RISCHIO INCENDIO E SITUAZIONE IN CAMPANIA Guido PARISI Direttore regionale VV.F. CAMPANIA



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RISCHIO INCENDIO E SITUAZIONE IN CAMPANIA Guido PARISI Direttore regionale VV.F. CAMPANIA

935 interventi di soccorso in 5 anni nelle strutture sanitarie della Campania sa 17% na 47% av 15% bn 7% ce 14%

Negli ultimi 5 anni 126 incendi negli ospedali e case di cura della Campania Distribuzione percentuale nelle province sa 24% av 9% bn 5% ce 15% na 47%

CAUSE DI INCENDIO NEGLI OSPEDALI inceneritori materiali combustibili dolosi cucine gas anestetici liquidi infiammabili origini diverse autocombustione impianti e deposito di ossigeno impianti termici mozziconi di sigarette e fiammiferi impianti apparecchiature elettriche 0 5 10 15 20 25

LUOGHI OVE SCOPPIANO GLI INCENDI corsie camere 3% locali personale sale 6% operatorie 11% locali tecnci 52% altri locali 12% esterno 16%

LUOGHI OVE SCOPPIANO GLI INCENDI aree occupate da pazienti spacci e rivendite aree di ricerca e magazzini locali per macchinari aree non occupate da pazienti aree lavaggio laboratori aree raccolta rifiuti 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18

All. I DPR 151/2011 A B C 68 Strutture sanitarie che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno, case di riposo per anziani con oltre 25 posti letto; Strutture sanitarie che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale, ivi comprese quelle riabilitative, di diagnostica strumentale e di laboratorio, di superficie complessiva superiore a 500 m2 fino a 50 posti letto Strutture riabilitative, di diagnostica strumental e e di laboratorio fino a 1.000 m2 Strutture fino a 100 posti letto; Strutture riabilitative, di diagnostica strumentale e di laboratorio oltre 1.000 m2 oltre 100 posti letto Strutture con posti letto da 25 a 50 da 50 a 100 oltre 100 Ambulatori con superficie da 500 a 1000 m 2 oltre 1000 m 2

Delle 387 attività censite sono così distribuite: 154 in A, 146 in B e 87 in C 120 100 80 60 40 20 0 av bn ce na sa

Numero degli ospedali e case di cura accreditate nella regione Campania categoria c con cpi av 11 7 4 bn 9 5 1 ce 19 9 3 na 51 31 8 sa 22 14 5 112 66 21 32%

i 112 complessi sanitari sono così distribuiti tra privato e pubblico

i 66 ospedali o case di cura categoria C sono così distribuiti tra privato e pubblico 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 av bn ce na sa

I 22 CPI distribuiti tra pubblico e privato 7 6 5 4 private pubbliche 3 2 1 0 av bn ce na sa

Il mio dottore mi diede sei mesi di vita; ma quando non potei pagare il conto, me ne diede altri sei. Walter Matthau Mentre i medici si consultano, il paziente muore!

La sicurezza antincendio presenta problematiche particolari Configurazione architettonica degli edifici Presenza di fattori di pericolo tecnologico Comportamenti delle risorse umane

Configurazione edilizia Le Aree servizi tecnici (centrali termiche e di condizionamento, depositi di gas tecnici e medicali), lavanderia e depositi, cucina e mensa, archivi e uffici amministrativi Le Aree di degenza con corsie e camere, sale operatorie e di medicazione, studi medici

Pericolo tecnologico Impianti di distribuzione gas comburenti e medicali Camera iperbarica Ossigeno Protossido d azoto Sorgenti di radiazioni ionizzanti Cobaltoterapia Medicina nucleare

Persone esposte Degenti Personale Visitatori Dipendenti imprese esterne Una diversa cognizione dei rischi presenti Comportamenti differenziati in emergenza

Gestione del Rischio dipende dal numero, densità e delle condizioni psico-fisiche dei degenti dalle fonti di pericolo tecnologico per cui nasce l esigenza di poter disporre personale istruito, organizzato e periodicamente addestrato a fronteggiare l emergenza incendio in ciascun reparto

ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO 1. I criteri in base ai quali deve essere organizzata e gestita la sicurezza antincendio, sono enunciati negli specifici punti del decreto del Ministro dell interno 10 marzo 1998, con particolare riferimento a: - riduzione della probabilità di insorgenza di un incendio; - controllo e manutenzione degli impianti e delle attrezzature antincendio al fine di garantirne l efficienza; - formazione e informazione del personale; - pianificazione e gestione dell emergenza in caso di incendio.

Sistema gestione sicurezza antincendio SGSA

Conclusioni Alla luce delle innovazioni procedimentali introdotte dal DPR 151/11 per il titolare dell attività il mantenimento delle condizioni di sicurezza antincendio nelle attività produttive assume una rilevanza maggiore che in passato. Quindi oltre che sulla responsabilità del professionista dovremo interrogarci sulla accresciuta responsabilità del titolare dell attività.

"Prima di lasciarvi vorrei proprio lasciarvi un messaggio positivo. Ma non ce l'ho. Fa lo stesso se vi lascio due messaggi negativi" la legge di Pascal che dice "se non facciamo niente, siamo sicuri che il peggio accadrà", tanto vale provare a fare qualcosa!