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D I D I PARTI M E N TO

Transcript:

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE E.S.PICCOLOMINI con sezioni associate: Liceo Classico e Musicale E.S. Piccolomini Siena Prato S.Agostino n.2 Tel.0577280787 Liceo Artistico D. Buoninsegna Siena Piazza Madre Teresa di Calcutta n.2 Tel.0577/281223 Liceo Scienze Umane e Liceo Economico Sociale S. Caterina da Siena Siena Prato S.Agostino n.2 Tel.0577280787 Anno scolastico 2018-2019 PIANO DI LAVORO DEL DOCENTE Docente: PROF.SSA ADELE PARISI Disciplina/e: SCIENZE UMANE Classe: 3A Sezione Associata: Liceo delle Scienze Umane Monte ore previsto dalla normativa (ore settimanali 5 33): 165 PROFILO INIZIALE DELLA CLASSE (Indicare i livelli di partenza osservati nella fase iniziale dell anno: prerequisiti, conoscenze, competenze, livelli di impegno, interesse, partecipazione alle proposte didattiche, etc.) La classe partecipa attivamente alle lezioni e al dibattito educativo. Per quanto riguarda l andamento didattico una parte degli alunni deve ancora acquisire un metodo di studio adeguato ad un triennio del liceo, soprattutto nelle materie nuove introdotte nel terzo anno, mentre il resto della classe ha già cominciato a lavorare bene anche su queste. Emergono tre livelli di preparazione costituiti da una fascia medio alta a cui appartengono circa un terzo degli alunni, una fascia intermedia formata da circa un terzo dei rimanenti e una terza fascia più debole formata da alunni che presentano diverse fragilità sia dal punto di vista dell apprendimento che dal punto di vista personale. La classe manifesta, quando ha diverse verifiche o interrogazioni che si intersecano o giustappongono, momenti di tensione e ansia da prestazione. Lo studio, in questi casi, appare talvolta finalizzato solo al superamento della verifica. Dal punto di vista disciplinare una buona parte degli alunni ha difficoltà a relazionarsi durante le lezioni, in modo ordinato con i compagni e con i professori, rendendo la didattica più faticosa e meno proficua. A volte si possono creare tensioni, confronti e paragoni che non rispettano e valorizzano la specificità dei percorsi formativi personalizzati e individualizzati di altri alunni. Alcuni alunni hanno avuto comportamenti poco maturi e atteggiamenti poco rispettosi nei confronti dei compagni e di alcuni docenti, mentre il resto della classe ha invece sempre tenuto un comportamento adeguato e corretto. FINALITA /OBIETTIVI della/e disciplina/e - Sviluppare un adeguata consapevolezza culturale rispetto ai contesti di convivenza - Acquisire l attitudine alla comparazione tra produzioni culturali appartenenti a contesti diversi - Individuare collegamenti e relazioni tra le teorie antropologiche, sociologiche, psicologiche e pedagogiche e gli aspetti salienti della realtà quotidiana - Acquisire la capacità di partecipare consapevolmente e criticamente a progetti di costruzione della cittadinanza - Comprendere le dinamiche proprie della realtà sociale - Sviluppare un adeguata consapevolezza rispetto ai processi della trasmissione e diffusione culturale - Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche

Ciascun docente è invitato a prendere in considerazione le voci pertinenti alla propria disciplina. Le singole voci possono essere adattate alle specifiche esigenze didattiche del Primo e del Secondo Biennio e del Quinto anno delle diverse Sezioni. RISULTATI DI APPRENDIMENTO PERSEGUITI dalle indicazioni nazionali per i licei, DI 7/10/2010 (selezionare quelli rilevanti per la propria disciplina) 1. Area metodologica a. Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori e di potersi aggiornare lungo l intero arco della propria vita. b. Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti. c. Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline. 2. Area logico-argomentativa a. Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui. b. Acquisire l abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni. c. Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione. 3. Area linguistica e comunicativa a.2 saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale; a.3 curare l esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti. 4. Area storico umanistica a. Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all Italia e all Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l essere cittadini. d. Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero piu significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture. METODI E STRUMENTI (Indicare metodologie e strumenti che si intendono adottare; attività curricolari ed etracurricolari; eventuali visite guidate, partecipazione a concorsi, etc. ) Richiamando una delle priorità indicate nel PDM del nostro Istituto, ovvero programmare per competenze, ci si propone di affinare le metodologie didattiche in uso affinché gli allievi siano messi di fronte alla soluzione di casi concreti ripensando la mediazione didattica e sviluppando percorsi innovativi al fine di promuovere lo sviluppo della persona. In particolare i linguaggi propri della filosofia e delle scienze umane possono arricchirsi con altre forme di approccio didattico e pedagogico: l apprendimento cooperativo il tutoring tra pari l insegnamento multimediale l e-learning, l insegnamento orientativo e inclusivo che parte dalla conoscenza degli stili cognitivi e di apprendimento degli alunni la classe capovolta (flipped classroom)

SCANSIONE DEI CONTENUTI ANTROPOLOGIA UNITÀ 1 L essere umano come animale culturale 1. Che cos è l antropologia Il punto di vista degli antropologi Le partizioni dell antropologia 2. Il concetto antropologico di cultura Dal significato comune alla definizione di Tylor Le vicissitudini del concetto tyloriano di cultura T1 L.L. Cavalli-Sforza, I meccanismi della trasmissione culturale La revisione della concezione di Tylor Il concetto di cultura nel mondo globalizzato UNITÀ 2 Breve storia dell antropologia Gli inizi dell antropologia: l evoluzionismo Il quadro di riferimento dei primi antropologi Morgan: l evoluzione dalla vita selvaggia alla civiltà Tylor: il passaggio dall animismo al cristianesimo Frazer: il cammino dalla magia alla scienza 3. Gli antropologi classici Il particolarismo culturale di Boas Il funzionalismo antropologico di Malinowski T1 B. Malinowski, L arrivo presso i Trobriandesi Lévi-Strauss: l antropologia strutturale 4. L antropologia nel secondo Novecento Il neoevoluzionismo Il materialismo culturale e l antropologia interpretativa L antropologia postmodern 5. L antropologia di fronte alla globalizzazione Dal tribale al globale, p. 51 I limiti della globalizzazione: il fenomeno dell indigenizzazione 6. I nuovi oggetti della ricerca antropologica tra antropologia e sociologia - Il metodo etnografico L indagine sui non-luoghi Il metodo etnografico applicato all analisi dei media UNITÀ 3 Famiglia, parentela e genere 1. Le relazioni di parentela Il punto di vista delle scienze umane Concetti e termini fondamentali della parentela I legami di parentela tra natura e cultura La rappresentazione grafica della parentela 2. Il matrimonio Le forme del matrimonio Le usanze matrimoniali Il matrimonio come scambio tra antropologia e psicoanalisi - L origine della regola dell esogamia C. Lévi-Strauss, Il matrimonio non è un affare privato 3. Maschile e femminile : le differenze di genere Il genere come costrutto sociale La rivoluzione culturale del XX secolo UNITÀ 4 Forme della vita politica ed economica L antropologia politica

Un analisi di tipo comparativo Il metodo dell antropologia politica Le origini della disciplina La classificazione dei sistemi politici 2. Bande, tribù, chiefdom Sistemi politici non centralizzati Le bande Le tribù E.E. Evans-Pritchard, I Nuer, maestri di ostruzionismo I sistemi centralizzati: il chiefdom 3. L antropologia economica Il confronto con l economia La distinzione tra metodologia induttiva e deduttiva Le origini della disciplina Il potlàc Il kula e le analisi di Malinowski Mauss: l economia del dono Il dibattito tra sostanzialisti e formalisti La razionalità economica dei popoli tribali 4. Temi politici ed economici dell antropologia oggi Temi e problemi dell antropologia postcoloniale Lo sguardo antropologico sulla politica occidentale L antropologia di fronte allo sviluppo Il compito dell antropologia economica oggi SOCIOLOGIA UNITÀ 1 Verso una scienza della società 1. Che cos è la sociologia? La definizione della disciplina Le due accezioni del termine società La socialità come destinazione La socialità come appartenenza A. Giddens, Una tazzina di caffè, 2. La sociologia come scienza Sociologia e scienze naturali Il carattere scientifico del sapere sociologico Il momento teorico dell indagine sociologica L oggettività della sociologia Il particolare sguardo del sociologo C. Wright Mills, Il valore dell immaginazione sociologica UNITÀ 2 La nascita della sociologia: i classici 1. Il contesto storico-sociale La nascita della disciplina La sociologia figlia della modernità Alle origini del pensiero sociologico Dalla comunità alla società 2. I classici: la sociologia come scienza Comte: la fondazione della disciplina Mar: una visione globale della realtà e della storia Durkheim: individuo e società C. Wright Mills, L eredità dei classici 3. I classici: l analisi dell agire sociale

Weber: lo studio della modernità Simmel: il fenomeno della sociazione Pareto: la classificazione dell agire umano tra sociologia e psicologia - Festinger e la teoria della dissonanza cognitiva La sociologia in America: Thomas e la Scuola di Chicago. Il contesto storico-sociale La nascita della disciplina La sociologia figlia della modernità Alle origini del pensiero sociologico Dalla comunità alla società 2. I classici: la sociologia come scienza Comte: la fondazione della disciplina Mar: una visione globale della realtà e della storia Durkheim: individuo e società C. Wright Mills, L eredità dei classici 3. I classici: l analisi dell agire sociale Weber: lo studio della modernità Simmel: il fenomeno della sociazione Pareto: la classificazione dell agire umano tra sociologia e psicologia - Festinger e la teoria della dissonanza cognitiva. La sociologia in America: Thomas e la Scuola di Chicago UNITÀ 3 Dopo i classici : prospettive sociologiche a confronto 1. Il funzionalismo I concetti generali Talcott Parsons Il funzionalismo critico di Merton 2. Le teorie del conflitto Caratteri generali Sociologie di ispirazione marista Le sociologie critiche statunitensi tra sociologia e letteratura 3. Le sociologie comprendenti L interesse per le microrealtà sociali L interazionismo simbolico Goffman e l approccio drammaturgico Shutz e la prospettiva fenomenologica La realtà come costruzione sociale PSICOLOGIA UNITÀ 1 Lo studio del comportamento e dello sviluppo 1. Il comportamento, un fenomeno complesso La nozione comune di comportamento Il comportamento nelle prospettive psicologiche 2. I principali orientamenti teorici sul comportamento La prospettiva comportamentista B. Skinner, Il comportamento come oggetto di scienza La prospettiva cognitivista La prospettiva psicoanalitica La prospettiva sistemico-relazionale tra psicologia e psichiatria - Un interessante interpretazione della schizofrenia 3. Le diverse aree di ricerca La psicologia clinica e la psicologia sociale La psicologia dello sviluppo G. Butterworth - M. Harris, I prodromi della psicologia dello sviluppo 4. Lo sviluppo dal punto di vista della psicologia

Il concetto di sviluppo nel senso comune I nuovi giovani hanno 40 anni tra psicologia e storia - L infanzia che appare e scompare: gli studi di Ariès Gli interrogativi sullo sviluppo La psicologia dell età evolutiva La psicologia del ciclo di vita e la psicologia dell arco di vita PEDAGOGIA Unità 1. L educazione dai Comuni alla Scolastica La nascita delle Università La formazione borghese e popolare: le arti e i mestieri La formazione aristocratica: il cavaliere Gli ordini mendicanti e la predicazione popolare. Unità 2. L epoca d oro della Scolastica e il suo modello educativo Il problema dominante della scolastica Tommaso d Aquino e il problema dell insegnamento (il De Magistro ) Unità 3. Umanesimo, Rinascimento ed educazione in Italia e in Europa Le scuole umanistico-rinascimentali: G. Guarini e Vittorino da Feltre Erasmo da Rotterdam: umanesimo e riforma globale Unità 4. La pedagogia nell età della Riforma La riforma protestante: Lutero e l istruzione pubblica Calvino e la riforma scolastica in Svizzera La pedagogia della riforma cattolica: i Gesuiti e la Ratio Studiorum L educazione nel Seicento: Comenio e la pansofia, valore e limiti della Didattica Magna VERIFICHE (Indicare il numero e la tipologia delle verifiche che si prevede di svolgere durante l anno) La valutazione finale dell anno, pur senza prescindere dalle verifiche di percorso scritte e orali previste dal Collegio dei Docenti in un congruo numero, evidenzierà l intero processo di maturazione, comprensivo di tutti gli aspetti formativi, educativi, didattici, in modo da rapportarsi alla persona ed esprimere un giudizio non solo di profitto, ma anche riguardo al livello di responsabilizzazione raggiunto nei confronti dell apprendimento. CRITERI DI VALUTAZIONE (Indicare i parametri in base ai quali si intende valutare il profitto e, ove necessario, gli obiettivi minimi da raggiungere) Per tutte le classi, la valutazione della condotta avviene secondo criteri e indicatori concordati nel Collegio dei Docenti; nello stesso modo vengono stabiliti i criteri per la valutazione dei crediti formativi. Nella valutazione curricolare, quadrimestrale e di fine anno scolastico, sono sempre considerati: - il reale progresso tra il livello iniziale e quello finale nel raggiungimento degli obiettivi (sia cognitivi che formativi, disciplinari e trasversali) - la partecipazione, l interesse e l impegno nelle attività didattiche - il comportamento responsabile, collaborativo e costruttivo nella vita della classe e nelle iniziative della scuola. Siena, 17 novembre 2018 Il Docente Prof.ssa Adele Parisi