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RA 1: Monitorare le fasi di passaggio tra cicli di studio, tra indirizzi diversi, tra canali formativi diversi, provvedendo alla raccolta delle informazioni utili per l'identificazione di eventuali situazioni di disagio da prevenire. 1.Monitoraggio situazioni di transizione 1.4 Elaborazione dati Elaborare dati, informazioni su situazioni di disagio (es. drop-out, detenuti minorili, ) necessari per la progettazione degli interventi. 1.3 Raccolta dati Raccogliere dati, informazioni su situazioni di disagio (es. drop-out, detenuti minorili, ) attraverso la relazione con gli enti di riferimento, utilizzando opportuni strumenti (es. questionari, griglie di rilevazione, ). 1.2 Monitoraggio percorsi formativi Monitorare l andamento di alcune tipologie di percorsi formativi (es. professionali, tecnici, ASL,...) che prevedono uno sbocco immediato verso il mercato del lavoro, al fine di supportare le persone nelle fasi di transizione. 1.1 Individuazione normativa Individuare le disposizioni normative e le misure di riferimento per i sistemi di istruzione / formazione / lavoro, con particolare attenzione alle disposizioni relative alla gestione delle situazioni di disagio.

RA 2: Realizzare azioni finalizzate alla prevenzione del disagio nelle fasi di transizione scuola-formazione e formazione-lavoro, promuovendo laboratori di gruppo e iniziative di incontro scuola-famiglia-servizi-imprese. 1.Realizzazione azioni di prevenzione 1.3 Partecipazione famiglie Favorire la partecipazione delle famiglie nella realizzazione di azioni organizzate secondo modalità diverse (es. colloqui, laboratori, seminari,.). 1.4 Collaborazione con enti / istituzioni della rete Realizzare le azioni prevedendo la collaborazione dei referenti del mondo istituzionale e produttivo. 1.2 Realizzazione azioni di prevenzione Realizzare azioni di prevenzione, gestite sulla base di incontri individuali (es. colloqui individuali,..) e/o di gruppo (es. assessment, laboratori, workshop, seminari, ). 1.1 Rilascio autorizzazioni Richiedere il rilascio delle dovute autorizzazioni per la partecipazione alle azioni da parte delle famiglie (es. giovani minorenni) o delle autorità competenti (es. detenuti minorenni), predisponendo la necessaria modulistica.

RA 3: Progettare percorsi personalizzati finalizzati al recupero di soggetti che vivono esperienze difficili e critiche nel loro percorso formativo e/o di inserimento lavorativo, programmando, sulla base dei dati di monitoraggio, interventi dedicati. 1.Progettazione percorsi personalizzati 2. Programmazione interventi 1.3 Collaborazione con soggetti della rete territoriale Stabilire modalità di collaborazione con i referenti formativi, istituzionali e/o del mondo produttivo al fine della progettazione di interventi nel perseguimento di obiettivi condivisi. 1.2 Progettazione percorsi personalizzati Progettare percorsi personalizzati avendo cura di selezionare i contenuti, le modalità (es. tirocinio formativo e di inserimento), i materiali e gli strumenti più opportuni alle caratteristiche / vissuto del beneficiario. 2.3 Programmazione interventi Programmare la realizzazione di interventi, sulla base dei dati del monitoraggio, nel rispetto delle risorse disponibili (es. operatori, spazi,.), dei vincoli esistenti (es. difficoltà nell apprendimento, assenza di specifici percorsi formativi,.) e della tempistica data. 2.2 Progettazione interventi Progettare interventi per il target scelto avendo cura di selezionare contenuti, materiali, strumenti e modalità più opportune. 1.1 Ricostruzione esperienze Ricostruire le esperienze, la motivazione, le risorse, le potenzialità, ecc. dell utente, attraverso l uso di strumenti (es. bilancio di posizionamento, foto, questionari, check list,, ) e/o di metodologie diverse (es. colloquio, storytelling, domande stimolo, ). 2.1 Individuazione destinatari e beneficiari interventi Individuare, in relazione agli interventi proposte, i diversi destinatari (es. famiglie, insegnanti, dirigenti scolastici, funzioni obiettivo, ) e i beneficiari (es. drop out, detenuti minorili, NEET, ).

RA 4: Attivare interventi di accompagnamento all inserimento lavorativo e piani individualizzati a favore di soggetti svantaggiati, svolgendo azioni di tutoring e di monitoraggio nei momenti di transizione e favorendo il processo di incontro domanda e offerta di lavoro. 1.Interventi di accompagnamento 2. Tutoring 3. Monitoraggio 1.4 Stabilizzazione lavorativa Favorire interventi di stabilizzazione (con CTI) a seguito del positivo esito del periodo di inserimento lavorativo. 1.3 Attivazione interventi Attivare interventi di accompagnamento all inserimento lavorativo a favore di soggetti svantaggiati, individuando eventuali soggetti finanziatori (es. enti pubblici, enti religiosi,.). 1.2 Adempimento pratiche burocratiche Condividere l adempimento delle diverse pratiche (es. stipula convenzione, formalizzazione PFI,.) in capo ai diversi soggetti (servizio / impresa / beneficiario) scaturenti dal rispetto di diritti e obblighi previsti dalla normativa. 1.1 Presentazione servizi e misure Presentare l offerta dei servizi e delle opportunità e/o misure attivabili, al fine della costruzione della relazione tra i diversi soggetti (servizio / impresa / beneficiario). 2.1 Attivazione tutoring Attivare azioni di tutoring, curando le relazioni con il beneficiario ed i referenti dell ente ospitante, utilizzando canali comunicativi diversi (es. visite, telefonate, mail,.). 3.3 Realizzazione azioni correttive Realizzare azioni correttive (es. interruzione tirocinio) degli interventi proposti a seguito della rilevazione della sussistenza di condizioni non rispondenti alle disposizioni normative. 3.2 Raccolta dati di monitoraggio Raccogliere dati / informazioni (es. firme presenza, registri, diario di bordo,.) durante l azione di monitoraggio per la valutazione degli esiti dell inserimento. 3.1 Attivazione monitoraggio Attivare modalità di monitoraggio diversificate (es. visite aziendali, colloqui con beneficiari, mail, ), in coerenza agli interventi promossi.

Bibliografia ISFOL, Rapporto di monitoraggio sui servizi per il lavoro 2015, ISFOL, febbraio 2016 ISFOL, Manuale del tirocinante. Guida pratica al tirocinio extracurricolare, novembre 2015 ISFOL, La qualità nei servizi di orientamento e inserimento lavorativo nei Centri per l Impiego: Linee guida e Carta dei servizi, 2007 Mandrone E., Landi R., Marocco M., Radicchia D., I canali di intermediazione e i servizi per il lavoro, ISFOL, maggio 2016 Normativa Raccomandazione del 22.04.2013 del Consiglio Europeo sull istituzione di una Garanzia per i Giovani; Piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani, 23 dicembre 2013 Accordo del 20 dicembre 2012, tra il Governo, le Regioni e gli Enti locali concernente la Definizione del sistema nazionale sull'orientamento permanente Accordo del 5 dicembre 2013, tra il Governo, le Regioni e gli Enti locali recante Definizione delle Linee Guida del sistema nazionale sull orientamento permanente Accordo del 13 novembre 2014, tra il Governo, le Regioni e gli Enti locali recante Definizione degli Standard minimi dei servizi e delle competenze degli operatori di orientamento, con riferimento alle funzioni e ai servizi di orientamento attualmente in essere nei diversi contesti territoriali e nei sistemi dell Istruzione, della Formazione e del Lavoro MIUR, Linee guida nazionali sull'orientamento permanente, del 19.02.2014 Accordo del 25.05.2017 tra il Governo, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante Linee guida in materia di tirocini formativi e di orientamento, ai sensi dell articolo 1, commi da 34 a 36, della legge 28 giugno 2012, n. 92 Accordo del 24.01.2013 tra il Governo, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, sul documento recante Linee guida in materia di tirocini. Legge 10 dicembre 2014, n. 183, Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81, Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183. D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 150, Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183