EDUCAZIONE alla MEMORIA STORICA VIAGGIO d ISTRUZIONE in FRIULI VENEZIA GIULIA e SLOVENIA 17-19 Aprile 2015 Gentile signor Flavio Lotti Direttore Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, rivolgo a lei e a tutti i partecipanti al Meeting per la pace un saluto caloroso, unito al vivo apprezzamento per la vostra iniziativa che intende trasformare nelle giornate di oggi e domani alcuni luoghi-simbolo della guerra in uno spazio di riflessione e di confronto sulla convivenza, la giustizia sociale, la cooperazione tra gli Stati, la coesistenza pacifica dei popoli. La Grande guerra fu un immane tragedia per l Europa e per l umanità. E le trincee che i giovani visiteranno nel corso della manifestazione sono state teatro di disperazione e lutti, oltre che di abnegazione e di eroismo personali. Dobbiamo fare memoria della nostra storia per affrontare con maggiore coscienza il nostro futuro.
Ma sono proprie le vicende del Novecento, e poi l interdipendenza nella società globale di oggi, a chiederci di tracciare e di percorrere con impegno le vie della pace. La pace è una grande speranza, ma è anche una necessità. Essere costruttori di pace è nel nostro tempo una qualità che ci viene richiesta come cittadini, come persone che vogliono essere protagoniste del proprio domani. Non c è democrazia che possa sopravvivere alla violenza e alla sopraffazione, alla logica del nemico e del conflitto insanabile. La fratellanza e la concordia sono valori morali e civili che una comunità deve saper trasmettere e che ogni agenzia educativa deve saper porre a tema. Con questi auspici invio a Lei, agli organizzatori del Meeting, ai rappresentanti delle istituzioni e a tutti i partecipanti, il mio più cordiale augurio di buona riuscita dell iniziativa. Presidente della Repubblica Sergio Mattarella Roma, 17 aprile 2015 Giovedì 16 Aprile 2015, alle ore 17, gli alunni della Scuola Secondaria di 1 grado dell Istituto Comprensivo A.R. Chiarelli partecipanti al viaggio d istruzione in Friuli Venezia Giulia e Slovenia, accompagnati dai docenti prof.ssa Melita Camarda, prof. Mario De Biase e prof.sse Maria Pia Pugliese e Rita Semeraro, sono partiti in pullman alla volta di Udine per partecipare al Meeting studentesco per la Pace nel Centenario della I Guerra Mondiale.
PRESENTI per le CLASSI: 2^A - Abbracciavento Antonello, Braccioforte Martina, Martellotta Francesco, Martucci Francesco, Ruggieri Chiara e Zigrino Daniela; 2^B - Chiarelli Stefania e Semeraro Stella; 2^C - Caroli Marco, Conserva Mario, Dell Acqua Marco e Semeraro Martin; 2^D - Lavezzi Valentina e Miola Giovanni; 3^A - Chirico Valentina, Conserva Christian, Corrente Gianvito, Lodedo Davide, Minardi Riccardo, Palmisano Federica, Spezio Alessio e Zigrino Alessandra; 3^B - Calabretto Sabino, Cardone Mariagrazia, Lasorte Giuseppe, Marotta Francesca, Palmisano Nicola, Pulito Francesco, Santoro Manuel, Tagliente Mara, Turnone Serena e Zizzi Vanessa; 3^C - Altamura Francesco, Carbotti Christian, Caringella Alessio Antonio, Carriero Simona, Chiatante Martino, Disanto Chiara e Sgobba Paolo. Per raggiungere le finalità preposte dal viaggio d istruzione, gli alunni hanno seguito nelle settimane precedenti più incontri didattici, curati dalla prof.ssa Maria Pia Pugliese, referente del Progetto Educazione alla Memoria Storica, durante i quali è stato illustrato loro il contesto storico e politico di riferimento e sono stati offerti stimoli, contributi e indicazioni per realizzare progetti originali ed interessanti sulla guerra e sulla pace, grazie anche al supporto delle rispettive docenti di Lettere prof.sse Teresa Castello, Carmela Ciardo, Grazia Pinto, Anna Grazia Sproniero e Amelia Stuccilli e della docente di Arte e Immagine prof.ssa Clelia Stasi.
Il 17 e 18 aprile 2015, infatti, a 100 anni dalla Dichiarazione di guerra all Austria, 3500 studenti di 90 scuole italiane si sono incontrati ad Udine, capitale italiana della I Guerra Mondiale, per attivare un grande laboratorio di pace. Tutte le scuole impegnate in percorsi e progetti di pace, fraternità e dialogo sono state invitate a collaborare alla realizzazione di questo grande, emozionante Meeting di Pace trasformando una visita d istruzione di più giorni in un momento didattico e progettuale forte. Arrivati a Udine la mattina di venerdì 17, alunni e docenti si sono recati al Teatro Palamostre, in Piazzale Diacono, per condividere i lavori realizzati nel corso dell anno nella propria classe e nella propria scuola. Alla presenza del Sindaco di Udine dott. Furio Honsell, di Padre Egidio Canil, religioso francescano e superiore del Sacro Convento di Assisi, e di Patrizia Bovi, musicista e cantante di musica medievale e rinascimentale, gli studenti sono stati invitati a riflettere sulla realtà della guerra e della pace, a presentare sul palco i risultati dei lavori realizzati a scuola, ad avanzare idee e proposte per costruire la pace. Per tutti una grande lezione di pace, di storia e di cittadinanza europea, una grande esperienza utile a capire e vivere da protagonisti il nostro tempo.
Nel primo pomeriggio, nonostante una pioggia incessante, tutti gli studenti, riuniti in corteo, sono partiti da Piazza XXVI Luglio per la Marcia della Pace e hanno raggiunto il Castello di Udine per assistere all Assemblea plenaria alla presenza di varie autorità ivi convenute, tra le quali la Vicepresidente del Senato Valeria Fedeli. _Striscione per la Marcia della Pace_ realizzato nel Laboratorio Artistico dagli allievi della classe 3^A
Il giorno successivo, sabato 18 Aprile, a causa del forte maltempo, i docenti hanno deciso di non far partecipare gli alunni alla prevista Marcia lungo le trincee sul Monte Kolovrat, nei pressi di Caporetto/Kobarid in Slovenia, ma di visitare il Castello di Gorizia.
Cuore della storia millenaria di Gorizia, il Borgo Castello racchiude la lunga storia di una città e di un territorio ricchi di fascino: la visita all antico borgo ha permesso agli alunni di ammirare i monumenti architettonici storici, immergendosi nel glorioso passato della città e nelle bellezze paesaggistiche del panorama mozzafiato del Carso e dell Isonzo che si gode dalle sue torri.
Nel pomeriggio la scolaresca ha raggiunto Fogliano Redipuglia per visitare il Sacrario Militare. Ad attendere alunni e docenti, la prof.ssa Chiara Fragiacomo, docente presso l Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione che, con grande generosità e amicizia, ha condotto alunni e docenti lungo un articolato e coinvolgente percorso di conoscenza e di studio presso il Sacrario Militare. L'opera, costruita in epoca fascista e dedicata alla memoria di oltre 100.000 soldati italiani caduti durante la I Guerra Mondiale, è stata realizzata sulle pendici del monte Sei Busi, cima aspramente contesa nella prima fase della Grande Guerra (prima, seconda e quarta battaglia dell'isonzo) e si presenta come uno schieramento militare con alla base la tomba di Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta, comandante della 3ª Armata, cui fanno ala quelle dei suoi generali. Il grande mausoleo venne realizzato di fronte al primo cimitero di guerra della 3ª Armata sul colle Sant'Elia, che oggi è una sorta di museo all'aperto noto come parco della Rimembranza. Lungo il viale adornato da alti cipressi, segnano il cammino cippi in pietra carsica con riproduzioni dei cimeli e delle epigrafi che adornavano le tombe del primo sacrario.
La prof.ssa Fragiacomo ha guidato la scolaresca alla visita del Museo Storico Militare di Redipuglia, che offre una panoramica sugli avvenimenti di tale tratto di fronte bellico ed una collezione di armi che lo rende tra i più completi in Italia. Nella prima sala, dedicata alla 3 Armata, gli studenti hanno ammirato le bacheche dove sono esposte le armi usate dai combattenti durante il conflitto, alcune divise di soldati e le attrezzature mediche. Al centro della stanza è stato ricostruito un tratto di trincea e un campo di battaglia carsico con la postazione di una mitragliatrice pesante. Sulle pareti le numerose fotografie documentano la vita in trincea. La seconda sala invece ricostruisce la storia ed i progetti di costruzione del Cimitero dei Trentamila Invitti e del Sacrario di Redipuglia attraverso il numeroso materiale fotografico. A questo si aggiungono le immagini delle iscrizioni di guerra ritrovate nelle trincee della zona ed una sezione dedicata alla Marina, all'aeronautica e ai cappellani militari. Nella terza sala sono esposte diverse attrezzature utilizzate dai soldati, tra i quali telefoni, tagliole e cesoie. Infine, la prof.ssa Fragiacomo ha condotto alunni e docenti a visitare il Museo virtuale in 3D sulla Grande Guerra, accolto accanto al Sacrario di Redipuglia, nei locali della stazione ceduta allo scopo dalle Ferrovie.
Il Museo è veramente innovativo: per la cultura storica che lo anima come per le tecnologie informatiche che vi sono impiegate. Unico nel suo genere in Italia, qui non si guarda soltanto alle attrezzature militari e alle tecniche della guerra, ai movimenti delle truppe e ai loro comandanti, ma soprattutto ai soldati semplici e alle crocerossine, ai medici e ai cappellani. Alla quotidiana vita di trincea e dei campi di prigionia, ai paesi friulani occupati dopo Caporetto e ai profughi sfollati nel Centro e nel Sud d Italia. Quindi al ruolo delle donne nelle fabbriche, nelle fattorie e nella società civile; alla solidarietà che ha animato dal basso l intera società italiana. Il Museo si propone come occasione didattica per le scuole, punto propedeutico e momento contestuale alla visita dei luoghi storici per i gruppi di studenti. Qui si è applicato un modo tutto nuovo, e all altezza dei tempi, di fare e visitare il museo: con schermi in 3D, touch screen, siti web, app per i telefonini e mostra fotografica interattiva. Domenica 19 Aprile alunni e docenti hanno visitato il Castello di Miramare ed il Parco, sorti per volontà dell arciduca Massimiliano d Asburgo che decise, attorno al 1855, di farsi costruire alla periferia di Trieste una residenza consona al proprio rango, affacciata sul mare e cinta da un esteso giardino. Il Castello di Miramare, quindi, circondato da un rigoglioso parco ricco di pregiate specie botaniche, è situato in una posizione panoramica incantevole, in quanto si trova a picco sul mare,
sulla punta del promontorio di Grignano che si protende nel golfo di Trieste a circa una decina di chilometri dalla città. Infine, dopo aver raggiunto Trieste, per qualche ora gli alunni hanno visitato liberamente la città, godendo finalmente di un caldo sole primaverile, prima di ritrovarsi tutti a Piazza Unità d Italia, la piazza aperta sul mare più grande d'europa.
E' definita "il salotto di Trieste" e per i triestini è il posto al quale si sentono più legati in quanto qui pulsa tutta la vita cittadina. Oggi è un luogo per passeggiate, per incontri di affari, per spettacoli, celebrazioni e manifestazioni come una volta è stato luogo di processioni, esecuzioni e giostre, il centro della vita quotidiana della città. Alle ore 14:30, stanchi, accaldati e contenti, alunni e docenti hanno intrapreso il lungo viaggio di ritorno per Martina Franca. Il viaggio d istruzione in Friuli Venezia Giulia è stato ritenuto da tutti i partecipanti un esperienza positiva, interessante e anche divertente. Esso ha rappresentato un arricchimento dell attività scolastica e ha pienamente risposto alle finalità formative e culturali esplicitate nel P.O.F.. Ha offerto occasioni di stimolo per lo sviluppo e la formazione della personalità degli alunni, fornendo loro conoscenze specifiche, anche ai fini dell orientamento. L esperienza del viaggio ha favorito la conoscenza diretta del territorio nei vari aspetti culturali, sociali, ambientali, storici e artistici ed il confronto tra realtà territoriali diverse con quelle del proprio territorio, anche cogliendone le trasformazioni avvenute nel corso del tempo. Ha permesso di condividere, in una prospettiva più ampia, le norme che regolano la vita sociale e di relazione, offrendo occasioni privilegiate di socialità che hanno consolidato l educazione al vivere insieme.
_Scatti fotografici dell allieva Alessandra Zigrino_ classe 3^A_Scuola Secondaria 1 grado_istituto Comprensivo A. R. Chiarelli Non è vero. Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: Non c è altro da vedere, sapeva che non era vero. La fine di un viaggio è solo l inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in Primavera quel che si era visto in Estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l ombra che non c era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Josè Saramago