PERIODO 2015/2017 1. PREMESSA

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PIANO TRIENNALE PER L'INDIVIDUAZIONE DI MISURE FINALIZZATE ALLA RAZIONALIZZAZIONE DELL'UTILIZZO DELLE DOTAZIONI STRUMENTALI, DELLE AUTOVETTURE DI SERVIZIO, DEI BENI IMMOBILI (art. 2, commi 594 e seguenti, legge 24.12.2007 n. 244) PERIODO 2015/2017 1. PREMESSA La legge 24 dicembre 2007 n. 244 (legge finanziaria 2008) prevede all art. 2 comma 594 le seguenti disposizioni: Ai fini del contenimento delle spese di funzionamento delle proprie strutture, le amministrazioni pubbliche di cui all art. 1 comma 2 del D.Lgs. 30.03.2001 n. 165, adottano piani triennali per l individuazione delle misure finalizzate alla razionalizzazione dell utilizzo: a) delle dotazioni strumentali, anche informatiche, che corredano le stazioni di lavoro nell automazione dell ufficio; b) delle autovetture di servizio, attraverso il ricorso, previa verifica di fattibilità, a mezzi alternativi di trasporto, anche cumulativo; c) dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali. Sono altresì indicate le misure dirette a circoscrivere l assegnazione di apparecchiature di telefonia mobile ai soli casi in cui il personale debba assicurare, per esigenze di servizio, pronta e costante reperibilità e limitatamente al periodo necessario allo svolgimento delle particolari attività che ne richiedono l uso, individuando, nel rispetto della normativa sulla riservatezza dei dati personali, forme di verifica, anche a campione, circa il corretto utilizzo delle relative utenze. (v. comma 595). Qualora gli interventi di cui al comma 594 implichino la dismissione di dotazioni strumentali, il piano deve essere corredato dalla documentazione necessaria a dimostrare la congruenza della operazione in termini di costi e benefici (v. comma 596). Detti piani devono essere resi pubblici con le modalità di cui all art. 11 del D.Lgs. 20.03.2001 n. 165 (attraverso l Ufficio relazioni con il Pubblico) e dell art. 54 del codice dell amministrazione digitale (sui siti web istituzionali delle P.A.) (v. comma 598). Le amministrazioni trasmettono poi a consuntivo annuale una relazione agli organi di controllo interno e alla sezione regionale della Corte dei Conti competente (v. comma 597). Con particolare riferimento al contenimento delle spese relative all utilizzo delle risorse di cui alla lett. b) dell art. 2, c. 594, della Legge Finanziaria 2008 sono intervenute successive disposizioni che

hanno integrato la materia: - l art. 6 c. 14 del D.L. n. 78 del 31/5/2010, convertito nella legge n. 122/2010, prevede che: A decorrere dall anno 2011 le amministrazioni pubbliche, non possono effettuare spese di ammontare superiore all 80% della spesa sostenuta per l anno 2009 per l acquisto, la manutenzione, il noleggio e l esercizio di autovetture nonché per l'acquisto di buoni taxi ; - l art. 5, comma 2 del il D.L. 95/2012, convertito nella legge n. 135/2012, in vigore fino al 30 aprile 2014, ha introdotto limitazioni più stringenti, stabilendo che a decorrere dall'anno 2013, le amministrazioni pubbliche non possono effettuare spese di ammontare superiore al 50% della spesa sostenuta nell'anno 2011 per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture, nonché per l'acquisto di buoni taxi; il predetto limite può essere derogato, per il solo anno 2013, esclusivamente per effetto di contratti pluriennali già in essere. La predetta disposizione non si applica alle autovetture utilizzate dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco o per i servizi istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica ovvero per i servizi istituzionali svolti nell'area tecnico-operativa della difesa. ; - l art. 15 del D.L. 66/2014, convertito nella legge n. 89/2014, ha sostituito il sopra richiamato comma 2 dell art. 5 del Decreto Legge 95/2012, introducendo il seguente vincolo: A decorrere dal 1 maggio 2014, le amministrazioni pubbliche non possono effettuare spese di ammontare superiore al 30% della spesa sostenuta nell'anno 2011 per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture, nonché per l'acquisto di buoni taxi; tale limite può essere derogato, per il solo anno 2014, esclusivamente per effetto di contratti pluriennali già in essere. Tale limite non si applica per i servizi istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, per i servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza, ovvero per i servizi istituzionali svolti nell'area tecnico-operativa della difesa e per i servizi di vigilanza e intervento sulla rete stradale gestita da ANAS S.p.a. e sulla rete delle strade provinciali e comunali, nonché per i servizi istituzionali delle rappresentanze diplomatiche e degli uffici consolari svolti all'estero; Per quanto riguarda l acquisto di autovetture, la L. 228/2012, all art. 1, comma 143, ha disposto che le amministrazioni pubbliche, fino al 31 dicembre 2015, non possano acquistare autovetture né possano stipulare contratti di locazione finanziaria aventi ad oggetto autovetture. Il divieto non si applica per gli acquisti effettuati per le esigenze del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, per i servizi istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, per i servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza. 2. REALIZZAZIONE DEL PIANO TRIENNALE 2015/2017 In linea con quanto sopra esposto il Piano è articolato in tre sezioni, corrispondenti agli ambiti di intervento delineati dall art. 2, comma 594, della Legge finanziaria 2008, riconducibili alle proposte di razionalizzazione relative all'utilizzo: delle dotazioni strumentali, anche informatiche, che corredano le stazioni di lavoro nell automazione d ufficio, delle apparecchiature di telefonia fissa e mobile, delle fotocopiatrici e dei fax; delle autovetture di servizio, anche attraverso il ricorso, previa verifica di fattibilità, a mezzi alternativi di trasporto, anche cumulativo; dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali. In riferimento alle citate disposizioni di legge, che prevedono la redazione di piani triennali di contenimento delle spese correnti finalizzate al proprio funzionamento, il Comune di Saluzzo ha già adottato nel recente passato misure finalizzate ad una cultura del risparmio e ad un più razionale utilizzo delle risorse e dotazioni strumentali per lo svolgimento dei compiti istituzionali anche mediante l'adozione dei seguenti atti:

Piano triennale di razionalizzazione nell'utilizzo delle risorse strumentali - triennio 2009-2011 (art. 2, commi 594 e seguenti, della Legge Finanziaria 2008) Deliberazione Consiglio Comunale n. 105 del 22.12.2008; con la quale sono stati avviati interventi volti al contenimento e alla razionalizzazione delle spese correnti, in particolare quelle riferite ai telefoni in dotazione agli uffici, alle dotazioni strumentali, anche informatiche che corredano le stazioni di lavoro nell automazione d ufficio, alle autovetture di servizio, ai beni immobili ad uso abitativo o di servizio. Le azioni previste hanno conservato la loro efficacia consolidandosi negli anni seguenti e producendo nuove iniziative. Piano triennale per l'individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell'utilizzo delle dotazioni strumentali, delle autovetture di servizio, dei beni immobili - triennio 2012-2014 Deliberazione Consiglio Comunale n. 11 del 31.01.2012. Con la redazione del "Piano triennale 2015-2017" si prosegue con le azioni di razionalizzazione intraprese negli anni precedenti. In ottemperanza alle previsioni normative e in coerenza con l'esigenza di ridurre quanto più possibile i costi di funzionamento, nel rispetto dei principi di economicità e buona amministrazione, vengono delineate di seguito le azioni che il Comune di Saluzzo intende perseguire nel triennio 2015/2017 per conseguire gli obiettivi di risparmio e razionalizzazione. 3. Dotazioni strumentali, anche informatiche, che corredano le stazioni di lavoro nell'automazione degli uffici L'attuale dotazione per gli uffici è riportata nell'allegato n. 1 Dotazioni informatiche, la postazione standard del posto di lavoro, inteso come postazione individuale, è così composta: personal computer con relativo sistema operativo ed applicativi previsti con le funzionalità necessarie per le attività da svolgere telefono fisso casella di posta elettronica collegamento ad una stampante individuale o di rete collegamento internet Complessivamente i personal computer presenti negli uffici comunali sono 120, di cui 100 in proprietà dell ente e 20 presi a noleggio mentre il numero delle stampanti ammonta a 77, di cui 69 acquistate e 8 noleggiate; quelle attualmente condivise in rete e utilizzabili anche come fotocopiatrici sono 22. In questi anni sono state adottate diverse iniziative di razionalizzazione in particolare: il passaggio dal sistema di noleggio al sistema di riscatto delle apparecchiature informatiche che ha portato ad un risparmio di spesa corrente significativo; l'utilizzo di software di uso gratuito (open source) con risparmio dei costi di acquisto delle licenze commerciali. La gran parte di personal computer, oggi, adopera le suite Open Office, Mozilla e altre al posto dei più comuni programmi a pagamento. In particolare è stato installato il sistema operativo Linux al posto di Microsoft Windows; il ricorso al mercato elettronico della p.a., alle convenzioni Consip o del Servizio di Commitenza regionale o comunque la ricerca dell'offerta economicamente più vantaggiosa per gli acquisti riguardanti il materiale di cancelleria, le attrezzature hardware, i servizi di open source, il materiale informatico ed elettronico, con un risparmio sul prezzo di acquisto;

le operazioni di assistenza ai personal computer delle postazioni di lavoro (hardware e software) nonché il funzionamento del sistema informatico in generale e il salvataggio dei dati sono effettuati dal Ced così da poter limitare i costi e, quando possibile, riutilizzare parti di apparecchiature dismesse; l'utilizzo plurimo delle fotocopiatrici e delle stampanti condivise da parte di più postazioni di lavoro con conseguente risparmio dei costi di esercizio; la sostituzione delle attrezzature informatiche (personal computer, scanner o stampante) avviene solo al termine del ciclo vitale o in caso di guasti irreparabili o qualora la valutazione costi/benefici relativa alla riparazione dia esito sfavorevole anche tenendo conto dell'obsolescenza dell'apparecchio; la valutazione delle diverse opportunità, prima di un'eventuale sostituzione di una macchina, con l'obiettivo di arrivare da una parte al risparmio delle risorse e dall'altra all'ottimizzazione dei servizi. In tema di semplificazione e digitalizzazione, che ha coinvolto intensamente l'ente negli ultimi anni, sono state intraprese le seguenti azioni e misure: utilizzo, sempre più massiccio, della posta elettronica anche certificata nella comunicazione esterna ed interna, con conseguente razionalizzazione delle modalità di spedizione della corrispondenza esterna; uso e diffusione della firma digitale; perfezionamento del processo di dematerializzazione della documentazione dell'ente, mediante scannerizzazione di tutta la posta, e circolazione della posta interna esclusivamente attraverso il circuito informatico. Con il processo di dematerializzazione si è ridotto in maniera consistente ed evidente il consumo di carta e toner, l'usura delle stampanti e fotocopiatrici con conseguente riduzione delle spese di manutenzione e progressivamente il numero di macchine in dotazione degli uffici, oltre che le spese postali. Un confronto dei costi sostenuti per carta, spese postali, manutenzione stampanti ecc...negli anni precedenti evidenzia un trend in diminuzione: Importo anno 2012 Importo anno 2013 Importo anno 2014. 145.652,54. 124.758,02. 110.388,21 Misure di razionalizzazione individuate per il triennio 2015/2017 L'intenzione è quella di procedere secondo la linea d'azione finora seguita di razionalizzazione dell'uso di strumenti di lavoro. Si intende, pertanto, mettere in atto azioni che, tenendo in considerazione il processo evolutivo sia in ambito tecnologico che normativo, mirano a garantire uno standard prestazionale nelle postazioni di lavoro ottimale al fine di ottenere un miglioramento nella qualità e nei servizi resi sia internamente all'ente che all'esterno in un'ottica di andamento di spesa di carattere sostanzialmente costante. Ulteriore obiettivo da perseguire è l'utilizzo più diffuso della posta elettronica certificata in tutta la corrispondenza non solo con le pubbliche amministrazioni, i professionisti iscritti agli ordini professionali, ditte o persone giuridiche in generale ma anche con gli utenti dei servizi attraverso l'acquisizione degli indirizzi di posta elettronica o certificata da utilizzare per le comunicazioni massive ad un pubblico determinato (servizi scolastici, fruitori dei servizi culturali, biblioteca...).

Con l'utilizzo delle nuove tecnologie di comunicazione e la riduzione della circolazione della carta sia all'interno dell'ente sia all'esterno, si ipotizza la progressiva riduzione del numero delle stampanti, della quantità di toner e di carta, dei moduli e degli stampati cartacei. 4. Apparecchiature telefoniche Presso gli uffici comunali sono attive complessivamente 34 linee di telefonia fissa (di cui 15 relative al canale di flusso primario attraverso il centralino e 19 speciali) e 33 linee di telefonia mobile. Sono utilizzati 13 fax. Sono inoltre attivate, a cura del Comune, linee telefoniche a servizio di altre amministrazioni aventi uffici sul territorio comunale: Uffici Giudiziari (n. 17 linee fisse, di cui 15 relative al canale di flusso primario e 2 speciali, e 4 linee mobili); Scuole Materne, Elementari e Medie (n. 8 linee fisse e 1 linea mobile). L' attività di contenimento dei costi telefonici è iniziata già da anni, adottando politiche rivolte a: razionalizzare le utenze fisse, con eliminazione delle linee non utilizzate e accorpamento di quelle sottoutilizzate; razionalizzare le connessioni ad internet ad alta velocità sulla base dei continui sviluppi della scienza informatica risparmiando ulteriormente in relazione alle spese di canone. Per quanto riguarda la telefonia mobile nel corso del 2013 è stato sottoscritto un nuovo contratto telefonico con la società Vodafone basato su schede ricaricabili che non comportano il pagamento della tassa di concessione governativa. La scelta di attivarsi sul mercato libero anzichè aderire alla convezione Consip "Telefonia mobile5" è stata determinata dal fatto che quest'ultima non contemplava soluzioni tecniche basate su schede sim ricaricabili, inoltre il piano tariffario proposto da Vodafone è risultato più conveniente in relazione alle specifiche tipologie di traffico generato dal comune di Saluzzo. L'adesione a Vodafone ha consentito di ottenere un sensibile risparmio di spesa; il confronto dei costi sostenuti negli anni 2013 e 2014 rispetto all'anno 2012 lo dimostra: Importo anno 2012 Importo anno 2013 Importo anno 2014. 10.400,00. 9.318,00. 8.900,00 Oltre a ciò sono state messe in atto buone prassi in ordine alle modalità di utilizzo dei telefoni cellulari e alle necessarie verifiche, tra cui in particolare l'obbligo di servirsi dei cellulari per sole esigenze strettamente pertinenti all'attività lavorativa ed in caso di effettiva necessità e urgenza e l'effettuazione di controlli a campione circa il corretto utilizzo degli apparecchi telefonici. E inoltre disabilitata la possibilità di effettuare chiamate internazionali ovvero verso utenze con prefissi a valore aggiunto, la quale viene consentita soltanto in casi eccezionali. Misure di razionalizzazione individuate per il triennio 2015/2017 Relativamente alla telefonia, sia fissa che mobile, dal momento che negli anni precedenti sono state adottate tutte le misure possibili per ottenere riduzioni di spesa, non si ritengono attivabili ulteriori iniziative significative, fatta salva la verifica ed il controllo periodico sul corretto uso dei telefoni di servizio, al fine di consolidare gli standard di funzionamento raggiunti negli anni precedenti.

Un confronto dei costi sostenuti negli anni dal 2011 al 2014 evidenzia un trend in diminuzione dei consumi: Importo anno 2011 Importo anno 2012 Importo anno 2013 Importo anno 2014. 32.994,00. 13.495,00. 12.797,00. 13.343,00 5. Autovetture di servizio Al momento la situazione delle autovetture di servizio del Comune di Saluzzo è di 17 automobili, di cui 10 in proprietà e 7 a noleggio, in dotazione rispettivamente al Settore Sviluppo compatibile del territorio, alla Polizia Municipale, al Settore Governo del territorio e ai Servizi amministrativi, come riassunto nell'allegato n. 2 "Autovetture di servizio". I mezzi sono generalmente utilizzati per funzioni di vigilanza, per l'effettuazione di spostamenti tra le varie sedi degli uffici comunali, per la realizzazione di sopralluoghi inerenti ai lavori pubblici e di controlli sull'attività edilizia privata, per l'attività dei dipendenti del servizio Magazzino impegnati in operazioni varie di manutenzione, per la notifica di atti, il trasporto di documenti e l'effettuazione di piccole commissioni da parte dell'ufficio Messi. Il Mitsubishi Pick-up appartiene al servizio di Protezione civile comunale. Tra le politiche in uso si segnala il ricorso, tramite convenzioni Consip, al noleggio per la sostituzione di automezzi obsoleti. Il ricorso al noleggio consente di avere a disposizione veicoli nuovi, evitando di procedere alle pratiche relative alla copertura assicurativa, alla revisione e all'ottenimento del c.d. bollino blu e permette di usufruire della manutenzione ordinaria e straordinaria e del soccorso stradale in caso di necessità, con conseguenti economie di spesa. Si segnala, inoltre, il ricorso alle convenzioni Consip, anche per quanto concerne il rifornimento di carburante che ha consentito un economia di spesa sul consumo dello stesso. Misure di razionalizzazione individuate per il triennio 2015/2017 Nel prossimo triennio le politiche che l'ente intende perseguire proseguono in questa direzione. Verranno mantenute le attuali misure di razionalizzazione: uso delle autovetture per soli fini istituzionali e di servizio; dismissione dei mezzi, a seconda della condizione d uso e del loro valore, tramite rottamazione o alienazione; verifica della soluzione gestionale più conveniente dal punto di vista economico qualora si renda necessario sostituire un automezzo. 6. Beni immobili ad uso abitativo o di servizio Rientrano attualmente nella gestione patrimoniale dell Ente numerosi immobili, taluni di proprietà comunale ed altri derivanti dal patrimonio dei disciolti Enti Assistenziali, relativamente ai quali sono attivi dei contratti di locazione in parte per uso abitazione ed in parte per usi diversi da quello abitativo. Gli immobili di cui sopra destinati ad abitazione risultano locati in parte con contratti agevolati di tipo economico e popolare ed in parte con contratti a libera trattativa. Quelli invece destinati ad usi diversi da quello abitativo risultano in parte locati in funzione di attività particolari di cui all art. 42 Legge 392/1978 e s.m.i. quali quelle ricreative, assistenziali, statali o comunque

pubbliche, culturali ecc. (locali sede dell A.S.L., I.N.P.S., Consorzio Monviso Solidale, Camera di Commercio, Associazioni culturali, Caserma dei Carabinieri, Ente Parco del Po, ecc) ed in parte locati in funzione delle attività ricomprese nell art. 27 Legge 392/1978 s.m.i., quali quelle commerciali, artigianali, alberghiere. Vi è poi una serie di immobili di proprietà comunale che sono concessi in comodato gratuito a enti vari. Si tratta: di alcuni locali concessi alla Provincia di Cuneo ai sensi della legge 11.01.1996 n. 23 e adibiti a sede di istituzioni scolastiche; di alcuni locali siti a Palazzo Italia concessi ad alcune associazioni cittadine (Carabinieri in congedo, AVIS, CAI) per lo svolgimento delle proprie attività; della Villa Belvedere, concessa in comodato gratuito all'associazione Culturale Marcovaldo e adibita a sede del Progetto Artea, sistema territoriale per i beni e le attività culturali della provincia di Cuneo; dell immobile sito in Via dell Annunziata, ex sede dell Orfanotrofio Femminile, concesso in comodato gratuito alla Fondazione Scuola di Alto Perfezionamento Musicale; della casa del custode del complesso scolastico sportivo di Via della Croce concessa in comodato d uso gratuito al gruppo Sbandieratori di Borgo San Martino. Si ricorda inoltre che edifici di proprietà comunale ospitano Uffici Giudiziari e tutte le scuole pubbliche dell infanzia, le scuole primarie e secondarie di primo grado della città. a) Immobili di proprietà comunale dati in locazione Si tratta di: 7 locali destinati a sede di associazioni cittadine o enti vari 1 alloggio adibito ad abitazione 3 locali destinati ad uso commerciale 1 edificio adibito a caserma dei Carabinieri 3 porzioni di tetto per la realizzazione di impianti fotovoltaici b) Immobili di proprietà comunale derivanti dal patrimonio dell'ex orfanotrofio femminile dati in locazione Si tratta di: 13 locali destinati ad uso commerciale; 8 alloggi adibiti ad abitazione siti in via Martiri della Liberazione e piazza Risorgimento; 7 locali destinati a sede di associazioni cittadine o enti vari; 3 pilastri, siti in Via Martiri, destinati al posizionamento di vetrinette. c) Immobili di proprietà comunale destinati ad alloggio popolare Si tratta di 9 alloggi popolari siti in via San Giovanni e in piazzetta dei Mondagli. Le azioni di razionalizzazione della spesa, da tempo intraprese dall'ente, si sono concentrate soprattutto su interventi finalizzati al miglioramento energetico degli immobili più dispendiosi

(impianti sportivi ed edifici scolastici), finanziati con contributi europei o regionali, che hanno consentito significativi risparmi di energia elettrica e di riscaldamento. Per ridurre il consumo di carburante e quindi di inquinamento, si è scelto di adottare piccoli accorgimenti quali: contatermie da applicare ai radiatori, ottimizzazione delle periferiche per la rilevazione delle temperature dei locali e per l'inserimento degli orari strettamente necessari al riscaldamento dei locali, caldaie a condensazione... Ciò ha consentito un notevole risparmio anche sulle spese di riscaldamento che sono passate da. 645.476,50 del 2012 a. 595.695,00 del 2014. Le misure finalizzate alla razionalizzazione della gestione del patrimonio immobiliare oltre che orientate ad un generale contenimento delle spese di gestione, si inquadrano sostanzialmente nelle linee di azione in applicazione del disposto dell'art. 58 del D.L. 112 del 25.06.2008, convertito con modificazioni nella legge 133 del 6.08.2008 (Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari).