L AUTOVALUTAZIONE DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI Mi figura dla rujenedes Meine Sprachenfigur La mia figura delle lingue Silvia Goller Scuola dell infanzia Santa Cristina/Val Gardena
Le bambine e i bambini si scelgono la figura da colorare: «Questa/o sono io!» Ogni lingua ha un colore che loro già conoscono: verde = ladino rosso = tedesco giallo = italiano La domanda che l insegnante pone è: «Secondo te quanto parli la lingua ladina, tedesca e italiana?» È molto interessante ascoltare quello che loro commentano durante il lavoro! Io mi annoto sempre tutto quello che dicono e lo trascrivo per loro.
Quando? Faccio questa scheda con i bambini e le bambine di 5-6 anni 2 volte all anno: La 1. volta: dopo i primi mesi di scuola (dicembre) La 2. volta: verso la fine dell anno scolastico (maggio) I bambini e le bambine sono molto critici/che e sinceri/e nell auto-valutarsi, osservano e confrontano le loro figure linguistiche. Annoto per iscritto quello che loro mi raccontano riguardo a quello che sanno, hanno imparato e cosa pensano in generale sulle lingue.
I miei obiettivi: La partecipazione delle bambine e dei bambini: Siccome sono loro a «lavorare», è indispensabile la loro partecipazione! Sviluppare l autostima: È importante che diventino sicuri e autocritici. Sviluppare autonomia: Imparo a fare da solo/a e a valutare me stesso/a. Sviluppare la consapevolezza di saper gestire 3 lingue: Devono costantemente tenere presente che sono confrontati con 3 lingue. Sviluppare e riconoscere le loro competenze linguistiche: Quanto sapevo? Quanto so ora? Cosa ho imparato? Mi piace imparare le lingue e perché?
Kevin dice: «La mia lingua preferita è l italiano, perché è la lingua che parlo con la mamma. Io parlo ladino con il mio papà. Ho imparato tanto ladino alla scuola dell infanzia, quando abbiamo imparato degli animali e del mondo.» Autovalutazione in autunno 2010 Autovalutazione in maggio 2011
Marc dice: Io ho imparato tanto la lingua ladina. Mi piace parlare ladino, perché prima quando Roland parlava con me ladino, io non capivo niente. Allora io parlavo solo tedesco. Roland ha imparato tedesco da me e io ladino da lui. Ma io ho anche imparato tanto ladino quando abbiamo parlato degli animali e del mondo. Adesso quando giochiamo insieme, parliamo ladino e tedesco. Io so anche parlare in italiano. Io imparo molto volentieri le lingue, anche in inglese so alcune parole.
Roland dice: «Io parlo ladino, ma io ho imparato il tedesco e poi più tardi anche l italiano. L insegnate che mi ha insegnato tanto si chiama Silvia.»
Autovalutazione autunno 2010 Nicolas dice: «Quando ero più piccolo parlavo solo rosso, volevo dire tedesco. Adesso parlo anche ladino e italiano. Silvia, hai sentito che ti rispondo sempre nella lingua che tu parli?» Autovalutazione - maggio 2011
Autovalutazione in autunno 2010 Ismael dice: «Io ho dipinto la lingua ladina in alto, perché è la mia lingua che parlo sempre! Io so parlare tutte 3 le lingue. Mi piace, così posso parlare con tutti. Io ho anche imparato a colorare meglio, vero?» Autovalutazione maggio 2011
Aldo dice: «Io parlo italiano, perché vengo dalla Sardegna. Un braccio parlo ladino e l altro braccio tedesco. Tutto il mio corpo in mezzo parlo italiano, perché il mio cuore è della Sardegna. Autovalutazione in autunno 2010 Autovalutazione in maggio 2011
Cosa dicono i genitori? Nel mese di aprile ho fatto i colloqui di sviluppo con i genitori delle bambine e dei bambini di 4 anni e i genitori dei bambini di madrelingua tedesca e italiana, mi hanno riferito che sentono piccole frasi in lingua ladina e quelli di madrelingua ladina in lingua tedesca e italiana. Sono d accordo che la lingua ladina e le tradizioni ladine vengano coltivate e fatte conoscere ai bambini e alle bambine. Nel mese di maggio ho fatto i colloqui con i genitori delle bambine e dei bambini di 5 e 6 anni e siccome su 13 bambini solo 3 sono di madrelingua ladina, ho avuto un riscontro molto positivo: I bambini di madrelingua ladina hanno ampliato il loro vocabolario. Mischiano quasi per niente le diverse lingue. I genitori delle bambine e dei bambini di madrelingua tedesca e italiana, hanno incominciato a parlare anche a casa la lingua ladina con loro. I genitori hanno imparato dai/lle loro figli/glie sia contenuto che lingua. Hanno partecipato, facendo ricerche sugli animali insieme e raccontando loro.
Un altro modo di osservare le bambine e i bambini sono «le storie di apprendimento». Queste sono rivolte personalmente ad ognuno/a singolarmente.
Stories dl mparé Lerngeschichten Racconti d apprendimento Basi teoriche e descrizione di questo strumento: Nel centro dei racconti di apprendimento stanno le indicazioni dei procedimenti della bambina e del bambino nelle situazioni quotidiane. I presupposti di base dei processi di apprendimento, sono diverse disposizioni d apprendimento e diverse strategie di apprendimento che i bambini quanto prima esplicano con il mondo attorno a se e che poi si appropriano. Disposizioni d apprendimento: Mostrare interesse, dedicandosi con attenzione a cose e persone Disponibilità e capacità di farsi coinvolgere Continuare l attività pur incontrando difficoltà e insicurezze Interagire con gli altri, scambiarsi idee e esprimere i sentimenti Assumere responsabilità
Gli obiettivi Riconoscere individualmente le disposizioni di apprendimento. Percepire la bambina e il bambino con i suoi interessi, le sue attività e competenze nella quotidianità. Scoprire processi formativi e documentare le «storie di apprendimento». Scambio tra l insegnante e le colleghe di gruppo con i genitori, per capire al meglio il/la bambino/a e per favorire i suoi processi. Questo tipo di osservazioni/documentazioni sono adatte per le bambine e i bambini di ogni età. Loro apprendono continuamente. Sono la base per decisioni pedagogiche, per accompagnare le attività di apprendimento e per l elaborazione dell ambiente di apprendimento. I bambini e i genitori devono essere coinvolti in questo processo.
Come si procede per scrivere una storia di apprendimento? L educatrice osserva per circa 10 minuti il/la bambino/a e si annota esattamente quello che fa la bambina o il bambino. Consapevolmente guida il suo sguardo sugli interessi e sulle competenze del/lla bambino/a e cerca nelle sue attività, quali disposizioni di apprendimento esprime. Osservazioni di questo genere, fatte in diverse situazioni e a intervalli regolari, portano ad una storia d apprendimento. Nel confrontare le osservazioni è possibile appurare sapere, apprendimento di capacità e i passi di sviluppo del/lla bambino/a. Le osservazioni vengono sempre discusse e documentate nel team di sezione. La documentazione può anche contenere delle fotografie della bambina o del bambino. La storia di apprendimento viene letta al/lla bambino/a e lui/lei stesso/a la deporrà nella sua cartella dei lavori (portfolio della scuola d infanzia).
Un esempio di una storia d apprendimento: Cara Magdalena, negli ultimi mesi ho avuto modo di osservarti molto attentamente e con gioia ho notato che hai fatto passi da gigante nella lingua ladina. Ascolti attentamente quello che dico e racconto. Possiedi una bella memoria! Partecipi con interesse e dici quello che pensi. Interagisce con i tuoi compagni nella loro lingua e non hai paura di sbagliare. Ogni volta quando ripeto le tue frasi, in modo che tu possa sentire come si dicono nel modo corretto, sento che alla prossima occasione, i tuoi piccoli errori non ci sono già più. Quando non sai esprimerti in ladino o in italiano, mi chiedi sempre «come si dice?» e poi lo riferisci ai tuoi compagni. Dimostri gioia nell imparare e ne vai fiera. Riesci a comunicarmi i tuoi stati d animo e mi spieghi il tuo modo di pensare e perché pensi così. Amo molto il tuo modo di essere che da sicurezza e aiuto alle bambine e ai bambini più piccoli di te, sei sempre pronta a dare loro una mano. Gli altri bambini e le altre bambine mi hanno riferito più volte che tu sei brava in questo, sei come una «piccola mamma». Tutti ti vogliono bene per come sei. Sei brava nel movimento e dimostri scioltezza, destrezza e coraggio, quando ti arrampichi sugli alberi e sei agile a far girare il cerchio intorno alla tua pancia. Ti piace dipingere, lasci alla tua fantasia e creatività tanto spazio, possiedi una buona manualità e sei abile nel creare. Mi racconti sempre delle bellissime storie sui tuoi dipinti e lavori. Ti auguro di rimanere sempre così, intraprendente, motivata, aperta e sincera verso il mondo intero. La tua Silvia