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7 SCHEDA A SCARICHI DI ACQUE REFLUE Trattasi di variazione sostanziale della situazione già autorizzata con A.U.A. n. DET-AMB-2017-6332 del 27/11/2017 (e precedente Autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura rilasciata dallo SUAP del Comune di Reggio Emilia con Prot. Sez. n. 220/1/13 del 25/06/2013). Le modifiche in progetto riguardano l ampliamento della zona confezionamento formaggi, la realizzazione di un nuovo spazio di spedizione ed una nuova area per servizi igienici e spogliatoi. In virtù delle modifiche sopra esposte e delle norme più restrittive HACPP in merito al lavaggio dei pavimenti, si chiede l aumento del volume annuo massimo scaricabile, portandolo dagli attuali 45.000 mc/anno autorizzati a 70.000 mc/anno di progetto. Inoltre, si fa presente che la ditta è già ora autorizzata a prelevare dal pozzo privato una quantità di acqua pari a 70.000 mc/anno, come risulta dalla Determinazione n 3072 rilasciata dalla Regione Emi lia Romagna in data 13/03/2012. Si allega planimetria della rete fognaria interna dello stabilimento, aggiornata con la situazione di progetto.

8 A.1 Quadro sinottico degli scarichi finali che nell impianto/stabilimento/attività sono presenti i seguenti scarichi, indicati sulla planimetria allegata, così come riportato nel quadro sinottico TIPOLOGIA DELLE ACQUE REFLUE CONVOGLIATE AI DIVERSI SCARICHI Rete fognaria TIPOLOGIA DI RECAPITO PER CIASCUNO SCARICO (ESISTENTE E NUOVO) Acque superficiali Suolo 1 o strati superficiali del sottosuolo Acque 2 sotterranee Industriali S1 S1 Industriali assimilate alle domestiche Domestiche *** Urbane Prima pioggia Meteoriche (non soggette ad autorizzazione) Altre tipologie (ad es., scambio termico, ecc.) 1 specificare le condizioni di deroga di cui all articolo 103 del Codice dell ambiente 2 specificare le condizioni di deroga di cui all articolo 104 del Codice dell ambiente ***non soggette ad autorizzazione Rilascio TIPOLOGIA RICHIESTA SPECIFICA E SCARICHI INTERESSATI Modifica sostanziale S4 S4 senza modifica sostanziale Rinnovo con modifica sostanziale A.2 Ciclo produttivo e utilizzo dell acqua (da non compilare in caso di scarico di acque reflue urbane) 1 Descrizione attività Industriale Artigianale Commerciale Servizio Altro [ specificare ] 2 Descrizione del ciclo produttivo Descrizione sintetica del ciclo produttivo e dell utilizzo dell acqua Ciclo produttivo: raccolta e lavorazione di panne convenzionali e biologiche, produzione di burro pastorizzato, stagionatura e confezionamento di formaggio DOP Utilizzo dell acqua: acque di lavaggio dei pavimenti dei locali di lavorazione 3 Materie lavorate, prodotte, utilizzate elencare le materie prime, gli additivi, i catalizzatori, i prodotti intermedi, i prodotti finiti (compilazione alternativa alle tabelle 4.3.1 e 4.3.2 della parte generale)

9 A.3. Quadro dei prelievi (da non compilare in caso di scarico di acque reflue urbane) Non viene effettuato alcun prelievo idrico Il prelievo idrico relativo all insediamento in esame viene effettuato nelle modalità specificate nel seguente quadro sinottico: FONTE DENOMINAZIONE /CODICE COORDINATE GEOGRAFICHE DATI PRELIEVO MASSIMO PRELIEVO MEDIO UTILIZZAZIONE CONCESSIONE AUTORIZZATO EFFETTIVO x y AL PRELIEVO RIUSO QT. RIUTILIZZATA Sorgenti Ente, data, n concessione mc / anno mc / anno % processo % servizi igienici % raffreddamento % Altro (specificare) Sì / No mc / anno Acquedotto Corpo idrico superficiale Pozzi Pratica N.2823- RE11A0012 X 44,7411 Y 10,5080 Determina n 3072 del 13/03/2012 70.000 65.000 43 2 55 SI 35.000 Altro [ specificare ] Presenza di contatori Si No

10 A.4. Descrizione dei punti di scarico come riportati nel quadro sinottico degli scarichi finali (A.1) del modulo e nella planimetria ( sezione da redigere per ciascun punto di scarico finale) SCARICO S1 1 Coordinate geografiche (NC2) Lat 44,7402 Long 10,5088 Nel sistema di riferimento (UTM 32 / ED50/WGS84) coordinate geografiche Indicare se acque superficiali / fognatura / suolo o strati superficiali del sottosuolo / acque sotterranee / altro Nel caso di corpo idrico superficiale specificare se si tratta di un corpo idrico naturale o artificiale o fosso Nel caso di scarico in fognatura specificare di quale rete fognaria si tratta ( indicando l'impianto di trattamento finale dei reflui della rete) 2 Destinazione dello scarico Nel caso di recapito diretto indiretto nella rete di bonifica (nel canale ) indicare N concessione del rilasciata dal Consorzio di Bonifica (denominazione Consorzio) SCARICO IN PUBBLICA FOGNATURA (DEPURATORE DI RONCOCESI) 3 Modalità di scarico Indicare se continuo / saltuario / periodico 4 Quantità di acqua reflua scaricata (indicare unità di misura) Portata media Portata massima Volume massimo Misuratore di portata se periodico, indicare la frequenza (ore/giorno; giorni/settimana; mesi/anno) SCARICO CONTINUO 70.000 mc/anno Indicare se presente NO Nello scarico confluiscono reflui provenienti da altri stabilimenti Si No 5 Scarichi in forma associata (NC3) Se nello scarico confluiscono reflui provenienti da altri stabilimenti ( anche di altri gestori), fornire le seguenti informazioni per ogni stabilimento i cui reflui confluiscono nello scarico Ragione sociale Partita IVA

11 Indirizzo Codice ATECO attività produttiva Tipologia di acque reflue che recapitano nello scarico Domestico Assimilabile al domestico Industriale Altro Portata media giornaliera Volume annuo (mc/anno) Sistema di pre-trattamento Nessuno Fisico Chimico Biologico Altro [ specificare ] Presenza di pozzetto/i di ispezione Si No

12 Lo scarico terminale è costituito dai seguenti scarichi parziali 6 Composizione dello scarico terminale (NC4) Acque reflue industriali da processi produttivi Acque reflue industriali di raffreddamento Acque reflue industriali di lavaggio impianti/attrezzature Acque reflue meteoriche di dilavamento (DGR 286/2005) Acque di prima pioggia (DGR 286/2005) Acque reflue domestiche (w.c. e spogliatoi) Acque reflue industriali assimilate alle domestiche Altro (, specificare.) 7 Caratteristiche qualitative dello scarico terminale (NC5) Elencare le sostanze inquinanti presenti nello scarico terminale. La qualità è presunta se scarico nuovo, è effettiva se scarico esistente PARAMETRO CONCENTRAZIONI QUANTITÀ GIORNALIERA SCARICATA QUANTITÀ MENSILE SCARICATA Presenza nelle acque di scarico e/o nello stabilimento delle sostanze pericolose indicate nelle tabelle 1/A ( Standard di qualità nella colonna d'acqua per le sostanze dell'elenco di priorità) 2/A (Standard di qualità nei sedimenti) 1/B (Standard di qualità ambientale per alcune delle sostanze appartenenti alle famiglie di cui all Allegato 8) e 3/B ( standard di qualità ambientale per la matrice sedimenti per alcune delle sostanze diverse da quelle dell elenco di priorità, appartenenti alle famiglie di cui all Allegato 8) dell allegato 1, parte III, del Codice dell ambiente 8 Sì No Se presenti, compilare la tabella sottostante

13 DATI SULLE SOSTANZE PERICOLOSE PRESENTI NELL INSEDIAMENTO E / O NELLO SCARICO SOSTANZA PERICOLOSA PRESENZA NELL INSEDIAMENTO PRESENZA NELLO SCARICO Presenza di sostanze pericolose (NC6) NUMERO CAS ELEMENTO / COMPOSTO / SOSTANZA PRODOTTA TRASFORMATA UTILIZZATA PRESUNTA VERIFICATA CONCENTRAZIONE MINIMA MEDIA MASSIMA Nello stabilimento si svolgono attività che comportano la produzione, la trasformazione o l utilizzazione delle sostanze di cui alla tabella 5 dell allegato 5, parte III, del Codice dell ambiente e nei cui scarichi sia accertata la presenza di tali sostanze in quantità o concentrazioni superiori ai limiti di rilevabilità delle metodiche di rilevamento in essere all entrata in vigore del decreto suddetto o degli aggiornamenti messi a punto ai sensi del punto 4 dell allegato 5 (art. 125 comma 2 del Codice dell ambiente ) Sì No Se presenti, compilare la tabella sottostante DATI SULLE SOSTANZE PERICOLOSE PRESENTI NELL INSEDIAMENTO E / O NELLO SCARICO SOSTANZA PERICOLOSA PRESENZA NELL INSEDIAMENTO PRESENZA NELLO SCARICO NUMERO CAS ELEMENTO / COMPOSTO / SOSTANZA PRODOTTA TRASFORMATA UTILIZZATA PRESUNTA VERIFICATA CONCENTRAZIONE MINIMA MEDIA MASSIMA Nello stabilimento si svolgono attività che comportano la produzione, la trasformazione o l utilizzazione delle sostanze di cui alla tabella 3/A dell allegato 5, parte III, al Codice dell ambiente e nei cui scarichi sia accertata la presenza di tali sostanze in quantità o concentrazioni superiori ai limiti di rilevabilità delle metodiche di rilevamento in essere all entrata in vigore del decreto suddetto o degli aggiornamenti messi a punto ai sensi del punto 4 dell allegato 5 (art. 125 comma 2 del Codice dell ambiente ) Sì No Se presenti, compilare la tabella sottostante

14 A B (T/ANNO) C (MC/H) Cadmio CICLO PRODUTTIVO Mercurio (settore dell elettrolisi dei cloruri alcalini) Mercurio (settori diversi da quello dell elettrolisi dei cloruri Alcalini) Esaclorocicloesano (hch) Ddt Pentaclorofenolo ( pcp) Aldrin, dieldrin, endrin, isodrin Esaclorobenzene (hcb) Esaclorobutadine Cloroformio Tetracloruro di carbonio 1,2 dicloroetano (edc) Tricloroetilene Triclobenzene (tcb) Percloroetilene (per ) o o o colonna A): barrare il/i cicli produttivi di interesse; colonna B): indicare la capacità di produzione in tonn/anno del singolo stabilimento industriale che comporta la produzione/trasformazione/ utilizzazione delle sostanze indicate nella tabella o la presenza di tali sostanze nello scarico; colonna C): indicare il fabbisogno orario di acque per ogn i specifico processo produttivo in mc/h 9 Sistemi di controllo dei parametri analitici Indicare se presenti NO Se presenti, specificare il sistema di misura utilizzato

15 A.6 Recapito dei reflui SCARICO IN PUBBLICA FOGNATURA ESISTENTE (DEPURATORE COMUNALE DI RONCOCESI) A.6.1. Se il refluo viene allontanato in ACQUE SUPERFICIALI specificare: CORPO RECETTORE DENOMINAZIONE NATURA DEL CORPO RECETTORE Corpo idrico superficiale (naturale/artificiale/fosso) BACINO IDROGRAFICO PRINCIPALE PORTATA MEDIA (M 3 /SEC) (se disponibile) N GIORNI CON PORTATA NULLA (se disponibile) In caso di recapito in corpo idrico artificiale o fosso indicare l autorità idraulica competente (come da concessione) In caso di recapito in fosso indicare il corpo idrico naturale o canale artificiale recettore finale 1 Distanza dal più vicino corpo idrico mt 2 Distanza minima dalla rete fognaria pubblica mt A.6.2. 3 Possibilità di convoglio o riutilizzo Sì No In caso negativo, motivare l impossibilità di convogliare i reflui in corpo idrico, in altre reti fognarie o di destinarli al riutilizzo Se il refluo viene allontanato sul SUOLO/STRATI SUPERFICIALI DEL SOTTOSUOLO* specificare: 4 5 6 Distanza da punti di captazione o derivazione Tramite di dispersione nel sottosuolo Profondità dal piano campagna Lo scarico terminale recapita al suolo o negli strati superficiali del sottosuolo ad una distanza di almeno 200 m da eventuali punti di captazione o di derivazione di acque destinate al consumo umano (art. 94 del Codice dell ambiente ) Sì No Pozzo assorbente Condotta disperdente subirrigazione fitodepurazione mt

16 * Lo scarico su suolo è ammesso solo quando sia accertata l impossibilità tecnica o l eccessiva onerosità a fronte dei benefici ambientali conseguibili a recapitare in corpi idrici superficiali nel rispetto dei valori limite di cui al Codice dell ambiente. (art. 103 del Codice dell ambiente ) Le distanze dal più vicino corpo idrico superficiale oltre le quali è permesso lo scarico sul suolo sono rapportate al volume dello scarico stesso secondo il seguente schema: a) per quanto riguarda gli scarichi di acque reflue urbane: - metri - per scarichi con portate giornaliere medie inferiori a 500 m 3-2.500 metri - per scarichi con portate giornaliere medie tra 501 e 5000 m 3-5.000 metri - per scarichi con portate giornaliere medie tra 5001 e 10.000 m 3 b) per quanto riguarda gli scarichi di acque reflue industriali. - 1.000 metri - per scarichi con portate giornaliere medie inferiori a 100 m 3-2.500 metri - per scarichi con portate giornaliere medie tra 101 e 500 m 3-5.000 metri - per scarichi con portate giornaliere medie tra 501 e 2.000 m 3 Gli scarichi aventi portata maggiore di quelle su indicate devono in ogni caso essere convogliati in corpo idrico superficiale, in fognatura o destinati al riutilizzo. (all. 5 Parte III del Codice dell ambiente )

17 A.7. Sistema di depurazione delle acque reflue industriali/urbane Qualora siano presenti più impianti di trattamento, la compilazione della scheda deve essere ripetuta per ogni impianto di trattamento 1 Gestore dell impianto di depurazione Montanari & Gruzza S.p.A. con consulenza esterna di ditta specializzata (SEGEDA Engineering srl San Prospero PR) 2 Tipo di trattamento dell impianto Fisico Chimico Biologico Altro 3 Potenzialità nominale di progetto dell impianto da esprimersi in abitanti equivalenti o mc/h fino a 30 mc/h 4 Caratteristiche impianto di depurazione linee acqua ( n. linee 1 ) vasche di accumulo grigliatura grossolana grigliatura fine dissabbiatura disoleatura sedimentazione primaria (flottazione) ossidazione a biomassa adesa ossidazione a biomassa sospesa nitrificazione denitrificazione defosfatazione sedimentazione secondaria filtrazione disinfezione finale altro [ specificare ] linea fanghi ( n. linee 1 ) preispessitore (flottatore) ispessimento dinamico digestione anaerobica digestione aerobica disidratazione con centrifuga disidratazione con nastro pressa disidratazione con filtropressa postispessitore letti di essiccamento incenerimento essiccamento termico compostaggio cogenerazione altro (smaltimento) 5 Dati sui fanghi prodotti e loro modalità di smaltimento Fanghi prodotti Eventuali modalità stoccaggio fanghi Smaltimento finale 1700 mc/anno Tank con capacità 50 mc impianto di bio-gas Presenza di pozzetto di controllo all ingresso dell impianto Sì No 6 Strumenti e modalità di controllo Presenza di pozzetto di controllo/ispezione in uscita dell impianto Sì No Presenza di sistemi di controllo in automatico ed in continuo di parametri analitici Sì No Presenza di contatori ingresso Sì No

18 7 Modalità di gestione provvisoria dell impianto Descrivere il protocollo di intervento in caso di disfunzioni improvvise dell impianto in grado di ridurre la capacità di trattamento dello stesso. Specificare le misure previste, ad esempio: - sistemi di allerta ottici e/o acustici per evidenziare eventuali disfunzioni a componenti impianto - reperibilità dei responsabili - protocollo di pronto intervento - mezzi o risorse interne o esterne disponibili il depuratore è dotato di apposito impianto acustico-luminoso in grado di avvisare immediatamente un eventuale malfunzionamento dell impianto; il responsabile dell impianto è reperibile in ogni momento per fronteggiare eventuali emergenze A.8. Sistema di depurazione delle acque reflue domestiche/assimilabili FOSSA IMHOFF Comparto sedimentazione m3 Comparto digestione m3 1 Sistemi di Trattamento Capacità totale Distanza da fabbricati m3 mt Distanza da pozzi, condotte o serbatoi destinati ad acqua potabile mt ALTRO Descrivere le modalità di trattamento 2 Trattamento acque grigie (con rif. alla 1053) Descrizione tipo di trattamento Dimensioni del manufatto Distanza da fabbricati mt 3 Strumenti e modalità di controllo Presenza di pozzetto di controllo all ingresso dell impianto Sì No Presenza di pozzetto di controllo in uscita dell impianto Sì No 4 Produzione fanghi Fanghi prodotti Smaltimento finale mc/anno, % secco % discarica, % agricoltura, % altro