CARTA DEI SERVIZI OBIETTIVO DEL SERVIZIO FINALITÀ. Servizio Avviamento al Lavoro

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1 Il valore fondante che sostiene il Servizio è il riconoscimento del lavoro come parte significativa del processo di socializzazione e di integrazione di ciascun cittadino. Il lavoro è condizione per l accesso ai diritti di cittadinanza, ma anche condizione per acquisire un ruolo adulto, per acquisire identità e visibilità sociale. Il servizio intende affiancare sostegno educativo e mediazione sociale agli strumenti legislativi che sostengono il diritto al lavoro. OBIETTIVO DEL SERVIZIO Il al lavoro ha l obiettivo di accompagnare e facilitare l inserimento lavorativo di persone in condizione di particolare debolezza nei confronti del mondo del lavoro per invalidità e/o svantaggio attraverso percorsi personalizzati di accompagnamento e sostegno. Sono servizi accessori - coperture assicurative INAIL e R.C. - compensi incentivanti erogati dai Servizi Sociali ai partecipanti ai tirocini - rimborso parziale e temporaneo degli oneri sociali sostenuti dall azienda in caso di assunzione - informazioni ed orientamento per l accesso ad altri servizi o prestazioni sociali comunali Il Servizio si articola in progetti specifici: - per le persone disabili iscritte all U.C.M. - per i minori in condizione di svantaggio familiare - per le persone svantaggiate FINALITÀ L attività del servizio ha la finalità di: Favorire l incontro tra i bisogni dell utente e le esigenze del mondo del lavoro; Favorire il processo di integrazione socio-lavorativa delle persone in difficoltà collaborando con le realtà economiche, produttive, istituzionali; Accrescere e consolidare la sicurezza, l autostima personali dell utente e favorire l'assunzione di un ruolo adulto; Contribuire alla realizzazione del progetto di vita del soggetto collaborando con i servizi sociali territoriali; Contribuire all elaborazione critica delle metodologie e degli strumenti utilizzati in collaborazione con gli altri servizi per l inserimento lavorativo e con i servizi della Provincia; Promuovere attività di diffusione delle informazioni e di sensibilizzazione su temi, problematiche e strumenti dell integrazione lavorativa delle persone disabili. Gli obiettivi in riferimento alla rete dei servizi sono: Promuovere la messa in rete delle risorse pubbliche e private che agiscono a favore dell orientamento, della formazione e dell inserimento al lavoro delle persone disabili; Creare occasioni costanti di scambio e di passaggio di informazioni, verifiche sul percorso di inserimento lavorativo con il servizio sociale referente e gli altri operatori che partecipano al progetto complessivo di vita del soggetto;

2 DESTINATARI Sono destinatori delle azioni erogate dal Servizio: - persone in condizione di disabilità ai sensi della L. 68/99 - persone in condizioni di svantaggio ai sensi dell art. 4 L.381/91 - persone in condizioni di disagio socile seguite dai servizi sociali comunali che necessitino di accompagnamento per entrare o rientrare nel mondo del lavoro. MODALITÀ DI ACCESSO: Nella rete dei servizi socio-assistenziali, il S.A.L. del Comune di si caratterizza come servizio di secondo livello; l ammissione al SAL avviene, quindi, a seguito di segnalazione da parte di un servizio sociale referente quali: - Centri Sociali comunali - Servizi specialistici asl - Servizi azienda ospedaliera - Servizi del Ministero della Giustizia - Servizi sociali privati La segnalazione attraverso la modulistica prevista, richiede di allegare documentazione personale e sociale come anche relativa allo stato di svantaggio. Ciò consente di raccogliere le informazioni utili e necessarie per la definizione di un efficace progetto personalizzato di integrazione lavorativa. Il servizio ha sede organizzativa a Brscia in P.zza Repubblica,1 dove è possibile rivolgersi per informazioni e chiarimenti nei seguenti orari: lunedì martedì mercoledì e venerdì dalle ore 9 alle ore 12; martedì e mercoledì anche dalle ore 14 alle 15,30. PERSONALE: Per la realizzazione degli interventi il SAL si avvale di personale proprio ed in convenzione preparato e formato nelle metodologie della mediazione lavorativa.

3 IL PROGETTO PER L INTEGRAZIONE LAVORATIVA DI PERSONE DISABILI DESTINATARI: Sono destinatarie del progetto le persone disabili per invalidità fisica, intellettiva e sensoriale iscritte o iscrivibili all U.C.M. residenti nei Comuni di e Collebeato che necessitino di un percorso individualizzato e di accompagnamento per accedere con successo al mondo del lavoro. Gli obiettivi perseguiti nei confronti delle persone disabili: Osservare, comprendere e verificare capacità, abilità, caratteristiche funzionali e potenzialità del soggetto in ambito lavorativo attraverso l affiancamento, l osservazione diretta e il monitoraggio; Definire, con il servizio sociale referente, con il soggetto e, se necessario, con la sua famiglia percorsi personalizzati di formazione in situazione e collocamento mirato condividendo obiettivi,tempi, e modalità Facilitare la conoscenza e l acquisizione delle competenze per la corretta esecuzione delle mansioni, accrescere e approfondire gli aspetti inerenti l assunzione del ruolo lavorativo (tirocinio in situazione e formazione di gruppo); Collocare - attraverso percorsi di collocamento mirato - e sostenere attraverso azioni di monitoraggio al collocamento e sostegno al collocamento - il soggetto nella realtà produttiva individuata; Promuovere la partecipazione e il coinvolgimento del soggetto e, quando necessario, della famiglia, durante le diverse fasi di sviluppo del progetto di inserimento lavorativo attraverso incontri per la programmazione del progetto personalizzato e di verifica dell andamento dell esperienza. Le azioni realizzate sono: In riferimento al mondo del lavoro Ricerca e conoscenza delle realtà di lavoro per l individuazione di postazioni lavorative adeguate alle possibilità ed alle esigenze delle persone disabili; Stipula di Convenzioni di integrazione lavorativa secondo l art. 11 L.68/ 99 in accordo con U.C.M. della Provincia di

4 L attività del Servizio nei confronti dei singoli utenti si realizza attraverso la definizione di progetti personalizzati condivisi e concordati con il servizio sociale referente, il soggetto e, ove opportuno, la sua famiglia. I progetti personalizzati possono prevedere le seguenti azioni: Attività di osservazione e valutazione che si concretizza con la realizzazione di tirocini osservativi e con la raccolta di informazioni e orientamenti dai servizi sociali e sanitari coinvolti nella cura e nel progetto disintegrazione del soggetto. Attività di formazione in situazione che si realizza attraverso l attivazione di tirocini aziendali con finalità formative e collocative per accostare il soggetto al mondo del lavoro e per sviluppare, in situazione reale, competenze relative all assunzione di ruolo ed alo svolgimento della mansione. In questa azione l affiancamento dell educatore in azienda viene gradualmente ridotto, mano a mano aumentano le autonomie del soggetto e le sue capacità di integrarsi con l ambiente. Realizzazione di percorsi di formazione per gruppi di utenti per favorire, anche attraverso il confronto nel gruppo di pari lo sviluppo di alcuni pre-requisiti: nelle autonomie, nelle capacità personali, nelle capacità relazionali. Collocamento mirato nel quale l inserimento lavorativo impegna gli operatori a garantire il supporto tecnicometodologico all azienda per la ricerca della postazione di lavoro più idonea e per seguire il processo di integrazione nell azienda. Assistenza dopo il collocamento: garantita attraverso il monitoraggio dell inserimento con interventi almeno mensili nel primo anno di collocamento per controllare il buon andamento dei processi di integrazione e per intervenire a fronte di particolari difficoltà e a richiesta dell azienda o dell interessato nel periodo successivo. L attività di sostegno educativo è svolta da operatori qualificati con esperienza nel lavoro di mediazione e di inserimento nel mondo del lavoro FAMIGLIA La collaborazione con la famiglia di riferimento è un aspetto importante all interno del progetto di integrazione lavorativa del/la candidato/a delle persone con disabilità intellettiva in quanto, per la buona riuscita del progetto, sono necessarie la condivisione degli obiettivi e l alleanza continua sulle strategie del percorso perché tutte le parti coinvolte vadano nella stessa direzione concordata all inizio e in itinere. La parte importante che il progetto richiede alla famiglia è di sostenere, contenere e stimolare la il familiare rispetto ai vissuti legati alla nuova esperienza lavorativa comprendendo le fatiche e le frustrazioni. Il S.A.L. è consapevole che l integrazione lavorativa in particolare di un figlio odi una figlia apre il complesso tema dell emancipazione e dell adultità che riguardano e ridefiniscono gli equilibri strutturati all interno della famiglia e in specifico nel rapporto con i genitori. Non è previsto dal progetto che la famiglia si rechi nell azienda individuata per approfondire o chiarire eventuali situazioni problematiche in quanto questo compito spetta all operatore del S.A.L. che invece è sempre a disposizione per approfondimenti e confronti con la famiglia stessa.

5 IL PROGETTO PER L INTEGRAZIONE LAVORATIVA DI MINORI IN CONDIZIONI DI SVANTAGGIO FAMILIARE DESTINATARI: Il servizio si rivolge a minori e neomaggiorenni residenti sul territorio cittadino che abbiano le seguenti caratteristiche: - minori che frequentano il corso di licenza media o di alta alfabetizzazione presso i Centri Territoriali; - minori tra i sedici e i diciotto anni, che abbiano assolto all obbligo scolastico e che siano a rischio di emarginazione, i quali intendano raggiungere l obbligo formativo tramite lo strumento dell apprendistato; - neomaggiorenni, tra i diciotto ed i venti anni, che necessitino di un accompagnamento educativo per entrare nel mondo del lavoro. Gli obiettivi perseguiti nei confronti dei minori sono: Offrire all adolescente esperienze di relazioni positive e significative con gli adulti presenti nel servizio al fine di sviluppare una comunicazione fondata sulla fiducia ed il rispetto reciproco. Educare l adolescente a conoscere ed imparare i pre-requisiti necessari per inserirsi nel mondo del lavoro ( il rispetto degli orari, l apprendimento delle capacità manuali, il rispetto e l osservanza delle regole, la relazione con i colleghi e gli adulti, etc.:) Stimolare l adolescente a conoscere la realtà che lo circonda ed offrire strumenti per migliorare la propria capacità di relazione. Offrire all adolescente uno spazio educativo dove possa sperimentare una relazione positiva con l adulto e costruire un progetto di vita teso al proseguimento della carriera scolastica o ad un inserimento nel mondo del lavoro. Favorire l integrazione sociale del minore all interno della propria realtà. Le azioni sono realizzate in due fasi: 1) Attività formative in aula e nei laboratori per la realizzazione di obiettivi educativi definiti nel progetto personalizzato L attività formativa ha una durata variabile dai 3 ai 12 mesi con la finalità di conoscere, valutare e sviluppare le potenzialità e le capacità del minore che si concretizzano in: Svolgimento di attività quotidiane in laboratori di cartotecnica e di assemblaggio sotto la supervisione degli educatori. Attività formative d aula volte al recupero di nozioni di base di lingua e di matematica. Attività formative d aula rispetto alla conoscenza del mondo del lavoro, educazione alla salute e al tempo libero. Individuazione di percorsi ludico/formativi sul territorio per favorire l integrazione nella propria area di appartenenza. Sostegno individuale attraverso il colloquio da parte di un educatore qualificato rispetto al percorso svolto o di sostegno in momenti di difficoltà.

6 Stesura di un bilancio di competenze individualizzato. Verifiche periodiche del progetto individualizzato con il soggetto interessato, la famiglia ed il Servizio Sociale referente. Verifica e monitoraggio alla frequenza del percorso scolastico intrapreso in collaborazione con gli insegnanti della scuola. 2) Attività di formazione in situazioni di lavoro esterne ( tirocini formativi e di orientamento ai sensi del D.M. 142/98 e art. 18 Legge 196/97 ). L attività di formazione in situazione si realizza attraverso l attivazione di tirocini aziendali con finalità lavorative e formative allo scopo di accostare il ragazzo al mondo del lavoro attraverso lo sviluppo di competenze operative e, in particolare, di competenze relative all assunzione di ruolo ( responsabilità, continuità nell impegno, rispetto dei ruoli ecc.) che si concretizzano in: Ricerca e monitoraggio delle aziende per l individuazione di postazioni lavorative adatte alla realizzazione di tirocini formativi e di orientamento. Incontro con l interessato, la famiglia ed il Servizio Sociale referente per spiegare, condividere gli obiettivi e il metodo dell esperienza di tirocinio formativo c/o l azienda. Attivazione, monitoraggio, e verifiche dei tirocini formativi in collaborazione con i referenti aziendali. Incontri individuali con il tirocinante per riflettere e rielaborare l esperienza formativa in azienda. FAMIGLIA La collaborazione con la famiglia di riferimento è un aspetto importante all interno del progetto di integrazione lavorativa del minore; per la buona riuscita del progetto sono necessarie la condivisione degli obiettivi e l alleanza continua sulle strategie del percorso perché tutte le parti coinvolte vadano nella stessa direzione concordata all inizio e in itinere. Si chiede, quindi, che la famiglia sottoscriva il patto formativo e partecipi agli incontri di verifica, rispetti le indicazioni del progetto personalizzato.

7 IL PROGETTO PER L INTEGRAZIONE LAVORATIVA DI PERSONE IN CONDIZIONI DI DISAGIO SOCIALE DESTINATARI I destinatari del progetto sono le: persone in condizioni di svantaggio certificato ai sensi dell art. 4 della L. 381/91 le persone appartenenti alle fasce deboli secondo le direttive CE n: 2204/2002 persone in condizione di disagio sociale in carico ai servizi comunali Gli obiettivi perseguiti nei confronti delle persone in condizione di disagio sociale sono: conoscere, valutare ed orientare le potenzialità presenti aumentare le capacità personali e sociali al fine di gestire l inserimento lavorativo rafforzando e sviluppando autostima, fiducia delle proprie capacità, tutela della propria salute, assunzione di responsabilità, consapevolezza dei propri diritti/doveri ed interiorizzazione delle regole. individuare spazi di collocabilità e gli eventuali bisogni di formazione specifica avvicinare, anche con strumenti di gradualità le persone in difficoltà al mondo del lavoro e della cooperazione sociale stabilizzare i risultati raggiunti Le azioni utilizzate per il raggiungimento degli obiettivi sono: in riferimento alle persone: colloqui di accoglienza e di orientamento bilancio delle competenze individuali ricerca di opportunità di formazione volte all apprendimento di una specifica professionalità rapporto con le aziende e con le cooperative sociali tirocini formativi e di orientamento collocamenti sostegno monitoraggio in riferimento al mondo del lavoro: Ricerca, conoscenza e sensibilizzazione delle realtà del mondo del lavoro per l individuazione di postazioni lavorative adeguate alle possibilità ed alle esigenze delle persone in condizioni di disagio sociale Sensibilizzazione degli enti pubblici alla stipula di convenzioni per l affidamento di servizi alle cooperative sociali di tipo b e gestione dei relativi protocolli operativi volti a favorire l inserimento al lavoro di persone svantaggiate Stipula di convenzioni per la realizzazione di tirocini formativi e di orientamento ai sensi del D.M. 142/91

8 Rapporti con i servizi: L inserimento lavorativo delle persone in condizioni di disagio sociale non può prescindere da un costate rapporto con i servizi sociali di riferimento che hanno in carico la persona poiché l avvicinamento al lavoro è parte integrante di un progetto di integrazione sociale che la persona ha precedentemente stipulato. Tale rapporto si esplica in Scambio di informazioni condivisione del progetto, degli strumenti e di eventuali ulteriori forme di sostegno volte alla buona riuscita del percorso di integrazione lavorativa verifiche in itinere e chiusura del progetto MODALITÀ DI ACCESSO: L accesso al avviene attraverso la diretta segnalazione da parte degli operatori di riferimento sociali o socio sanitari che hanno in carico la persona o la famiglia. La segnalazione attraverso la modulistica prevista, prevede di allegare documentazione personale e sociale come richieste par ciascun tipo di svantaggio. Ciò consente di raccogliere le informazioni utili e necessarie per la definizione di un efficace progetto personalizzato di integrazione lavorativa nonché la messa a disposizione di materia PERSONALE: Per la realizzazione degli interventi il SAL si avvale della collaborazione di educatori professionali formati nelle metodologie della mediazione lavorativa.

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