Questioni deontologiche del M.F e analogie con la cornice di lavoro del conduttore dei GdP



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Transcript:

Questioni deontologiche del M.F e analogie con la cornice di lavoro del conduttore dei GdP Rosa Maria Nicotera Consorzio Mediana www.consorziomediana.it

Le carenze legislative Mancanza di una legislazione che dia valore normativo alla mediazione familiare e al ruolo del mediatore Indeterminatezza delle leggi che citano la mediazione nuovi elementi di confusione introdotti dal d. Lgs 28/2010: Obbligatorietà dell intervento Mancanza di chiarezza sull intervento di M.C in caso di separazione e divorzio

Conseguenze Rischio che la mediazione familiare possa essere considerata pratica indifferenziata di ADR Rischio che i criteri stabiliti dai codici deontologici delle Associazioni che autonormano la M.F non vengano rispettati

Necessaria condivisione di regole e principi Quanto più elevata è la confusione tanto maggiore è la necessaria condivisione di regole e principi fra tutti i soggetti che operano a sostegno delle crisi familiari perché ci sia certezza su: Metodo Obiettivi Ruolo Criteri deontologici

Il principio di discrezionalità E il principio a cui deve conformarsi la prassi operativa dei M.F e dei conduttori dei GdP E condizione del successo dell intervento e ne caratterizza la specificità Rappresenta un patto di lealtà fra operatori e beneficiari che, se non rispettato, non pregiudica solo il successo di quell intervento, ma tutto l impianto teorico su cui tali servizi si basano

La relazione con altri professionisti M.F e conduttore dei GdP devono mantenere l autonomia da tutti gli altri servizi che ruotano intorno alla vicenda separativa La richiesta di relazioni informative da parte di altri servizi può mettere in crisi il m.f. o il conduttore di GdP la cui professione spesso è parallela o comunque conseguente a professioni o formazioni molto strutturate con caratteristiche di controllo o valutative

Un codice etico di autoregolamentazione E necessario condividere con altri operatori le linee guida che regolamentano la prassi operativa dei M.f e dei conduttori dei GdP Analogamente a quanto stabilito dai codici deontologici delle Associazioni i criteri devono riferirsi a: Professionalità -ruolo-funzione-relazione con altri professionisti

Professionalità Formazione specifica e riconducibile a criteri che assicurano l adeguatezza del percorso formativo alla professione Nel caso dei M.F adesione ad una delle associazioni a garanzia di adeguata formazione e rispetto dei codici deontologici previsti dalla Associazione di riferimento

Ruolo e funzioni Per i M.F. estendibile anche ai conduttori dei GdP approccio operativo corrispondente ai criteri fissati dalle raccomandazioni (98)/1 del consiglio d Europa nonché alla Raccomandazione 1693 del 25.11.03 dell ass. parlamentare del consiglio d'europa e che stabiliscono: Autonomia dal contesto giudiziario Mancanza di caratteristiche valutative Assoluta volontarietà di accesso ai servizi

Rapporto con le altre professioni Esclusività del rapporto fra mediatore e parti che devono essere gli unici beneficiari della sua attività Complementarietà degli interventi nel rispetto delle specifiche funzioni ed autonomie Riconoscimento della caratteristica extra processuale degli interventi La disponibilità a fornire elenchi di servizi con riconosciuta esperienza e professionalità unita alla richiesta di informativa delle opportunità offerte, evitando invii obbligati Impegno a fornire ai soggetti istituzionali tutte le informazioni relative agli obiettivi, alle caratteristiche di contenuto e di processo degli interventi di M.F e GdP per permettere di trasferire un informazione adeguata agli utenti

Ruolo del tavolo di Coordinamento Formulazione di linee guida analoghe per M.F. e conduttori di GdP che aderiscono al tavolo di coordinamento Condivisione delle linee guida con gli altri professionisti Impegno a diffondere con comunicazione argomentata il codice di autoregolamentazione e l elenco dei professionisti e dei servizi che vi aderiscono secondo un piano di lavoro articolato per territorio

Conclusioni Non necessariamente quanto codificato da una norma è garanzia di qualità Un eccessiva formalizzazione delle ADR potrebbe condurre a dinamiche tipiche della giustizia formale con conseguente deprivazione delle parti della completa titolarità delle decisioni riferite ai loro interessi e ai loro bisogni E però indispensabile assicurare elevati standard di qualità che traggano origine dai principi etici su cui la cultura mediativa si basa Servizi che intervengono in vicende estremamente complesse e delicate hanno l obbligo di garantire serietà, professionalità e certezza di adesione a precisi codici etici