Gruppo consiliare Forza Italia Contaminazione diffusa da Sostanze Perfluoroalchiliche (PFAS) nel Veneto Gruppo consiliare Forza Italia, Consiglio regionale del Veneto - forzaitalia@consiglioveneto.it 041/2701589
AREA INTERESSATA DAL FENOMENO Gruppo consiliare Forza Italia, Consiglio regionale del Veneto - forzaitalia@consiglioveneto.it 041/2701589 1 / 18
TRISSINO MONTECCHIO MAGGIORE ALTAVILLA VICENTINA MONTEBELLO VICENTINO LONIGO ZIMELLA SAREGO ALONTE COLOGNA VENETA PRESSANA MONTAGNANA Gruppo consiliare Forza Italia, Consiglio regionale del Veneto - forzaitalia@consiglioveneto.it 041/2701589 2 / 18
EVIDENZA DEL PROBLEMA (1/2) Da uno studio condotto da IRSA-CNR nel bacino del Po e nei principali bacini fluviali italiani, realizzato mediante tre campagne di monitoraggio (maggio 2011, ottobre 2012 e febbraio 2013) è emersa la presenza di sostanze perfluoro alchiliche (PFAS) in diversi corpi idrici superficiali e nei punti di erogazione delle acque potabili della provincia di Vicenza e comuni limitrofi. Tali sostanze organiche fluorate risultano impiegate prevalentemente nella produzione di polimeri perfluorati, primo tra questi il politetrafluoroetilene. Gruppo consiliare Forza Italia, Consiglio regionale del Veneto - forzaitalia@consiglioveneto.it 041/2701589 3 / 18
EVIDENZA DEL PROBLEMA (2/2) A fine maggio 2013 il Ministero dell Ambiente ha chiesto ad ARPAV di effettuare gli accertamenti necessari all individuazione delle fonti di pressione. Da inizio luglio 2013 l ARPAV ha messo a punto la metodica analitica e ha cominciato un monitoraggio d indagine. Gruppo consiliare Forza Italia, Consiglio regionale del Veneto - forzaitalia@consiglioveneto.it 041/2701589 4 / 18
ATTIVITÀ ANALITICA 1/2 Tutti i prelievi, effettuati e analizzati sia da enti pubblici sia da gestori di sistemi idrici, sono stati utilizzati da ARPAV per creare una banca dati che al marzo 2014, in soli 8 mesi, annoverava già ben 1451 campioni, l 84% analizzati da ARPAV. *dati ARPAV marzo 2014 Gruppo consiliare Forza Italia, Consiglio regionale del Veneto - forzaitalia@consiglioveneto.it 041/2701589 5 / 18
ATTIVITÀ ANALITICA 2/2 Allo stato attuale risulta che la propagazione della contaminazione ha raggiunto un area di circa 150/190 km 2 ed interessa principalmente le province di Vicenza, Verona e Padova, con presenza in falda e nei corsi d acqua superficiali e nel sistema dei pozzi utilizzati per uso potabile nella zona di Lonigo, Sarego, Brendola e Vicenza. La popolazione complessiva residente nei Comuni interessati dall'esposizione a PFAS è di circa 150 mila persone. Gruppo consiliare Forza Italia, Consiglio regionale del Veneto - forzaitalia@consiglioveneto.it 041/2701589 6 / 18
AZIONI PREVISTE E ADOTTATE DALLA REGIONE La Regione, oltre ai monitoraggi affidati ad Arpav, ha attivato una Commissione Tecnica Regionale (DGRV n.1490 del 12/08/2013), coordinata dall Area Sanità e Sociale e costituita con la Sezione Regionale Tutela Ambiente e ARPAV ed Enti erogatori dei servizi idrici con lo scopo di attivare azioni per la tutela della salute pubblica come: a) installare specifici filtri a carboni attivi che garantiscono l abbattimenti della concentrazione dei PFAS b) avviare ulteriori indagini sulle matrici ambientali (fanghi, terreni, alimenti) necessarie alla delimitazione dell inquinamento c) avvio di uno scambio di collaborazioni e di richieste con il Ministero della Salute e l Istituto Superiore della Sanità Gruppo consiliare Forza Italia, Consiglio regionale del Veneto - forzaitalia@consiglioveneto.it 041/2701589 7 / 18
AZIONI PREVISTE E ADOTTATE DAI GESTORI PER RIDURRE LA CONCENTRAZIONE DI PFAS CENTRO VENETO SERVIZI s.p.a. Installazione sistema di filtrazione a carbone attivo granulare Conseguente monitoraggio mediante campionamento di acque Installazione di filtri permanenti (GAG) ACQUE DEL CHIAMPO s.p.a. Installazione impianto di filtrazione a carboni attivi a monte dell'impianto. Successive verifiche con prelievi a monte e a filtrazione ed in uscita dal serbatoio di accumulo ACQUE VERONESI Potenziamento del sistema di trattamento con filtri a carbone attivo (GAG), già esistente presso la centrale di produzione idrica di Lonigo, che interessa i comuni in sinistra Adige della provincia di Verona e Montagnana (PD). ETRA Pur non essendo interessata alla problematica dei PFAS, il gestore ha ritenuto opportuno eseguire verifiche analitiche che hanno dato esito negativo Gruppo consiliare Forza Italia, Consiglio regionale del Veneto - forzaitalia@consiglioveneto.it 041/2701589 8 / 18
VALORI DI RIFERIMENTO Sulla base delle informazioni disponibili e adottando uno degli scenari conservativi proposti, sono stati indicati i limiti di performance (obiettivi) di trattamento (parere del Ministero della Salute, prot. n. 2565 del 29/01/2014 e Rapporto Tecnico ISTISAN, prot. n. 1584 del 16/01/2014): La normativa vigente non stabilisce limiti ambientali per questi composti. Gruppo consiliare Forza Italia, Consiglio regionale del Veneto - forzaitalia@consiglioveneto.it 041/2701589 9 / 18
CRITICITÀ In questa parte di pianura, il suolo, i corsi d acqua e le acque sotterranee formano un sistema interconnesso di estrema complessità, soprattutto a causa dell elevata eterogeneità della struttura del sottosuolo, dovuta sia alla naturale sovrapposizione di depositi alluvionali con caratteristiche assai diverse (sabbie, argille, limi), sia alle modificazioni artificiali derivanti dall attività agricola (irrigazione), civile e industriale (derivazioni e/o scarichi) Gruppo consiliare Forza Italia, Consiglio regionale del Veneto - forzaitalia@consiglioveneto.it 041/2701589 10 / 18
ULTERIORI INDAGINI (1/2) Sempre nel 2015, per valutare l esposizione pregressa della popolazione residente, è stato impostato uno studio di monitoraggio biologico sulla popolazione dell area maggiormente esposta a PFAS. Lo studio, del costo di circa 450 mila euro, è stato interamente coordinato e finanziato dalla Regione del Veneto, di concerto con l Istituto Superiore di Sanità: obiettivo misurare la concentrazione dei PFAS nei liquidi e nei tessuti del corpo umano, e rilevarne la dose interna, cioè l esposizione complessiva all inquinante. I dati raccolti servono per valutare su basi scientifiche il rischio tossicologico per la salute umana. Gruppo consiliare Forza Italia, Consiglio regionale del Veneto - forzaitalia@consiglioveneto.it 041/2701589 11 / 18
ULTERIORI INDAGINI (2/2) Il 18/04/2016 l Istituto Superiore di Sanità, in base al monitoraggio biologico, ha comunicato alla Regione del Veneto gli esiti prodotti, conseguenti alle analisi seriologiche sulla popolazione. E' emersa: la necessità di predisporre un piano per la presa in carico degli esposti alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) mediante la collaborazione con il Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, OMS, Centri di ricerca. Il 23 dicembre 2016 è stato approvato il Piano di sorveglianza sanitaria sulla popolazione esposta alle sostanze perfluoroalchiliche. Gruppo consiliare Forza Italia, Consiglio regionale del Veneto - forzaitalia@consiglioveneto.it 041/2701589 12 / 18
INDAGINI SULLA FONTE INQUINANTE E CONFINAMENTO Subito, nel 2013, è stata avviata una serrata analisi sul sistema di collegamento degli scarichi fognari dei 5 impianti di depurazione del comprensorio conciario ha messo in evidenza che le concentrazioni più alte provenivano dal depuratore di Trissino. Si è infatti rilevato che il 97% della quantità di PFAS scaricata in fognatura provenivano da MITENI S.p.A. (azienda che produce sostanze perfluorurate tra cui anche alcuni dei composti oggetto della contaminazione). Completata questa prima valutazione, è stata predisposta una relazione, consegnata nel corso di una riunione al Ministero dell'ambiente (11/07/2013). Nella relazione è stata evidenziata anche la contaminazione presente oltre che negli scarichi aziendali anche nella falda acquifera di alcuni pozzi presenti nell azienda. Copia di questa relazione è stata consegnata alla Autorità Giudiziaria. Gruppo consiliare Forza Italia, Consiglio regionale del Veneto - forzaitalia@consiglioveneto.it 041/2701589 13 /18
AZIONI SULLE FONTI INQUINANTI (1/2) 1. La prima azione è stata quindi il confinamento della contaminazione della falda all interno del perimetro confini dello stabilimento MITENI S.p.A. 2. A luglio 2013 la messa in sicurezza consisteva in tre pozzi barriera e un sistema di filtrazione costituito da due gruppi di filtri a carbone attivo. Ad aprile 2015 è terminata la prima fase di implementazione della barriera a sud dello stabilimento che attualmente risulta essere costituita da otto pozzi/piezometri. Gruppo consiliare Forza Italia, Consiglio regionale del Veneto - forzaitalia@consiglioveneto.it 041/2701589 14 / 18
AZIONI SULLE FONTI INQUINANTI (2/2) 3. A supporto della barriera idraulica realizzata nel lato sud della ditta sono stati messi in emungimento, tra dicembre 2015 e febbraio 2016, otto piezometri interni. Attualmente quindi risultano esserci in totale 16 piezometri in emungimento 4. A fine maggio 2016 la ditta ha presentato il progetto di messa in sicurezza operativa (MISO) per le acque sotterranee come previsto dalla normativa vigente. Nel frattempo è stato chiesto alla ditta di procedere con le attività di messa in sicurezza che prevedono la realizzazione di tre pozzi di emungimento posizionati in prossimità delle aree produttive. La ditta ha completato la realizzazione di tali pozzi a luglio 2016 e gli stessi saranno messi in funzione nei prossimi mesi. Altre attività di indagine sono tuttora in corso. Gruppo consiliare Forza Italia, Consiglio regionale del Veneto - forzaitalia@consiglioveneto.it 041/2701589 15 / 18
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