La Direttiva Macchine e le Norme di Sicurezza



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Transcript:

Sicurezza Seminario sulla implementazione della sicurezza elettrica nelle macchine SPS / IPC / Drives Parma 22 maggio 2012 relatore: Gianpiero Tomassini Eaton Industries (Italy) s.r.l.

Sicurezza - L evoluzione delle direttive comunitarie Direttive e Norme Riferimento Oggetto della Direttiva 2006/95/EC Bassa tensione 2004/108/EC Compatibilità elettromagnetica X 98/37/EC Direttiva Sicurezza Macchine 2006/42/EC Confronto dettagliato ISPSL tra le due direttive macchine Recepimento Repubblica Italiana 2 2

Sicurezza - richiede l aggiornamento dei riferimenti normativi X 98/37/EC Direttiva Sicurezza Macchine 2006/42/EC X L analisi del rischio secondo la EN 954-1 3 3

Sicurezza - richiede l aggiornamento dei riferimenti normativi 98/37/EC Direttiva Sicurezza Macchine 2006/42/EC X lascia il posto all analisi del rischio secondo la UNI EN ISO 13849-1 4 4

Sicurezza La UNI EN ISO 13849-1 Ma non è unicamente l albero del rischio a cambiare, anzi: la modifica più sostanziale è un altra EN ISO 13849-1 Determinismo EN 954-1 Probabilità statistica IEC 61508 IEC 62061 Al determinismo dell approccio della EN 954-1 Si va ad affiancare ( Non sostituire! ) un ulteriore approccio probabilistico prima completamente trascurato! La EN ISO 13849-1 è la nuova norma di riferimento! 5 5

Sicurezza La UNI EN ISO 13849-1 Le categorie architetture rimangono! Ma altri parametri entrano in gioco: - Il MTTFd, indicatore dell affidabilità dei componenti - Il DCavg, indicatore della capacità dei medesimi di rivelare il proprio stato di guasto 6 6

Sicurezza La UNI EN ISO 13849-1 Le categorie o architetture sono le medesime della EN 954-1: Categoria B / 1 Categoria 2 Categoria 3/4 7 7

Sicurezza La UNI EN ISO 13849-1 Il MTTFd, indicatore dell affidabilità dei componenti nel tempo, può essere: Low - Basso Medium - Medio High - Alto MTTF d B =, 1 10 d 0 n op B10 = numero di cicli dopo il quale statisticamente il 10% dei componenti sottoposti a test è interessato da guasto. B10d = numero di cicli dopo il quale statisticamente il 10% dei componenti sottoposti a test è interessato da guasto pericoloso. B10 e/o B10d o anche MTTFd - devono essere forniti dal costruttore,.. oppure si utilizzano i valori di default fissati dalla norma! Se la quota pericolosa di B10 ovvero il B10d - non viene data, allora si può assumere B10d= 2xB10. nop = numero di cicli annui previsti (Dato noto all utilizzatore) 8 8

Sicurezza La UNI EN ISO 13849-1 Il DCavg, indicatore della capacità dei componenti di rivelare il proprio stato di guasto, può essere: None Nullo Low - Basso Medium - Medio High - Alto Si calcola anch esso:, utilizzando sì i valori calcolati in precedenza dei MTTFd, ma utilizzando anche parametri dati unicamente dalla norma, che dipendono dalla tipologia del componente in esame... 9 9

Sicurezza La UNI EN ISO 13849-1 Per passare da PL d a PL e, come del resto era per passare da categoria 3 a categoria 4 è il DCavg che conta! ATTENZIONE! Se il DCavg è nullo (< 60%) NON è possibile raggiungere comunque un PL superiore a c! 10 10

Sicurezza La UNI EN ISO 13849-1 Un ultimo ma importante concetto: il Common Cause Failure (Guasto di causa comune) CCF Guasto del canale 2 Guasto del canale 1 11 11

Sicurezza La CEI EN 62061 (cenni) L approccio della CEI EN 62061 è più strettamente probabilistico di quello della UNI EN ISO 13849 Ma la sostanza è quella In base alle condizioni di utilizzo ed ai rischi connessi si determina il SIL/CL da raggiungere 12 12

Ma per approfondire tutto quanto detto oggi Seminario sulla implementazione della sicurezza elettrica nelle macchine SPS / IPC / Drives Parma 22 maggio 2012 relatore: Gianpiero Tomassini Eaton Industries (Italy) s.r.l.

Distribuzione dell energia: selettività e back-up Componenti per applicazioni a norme UL/CSA Lean-Automation: SmartWire-DT e molto altro ancora Appuntamento ai prossimi corsi e seminari che Vi offriamo! Grazie a tutti! Gianpiero Tomassini

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