WORKSHOP L ACQUA E L INGEGNERIA: OGGI E DOMANI L acqua di Milano: falde e interferenza con le infrastrutture

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1 ACQUA BUONA O CATTIVA? L OGGI E LE SFIDE FUTURE INIZIATIVA ORGANIZZATA IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELL ACQUA MARZO 2016 WORKSHOP L ACQUA E L INGEGNERIA: OGGI E DOMANI L acqua di Milano: falde e interferenza con le infrastrutture Fabio Marelli e Laura Scesi

2 Posizione geografica Conformazione geologica Storia Milano «città d acque»

3 Posizione geografica e conformazione geologica Nella parte dell alta pianura prevalgono i sedimenti grossolani ghiaiososabbiosi, mentre man mano che ci si sposta verso Sud diventano più frequenti le lenti limoso argillose e le sabbie prevalgono sulle ghiaie. Fiume Po fontanili Limi e argille impermeabili Da V. Francani

4 Storia

5

6 Struttura geologica

7 Struttura geologica

8 Andamento piezometrico e soggiacenza Settembre 2015 Piazza Duomo

9 Variazioni piezometriche Soggiacenza a pochi metri dal piano campagna

10 Variazioni piezometriche

11 Evoluzione del livello di falda dal 1950 ad oggi Nel corso del XX secolo l andamento della falda milanese è stato fortemente influenzato dalla situazione socio-economica della città: Fino agli 50 la falda milanese si trova in una condizione «naturale», con soggiacenza di pochi metri dal piano campagna; Dal 1955 al 1970 in occasione del boom economico, l incremento della popolazione e l insediamento di grandi poli industriali (es. Falck, Breda) porta un aumento del consumo d acqua ed un progressivo abbassamento del livello di falda, con variazioni massime in discesa di circa 15 m. Dal 1970 al 1990 il livello della falda rimane pressoché costante con locali variazioni stagionali; A partire dagli anni 90 con la chiusura dei grandi poli industriali e lo spostamento dei residenti in provincia, il consumo d acqua in città diminuisce con conseguente innalzamento del livello di falda.

12 Evoluzione del livello di falda dal 1975 ad oggi in funzione dei volumi di acqua emunti Volumi emunti Soggiacenza

13 Evoluzione dei prelievi idrici dal 1967 al 2014 m 3 /anno Volumi emunti ad uso potabile Città di Milano anni ) Diminuzione prelievi totali (per Milano e Provincia) da 4,3 miliardi di m 3 a 0.9 miliardi di m 3 in 36 anni ( ) 2) Decremento prelievi tecnologici (per Milano e Provincia) da 1.2 miliardi di m 3 a 0.3 miliardi di m 3 ( )

14 Innalzamento della superficie piezometrica Aprile 1949 Dicembre 1973 Dicembre 2014

15 Attività di MM Negli anni MM ha condotto una continua attività di monitoraggio quantitativo della falda di Milano raccogliendo i dati della quota piezometrica sull intero territorio comunale. Alla fine del 2014 il Servizio Idrico ha ottimizzato la propria rete di monitoraggio piezometrico mediante una selezione di 121 punti di controllo uniformemente distribuiti su territorio comunale. La scelta dei punti di monitoraggio è stata effettuata sulla base di precisi criteri selettivi. FREQUENZA DELLE MISURE Mensile: piezometri «tradizionali» con serie storiche lunghe Trimestrale: altri piezometri Misure effettuate nel 2015: 1284 N. Punti di controllo: 155

16 CRITERI DI SELEZIONE Distribuzione spaziale: divisione del territorio secondo una griglia selettiva di 1000 m x 1000 m e selezione di un piezometro per cella. Grado di protezione strutturale: probabilità che il punto di monitoraggio si preservi nel tempo. Grado di protezione ambientale: piezometri situati in condizioni ambientali tali da scongiurare eventuali contaminazioni. Grado di accessibilità: sono stati selezionati, nel limite del possibile, piezometri di facile accesso, la cui ubicazione consenta agli operatori di effettuare prelievi e misurazioni in condizioni di spazio e sicurezza ottimali.

17 Monitoraggio qualitativo : Mediante analisi chimiche e chimico-fisiche delle acque emunte dai pozzi; Dal 2010, tra ottobre e novembre, MM conduce la campagna di monitoraggio quali-quantitativo delle acque di «prima falda» commissionata dal Comune di Milano. CONTROLLI QUALITATIVI Analisi effettuate sull acqua emunta nel 2015: 1280* N. Parametri controllati: 126 * n. totale analisi eseguite nel 2015: 6241

18 Interferenza della falda con le strutture e le infrastrutture

19 Innalzamento della falda dal 2000 al 2014 Linee metropolitane Passante ferroviario Area modellata in dettaglio

20 Valori di conducibilità idraulica utilizzati nel modello

21 Piezometria reale

22 Variazioni piezometriche locali Abbassamento (Δh 15 cm) Innalzamento (Δ h -15 cm)

23 Velocità della falda Gradiente locale: 20% Gradiente medio su Milano: 1% 10-5 m/s 10-4 m/s Gradiente critico per il quale si possono innescare fenomeni di erosione sotterranea: 40%

24 Previsione nel tempo della soggiacenza Per ogni modello, le previsioni iniziano dopo l'ultimo valore non mancante nell'intervallo del periodo della stima richiesto e terminano nell'ultimo periodo per il quale sono disponibili i valori non ma Previsione Modello soggiacenza Previsione -17,4-16,8-16,3-15,7-15,2-14,6-14,1-13,5-12,9 UCL -12,6-12,0-11,5-10,9-10,3-9,8-9,2-8,7-8,1 LCL -22,2-21,7-21,1-20,5-20,0-19,4-18,9-18,3-17,8 Senza variazioni stagionali Con variazioni stagionali

25 Strategie di intervento Ridurre gli apporti idrici nella falda (es. diminuire le perdite dai canali irrigui). Assicurare la presenza di recapiti per il recupero delle acque parassite (irrigue perse, bianche di aggottamento e derivanti da impianti geotermici) tramite ricostruzione della continuità idraulica del Reticolo Idrico Minore. Acque parassite nella rete fognaria Circa 80 milioni di m 3 /anno Riaprire i Navigli con la possibilità di recuperare le acque del Naviglio Martesana, oggi perse per usi irrigui.

26 Cavi tombinati che potrebbero essere riattivati Circa 70 km di corsi d acqua tombinati di possibile riattivazione

27 Riapertura parziale dei navigli La soppressione della Fossa interna (1966) ha creato una grave discontinuità idraulica nel sistema. Essa garantiva il collegamento tra Seveso/Martesana e Roggia Vettabbia. Attualmente Seveso/Martesana scaricano nel Redefossi, mentre la Vettabbia è alimentata solo da acque di pozzi di prima falda realizzati dal Comune nel centro storico. F. Seveso

28 Conclusioni Enti Pubblici Università Nessun intervento singolo può essere risolutivo e solo una combinazione delle diverse strategie può efficacemente ridurre il problema Consorzi Visione integrata del problema Scelta ottimale delle azioni da intraprendere

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