Che cosa pensano le aziende su export e internazionalizzazione a cura di Clemente Dalla Monica Realizzato dalla Swg di Trieste alla vigilia dell estate 2005, il sondaggio tendeva a verificare come le aziende italiane presenti all estero valutino qualità e quantità dei servigi resi da Ambasciate, Camere di Commercio, Ice. I risultati hanno confermato che esiste un diffuso malessere, anche se le presenze estere delle banche... Il problema della competitività è costituito da vari aspetti. Uno di questi riguarda il supporto o, se si preferisce, l accompagnamento all export e all internazionalizzazione. Da anni si parla di necessità di rendere più moderne ed efficienti le reti dei supporti istituzionali: Ambasciate, Ice, Camere di Commercio ecc. Quando, all inizio del suo secondo mandato, Silvio Berlusconi è subentrato al dimissionario Renato Ruggiero come ministro degli Esteri, il punto della riforma delle reti estere italiane era stato posto fra le priorità della legislatura. Per verificare che cosa è cambiato da allora, east ha chiesto alla società di ricerche SWG di Trieste di organizzare un sondaggio su un campione di 200 aziende esportatici. I risultati, come i lettori possono verificare, sono decisamente interessanti e consentono di riprendere la riflessione su un tema importante per il rilancio dell economia italiana. Accanto ai dati e al breve commento della SWG, pubblichiamo anche un articolo di Fabrizio Onida, docente di Economia Internazionale alla Bocconi di Milano ed ex presidente dell Ice. IL CAMPIONE UTILIZZATO Numero dipendenti meno di 6 26 da 6 a 10 12 da 11 a 50 43 da 51 a 100 8 piu' di 100 11 Zona nord-ovest 42 nord-est 32 centro 17 sud 9 Paesi verso i quali esporta l azienda Europa 82 Est europeo 37 Est asiatico 38 America 35 Sud America 23 Africa 26 Altro (Australia, Medio Oriente) 9 Olycom 75
SECONDO LEI QUAL È IL PRINCIPALE MOTIVO DI INSODDISFAZIO- NE PER LE AZIENDE ITALIANE CHE ESPORTANO ALL'ESTERO? La minore competitività dei prodotti italiani 13 La maggiore aggressività sui costi da parte dei concorrenti soprattutto asiatici 45 La mancanza di un sistema paese che aiuti le aziende a entrare nei nuovi mercati e che dia il loro appoggio su quelli tradizionali 34 Altro 2 Non risponde-nessuno 6 QUALI SONO LE STRUTTURE DI SUPPORTO E CONSULENZA DI CUI SI AVVALE ABITUALMENTE LA SUA AZIENDA PER L'ATTIVITÀ DI ESPORTAZIONE: % RISPOSTE AFFERMATIVE Ambasciate 10 Ice (istituto commercio estero) 35 Camere di Commercio 47 Le Banche 38 Contrasto Fiere 9 Consulenti/rappresentanti privati 7 _È l aggressività sui costi da parte dei concorrenti asiatici e non la minore competitività dei prodotti italiani, che preoccupa maggiormente le aziende italiane che esportano all estero Altro 7 Nessuna 25 Contrasto
Grazia Neri_Bilderberg NELLA ATTIVITÀ DI ESPORTAZIONE DELLA SUA AZIENDA QUANTO È IMPORTANTE L'UTILIZZO DI: molto abbastanza molto + poco per niente non risponde abbastanza Ambasciate 4 4 8 18 67 7 Ice 6 16 22 26 46 6 Camere di Commercio 12 21 33 24 39 4 Banche 15 19 34 18 43 5 Altre strutture 15 9 24 5 30 41 DAL PUNTO DI VISTA QUALITATIVO, COME CONSIDERA I SUPPORTI FORNITI DA: del tutto adeguati del tutto + per niente poco non risponde adeguati adeguati adeguati adeguati Ambasciate 0 11 11 13 9 67 Ice 1 29 30 14 8 48 Camere di Commercio 4 41 45 14 7 34 Banche 2 40 42 11 9 38 Altre strutture 7 17 24 5 2 69
DOSSIER TRA I SEGUENTI QUAL È SECONDO LEI IL MAGGIOR DISAGIO CON CUI DEVONO FARE I CONTI LE AZIENDE ITALIANE CHE ESPORTANO ALL'ESTERO: L incapacità del sistema produttivo italiano di fare programmi d'investimenti all'estero a lungo termine 33 L assenza di una regia pubblica che indichi le aree di interesse prioritario per evitare la dispersione delle energie imprenditoriali 30 La mancanza di coordinamento delle strutture di assistenza all'estero (Ambasciate, Ice, Camere di Commercio) 23 Nessuno 14 Olycom _L attuale governo (sotto, il premier Silvio Berlusconi), secondo le aziende, non è stato in grado di coordinare le attività delle varie strutture di supporto all estero. Nella foto sopra, Beniamino Quinteri, ex Presidente Istituto Commercio Estero ALL INIZIO DEL SUO MANDATO SILVIO BERLUSCONI AVEVA PARLATO DI UNA SOLA CABINA DI REGIA PER I 150 UFFICI ECONOMICI DELLE NOSTRE AMBASCIATE, PER I 105 UFFICI ICE E LE 56 CAMERE DI COMMERCIO. A DISTANZA DI QUALCHE ANNO HA RISCONTRATO QUALCHE MIGLIORAMENTO NEL COORDINAMENTO DI QUESTE STRUTTURE? Si significativo 3 Si, ma minimo 12 No, non è cambiato nulla 55 Non risponde 30 Olycom 78
GLI ESPERTI SOSTENGONO CHE PER RENDERE PIÙ EFFICIENTI I SUPPORTI ITALIA- NI OCCORREREBBE TAGLIARE UN TERZO DELLE NOSTRE SEDI ALL ESTERO E CON- CENTRARE LE RISORSE IN AREE PRIORITARIE. QUESTA AFFERMAZIONE LA TROVA: Del tutto d accordo 6 D accordo 40 Né d accordo né in disaccordo (non stimolare) 4 In disaccordo 26 Del tutto in disaccordo 6 Non sa/non risponde 18 RITIENE CHE UNA RIFORMA IN QUESTO SENSO SIA PIÙ REALIZZABILE DALL'AT- TUALE GOVERNO DI CENTRO-DESTRA O PIUTTOSTO DA UN PROSSIMO GOVERNO DI CENTRO-SINISTRA? Dall'attuale governo 30 Da un prossimo governo di centro-sinistra 14 Non sa 43 Non risponde 13 Contrasto (2) _Gli imprenditori giudicano positivamente l apporto delle banche. Qui sopra, Alessandro Profumo e Corrado Passera, rispettivamente amministratore delegato di UniCredit e di Banca Intesa, due gruppi che hanno una forte presenza all estero Contrasto 79
DOSSIER Note di sintesi scarsa offerta di supporti scarso utilizzo valutazione negativa (poco importanti) scarsa offerta di supporti Non è tanto la scarsa competitività dei nostri prodotti, quanto l aggressività dei produttori esteri, in particolare quelli asiatici, a creare problemi ai nostri esportatori. A ciò si aggiunge la sensazione di essere soli in mancanza di un sistema-paese in grado di offrire alle aziende una struttura di supporto che le aiuti a penetrare nei nuovi mercati esteri o che perlomeno le appoggi in quelli già esistenti. Le strutture di consulenza che dovrebbero fare da supporto all export sono utilizzate in misura limitata, in particolare si riscontra uno scarso utilizzo delle ambasciate, a cui fa ricorso solo il 10% degli intervistati, e del supporto dato dall Ice, di cui si avvale solo un terzo delle aziende; mentre appare più sostanzioso il ricorso alle Camere di Commercio e alle Banche. Proprio a fronte del limitato ricorso a queste strutture, l avvalersi del loro supporto e della loro consulenza viene considerato poco rilevante ai fini dell attività di esportazione, e la loro importanza risulta correlata all utilizzo che ne viene fatto. Anche il giudizio sull adeguatezza dei supporti forniti appare fortemente correlato allo scarso utilizzo delle strutture: sull efficienza delle quali spesso gli intervistati non sono in grado rispondere. Per questo, ancora una volta, gli aiuti considerati più adeguati sono quelli forniti dalle Camere di Commercio e dalle Banche. Il sondaggio fotografa il senso di abbandono delle aziende all interno del sistema produttivo italiano considerato incapace di evitare la dispersione di energie e di coordinare un attività volta a indirizzare le aziende sui mercati, nonché di fare programmi d investimento all estero a lungo termine. L attuale Governo secondo le aziende interpellate non è stato capace di coordinare attraverso un unica regia l attività delle varie strutture e, a distanza di qualche anno, le aziende non hanno riscontrato dei significativi miglioramenti. L idea di ridurre il numero delle sedi italiane all estero al fine di concentrare le risorse in aree prioritarie trova d accordo quasi la metà degli interpellati, contro circa un terzo che si esprime a sfavore di una tale iniziativa. La fattibilità di una riforma in grado di garantire tale restringimento e un conseguente miglior coordinamento registra il disorientamento del mondo imprenditoriale, incerto su quale governo sarebbe maggiormente in grado di realizzare il progetto. Resta peraltro ferma una quota pari al 30% ancora fiduciosa nelle capacità del governo Berlusconi. 80
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