Il Fondo nazionale per l efficienza energetica

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Transcript:

Il Fondo nazionale per l efficienza energetica Elena Bruni Confindustria 13 marzo 2019

Pacchetto legislativo Energia pulita per tutti gli europei Il 30 novembre 2016, la Commissione Europea ha adottato il Pacchetto legislativo Energia pulita per tutti gli europei che ha come obiettivo quello di definire il quadro normativo adeguato a dare impulso alla trasformazione del mercato europeo dell energia. Un ruolo dominante assumono le azioni che dovranno facilitare il conseguimento da parte dell UE dei due obiettivi ambientali a lungo termine in campo energetico: circa il 50% di produzione di energia da fonti rinnovabili entro il 2030 e elettricità a zero emissioni entro il 2050. Secondo la Commissione Europea, a partire dal 2021, il pacchetto di proposte legislative dovrebbe mobilitare 177 miliardi di Euro l anno di investimenti pubblici e privati e generare un aumento del PIL di 1% nel prossimo decennio, accanto alla creazione di 900.000 posti di lavoro. Inoltre, consentirà di diminuire l intensità di carbonio dell economia europea del 57% entro il 2030, con le fonti rinnovabili che dovranno rappresentare circa il 50% del mix energetico europeo. Il Pacchetto di proposte legislative ha tre obiettivi: mettere l efficienza energetica al primo posto conseguire la leadership a livello globale nelle fonti rinnovabili offrire un patto equo ai consumatori Efficienza energetica al primo posto. Lo scorso novembre il Parlamento europeo ha votato la nuova Direttiva efficienza energetica che prevede il nuovo target al 2030: -32,5% dei consumi energetici primari/finali a livello UE, molto più ambizioso di quanto inizialmente proposto. 2

Direttiva (UE) 2018/844 (che modifica la Direttiva 2010/31/UE EPBD Recast) Il 21 dicembre 2018 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale UE il testo definitivo della Direttiva sull efficienza energetica (cd EED). La nuova Direttiva vede il focus puntato su: Target: l obiettivo di risparmio energetico al 2030 deve consentire agli Stati membri di mettere in atto misure in grado di massimizzare l efficacia degli interventi al minor costo. L'efficienza energetica nell'ue dovrebbe essere migliorata del 32,5% entro il 2030. L'obiettivo sull'efficienza energetica è indicativo e sarà rivisto, insieme a quello sulle fonti rinnovabili, entro il 2023, quando potrà solo essere innalzato, non abbassato. È risultato fondamentale che l obiettivo sia rimasto, come auspicato, vincolante solo a livello europeo, così da garantire il miglior rapporto costo-efficacia in base alle specificità dei sistemi nazionali. Viene introdotto l obbligo per gli Stati membri di ottenere nuovi risparmi energetici annuali dello 0,8% nel periodo 2021-2030, anche se si accorda agli Stati membri una certa flessibilità per il modo in cui rispettare questi obblighi. Viene prorogato l'obbligo annuale di risparmio energetico oltre il 2020, misura che attirerà gli investimenti pubblici e privati; I consumatori - in particolare quelli degli edifici condominiali con sistemi di riscaldamento centralizzati avranno maggiori strumenti di controllo e verifica delle bollette del riscaldamento. Gli Stati membri dovranno pubblicare delle norme nazionali trasparenti e accessibili al pubblico sulla ripartizione dei costi di riscaldamento, raffreddamento e consumo di acqua calda negli edifici condominiali. 3

Piano Integrato Energia E Clima Le norme europee prevedono che i governi nazionali elaborino un progetto di Piano integrato energia-clima con orizzonte temporale 2030. L adozione definitiva del Piano deve avvenire entro dicembre 2019, con successivo aggiornamento ogni dieci anni. La Proposta di Piano Nazionale Integrato per l Energia e il Clima (PNIEC) presentato dall Italia rappresenta un documento di fondamentale importanza strategica per il nostro Paese poiché in esso si integrano la politica energetica, la politica per il clima e la politica per uno sviluppo industriale sostenibile. Gli obiettivi Europei di decarbonizzazione e le decisioni di politica energetica obbligano il nostro Paese, e l Europa, ad una sfida senza precedenti sul piano dell innovazione relativa sia ai processi di produzione di energia sia ai processi di consumo. E necessario puntare sulla rilevanza del PNIEC sul piano industriale stante il fatto che l Italia è la terza economia Europea in termini di Prodotto Interno Lordo ed è il secondo Paese in termini di peso del settore manifatturiero sul PIL totale. Inoltre, sia in termini di incidenza percentuale delle emissioni di CO 2 sul PIL che in termini di emissioni pro-capite, la nostra economia, dal confronto con gli altri Paesi europei, risulta tra le più virtuose. Infine il settore manifatturiero italiano, in termini di uso efficiente delle risorse energetiche, è al primo posto in Europa, e questo conferma che l economia italiana ed il settore manifatturiero hanno già dato un contributo significativo alle politiche di decarbonizzazione condivise in sede Comunitaria. 4

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Intensità energetica L Italia è il paese manifatturiero con maggiore efficienza energetica Intensità energetica UE 2015 Tep/M 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 Intensità energetica Paesi UE Anni 1995-2015 Unione Europea Germania Spagna Francia Italia Regno unito Tasso cumulato di variazione Intensità energetica Anni 1995-2015 Unione Europea Germania Spagna Francia Italia Regno unito -0,67% -1,16% -1,32% -1,79% -1,72% Fonte: Eurostat L Italia parte da una buona posizione competitiva sull efficienza ma si deve considerare il costo marginale di ulteriori passi in avanti -2,79%

Dimensione dell efficienza energetica Il contributo indicativo nazionale di efficienza energetica necessario per conseguire gli obiettivi dell'unione è di almeno il 32,5% di efficienza energetica nel 2030. L Italia intende perseguire un obiettivo indicativo di riduzione dei consumi al 2030 pari al 43% dell energia primaria e al 39,7% dell energia finale rispetto al 2007 con un obiettivo di 132,0 Mtep di energia primaria e 103,8 Mtep di energia finale in termini di livello assoluto di consumo di energia al 2030. Per la definizione di tale obiettivo è stata sviluppata una traiettoria basata sul conseguimento di riduzione dei consumi finali minimo dello 0,8% annuo nel periodo 2021-2030, calcolato in base al triennio 2016-2018. Traiettoria dei consumi di energia primaria e finale (Mtep) nel periodo 2020-2030 [Fonte: RSE] 6

Dimensione dell efficienza energetica/2 Ripartizione settoriale dei risparmi da conseguire per l obiettivo al 2030 Fonte : PNIEC 2018 In un ottica di minimizzazione dei costi di sistema sono individuati i settori con maggiore potenziale di efficientamento. A influenzare la ripartizione settoriale sono l evoluzione delle prestazioni e dei costi delle tecnologie energetiche, il potenziale settoriale e l obiettivo rinnovabili. Settore civile: principale attore degli interventi di efficientamento, con una riduzione dei consumi di energia di circa 5,7 Mtep al 2030. Settore residenziale contribuisce per 3,3 Mtep. Settore terziario riduce le proiezioni dei propri consumi di 2,4 Mtep. Settore trasporti che riesce a contribuire per circa 2,6 Mtep. Settore Industriale conseguirebbe una riduzione dei consumi di circa 1,0 Mtep

Politiche e misure per l efficienza energetica Al fine di raggiungere il risparmio di energia finale stimato pari a 51,4 Mtep, l Italia si avvale di diversi strumenti di sostegno per la promozione degli interventi di incremento dell efficienza energetica. In particolare, gli strumenti espressamente dedicati alla promozione dell efficienza energetica sono i seguenti: il meccanismo dei Certificati Bianchi; le detrazioni fiscali per gli interventi di efficienza energetica e il recupero del patrimonio edilizio esistente; il Conto Termico; il Fondo Nazionale per l Efficienza Energetica. Fondo Nazionale per l Efficienza Energetica: al fine di accrescere la capacità del Fondo di promuovere gli interventi di efficienza energetica, è prevista un incremento della dotazione finanziaria oggi disponibile, favorendo il versamento delle risorse destinate all efficienza energetica gestite dalle Amministrazioni centrali e locali (fondi strutturali fondi europei di investimento) e orientando il meccanismo verso la promozione di interventi nel settore civile (sia residenziale che terziario) e dei trasporti. Si effettua la stima del risparmio aggiuntivo annuo, dovuto a nuovi interventi, sulla base del mix di interventi previsto dal Fondo e sulle risorse che la norma mette a disposizione, pari a circa 2,75 Mtep di energia finale in valore cumulato.

Fondo Nazionale per l Efficienza Energetica Confindustria ha avuto modo di esprimere il favore nei confronti dell iniziativa di completamento delle procedure per la messa in moto di questo prezioso strumento, poiché ritiene possa costituire un volano per la realizzazione di interventi, sia sul patrimonio pubblico, che su quello privato. Infatti il Fondo ha il vantaggio di mettere in moto meccanismi virtuosi con misure che vanno sul mercato e generano investimenti volti a raggiungere gli obiettivi di efficienza e di sviluppo del mercato dei beni e dei servizi ad essa collegata, a differenza degli incentivi tradizionali che possono, se non gestiti al meglio, portare ad effetti distorsivi di mercato o speculativi. La garanzia e i finanziamenti che il Fondo potrà erogare, infatti, consentiranno alle PMI e alla Pubblica Amministrazione di accedere al credito a costi ridotti, contribuendo in maniera determinante all equilibrio economico e finanziario soprattutto degli interventi più complessi dal punto di vista tecnologico e realizzativo. La garanzia pubblica può influire, in maniera positiva, sulle decisioni dei soggetti finanziatori (banche, fondi di investimento) e rendere fattibili gli interventi più efficaci dal punto di vista ambientale. 9

Possibili criticità Rileviamo alcuni possibili punti critici: per quanto riguarda i soggetti beneficiari della garanzia pubblica e dei finanziamenti per gli interventi di retrofitting, degli immobili residenziali, pubblici e privati, riteniamo preferibile allargare la platea dei beneficiari, comprendendo tutti quei soggetti che vorranno operare sul mercato dell efficientamento energetico, come, ad esempio, le imprese di costruzioni. Si prevede, correttamente, che Invitalia, nel momento in cui seleziona le domande di agevolazione, verifichi la solidità economica e patrimoniale dei soggetti beneficiari. Tuttavia il sistema previsto, che fa riferimento a 3 indicatori (copertura finanziaria delle immobilizzazioni; Indipendenza finanziaria; capacità dell impresa di rimborsare il debito) appare rischioso e complesso. Si ritiene che un sistema di rating (come quello sviluppato da Medio Credito Centrale per il Fondo PMI) garantisca maggiormente e in modo efficiente che tale selezione avvenga in base a criteri robusti. Si prevede che il risparmio addizionale sia quantificato come differenza tra il consumo baseline ed il consumo post intervento, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 11 gennaio 2017 e ss.mm.ii. Questo espresso riferimento alla disciplina dei TEE non avendo ancora un quadro definito e chiaro anche dal punto di vista operativo desta un po di preoccupazioni. 10