LA SITUAZIONE SOCIOSANITARIA IN TOSCANA NEL 2005 I RISULTATI DI UN INDAGINE DELLA FEDERAZIONE DEI PENSIONATI CISL DELLA TOSCANA

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Transcript:

LA SITUAZIONE SOCIOSANITARIA IN TOSCANA NEL 2005 I RISULTATI DI UN INDAGINE DELLA FEDERAZIONE DEI PENSIONATI CISL DELLA TOSCANA Gennaio 2006

Gli obiettivi dell indagine Negli ultimi mesi del 2005, l Osservatorio sociosanitario della Fnp regionale ha realizzato un indagine fra gli iscritti, con lo scopo di fare il punto sulla situazione sociosanitaria e dei servizi in Toscana. Agli iscritti è stato somministrato un questionario simile a quello utilizzato nelle indagini precedenti, realizzate rispettivamente nel 2001 e nel 2004, in modo da fotografare la situazione attuale e ed evidenziare i principali cambiamenti avvenuti nel corso degli anni. Le modalità di realizzazione Al fine di garantire coerenza ed omogeneità nei risultati, le modalità di realizzazione sono state analoghe a quelle delle indagini precedenti. L Ufficio Studi ha distribuito i questionari alle strutture provinciali, che hanno svolto un importante ruolo di coordinamento fra gli iscritti, distribuendo i questionari e provvedendo alla loro raccolta. I questionari compilati sono stati 1.637, il 23,7% in più rispetto all indagine del 2004. Gli aspetti indagati Gli aspetti esplorati attraverso il questionario sono molteplici. Dalla valutazione del sistema dei trasporti pubblici, alla funzionalità di uffici e servizi pubblici, con riferimento agli orari di apertura, all accessibilità e alla presenza di barriere architettoniche. Dalla rilevazione delle problematiche abitative alla valutazione dei servizi sociosanitari, per quanto riguarda la loro presenza sul territorio, il livello qualitativo dell offerta di assistenza sociosanitaria, i tempi di attesa necessari per accedere alle prestazioni erogate dalle strutture pubbliche e, infine, la frequenza nel ricorso a strutture private. Le caratteristiche del campione La distribuzione degli intervistati per genere evidenzia, come per le indagini precedenti, una leggera prevalenza degli uomini, che rappresentano il 54,3% dei rispondenti, rispetto al 45,7% delle donne. Per quanto riguarda l età, il 29,1% ha un età inferiore ai 60 anni; il 20,1% ha un età compresa fra i 60 e i 64 anni; il 21,8% fra i 65 e i 69 anni; il 15,5% fra i 70 e i 74 anni; il 7,0% fra i 75 e i 79 anni; il 6,5% ha 80 anni e più. Il 20,5% degli intervistati risiede in provincia di Firenze; il 18,2% in provincia di Lucca; l 11,9% a Pisa. Seguono Siena (9,8%), Pistoia (9,7%), Massa Carrara (9,3%), Prato (7,6%), Arezzo (5,1%), Grosseto (4,2%) e Livorno (3,7%). 2

Il sistema dei trasporti pubblici Il primo aspetto indagato attraverso il questionario è il sistema dei trasporti pubblici, sul quale si è chiesto agli intervistati di esprimere una valutazione complessiva e un giudizio sugli orari. Il servizio, come noto, assume un importanza cruciale per la popolazione anziana, sia per coloro che abitano all interno dei grandi centri urbani sia per coloro che abitano nelle aree più periferiche della regione. Cominciamo con l analizzare il giudizio complessivo. Il 3,5% degli intervistati ritiene ottimo il sistema dei trasporti pubblici, il 50,5% adeguato, il 44,3% insufficiente. La quota di intervistati che non ha espresso un giudizio si attesta all 1,6%. Rispetto al quadro delineato dall indagine del 2001, si registra un peggioramento nella valutazione da parte degli iscritti. In dettaglio, la percentuale di intervistati che esprime un giudizio di insufficienza passa dal 38,0% del 2001 al 44,3% del 2005. Contestualmente si riduce la quota di intervistati che esprimono un giudizio ottimo e adeguato, che passa dal 62,0% al 54,0%. Il dato, tuttavia, mostra una notevole variabilità sul territorio regionale. La situazione, in effetti, si conferma particolarmente critica per i residenti nei comuni di maggiori dimensioni e nelle aree periferiche della regione. Come valuta, nel complesso, il sistema dei trasporti pubblici? Ottimo 58 3,5% Adeguato 827 50,5% Insufficiente 726 44,3% Non sa 26 1,6% Rispetto al sistema dei trasporti pubblici abbiamo esaminato, come di consueto, anche la questione degli orari, che il 2,9% degli intervistati ritiene ben adeguati, il 33,1% adeguati, il 49,5% in parte inadeguati e il 12,3% totalmente inadeguati. Anche per gli orari, così come abbiamo rilevato per il giudizio complessivo, cresce la quota di intervistati che esprime un giudizio di inadeguatezza (parziale o totale), che passa dal 53,0% del 2001 al 61,8% del 2005. Come giudica gli orari dei trasporti pubblici? Ben adeguati 48 2,9% Adeguati 542 33,1% Parzialmente adeguati 811 49,5% Completamente inadeguati 202 12,3% Non sa 34 2,1% 3

La funzionalità e l accessibilità di uffici e servizi pubblici La maggioranza (il 51,6%) degli intervistati ritiene che gli uffici e gli sportelli al pubblico presenti sul proprio territorio non funzionino in maniera efficiente, contro il 47,0% che esprime una valutazione positiva. Anche per quanto riguarda questo aspetto, si rileva un peggioramento rispetto al quadro delineato dall indagine del 2001, quando la quota di intervistati che riteneva inefficienti uffici e sportelli al pubblico si attestava al 35,0%. Come giudica la funzionalità degli uffici e degli sportelli al pubblico? Efficiente 769 47,0% Non efficiente 845 51,6% Non sa 23 1,4% L indagine realizzata nei mesi scorsi conferma inoltre l esistenza di un problema diffuso di accessibilità agli sportelli pubblici. Oltre la metà degli intervistati (il 55,8%), infatti, denuncia la presenza di barriere architettoniche, che ostacolano l accesso ai servizi. L accesso ai servizi è ostacolato dalla presenza di barriere architettoniche? Si 913 55,8% No 698 42,6% Non sa 26 1,6% Accanto ai problemi di accessibilità, gli intervistati lamentano inadeguatezze nel sistema degli orari degli uffici e degli sportelli al pubblico. Per quanto riguarda questo aspetto, infatti, il 45,2% ritiene non adeguati gli orari. Risulta maggioritaria (il 53,9%), tuttavia, la percentuale di iscritti che ritiene adeguato il sistema degli orari. Come giudica gli orari di sportelli e uffici pubblici? Adeguati 883 53,9% Inadeguati 740 45,2% Non sa 14 0,9% 4

Le problematiche abitative Circa un terzo degli intervistati lamenta problematiche di tipo abitativo, percentuale in decisa crescita rispetto al 22,0% registrato nel corso dell indagine del 2001. Ha problemi relativi alla casa? Si 548 33,5% No 1.062 64,9% Non sa 27 1,6% Nel dettaglio, così come rilevato nell ambito dell indagine del 2001, il problema principale si mantiene quello dell affitto elevato, segnalato dal 58,9% degli iscritti intervistati. Relativamente agli altri problemi, è interessante registrare alcuni cambiamenti. In dettaglio, diminuisce la percentuale di intervistati che lamentano difficoltà di locazione (dal 28,0% del 2001 al 19,5% del 2005). Fra gli altri problemi, che rappresentano circa il 20% del totale, risultano consistenti le denunce relative agli aumenti dell ICI che, per effetto dell assetto immobiliare e dei cambiamenti sociodemografici, determinano condizioni di disagio soprattutto fra gli anziani che vivono soli. Di quali problemi si tratta? Difficoltà di locazione 107 19,5% Affitto elevato 323 58,9% Altro 108 19,7% Non sa 10 1,8% Totale 548 100,0% 5

I servizi sociosanitari Nell ambito del questionario, una sezione consistente è stata dedicata indagare il rapporto degli utenti con i servizi sociosanitari. In dettaglio, gli aspetti esaminati riguardano il livello di copertura territoriale dei distretti e dei presidi sanitari; la frequenza nel ricorso alle prestazioni a pagamento; i tempi di attesa per accedere alle prestazioni sanitarie pubbliche; la valutazione complessiva dell offerta sociosanitaria pubblica. Cominciamo con il prendere in esame la copertura territoriale, che risulta in lento ma progressivo miglioramento. La percentuale di intervistati che dichiara che nel proprio comune di residenza sono presenti distretti o presidi sanitari passa dall 84,0% del 2001 all 87,4% del 2005. Sono presenti distretti o presidi sanitari nel suo comune? Si 1.431 87,4% No 198 12,1% Non sa 8 0,5% Cresce anche l operatività di distretti e presidi, che sale dal 91,9% del 2004 al 92,5% del 2005. I distretti/presidi sono operativi? Si 1.324 92,5% No 95 6,6% Non sa 12 0,8% Tali aspetti positivi, tuttavia, sono mitigati dal problema dei tempi di attesa, che sembra accentuarsi nel corso degli anni, almeno assumendo la prospettiva degli intervistati. Per quanto riguarda questo aspetto, infatti, la percentuale di intervistati che dichiara di dover sempre aspettare per accedere alle prestazioni erogate dalla strutture pubbliche passa dal 63,0% del 2001, al 66,6% del 2004 per raggiungere il 68,2% nel 2005. 6

Occorre aspettare per avere le prestazioni dalle strutture sanitarie pubbliche? Sempre 1.117 68,2% Qualche volta 495 30,2% Mai 10 0,6% Non sa 15 0,9% La necessità di ottenere le prestazioni spinge gli utenti a soluzioni alternative, in particolare al ricorso alle strutture sanitarie a pagamento. Vi ha fatto ricorso il 59,0% nel 2001, il 66,9% nel 2004 e oltre il 70,2% nel 2005. Per quanto riguarda questo aspetto, i dati evidenziano che il ricorso alle strutture a pagamento è particolarmente significativo fra gli intervistati più anziani, spesso più bisognosi di cura e di assistenza. Ha fatto ricorso a strutture private a pagamento? Si 1.136 69,4% No 483 29,5% Non sa 18 1,1% La questione dei tempi di attesa incide, come di consueto, sulla valutazione della qualità espressa nei confronti dell assistenza sociosanitaria pubblica. Come si rileva dalla tabella, infatti, cresce la percentuale di intervistati che esprimono un giudizio di insoddisfazione rispetto alla qualità complessiva dell assistenza sociosanitaria pubblica a livello regionale. Si passa infatti dal 28,0% del 2001 al 32,4 del 2005. Come giudica la qualità dell assistenza sociosanitaria (pubblica) offerta? Ottima 16 1,0% Buona 277 16,9% Discreta 795 48,6% Insufficiente 531 32,4% Non sa 18 1,1 7