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DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ALUNNI CON DISABILITA stilato dal GLH, e approvata nel Collegio dei docenti del 18 Maggio La verifica e la valutazione degli alunni con disabilità informano sul procedere dell apprendimento, sull iter della formazione e ne regolano l evoluzione anche ai fini dell orientamento e della vita futura. L oggetto della valutazione è tutto il processo di apprendimento : si considerano quindi il profitto, ma anche il comportamento la disponibilità nei confronti dell esperienza scolastica (la partecipazione, l impegno, la serietà, la responsabilità)i progressi maturati rispetto ai livelli di partenza. «La valutazione dell esito scolastico, deve fare riferimento al grado di maturazione raggiunto dall alunno sia globalmente sia a livello degli apprendimenti realizzati». Sul fronte degli apprendimenti, partendo dagli obiettivi e dai contenuti della programmazione disciplinare, si costruiscono i test di verifica, frutto della collaborazione dei docenti curricolari e del docente di sostegno, si programmano i momenti del controllo formale orale che può trovare lo spazio più idoneo sia nel contesto classe che nel setting di lavoro individualizzato. Il punto di partenza sono gli obiettivi che ci siamo prefissati attraverso una attenta osservazione periodica (quadrimestrale e finale) che evidenzia l efficacia delle strategie attivate e ne rivela il successo o l insuccesso. Tenendo conto che non è possibile definire un unica modalità di valutazione degli apprendimenti che possa valere come criterio generale adattabile a tutte le situazioni di handicap, essa potrà essere: uguale a quella della classe; in linea con quella della classe, ma con criteri personalizzati; differenziata; mista. La scelta verrà definita dal P.E.I. di ogni singolo alunno. I consigli di classe studieranno sistemi di riferimento il più possibili omogenei sia per elaborare le prove di verifica, sia per stabilire criteri di valutazione condivisi. Gli strumenti di verifica saranno rappresentati da: questionari; prove soggettive; oggettive; test oggettivi; colloqui con alunni (interrogazioni),che saranno opportunamente integrati da osservazioni sistematiche significative. La valutazione globale terrà conto della situazione di partenza, delle reali capacità dell alunno, dell impegno dimostrato e dell efficacia dell azione formativa, considerate le condizioni ambientali, fisiche e psichiche. La valutazione del processo formativo risponde alle finalità di far conoscere: - all alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati; -ai docenti, l efficacia delle strategie adottate per eventualmente adeguare le metodologie di insegnamento; -alla famiglia per certificare i livelli conseguiti in funzione di abilità/capacità,conoscenze, comportamenti. CRITERI DI VALUTAZIONE, PROVE SCRITTE ED ORALI Quelli sotto riportati sono i parametri utilizzati per la definizione dei voti nelle diverse discipline per gli alunni disabili. La valutazione avviene attraverso lo strumento del voto da 1 a 10, secondo la normativa vigente per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo dell istruzione. Al fine di favorire una congruenza tra le varie discipline e un adeguata motivazione dello studente, sarà attuata la seguente corrispondenza tra voti e giudizio.

CORRISPONDENZA VOTI/GIUDIZIO DESCRITTORI INDICATORI Voto in Giudizio Descrittori decimi 10 ECCELLENTE È in grado di esplicitare le conoscenze acquisite ed usa con padronanza la strumentalità appresa. Sa svolgere le attività in completa autonomia ed è propositivo. Applica con sicurezza i procedimenti acquisiti in situazioni nuove. Affronta situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate. 9 OTTIMO È in grado di esplicitare le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa. Sa svolgere le attività in autonomia. Applica i procedimenti acquisiti in situazioni nuove. Affronta situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate. 8 È in grado di esplicitare le conoscenze acquisite ed utilizza la BUONO strumentalità appresa. Sa svolgere attività semplici in autonomia. Applica i procedimenti acquisiti in situazioni semplificate. Affronta semplici situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate 7 DISCRETO È in grado di esplicitare con qualche incertezza le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa in parziale autonomia. Sa svolgere attività semplici in autonomia. Applica i procedimenti acquisiti in situazioni semplificate. Affronta semplici situazioni problematiche con l'aiuto dell'adulto. 6 SUFFICIENTE Esplicita le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa solo con l'aiuto dell'insegnante. Svolge attività semplici ed affronta situazioni problematiche solo se guidato. Applica i procedimenti acquisiti solo se supportato dall'adulto. 5 NON SUFFICIENTE Esplicita le conoscenze affrontate con difficoltà, anche se guidato dall'insegnante. Ha difficoltà ad applicare semplici strategie di problem-solving, anche se supportato dall'adulto 4 SCARSO Non è in grado di esplicitare le conoscenze anche se supportato dall insegnante. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO PER ALUNNI DISABILI Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere. Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni. Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze Voto in INDICATORI decimi 10 Partecipa sempre costruttivamente alle attività proposte, con impegno costante e motivazione ad apprendere. Si comporta in maniera conforme alle regole in qualsiasi situazione e attiva più che positive interazioni con adulti e compagni. Si prende cura del proprio materiale, rispetta quello altrui ed i contesti nei quali vive le esperienze. 9 Partecipa costruttivamente alle attività proposte con impegno e motivazione. Si comporta in maniera conforme alle regole e attiva positive interazioni con adulti e compagni. Ha cura del proprio materiale, rispetta quello altrui ed i contesti nei quali vive le esperienze. 8 Partecipa sempre alle attività proposte con impegno e motivazione. Generalmente rispetta le regole ed interagisce con adulti e compagni in maniera abbastanza positiva. Ha cura del proprio materiale di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.

7 Partecipa in maniera discontinua alle attività proposte, impegno e motivazione vanno sollecitati e sostenuti. Deve ancora interiorizzare pienamente le regole scolastiche e le interazioni con adulti e compagni necessitano di essere spesso mediate dall'adulto. La cura del proprio materiale, il rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze devono essere sollecitate dalle figure di riferimento. 6 Partecipa alle attività proposte solo se costantemente sollecitato, impegno e motivazione sono molto discontinui. Non sempre rispetta le regole ed ha difficoltà ad interagire positivamente con adulti e compagni. Ha scarsa cura del proprio materiale, è poco rispettoso di quello altrui e del contesto nel quale vive le esperienze 5 Attiva comportamenti deliberatamente gravi per la propria e l'altrui incolumità psico-fisica e destabilizza consapevolmente relazioni ed attività N.B. La valutazione dovrà rispecchiare la specificità di ogni alunno, ed il suo personale percorso formativo: i progressi legati all'integrazione, all'acquisizione di autonomia e di competenze sociali e cognitive. La normativa ministeriale e il documento riportante le Linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità, esplicitano chiaramente che la valutazione in decimi va rapportata al P.E.I. e dovrà essere sempre considerata in riferimento ai processi e non solo alle performance dell'alunno. VERIFICHE E VALUTAZIONE DISCIPLINARE La programmazione didattica dello studente con disabilità è definita nel Piano Educativo Individualizzato (PEI), concordato da tutti gli insegnanti del Consiglio di Classe, dai genitori, e dagli operatori dell ULSS che hanno redatto la diagnosi funzionale. Il PEI può essere di due tipi: PEI per obiettivi minimi e PEI differenziato. Tutti gli insegnanti titolari della classe dell alunno certificato sono corresponsabili nell attuazione del PEI ed hanno quindi il compito di valutare i risultati dell azione didattica-educativa. Nel PEI per obiettivi minimi, i docenti delle singole discipline debbono indicare per la loro materia gli obiettivi minimi che l alunno certificato, come tutti i suoi compagni, deve raggiungere per ottenere la sufficienza. Questo PEI è riconducibile alla programmazione di quell ordinamento di studi (quindi non sono ammessi esoneri), anche se sono consentiti dei piccoli adattamenti rispetto alla programmazione della classe. Il Consiglio di Classe deve deliberare all inizio dell anno scolastico che il PEI è globalmente riconducibile ai programmi di quell ordinamento di studi, e quindi è valido per il conseguimento del titolo di studio. Alla fine dell anno scolastico, in sede di scrutinio, il Consiglio valuta se gli obiettivi minimi sono stati raggiunti e, in caso affermativo, promuove lo studente alla classe successiva. Il PEI può essere curriculare in alcune materie e differenziato in altre. Succede spesso che ci siano nelle varie discipline delle differenze anche marcate rispetto al programma della classe, comunque il Consiglio di Classe deve esprimere una valutazione unica e globale su tutta la programmazione, analogamente a quello che si fa in sede di scrutinio finale per decidere l ammissione alla classe successiva. In pratica può succedere che il PEI con obiettivi minimi, pur prevedendo gli stessi obiettivi della classe, adotti metodi di valutazione diversi. Infatti, anche se gli obiettivi didattici sono sostanzialmente uguali a quelli dei compagni, la situazione di disabilità può a volte richiedere metodi di valutazione equipollenti per accertare il loro raggiungimento. Occorre chiarire il concetto di equipollenza: usare metodi diversi per verificare il raggiungimento degli stessi obiettivi. Quando gli obiettivi del Piano Educativo Individualizzato sono nettamente difformi sia rispetto a quelli dell ordinamento di studi sia rispetto a quelli della classe, la programmazione viene dichiarata

differenziata, l alunno può conseguire il titolo di studio secondo quanto espresso all art. 20 del DL 62/2017. Sulla pagella andrà annotato che la valutazione è stata effettuata in base al proprio P.E.I. Nessuna nota particolare va mai inserita nei tabelloni esposti al pubblico. La valutazione è tarata sul PEI e quindi sugli specifici obiettivi definiti per lo studente con disabilità. Se gli obiettivi non sono stati acquisiti il consiglio di classe può ridurli opportunamente, anche in corso d anno, allo scopo di evitare situazioni di non gratificazione o promuoverlo allo stesso modo. Al link seguente il modello di PAGELLA DIFFERENZIATA, adottata dall Istituto, per gli alunni con disabilità grave CRITERI DI AMMISSIONE/NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA Il D.P.R. 122/2009 stabilisce che sono ammessi alla classe successiva gli alunni che abbiano conseguito 6 (sei/decimi) in ciascuna disciplina e nel comportamento. La proposta di non ammissione deve essere formulata dal team di classe durante l interclasse del mese di maggio e comunicata per iscritto alla famiglia. La non ammissione è comunque possibile dopo che siano stati adottati e documentati interventi di recupero/sostegno che non abbiamo dato risultati produttivi. Il team docente riporta sul verbale l elenco degli alunni non ammessi e quello degli alunni ammessi con sufficienze non oggettive, ma deliberate dal team stesso. La decisione di sanare con un voto sufficiente eventuali carenze dello studente deve essere formalizzata e notificata alla famiglia L ALUNNO DISABILE E GLI ESAMI DI STATO Indicazione per lo svolgimento degli esami di licenza media. Documenti da presentare -Relazione finale dell alunno -Programma effettivamente svolto (P.E.I. aggiornato). Questa documentazione deve essere consegnata al presidente della commissione come avviene per tutte le altre materie. -Modalità di svolgimento( tempi- facilitatori- strumenti) e criteri delle prove d esame differenziate PRESENZA AGLI ESAMI DEGLI INSEGNANTI DI SOSTEGNO -L insegnante di sostegno fa parte della commissione esaminatrice a tutti gli effetti. -La presenza da parte dell insegnante di sostegno a tutte le prove di esame è obbligatoria LE PROVE DIFFERENZIATE -Le prove differenziate devono esserei timbrati e vidimati come le prove della classe. -Preparare le prove differenziate in triplice copia. -Rif. Normativo: C.M. n.49 del 20/05/2010 e n.46 del 26/05/2011 MODALITA E CRITERI DI VALUTAZIONE PROVE SCRITTE E COLLOQUIO D ESAME PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI E BES Prove scritte Le prove scritte personalizzate possono essere semplificate o differenziate compresa la Prova Nazionale INVALSI.

Colloquio pluridisciplinare Il colloquio, condotto collegialmente alla presenza dell intera sottocommissione esaminatrice, si baserà sulla traccia proposta dall alunno e sarà finalizzato a valutare non solo le conoscenze e competenze acquisite ma anche il livello di padronanza di competenze trasversali. La loro prova potrà essere valutata con un giudizio anche difforme dalla traccia di giudizio adatta ai restanti alunni Criteri per l attribuzione del voto finale Il voto finale viene determinato secondo quanto stabilito dall art. 3 del D.P.R. 122/2009 e dalla C.M. 48/2012. L esito dell esame di Stato conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall alunno; conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi. All esito dell esame concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova nazionale INVALSI e il giudizio di idoneità all ammissione. Il voto finale è costituito dalla media aritmetica dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5. Al link seguente il modello dei criteri scelti dall Istituto per la conduzione e la valutazione delle prove d esame e la nota allegata al documento di valutazione CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL PRIMO CICLO Il rilascio della certificazione è di competenza dell'istituzione scolastica frequentata dall'alunno/a, che vi provvede sulla base di un modello nazionale (Legge53/2003). Le Indicazioni Nazionali per il curricolo (DM254/2012), prevedono che la certificazione delle competenze"attesta e descrive le competenze progressivamente acquisite dagli alunni". Si sottolinea, la valenza educativa, di documentazione del percorso compiuto da commisurare al "profilo delle competenze" in uscita dal primo ciclo, che rappresenta «l'obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano». Lo scopo è quello di fornire un quadro di riferimento unitario e coerente all Istituzione scolastica e alle famiglie degli alunni. I QUATTRO LIVELLI DFELLE SCHEDE: DESCRIZIONE LIVELLI RAGGIUNTI NELLE COMPETENZE L alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, in modo autonomo e originale mostrando padronanza nell uso delle conoscenze e delle abilità. L alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. L alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. L alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note. LIVELLO Valutazion e espressa in decimi A-Avanzato 9/10 B- Intermedio 8 C-Base 7 D-Iniziale 6

Considerato che l autonomia decisionale del collegio dei Docenti consente di adottare un modello di certificazione delle competenze, l IC G. Lombardo Radice di Siracusa approva i seguenti modello : SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO Documento approvato in sede di Collegio Docenti del 18 Maggio 2018