Determinazione del Segretario Generale Responsabile della Prevenzione della Corruzione



Documenti analoghi
CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA L INTEGRITA

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL COMITATO ISTITUZIONALE

Piano. Anticorruzione. Pianoro Centro SpA

Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione Afol Est Milano

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA. Appendice al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n.

AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE NUMERO 5 DEL

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE DELL IPAB ISTITUTI DI SANTA MARIA IN AQUIRO (LEGGE N. 190 DEL 6 NOVEMBRE 2012).

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI BASSANO DEL GRAPPA

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità

COMUNE DI MINEO PROVINCIA DI CATANIA

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

COMUNE DI PALAZZUOLO SUL SENIO Provincia di Firenze

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I

RELAZIONE ILLUSTRATIVA RELATIVA ALL ADOZIONE DEL CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELL AZIENDA SANITARIA. ULSS n. 3 DI BASSANO DEL GRAPPA

C.F. e P.I SERVIZI FINANZIARI

Comune di Pratola Serra Provincia di Avellino Il Segretario Comunale

DECRETO DEL SEGRETARIO GENERALE N. 17 DI DATA 27 MARZO 2015

Azienda Ulss 12 Veneziana RELAZIONE ILLUSTRATIVA RELATIVA ALL ADOZIONE DEL CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELL AZIENDA SANITARIA

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE PRIME MISURE

Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni

COMUNE di VERZUOLO Provincia di CUNEO

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO

COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) INDICE

COMUNE DI SETTIMO SAN PIETRO PROVINCIA DI CAGLIARI PROGRAMMA TRIENNALE DELLA TRASPARENZA E DELL INTEGRITA 2015/2017

COMUNE DI SALUDECIO REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO

Modelli ex d.lgs. 231/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012. Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015

DETERMINAZIONE NUMERO 30 DEL 25/06/2015

Codice ente VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: ADOZIONE PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA'.

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

Regolamento in materia di pubblicità e trasparenza dei dati e delle informazioni concernenti l organizzazione e l attività della Banca d Italia

UNITA OPERATIVA SERVIZI SOCIALI COMUNALI,SPORTELLO SOCIALE AL CITTADINO, SEGRETERIA AMMINISTRATIVA DI SETTORE DETERMINAZIONE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

AVVISO PUBBLICO COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA ALL ADOZIONE DEL CODICE DI COMPORTAMENTO DI ATENEO

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

GLI APPROFONDIMENTI DELL UFFICIO UNICO PER I CONTROLLI INTERNI Aprile 2011

Programma triennale per la trasparenza e l integrità Giunta regionale Giornata della trasparenza 22 dicembre 2014 Palazzo Silone L Aquila

IL DIRETTORE GENERALE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile: Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/ AD001170

Settembre 2014 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 77/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Giunta Provincia Autonoma di Trento

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

Protocollo D.Lgs. 231/2001 n. 11. Gestione ed elaborazione della contabilità e del bilancio di esercizio

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

Roma, ENTE APPALTANTE Sogesid S.p.A. via Calabria (Roma) tel sito istituzionale

C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como

Pubblicato sul sito internet nella sezione Amministrazione trasparente. Premessa

Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo delle isole di Ischia e Procida PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE (P.T.P.C.)

COMUNE DI PRATO SESIA Provincia di Novara

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELL ILLEGALITA

ID n Premessa

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

Dicembre 2013 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 71/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Firenze

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

II.11 LA BANCA D ITALIA

PIANO DELLA PERFORMANCE

Programma per la Trasparenza e l Integrità

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELL ILLEGALITA

REGOLAMENTO ai sensi del PTTI Cap. V.2. ARTICOLO 1 - Definizioni Ai fini del presente Regolamento valgono le seguenti definizioni:

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

COMUNE DI VILLAREGGIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

Modificato con deliberazione C.C. n. 92 del I N D I C E

REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO

PROT. N. 370 Ozieri 11/06/2014 AVVISO PUBBLICO

COMUNE DI PIOMBINO DESE Provincia di Padova REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.)

COMUNE DI ROTTOFRENO PROVINCIA DI PIACENZA PIANO DELLA PERFORMANCE SEGRETERIA E AFFARI ISTITUZIONALI III QUADRIMESTRE 2013

AZIENDA OSPEDALIERA DELLA PROVINCIA DI LODI

Verbale di Deliberazione della Giunta comunale. n. 8 dd

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA DELLA FONDAZIONE MUSEO NAZIONALE DELL EBRAISMO ITALIANO E DELLA SHOAH TRIENNIO

IL DIRETTORE GENERALE

COMUNE DI CUNEVO Provincia di Trento

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

Oggetto: Adozione documento di politica in materia di informazione tecnico scientifica. Immediatamente eseguibile

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150)

INFORMATIVA SULL ADOZIONE DEL PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

Comune di Falconara Marittima (Provincia di Ancona)

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

Il Ministro della Difesa

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

DECRETO DEL DIRETTORE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/ Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 5 Friuli Occidentale

AZIENDA TERRITORIALE PER L EDILIZIA RESIDENZIALE DELLA PROVINCIA DI TREVISO **** REGOLAMENTO IN MATERIA DI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI

Codice di Comportamento

COMUNE DI SAN FILIPPO DEL MELA

D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E

Transcript:

C I T T A' D I I S P I C A (Provincia di Ragusa) Determinazione del Segretario Generale Responsabile della Prevenzione della Corruzione Approvazione relazione del responsabile della prevenzione della corruzione anno 2014 BILANCIO 2014.....! "!!#################### $!!!!% %&! L anno duemilaquattordici (2014) addì..del mese di. nel Comune di Ispica.

Responsabile della Prevenzione della Corruzione Il Segretario Comunale Provvedimento N. 05 del 10/12/2014 Richiamata la legge 6 novembre 2012, n. 190 riguardante: Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella Pubblica Amministrazione, Richiamato il provvedimento Sindacale n. 94 del 21.10.2013 con cui si è provveduto all individuazione del responsabile della prevenzione della corruzione nella persona del Segretario Comunale, Richiamata la delibera della Giunta Municipale n. 3 del 30.01.2014 riguardante: Approvazione del Piano di Prevenzione della Corruzione per il triennio 2014/2016, Richiamato il comma 14 dell art. 1 della L. 6 novembre 2012, n. 190, che stabilisce quanto segue:.entro il 15 dicembre di ogni anno, il dirigente individuato ai sensi del comma 7 del presente articolo pubblica sul sito web dell Amministrazione una relazione recante i risultati dell attività svolta e la trasmette all organo di indirizzo politico dell amministrazione. Nei casi in cui l organo di indirizzo politico lo richieda o qualora il dirigente responsabile lo ritenga opportuno, quest ultimo riferisce sull attività svolta., Vista la allegata relazione annuale 2014 redatta dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione che contiene il rendiconto sull efficacia delle misure di prevenzione definite dal Piano di Prevenzione della Corruzione, per il triennio 2014/2016, Viste le leggi vigenti in materia, DETERMINA 1. Di approvare la allegata relazione annuale 2014 redatta dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione che contiene il rendiconto sull efficacia delle misure di prevenzione definite dal Piano di prevenzione della Corruzione per il triennio 2014/2016, 2. Di pubblicare nel sito web dell Amministrazione la suddetta relazione recante i risultati dell attività svolta, 3. Di trasmettere all organo di indirizzo politico dell Amministrazione la relazione di che trattasi. IL SEGRETARIO GENERALE Responsabile della Prevenzione della Corruzione F.to: Dott. Benedetto Buscema

COMUNE DI ISPICA RELAZIONE DEL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE ANNO 2014 1

INDICE Premessa pag. 3 1. Gestione rischi pag. 5 2. Formazione in tema di anticorruzione pag. 7 3. Codice di Comportamento pag. 9 4. Altre iniziative pag. 9 4.1 Rotazione del Personale pag. 9 4.2 Esiti di verifiche e controlli su cause di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi pag. 9 4.3 Forme di tutela offerte ai whistleblowers pag. 10 4.4 Rispetto dei termini dei procedimenti amministrativi pag. 10 4.5 Trasparenza D.Lgs. n. 33 del 14.03.2013 pag. 11 4.6 Sanzioni pag. 13 4.7 Conclusioni pag. 13 2

PREMESSA Il 6.11.2012 il legislatore ha approvato la legge n. 190/2012 recante le disposizioni per la Prevenzione e la Repressione della Corruzione e dell Illegalità nella Pubblica Amministrazione, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 265 del 13.11.2012 ed entrata in vigore il 28 novembre 2012, in attuazione dell art. 6 della convenzione dell organizzazione delle Nazioni Unite contro la Corruzione, adottate dall assemblea Generale dell ONU il 31.10.2003, e degli articoli 20 e 21 della convenzione penale sulla Corruzione di Strasburgo del 27.01.1999. Il Sindaco del Comune di Ispica, ex provincia di Ragusa, con determina Sindacale n. 94 del 21.10.2013 ha provveduto ad individuare quale Responsabile della Prevenzione della Corruzione il Segretario Comunale dell Ente. La Giunta Municipale nella seduta del 30.01.2014 ha adottato la deliberazione n. 3 avente per oggetto: approvazione del Piano di Prevenzione della Corruzione per il triennio 2014/2016. Nel Comune di Ispica, quale responsabile della Prevenzione della Corruzione, è stato individuato il dottor Benedetto Buscema, segretario generale dell Ente, che sulla base della normativa in materia svolge le seguenti mansioni: a) Propone all organo di indirizzo politico l adozione del piano; b) Definisce procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori esposti alla corruzione; c) Verifica l efficacia attuazione del piano e della sua identità e propone la modifica dello stesso in caso di accertate significative violazioni o quando intervengono mutamenti nell organizzazione o nell attività dell Amministrazione; d) Verifica di intesa con il vertice burocratico e competente, la rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività in cui è elevato il rischio di corruzione; e) Individua il personale da inserire nei programmi di formazione; f) Pubblica sul sito Web della Pubblica Amministrazione una relazione recante i risultati dell attività svolta; g) Trasmette la relazione di cui sopra agli organi di indirizzo politico della Pubblica Amministrazione; h) Riferisce sull attività in casi in cui l organo di indirizzo politico lo richieda o qualora lo stesso responsabile lo ritenga opportuno; 3

Tra le varie funzioni di cui sopra, ai sensi dell articolo 1 comma 14 della L. 190/2012, il Responsabile della Prevenzione della Corruzione entro il 15.12 di ogni anno ha il compito di redigere una relazione annuale che offre il rendiconto sull efficacia della misura di prevenzione definita dai P.T.P.C.. Il presente documento dovrà dunque essere pubblicato sul sito istituzionale dell Ente nonché trasmesso al Dipartimento della Funzione Pubblica in allegato al P.T.P.C. del prossimo anno (P.T.P.C.) 2015-2017. Prima di passare oltre occorre tuttavia precisare per il nostro Ente quanto segue: Il Consiglio Comunale della Città di Ispica nella seduta del 27.04.2013 ha adottato la Delibera n. 41 con la quale è stato dichiarato il dissesto finanziario della città di Ispica; Con il decreto del Presidente della Repubblica in data 04.07.2013 è stato nominati l Organismo Straordinario di Liquidazione; La Giunta Municipale nella seduta del 15.11.2013 ha adottato la delibera n. 120 con la quale è stata rideterminata la dotazione organica dell Ente ai sensi dell articolo 259 del D.Lgs. 267/2000; Il Consiglio Comunale nella seduta del 28.12.2013 ha adottato la delibera n. 102 con la quale è stata approvata l ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato per l esercizio 2013, del bilancio pluriennale per gli esercizi finanziari 2013/2015, della relazione previsionale e programmatica per gli anni 2013-14-15 di cui all articolo 170 e dei relativi allegati di cui all articolo 172 del T.U.E.L.. La commissione per la stabilità finanziaria degli Enti locali nella seduta del 02.07.2014 ha adottato la determinazione in ordine alla delibera di Giunta Municipale n. 120/2013. Nel rispetto delle previsioni contenute nel Piano Nazionale Anticorruzione di cui alla delibera Civit n. 72/2013 e del contenuto del nucleo minimo di indicatori sull efficacia delle politiche di prevenzione si riportano i seguenti dati: 4

1.Gestione rischi Il responsabile della Prevenzione della corruzione con il coinvolgimento dei Capi Settore, all interno del P.T.P.C. ha individuato le azioni idonee a neutralizzare o mitigare il livello di rischio-corruzione ai processi amministrativi posti in essere dall Ente. All uopo sono state adottate le seguenti determine dei Capi Settore: -1 Settore, AFFARI GENERALI, determina n. 1133 del 26.09.2014 avente per oggetto: L.N. 190/2012 Piano della prevenzione della corruzione per il triennio 2014/2016. Settore Affari Generali Adempimenti in relazione alla gestione del rischio. -2 Settore, POLIZIA MUNICIPALE E RANDAGISMO, determina n. 1253 del 24.10.2014 avente per oggetto: Piano di Prevenzione della Corruzione per il triennio 2014/2016. -3 Settore, SERVIZI FINANZIARI, determina n. 1517 del 10.12.2014 avente per oggetto: L.N. 190/2012 : Piano di Prevenzione della Corruzione per il triennio 2014/2016 Settore Servizi Finanziari Adempimenti in relazione alla gestione del rischio. -4 Settore SVILUPPO ECONOMICO, determina n. 41 del 13.10.2014 avente per oggetto: L.N. 190/2012 Piano di Prevenzione della Corruzione per il triennio 2014/2016 Settore Sviluppo Economico Adempimenti in relazione alla gestione del rischio. -5 Settore LAVORI PUBBLICI, determina n. 968 del 28.08.2014 avente per oggetto: L. N. 190/2012 Piano della Prevenzione della Corruzione per il triennio 2014/2016 Settore LL.PP. -6 Settore ASSETTO TERRITORIALE- URBANISTICA, determina n. 1066 del 23.09.2014 avente per oggetto: L.N. 190/2012- Piano di Prevenzione della Corruzione per il triennio 2014/2016. Adempimenti in relazione alla gestione del rischio. -7 Settore SERVIZI ALLA CITTA determina n. 1328 del 07.11.2014 avente per oggetto: L.N. 190/2012 Piano di Prevenzione della Corruzione per 5

il triennio 2013/2016 settore Servizi alla Città. Adempimenti in relazione alla gestione del rischio. -8 Settore SERVIZI ALLA PERSONA determina n. 1228 del 22.10.2014 avente per oggetto: L.N. 190/2012 Piano di Prevenzione della Corruzione per il triennio 2013/2016 Settore Servizi alla Persona- Adempimenti in relazione alla gestione del rischio. -9 Settore POLITICHE PER L EDUCAZIONE determina n. 1191 del 15.10.2014 avente per oggetto: : L.N. 190/2012 Piano di Prevenzione della Corruzione per il triennio 2013/2016 Settore Politiche per l Educazione. Adempimenti in relazione alla gestione del rischio. Il trattamento del rischio si è completato con la verifica dell efficacia dei sistemi di prevenzione adottati. Attività di controllo e modalità di verifica delle attuazioni delle misure. Di seguito si riporta l elenco delle attività messe in atto dall Ente locale: ( a titolo esemplificativo) - Dovere di astensione in caso di conflitti di interesse (determina Segretario Generale n. 3 del 25.09.2014, determina Segretario Generale n. 4 del 4.10.2014). - Controllo a campione dei provvedimenti emanati attraverso il vigente sistema di controlli interni in attuazione della L. 213/2012: verbale 5 febbraio 2014, verbale 3 aprile, verbale 12 giugno, verbale 9 settembre, verbale 18 novembre; - Monitoraggio quadrimestrale dei contratti rinnovati o prorogati e le ragioni a giustificazione della proroga; - Monitoraggio quadrimestrale dei contratti sopra soglia affidati con procedura negoziata e le ragioni a giustificazione dell affidamento. 6

2. Formazione in tema di anticorruzione Il programma di formazione in tema di prevenzione della corruzione è stato gestito in house chiedendo la collaborazione al Capo dell Amministrazione in qualità di legale penalista, ai Capi Settori e al Segretario Generale dell Ente, senza alcun costo per il Comune. In riferimento al Programma del Piano Formativo pensato dall Ente si sono adottati i seguenti atti amministrativi. - Determina del Capo Settore Affari Generali n. 238 del 20.02.2014 avente per oggetto: Seminario di studio Le misure per la prevenzione della corruzione e dell illegalità nella Pubblica Amministrazione. Determinazioni. - Determina del Responsabile dell Anticorruzione n. 687 del 14.05.2014 avente per oggetto: Legge 6 Novembre 2012, n. 190. Piano triennale di prevenzione della corruzione per il triennio 2014/2016. Formazione dipendenti anno 2014. Determinazioni. Nell ambito di tale piano dell attività, viene indicata la realizzazione di un apposito piano formativo in materia di anticorruzione e trasparenza, che, attraverso la realizzazione di n. 6 specifici interventi formativi, si pone e seguenti obiettivi: 1. Realizzare iniziative formative per i dipendenti degli Enti locali sui temi dell etica e della legalità, in particolare relativamente al contenuto dei codici di comportamento e al codice disciplinare, unitamente a tutte la altre recenti novità legislative riguardanti i controlli, la trasparenza, gli appalti ecc. 2. Realizzare iniziative di formazione per tutti i Capi Settore con particolare riguardo ai profili di responsabilità sia sul piano della prevenzione della Corruzione che su quella della promozione della trasparenza. Il personale da coinvolgere nei percorsi formativi è stato individuato in collaborazione tra il responsabile della prevenzione della corruzione ed i capi Settore dell Ente, tenendo presente il ruolo affidato a ciascun soggetto e le aree a maggior rischio di corruzione individuate nel piano P.T.P.C. secondo il seguente schema riassuntivo: 7

MATERIA TEMPI DI ATTUAZIONE DATA QUANTITA ORE EROGATE l. 190/2012 Febbraio 2014 27.02.2014 15.30-18.00 h. 2,30 L.190/2012 Giugno 2014 26.06.2014 16.00-18.00 h. 2 L.190/2012 Settembre 2014 30.09.2014 16.00-18.00 h. 2.00 D.Lgs. n. 33/2013 Settembre 2014 16.09.2014 16.00-18.00 h. 2.00 L.421/90 Ottobre 2014 07.10.2014 16.00-18.00 h. 2.00 D.Lgs. n. 163/2006 Ottobre 2014 23.10.2014 16.00-18.00 h. 2.00 NUMERO RELATORE DIPENDENTI PARTECIPANTI 30 Segretario Generale Responsabile Anticorruzione Dott. Benedetto Buscema 12 Segretario Generale Responsabile Anticorruzione Dott. Benedetto Buscema 9 Segretario Generale Responsabile Anticorruzione dott. Benedetto Buscema 14 Capo Settore Politiche per l Educazione dott.ssa M.C. Stornello 13 Capo Settore Affari Generali dott.ssa M.A. Trapani 16 Capo settore Lavori Pubblici geom. G. Gennaro Reati contro la Pubblica Amministrazione Novembre 2014 27.11.2014 16.00-18.00 h. 2.00 13 AVVOCATO-SINDACO Piero Rustico 8

3. Codice di comportamento In relazione al codice di comportamento di cui al D.P.R. n. 62/2013 in data 20.12.2013 la Giunta Municipale ha adottato la deliberazione n. 136 avente per oggetto: Presa d Atto Nuovo Codice di Comportamento del Personale Dipendente del Comune di Ispica, recependo quindi il codice di Comportamento dei dipendenti pubblici. Il Comune di Ispica ha, altresì, approvato il Regolamento per la gestione dei procedimenti disciplinari dell Ente, giusta delibera Giunta Municipale n. 101 del 21.08.2014, che integra il codice di comportamento dei Dipendenti Pubblici. 4. Altre iniziative 4.1 Rotazione del Personale Come previsto nel piano nazionale anticorruzione, l Amministrazione in ragione delle ridotte dimensioni dell ente e del numero limitato di personale operante al suo interno ritiene che la rotazione del personale causerebbe inefficienza ed inefficacia dell azione amministrativa tale da precludere in alcuni casi la possibilità di erogare in maniera ottimale i servizi ai cittadini. Pertanto, l Amministrazione ritiene opportuno non applicare nessuna rotazione del personale. In merito a quanto sopra, si richiama il verbale n. prot. 0010620/c_e366 del 23.04.2014. La rotazione non si applica per le figure infungibili. Sono dichiarate infungibili quelle figure per le quali è previsto il possesso di titoli di studio specialistico e/o di particolari abilitazioni possedute da una sola unità lavorativa, non altrimenti sostituibile. 4.2 Esiti di verifiche e controlli su cause di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi. Il D.Lgs n. 39/2013 recante Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatiblità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190 ha disciplinato: a) Particolari ipotesi di inconferibilità di incarichi dirigenziali/funzionari responsabili di posizioni organizzativa in relazione all attività svolta dall interessato in precedenza; b) Situazioni di incompatibilità specifiche per i titolari di incarichi dirigenziali/funzionari responsabili di posizione organizzativa; c) Ipotesi di inconferibilità di incarichi dirigenziali/funzionari responsabili di posizione organizzativa per i soggetti che siano stati destinatari di sentenze di condanna per delitti contro la pubblica amministrazione. Con riferimento alle suddette ipotesi ed alle ulteriori disciplinate dal testo di legge l Ente ha così proceduto: Con nota Prot. n. 0010066/c_e366 del 15.04.2012 il Segretario Generale ha precisato tutti gli adempimenti da porre in essere al Capo 9

Settore Affari Generali, rimanendo in attesa della notizia dell avvenuto adempimento ed una breve relazione su eventuali casi positivi di inconferibilità e o incompatibilità per dare seguito agli adempimenti successivi. Con nota prot. n. 0010507 del 22.04.2014 il Capo Settore Affari Generali ha scritto a tutti i Responsabili di Settore per chiedere l attuazione degli adempimenti discendenti dell applicazione delle disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità. - Con nota prot. n. 0032626/c_e366 del 10.12. 2014 il capo Settore Affari generali ha inviato nota confermativa dell avvenuto adempimento ed una breve relazione su quanto eseguito da cui non emergono casi positivi di inconferibilità e incompatibilità. Al fine della verifica delle disposizioni di cui all art. 53 comma 16-ter del D.Lgs n. 165/2001, e dunque al fine di verificare il rispetto del divieto di svolgere attività incompatibili dopo la cessazione del rapporto di lavoro, nei contratti di assunzione del personale sarà inserita la clausola che prevede il divieto di prestare attività lavorativa (a titolo di lavoro subordinato o lavoro autonomo) per i tre anni succesivi alla cessazione del rapporto nei confronti dei destinatari di provvedimenti adottati o di contratti conclusi con l apporto decisionale del dipendente; l Ente nel corso del 2014 non ha stipulato nuovi contratti di assunzione del personale. 4.3 Forme di tutela offerte ai whistleblowers In riferimento alla comunicazione delle misure per la tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito, negli incontri del 27.02.2014 e del 26.06.2014 i dipendenti sono stati adeguatamente informati dell iter amministrativo da seguire per effettuare la segnalazione e delle forme di tutela e anonimato ad essi riconosciuti anche attraverso la possibilità di ricorrere in giudizio nei confronti del dipendente che ha operato la discriminazione dell Amministrazione per ottenere un provvedimento giudiziale d urgenza finalizzato alla cessazione della misura discriminatoria e il risarcimento del danno conseguente alla discriminazione. Non sono tuttavia pervenute segnalazioni di illecito. 4.4 Rispetto dei termini dei procedimenti amministrativi I dipendenti appartenenti agli uffici che svolgono le attività a rischio di corruzione così come individuati nel Piano triennale adottato, al fine della realizzazione del sistema di monitoraggio del rispetto dei termini per la conclusione dei procedimenti, sono stati informati dell obbligo di relazionare ogni quadrimestre al Segretario dell Amministrazione, in qualità di Responsabile della Prevenzione della <corruzione, del rispetto dei tempi procedimentali e di qualsiasi altra anomalia accertata, indicando, per ciascun procedimento nel quale i termini non sono stati rispettati, le motivazioni in fatto e in diritto che giustificano il ritardo. 10

4.5 Trasparenza (D.Lgs. 33/2013) La principale misura individuata dalla L.n.190/2012 per contrastare la corruzione è la trasparenza. Questa è intesa come accessibilità totale alle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche. A norma dell articolo 43 del Decreto Legislativo n.33/2013, nel mese di novembre 2013, con Provvedimento del Sindaco n. 102 del29.11.2013, è stato nominato per un periodo di mesi sei, il Responsabile della trasparenza del Comune di Ispica,individuandolo nel Capo Settore Politiche per l Educazione dott.ssa M.Chiara Stornello. Successivamente con delibera della G.M. n 134 del 20/12/2013 è stato istituto, sempre per mesi sei, un Gruppo di lavoro intersettoriale denominato progetto Trasparenza per curare gli adempimenti connessi a quanto previsto dal D.Lgs 33/2013. Contemporaneamente l Ente ha provveduto a creare sul sito istituzionale la nuova sezione Amministrazione trasparente, organizzata secondo le nuove disposizioni. Attraverso l analisi delle attività necessarie per dare applicazione ai singoli articoli del Decreto 33/2013, il gruppo di lavoro è pervenuto alla definizione di una micro-organizzazionee alla individuazione, per ciascuna delle informazioni da pubblicare, del settore responsabile, del tempestivo e regolare flusso delle informazioni medesime, dei tempi di pubblicazione e della periodicità del loro aggiornamento. Ha quindi sensibilizzato i diversi Uffici al tema della Trasparenza e all obbligo della pubblicazione per conseguire anche un più efficace e tempestivo aggiornamento delle informazioni da pubblicare. Il Gruppo sopradetto si è avvalso dell apporto di una società esterna affidataria del servizio:amministratore del sistema e Custode delle credenziali in ambito privacy in adempimento a quanto previsto dal D.L.gs 196/20003 Codice in materia di protezione dei dati personali. L impegno del Gruppo di lavoro e la collaborazione con la società esterna hanno consentito di raggiungere buoni risultati, visto che l analisi del sito web attraverso la Bussola della Trasparenza della PA ha dato spesso esiti positivi alla verifica, pari al 100%. Con Delibera della G.M. n. 2 del 30.01.2014, dopo che sul sito web istituzionale dal 14 al 22 gennaio c.a. era stato pubblicato un Avviso Pubblico riguardante la procedura per l adozione del programma triennale per la trasparenza e che, entro il termine stabilito, non sono pervenute proposte o osservazioni, secondo le modalità espresse nell Avviso stesso, è stato approvato il Programma triennale 11

per la trasparenza e l integrità- anno 2014/2016 elaborato ai sensi dell art.10 del D.Lgs. 33/2013. Questo ha previsto, in questa sua prima edizione, relativamente agli strumenti, la razionalizzazione dell esistente (Albo Pretorio on line, PEC, ecc.). Il Gruppo di lavoro ha curato, sempre in collaborazione con la società esterna,anche quanto stabilito dalla deliberazione n. 26 del 22 maggio 2013 dall Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture (oggi ANAC) sull assolvimento degli obblighi di trasmissione delle informazioni alla stessa A.V.C.P. ai sensi dell art. 1, comma 32 della legge n. 190/2012entro il 31 gennaio di ogni anno. La disposizione definisce il contenuto degli obblighi di pubblicazione sul sito web istituzionale con specifico riferimento ai procedimenti di scelta del contraente per l affidamento di lavori, forniture e servizi, e impone di pubblicare le informazioni relative all anno precedente in apposite tabelle riassuntive, con particolare formato che consenta di analizzare e rielaborare i dati, entro il 31 gennaio di ogni anno. Inoltre prevede la trasmissione digitale delle informazioni all A.V.C.P.. Successivamente, con Provvedimento Sindacale n 38 del 03/06/2014 è stato confermato il Responsabile della Trasparenza per mesi sei e conseguentemente, con delibera n 96 del 12/08/2014, è stato ricostituito il Gruppo di lavoro denominato Progetto Trasparenza. Nell ambito del Corso di formazione destinato ai dipendenti comunali, un incontro, svoltosi a settembre 2014, è stato dedicato al Decreto Legislativo 33/2013. Come previsto dal Programma triennale per la trasparenza e l integrità- anno 2014/2016 elaborato ai sensi dell art.10 del D.Lgs. 33/2013 e approvato con delibera di G.M. n 2 del 30/01/2014, con Determina n 2 del 16/09/2014 è stata stabilita la Giornata della Trasparenza che si sarebbe dovuta svolgere entro la prima decade del mese di novembre, nelle date e nelle sedi indicate dal Dirigente Scolastico dell unico Istituto di Istruzione Superiore locale, e che avrebbe visto il coinvolgimento, a seconda delle disponibilità e degli impegni istituzionali, o del Segretario Generale, nonché Responsabile Anticorruzione dell Ente, o del Sindaco in qualità di legale o del Responsabile della Trasparenza. Gli incontri, uno per ogni classe, o per due o tre classi riunite, a seconda del numero degli alunni, intendevano sensibilizzare i giovani ai principi costituzionali di eguaglianza, di imparzialità, di buon andamento, di responsabilità, di efficacia ed efficienza nell utilizzo di risorse pubbliche, di integrità e lealtà nel servizio alla Nazione, mediante lo svolgimento di incontri su: - L organizzazione dell Ente Locale; - Le novità legislative degli ultimi anni del panorama normativo; - Anticorruzione (L.190/2012) e Trasparenza ( D.Lgs. 33/2013); Come da nota di risposta del 13 novembre c.a. acquisita al protocollo dell Ente al n 0029851/c_e366 per motivi di lavori di manutenzione edilizia degli edifici scolastici, il Dirigente Scolastico ha comunicato la necessità di rimandare la 12

realizzazione della Giornata della Trasparenza, che pertanto per quest anno non si è potuta concretizzare. 4.6 Sanzioni Nel corso dell anno 2014 non sono state irrogate sanzioni. 4.7 Conclusione Al fine di consentire al Responsabile della Prevenzione della Corruzione di monitorare costantemente l andamento di attuazione del Piano, lo stesso tramite i report specifici, pervenuti puntualmente e considerati gli esiti del costante monitoraggio effettuato secondo le modalità appena analizzate, il Responsabile ha provveduto dunque con la presente relazione ad adempiere agli obblighi di cui all art. 1 c. 14 della legge 190 del 2012. La presente relazione verrà trasmessa alla Giunta comunale ai fini della sua approvazione. Come previsto dal Piano Nazionale Anticorruzione, il presente documento sarà pubblicato sul sito istituzionale di codesta Amministrazione nonché trasmesso all Autorità nazionale Anticorruzione (ANAC), che, con l entrata in vigore del decreto legge n. 90/2014, ha acquisito le funzioni in materia di trasparenza e di prevenzione della corruzione, prima assegnate al Dipartimento della Funzione Pubblica. Tenuto conto della comunicazione del Dipartimento della Funzione Pubblica del 12 dicembre 2013, considerato che il primo P.T.P.C. è stato adottato dalle pubbliche amministrazioni entro il 30 gennaio 2014, la prima relazione sarà trasmessa entro il 31.01.2015 in concomitanza con la comunicazione del P.T.P.C. per l anno 2015 Ispica li 10.12.2014 IL SEGRETARIO GENERALE Responsabile della Prevenzione della Corruzione F.to: Dott. Benedetto Buscema 13