Direzione Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste Settore Gestione Proprietà Forestali Regionali e Vivaistiche La formazione come strumento di prevenzione in selvicoltura Marilena Destefanis Marco Raviglione Torino, 22/02/2012
Contenuti trattati. - Presentazione Settore - Le limitazioni negli esiti delle visite mediche degli operai - Il numero di infortuni nelle squadre regionali - La procedura per la programmazione della formazione annuale - Un esempio concreto: il corso controllo funi e catene 2011 - Conclusioni
Introduzione La Regione Piemonte si avvale di operai forestali, assunti con contratto di diritto privato, per eseguire lavori in amministrazione diretta. Dal 2002 il Settore Gestione Proprietà Forestali Regionali e Vivaistiche gestione operai forestali di tutta la Regione (attualmente circa 530 tra fissi e stagionali)
Oggi il Settore Gestione Proprietà Forestali Regionali e Vivaistiche ha il compito di gestire su scala regionale: l attività di tutti gli operai forestali ed i lavori in economia; le proprietà forestali, compresi vivai ed altre strutture (baite, alpeggi, ecc.)
Principali lavori in economia eseguiti dalle squadre forestali regionali 1. manutenzione del territorio (costruzione o recupero di piste e sentieri, ripristino regolare deflusso delle acque, ingegneria naturalistica) 2. attività di conservazione e valorizzazione delle aree forestali (miglioramenti boschivi, rimboschimento e relative cure) 3. attività vivaistica 4. gestione delle proprietà forestali regionali (boschi ed immobili ad es. alpeggi e cascine)
La formazione: fonti di ispirazione... BIBLIOGRAFIA IN MATERIA NORMATIVA ORGANIZZAZIONE INTERNA o Documento di Valutazione dei Rischi o Analisi limitazioni degli esiti delle visite mediche o Analisi Infortuni
La formazione nella storia D.P.R. 547/1955 D.P.R. 303/1956 D.P.R. 164/1956 b) rendere edotti i lavoratori dei rischi specifici cui sono esposti e portare a loro conoscenza le norme essenziali di prevenzione; c) disporre ed esigere che i singoli lavoratori osservino le norme di sicurezza ed usino i mezzi di protezione messi a loro disposizione D. lgs. n 626/1994 D. lgs. n 81/2008
Esiti delle visite mediche
Tipologia delle limitazioni
Tipologia delle limitazioni
Infortuni Cause degli infortuni 60 50 40 30 Percentuale 20 10 0 lesioni da caduta o scivolamento utilizzo di attrezzi manuali utilizzo di attrezzi a motore lesioni da sforzo lesioni da urto agenti biologici Nella grande maggioranza dei casi gli infortuni non sono imputabili all utilizzo di macchinari o attrezzature, ma sono causati da circostanze legate alla tipicità dell attività, come ad esempio la tipologia del terreno su cui si opera e le condizioni climatiche che contribuiscono ad aumentare la possibilità di scivolamenti, inciampamenti, cadute con conseguenti traumi alle varie parti del corpo.
30 25 20 15 10 5 0 Infortuni 2006-2011 - Parti del corpo lesionate Testa /collo/viso Occhi Tronco Arti superiori Mani Arti inferiori Piedi Altro Percentuale Gli infortuni agli occhi non si collocano tra quelli più frequenti ma spesso si rivelano essere tra quelli più gravi, per cui si sono adottate specifiche misure di informazione e formazione sul corretto utilizzo dei D.P.I. a seconda del tipo di attrezzatura utilizzata L analisi ha evidenziato che in circa 20 occasioni l infortunio si è verificato provocando lesioni alle mani durante l utilizzo di attrezzi manuali con lama quali roncola e falcetto. A fronte di tali episodi notevole importanza è stata data all informazione, formazione ed all addestramento con corsi specifici tenuti da Istruttori forestali regionali durante i quali viene seguito un preciso programma, vengono consegnate le relative dispense e somministrato un test di verifica. Inoltre l attività di addestramento continua sul campo con affiancamento di operai esperti a tutto il personale demandato all utilizzo di tali attrezzi.
30 25 20 15 10 5 0 Attrezzature causa diretta di infortuni n infortuni decespugliatore verricello martello cuneo abbattimento motosega roncola
n infortuni causati dalla roncola 8 7 6 5 4 3 2 1 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 n infortuni
Riepilogo formazione interna 2002-2011 nel 2002 nel 2003 nel 2004 istruttori ABBATTIMENTO nel nel 2005 nel 2006 2007 nel 2008 nel 2009 nel 2010 nel 2011 numero operai formati 286 139 532 310 209 112 148 243 369 382 numero giornate formative 54 65 74 122 81 78,5 75,5 172 113,5 113,5 istruttori INGEGNERIA NATURALISTICA nel 2007 nel 2008 nel 2009 2010 2011 numero operai 35 39 32 20 0 numero giornate formative 30 39 25 22 0
La procedura per la stesura del programma di formazione annuale
Primo passo: l acquisizione delle necessità formative: Periodo: dicembre-gennaio Richieste dei Direttori Lavori Necessità rilevate internamente a seguito di: infortuni particolarmente gravi o frequenti, nuove normative, nuove attribuzioni di funzione, nuove lavorazioni, formazione dell anno precedente da completare, recuperi insufficienze Estrazione dati formazione pregressa (programma Gestione Foreste) Rilevazioni degli istruttori Richieste specifiche del RSPP
Secondo passo: la valutazione dei dati Predisposizione del programma e prima valutazione da parte del coordinatore della formazione interna Il parere del Rspp La valutazione finale del dirigente
Terzo passo: la programmazione La programmazione è annuale A seguito della programmazione vengono inserite le eventuali pre-adesioni per i corsi tenuti da enti formativi esterni Da sottolineare che: alla messa a punto della procedura si è giunti dopo alcuni anni di lavoro con gli istruttori e si è tuttora in via di definizione durante l anno vi possono essere modifiche dovute a motivi contingenti (es. il cambio della normativa) le emergenze richieste dei Direttori Lavori hanno la precedenza sui corsi programmati la formazione effettuata e la programmazione prevista vengono comunicate agli RLS e agli operai (riunione periodica e cedolino)
Quarto passo: la realizzazione dei corsi A seconda della tipologia della formazione richiesta i corsi vengono realizzati direttamente nelle squadre dagli istruttori interni o gli operai vengono mandati presso gli Enti formativi disponibili. Si realizzano internamente sia corsi con contenuto equiparato agli standard formativi (per quegli operai che non possono accedere ai corsi esterni), sia corsi tagliati su misura alle nostre esigenze formative (es. corso roncola+ decespugliatore, tirfor ecc.)
L esperienza del corso controllo funi 2011 Rilevazione necessità formativa: 1) modifica della circolare interna con delega ai D.L. e sub-delega ai c.s. e sostituti del controllo trimestrale previsto dal D.Lgs. 81/08 2) Acquisto di trattori forestali con verricello e richieste di formazione su esbosco e tirfor
Realizzazione corso: 1) aggiornamento degli istruttori con istruttori del Trentino sul tema specifico esbosco (Parco La Mandria 3 novembre 2010)
2) stesura nuovo modulo di controllo funi catene e fasce sintetiche con la collaborazione del RSPP
3) Stesura presentazione-dispense per il corso 4) Costruzione del modulo formativo e trasmissione al settore Politiche Forestali per il riconoscimento delle giornate di formazione 5) Calendarizzazione e realizzazione corsi (216 operai formati tra c.s. e vice). Correzione Test
Conclusioni Risulta necessaria una formazione continua per ridurre al minimo gli incidenti e la loro gravità e, nel lungo periodo, prevenire la malattia professionale In quest ottica acquistano un grande peso gli aggiornamenti pratici, il ripasso delle buone tecniche di lavoro, uniti alla consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti Una formazione efficace dipende strettamente da una collaborazione efficace di tutti gli appartenenti al sistema (Dirigente,DL, Istruttori, Servizio Prevenzione rischi, ) ricordandoci che il rischio ZERO non esiste
GRAZIE PER L ATTENZIONE