Indicazioni operative per la valutazione degli impatti delle emissioni in atmosfera sulla qualità dell aria

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Transcript:

Indicazioni operative per la valutazione degli impatti delle emissioni in atmosfera sulla qualità dell aria Estratto dalla bozza di linee guida ARPA-FVG per i piani di monitoraggio Le autorizzazioni per le emissioni in atmosfera aspetti tecnici e operativi Udine, 4 maggio 2012 ARPA FVG CRMA Centro Regionale di Modellistica Ambientale crma@arpa.fvg.it

Il D.Lgs 152/06 riportata la seguente definizione di impatto ambientale: alterazione qualitativa e/o quantitativa, diretta ed indiretta, a breve e a lungo termine, permanente e temporanea, singola e cumulativa, positiva e negativa dell ambiente, inteso come sistema di relazioni fra i fattori antropici, naturalistici, chimico-fisici, climatici, paesaggistici, architettonici, culturali, agricoli ed economici, in conseguenza dell attuazione sul territorio di piani o programmi o di progetti nelle diverse fasi della loro realizzazione, gestione e dismissione, nonché di eventuali malfunzionamenti. La seguente traccia riporta i passi che vengono sviluppati nello SIA, nella misura in cui risulta tecnicamente realizzabile, per l individuazione degli impatti sulla qualità dell aria dovuti alle emissioni in atmosfera dell opera. 2

Determinanti 1.descrizione dell opera in progetto. L opera deve essere descritta in tutte le sue parti: caratteristiche, localizzazione, dimensioni, descrizione dei processi produttivi; 2.individuazione delle singole azioni che l opera comporta, descrizione delle stesse mediante elenchi o schemi a blocchi e definizione del relativo cronoprogramma dettagliato. Ad esempio: impiego di mezzi pesanti, scavi, riporti, scavi sotterranei, stoccaggi temporanei, traffico indotto, processi di combustione, uso di materiali pericolosi ;

Pressioni 3.traduzione delle azioni in fattori d impatto emissivo che ciascuna azione può produrre Ad esempio: rilasci/emissioni di macro e micro inquinanti da sorgenti puntuali, lineari o diffuse, emissione di odori, produzione di aerosol, fuoriuscita di nubi tossiche, eventuali pressioni determinate da condizioni di emergenza non di operatività standard,. Per alcune tipologie di emissione possono essere individuati specifici traccianti che facilitano un eventuale monitoraggio. 4.quantificazione delle emissioni previste. Per il calcolo delle pressioni è possibile avvalersi anche di fattori emissivi disponibili in letteratura o valutati sperimentalmente in contesti analoghi a quello in esame. I fattori, applicati al caso specifico, permettono di ottenere una modellizzazione della sorgente in termini emissivi considerando anche l abbattimento delle emissioni a seguito dell applicazione di eventuali azioni mitigative e di modulare le emissioni stesse nel tempo. Ad esempio: tonnellate di NOx emesse in una anno da un camino, quantità di PM10 emesse in un anno da un area di cava

Per la traduzione delle azioni in fattori d impatto emissivo (pressioni) che ciascuna azione può produrre. In letteratura sono disponibili fattori di emissione associabili ad ogni attività http://www.eea.europa.eu/publications/emep-eea-emission-inventory-guidebook- 2009 http://www.sinanet.isprambiente.it/it/inventaria/disaggregazione-2000/db/ http://www.emisia.com/copert/general.html http://www.epa.gov/ttnchie1/ap42/ http://www.arpat.toscana.it/documentazione/catalogo-pubblicazioni-arpat/lineeguida-per-intervenire-sulle-attivita-che-producono-polveri http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/cs/satellite?c=redazionale_p&childpagename =DG_Agricoltura%2FDetail&cid=1213305707487&packedargs=NoSlotForSitePlan%3 Dtrue%26menu-to-render%3D1213287460804&pagename=DG_AGRWrapper

Esempio di calcolo delle emissioni per una attività estrattiva. Tratto da Linee guida per la valutazione delle emissioni di polveri provenienti da attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico o stoccaggio di materiali polverulenti Provincia di Firenze, ARPAT (2009).

COMUNE MACROSETTORE CH4 CO CO2 COV DIOX (TCDN2O NH3 NOx PM10 PM2_5 PTS SO2 t/anno t/anno kt/anno t/anno mg/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno AIELLO DE 2 Combustione non industriale 5,39 91,21 3,6 22,49 2,713 0,5167 0,1626 4,22 4,717 4,57 4,913 0,4893 AIELLO DE 3 Combustione nell'industria 0,004 0,0133 0,0881 0,004 0,0058 0,0164 0,2157 0,043 0,0376 0,0536 1,054 AIELLO DE 4 Processi produttivi 0,4457 0,0006 0,0004 0,0012 AIELLO DE 5 Estrazione e distribuzione c 61,29 10,24 AIELLO DE 6 Uso di solventi 60,04 AIELLO DE 7 Trasporto su strada 1,14 111 15,93 10,2 0,4688 2,15 76,36 5,966 5,153 7,303 0,5106 AIELLO DE 8 Altre sorgenti mobili e macchinari 5,02 0,4187 3,68 0,7042 0,0253 0,0233 0,0253 0,3235 AIELLO DE 9 Trattamento e smaltimento 0,591 0,0394 AIELLO DE 10 Agricoltura 17,18 0,0109 3,38 22,86 0,9153 0,4679 0,2307 0,6852 AIELLO DE 11 Altre sorgenti e assorbimenti 0 0,0776 0,0776 0,0776 AMARO 2 Combustione non industriale 2,79 47,5 1,34 11,73 1,419 0,2302 0,0851 1,82 2,462 2,386 2,565 0,1574 AMARO 3 Combustione nell'industria 0,0084 0,0286 8,09 0,0085 0,5038 0,0323 0,4651 0,0834 0,0731 0,104 2,045 AMARO 4 Processi produttivi 2,61 0,0002 0,0002 0,0004 AMARO 5 Estrazione e distribuzione c 68,91 5,78 STEP DI CONTROLLO: VALUTAZIONE DELLE EMISSIONI Confronto con impianti analoghi Analisi misure di odori da pubblicazione APAT 19/2003 Confronto con dati di letteratura Esempio: emissioni odorigene da impianti di compostaggio, impianti di discarica, impianti di depurazione delle acque reflue http://www.apat.gov.it/site/it- IT/APAT/Pubblicazioni/Manuali_e_lin ee_guida/documento/manuali_lineeg uida_2003_19.html Confronto con emissioni comunali (INEMAR) OU/(m2*s) 10.00 9.00 8.00 7.00 6.00 5.00 4.00 3.00 2.00 1.00 0.00 zona comferimento rifiuti freschi 1.53 0.46 zona rifiuti parzialmente ricoperti 0.38 zona rifiuti totalmente ricoperti Fanghi civili 3.47 Lotto stabilizzato 0.14 http://www.arpa.fvg.it/index.php?id=594

Stato 5. Descrizione quantitativa, mediante indicatori ambientali, della qualità dell aria. Descrizione dello stato di fatto (ante operam) o fondo, riferita, ad esempio, ad un anno o ad un periodo di riferimento. Gli indicatori scelti per la descrizione sono tali da poter essere messi a confronto con quanto verrà elaborato per mezzo della simulazione, con i limiti normativi e con i valori di riferimento. Ad esempio: media annuale PM10, media annuale NO2 I dati sono disponibili nel sito www.arpa.fvg.it e nel sito della Regione e si possono richiedere a: crma@arpa.fvg.it 6. Descrizione dell area sotto altri profili utili alla valutazione. Ad esempio: densità di popolazione, caratteristiche meteorologiche dell area, presenza di altri impianti, presenza di siti sensibili

Impatto 7. Impatto del singolo impianto: simulazione dei processi di propagazione e trasformazione chimica e fisica dei fattori nell ambiente mediante l utilizzo di opportuni modelli matematici oppure mediante l applicazione di tecniche di stima obiettiva. 8. Impatto complessivo: calcolo e descrizione, su tutto il contesto interessato dall opera, dei livelli complessivi degli indicatori scelti. I livelli complessivi caratterizzanti lo scenario (livelli di ammissibilità) sono ottenuti mediante la combinazione (la somma per impatti linearmente dipendenti) dei valori di fondo (ante operam) con le stime degli impatti dovuti all attuazione del progetto. Ad esempio: concentrazione media annua di PM10, numero di superamenti orari annui di NO2, deposizione di PTS

STEP DI CONTROLLO: VALUTAZIONE DELLE CONCENTRAZIONI Per ciascuno degli indicatori scelti, punto per punto nel dominio di calcolo, deve essere valutato il livello complessivo determinato dal contributo stimato dovuto all opera e dal valore di fondo reperibile in letteratura o presso l Agenzia. Ove tecnicamente possibile, i risultati delle elaborazioni vengono riportati su mappe del territorio sulle quali vengono individuate le linee di isovalore per l indicatore considerato, sia per i livelli complessivi che per la percentuale di variazione dovuta all impatto rispetto al fondo. I valori calcolati in corrispondenza di aree e recettori sensibili vengono riportati in tabelle. Stimare la popolazione esposta agli impatti maggiori. 10. Il confronto con la normativa viene effettuato utilizzando l impatto complessivo.

Nel caso di valutazione di impatto sulla qualità dell aria non sostenibile prevedere misure mitigative ulteriori ed effettuare nuovamente la valutazione.

Note per la presentazione della documentazione Tutti i dati utilizzati per i calcoli e le fonti bibliografiche devono essere riportati nella documentazione con il maggior dettaglio possibile in modo tale da mettere in grado l Ente di controllo di valutare il risultato ottenuto. Anche le azioni mitigative e compensative, definite già in fase di elaborazione del progetto o sulla base degli impatti analizzati, devono essere presentate con chiarezza nella documentazione indicandone anche l efficacia e le modalità di applicazione.