% 32,4% 33,0% 32,9% 33,2% 33,7% 34,0% 33,1% 28,4% 30,0% 28,7% 29,8% 29,1% 29,0% 28,5% 28,5% 28,9% 28,8% 29,3% 27,3% 30,2% 30,1% 30,4% 28,5% Le imprese giovani si caratterizzano per una minore presenza femminile rispetto a quella complessiva dell industria: tra il 2000 e il 2007, il 30,1% delle ditte individuali manifatturiere, è stato costituito da donne; la percentuale scende al 29% considerando le sole ditte individuali giovani (grafico 5). Per quanto riguarda le società di persone, la differenza è più marcata: poco meno di un terzo dei soci delle imprese create nell industria (il 32,9%) sono donne, contro il 29,2% dei soci delle società di persone giovani. Gli stranieri rappresentano il 17,6% del complesso dei titolari di ditte individuali e l 8,4% dei soci delle società di persone nate tra il 2000 e il 2007 nell industria (grafico 6). Considerando l insieme delle imprese giovani, la percentuale sale al 18,6% per le ditte individuali e al 9% per le società di persone. L industria rappresenta il secondo comparto, dopo le costruzioni, per presenza di imprenditori stranieri tra i titolari di ditte individuali. Tra i soci delle società di persone, la presenza degli stranieri è leggermente inferiore anche rispetto al settore del commercio e delle telecomunicazioni (8,4% contro 8,5%); considerando le sole imprese giovani, gli stranieri risultano invece più presenti nell industria che nel commercio (9% contro 8,7%). Grafico 6 La presenza di stranieri tra i soci/titolari delle ditte individuali e delle società di persone Ditte individuali Società di persone 27,0% 24,4% totale imprese giovani 17,6% 18,6% 16,5% 15,2% 9,5% 9,1% 8,4% 9,0% 9,4% 10,7% 8,5% 8,7% 4,0% 3,9% industria costruzioni commercio e tlc altro industria costruzioni commercio e tlc altro L imprenditoria giovanile nell industria 10

Grafico 7 Distribuzione delle nascite per macrosettore 2000-2007 Totale Ditte individuali Imprese giovani Industria Costruzioni Commercio e tlc Altri servizi 8,8% 9,4% 8,4% 8,7% 9,3% 9,2% 9,3% 9,9% 9,5% 10,1% 8,6% 8,8% 9,3% 9,0% 9,4% 9,7% 54,5% 52,8% 52,7% 52,1% 52,2% 51,4% 49,1% 47,2% 53,3% 51,8% 52,4% 51,7% 51,8% 51,4% 49,0% 46,9% 23,2% 23,8% 25,6% 26,7% 26,7% 27,6% 29,7% 31,4% 24,1% 24,5% 26,4% 27,7% 27,9% 28,8% 30,9% 33,4% 13,4% 14,0% 13,3% 12,6% 11,9% 11,8% 12,0% 11,5% 13,1% 13,7% 12,6% 11,9% 11,0% 10,8% 10,7% 10,0% Società di persone Totale Imprese giovani Industria Costruzioni Commercio e tlc Altri servizi 21,5% 21,3% 19,6% 19,8% 20,3% 20,0% 18,8% 17,4% 16,5% 16,2% 14,4% 14,0% 15,2% 14,8% 14,1% 12,9% 48,9% 49,3% 51,7% 52,7% 51,6% 51,6% 52,0% 51,6% 50,5% 50,8% 53,6% 54,9% 53,0% 55,3% 54,8% 54,0% 13,6% 14,2% 14,4% 13,7% 14,0% 14,5% 15,8% 18,2% 16,0% 16,6% 16,4% 16,4% 16,3% 15,6% 17,4% 20,5% 15,9% 15,1% 14,4% 13,8% 14,1% 14,0% 13,4% 12,8% 17,0% 16,4% 15,6% 14,7% 15,5% 14,3% 13,7% 12,6% (*) stime. Durante il periodo di osservazione, l industria ha fatto registrare tassi di natalità delle imprese minori rispetto al resto dell economia. Ne è seguita una costante riduzione della quota dell industria nella distribuzione delle nuove nascite delle ditte individuali (dal 13,4% del 2000 all 11,5% del 2007, grafico 7) e delle società di persone (dal 15,9% al 12,8%). La percentuale di nascite nell industria tra le ditte individuali under 35 è anche inferiore rispetto a quella complessiva (nel 2007 una sola ditta individuale ogni dieci ditte costituite da under 35 nasce nell industria). Rispetto ai loro colleghi più anziani, gli imprenditori delle società di persone giovani prediligono il settore del commercio e delle telecomunicazioni (54% delle nascite rispetto al 51,6% complessivo) e le costruzioni (20,5% contro 18,2%); per l industria, la percentuale di imprese giovani è leggermente inferiore rispetto a quella complessiva (12,6% contro 12,8%), ma con una riduzione di oltre 4 punti dal 17% del 2000. L imprenditoria giovanile nell industria 11

Tabella 1 Le nascite di ditte individuali e società di persone nell industria tra il 2000 e il 2007 (tassi di variazione a/a) 01/00 02/00 03/02 04/03 05/04 06/05 07/06* ditte individuali 3,3% -7,1% -8,0% 5,8% -3,9% 0,5% 0,1% di cui giovani 3,6% -6,6% -16,7% 1,7% -7,5% -3,3% -5,3% società persone -13,2% -9,0% -10,0% 5,9% -3,1% -7,9% -5,0% di cui giovani -4,1% -18,8% -16,0% 9,3% -13,7% -11,2% -13,1% (*) stime. Tra il 2005 e il 2007, le nascite di ditte individuali e di società di persone hanno fatto registrare dinamiche molto fiacche nell industria, con una tendenza negativa o con tassi vicini allo zero (tabella 1). Per le imprese giovani, le statistiche di natalità indicano per l ultimo triennio andamenti costantemente negativi, addirittura con tassi a due cifre per le società di persone. In generale, a parte poche eccezioni, le società di persone e le ditte individuali costituite da under 35 hanno evidenziato in tutto il periodo di osservazione andamenti più deboli rispetto a quelli complessivi. La bassa natalità di imprese giovani, minore di quella generale, ha ridotto l incidenza delle aziende under 35 sulle nuove nascite nell industria. Tra il 2000 e il 2007, la percentuale di società di persone costituite nell industria solo da imprenditori di età inferiore ai 35 anni si è ridotta di 7 punti percentuali, dal 27,5% al 20,5% (di cinque punti in tutta l economia, dal 25,8% al 20, 8%, grafico 8). L incidenza dei giovani sulle ditte individuali rimane superiore (il 41,2% nel 2007), anche se il calo risulta più alto (dal 53,6 del 2000, di oltre 12 punti percentuali). La progressiva riduzione nella presenza di imprese giovani tra le ditte individuali e le società di persone nate tra il 2000 e il 2007, pur essendo un fenomeno comune anche al resto dell economia (la percentuale di imprese giovani sulle ditte individuali si riduce di 7,6 punti percentuali e sulle società di persone di 5 punti percentuali), per l industria risulta più accentuato. Grafico 8 - L incidenza delle imprese giovani sulle nuove nascite 2000-2007 Ditte individuali 54,8% 54,9% 56,8% 53,6% 53,7% 54,0% 51,8% 50,9% 48,9% 49,4% 48,5% 47,0% 45,3% 47,2% 43,5% 41,2% Società di persone industria totale 27,5% 30,4% 27,1% 25,3% 26,1% 23,2% 22,4% 20,5% 25,8% 28,1% 25,0% 23,8% 23,8% 22,6% 21,9% 20,8% (*) stime. L imprenditoria giovanile nell industria 12

Grafico 9 La presenza degli stranieri nelle ditte individuali e nelle società di persone nate nell industria Ditte individuali Società di persone 30,4% totale imprese giovani 26,3% 21,6% 18,0% 14,6% 15,0% 15,7% 12,8% 19,2% 14,4% 14,3% 14,9% 16,3% 12,1% 24,0% 27,2% 15,7% 10,8% 11,4% 9,4% 7,8% 8,4% 7,4% 6,1% 12,7% 10,8% 10,7% 5,1% 6,4% 7,5% 7,6% 8,6% (*) stime. Una crescita rapida e strutturale dell imprenditoria straniera ha fortemente contribuito a frenare il calo di natalità di impresa nell industria, specialmente considerando le imprese giovani. Il 17,6% delle ditte individuali nate nell industria tra il 2000 e il 2007 e il 18,6% di quelle under 35 sono costituite da cittadini nati fuori dai confini italiani. L importanza del fenomeno è resa in tutta la sua evidenza dalle tendenze in atto: se nel 2000 erano straniere il 12% delle nuove ditte individuali (il 12,8% di quelle under 35), nel 2007 la percentuale ha toccato il 27,2% (il 30,4% tra i giovani). Considerando le società di persone, l 8,4% dei soci delle nuove imprese nate nel periodo di osservazione nell industria sono imprenditori nati fuori dall Italia. La percentuale è più che raddoppiata tra il 2000 e il 2007, passando dal 5,1% al 12,7% (grafico 3). Considerando le imprese giovani, la presenza di stranieri tra i soci delle società di persone risulta superiore, con una quota passata dal 6,1% al 15,7%. Per le ditte individuali è possibile confrontare gli andamenti di natalità delle imprese costituite da cittadini italiani con quelle costituite da cittadini stranieri. Nel corso dell ultimo triennio, mentre il numero di nascite di ditte individuali costituite da cittadini italiani è continuamente diminuito rispetto agli anni precedenti, le nascite di ditte individuali straniere sono cresciute con tassi di variazione a due cifre. Per quanto riguarda le imprese giovani, le nascite di ditte individuali italiane sono aumentate tra il 2000 e il 2001 ma poi si sono inesorabilmente ridotte di anno in anno; viceversa, per le ditte giovani straniere, la dinamica è stata molto vivace, pur non riuscendo a invertire la tendenza generale negativa dell ultimo triennio. L imprenditoria giovanile nell industria 13

Tabella 2 Le nascite di ditte individuali: italiani e stranieri (tassi di variazione a/a) 01/00 02/00 03/02 04/03 05/04 06/05 07/06* ditte individuali 3,3% -7,1% -8,0% 5,8% -3,9% 0,5% 0,1% italiani 0,6% -7,0% -8,7% 4,0% -7,2% -5,3% -4,1% stranieri 23,3% -7,8% -3,9% 15,2% 13,6% 25,6% 13,4% imprese giovani 3,6% -6,6% -16,7% 1,7% -7,5% -3,3% -5,3% italiani 1,4% -7,0% -17,4% -1,0% -11,6% -9,2% -10,5% stranieri 18,9% -4,5% -12,5% 16,1% 11,3% 17,8% 9,4% (*) stime. Una larga parte della maggiore presenza di imprenditori stranieri nella nostra industria è attribuibile alla sempre maggiore diffusione di imprese cinesi: circa il 45% delle nuove ditte individuali straniere sono costituite da imprenditori cinesi; la percentuale cresce al 47% considerando le sole ditte individuali costituite da under 35. Se nel 2000, 5 nascite di ditte individuali su 100 erano cinesi, la percentuale sale quasi al 15% nel 2007; considerando le sole imprese giovani, la percentuale passa dal 6% al 16% (grafico 10). Il secondo paese per provenienza di imprenditori stranieri nel 2007 è la Romania, con una percentuale passata tra il 2000 e il 2007 dallo 0,3% al 2,1% del complesso delle nascite di ditte individuali e dallo 0,4% al 2,7% del complesso delle ditte individuali under 35. Per quanto riguarda le società di persone, le provenienze dei soci stranieri risultano meno concentrate rispetto alle ditte individuali: i Cinesi continuano ad essere il primo paese straniero (ma rappresentano solo il 16% di tutti i soci stranieri), con una percentuale sul totale dei soci delle nuove imprese che ha toccato l 1,8% nel 2007 (il 2,7% considerando le sole imprese giovani). Il secondo paese, la Romania, segue a breve distanza: l 1% dei soci delle nuove società di persone (l 1,7% di quelle giovani) sono imprenditori di provenienza rumena. Grafico 10 I principali paesi di provenienza degli imprenditori stranieri dell industria (numero di imprese rispetto al complesso delle nuove nate per provenienza dei soci/titolari) totale Ditte individuali Imprese giovani 14,6% 2000 2007* 16,1% 2000 2007* 5,3% 5,8% 2,1% 1,4% 1,0% 0,3% 0,5% 0,4% 0,8% 0,3% Cina Romania Marocco Albania Egitto (*) stime. 2,7% 1,6% 1,4% 0,4% 0,5% 0,5% 0,8% 0,2% Cina Romania Marocco Albania Egitto L imprenditoria giovanile nell industria 14

Grafico 10 I principali paesi di provenienza degli imprenditori stranieri dell industria (numero di imprese rispetto al complesso delle nuove nate per provenienza dei soci/titolari) totale Società di persone Imprese giovani 1,8% 2000 2007* 2,7% 2000 2007* 0,9% 1,0% 0,7% 0,6% 0,8% 0,8% 1,7% 1,7% 0,7% 1,8% 1,5% 0,2% 0,2% 0,2% 0,1% 0,1% 0,1% 0,2% Cina Romania Marocco Albania Egitto (*) stime. Cina Romania Marocco Albania Egitto Circa la metà delle ditte individuali nate nel 2000 risulta ancora in vita all inizio del 2008. Naturalmente, la percentuale di ditte individuali in vita oggi aumenta quando l anno di nascita si avvicina al 2008: tra le ditte individuali nate nel 2004, non risultano cessate dal registro delle imprese il 71% delle ditte costituite in quell anno. Le imprese giovani nate tra il 2000 e il 2004 evidenziano costantemente tassi di sopravvivenza inferiori rispetto alle ditte costituite dagli over 34 di circa 2 punti percentuali (58,9% contro il 60,9% per il complesso delle nate nel periodo 2000-2004, grafico 11). Anche i dati relativi alle società di persone indicano per le imprese giovani tassi di sopravvivenza inferiori rispetto alle altre società nate tra il 2000 e il 2004: mentre il 77,9% delle imprese costituite solo da soci under 35 risulta in vita, la percentuale cresce all 81,5% per le altre società di persone. Grafico 11 Tassi di sopravvivenza nell'industria delle imprese per anno di nascita (rapporto tra non cessate e il totale delle imprese nate tra il 2000 e il 2004) Ditte individuali Società di persone imprese giovani altre 86,6% 70,3% 73,1% 75,0% 78,6% 79,4% 77,9% 50,4% 55,5% 58,4% 62,8% 58,9% 50,9% 56,2% 60,5% 65,2% 71,5% 60,9% 76,7% 78,5% 88,4% 81,8% 83,8% 81,5% 2000 2001 2002 2003 2004 2000-2004 2000 2001 2002 2003 2004 2000-2004 L imprenditoria giovanile nell industria 15

I dati annuali relativi all età dei soci/titolari delle ditte individuali e delle società di persone nate nel periodo 2000-2007 (tabella 3) confermano la significativa riduzione nella presenza di giovani tra i nuovi imprenditori dell industria. Per quanto riguarda le ditte individuali, la percentuale degli under 35 ha toccato un picco nel 2002 (il 54% dei nuovi imprenditori) e successivamente è costantemente calata, fino a toccare il minimo nel 2007, anno in cui solo il 41,2% dei nuovi titolari di ditte individuali ha meno di 35 anni. A fronte di questa riduzione vi è una maggiore incidenza di tutte le altre fasce di età, con un passaggio dal 30% al 36% degli imprenditori di età compresa tra i 35 e i 45 anni, dall 11,7% al 15,6% della fascia 46-55 anni, dal 4% al 5,8% della fascia 56-65 anni e dallo 0,7% all 1,5% dei più anziani (età superiore ai 65 anni). I dati relativi alla popolazione dei soci che hanno costituito nuove società di persone offrono un quadro della situazione molto simile a quello delle ditte individuali: diminuisce la quota di giovani, dal 51,9% al 42,1%, a fronte di incrementi di tutte le altre fasce d età. La minore presenza di giovani tra i nuovi imprenditori, pur essendo una tendenza comune al resto dell economia, nell industria ha una dimensione maggiore: tra il 2000 e il 2007 il peso degli under 35 cala di 8 punti tra tutte le ditte individuali e di oltre 12 punti percentuali tra quelle nate nell industria; per le società di persone, la percentuale cala complessivamente di 7,6 punti percentuali 5 e di 9,8 punti nell industria (grafico 12). Tabella 3 Distribuzione per classi di età dei soci/titolari delle ditte individuali e delle società di persone nate nell industria Ditte individuali < 35 anni 53,6% 53,7% 54,0% 49,0% 47,1% 45,3% 43,5% 41,2% 35-45 anni 30,0% 29,9% 30,0% 32,7% 32,8% 34,6% 35,3% 35,9% 46-55 anni 11,7% 11,8% 11,6% 12,7% 13,6% 13,8% 14,6% 15,6% 56-65 anni 4,0% 3,8% 3,6% 4,7% 5,4% 5,2% 5,4% 5,8% > 65 anni 0,7% 0,7% 0,7% 0,9% 1,2% 1,1% 1,3% 1,5% Società di persone < 35 anni 51,9% 54,7% 50,8% 48,7% 48,0% 46,0% 44,2% 42,1% 35-45 anni 28,0% 27,1% 29,4% 30,4% 31,0% 33,0% 32,8% 33,7% 46-55 anni 13,0% 12,3% 12,5% 13,2% 12,9% 12,9% 13,8% 14,5% 56-65 anni 5,9% 5,0% 5,9% 6,2% 6,6% 6,4% 7,1% 7,4% > 65 anni 1,2% 1,0% 1,4% 1,5% 1,5% 1,7% 2,0% 2,2% (*) stime. 5 Sono esclusi dal conteggio i soci/titolari di ditte individuali e società di persone costituite nei settori ateco A, B, J, M, N, O, P (rispettivamente, nell agricoltura, nella pesca, nell intermediazione monetaria e finanziaria, nell istruzione, nella sanità, negli altri servizi pubblici e sociali, nei servizi domestici). L imprenditoria giovanile nell industria 16

Grafico 12 Distribuzione per classi di età dei soci/titolari delle ditte individuali e delle società di persone nate nell industria e nell economia italiana Industria Ditte individuali totale economia 53,6% 2000 2007* 55,2% 47,2% 2000 2007* 41,2% 30,0% 35,9% 33,7% 30,0% 15,6% 11,7% 4,0% 5,8% 0,7% 1,5% 13,4% 11,3% 3,6% 4,6% 0,6% 1,1% < 35 anni 36-45 anni 46-55 anni 56-65 anni > 65 anni < 35 anni 36-45 anni 46-55 anni 56-65 anni > 65 anni Industria Società di persone totale economia 51,9% 2000 2007* 49,5% 2000 2007* 42,1% 41,9% 28,0% 33,7% 33,4% 28,7% 13,0% 14,5% 13,6% 15,0% 5,9% 7,4% 1,2% 2,2% 6,4% 7,2% 1,7% 2,5% < 35 anni 36-45 anni 46-55 anni 56-65 anni > 65 anni < 35 anni 36-45 anni 46-55 anni 56-65 anni > 65 anni (*) stime. L imprenditoria giovanile nell industria 17

Le società di capitale Tra il 2000 e il 2007 sono nate in Italia circa 470 nuove società di capitale 6, di cui 71 nell industria. Per definire l insieme di società di capitale giovani, si impiegano gli archivi Cerved sugli amministratori delle società e si considerano imprese giovani quelle costituite esclusivamente da amministratori che, al momento di nascita della società, non abbiano ancora compiuto 35 anni. Adottando questa definizione, tra il 2000 e il 2007 risultano nate oltre 15 società di capitali giovani nell industria e 105 nell economia nel suo complesso. Di conseguenza, ogni cento imprese nate nel settore manifatturiero, sono quasi 22 quelle costituite esclusivamente da amministratori giovani. La percentuale è di qualche decimo di punto inferiore rispetto alla media complessiva (22,3%) e di oltre tre punti percentuali inferiore rispetto al settore delle costruzioni (25,1%) e al settore del commercio, delle riparazioni, degli alberghi e delle telecomunicazioni (25,5%). Grafico 13 La presenza di imprese giovani tra le società di capitale nate nel periodo 2000-2007 21,9% 25,1% 25,5% 18,3% Industria Costruzioni Commercio e telecomunicazioni Altri servizi 6 Le società di capitale hanno personalità giuridica e autonomia patrimoniale perfetta: la società risponde esclusivamente con il proprio patrimonio. Sono escluse dal conteggio le imprese nate nei settori ateco A, B, J, M, N, O, P (rispettivamente, nell agricoltura, nella pesca, nell intermediazione monetaria e finanziaria, nell istruzione, nella sanità, negli altri servizi pubblici e sociali, nei servizi domestici). L imprenditoria giovanile nell industria 18

Per quanto riguarda l industria, tra il 2000 e il 2007 i giovani hanno privilegiato i settori tipici del made in Italy, con una maggiore frequenza delle nascite di imprese under 35 nei settori della moda, degli alimentari, della produzione del legno e dei mobili (grafico 14). Tuttavia, in questi stessi settori, le nascite di società giovani sono diminuite negli anni: mentre tra il 2000 e il 2007 la presenza di società giovani tra le nascite dell industria nel suo complesso si è ridotta di circa 4 punti percentuali (dal 23,4% al 19,3%), nei tessili si è ridotta di più di 6 punti (dal 29,5% al 23%), nel legno di 11 punti (da 29,8% a 18,8%), nella produzione di mobili di circa 8 punti (da 26,1% a 18%); negli alimentari, la percentuale è ai livelli del 2000 (dal 24,7% al 24%), ma di ben 8 punti inferiore rispetto al picco del 2002. Come prevedibile, è minore l incidenza di nascite di imprese giovani nei settori di scala a maggiore intensità di capitale, come la produzione e la distribuzione di energia elettrica, gas e acqua (il 9,2%), la produzione di macchine e di apparecchi meccanici (il 16,6%), la chimica, la produzione di combustibili, gomma e plastica (18,2%), l informatica e la produzione di apparecchi radiotelevisivi e di precisione (18,6%), la produzione di mezzi di trasporto (19,6%). Per le società di capitale è possibile aggregare i dati di bilancio delle nuove nate giovani per misurarne il loro peso in termini di fatturato e non solo di nascite. In generale, il rapporto tra il fatturato delle imprese nate in anni recenti in un settore e il fatturato complessivo di quello stesso comparto misura il grado di dinamismo e di ricambio di quello specifico mercato. Questo rapporto, calcolato con riferimento alle sole imprese giovani nate tra il 2000 e il 2006, indica che le società di capitale con un consiglio d amministrazione completamente formato da persone che, al momento della costituzione dell impresa, non avevano compiuto 35 anni hanno generato poco meno dell 1% del fatturato di tutta la manifattura italiana (grafico 15). L industria del legno, con una quota del 2,7%, è di gran lunga il settore in cui è maggiore il peso delle imprese giovani costituite negli anni 2000, seguita dal tessile e dalla produzione di mobili (1,8%), e dal recupero e preparazione per il riciclaggio (1,3%). Nonostante il basso numero di nascite, il settore della distribuzione di energia elettrica, gas e acqua si posiziona sopra la media manifatturiera per quota di fatturato prodotto dalle imprese giovani: pur essendo nate poche imprese giovani, queste sono in grado di generare una parte relativamente importante del fatturato del settore. L imprenditoria giovanile nell industria 19

20,6% 20,2% 19,6% 18,6% 0,3% 0,2% 0,1% Grafico 14 La presenza di società di capitali giovani per settore industriale 26,8% 26,5% 25,6% 24,7% 23,3% 22,8% 18,2% 16,6% 9,2% tessili, alimentari e abbigliamento tabacco e cuoio legno, escl. mobili mobili e altro nca minerali, metalli riciclaggio estrattive carta, editoria mezzi di trasporto informatica, macchine elettriche, radiotelevisive e di precisione combustibili, chimici, gomma e plastica macchine ed apparecchi meccanici energia elettrica, gas, acqua Grafico 15 Il peso delle imprese giovani nate tra il 2000 e il 2006 in termini di fatturato (percentuale del fatturato 2006 delle nuove nate giovani sul fatturato complessivo del settore) 2,7% 1,8% 1,8% 1,3% 1,2% 1,0% 0,9% 0,9% 0,6% 0,6% totale industria: 0,8% legno, esclusi i mobili tessili, abbigliamento e cuoio mobili e altro nca riciclaggio minerali e metalli energia carta, editoria elettrica, gas, acqua informatica, macchine elettriche, radiotelevisive e di precisione macchine ed apparecchi meccanici alimentari e tabacco mezzi di trasporto combustibili, chimici, gomma e plastica estrattive L imprenditoria giovanile nell industria 20

Il 58% delle società di capitale giovani nate nell industria (quasi 9 su 15 ) si concentra in Lombardia (il 16,6%), in Campania (il 14,7%), nel Veneto (il 9,3%), in Puglia e nel Lazio (8,5%). La maggiore concentrazione di imprese industriali giovani in queste cinque regioni dipende dalla dimensione e dalla struttura della popolazione residente, oltreché dalle dinamiche dell imprenditorialità. Le imprese giovani si concentrano nelle province più popolose (Milano, Napoli e Roma), sia in termini di numero di nascite che in termini economici (tabella 4). Ma se Napoli è la provincia in cui si addensa il numero maggiore di imprese giovani nate tra il 2000 e il 2006 (il 7,9% del totale) e in cui viene prodotta la maggior parte del valore aggiunto (il 7,1%), sono Roma e Milano le province in cui viene generata la maggior parte del fatturato (entrambe con il 10,4%). Il peso dei giovani sull imprenditoria locale può essere misurato come la percentuale di società con Cda formato da amministratori di età non superiore ai 35 anni sul complesso delle società di capitale nate nell industria tra il 2000 e il 2007. Considerando queste statistiche, emerge il quadro di un Italia spaccata a metà: nelle regioni del Mezzogiorno, in cui si sono concentrati gli interventi pubblici per la costituzione di imprese under 35 7, un impresa su tre è giovane (il 35,1% in Calabria, il 34,4% in Campania, il 33,7% in Puglia, il 33,2% in Sicilia e il 31,3% in Basilicata). Nel Centro, la proporzione cala (il 27% in Molise e in Abruzzo, il 25% nel Lazio, il 22% nelle Marche), fino a scendere al di sotto del 20% nelle regioni settentrionali. Come nel caso delle ditte individuali e delle società di persone, anche per le società di capitali queste statistiche coincidono con bassi tassi di natalità nel Sud: nelle regioni meridionali nascono poche società di capitali, ma con un contributo superiore rispetto alla media da parte delle imprese giovani. La frattura in due della penisola scompare infatti quando le società di capitali giovani nate tra il 2000 e il 2007 sono rapportate alla popolazione della fascia d età 18-34 anni residente nella regione. Da questi dati, emerge il basso numero di nascite di società giovani per 100 abitanti in diverse regioni del Mezzogiorno: in Sicilia (8,4), Calabria (8,9) e Sardegna (8,7). Sono le Marche (25,8), l Abruzzo (21,5) e la Toscana (20,7) le regioni in cui è maggiore il rapporto tra nascite di società di capitale giovani e popolazione locali. 7 L 85% delle agevolazioni previste dal D. Lgs 185/2000, che hanno l obiettivo di finanziare la creazione delle imprese costituite in maggioranza da giovani di età compresa tra 18 e 35 anni, sono concentrati nelle regioni del Mezzogiorno. L imprenditoria giovanile nell industria 21

Tabella 4 Concentrazione delle imprese giovani nate tra il 2000 e il 2006 nelle prime dieci province italiane (calcolata in base al numero di nascite, fatturato e valore aggiunto) Nascite Fatturato Valore aggiunto 1 Napoli 7,9% 1 Milano* 10,4% 1 Napoli 7,1% 2 Milano* 6,7% 2 Roma 10,4% 2 Milano* 6,8% 3 Roma 5,5% 3 Napoli 6,2% 3 Bari 4,4% 4 Bari 4,2% 4 Bari 4,3% 4 Bergamo 3,8% 5 Brescia 3,0% 5 Bergamo 3,7% 5 Roma 3,7% 6 Bergamo 2,5% 6 Brescia 2,8% 6 Brescia 2,9% 7 Vicenza 2,4% 7 Vicenza 2,6% 7 Torino 2,6% 8 Torino 2,1% 8 Treviso 2,3% 8 Treviso 2,5% 9 Caserta 2,1% 9 Verona 2,3% 9 Vicenza 2,5% 10 Salerno 1,9% 10 Modena 2,0% 10 Verona 2,1% (*) comprende anche i dati relativi alle imprese iscritte nella neonata Camera di Commercio Monza-Brianza. Grafico 16 Imprese giovani rispetto alle società di capitale nate tra il 2000 e il 2007 nell industria Grafico 17 Imprese giovani su 100.000 abitanti di età compresa tra 18 e 34 anni 11,7% 13,4% 17% > 30% tra il 25% e il 30% 17,4% 17,7% 15,9% tra il 20% e il 25% 16,1% tra il 15% e il 20% 13,9% < 15 % 3 10 6 16 15 6 17 14 > 20 tra 15 e 20 tra 10 e 15 tra 5 e 10 < 5 19,9% 22% 18,8% Media Italia: 21,9% 22 13 26 Media Italia: 15,0 24,8% 27,2% 27,3% 14 22 13 24,9% 34,4% 33,7% 31,3% 9 20 14 17 35,1% 10 33,2% 8 L imprenditoria giovanile nell industria 22

Grafico 18 La percentuale di donne nei consigli di amministrazione delle società di capitale industriali 27,0% 28,8% 28,0% 26,5% 27,2% nelle società di capitale nelle società di capitale giovani 25,5% 26,8% 27,5% 19,7% 20,2% 20,1% 20,2% 19,6% 19,3% 19,6% 20,0% (*) stime. Le circa 15 società di capitale giovani nate nell industria tra il 2000 e il 2007, sono prevalentemente aziende costituite da un amministratore unico (il rapporto tra numero di cariche e società costituite nella manifattura è pari a 1,20), nella quasi totalità dei casi formate nella veste di società a responsabilità limitata (nel 99,3% dei casi). Il complesso di cariche in queste imprese è infatti di circa 18 unità, di cui il 72% occupato da uomini e il restante 28% da donne (grafico 2). La proporzione di donne al comando di nuove società di capitali giovani è rimasta costante nel periodo di osservazione, oscillando tra il 26% e il 28%. È comunque una quota stabilmente superiore rispetto a quella delle donne nel complesso delle società di capitali costituite nel periodo di osservazione, che si aggira stabilmente intorno al 20%. Dopo anni in cui le nascite nell industria segnavano una dinamica più debole rispetto al resto dell economia (tra il 2000 e il 2005 l andamento delle nascite nella manifattura è stato costantemente più fiacco rispetto alle nascite tra le società di capitale), nel 2006 e nel 2007 la tendenza si è invertita, con aumenti di nascite più marcati rispetto agli altri macrosettori (tabella 5). La ripresa delle nascite nella manifattura nel 2006 e nel 2007 ha coinvolto anche le imprese industriali giovani, che hanno fatto registrare tassi di crescita positivi, dopo tre anni consecutivi tra il 2002 e il 2005 in cui il numero di nascite si riduceva. L imprenditoria giovanile nell industria 23

Tabella 5 Le nascite di società di capitali tra il 2000 e il 2007 01/00 02/00 03/02 04/03 05/04 06/05 07/06* società capitale 12,0% 2,1% -11,2% 8,2% 10,0% -1,2% 3,0% di cui giovani 1,2% 12,1% -16,6% 2,5% 3,8% -3,6% 4,0% industria 5,7% -0,6% -16,5% -0,9% 5,8% 2,1% 13,8% di cui giovani 0,7% 10,6% -21,2% -6,3% -4,6% 0,2% 12,0% (*) stime. Tuttavia, ad eccezione del 2002, le società giovani hanno costantemente evidenziato tassi di variazione inferiori rispetto al complesso delle società di capitale. Peraltro, la tendenza è comune anche al resto dell economia, con la conseguenza che nel tempo si è progressivamente ridotta la percentuale di società di capitale costituite con un consiglio d amministrazione interamente formato da giovani che, al momento della costituzione dell impresa, non avevano compiuto i 35 anni (grafico 18). Infatti, dal picco del 2002, quando circa un quarto delle nuove nascite (il 24,8% nell industria, 24,7% in tutta l economia) era attribuibile a società giovani, la percentuale si è ridotta di 5 punti nel 2007. L industria evidenzia una tendenza più marcata rispetto al resto dell economia, con una quota di imprese giovani sul totale delle società di capitale nuove nate che dal 2005 è sotto il 20%. Grafico 19 L incidenza delle imprese giovani sulle società di capitali nate tra il 2000 e il 2007 24,9% 24,8% 24,7% industria totale 23,4% 22,3% 22,5% 23,4% 23,2% 22,1% 22,0% 19,9% 20,8% 19,6% 20,3% 19,3% 20,5% (*) stime. L imprenditoria giovanile nell industria 24

Grafico 20 Distribuzione delle nascite di società di capitale per macrosettore giovani totale industria costruzioni commercio altri servizi 31,6% 29,3% 28,6% 29,4% 30,0% 30,9% 29,8% 27,4% 36,2% 35,3% 34,6% 35,9% 37,0% 38,5% 38,1% 33,2% 37,4% 38,0% 37,5% 37,9% 37,8% 36,1% 37,0% 35,8% 33,4% 33,4% 33,0% 33,6% 33,0% 31,0% 31,3% 31,3% 14,6% 16,5% 17,9% 17,5% 18,3% 20,2% 19,9% 22,7% 12,9% 14,8% 16,4% 15,4% 16,3% 17,2% 16,8% 20,3% 16,4% 16,3% 16,1% 15,2% 13,9% 12,8% 13,3% 14,3% 17,5% 16,5% 16,1% 15,1% 13,8% 13,3% 13,8% 15,2% (*) stime. La distribuzione delle nascite per macrosettore (grafico 20), oltre a ribadire una ripresa delle nascite nell industria nel 2006 e nel 2007 rispetto agli altri settori, sia per le imprese giovani che per il totale delle nascite (passano, rispettivamente, dal 12,8% al 14,3%, e dal 13,8% al 15,2%), conferma la predilezione degli under 35 per il commercio (nel quale nel 2007 si concentra il 35,8% delle nascite giovani, rispetto al 31,3% complessivo) e per le costruzioni (23% contro il 20,3%), la cui quota è cresciuta tra il 2000 e il 2007 di circa otto punti percentuali, grazie alla forte vivacità del comparto. I dati sulla popolazione degli amministratori delle 71 società di capitale nate nella manifattura confermano il progressivo invecchiamento nell età di chi siede al comando delle imprese neocostituite. Nel 2000, circa il 31% degli amministratori (tabella 6) erano giovani di età inferiore ai 35 anni. Seppure con qualche oscillazione, la quota è costantemente diminuita negli anni e nel 2007 solo il 27,9% degli amministratori aveva meno di 35 anni. A parte la fascia d età tra i 46 e i 55 anni, rimasta stabile intorno al 22%, sono aumentati gli amministratori appartenenti alle altre fasce di età, con un importante balzo in avanti dei più anziani, la cui quota è passata dal 2,8% del 2000 al 4,7% del 2007. L invecchiamento tra gli amministratori delle nuove nate non è una prerogativa dell industria. Considerando il complesso delle società di capitale italiane (grafico 21), emerge un fenomeno speculare: tra il 2000 e il 2007 la quota dei giovani sotto i 35 anni si è ridotta dal 32% del 2000 al 25% del 2007, mentre quella degli over 65 è passata dal 3% del 2000 al 4,2% del 2007. L imprenditoria giovanile nell industria 25

Tabella 6 Distribuzione per classi di età delle cariche nelle società di capitale nate nell industria < 35 anni 30,6% 28,6% 30,6% 29,5% 28,2% 26,1% 25,4% 24,8% 35-45 anni 33,4% 34,2% 33,9% 33,5% 35,1% 35,1% 35,5% 35,6% 46-55 anni 22,3% 21,8% 21,3% 21,5% 20,5% 21,3% 22,4% 22,3% 56-65 anni 10,9% 12,0% 11,3% 12,2% 12,7% 13,2% 12,6% 12,5% > 65 anni 2,8% 3,4% 2,9% 3,2% 3,5% 4,4% 4,1% 4,7% (*) stime. Grafico 21 La distribuzione per classi di età degli amministratori nelle società di capitale nate nell industria e nel complesso dell economia industria totale economia 30,6% 35,6% 33,4% 2000 2007* 31,6% 37,7% 35,0% 24,8% 22,3% 22,3% 25,3% 21,7% 20,3% 12,5% 10,9% 10,1% 11,1% 4,7% 2,8% 4,2% 3,0% < 35 anni 35-45 anni 46-55 anni 56-65 anni > 65 anni < 35 anni 35-45 anni 46-55 anni 56-65 anni > 65 anni (*) stime. L imprenditoria giovanile nell industria 26

L andamento delle società di capitale giovani Tra il 2000 e il 2007 le imprese giovani hanno costantemente evidenziato tassi di sopravvivenza superiori rispetto alle altre società di capitale nate nel periodo di osservazione (grafico 22). In generale, l 87,7% delle società di capitale nate nel 2000 risulta ancora in vita dopo otto anni 8 ; per l insieme di società con cda giovane, la percentuale cresce di oltre un punto e mezzo (all 89,4%), mentre per tutto il resto delle società di capitale nate nell industria scende all 87,2%. Naturalmente, andando avanti nel tempo, aumenta la percentuale di sopravvivenza, ma con la costante di tassi maggiori per le imprese giovani e minori per le altre. Dati di maggiore dettaglio (grafico 23) indicano che, tra le imprese non cessate, è leggermente maggiore la percentuale di società di capitale entrate in crisi (in stato di fallimento, entrate in liquidazione, in procedura oppure in procedura concorsuale) tra le imprese giovani (il 13,2%, considerando le sole società che abbiano superato tre annualità) che tra le società più anziane (il 12%). La quota di imprese attive è invece superiore per le imprese under 35 (73,2%, rispetto al 72,5%). I dati di bilancio, uniti agli archivi sugli amministratori, forniscono preziose indicazioni sulle caratteristiche delle società di capitale giovani: come è prevedibile, si tratta prevalentemente di microimprese con un forte carattere familiare e in cui è molto frequente il caso di figli di imprenditori che decidono di mettersi in proprio sfruttando l esperienza accumulata nell impresa di famiglia. Sono solo 11 le società di capitale giovani che nel 2006 hanno superato i 20 di euro di fatturato (grafico 24). Solo due di queste, entrambe entrate nel settore della distribuzione di energia elettrica a seguito della liberalizzazione del mercato, hanno superato i 100 di euro e possono essere annoverate tra le medie imprese 9. Meno di un quinto delle società giovani, il 18,3%, ha superato la soglia del milione di euro: naturalmente la quota è maggiore per le aziende più anziane, nate nel 2000 (poco meno di una su tre, il 30,1%), e diminuisce quando l anno di nascita dell impresa si avvicina al 2006. 8 L impresa si intende in vita se a febbraio 2008 non risulta cessata dal registro delle imprese o se nel periodo di osservazione non è stata soggetta a fenomeni di fusione o di scissione che hanno sancito la nascita di una nuova e diversa realtà economica. 9 In una recente ricerca condotta da Confindustria con la collaborazione di Cerved BI, Università Bocconi e McKinsey (Le medie imprese - I campioni della crescita), sono state considerate imprese medie le società di capitale il cui fatturato 2006 era compreso tra i 100 e i 1.000 di euro. L imprenditoria giovanile nell industria 27

Grafico 22 Tassi di sopravvivenza nell'industria delle imprese giovani e del resto delle società di capitale per anno di nascita (rapporto tra società di capitali non cessate e il totale delle società di capitale nate tra il 2000 e il 2004) 100% imprese giovani altre 95% 93,5% 95,7% 95,0% 90% 89,4% 91,5% 88,3% 91,8% 89,9% 92,3% 92,2% 90,3% 87,0% 85% 80% 2000 2001 2002 2003 2004 2000-2004 Grafico 23 Stato di attività delle imprese per anno di nascita dell impresa giovani altre attive in fallimento, in liquidazione o in procedura inattive e sospese cessate attive in fallimento, in liquidazione o in procedura inattive e sospese cessate 10,6% 8,5% 8,2% 6,5% 4,3% 7,8% 4,6% 4,2% 5,0% 6,0% 5,8% 9,4% 8,2% 14,5% 14,6% 12,5% 13,2% 15,0% 13,0% 11,7% 10,1% 7,7% 5,0% 5,1% 4,9% 4,5% 5,2% 7,8% 9,1% 10,7% 12,5% 14,9% 13,4% 9,7% 5,8% 12,0% 65,0% 72,4% 72,9% 76,0% 81,4% 73,2% 64,4% 68,5% 72,9% 76,4% 82,1% 72,5% 2000 2001 2002 2003 2004 2000-04 2000 2001 2002 2003 2004 2000-04 L imprenditoria giovanile nell industria 28