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Transcript:

Relazione sui controlli delle Acque Destinate al Consumo Umano effettuate nel 08

Relazione sui controlli delle acque destinate al consumo umano effettuate nel 08 Il controllo igienico-sanitario sulle acque destinate al consumo umano riveste grande interesse nell'ambito della sanità pubblica, ai fini di proteggere la salute degli individui dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque.. Introduzione Lo scopo di questa relazione è informare i cittadini sulle caratteristiche dell acqua distribuita nella rete idrica nei comuni dell Ogliastra. È utile precisare che le competenze in materia di vigilanza sulle acque destinate al consumo umano spettano all Agenzia di Tutela della alute (AT), in particolare alla U.O. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, che si avvale dei Laboratori dell ARA per le analisi microbiologiche e chimiche. Il IAN dell AL di Lanusei, nel territorio di competenza, è l unico soggetto autorizzato ad emettere il giudizio di d idoneità per le acque ad uso umano, mentre il gestore di un acquedotto è il responsabile della qualità dell acqua fornita all utenza, è tenuto a tutelare la qualità dell acqua, sviluppare un sistema di valutazione dei rischi sulle risorse idriche destinate al consumo umano ed eseguire periodiche analisi. Non può fornire acqua che non sia stata preventivamente dichiarata potabile dal IAN.. remessa e richiami normativi La normativa nazionale di riferimento dell acqua potabile è il DLgs 3/0, uscito quindici anni fa, è una sorta per disciplinare per la qualità delle acque destinate al consumo umano: lo scopo è quello di proteggere la salute degli individui dagli effetti negativi derivante dalla contaminazione delle acque ed impedire il deterioramento del livello esistente della qualità delle acque destinate al consumo umano. L'acqua destinata al consumo umano fornita attraverso pubblico acquedotto deve essere salubre e pulita, non deve contenere microrganismi, parassiti, sostanze chimiche o altri elementi in quantità tale da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana. Con l entrata in vigore del Decreto del Ministero della alute 4 giugno 07, che recepisce la direttiva (UE) 0/787, si ha un deciso rinnovamento nell approccio culturale in tema di acqua e salute. La nuova norma nazionale intende superare i limiti del regime attuale di monitoraggio sulle acque distribuite, di tipo retrospettivo e basato sul controllo al rubinetto di un numero limitato di parametri, genericamente applicato a ogni sistema acquedottistico, prevedendo l introduzione di un sistema integrato di prevenzione e controllo basato sull analisi di rischio sito-specifica, estesa all intera filiera idro-potabile, secondo i principi dei Water afety lans - W (iani di icurezza dell Acqua, A) proposti dall Organizzazione Mondiale della anità, adottati in Italia come linee guida dell Istituto uperiore di anità-ministero della alute. L innovazione normativa supera i limiti dell attuale sistema di controllo sulle acque destinate al consumo umano, con le priorità d intervento di seguito elencate: prevenire efficacemente emergenze idro-potabili dovute a parametri attualmente non oggetto di ordinario monitoraggio, quali ad esempio i FA o le microcistine, considerando ogni plausibile evento pericoloso nelle sorgenti, nella captazioni e nell intera filiera idro-potabile, proiettato nello scenario alterato dai cambiamenti climatici in atto; aumentare la prevenzione di pericoli di contaminazioni chimiche, microbiologiche o virologiche, anche grazie a un potenziamento dei sistemi di monitoraggi on-line, early-warning e telecontrollo;

ridefinire le zone di protezione delle sorgenti, secondo quando previsto dalla Direttiva Quadro sulle acque, e le zone di approvvigionamento idrico, attraverso l identificazione aggiornata delle filiere idro-potabili, le connessioni tra esse, l omogeneità delle acque in distribuzione e le aree geografiche/utenze servite; tale azione è anche indispensabile per ottimizzare la rappresentatività dei campionamenti/monitoraggi, in vista dell applicazione del Decreto Legislativo 8/0 sul monitoraggio della radioattività nelle acque; potenziare la condivisione d informazioni e di dati, come espressione della dovuta diligenza, tra gli organi istituzionali che, per diversi ambiti di competenza, operano monitoraggi e protezione del territorio, come le Agenzie regionali per l ambiente e le Aziende anitarie Locali, che possiedono conoscenze essenziali sui pericoli di contaminazione lungo l intera filiera idro-potabile; questi comprendono, tra l altro, elementi geogenici in contatto con l acquifero, la sussistenza di discariche o di siti inquinati, gli sversamenti d inquinanti, le contaminazioni a seguito d incendi, i rilasci da attività agricolo-zootecniche, i siti minerari o militari, gli scarichi illeciti; disporre di un modello flessibile di analisi di rischio evidence-based mediante il quale, ove e per quanto necessario, adattare la resilienza dei sistemi idrici rispetto a trend e eventi climatici estremi e rafforzare il grado di protezione fisica di infrastrutture e risorse; consentire una partecipazione dei cittadini, più consapevole e attiva, migliorando la comunicazione in situazioni ordinarie e critiche e rinforzando, sulla base di evidenze, la credibilità degli enti territoriali e delle autorità sanitarie e ambientali di controllo; realizzare banche dati, costantemente aggiornate dai soggetti del territorio, in particolare dal gestore idro-potabile e dalle Agenzie regionali per l ambiente, condivise con l autorità sanitaria locale e centrale, sui sistemi idro-potabili e sul loro controllo che, secondo procedure armonizzate, possano alimentare una rete di sorveglianza rapida su base regionale e centrale, come pure l informazione al pubblico tramite il portale nazionale sulle acque ertanto sulla base della Legislazione vigente i programmi di controllo per le acque destinate al consumo umano il Gestore dell acquedotto è tenuto ad effettuare i controlli interni, per: verificare il sistema di gestione delle acque, monitorare il processo di potabilizzazione, garantire la qualità dell acqua prodotta e la sua sicurezza igienica; pianificando i controlli in modo da evidenziare tempestivamente situazioni fuori norma o a elevato rischio, al fine di stabilirne le cause ed effettuare le opportune misure di intervento. I controlli esterni sono svolti invece dai servizi di Igiene Alimenti e Nutrizione (IAN) delle AL di Lanusei per verificare che le acque destinate al consumo umano soddisfino i requisiti stabiliti dal Legislatore. ertanto l'acqua viene controllata "in doppio" ma non contemporaneamente a garanzia di una maggiore sicurezza per la salute pubblica. er tale motivo il IAN collabora con altri Enti preposti alla tutela della salute: Comuni, rovincia e Regione (in caso di autorizzazioni di nuovi pozzi o di rinnovo concessioni). I diversi Enti competenti vengono tempestivamente informati delle non conformità riscontrate e resi edotti dei provvedimenti necessari. 3. Inquadramento e descrizione impianti L'ambito territoriale dell'al di Lanusei comprende: 3 acquedotti di medie dimensioni, gestiti da Abbanoa pa: acquedotto Ogliastra, acquedotto di Tortolì ed acquedotto costiero. Il primo di questi trasporta l acqua del lago dell Alto Flumendosa, trattata nel potabilizzatore di Villagrande tr., ai comuni di Baunei, Triei, Girasole, Elini, Ilbono, Lanusei, Loceri.

Alcuni di questi utilizzano tale acqua in via esclusiva ( Baunei e Girasole ), mentre gli altri comuni la utilizzano in commistione con altre acque provenienti da sorgenti. Il secondo di questi serve l abitato di Tortolì in via esclusiva, compreso l approvvigionamento della zona del Consorzio Industriale, la frazione di Arbatax e di orto Frailis. L acqua è di provenienza dal lago del II salto del Flumendosa. Il terzo denominato costiero, approvvigiona i comuni di Cardedu, Barisardo e la zona comunale costiera afferente a questi due comuni. L acqua proviene dai pozzi in località Genna e Masoni. n.8 impianti d'acquedotto che servono i 3 Comuni Ogliastrini. I Comuni di Lotzorai, Baunei, Triei, Villagrande trisaili e Tertenia sono dotati, inoltre, d impianti separati per le frazioni, rispettivamente, di: Tancau,. Maria Navarrese, Ardali, Villanova trisaili e arrala. Gli impianti d acquedotto sono riconducibili, sostanzialmente, alle tipologie di seguito indicate: - un unica rete alimentata da un unica fonte, nei paesi di: Gairo. Elena con la frazione Gairo Taquisara e arrala (marina di Tertenia), - un unica rete alimentata, tramite un sistema d adduzione, da più fonti, nei paesi di: Ilbono, Elini, Lanusei, Villagrande tr.( con rete autonoma anche per Villanova tr.), Jerzu, Osini, erdasdefogu, Tertenia, eui, Ussassai, Loceri, Talana, Urzulei, Lotzorai ( con rete autonoma anche per Tancau),. Maria Navarrese (frazione di Baunei), Tortolì - più fonti che immettono in punti diversi di una stessa rete, nei comuni di Arzana ed Ulassai. Gli impianti d acquedotto risultano: - a gestione diretta in n. comuni: Arzana, Lotzorai, eui, Tertenia; Villagrande tr. - affidati in gestione ad Abbanoa.p.A. in n.8 comuni: Lanusei, Elini, Loceri, Ilbono, Bari ardo, Cardedu, Ulassai, Ussassai, Girasole, Baunei, Triei, Talana, Urzulei, Jerzu, erdasdefogu, Gairo, Osini, Tortolì. L approvvigionamento è assicurato nella maggioranza dei comuni da acque superficiali ( provenienti dall invaso dell Alto Flumendosa), da acque profonde ( provenienti da pozzi o sorgenti), ed in altri da acque sia profonde sia superficiali. Il sistema acquedottistico gestito da Abbanoa pa è interconnesso e pertanto le caratteristiche dell acqua possono variare in base alla stagione. Nello schema si esplicita la provenienza delle acque Comune/acquedotto M3 giorno TORTOLI LANUEI Bariardo a Marina ( Barisardo ) Tertenia arrala ( Tertenia ) Baunei.938.907 930 08.8 779 78 provenienza acqua M

.M. Navarrese ( Baunei ) Villagrande trisaili Villanova tr ( Villagrande ) Jerzu Arzana Lotzorai Tancau ( Lotzorai ) Ilbono erdasdefogu Cardedu Ulassai Gairo.Elena Gairo Taquisara eui Urzulei Girasole Loceri Triei Ardali ( Triei ) Talana Osini Ussassai Elini Tipologia acque superficiali miste profonde 8 840 8 743 3.74 4 447 3 4 400 38 3 93 308 7 388 80 4 M M M M Totale approvvigionament o 939 99 840 Totale 840

olo in parte il sistema di approvvigionamento dell area territoriale dell ex provincia Ogliastra dipende da falde acquifere sotterranee, cioè l'acqua distribuita dagli acquedotti la cui acqua proviene dal sottosuolo, emunta da pozzi o sorgenti. Nella maggior parte dei casi l'acqua di derivazione sotterranea viene immessa in rete con il solo trattamento di disinfezione dell'ipoclorito di sodio, mentre le acque superficiali vanno agli impianti di potabilizzazione. Nell ambito territoriale dell'al di Lanusei esistono due impianti di potabilizzazione, ubicato a Villagrande tr. ( acquedotto Ogliastra) e Tortolì, nel potabilizzatore l'acqua viene sottoposta ad una combinazione di trattamenti ( flocculazione, filtrazione) che seconda delle caratteristiche dell'acqua e della natura di eventuali contaminanti vengono utilizzati disinfettanti diversi. Nell acquedotto Costiero, per le caratteristiche dell acqua, viene utilizzata la sola disinfezione con ipoclorito di sodio. 4 Campionamenti Il controllo ha riguardato ogni punto fondamentale delle reti dell'acquedottistiche, con una frequenza adeguata a garantire la tempestiva individuazione di eventuali situazioni di rischio ed in grado di fornire un quadro preciso della qualità dell acqua distribuita. I parametri da ricercare e le frequenze dei controlli vengono individuati in base alla situazione locale (sia in relazione all ubicazione della fonte ed alla sua vulnerabilità, sia in relazione all efficienza dei sistemi di potabilizzazione e sue caratteristiche) e alle criticità locali che si sono evidenziate durante i precedenti monitoraggi (periodicamente vengono riesaminati e aggiornati le frequenze e i punti utilizzati per il monitoraggio). Nel corso dell'anno 08 sono stati prelevati complessivamente n 33 campioni di acqua destinata al consumo umano nei serbatoi, nell'impianto di potabilizzazione e nelle reti di distribuzione.

Nel caso di riscontro di situazioni di non potabilità o di rischio si è provveduto a proporre l'emanazione delle ordinanze Comunali che, a seconda dei casi, hanno vietato o limitato l'uso dell'acqua della condottata. Complessivamente sono stati riscontrati 4 fuori-norma, che ha comportato divieti d utilizzo dell acqua Dal punto di microbiologico le non conformità riscontrate hanno riguardato principalmente i batteri coliformi totali a 37, cl.perfringens ed E.Coli, mentre dal punto di vista chimico le non conformità sono state per eccesso di ferro ed alluminio, torbidità e THM. Dati prelievi IAN delle acque potabili in Ogliastra anno 08 - LOCALITA Acquedotto Costiero Acquedotto Ogliastra Acquedotto Tortolì Arzana Barisardo Baunei Cardedu Elini Gairo Girasole Ilbono Jerzu Lanusei Loceri Lotzorai Osini erdasdefogu eui Talana Tertenia Tortolì Triei Ulassai Urzulei Ussassai Villagrande tr. Totali N relievi di gruppo A 7 4 8 8 4 8 37 9 9 N relievi di gruppo B 3 37 Numero di prelievi per acquedotto/comune Totale 8 9 9 40 33

Numero di prelievi per acquedotto/comune e delle non conformità rilevate

Grafico che evidenzia il numero totale dei prelievi / non conformità rilevate Grafico che evidenzia percentualmente il totale dei prelievi conformi / non conformità rilevate