CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE

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1 CRITERI DI VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione, processo dinamico e dal rilevante valore formativo nell ambito del percorso didattico-educativo, ha la finalità di favorire la promozione umana e sociale dell alunno, la maturazione di adeguata stima di sé, la capacità di auto valutarsi e di scoprire i propri punti di forza e debolezza, per orientare i comportamenti e le scelte future. In quanto tale, ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo dell alunno : l acquisizione e la comunicazione dei contenuti disciplinari, delle abilità e delle competenze indicate nel curricolo formativo (Sapere); la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti (Saper Fare); la capacità di interagire e tradurre le conoscenze e abilità in comportamenti razionali (Saper Essere). L istituzione scolastica è chiamata pertanto a valutare le competenze, disciplinari e trasversali, che riguardano, accanto agli obiettivi cognitivi, anche quelli comportamentali, ossia il comportamento sociale, relazionale e le strategie di apprendimento e lavoro. Il processo di verifica e valutazione è quindi un elemento pedagogico e docimologico fondamentale delle programmazioni didattiche e disciplinari; pur essendo espressione dell autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell autonomia didattica delle istituzioni scolastiche, esso si fonda su criteri di corresponsabilità, collegialità, coerenza e trasparenza. In tale ottica, è fondamentale che l Istituzione scolastica espliciti agli studenti e alle loro famiglie, in modo chiaro, il percorso formativo di ogni singolo alunno, dando ampia e costante informazione delle proprie scelte organizzative, didattiche ed educative, garantendo nel contempo informazioni esaurienti, attendibili, trasparenti e tempestive in merito ai risultati in itinere e finali raggiunti dagli allievi, sugli esiti degli esami, sulle misure per assicurare a ciascuno la continuità e coerenza del percorso di apprendimento. In base all Art. 4, c. 4 del D.P.R.275/99, che recita: Nell esercizio dell autonomia didattica, le Istituzioni scolastiche [ ]. Individuano inoltre le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati, e considerato il carattere formativo della valutazione ( CFR. art.1, comma 3 del DPR n. 122 del 22/06/09 ), il Collegio Docenti dell I.C. G. Papini, in data 19 maggio 2016, utilizzando il materiale prodotto nel tempo dalla Commissione Continuità e Valutazione, stabilisce e approva, ai sensi del Piano Triennale per la Trasparenza e l Integrità, i criteri di Valutazione, esposti in griglia, e di seguito analizzati nel dettaglio: SCHEMA DI VERIFICA E VALUTAZIONE CRITERI E MODALITA DI VERIFICA E VALUTAZIONE Verifiche relative agli obiettivi di apprendimento Verifiche formative in itinere

2 Verifiche sommative alla fine di ciascun quadrimestre TIPOLOGIE DI VERIFICHE Osservazioni sistematiche durante le attività per verificare il livello di partecipazione, l autostima, l interazione con i compagni e gli insegnanti Osservazioni riguardanti gli apprendimenti dell area cognitiva, emotiva e delle abilità sociali Colloqui per la verifica delle conoscenze acquisite e delle capacità di esporre verbalmente con proprietà ed ordine logico Esercizi di produzione scritta, grafico-pittorica, musicale, pratico-progettuale, et cet. OGGETTO DI VALUTAZIONE Livello di partenza Dati desunti dalle verifiche orali e scritte Comportamento Interesse Partecipazione Impegno Grado di maturazione Acquisizione delle conoscenze e delle competenze TABELLA DOCIMOLOGICA E LIVELLI DI COMPETENZE MATURATI La valutazione sarà numerica, secondo le indicazioni ministeriali, e partirà dal 10 (eccellente) fino al 5 (insufficiente), per la scuola Primaria, o al 4 per la scuola Secondaria di I grado (gravemente insufficiente). Agli allievi saranno immediatamente comunicate le valutazioni di prove orali e pratiche, ed in tempi congrui gli esiti delle prove scritte, affinché esse assumano un carattere orientativo e motivante, comunque mirino a correggere errori, superare difficoltà, individuare punti di forza. LIVELLO GLOBALE VALUTAZIONE NUMERICA PROFILO RIFERIMENTO DI OTTIMO 10 Pieno e maturato conseguimento degli obiettivi formativi previsti

3 DISTINTO 9 Molto soddisfacente conseguimento degli obiettivi formativi previsti EFFICACE 8 Efficace e funzionale conseguimento degli obiettivi formativi previsti BUONO 7 Raggiungimento degli obiettivi formativi previsti in modo complessivamente adeguato SUFFICIENTE 6 Raggiungimento degli obiettivi formativi previsti in modo essenziale, incompleto, non ancora adeguato INSUFFICIENTE 5-4 Raggiungimento degli obiettivi formativi previsti in modo insufficiente: persistono lacune e scostamenti significativi dai risultati attesi. Le competenze saranno certificate secondo i seguenti parametri: A- Avanzato: L alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli. B- Intermedio: L alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. C- Base: L alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. D- Iniziale: L alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici anche in situazioni note. Sarà cura dei singoli docenti e Consigli di classe dare tempestiva informazione alle famiglie coinvolte dell eventuale attivazione di percorsi personalizzati, dei traguardi conseguiti e degli esiti delle prove sostenute degli allievi, attraverso il registro elettronico, i ricevimenti genitori, i documenti di valutazione.

4 LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI a) Si articola in tre momenti fondamentali: 1. Iniziale o Diagnostica: analizza e descrive la situazione di partenza dell alunno, per la successiva impostazione di opportune strategie/interventi didattici e l elaborazione di una programmazione personalizzata. 2. Intermedia o Formativa: è finalizzata all autovalutazione ed al miglioramento dell azione didattica. Individua, infatti, potenzialità e carenze e controlla l efficacia degli interventi, consentendo di modificare gli stessi in itinere. 3. Finale o Sommativa: definisce i livelli di abilità e competenze nella valutazione periodica e finale, ossia i risultati conseguiti dagli allievi, anche in termini di processi, nonché la produttività dell azione didattica, relativamente al raggiungimento degli obiettivi prefissati nella programmazione. b) Viene effettuata secondo verifiche coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti nel PTOF ed eventualmente ridefiniti nelle riunioni dei team docenti/consigli di classe o sezione/dipartimenti STRUMENTI DI VERIFICA PROVE SCRITTE Strutturate e semistrutturate (vero/falso,completamento,scelta multipla );questionari a risposta aperta/chiusa; relazioni; temi/componimenti di vario genere e tipologia; sintesi; soluzioni di problemi; esercizi di vario tipo, et etc. PROVE ORALI Colloqui; interrogazioni;discussioni su argomenti di studio; esposizioni/narrazioni di attività/esperienze svolte; test; prove scritte valide per l orale, et etc. PROVE PRATICHE Prove tecniche e grafiche; produzioni multimediali; produzione di materiali, realizzazione di progetti, lavori cooperativi, et etc.

5 SI VALUTA Saranno oggetto di attenta analisi e riflessione: il processo di apprendimento di ciascuno il processo di maturazione ed evoluzione rispetto alla situazione di partenza il metodo di lavoro l impegno e la partecipazione il percorso formativo l efficacia dell itinerario di apprendimento programmato TENENDO IN CONSIDERAZIONE esiti delle prove di verifica (almeno due prove scritte e due orali nel quadrimestre per le Scuole Secondarie di I grado), nonché gli esiti di iniziative di recupero, sostegno. potenziamento osservazioni sistematiche sul processo di apprendimento livelli di conoscenze, abilità, autonomia nelle prestazioni livello di partenza ed evoluzione del processo di apprendimento confronto tra risultati previsti e raggiunti uso degli strumenti impegno personale, partecipazione, metodo di lavoro COME SI VALUTA Nell ambito della Scuola Primaria e Secondaria di I grado: Con voti numerici espressi in decimi per: la valutazione periodica e finale degli apprendimenti (v. tabella docimologica e livelli di competenze maturati) la valutazione esame finale del I ciclo Con giudizio per: la valutazione delle competenze relative all insegnamento dell IRC e delle Attività Alternative all insegnamento dell IRC la certificazione delle competenze al termine della scuola Primaria e a conclusione del I Ciclo

6 CHI VALUTA Gli insegnanti Il Consiglio di classe/interclasse/ Intersezione INVALSI A loro compete la responsabilità della valutazione, la cura della documentazione didattica, la scelta degli strumenti di verifica E presieduto dal DS o suo delegato. Vi partecipano tutti i docenti delle discipline ed eventuali docenti di sostegno. Questi ultimi partecipano alla valutazione di tutti gli allievi della classe. I docenti di IRC o di Materia alternativa partecipano alla valutazione dei soli allievi che seguono la loro disciplina. Non partecipano al C.d.c. docenti esterni e/o esperti ( nell ambito dell ampliamento dell offerta formativa) che, tuttavia, possono fornire elementi conoscitivi ai docenti della disciplina di riferimento, circa l interesse ed il profitto degli allievi. Ha il compito di rilevare la qualità del sistema scolastico nazionale. Gli esiti delle prove di italiano e Matematica, somministrate agli allievi delle Primarie nelle classi II e V, non costituiscono elementi di valutazione nello scrutinio finale. Concorre invece alla valutazione finale la Prova Nazionale (Italiano e Matematica), effettuata nell ambito dell Esame di Stato del I ciclo. LA VALUTAZIONE DEI COMPORTAMENTI Anche la valutazione del comportamento è effettuata con voto numerico in decimi, formulato collegialmente secondo i criteri indicati in griglia. Non può essere ammesso alla classe successiva o agli Esami di Stato lo studente con il voto di comportamento inferiore a sei decimi. GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO Interesse costante e curioso e partecipazione assidua alle lezioni, responsabilità e autodisciplina nel lavoro scolastico e domestico, regolare e serio svolgimento dei compiti scolastici, comportamento corretto e non violento, eccellente socializzazione e interazione attiva e costruttiva nel gruppo classe da leader maturo e responsabile, pieno rispetto di sé, degli altri e dell ambiente, consapevole accettazione della diversità, scrupoloso rispetto delle regole di classe, del regolamento d Istituto, delle norme di sicurezza Vivo interesse e attiva partecipazione alle lezioni, costante adempimento dei lavori scolastici, comportamento corretto ed educato, ottima socializzazione e ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe che si manifesta attraverso un pieno rispetto di sé, degli altri e dell ambiente, consapevole accettazione della diversità, scrupoloso LIVELLO DI VOTO COMPORTAMENTO OTTIMO 10 DISTINTO 9

7 rispetto delle regole di classe, del regolamento d Istituto, delle norme di sicurezza Adeguate attenzione e partecipazione alle attività scolastiche, quasi sempre regolare svolgimento dei compiti assegnati, comportamento per lo più corretto ed educato, discreto rispetto di sé, degli altri e dell ambiente e adeguata accettazione della diversità, osservanza regolare delle norme relative alla vita scolastica Minime assenze strategiche ed episodi di inosservanza del regolamento scolastico di lieve e media entità, non frequenti (non più di due). Non puntuale attenzione e partecipazione alla vita scolastica poco costante. Manifesta comportamenti non sempre collaborativi con coetanei e docenti. E disponibile al dialogo anche se va a volte sollecitato. Saltuarie assenze strategiche, episodi frequenti (più di due) di inosservanza del regolamento interno, disinteresse e poca partecipazione alle attività scolastiche, frequente disturbo delle lezioni, rapporti problematici e comportamento poco corretto verso compagni e personale scolastico, scarsa socializzazione e funzione non collaborativa nel gruppo classe Assenze strategiche, episodi persistenti di inosservanza del regolamento interno che indicano la volontà di non modificare l atteggiamento, atti di bullismo, completo disinteresse e scarsa partecipazione alle attività scolastiche, rapporti problematici e comportamento scorretto verso compagni e personale scolastico, bassissima socializzazione e funzione negativa nel gruppo classe. BUONO 8 SUFFICIENTE 7 SITUAZIONE CRITICA INSUFFICIENTE CRITICA 6 5 VALUTAZIONE ALUNNI CON DISABILITA CERTIFICATA La valutazione degli alunni con disabilità certificata, ai sensi del DPR n. 122/2009, è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato (PEI), che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell alunno con disabilità. VALUTAZIONE ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Ai sensi della Legge n. 170 dell 8 ottobre 2010, per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento adeguatamente certificati (dislessia, disgrafia/disortografia, discalculia, dislalia, disturbi dell attenzione), la verifica e valutazione degli apprendimenti, compresa quella effettuata in sede di esame conclusivo, tengono conto delle specifiche situazioni di tali allievi per i quali, nello svolgimento delle attività didattiche e delle prove di esame sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi consentiti dalla normativa vigente, ovvero l assegnazione di tempi più lunghi di esecuzione, utilizzo di strumenti ed ausili didattici, et. cet. VALUTAZIONE ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

8 L attuale normativa non prevede differenziazione nelle modalità di valutazione degli allievi che esprimono bisogni educativi speciali, causati da forme di disagio, anche transitorio, o dal fatto di essere stranieri non italofoni. E prevista per gli allievi BES, tuttavia, la possibilità di personalizzare l azione didattico-educativa, adattando alle precipue e contingenti esigenze degli alunni obiettivi, contenuti, strategie didattiche, modalità di verifica, consentendo una valutazione coerente con il piano educativo predisposto ad hoc per ciascun allievo. Gli allievi con cittadinanza non italiana sono pertanto valutati,ai sensi dell art. 45 del DPR n. 394, 31 agosto 1999, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani, pur tenendo conto dei percorsi specifici e personalizzati di apprendimento. E possibile, a seconda della data di arrivo e delle informazioni raccolte sulle abilità e conoscenze scolastiche degli allievi, apporre sul documento di valutazione le seguenti diciture: a) La valutazione non viene espressa in quanto l alunno si trova nella prima fase di apprendimento in lingua italiana L2 ( I quadrimestre); b) La valutazione espressa si riferisce al percorso personale, in quanto l alunno si trova nella fase di apprendimento di lingua italiana L2 (I e II quadrimestre). La valutazione degli alunni stranieri, in ogni caso, terrà conto delle indicazioni e valutazioni espresse da operatori/docenti preposti all insegnamento di lingua italiana L2. CRITERI DI AMMISSIONE / NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA (SCRUTINIO FINALE) Ai fini della validazione dell anno scolastico, compreso quello relativo all ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell orario annuale, con deroga solo in casi eccezionali. Il Consiglio di Classe/ team docenti, in sede di scrutinio finale, procede quindi collegialmente all attribuzione dei voti finali nelle singole discipline o ambiti, su proposta di voto di ciascun docente. Gli alunni che fanno registrare valutazioni positive (da 6 a 10) in tutte le discipline sono ammessi alla classe successiva. Per i casi in cui si registrino valutazioni di non sufficienza (voto inferiore al 6 ) in una o più discipline, sono indicati i seguenti criteri orientativi, espressi in sede di Collegio dei Docenti, in considerazione delle norme vigenti: SCUOLA PRIMARIA La non ammissione alla classe successiva è un evento eccezionale, da comprovare con specifica motivazione e relazione scritta dei docenti, nella quale devono essere evidenziati i motivi del non raggiungimento degli obiettivi minimi. L alunno non ammesso deve aver conseguito in quasi tutte

9 le discipline una votazione di insufficienza piena ( inferiore a cinque decimi), unitamente ad una valutazione negativa dell impegno e della motivazione. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Sono ammessi alla classe successiva o all Esame di Stato gli alunni che conseguono le competenze di base e ottengono, con decisione assunta a Maggioranza dal Consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi (6) in ciascuna disciplina o gruppo di discipline. Una valutazione del comportamento non inferiore a sei decimi è un ulteriore requisito indispensabile per l ammissione; l art. 2, comma 3, della legge n. 169 del 30/10/2008, prescrive infatti: La valutazione del comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all esame di Stato conclusivo del ciclo.

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