Decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31
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- Eleonora Pandolfi
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1 Decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 Il punto di vista del Ministero della Salute Istituto Superiore di Sanità - 29 ottobre 2007
2 Dlgs 31/01 Entrato in vigore: 25 dicembre 2003 Attuazione della Direttiva 98/83/CE Abrogazione del D.P.R. 236/88 Attuazione della Direttiva 80/778/CEE
3 Direttiva 98/83/CE Principio della sussidiarietà Principio della precauzione Aumento della trasparenza Riduzione dei parametri (da 62 a 48)
4 Direttiva 98/83/CE Revisione in corso (2008?): 1. Parametri 2. Water Safety Plan 3. Aree minori 4. Materiali a contatto
5 PARAMETRI - Da introdurre ex novo: nuovi sotto prodotti della disinfezione (es. ac. aloacetici), cloriti, uranio, cianotossine, alteratori endocrini. - Da re-introdurre: limite minimo di calcio e magnesio. - Da eliminare: cianuro, mercurio, selenio, cloruri e solfati. - Da rivedere: pesticidi, rame, antimonio, fluoruro.
6 WATER SAFETY PLAN Oggi: la qualità (e/o la sicurezza) viene verificata con il monitoraggio del risultato Domani: Analisi e gestione del rischio
7 ANALISI E GESTIONE DEL RISCHIO Motivazioni: es. parametri microbiologici Non sono sufficientemente indicativi Volumi d acqua testati non sono statisticamente significativi Sono lenti
8 ANALISI E GESTIONE DEL RISCHIO HACCP?? ISO 9001?? e per gli acquedotti medio/piccoli????
9 LINEE GUIDA O.M.S. 3 a edizione: imposta l assicurazione della qualità dell acqua in termini di Water Safety Plan da attuarsi a cura dei gestori e da sovraintendersi a cura delle autorità sanitarie.
10 Decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 Attuazione della Direttiva 98/83/CE = medesimo approccio
11 Dlgs 31/01 - SINTESI Definizioni e responsabilità Controlli Requisiti minimi Parametri microbiologici e chimici Gestione della non conformità Deroghe Tutela ed informazione dell utente
12 FINALITÀ Art. 1 Il presente decreto disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano al fine di proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque destinate al consumo umano, garantendone la salubrità e la pulizia.
13 PROTEGGERE LA SALUTE UMANA Obiettivi: Salute umana Qualità dell acqua Funzionamento del sistema di controllo
14 Criteri dei valori di parametro Microbiologici: indicatori Cancerogeni: rischio tollerabile annuale 1 caso su 1 milione di persone Organolettici: accettabilità del consumatore Pesticidi: principio di precauzione Cloruro/solfati/conducibilità: integrità del sistema idraulico
15 Responsabilità Aziende usl Sindaci Gestori Autorità d ambito Regioni Stato
16 Aziende usl Art. 6, comma 5bis, Il giudizio di idoneità dell'acqua destinata al consumo umano spetta all'azienda U.S.L. territorialmente competente.
17 Aziende usl Art. 5 comma 3: Qualora sussista il rischio che le acque di cui al comma 1, lettera a), pur essendo nel punto di consegna rispondenti ai valori di parametro fissati nell'allegato I, non siano conformi a tali valori al rubinetto, l'azienda sanitaria locale dispone che il gestore adotti misure appropriate per eliminare il rischio che le acque non rispettino i valori di parametro dopo la fornitura.
18 Aziende usl L'autorità sanitaria competente ed il gestore, ciascuno per quanto di competenza, provvedono affinché i consumatori interessati siano debitamente informati e consigliati sugli eventuali provvedimenti e sui comportamenti da adottare.
19 Aziende usl Art. 8 I controlli esterni sono quelli svolti dall azienda usl., sulla base di programmi elaborati secondo i criteri generali dettati dalle regioni in ordine all ispezione degli impianti, alla fissazione dei punti di prelievo dei campioni da analizzare, anche con riferimento agli impianti di distribuzione domestici, e alle frequenze dei campionamenti
20 Gestori/Aziende usl I punti di prelievo e la frequenza dei controlli interni possono essere concordati con l'azienda unità sanitaria locale.
21 Aziende usl Per quanto concerne i controlli di cui all articolo 6, comma 1 lettera a) l azienda unità sanitaria locale tiene conto dei risultati del rilevamento dello stato di qualità dei corpi idrici di cui all articolo 43 del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152, e successive modificazioni, e, in particolare per le acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile, dei risultati della classificazione e del monitoraggio effettuati secondo le modalità previste nell allegato 2, sezione A del citato decreto legislativo n. 152 del 1999.
22 Aziende usl L azienda unità sanitaria locale assicura una ricerca supplementare, caso per caso, delle sostanze e dei microrganismi per i quali non sono stati fissati valori di parametro a norma dell allegato I, qualora vi sia un motivo di sospettarne la presenza in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana.
23 Aziende usl Art. 10 L'azienda usl, comunica al gestore l'avvenuto superamento e, effettuate le valutazioni del caso, propone al sindaco l'adozione degli eventuali provvedimenti cautelativi a tutela della salute pubblica, tenuto conto dell'entità del superamento..e dei potenziali rischi per la salute umana nonché dei rischi che potrebbero derivare da un'interruzione..o da una limitazione d uso delle acque erogate.
24 OGGI DOMANI DLGS 31/2001 REVISIONE DIRETTIVA 98/83/CE???
25 COSA MANCA? Gestione integrata e strategica della risorsa acqua Ottimizzazione del rapporto monitoraggio/gestione Analisi e gestione del rischio
26 COSA MANCA? Investimenti economici Fiducia dei consumatori
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