CARTINA 1 INCENERITORE DI ACERRA MONITORAGGIO AREE DI SEDIME INQUADRAMENTO GEOLOGICO

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1 PREMESSA CARTINA 1 INCENERITORE DI ACERRA MONITORAGGIO AREE DI SEDIME INQUADRAMENTO GEOLOGICO Per verificare se sussistono infiltrazioni di contaminanti prodotte dall inceneritore di Acerra nel sottosuolo dell area che ospita l impianto (area di sedime) è prevista, a carico del gestore, un attività di monitoraggio delle acque sotterranee da prelevare periodicamente in quattro stazioni piezometriche appositamente realizzate. L eventuale contaminazione della falda, attribuibile alle attività effettuate in impianto, può essere evidenziata da un doppio confronto: Il primo: eseguendo un raffronto analitico tra i dati delle diverse campagne di monitoraggio e i dati della situazione ex ante (ossia prima dell entrata in esercizio dell inceneritore); il secondo, effettuando una comparazione tra le concentrazioni degli inquinanti nelle acque campionate nei piezometri situati rispettivamente a monte e a valle dell inceneritore; Pertanto, se dal doppio confronto dovessero risultare incrementi delle concentrazioni di alcuni inquinanti, indipendentemente dal superamento, o meno, delle loro concentrazioni limite (previste dalla normativa), ne deriverebbe l attivazione a carico del Gestore dell inceneritore di iniziative e di indagini, tempestive, al fine di individuare eventuali fenomeni di contaminazione in atto o pregressi, riconducibili alle attività dell inceneritore quali rotture di serbatoi, le cause (danni alle impermeabilizzazioni, perdite accidentali, etc.) e le conseguenti misure da adottare. In quest ottica l A.R.P.A.C. ha inteso integrare le attività a carico del Gestore dell inceneritore, con proprie iniziative di monitoraggio delle acque sotterranee circolanti nell aria di sedime e, al fine di contribuire ad una migliore comprensione delle problematiche connesse alla tutela, ha ritenuto opportuno descrivere brevi inquadramenti geologici come di seguito riportati. MORFOLOGIA E IDROGRAFIA L area interessata dall inceneritore si trova a Nord dell abitato di Acerra, all interno della zona A.S.l., posta in sponda destra del canale dei Regi Lagni. Il sito si presenta completamente pianeggiante con quote comprese tra 22 a 24 metri sul livello del mare. Per la zona in studio, notevole importanza, idrografica e idrogeologica, ha assunto in epoche passate, ma anche in quelle abbastanza recenti, la presenza dell opera di bonifica dei Regi Lagni (un tempo fiume, il Clanio), realizzata per favorire il drenaggio di vasti territori sedi d impaludamenti più o meno ampi. Oltre al canale principale, oggigiorno cementato, sono presenti nelle vicinanze dell area in questione una serie di canali secondari, il canale Cinquepalmi (che costeggia l impianto a Nord), il Lagno Vecchio (ad Ovest), il Lagno dell Inferno (a Nord-Ovest) e il Lagno di Pizzopontone (a Nord-Est). Pagina 1 di 5

2 STRATIGRAFIA DEL SOTTOSUOLO I terreni dell area in questione possono essere raggruppati in due formazioni con diverse caratteristiche litologiche e deposizionali: a) terreni superficiali rappresentati da sabbia fine limosa con inclusioni di pomici eterometriche rimaneggiate ed elementi litoidi calcarei, nonché inclusi vegetali e torbosi fino alla profondità di m 5,5 sotto il piano di campagna. b) Formazione dell Ignimbrite Campana, costituita da tufo giallo alterato e pastoso, inglobante straterelli di tufo litoide grigio e di tufo scoriaceo, a sua volta poggiante su un potente banco di sabbione a matrice sabbiosa inglobante pomici, lapilli e scorie laviche. IDROGEOLOGIA DEL SITO Nella zona si riconoscono due sistemi idrogeologici: a) un acquifero superficiale che ha sede nel complesso piroclastico superiore e nella parte più allentata del sottostante complesso tufaceo (l Ignimbrite Campana agisce da letto del corpo idrico superficiale), con flusso diretto globalmente verso Sud- Ovest; esso si rinviene a partire da una profondità di pochi metri dal p.c. ed è alimentato, oltre che dalle precipitazioni, dai rilievi carbonatici di Cancello; b) un acquifero profondo che ha sede nel complesso piroclastico inferiore e anche nella parte poco litificata del sovrastante complesso tufaceo (l I.C. funge anche da elemento confinante del corpo idrico profondo), che si rinviene ad una profondità dal p.c. di poco superiore ai 5 metri e riceve alimentazione dai cospicui travasi sotterranei dai rilievi carbonatici che limitano la piana di Acerra. E importante sottolineare che il complesso tufaceo presenta nei settori nordoccidentale e sud-orientale del territorio di Acerra una significativa riduzione dello spessore e del grado di cementazione, per cui è assai verosimile che lo stesso complesso non garantisca il netto confinamento della falda profonda, permettendo flussi di drenanza verso il basso e verso l alto e creando commistioni tra i due corpi idrici, agevolate anche dal fatto che in queste zone sono presenti numerosi pozzi privi di un adeguato condizionamento atto a favorire la separazione tra le due falde. Verosimilmente anche a causa delle interconnessioni tra falda superficiale e profonda, lo stato delle acque sotterranee dell area in questione appare fortemente compromesso sia per fenomeni di inquinamento diffuso di origine agricola o per scarichi civili, agricoli, zootecnici non trattati o non trattati adeguatamente (nitrati, ammoniaca, parametri microbiologici), sia per fenomeni di inquinamento industriale (composti alogenati, IPA, solventi alifatici, benzene, cloruro di vinile, alometani). Complessivamente le isopiezometriche sul territorio comunale mostrano un deflusso generale della falda che si sviluppa in direzione NNE - SSO, rispettando lo schema idrogeologico generale della Piana Campana (cfr. schema idrogeologico). Pagina 2 di 5

3 MONITORAGGIO ACQUE SOTTERRANEE Per il monitoraggio delle acque sotterranee sono state realizzate nell area dell impianto, in corrispondenza circa dei vertici del lotto, quattro stazioni piezometriche (cfr. cartina con ubicazione delle stazioni piezometriche), ciascuna delle quali è stata dotata di due piezometri; nell ambito della stessa stazione piezometrica i piezometri sono attestati a profondità diverse (cfr. tabella seguente), corrispondenti alle profondità delle due falde, più superficiale e più profonda, riscontrate nella zona. Sulla base dello schema di circolazione idrica sotterranea, infine, è possibile definire la posizione dei piezometri rispetto al deflusso della falda, salvo ulteriore verifica della circolazione idrica sotterranea locale. Stazione piezometrica Piezometro Profondità dal p.c. (m) Posizione rispetto al deflusso falda 1 33, ,00 monte 3 33, ,00 valle 5 33, ,00 valle 7 33, ,00 monte Tabella 1: inceneritore di acerra. Caratteristiche tecniche delle stazioni piezometriche (Fonte S.T. di Napoli). Bibliografia Carta geologica d Italia, Fogli della Carta 1: dell IGM Isola d Ischia Napoli Idrogeologia ed idrogeochimica del territorio del comune di Acerra, Campagna di indagine gen-marzo Dip. di Ingegneria geotecnica della facoltà di Ingegneria di Napoli Campagna di monitoraggio ambientale, ottobre SOGIN Celico P., Esposito L., Fabbrocino S. [2002] Piano di caratterizzazione Napoli Orientale, sito di interesse nazionale, studio geologico ed idrogeologico qualitativo. Relazione inedita, Napoli Relazione geologica allegata al progetto dell ineceneritore di Acerra - Rea Allegato VI al parere di VIA Acque superficiali e sotterranee Pagina 3 di 5

4 SCHEMA IDROGEOLOGICO Pagina 4 di 5

5 UBICAZIONE PIEZOMETRI ALL INTERNO DELL AREA DI SEDIME DELL INCENERITORE DI ACERRA Pagina 5 di 5

Figura 3: Ricostruzione tridimensionale della superficie piezometrica riferita alla falda superficiale (v. Fig. 2)

Figura 3: Ricostruzione tridimensionale della superficie piezometrica riferita alla falda superficiale (v. Fig. 2) Figura 3: Ricostruzione tridimensionale della superficie piezometrica riferita alla falda superficiale (v. Fig. 2) In particolare i valori di piezometria sono risultati più bassi rispetto a quelli del

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