RIFIUTI: ASSEGNAZIONE DEI CODICI C.E.R. E CORRETTE MODALITA DI STOCCAGGIO D.Lgs. 152/2006 Montebelluna, 14.05.2011 ASOLOMONTEBELLUNA 1 DEFINIZIONE DI RIFIUTO qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi (Art. 183 D.lgs. 152/2006) RIFIUTI URBANI: - Rifiuti domestici provenienti da civile abitazione - Rifiuti n/p provenienti da luoghi diversi dalla civile abitazione, assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità -Rifiuti giacenti su strade, spiagge, ecc. -Rifiuti vegetali da aree verdi e cimiteriali ASOLOMONTEBELLUNA 2
RIFIUTI SPECIALI: - Rifiuti da attività agricole e agro-industriali; - Rifiuti da attività di costruzione demolizione; - Rifiuti da lavorazioni industriali; - Rifiuti da lavorazioni artigianali; - Rifiuti da lavorazioni commerciali; - Rifiuti da attività di servizio; - Rifiuti da attività di gestione rifiuti, potabilizzazione e depurazione acque, abbattimento fumi; - Rifiuti da attività sanitarie; - I macchinari e le apparecchiature deteriorate ed obsolete; - I veicoli a motore fuori uso; - Il combustibile derivato dai rifiuti; - I rifiuti derivanti dalle attività di selezione meccanica dei RSU ASOLOMONTEBELLUNA 3 DEFINIZIONI DI: RIFIUTO SPECIALE NON PERICOLOSO RIFIUTO SPECIALE PERICOLOSO rifiuto che presenta una o più caratteristiche di cui all allegato I della parte quarta del presente decreto ASOLOMONTEBELLUNA 4
PROCEDURA DI ASSEGNAZIONE DEL CODICE CER (La raccolta differenziata anche in azienda) CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CODICE DI RIFIUTO PERICOLOSO CLASSI DI PERICOLO ASOLOMONTEBELLUNA 5 SOTTOPRODOTTO È un sottoprodotto e non un rifiuto ai sensi dell articolo 183, comma 1, lettera a), qualsiasi sostanza od oggetto che soddisfa tutte le seguenti condizioni: a) la sostanza o l oggetto è originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte integrante, e il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto; b) è certo che la sostanza o l oggetto sarà utilizzato, nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi; c) la sostanza o l oggetto può essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale; d) l ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostanza o l oggetto soddisfa, per l utilizzo specifico, tutti i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell ambiente e non porterà a impatti complessivi negativi sull ambiente o la salute umana. ASOLOMONTEBELLUNA 6
FORMULARI REGISTRO DI CARICO E SCARICO SISTRI (?) ASOLOMONTEBELLUNA 7 LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI SPECIALI IN AZIENDA LA CONSERVAZIONE DEI RIFIUTI E LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE. CENNI SULLE PROCEDURE DI BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI (ART. 242 D.Lgs 152/2006) ASOLOMONTEBELLUNA 8
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LA CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI La procedura di classificazione dei rifiuti deve essere effettuata da enti (laboratori) terzi indipendenti ed imparziali (né il produttore del rifiuto né il destinatario del rifiuto) - IL CAMPIONAMENTO - LE ANALISI CHIMICHE ASOLOMONTEBELLUNA 13 ASOLOMONTEBELLUNA 14
LE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO LE OPERAZIONI DI RECUPERO ASOLOMONTEBELLUNA 15 IL REGIME SANZIONATORIO PRINCIPALI REATI: - Abbandono di rifiuti - Attività di gestione di rifiuti non autorizzata - Inquinamento (bonifica dei siti) chi inquina paga - Violazioni degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari - Traffico illecito di rifiuti (responsabilità dei produttori) - Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti ASOLOMONTEBELLUNA 16