Le novità del d.lgs. n. 205/2010 Treviso, 4 Maggio 2011



Documenti analoghi
La classificazione dei rifiuti dopo il d.l. n. 2/2012 convertito con legge n. 28/2012. Come produttori,

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

La nuova classificazione dei rifiuti alla luce della Sentenza della Corte di Cassazione n. 5300/02 del Mauro Sanna

R E A C H C L P T. U.

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

I nuovi criteri di classificazione dei rifiuti. Rosanna Laraia ISPRA

La classificazione dei rifiuti ai fini del loro recupero. Maria Palumbo Direttore Centro Campano Tecnologie Ambientali CCTA Scarl

La normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche

Agenti chimici: il regolamento CLP

La classificazione dei rifiuti: indicazioni pratiche e novità dal 1 giugno. Luca Spinelli Theolab spa

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA

REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

Marcatura CE Cancelli

LA MARCATURA CE DEGLI AGGREGATI RICICLATI LA MARCATURA CE DEGLI AGGREGATI RICICLATI

CSA Teramo L Aquila Ingegneria Ambiente Sicurezza Energia

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE

DISPENSE IN MATERIA DI: GESTIONE RIFIUTI DAL DECRETO RONCHI DEL 1997 AL CODICE AMBIENTALE DEL Claudio Boldori

UNIONCAMERE LOMBARDIA OSSERVATORIO CODICE AMBIENTE novembre 2012

Classificazione dei rifiuti

REGOLAMENTO PARTICOLARE

NUOVI CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI REGOLAMENTO UE n 1357/2014 e DECISIONE UE n. 955/2014

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

I Prodotti Fitosanitari alla luce dei Regolamenti REACH e CLP

REGIONE PUGLIA Area politiche per la riqualificazione, la tutela e la sicurezza ambientale e per l attuazione delle opere pubbliche

Aviva Top Pension. Documento sul regime fiscale. Piano Individuale Pensionistico di Tipo Assicurativo - Fondo Pensione

NUOVE MODALITA DI DI CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI

Pordenone, 5 aprile Codice dell Ambiente. ANCE Direzione Legislazione Mercato Privato. Marcello Cruciani

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in

BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI E DISCIPLINA DEGLI APPALTI

un controllo di accettazione tipo A ogni 300 mc massimo di getto

RISOLUZIONE N. 248/E

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Oggetto: Informativa n. 7. Novità legislative d immediato interesse ed applicazione.

GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

IL MOMENTO DI EFFETTUAZIONE E FATTURAZIONE DEI SERVIZI B2B

L Acquisizione di beni e l affidamento della progettazione e/o realizzazione di servizi e interventi sociali

Vediamo di seguito a grandi linee il procedimento per giungere alla marcatura CE.

rifiuto da catalogare

Novità in materia di Rimborsi IVA

Formazione dei dirigenti 16 ore

PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000

CONFINDUSTRIA PADOVA, TREVISO, VICENZA LA NUOVA DISCIPLINA PER LA CARATTERIZZAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi (Art. 183 D.lgs.

Reg. 305/2011/UE: il nuovo sistema per la marcatura CE dei prodotti per le costruzioni in vigore dal 1 luglio 2013

REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014)

PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI

La Simbiosi Industriale nel contesto del Piano Gestione Rifiuti della Regione Emilia Romagna

CASO D USO: TRASPORTO TRANSFRONTALIERO

ƒ Gli standard e la gestione documentale

Direttiva Macchine2006/42/CE

1 Il CNC è l organismo di rappresentanza istituzionale sul piano nazionale della categoria professionale dei chimici.

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

Controlli pubblici e certificazioni ambientali. Rapporti tra due istituti distinti.

REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. /.. DELLA COMMISSIONE. del

PRESCRIZIONI PARTICOLARI DIRETTIVA 2006/42/CE RELATIVA ALLE MACCHINE Allegato X Garanzia Qualità Totale

Richiesta-Approvazione-Consegna Dispositivi di Protezione Individuale

LA DIRETTIVA 2012/19/UE DEL 4 LUGLIO 2012 sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche

REGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio

Le schede dei dati di sicurezza secondo REACH e CLP. Dott.ssa Cristina Bancomina - S.C. Igiene Sanità Pubblica

Il Ministro dello Sviluppo Economico

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37

Oggetto: Istanza di interpello. Aliquota Iva da applicare alle cessioni di preparazioni alimentari per cani e gatti.

LA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AI LAVORI ELETTRICI E LA NORMA CEI (III EDIZIONE): APPROFONDIMENTI

COMUNE DI CAVAION VERONESE PROVINCIA DI VERONA UFFICIO TRIBUTI ECOLOGIA - RISORSE UMANE

C i r c o l a r e d e l 1 7 d i c e m b r e P a g. 1

La Germania dal modello usa e getta al vuoto a rendere con cauzione

Il rischio cancerogeno e mutageno

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale

PRODUTTORE, DETENTORE, RESPONSABILITA ESTESA DEL PRODUTTORE

L ASSIMILAZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI AI RIFIUTI URBANI. I PRESUPPOSTI DI ASSOGGETTABILITA DEI RIFIUTI ALLE IMPOSTE COMUNALI

Scheda identificativa dei prodotti in legno

COMUNE DI MARIGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014

Roma,28 dicembre 2007

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

RISOLUZIONE N. 98/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25/11/2015

Il Sistema di Gestione

Fondi pensione, un tris di chiarimenti

Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro

Definizioni rilevanti in relazione ai Sistemi Semplici di Produzione e Consumo

MODIFICHE AL REGOLAMENTO N /98 IN MATERIA DI MERCATI

I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria

19 - INDICE DELLA MATERIA SICUREZZA ELETTRICA ED ELETTROTECNICA

CONVEGNO BNL / ODCEC TORINO. Problematiche inerenti l utilizzo di prodotti a copertura dei rischi

SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

PRESTAZIONE DI LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE ART del codice civile

COMUNE DI BOVEZZO Provincia di Brescia

In arrivo le novità per la tempistica di guida nel trasporto di viaggiatori per i servizi occasionali internazionali.

Transcript:

Le novità del d.lgs. n. 205/2010 Treviso, 4 Maggio 2011 dott.ssa Manuela Molinaro B&P Avvocati, via Leoni 4 - Verona manuela.molinaro@buttiandpartners.com www.buttiandpartners.com

Non si tratta di un correttivo ma del recepimento della Direttiva 2008/98/CE in materia di rifiuti. Il testo va interpretato sulla base della Direttiva, in particolare dei considerando.

La Direttiva 2008/98/CE costituisce un punto di svolta nell approccio comunitario alla gestione dei rifiuti. Società del riciclaggio. Criteri di priorità e gerarchia nella gestione dei rifiuti: a) prevenzione; b) preparazione per il riutilizzo; c) riciclaggio; d) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia; e) smaltimento Responsabilità estesa del produttore

Sottoprodotto a) la sostanza o l oggetto è originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte integrante, e il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto; b) è certo che la sostanza o l oggetto sarà utilizzato, nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi; c) la sostanza o l oggetto può essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale; d) l ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostanza o l oggetto soddisfa, per l utilizzo specifico, tutti i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell ambiente e non porterà a impatti complessivi negativi sull ambiente o la salute umana.

Novità per la classificazione e pericolosità dei rifiuti dopo il d.lgs. n.205/2010. Ecotossicità in particolare. Art. 183: Rifiuto pericoloso è quello che presenta una o più caratteristiche di cui all allegato I della Parte IV. Allegato I: Quindici caratteristiche di pericolo e due importanti note che per le caratteristiche più rilevanti rinviano alla pertinente normativa sulle sostanze pericolose.

Le conseguenze che si vorrebbero trarre dalla nuova definizione di rifiuto pericoloso. Si è sostenuto che queste norme modificherebbero radicalmente le modalità per considerare pericoloso un rifiuto. In sostanza, le analisi e la valutazione circa la sussistenza delle caratteristiche di pericolo dovrebbero secondo questa tesi - essere fatte anche in assenza di asterisco (e di codice a specchio) nell elenco dei rifiuti.

Rifiuti pericolosi: cinque argomenti per la perdurante importanza dell elenco (solo i codici con asterisco possono essere pericolosi) 1. Par. 3, 3.1, 3.2 e 3.3 della Introduzione all Allegato D: precisa procedura per la classificazione del rifiuto (si parte dalla fonte che genera il rifiuto!) 2. (Nuovo!) art. 184.5 TU e art. 7.1 Direttiva: natura vincolante dell elenco per i rifiuti pericolosi (cfr. anche Par. 3.4 della Introduzione all Allegato D: I rifiuti con un asterisco sono rifiuti pericolosi )

Rifiuti pericolosi: cinque argomenti per la perdurante importanza dell elenco (solo i codici con asterisco possono essere pericolosi) 3. Par. 3.6 della Introduzione all Allegato D: precisa procedura notificazione alla Commissione per lo Stato membro (non una singola autorità) che desideri considerare come pericolosi rifiuti che non figurano come tali nell elenco.

Rifiuti pericolosi: cinque argomenti per la perdurante importanza dell elenco (solo i codici con asterisco possono essere pericolosi) 4. 14 Considerando della Direttiva: mantenere il sistema con cui i rifiuti pericolosi sono classificati al fine di garantire una classificazione armonizzata. 5. La tesi criticata renderebbe prive di significato le norme richiamate sopra: contro basilari regole di interpretazione.

Ecotossicità del rifiuto (H14): una nuova realtà dopo il d.lgs. n. 205/2010 Nota 1 dell Allegato I e abrogazione della norma secondo la quale H14 non doveva essere presa in considerazione, per mancanza dei criteri di riferimento : conseguentemente è opinione diffusa fra gli Enti di controllo che, dopo il d.lgs. n. 205/2010, occorra anche valutare la ecotossicità. La valutazione avviene (allegato I, note 1 e 2) secondo i criteri della Direttiva 67/548/CEE sulle sostanze pericolose e - ove pertinenti secondo quelli della Direttiva 1999/45/CE sui preparati pericolosi: la problematica equiparazione dei preparati ai rifiuti.

Metodo convenzionale e biotest: alternativi o complementari? Che cosa sono: Il metodo convenzionale (calcolo delle concentrazioni in peso delle sostanze pericolose presenti nel rifiuto e raffronto con concentrazioni limite); I biotest (saggi di tossicità in ambiente acquatico sulle specie indicate dall allegato VI della Direttiva 67/548/CEE: alghe, Daphnia e pesci). Direttiva n. 1999/45/CE: i due metodi sono alternativi.

Applicare correttamente il metodo convenzionale nella determinazione analitica dei metalli pesanti: la scelta del composto di riferimento in condizioni di incertezza ( composto virtuale ) Parere ISS n. 36565 del 5 luglio 2006: ove sia presente un metallo per il quale le norme sulle sostanze pericolose classificano alcuni composti che esso può formare, se le metodiche non consentono di individuare quale composto sia effettivamente presente: - la concentrazione del metallo-ione è riferita, attraverso la stechiometria, al peso molecolare del composto potenzialmente più pericoloso (composto virtuale ); - si tiene conto della concentrazione limite prevista per il composto virtuale.

Estrema conservatività di questo criterio: perciò, sulla base di dati sperimentali e/o di letteratura sul rifiuto, si deve poter escludere (in sede di individuazione del composto virtuale ) determinati composti in quanto certamente non presenti: ciò presuppone una ottima caratterizzazione di base del rifiuto. Inoltre, nei casi in cui è possibile conoscere il solo valore del metallo come ione, il parere ISS n. 36565 del 5 luglio 2006 non impone di calcolare sempre il peso molecolare del composto virtuale : determinanti saranno al riguardo le linee guida previste dall art. 183.5.

Applicare correttamente i biotest: ha senso testare solo la Daphnia? Parte C allegato III Direttiva 1999/45/CE: le prove vanno effettuate su tutte e tre le specie (alghe, Daphnia, pesci). Una o due possono essere omesse solo se sulla base di quella (o quelle) precedentemente effettuata(e) già è stata attribuita la pericolosità al rifiuto.