CAPITOLO 7: LA QUALITA DELL ACQUA SOTTERRANEA DI PRIMA FALDA
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- Gaetana Giorgi
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1 CAPITOLO 7: LA QUALITA DELL ACQUA SOTTERRANEA DI PRIMA FALDA PREMESSA L attività di monitoraggio dello stato qualitativo della prima falda della provincia di Verona nasce dalla necessità di conoscere in maniera diffusa ed omogenea, nell intera pianura, il livello di concentrazione delle principali sostanze presenti nell acqua sotterranea superficiale. Questa conoscenza sullo stato di qualità dell acquifero superficiale era, fino ad oggi, localizzata solo in certe aree del territorio dove, o per la presenza di particolari fonti di pressione ambientale, soprattutto discariche, o a causa di inquinamenti accidentali dell acquifero, le autorità di controllo erano state indotte ad effettuare controlli sistematici sull acquifero della zona. I valori riscontrati in queste campagne di misura locali non sono però confrontabili, per la mancanza delle informazioni necessarie, o con i valori di fondo delle zone limitrofe, o con valori di qualità precedenti all evento che ne ha modificato la qualità, impedendo pertanto all autorità di controllo di svolgere corrette interpretazioni sul reale livello di inquinamento riscontrato. Da qui la necessità di effettuare un monitoraggio sulla qualità dell acqua sotterranea superficiale, diffuso su gran parte del territorio provinciale, che non fosse legato ad eventi di inquinamento o di pericolo di inquinamento, ma in grado di fornire una indicazione complessiva della distribuzione dei principali elementi caratterizzanti le acque. Le finalità dell attività di monitoraggio svolta sono quindi di supplire al grado di conoscenza, frammentario a livello provinciale, dello stato qualitativo delle acque sotterranee presenti nei livelli più superficiali del sottosuolo, più direttamente influenzabili dall attività dell uomo, sviluppando una rete di stazioni per il prelievo di campioni da sottoporre a caratterizzazione chimica, eventualmente utilizzabili anche per la misura periodica dell altezza di falda. Tra gli obiettivi principali dello studio vi è infatti la volontà di approfondire le informazioni relative all entità ed alla distribuzione areale di alcuni tipi di contaminazione di origine antropica (quale ad esempio quella da nitrati e solventi organoclorurati), nonché la diffusione nelle acque di alcuni contaminanti riconosciuti come naturali (come arsenico, ferro, manganese, ammoniaca) che si riscontra nella media e bassa pianura veronese. La particolare conformazione della media e bassa pianura veneta ha infatti permesso la deposizione nel sottosuolo di materiali (soprattutto torbe e argille) che presentano elevati contenuti di sostanze inquinanti di origine naturale. Come conseguenza, le acque sotterranee presenti nel sottosuolo in tali ambiti geografici presentano elevate concentrazioni di tali sostanze, tali da determinare l inibizione dall uso potabile ai sensi del D. Lgs. 31/01. Ci si è proposti in tal modo di acquisire un quadro conoscitivo più realistico ed organico dello stato attuale delle prime falde acquifere, diretto anche ad una verifica della disponibilità e possibilità d uso di tale risorsa, e a fornire elementi informativi per la pianificazione di eventuali interventi di mitigazione ambientale e salvaguardia della risorsa stessa. Come sarà in maniera più dettagliata esposto nel seguito, il monitoraggio comprende tutta parte di territorio provinciale compresa tra la fascia di ricarica degli acquiferi e la bassa pianura. Questa attività, svolta interamente dal personale e dalle strutture di laboratorio del Dipartimento ARPAV di Verona è stata possibile grazie al fondamentale contributo economico del Settore Ecologia della Provincia di Verona, settore che comunque già in passato aveva auspicato l effettuazione di una tale attività soprattutto per meglio
2 comprendere l impatto sull acqua sotterranea da parte degli impianti di discarica estesamente presenti nel territorio veronese. MODALITA DI ATTUAZIONE DELL ATTIVITA Attività preliminare Le principali fasi caratterizzanti l attività di monitoraggio sono state: 1. raccolta dei dati disponibili su pozzi già controllati per altre ragioni, verifica dell idoneità e georeferenziazione degli stessi; 2. integrazione delle parti di territorio provinciale non sufficientemente rappresentate mediante individuazione e verifica dell idoneità di nuovi pozzi, a seguito di una raccolta di dati presso le amministrazioni comunali, presso i Consorzi di bonifica, presso gli uffici dei Dipartimenti di prevenzione delle ASL, presso il Genio civile di Verona ed ulteriori altre fonti; georeferenziazione dei nuovi pozzi; 3. inserimento dei dati sul Sistema Informativo Provinciale di ARPAV; 4. un primo campionamento ed analisi delle acque di prima falda su punti di misura idonei (circa 200) distribuiti sul territorio provinciale finalizzati principalmente alla misura dei parametri di indagine; 5. rappresentazione bidimensionale dei dati relativi alla qualità delle acque di prima falda per i parametri indagati. Criteri metodologici per la selezione dei punti di monitoraggio I presupposti di ordine generale seguiti per l impostazione della rete di monitoraggio sono stati i seguenti: - l utilizzo di pozzi o piezometri con filtri in falde ben definite, di modo che i dati raccolti siano fra loro correlabili; - un numero di punti sufficiente ed opportunamente distribuito sul territorio per poter definire spazialmente le condizioni idrochimiche; - una frequenza di monitoraggio adeguata e confrontabile tra i singoli piezometri, in modo da poter valutare l evoluzione temporale dei parametri idrochimici, indicatori di eventuali fenomeni di inquinamento o di fenomeni ascrivibili a cause naturali. Si è proceduto pertanto ad una ricognizione dei pozzi e piezometri già oggetto allo stato attuale di controlli periodici da parte di ARPAV, derivanti da attività di monitoraggio quali quelle riguardanti la rete regionale della Regione Veneto, nonché i controlli nelle aree circostanti numerose discariche di rifiuti e siti contaminati interessati da interventi di bonifica. Tra i punti di misura potenziali sono stati selezionati quelli ritenuti idonei, in quanto caratterizzati da profondità e tratto filtrante impostati selettivamente nel primo acquifero. Nel caso di pozzi adibiti al monitoraggio di fonti di pressione ambientale, la scelta si è sempre orientata verso punti posti idrogeologicamente a monte o laterali rispetto alla fonte di pressione, in modo da evitare possibili interferenze sui risultati riconducibili alla fonte stessa. La scelta con cui individuare la distribuzione dei punti sul territorio è stata eseguita applicando un criterio di tipo geometrico, prefiggendosi in linea generale di suddividere l area da indagare in reticoli quadrati di lato 3x3 Km, e selezionando almeno un punto di misura per ogni maglia del reticolo. Dall applicazione in via preliminare di tale criterio, è risultata evidente la necessità di ampliare il numero di punti di misura, individuandone di nuovi nelle aree risultate poco coperte.
3 Figura 7.1 Suddivisione del territorio provinciale in reticolo di maglia 3 x 3 Km Parametri indagati Il set di analiti prescelto è mirato ad una caratterizzazione della qualità naturale delle acque, e nel contempo ad evidenziare la sovrapposizione degli effetti dell eventuale contaminazione antropica, di natura sia puntuale che diffusa. I parametri indagati per ogni campione di acqua prelevata sono: temperatura, ph, ammoniaca, nitrati, nitriti, cloruri, solfati, fluoruri, conducibilità, Kubel, alcalinità, calcio, magnesio, sodio, potassio, arsenico, rame, cadmio, mercurio, manganese, nichel, piombo, antimonio. Le sostanze organoalogenate ricercate sono: diclorobromometano, dibromoclorometano, cloroformio, tribromometano, tetracloroetilene e tricloroetilene.
4 LA QUALITA DELLA PRIMA FALDA La campagna di misura della qualità della prima falda ha riguardato circa 200 pozzi. Il prelievo dei campioni si è svolto nel periodo compreso tra il gennaio e luglio I pozzi utilizzati per misurare lo stato di qualità della prima falda sono riportati nella mappa di seguito riportata: Si riportano di seguito, per ogni parametro analizzato, la elaborazione cartografica ottenuta mediante interpolazione dei dati di concentrazione del singolo pozzo. Si ottiene così una rappresentazione bidimensionale della distribuzione della sostanza indagata nel territorio. Le elevate concentrazioni di Ammoniaca, Manganese ed anche Arsenico che in modo discontinuo si riscontrano in tutto il territorio a sud est di Isola della Scala e Bovolone, derivano da una causa geologica a seguito della presenza nel sottosuolo di torba e argilla. E' importante far notare che le concentrazioni degli elementi chimici sopra citati generalmente aumenta con la profondità degli acquiferi (dato questo non rilevabile dal presente studio) e per l'area prossima all'adige, con la distanza dal fiume. Si ricorda infine che le elaborazioni riportate di seguito sono ricavate da una sola campagna di misura svolta nei primi mesi del 2006.
5 SCHEDA 7.1: AMMONIACA Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di concentrazione di ammoniaca, espressa in mg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
6 SCHEDA 7.2: ALCALINITA Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di alcalinità, espressa in mg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
7 SCHEDA 7.3: CALCIO Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di concentrazione di calcio, espressa in mg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
8 SCHEDA 7.4: CLORURI Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di concentrazione di cloruri, espressa in mg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
9 SCHEDA 7.5: CONDUCIBILITA Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di conducibilità, espressa in µs/cm, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
10 SCHEDA 7.6: MAGNESIO Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di concentrazione di magnesio, espressa in mg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
11 SCHEDA 7.7: MANGANESE Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di concentrazione di manganese, espressa in µg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
12 SCHEDA 7.8: MERCURIO Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di concentrazione di mercurio, espressa in µg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
13 SCHEDA 7.9: NITRATI Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di concentrazione di nitrati, espressa in mg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
14 SCHEDA 7.10: NITRITI Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di concentrazione di nitriti, espressa in mg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
15 SCHEDA 7.11: ph Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di ph, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
16 SCHEDA 7.12: PIOMBO Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di concentrazione di piombo, espressa in µg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
17 SCHEDA 7.13: POTASSIO Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di concentrazione di potassio, espressa in mg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
18 SCHEDA 7.14: RAME Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di concentrazione di rame, espressa in µg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
19 SCHEDA 7.15: SODIO Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di concentrazione di sodio, espressa in mg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
20 SCHEDA 7.16: SOLFATI Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di concentrazione di solfati, espressa in mg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
21 SCHEDA 7.17: SOMMATORIA DI TRI E TETRACLOROETILENE Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di concentrazione di sommatoria di tricloro etilene e tetracloro etilene, espressa in µg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
22 SCHEDA 7.18: SOMMATORIA DI TRIALOMETANI Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di concentrazione di sommatoria di trialometani, espressa in µg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
23 SCHEDA 7.19: ANTIMONIO Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di concentrazione di Antimonio, espressa in µg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
24 SCHEDA 7.20: ARSENICO Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di concentrazione di arsenico, espressa in µg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
25 SCHEDA 7.21: CADMIO Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di concentrazione di cadmio, espressa in µg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
26 SCHEDA 7.22: NICHEL Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di concentrazione di nichel, espressa in µg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
27 SCHEDA 7.23: OSSIDABILITA KUBEL Rappresentazione grafica: Interpolazione lineare dei dati di ossidabilità Kubel, espressa in mg/l, nei pozzi che intercettano l acqua sotterranea superficiale.
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