Figura 3: Ricostruzione tridimensionale della superficie piezometrica riferita alla falda superficiale (v. Fig. 2)

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1 Figura 3: Ricostruzione tridimensionale della superficie piezometrica riferita alla falda superficiale (v. Fig. 2) In particolare i valori di piezometria sono risultati più bassi rispetto a quelli del primo rilievo e, in corrispondenza della frazione San Venanzio, questa differenza raggiunge 1.19 m. Ciò evidenzia il fatto che la zona urbanizzata è fortemente soggetta al prelievo di acqua da parte dei pozzi domestici più superficiali, creando cosi le condizioni per il richiamo di acqua in parte dallo Scolo Riolo e in parte dalla zona più settentrionale, la cui falda superficiale è 11/19

2 verosimilmente alimentata anche dal Fiume Reno. Le principali direzioni di deflusso, indicate in figura 2, evidenziano inoltre che la depressione piezometrica nella frazione di San Venanzio può potenzialmente richiamare acqua anche dalla zona a sud dello Scolo Riolo, in particolare l acqua di falda che attraversa parzialmente l area del sito contaminato. La ricostruzione effettuata del flusso della falda più superficiale si ritiene significativa per le stagioni estiva e autunnale, considerando questo periodo dell anno, come già detto precedentemente, utile per gli obiettivi dello studio in quanto si registrano i maggiori prelievi di acqua dai pozzi domestici Qualità delle acque superficiali e di prima falda Dalla ricostruzione idrogeologica della falda più superficiale è risultato come necessario che il monitoraggio qualitativo della stessa, oltre che essere effettuato nella medesima stagione, deve interessare le acque dello Scolo Riolo, quelle a monte idrogeologico sia in destra che in sinistra Scolo Riolo, la frazione di San Venanzio e la zona ad est del sito contaminato (v. Fig. 2). I risultati analitici del monitoraggio qualitativo delle acque superficiali e di falda superficiale, effettuato dopo un anno dall indagine idrogeologica, evidenziano che, nei pozzi esterni allo stabilimento, la sommatoria dei fitofarmaci ricercati, in totale 27, è ampiamente al di sotto del limite previsto per le acque sotterranee dal D.M. 471/99 (Tab. 4). La stessa considerazione vale per i metalli indagati: Cu, Pb, Cd, Cr(VI) e Cr totale. Il Diclorometano, pur non avendo un riferimento nella tabella del D.M. 471/99, risulta al di sotto del limite di rilevabilità strumentale. I valori di ph risultano compresi nel normale campo di variabilità sia per i campioni di acqua superficiale che sotterranea. La conducibilità elettrica è correlata con la presenza di sali disciolti nell acqua e risulta in generale maggiore nelle acque sotterranee rispetto a quelle superficiali. Ciò è dovuto al fatto che, durante il deflusso, l acqua sotterranea interagisce con la matrice solida dell acquifero arricchendosi progressivamente di sali per effetto dei naturali processi di dissoluzione. Nel nostro caso la conducibilità elettrica sembra confermare quanto emerso dalla ricostruzione del flusso idrogeologico ovvero che, tenuto anche conto dei pochi dati a disposizione, esiste una diminuzione dei valori avvicinandosi allo Scolo 12/19

3 Riolo. Ciò conferma, per quanto riguarda la frazione di San Venanzio (pozzo 8_1), una parziale alimentazione della prima falda da parte dello Scolo Riolo, che per mescolamento comporta quindi una diminuzione dei valori di conducibilità rispetto ai valori riscontrati per le acque di prima falda collocate a monte idrogeologico (pozzo 3_3). Sigla ph Conducibilità elettrica (20 C) Rame Piombo Cromo (VI) Cromo Totale Cadmio Diclorometano Antiparassitari (*) S/cm mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l g/l mg/l 3_ <0.003 <0.003 <0.005 <0.005 < <0.1 < _ <0.003 <0.005 <0.005 < <0.1 < _ <0.003 <0.005 <0.005 < <0.1 < _ <0.003 <0.003 <0.005 <0.005 < <0.1 < R <0.003 <0.003 <0.005 <0.005 < <0.1 < R <0.003 <0.003 <0.005 <0.005 < <0.1 < D.M. 471/ (*)Fitofarmaci analizzati:clorurati, Fosforati, Fungicidi, Erbicidi. Tabella 4: Risultati analitici riferiti alle acque superficiali e sotterranee di prima falda campionate il 4 luglio /19

4 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Le indagini idrogeologiche effettuate sulle falde più superficiali nelle zone limitrofe al sito contaminato Caffaro S.p.A. avevano come obiettivo quello di verificare se la contaminazione avesse interessato le acque prelevate dai pozzi domestici dei privati. Nella zona sono infatti numerosi i pozzi domestici aventi profondità inferiori ai 15 m e in cui il prelievo è massimo nella stagione estivoautunnale. Le indagini idrogeologiche effettuate nel periodo estivo hanno permesso di ricostruire il deflusso delle falde più superficiali, tramite la misura di piezometria su un numero significativo di pozzi, evidenziando che lo Scolo Riolo ha in questo periodo dell anno un effetto drenante e solo parzialmente alimentante per la frazione di San Venanzio, in cui si concentra la maggior parte dei prelievi domestici. Il flusso principale di acqua sotterranea che interessa l area del sito contaminato, diretto verso lo Scolo Riolo, si divide in due rami di cui uno diretto verso nord-est mentre l altro viene richiamato dalla depressione piezometrica indotta dai prelievi della frazione di San Venanzio. Sulla base di queste evidenze sono stati effettuati alcuni campionamenti di acqua per determinare le concentrazioni di fitofarmaci eventualmente presenti. I campioni sia a monte idrogeologico e idrologico (bianchi), che a valle del sito contaminato, compreso un campione nella zona più depressa della frazione di San Venanzio, risultano avere la sommatoria dei fitofarmaci analizzati al di sotto dei limiti di rilevabilità strumentale e quindi anche di legge. Lo stesso si può dire per i metalli pesanti analizzati. Lo studio ha quindi permesso di individuare le direzioni di deflusso delle acque di falda più superficiali e non ha evidenziato al momento alcuna situazione di criticità per la presenza di fitofarmaci o metalli pesanti. Risulta comunque evidente che nella stagione estivo-autunnale la zona corrispondente alla frazione di San Venanzio richiama le acque di prima falda dalle zone circostanti compresa anche una parte dell area dello stabilimento Caffaro S.p.A. 14/19

5 BIBLIOGRAFIA Beretta G.P., Idrogeologia per il disinquinamento delle acque sotterranee. Quaderni di tecniche di protezione ambientale. Pitagora Editrice, Bologna. Cerbini G., Monitoraggio e campionamento delle acque sotterranee. Manuali Metodi e Applicazioni 1. Edizioni GEO-GRAPH, Segrate (MI). Davis J.C., Statistics and data analysis in geology. Ed. Wiley, New York, 645 pp. Margni M., Rossier D., Crettaz P., Jolliet O., Life cycle impact assessment of pesticides on human health and ecosystems. Agriculture Ecosystems and Environment, 93, 1-3, /19

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