E naturale chiedersi alcune cose sulla media campionaria x n

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1 Supponiamo che un fabbricante stia introducendo un nuovo tipo di batteria per un automobile elettrica. La durata osservata x i delle i-esima batteria è la realizzazione (valore assunto) di una variabile aleatoria X i. Si può assumere che le X i abbiano la stessa distribuzione incognita. Per ottenere informazioni sulla distribuzione si costruiscono e mettono in funzione un certo numero n di batterie. La durata di ciascuna batteria fornisce l insieme di dati x 1, x 2,.., x n. La media campionaria della durata è x n = x x n n Le lettere maiuscole X i indicano la variabili aleatorie (prima dell esperimento), quelle minuscole x i ne indicano le realizzazione (il numero ottenuto dopo l esperimento).

2 E naturale chiedersi alcune cose sulla media campionaria x n c entra qualcosa con il valore atteso µ delle variabili X i? posso dire che legge ha, ossia come è distribuita? Alla prima domanda risponderà la Legge dei Grandi Numeri. Se n è molto grande, x n sarà molto prossima a µ (vedremo poi quanto prossima). Rispondere alla seconda domanda in generale non è semplice, ma se n è abbastanza grande con buona approssimazione è una realizzazione di una variabile normale per il Teorema del Limite Centrale (vedremo poi come determinarne i parametri).

3 Siano X 1, X 2,..., X n,... variabili aleatorie indipendenti e tutte con la stessa distribuzione, con valore atteso E(X 1 ) =... = E(X n )= µ e stessa varianza var(x i )=σ 2, i = 1, 2..., n. Sia Y n = X X n, per la proprietà della media: E(Y n ) = E(X 1 ) + E(X 2 )... + E(X 2 )= nµ e per le proprietà della varianza Si ha inoltre che var(y n ) = var(x 1 ) + var(x 2 ) +..var(x n )= nσ 2 per cui X n = X X n n = Y n n E( X n ) = µ, var( X n ) = σ 2 /n

4 Esercizio. I risultati di un test sul livello di potassio nel sangue di un individuo variano sia a causa dell imprecisione dello strumento di misurazione, sia perchè il livello stesso varia nel tempo. Sappiamo che per un certo individuo le letture successive del livello di potassio oscillano intorno a un valore atteso µ con deviazione standard σ = 0.3. Quattro letture specifiche generano i dati 3.6, 3.9, 3.4, 3.5 La media campionaria per il livello medio di potassio per questa persona è = mentre la deviazione standard della media campionaria è σ n = = 0.15

5 LEGGE DEI GRANDI NUMERI Si vede che la variabile X n, che ha sempre valore atteso µ, ha varianza inversamente proporzionale ad n (ossia uguale a σ/n). Nel limite n (ossia per n molto grande) la varianza diventa nulla, questo significa che la media campionaria diventa una variabile certa con valore µ. Questo risultato è più correttamente descritto dal seguente teorema: Teorema. Si dimostra (ma non qui) che per n e per ogni a strettamente positivo: P ( X n µ > a ) 0 In altre parole la probabilità che X n sia diversa da µ diventa nulla quando n diventa molto grande. Con un certo abuso di termini e di notazione) possiamo dire che X n µ quando n.

6 ( ) Se n è grande ma non infinito si avrà : P X n µ > a 0. Cosa significa? L asserzione vale per ogni a strettamnte positivo. Per fissare le idee immaginiamo che sia molto piccolo, ad esempio a = µ a µ µ +a La probabilità che la media campionaria osservata x n cada fuori dall intervallo colorato in figura è trascurabile ( 0) se n è abbastanza grande. La probabilità che la media campionaria osservata x n cada dentro l intervallo colorato in figura è 1 se n è abbastanza grande.

7 MEDIA TEORICA MEDIA OSSERVATA La legge dei grandi numeri dice che il valore osservato x n = (x x n )/n della variabile aleatoria X n = (X X n )/n è con grande probabilità vicino a µ se n è grande. Quindi se non conosco µ, ne posso dare una stima con x n che è una realizzazione della statistica campionaria X n. Se n è grande, la probabilità che X n e µ siano molto diversi è quasi zero. Si noti che µ è la media teorica a priori di ciascuna osservazione (un parametro della distribuzione delle X i ) mentre x n = (x x n )/n è una media a posteriori delle osservazioni.

8 IL TEOREMA DEL LIMITE CENTRALE Siano X 1, X 2,..., X n,... variabili aleatorie indipendenti e tutte con la stessa distribuzione, con valore atteso E(X 1 ) =... = E(X n )= µ e stessa varianza var(x i )=σ 2, i = 1, 2..., n. Sia Y n = X X n, abbiamo visto che: E(Y n )= nµ var(y n )= nσ 2 Teorema. Per le proprietà del valore atteso e della varianza, la variabile Z n = Y n nµ σ n ha media 0 e varianza 1. Inoltre si dimostra (ma non qui) che per n sufficientemente grande (nel limite n ) ha distribuzione normale.

9 In altre parole, nel limite n Z n = Y n nµ σ n N(0, 1) = Z Quindi per n grande (ma non infinito) la probabilità P( Z n < x) è circa uguale a P(Z < x) dove Z è una normale standard N(0, 1). Se vogliamo calcolare probabilità relative a Z n possiamo utilizzare quelle relative a N(0,1) come approssimazione. Tenendo presente che Y n /n = X n possiamo anche scrivere Z n = X n µ σ/ n N(0, 1) = Z Si ricordi ancora una volta che in questo contesto X n è la statistica campionaria di cui la x n è una realizzazione (risultato di una misurazione o esperimento). Anche Ȳ n e Z n sono statistiche campionarie.

10 DISTRIBUZIONE DELLE MEDIA CAMPIONARIA (VARIANZA NOTA) Anche la somma di n variabili identicamente distribuite è approssimativamente normale, infatti: Y n = σ n Z n + nµ σ n N(0, 1) + nµ = N(nµ, σ n) La media campionaria è anch essa approssimativamente normale: X n = Y n n σ n N(0, 1) + µ N(µ, σ/ n). Il valore atteso µ xn della media camionaria è uguale a µ mentre la varianza σ xn della media campionaria è uguale a σ/ n e quindi decresce come l inverso della radice quadrata della dimensione del campione. Come abbiamo visto con la legge dei grandi numeri, per un ipotetico campione infinito, la media campionaria coincide identicamente con µ.

11 E IN PRATICA? Il Teorema del limite centrale lascia aperta la questione di quanto il campione debba essere numeroso affinchè l approssimazione sia valida. Se le variabili X i sono variabili gaussiane il problema non si pone perché qualsiasi combinazione lineare di variabili gaussiane è anch essa gaussiana. In tal caso, la distribuzione di X n è gaussiana per ogni n (quella di Z n è normale standard). Altrimenti si accetta la seguente regola pratica. Se la legge delle X 1,...,X n non è troppo asimmetrica, a livello empirico si è stabilito che n 30 va bene. Per convincerci dell asserzione consideriamo il caso in cui la distribuzione delle X i è esponenziale (non importa qui sapere la definizione). Confrontiamo i grafici delle densità delle somme standardizzate di queste variabili indipendenti per n = 5, n = 10 n = 20 e n = 50 con il grafico di una N(0, 1).

12 In blu la N(0, 1), in azzurro la Z 5, in magenta la Z 10, in celeste la Z 20 e in violetto la Z 50.

13 Esercizio. Il livello di colesterolo nel sangue di una popolazione di lavoratori ha una media 202 e una deviazione standard 14. Viene selezionato un campione di 36 lavoratori, si approssimi la probabilità che la media campionaria dei loro livelli di colesterolo sia compresa tra 198 e 206. X 36 ha distribuzione approssimatemente normale con valore atteso µ = 202 e deviazione standard σ/ n = 14/ 36 = 7/3, quindi Z 36 = X /3 N(0, 1) = Z ( ) P(198 < X 36 < 206) = P < Z 36 < 7/3 7/3 P( < Z < 1.714) = φ(1.714) φ( 1.714) = dove φ è la solita funzione di distribuzione della normale standard.

14 RIASSUMENDO Per un campione di numerosità n estratto da una popolazione con distribuzione di media µ e varianza σ si ha che µ xn = µ per ogni n, σ xn = σ/ n per ogni n, X n è distribuita normalmente per ogni n se le X i sono gaussiane, Xn è distribuita quasi normalmente se n è grande (n > 30) anche se le X i non sono gaussiane. X n µ quando n (non realizzabile in pratica). Si noti che la media campionaria è approssima il parametro µ ma la sua precisione (σ xn = σ/ n) viene definita in base ad una varianza σ nota. Vedremo cosa fare quando la varianza è incognita.

15 STIME PUNTUALI Definizione 1 Se la stima di un parametro della distribuzione delle X i è data da un singolo numero ottenuto dalle misurazioni relative a un campione, tale valore è detto stima puntuale del parametro. Esempio La media campionaria osservata x n è una stima del parametro µ della distribuzione delle variabili aleatorie X i. Il numero (stima) x n è una realizzazione dello stimatore X n. La statistica X n ha valore atteso µ, quindi, in questo caso, il valore atteso dello stimatore è uguale al parametro che si vuole stimare. Definizione 2 Uno stimatore con valore atteso uguale al parametro che si vuole stimare si dice corretto (o non distorto).

16 La media campionaria X n = (X X n )/n è quindi uno stimatore corretto di µ. Definizione 3 Se due statistiche sono entrambe stimatori corretti di un parametro, la statistica con minore varianza è detta stimatore più efficiente. La stima ottenuta con la media campionaria è tanto più accurata tanto più il campione è numeroso. Infatti x n è un valore osservato di Xn la cui varianza è σ/n. Pertanto se si considerano due campioni di taglia m e n con m > n si avra che X m è più efficiente di X n nello stimare il parametro µ. In seguito potremo confrontare con l efficienza di altri stimatori corretti diversi dalla media campionaria.

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